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SISTEMI BRAHMANICI
Uddalaka Aruni
Sviluppa un sistema metafisico completo della dottrina dell'Athman.
Alla base di tutto vi una realt ultima.
Al principio un unico essere decise di molteplicarsi e cre ardore, che a sua
colta gener l'acqua, che a sua colta gener il nutrimento.
L'essere penetr in tre elementi con il suo se dispensatore di vita (jiva
atman) e dispiega nomi e forme: pertanto, TUTTO UNA MISCELA DEI
TRE ELEMENTI PRIMI ED HA LA SUA RADICE NELL0ESSERE.
TALE ESSERE L'ATHMAN, l'essere pi intima di tutti gli esseri.
Yanavalkua
Discepolo di Uddalaka, sostiene che la realt ultima qualcosa di esterno,
definito come CONOSCENZA e coincidente con l'Athman; l'athman non
soltanto il valore dei valori, ma amche l'origine prima di ogni cosa,
manifestatosi nel tutto.
Sostiene che l'uomo, nel sonno, si libera di tutte le manifestazioni del
molteplice, godendo di suprema beatrice.
Taittriya Upanishad
dove si afferma il manifestarsi dell'athman in 5 forme:
Succo nutrimento/ corpo
soffio vitale / respiro
manas/ pensiero
visnana/ conoscenza
beatrice/ realt suprema
dove la manifestazione in beatitudine rappresentata l'Athman nella sua
forma pi sottile.
Gi nelle upanishad antiche si riscontrono teorie tendenti al monismo
brahmanico, fondamento di tutto: gli esseri viventi sono attivi ed eterni, in
quanto promanati dal brahman e capaci di conoscenza.
Anche la loro liberazione, gli esseri non perdono la loro individualit, ma
entrano nel mondo del brahman dove, liberi dal Karma e dal dolore puo'
ottenere tutto ci che desidera. questa teoria alla base della DOTTRINA
DEI CINQUE FUOCHI che insegna che dopo essere passati per vari
mondi celesti, i liberati sono condotti dal brahman in un mondo ultraterreno.
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L'influsso della teoria dei cinque fuochi nel pensiero indiano stato
determinante a tal punto che varie scuole vedantiche hanno tentato
d'incorporare gli insegamenti nella propria dottrina
la morale pratica ha un'importanza relativamente ristretta nelle Upanishad:
nonostante la dottrina karmica, s'incontrano solo accenni occasionali a
precetti di condotta morale.
Questo sia perch le Upanishad si limitano all'esposizione della conoscenza
dell'Atjman, si per la concezione secondo cui colui che conosce supera ogni
forma di etica.
Upanishad del periodo medio
Queste upanishad si ricollegano ad un periodo ben posteriore ai testi dei
brahman ed al simbolismo del sacrificio.
2 gruppi:
opere in versi
opere in prosa
In queste Upanishad si avverte maggiormente l'opposizione Spirito/ Materia,
arrivando a concepire gli Elementi grossolani come stadio ultimo e visibile
di un processo che parte dal puro spirito
Katha Upanishad
Elenca i principi cosmici :
Purusha (spirito tutto)
Avyakta ( non manifesto: a met tra materia e spirito)
Mahan Athman ( lo spirito che si manifesta nel cosmo)
Sattva ( chiarezza spirituale)
Manas (intelletto)
Artha ( oggetto sensibile)
Indriya ( organi di senso)
Svetasvatara Upanishad
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SANKYA
Sankya numero poich questo Darshana enumera i principi cosmici:
"Sistema filosofico che stabilisce l'estensione di un concetto attraverso
l'enumerazione del suo contenuto"
Poich il metodo Sankya, puo' essere impiegato in forme molto
diverse, furono molti i gruppi di sistemi sorti sotto questo nome.
Sankya Classico
Di tipo ateo e pluralistico, divenuto importante dalla seconda met del primo
millennio.
Insegna che i principi cosmici si sviluppano l'uno dall'altro per derivazione,
escludendo per l'ipotesi di uno-tutto formandosi invece alla Prakriti (natura
primordiale).
