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Considerazioni sull'espansione demografica

di Daniele Di Filippo
matr. 71232
Siamo troppi, o meglio saremo troppi? Per indagare questo fenomeno bisogna prendere in
esame i due estremi, ossia i catastrofisti radicali e coloro che invece negano l'esistenza di
questa minaccia con la premessa dell'esistenza di diversi tipi di politica demografica messi in
atto dai differenti paesi.
La sostanziale differenza fra paesi a demografia controllata e quelli a demografia naturale.
Nei primi l'uomo riesce a controllare efficacemente tanto la morte quanto la nascita e sono
caratterizzati da bassi livelli sia di natalit sia di mortalit, dove le scelte di eventi sono
intimamente modificate da scelte personali e culturali; questo tipo di demografia si identifica
con i paesi occidentali o economicamente avanzati.
In popolazioni a demografia naturale, quindi in societ pre-moderne e in paesi in via di
sviluppo, invece, le pratiche anticoncezionali erano e sono poco o per nulla diffuse ed efficaci
e la morte molto pi energica e incombente. Questa fase durata migliaia e migliaia di anni.
A fare da collante a queste due fasi contrapposte vi stata la fase detta di transizione
demografica. La transizione si attuata per tutti i paesi economicamente progrediti, anche se
con tempi molto diversi quanto a inizio e durata.
Thomas Malthus nel 1798 scrisse il suo Saggio sul principio della popolazione e i suoi effetti
sullo sviluppo futuro della societ1 in cui una parte fondamentale del libro dedicata alla legge
pi famosa di Malthus; questa teoria dice che i tassi di crescita della popolazione dovrebbero
contribuire a un aumento dell'offerta di manodopera che porter inevitabilmente alla
percezione di salari pi bassi, in quanto la popolazione cresce in modo esponenziale mentre le
risorse in modo aritmetico. Di conseguenza egli temeva che un aumentare continuo della
popolazione avrebbe portato alla povert2.
All'inizio degli anni settanta si diffusero teorie che rifacendosi al loro precursore, vengono
chiamati infatti neomaltusiani, portarono avanti degli studi; all'epoca risale anche la
fondazione del Club di Roma che un'associazione non govefrnativa, no-profit, di scienziati,
economisti, uomini d'affari, attivisti dei diritti civili che fu fondato nell'aprile del 1968
dall'imprenditore italiano Aurelio Peccei, venuti alla ribalta con uno studio nel 1972
denominato rapporto sui limiti dello sviluppo. Il rapporto, basato sulla simulazione al
computer World3 predice le conseguenze della continua crescita della popolazione
sull'ecosistema terrestre e sulla stessa sopravvivenza della specie umana.
In estrema sintesi, le conclusioni del rapporto sono:
1.- Se l'attuale tasso di crescita della popolazione, dell'industrializzazione, dell'inquinamento,
della produzione di cibo e dello sfruttamento delle risorse continuer inalterato, i limiti dello
sviluppo su questo pianeta saranno raggiunti in un momento imprecisato entro i prossimi cento
1 http://it.wikipedia.org/wiki/Saggio_sui_principi_della_popolazione
2 Dalla pagina Wikipedia dedicata alla nota 1

anni. Il risultato pi probabile sar un declino improvviso ed incontrollabile della popolazione


