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Cenni storici
Debye e Scherrer nel 1916 [Interferenzen an regellos orientierten Teilchen in
Rntgenlight, Phys. Z. 17, 277 (1916)] osservarono per la prima volta il pattern di
diffrazione di una polvere di LiF e ne risolsero la struttura.
S
4
2R 360
Diffrazione di raggi X da polveri - a.a. 2014-2015
Cenni storici
Nel 1919 Hull sugger e successivamente nel 1938 Hanawalt e i suoi collaboratori
formalizzarono il metodo per identificare una struttura cristallina dal suo
difrattogramma.
A.W. Hull, A new method of chemical analysis, J. Am. Chem. Soc. 41, 1168 (1919)
J.D. Hanawalt, H.W. Rinn and L.K. Frevel, Chemical analysis by x-ray diffraction, Ind. Eng. Chem.
Anal. 10, 457 (1938)
Tubo a raggi-X
Principio di funzionamento di un tubo a raggi-X
Testa
raffreddata
Acqua di
raffreddamento
Anodo
Finestra
di Berilio
Catodo
(filamento)
Focalizzatore
Piombo
Involucro
sotto vuoto
Tubo ceramico
Scudo di
piombo
Fibre di
vetro
Presa per
alta tensione
Vuoto
Contenitore
per cablagio
Isolante
(vetro)
Pin di
invito
Tubo a raggi-X
Tubo a raggi-X
eV = hc/l lSWL =
2
2
1.240104
=
E possibile calcolare lSWL ipotizando che lelettrone
ceda istantaneamente tutta la sua energia cinetica in
un unico impatto.
Emissione K. Per colmare la lacuna elettronica nel guscio K, un Emissione L. Per colmare la lacuna elettronica nel guscio L, un elettrone
elettrone del guscio L o M decade. Durante questo processo radiazione X del guscio M o N decade. Durante questo processo una radiazione X
emessa, unica per lelemento, e una lacuna nel guscio L o M creata.
emessa, unica per lelemento, e una lacuna nel guscio L o M creata.
Diffrazione di raggi X da polveri - a.a. 2014-2015
Anodo
Filtro b
Cu
1,5406 1,5444
1,5418
1,3922
Ni
Mo
0,7093 0,7136
0,7107
0,6323
Zr
b (b+b3)
Z 30
100
50
24
1.3
Z 74
100
50
35
15
Luce di sincrotrone
La radiazione X generata dallaccelerazione
degli elettroni verso il centro dellanello.
Il raggio X emesso in direzione tagenziale
alla rotazione degli elettroni.
Luce di sincrotrone
Neutroni
Il neutrone (sono protoni neutri) non avendo carica elettrica pu facilmente penetrare la barriera coulombiana e
quindi interagire direttamente col nucleo di un atomo, scattering nucleare, o con il momento magnetico
dellatomo, scattering magnetico. I neutroni, come le particelle ionizzanti, trovano largo impiego in moltissimi
settori dellindustria, della ricerca e delle attivit umane. Il neutrone caratterizzato per avere.