Le anime (Purusha) non sono quindi porte di uno spirito, bens mondi
spirituali.
Successivamente alla diffusione del Samkya classico si diffuse la credenza
che il sistema fosse stato ideato da Kapila; questa teoria tuttavia stata
oggetto di direzione, perch la letteratura antica non menziona i Sankya
sutra.
Tutti i testi pi antichi dove figurano termini riconducibili al Sankya classico
autorizzano solo la teoria del sankya come perfezione del vedanta.
Sankyakarika di Isvarakrisna
Opera sanscrita pi antica che espone in maniera inequivocabile un sankya
che vede natura primordiale primordiale e mondi dpirituali come principi
cosmici ultimi.
Il testo insegna un dualismo matefisico che ammette due principi esterni,
dove l'uno non riferibile all'altro e dove nessuno dei due puo' essere riferito
ad un terzo:
1. Natura primordiale (Prakriti) una, non spirituale , non conoscente, ma
attiva
2. Nomadi spirituali, molteplici, di puro spirito (Purusha), coscienti ma
non attive.
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YOGA
Aggiungere, indica l'inpiego di tutte le forze per tendere al raccoglimento
ed alla concentrazione dell'attivit spirituale in un punto. altri significati
sono "messa in azione" "agire" .
L'idea che mediante k'esecuzione di determinati esercizi e l'osservanza di
determinati precetti erano presemti fin dall'epoca vedica:
Gi nel Rigveda si parla di "Tapas"( riscaldamento interiore) una forma di
raccoglimento; nei Brahman viene raccontata la recitazuine dei versi e
sillabe sacri; le Upanishad attribuiscono grande valore alla meditazione e
l'intero sistema viene descritto nel Mahabharata come corrispondente
pratico del samkya sebbene tra i due Darsana vi siano delle divergenze.
come per il samkya, antecedente allo Yoga classico sono esistiti molteplici
sistemi con questo nome.
Lo Yoga classico
E' attribuito a Patanjeli con gli Yoga sutra.
Gli yoga sutra sono un opera di carattere frammentario, esposizione del
pensiero confusa. Si ritiene dunque che Patanjeli. Riun e dottrine Yoga a
lui pervenuto, collegandole con una teoria filosofica adeguata al suo
tempo.
Basya pi+ celebre commento agli Yoga stutra .
Il fondamento filosofico dello Yoga dotato dal Sankya pur
discostandosene in vari punti:
Lo yoga parla di un unico argano intellettivo, il Citta,
appartenente al Purusha fino alla liberazione.
lo Yoga si avvale del concetto di atomi, particelle dei
tanmatra che producono le cose per agglomerazione:
Lo yoga adotta la dottrina Buddhista di momenti
temporali che , in successione,ormano il tempo.
Lo yoga ammette un Isvara, una nomade spirituale,
distinta dalle altre in quanto libera, su cui lo Yogin deve
meditare.
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L'odio
L'attaccamento alla vita
La non conoscenza tutto ci che confonde gli ambiti del purusha e della
prakriti.
L'eliminazione delle impurit e l'isolamento del Purusha avvengono
attraverso
Otto membra dello Yoga suddivise in tre gruppi:
1. Disciplina: 5 comandamenti
Non violenza
Veridicit
Non rubare
Castit
liberazione dell'avidit
2. Ubidienza alle cinque regole
Purezza
Sobriet
Ascesi
Sudio
Abbandono in Dio
3. l'adozione degli Asana
4.La regola del Respiro
5. I ritirarsi degli organi di senso dagli oggetti
6. I fissare il pensiero su di un oggetto nel quale si concentra ogni
idea
7. La meditazione : intensificazione del Dharana dove tutto il
pensiero riempito dall'oggetto.
8. La contemplazione divisa in 2 gradi:
cosciente, dove la mente assume la forma
dell'oggetto, ma ne ancora cosciente
inconscio Dove la rappresentazione dell'oggetto
viene ad escludersi
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