e della capacit industriale.
2.- possibile modificare i tassi di sviluppo e giungere ad una condizione di stabilit
ecologica ed economica, sostenibile anche nel lontano futuro. Lo stato di equilibrio globale
dovrebbe essere progettato in modo che le necessit di ciascuna persona sulla terra siano
soddisfatte, e ciascuno abbia uguali opportunit di realizzare il proprio potenziale umano3.
Il 24 aprile 1974 , venne pubblicato il National Security Study Memorandum 200 redatto da
Henry Kissinger; La tesi di fondo del memorandum che la crescita della popolazione nei
paesi meno sviluppati un problema di sicurezza nazionale, in quanto tenderebbe a
rischiodisordini civilie instabilit politica nei paesi che avevano un alto potenziale di sviluppo
economico.La politica d "fondamentale importanza" per le misure di controllo della
popolazione e la promozione della contraccezione tra i paesi popolosi.
Nel 1980 su richiesta del presidente degli Stati Umiti Jimmy Carter fu pubblicato il rapporto
Global 20004 che si rif al Rapporto sui limiti dello sviluppo e giunge alla conclusione che
se le tendenze attuali continuano, il mondo nel 2000 sar pi affollato, e pi vulnerabile alla
distruzione rispetto al mondo in cui viviamo oggi. Gravi tensioni che coinvolgono la
popolazione, risorse e ambiente sono chiaramente visibili avanti. Nonostante la maggiore
produzione materiale, dei mondi la gente sar pi povera in molti modi rispetto a oggi.
Il politologo Giovanni Sartori autore del libro La terra scoppia. Sovrappopolazione e
sviluppo5, in un articolo sul Corriere esterna la sua paura: Io dico che la crescita
demografica va fermata ad ogni costo. Ma nessuno osa dirlo; l'argomento proibito. Tutti o
quasi tutti invocano la tecnologia e le sue scoperte. Ma non c' tecnologia che basti e che ci
salvi con dieci miliardi di viventi6.
Risponde alle affermazioni di Sartori il docente di Demografia nella Facolt di Economia
dellUniversit Cattolica di Milano, Alessandro Rosina, membro del Consiglio Direttivo della
Societ Italiana di Statistica quello che spiazza sopratutto leccessiva semplificazione nella
lettura dei grandi cambiamenti in atto e la brutalit delle soluzioni proposte. Non stupisce
invece che se la prenda anche con i giovani, colpevoli di essere nati e di essere
generazionalmente troppo diversi da lui, quindi sbagliati per definizione. Quando si pensa
alleccesso di crescita demografica sono stranamente sempre gli altri, tanto pi quanto sono
diversi da noi, ad essere troppi7 aggiungendo che la bomba demografica stata ampiamente
disinnescata e che pi che misure coercitive sulla riduzione della quantit dei figli, la vera
risposta la promozione dellinvestimento sulla qualit delle nuove generazioni per tutte le
ricadute positive che produce.
Scrive anche Umberto Veronesi medico oncologosi parlato e si parla di bomba
3
4
5
6

Da Wikipedia pagina dedicata: http://it.wikipedia.org/wiki/Rapporto_sui_limiti_dello_sviluppo


http://en.wikipedia.org/wiki/The_Global_2000_Report_to_the_President
http://www.libreriauniversitaria.it/terra-scoppia-sovrappopolazione-sviluppo-sartori/libro/9788817871730
Giovanni Sartori quando saremo dieci miliardi corriere della sera del 15 agosto 2011
http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?
numart=13770Y&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1
7 Alessandro Rosina ossessioni ferragostane - su Avvenire 17 Agosto 2011

demografica, si lanciano allarmi. Ma sono posizioni in malafede, perch proprio grazie alla
scienza c uno sviluppo sostenibile che pu consentire la vita a tutti quanti8 auspicandosi
poi una conversione al vegetarianismo e alla caduta dei pregiudizi sugli OGM; in un altro
articolo necessario trovare un modo per favorire la maternit, una battaglia difficile
perch il progresso un carro armato che schiaccia tutto9,
Recentemente ci sono state le dichiarazioni del direttore generale della FAO, Jos Graziano da
Silva. Per discutere se saremo in grado di sfamare la popolazione nel 2050 Ci sono risorse
per assicurare cibo per tutti, ora e anche per altri quattro decenni10 e che il problema
principale non la sovrappopolazione ma lo spreco di cibo.

Dalla tabella si vede che la popolazione mondiale triplicata tra il 1900 ed il 2000; nei paesi,
cosiddetti, occidentali la diminuzione della fecondit delle coppie deve essere attribuita
prevalentemente a una sempre maggiore diffusione, conoscenza, accettazione e attuazione del
controllo dei concepimenti e a un massiccio uso delle pratiche abortive, il che ha consentito sia
di ridurre drasticamente le nascite non desiderate, sia di programmare quelle desiderate.
I tassi di natalit nei paesi pi ricchi sono gi sotto il livello di sostituzione, in alcuni Paesi ben
pi al di sotto, il che significa che prima o poi ci sar una diminuzione del numero dei
lavoratori a sostegno degli anziani, quali politiche applicare?
Ci sono estremizzazioni, come chi crede che il benessere ci sia con due miliardi di persone o
meno, come nel video della Casaleggio Associati dove parlando di un futuro prossimo dopo
una guerra mondiale risorge un mondo pacifico e ideale in cui vi una riduzione della
popolazione globale a un miliardo di persone11.
Esiste un monumento negli Stati Uniti denominato Gorgia guidestones12, o stonehenge
americana, Sulle lastre vi sono incisi tre gruppi di scritte. Uno il messaggio vero e proprio,
ossia dieci "regole", il secondo una breve esortazione ad applicare le regole suddette, e il
8 Umberto veronesi un mondo senza fame? Con la scienza si puo'- su Oggi 26 Settembre 2014
http://blog.oggi.it/umberto-veronesi/2014/09/26/un-mondo-senza-fame-con-la-scienza-si-puo/
9 Umberto Veronesi su Tutto scienza e tecnologia del 1 Ottobre 2014 pagina 24
http://www.zeroviolenza.it/rassegna/pdfs/01Oct2014/01Oct20143cc028a70bbe91911a4bdbdc6bc65a8c.pdf
10 http://www.asfac.org/fitxers/Clips%20de%20premsa/2012/El%20reto....pdf
11 http://www.casaleggio.it/media/video/gaia-il-futuro-della-politica-1.php
12 http://it.wikipedia.org/wiki/Georgia_Guidestones