Massa:mn = 1.675 1027 Kg
Carica = 0; Spin = 1/2
Momento magnetico di dipolo: n = 1.913N
Magnetone nucleare: N = eh/4mp = 5.051 1027JT 1
Energia cinetica = mnv2/2 = kBT = (hk/2) 2/2mn; k = 2/ = mnv/(h/2)
Le lunghezze donda e lo spettro dei neutroni di bassa energia, termici, si accordano bene con le distanze
atomiche ed allo stesso tempo allo spettro di energie della materia condensata, per cui il neutrone una sonda
potente per studiare la struttura molecolare, atomica e nucleare della materia. (Ad es. neutroni con E = 0.025 eV
hanno lunghezza donda di de Broglie = 2/2mnE 1.8 1010m)
Neutroni lenti (termici) hanno energie dellordine dellagitazione termica:
T 300 K
E 25 meV
1.8
Diffrazione di raggi X da polveri - a.a. 2014-2015
Raggi X e neutroni
Raggi X:
Privi massa
Interagiscono con gli atomi
Penetranti
E ~ elettroni core
(~ )
Pericolosi
Disponibili in laboratorio
Disponibili anche in grandi infrastrutture
(Large Scale Facilities)
Poco utili per elementi con basso Z
Possono essere usati per spettroscopia di elettroni
Neutroni:
Dotati di massa (~ protone)
Interagiscono solo con i nuclei
Molto penetranti
E da molto elevate a ~ vibrazioni
da molto piccole a IR
Molto dannosi
Non disponibili in laboratorio
Solo in grandi infrastrutture
(Large Scale Facilities)
Possono essere usati per esperimenti di diffrazione,
utili per lo studio dellH
Possono essere usati per spettroscopia vibrazionale
I neutroni interagiscono solo con i nuclei, ma vengono usati per studiare la struttura atomica (non quella
nucleare)
Tipi di interazioni: Assorbimento (il neutrone catturato dal nucleo); Scattering elastico (il neutrone non perde
energia); Scattering anelastico (il neutrone perde energia)
Neutroni
Vantaggi dei Neutroni
target
Neutroni veloci
ciclotrone o
sincrotrone
Neutroni termici
Escono dal moderatore in pulsi
Legge di Bragg:
- Sorgente pulsata:
- reattore:
2dsin= nl
varia
varia
Reattore
Distribuzione Maxwelliana
(si pu usare il flusso medio dei neutroni termici)
b cambia non solo da una specie atomica allaltra ma anche per i diversi isotopi di una stessa specie. Lunghezza di
scattering coerente di un atomo la media su tutti gli isotopi e stati di spin: = .
Nel caso di un singolo isotopo la lunghezza di scattering deve essere mediata su tutti gli stati di spin.
Esempio:
Per il nucleo 1H costituito da 1 protone con spin s =; bcoh = -0.38x10-12;
= 1.8 ; () = 4[ 2 2] = 79.9
Diffrazione neutronica
Riassumendo
I neutroni non interagiscono con gli elettroni nei cristalli. Quindi, diversamente dai raggi X che sono
diffusi interamente dagli elettroni, i neutroni sono diffusi interamente dai nuclei.
Sebben neutri, i neutroni hanno un momento magnetico intrinseco che ne enfatizza linterazione con
altri atomi e ioni nella struttura cristallina aventi momento magnetico. Essi sono molto utili
nellinvestigazione delle propriet magnetiche dei materiali.
I neutroni sono pi utili dei raggi X per la determinazione di strutture cristalline di solidi che
contengono elementi leggeri (es. H)
Le sorgenti di neutroni nel mondo sono limitate, quindi la diffrazione neutronica un tool molto
speciale.
Diffrazione neutronica
Difrattogramma XRD (CuK, l = 1.5418 )
Migliore risoluzione
Intensit diminuisce con d
Scelta della l
In genere la l dei raggi-X pu essere liberamente scelta solo se si usa la luce di sincrotrone.
Nei laboratori convenzionali quando si vuole cambiare la l della radiazione si deve sostituire il
tubo a raggi X.
La pi comune lunghezza donda utilizzata per la diffrazione da polveri quella dellanodo di Cu.
Metallo K ()
K1 ()
K2 ()
Kb ()
Cr
2.29105
2.28975(3)
2.293652(2)
2.08491(3)
Fe
1.93739
1.93608(1)
1.94002(1)
1.75664(3)
Co
1.79030
1.78900(1)
1.79289(1)
1.62082(3)
Cu
1.54187
1.5405929(5) 1.54441(2)
1.39225(1)
Mo
0.71075
0.7093171(4) 0.71361(1)
0.63230(1)
Lunghezza donda alte (Cr, Fe, Co) sono preferite quando si vuole unelevata accuratezza nella determinazione
dei parametri di cella, poich consentono la misura sino ad lati angoli di Bragg.
Lunghezza donda corte (Mo) posso essere usate per esaminare larghe porzioni di reticolo reciproco, comunque
poich i dati da polveri sono mono-dimensionali la risoluzione potrebbe essere troppo bassa per le strutture pi
complesse.
Diffrazione di raggi X da polveri - a.a. 2014-2015
Scelta della l
Un altro aspetto da considerare se nel materiale studiato siano o meno presenti elementi chimici
per i quali la lunghezza donda caratteristica della soglia di assorbimento K abbia un valore
appena sopra la lunghezza della radiazione usata.
Per es. nel caso del Co la soglia di assorbimento K 1.61 . Di conseguenza luso dellanodo di Cu
(K =1.54 ) come sorgente di Raggi X sconsigliato.
Collimazione
Langolo di divergenza ()
funzione della dimensione della
sorgente (S), lapertura (D) e la
posizione della fenditura:
Diffrazione di raggi X da polveri - a.a. 2014-2015
Collimazione
Collimazione
Quando la divergenza angolare del raggio
incidente piccola (j 0.1) e ~5,
allora la lunghezza della proiezione del fascio
incidente pu essere approssimata a:
( 2 )
( 2 )
= 1 + 2 =
+
( + 2 ) ( 2 )
Collimazione
Geometria a riflessione Bragg-Brentano
( )
( )
2
2
= 1 + 2 =
+
( + ) ( )
2
2
Proiezione del raggio incidente L (rettangolo rosa) sulla superficie del campione (cerchio verde).
Lampiezza assiale costante W garantita dalluso di una maschera
Diffrazione di raggi X da polveri - a.a. 2014-2015
Collimazione
Nella geometria a trasmissione la porzione di campione
illuminato dal fascio incidente pu essere calcolata
dallequazione seguente. Quando = 0 il campione
perpendicolare al fascio incidente:
(90 )
Collimazione
180 2
Il fascio X viene inizialmente collimato nel piano da una fenditura (diverge slit) e
successivamente collimato assialmente da un serie di Soller slit.
Diffrazione di raggi X da polveri - a.a. 2014-2015
Slitte di antiscattering
ScS slitta di antiscattering con apertura corretta
ScS slitta di antiscattering troppo piccola
Delle slitte di antiscattering (ScS) possono essere usate per diminuire il background del
difrattogramma. Queste sono posizionate sia sul fascio incidente che sul fascio difratto (vedi figura).
E necessario sceglie la corretta apertura di queste per non diminuire lintensit misurata. La
strategia migliore da adottare quella di studiare come la slitta di antiscattering influenza lintensit
di un picco intenso e ben risolto. Eseguendo diversi tentativi si trova la slitta migliore, in grado di
diminuire il background senza sacrificare lintensit del picco.
Diffrazione di raggi X da polveri - a.a. 2014-2015
I moderni diffrattometri sono dotati di slitte variabili automatiche sia riceventi che di antiscattering.
Queste sono in grado di variare la propria apertura in funzione dellangolo di incidenza o di emissione del
fascio X in modo tale da far rimanere costante la porzione di campione irradiata.
Contro
Unalternativa alluso delle slitte variabile riprendere i dati a basso angolo con un slitta sottile e quelli ad
alto angolo con una pi grande. In questo modo per non si pu processare lintero pattern. Comunque, e la
maggior parte dei software per lelaborazione dei dati di diffrazione da polveri consento lelaborazione di pi
pattern di diffrazione simultaneamente.
= (2 ) = 103
0
dove:
3.45
Questo in genere non un problema se la sostanza studiata un solido molecolare, ma se questa un composto
intermetallico o una lega molo densa la preparazione del campione diventa cruciale.
In questo caso, per un campione piano in trasmissione si tenta di avere non pi di uno strato di sostanza in
diffrazione, per i campioni in capillare si sceglie il capillare con raggio pi piccolo possibile.
Naturalmente queste accortezze riducono il numero di particelle nel volume irradiato e di conseguneza la
qualit del difrattogramma raccolto.
Diffrazione di raggi X da polveri - a.a. 2014-2015
Quando il campione spostato di una distanza, s, rispetto allasse del goniometro, un errato angolo di Bragg s
misurato. Inoltre, se lo spostamento del campione rilevante la focalizzazione del raggio difratto sar compromessa
risultando in un difrattogramma con minor risoluzione.