terzo un insieme di informazioni sul monumento e il suo scopo. Un messaggio recita.


Mantieni l'Umanit sotto 500.000.000 in perenne equilibrio con la natura.
A lezione abbiamo visto il video di un professore svedese preoccupato perch la Terra pu
reggere al massimo 9/10 miliardi di persone, e siamo gi a sette.
Vista l'eterogeneit dei punti di vista bisogna agire? E come? possibile che in futuro
prossimo il grande progresso tecnologico possa arrivare a sfamare molti miliardi di persone,
come si visto in passato i calcoli (ad esempio le teorie Malthus) si sono rivelati sbagliati,
perch avvenuti in epoca pre-rivoluzione industriale.
Veronesi, da parte sua, afferma che se avessimo una dieta vegetariana con gli OGM ci sarebbe
cibo per tutti e quanti ortaggi vogliamo; negli Stati Uniti da anni ormai stato dato il via a
carni clonate per l'alimentazione umana13 bisogna certamente indagare accuratamente con
quali rischi per la salute dell'uomo.
Chi scrive dell'avviso che molto difficile e complesso determinare con metodo scientifico
una densit abitativa complessiva ottimale o massima auspicabile per una societ, e stabilire
quanti individui un territorio possa sopportare.
Quanti individui la Terra pu accogliere? Dipende da cosa si prende in considerazione.
Di per se dieci miliardi di individui sulla Terra ci stanno molto larghi, il problema inizia a
porsi con il tenore di vita e l'aumentare della qualit della vita; se si aggiungono fattori come
l'acqua, l'impatto sull'ambiente ecc.
Un cittadino degli Stati Uniti usa pi di 700 litri d'acqua al giorno mentre in Senegal siamo a
meno di 30 litri al giorno14, il numero di persone gestibile per il pianeta dipende molto anche
da questo, viste le sue enormi conseguenze.
Ad oggi siamo sette miliardi, di cui circa un miliardo compone l'occidente, ovvio che tutti
vorrebbero il nostro tenore di vita ma il quel caso il pianeta molto probabilmente collasserebbe
(Cina e India complessivamente superano ampiamente i due miliardi), ma non neanche
possibile costringerli a non urbanizzarsi.
Siamo una societ che mangia molto pi del dovuto ma soprattutto spreca molto cibo come ha
detto il direttore generale della FAO, quindi, il cibo non che non c' ma viene sprecato15;
questo uno dei motivi molto incisivi, un altro l'essere ancora legati a combustibili fossili
inquinanti ormai diffusamente sdoganati e sostituibili con altri a impatto zero sull'ambiente.
Il problema sicuramente evidente ed ecco che intervengono certi calcoli fatti da dei bureau la
cui autorevolezza innegabile, che per vengono spesso ripensati, riscritti, contrapposti questo
perch non sappiamo cosa ci riservi lo scenario futuro in termini di scoperte tecnologiche e
scientifiche come successo con Malthus.
Politiche errate portano a forti squilibri economici; oggi luomo vive pi a lungo, mangia
meglio, produce e consuma di pi, le risorse ci sono ma vengono mal distribuite.

13 http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/10_Ottobre/06/clonazione.shtml
14 Optimum population for Europe di David Willey pagina 23
15 http://www1.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/Tendenze/Sprecato-cibo-pari-a-2mila-chilocalorie-al-giornoper-cittadino-in-Occidente_32258676453.html

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