Diffrazione di raggi X da polveri - a.a. 2014-2015
Inoltre quando il capillare esegue un movimento di precessione rispetto allasse del goniometro un
considerevole allargamento dei picchi d pu essere osservato.
dove
Monocromatizzazione
Il modo pi semplice per monocormatizzare una radiazione usare un filtro
idoneo, che sfrutta il fatto che lassorbiomento dei raggi X una propriet
dellelemnto chimico.
Quando un radiazione attraversa la distanza infinitesima dx la
sua intensit ridotta di una frazione infinitesimale dI/I
secondo lequazione seguente:
It = Ioe-mx
Monocromatizzazione
Meccanismo della monocromatizzazione di un fascio di raggi X attraverso luso di
un filtro ad assorbimento
Monocromatizzazione
Per monocromatizzare i raggi X si sfrutta la legge di Bragg. Si
sceglie un cristallo (quarzo, silicio, Ge, etc.) che abbia un
riflesso intenso da parte di un set di piani reticolari e lo si
orienta allangolo di Bragg esatto per la K1
l = 1.540 = 2dhklsin
Monocromatizzazione
Esempio: il germanio cubico (a=5.66). A quale angolo di
Bragg occorre orientare i piani (111) per ottenere la
radiazione CuK1 ?
1 h 2 + k 2 + l2
3
2
2
d
a
(5.66) 2
d=3.27
l=2d sin
l
1 1.540
sin sin
2d
(2 3.27)
1
= 13.62
Monocromatizzazione
Monocromatizzazione
Tre differenti geometrie
campione/monocromatore:
a) Campione e monocromatore sono
paralleli.Viene monocromatizzato il
fascio difratto
1. Lorientazione
della
superficie
campione
o
dellasse di rotazione del
goniometro possono essere
orizzontali o verticali
Campione piano
orizzontale
Campione piano
verticale
2. La
geometria
della
diffrazione pu essere in
trasmissione o riflessione
(A)
(B)
(A)
(B)
(C)
Solo il braccio del detector (D) ruota
attorno allasse del goniometro nel caso
di campioni cilindrici.
Detector
Il detector parte integrale di tutti gli esperimenti di diffrazione. Il suo ruolo principale quello di misurare
lintensit diffratta sebbene spesso possa anche fornire informazioni sulla posizione del raggio diffuso.
Le sue caratteristiche pi importanti sono lefficenza, linearit, proporzionalit e risoluzione.
Lefficenza determinata dalla frazione di fotoni X che passano attraverso la finestra del detctor e la frazione di
fotoni che vengono assorbiti dal detector stesso e che quindi sono misurati. Il prdotto delle due frazioni deve essere
tra 0.5 e 1.
La linearit del detector un parametro critico al fine dellottenimento della esatta intensit scatterata (flusso di
fotoni). Un detector considerato lineare quando vi un dipendenza lineare tra il flusso di fotoni (il numero di
fotoni che attraversano la finestra del detectro in un secondo) e il segnale generato dal detector per secondo.
La proporzionalit determina lampiezza del segnale elettrico in rapporto allenergia del fotone X.
La risoluzione quantifica la capacit del detector di risolvere fotoni X di differente enrgia e quindi l.
Detector puntuali
Detector lineari
Position sensitive detector (PSD) si basa sul principio
di un contatore proporzionale. In pi, questo tipo di
detector ha la capacit di individuare il luogo dove
lassorbimento del fotone avvenuto. E un detector
lineare capace di misurare lintensit del fascio
diffratti in migliaia di punti contemporeanamente.
Detector areali
Gli area detector registrano lintensit diffranta
nelle due dimensioni. Nei detector ad accoppiamento
di carica (CCD), il fascio di raggi X catturato da
uno schermo a fosfori e convertito in radiazione
luminosa. Questa indirizzata su una camera ad
accoppiamento di carica.
Schema di un detector ad accoppiamento di carica (CCD)
CCD detector
Detector areali
Schema di un diffrattometro da polveri in trasmissione
con goniometro con asse di rotazione verticale e image
plate detector (IPD). Gli anelli rossi indicano
lintercette degli anelli di Debye con lIPD. F= punto
focale della sorgente X, M= monocromatore,
C=collimatore, DR= anelli di Debye.
Rivelatori di neutroni
I neutroni interagendo con i nuclei rilasciano particelle cariche che possono essere rivelate:
Gas
Ionizzazione di gas (esempio 3He + n 3H + p + 0.764 MeV )
Scintillazione
Esempio vetro al Li
Semicondutore
Ad esempio drogato con Li
Scattering
Errori strumentali
Errori strumentali
Per la geometria Bragg-Brentano (la pi comunemente utilizzata) il termine correttivo D2 pu essere
approssimato alla somma di sei fattori:
2 =
1
2
3
+
+
+ 4 2 + 5 + 6
2 2
2
21;
3
2 =
2
22
3
p3 corregge lassenza di curvatura del campione piano in analisi. La geometri del campione distorce la
focalizzazione ideale del fascio difratto:
1 =
dove: la divergenza nel piano del fascio del raggio X; K3 una costante.
Queste aberrazioni sono in genere insignificanti e sono trascurate negli esperimenti routinari di diffrazione da
polveri
Diffrazione di raggi X da polveri - a.a. 2014-2015
Errori strumentali
p4 questo termine conosciuto come transparency shift error e pu essere significativo quando si studiano campioni
spessi (pi di 50-100 mm). Laberrazione causata dalla penetrazione del fascio nel campione, la cui profondit di
penetrazione funzione dellangolo di Bragg. In genere, ueff non conosciuto (sia la porosit che la densit della
polvere di norma non si conoscono a priori) e quindi si raffina direttamente il parametro p4. Il parametro diventa
significativo per campioni poco assorbenti (per es. composti organici). Per questi campioni lerrore pu essere
minimizzato usando campioni sottili, che per ha la conseguenza di ridurre le intensit ad alti angoli di Bragg (in
genere gi basse per campioni organici).
4 =
p5 corregge lerrore dovuto allo spostamento del campione, s, dallasse del goniometro, e si pu esprimere come :
5 =
dove: s lo spostamento del campione rispetto allasse del goniometro. R il raggio del
goniometro.
p6 lo zero shift error, costante sullintero range di 2, corrisponde al setting improprio dellangolo di zero di uno
degli assi del diffrattometro: detector e/o sorgente di raggi X. Si pu minimizzare con un corretto allineamento
strumentale, ma nel caso della diffrazione neutronica lo zero shift inevitabile e per tanto va tenuto
inconsiderazione nel trattamento dei dati.
Diffrazione di raggi X da polveri - a.a. 2014-2015
La preparazione del campione pu essere particolarmente complicata nel caso questo sia
formato da particelle lamellari o tubolari. Queste infatti tenderanno ad orentarsi in modo non
casuale introducendo distorsioni nello spettro registrato per via della loro orientazione
preferenziale.
Diffrazione di raggi X da polveri - a.a. 2014-2015
Materiale non
cristallino (assenza di
picchi di Bragg)
Strategia di raccolta
Una volta che il campione stato preparato correttamente, che tutti i parametri strumentali sono
stati selezionati propriamente al fine della raccolta di dati di alta qualit necessario selezionare la
modalit di scansione.
La modalit di scansione definisce come si muove il detector durante la misura. Questo si pu muovere a step o in
continuo.
Step Scan
Lintensit diffratta misurata quando sia la sorgente di raggi X (o il campione), che il detector sono fermi. In
pratica si segue la seguente sequenza:
1) I bracci del goniometro s muovo nella loro posizione iniziale (o nel prossimo angolo di misura)
2) Langolo di Bragg e la relativa intensit sono salvati quando il tempo di conteggio finisce
3) Se si raggiunto lultimo angolo di Bragg programmato la raccolta si interromepe altrimenti si riprende
ciclicamente dal punto 1)
Step scan
I due parametri pi importanti per lo
scansione a step sono lampiezza del passo in
termini di angolo di Bragg e il tempo di
conteggio, t.
Lo step size, s, costante durante tutto
lesperimento e in genere pu essere
selezionato in un range che va da 0.01 a
0.05 di 2.
Per la radiazione CuK, s= 0.02. Per il
MoK s = 0.01. Per le late energie della
luce di sincrotrone s = 0.001. Per la
diffrazione neutronica 0.05 s 0.1.
Scan continuo
Nello scan continuo il detector si muove senza soluzione di continuit a velocit angolare constante
e le intensit misurate vengono salvate periodicamente ad intervalli costanti di 2 preimpostati.
1. Il detector inizia a registrare le intensit difratte appena il braccio del goniometro si mette in movimento a
velocit costante iniziando dalla posizione iniziale.
2. Laccumulo delle intensit continua per tutto lintervallo D2.
3. Al termine dellintervallo le intensit sono salvate assieme allangolo (2) medio dellintervallo esplorato.
4. Se non si raggiunto il 2qmax della raccolta il conteggio dei fotoni viene azzerato e si riprende dal punto 2).
Diffrazione di raggi X da polveri - a.a. 2014-2015
Scan continuo
Uno scan continuo produce praticamente gli stessi risultati di uno step scan. Sebbene questultimo comporti in
genere meno errori posizionali nella determinazione del 2q. Quindi se si vogliono misure accurate dei parametri
reticolare conviene usare uno step scan a discapito dei tempi di raccolta.
I parametri pi importanti per la definizione di uno scan continuo sono lintervallo di campionamento (step), s, e
la velocit angolare , r. Il primo equivalente allampiezza del passo della modalit step scan e per questo
parametro valgono le considerazione fatte in precedenza.
La velocit angolare si pu definire in termini di tempo di conteggio, t, tramite leq. seguente:
=
60
Per minimizzare lintroduzione di un piccolo ma sistematico errore nella misura dellintensit, la misura di
questultima inizia sempre da un 2 = 2medio - D2/2.
Scan range
Langolo 2 di partenza dovrebbe essere poco al di sotto del primo picco di Bragg osservabile in
modo tale da assicurare la misura di un numero di punti sufficienti per modellizzare il background.
Se una polvere sconosciuta si il 2 di partenza dovrebbe essere il pi piccolo consentito dalla geometria del
sample holder (alcuni sample holder mascherano il fascio incidente quando 0 2 ~2-5).
Nessun esperimento di diffrazione dovrebbe iniziare a 2 = 0 per non danneggiare il detector in seguito alla
sua diretta esposizione del fascio incidente.
La scelta dellangolo finale della raccolta determinato innanzitutto dai limiti fisici del diffrattometro in uso. In
genere un diffrattometro commerciale pu raggiungere un max = 130-150.
Altri aspetti da considerare sono lo scopo dellesperimento e la radiazione utilizzata. Per la radiazione CuK:
Scan range
In genere la radiazione X con lunghezze donda corte portano ad una diminuzione delle
risoluzione perch comprimono i picchi a basso angolo. Comunque questo effetto viene contrastato
dal fatto che i picchi di Bragg acquisiti con lunghezza donda maggiore sono pi larghi.
La FWHM dei picchi mostrati nel riquadro decresce da ~0.172 a ~0.075 passando dalla CuK alla MoK.
Inoltre la risoluzione del doppietto K1/K2 migliora sensibilmente con la MoK.
Diffrazione di raggi X da polveri - a.a. 2014-2015
100%
dove Q = 0.67, 1.64 e 3.09 per un livello di confidenza di 50, 90, 99 e 99.9% rispettivamente.
Quindi per es. per ottenere un errore del 3% sulla misura delle intensit con un livello di
confidenza del 50% necessario misurare 500 fotoni, mentre per avere un livello di confidenza del
99% sono necessari 7400 conteggi.
=
dove:
=1
100%
=1