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Guy Debord
Un commentario del XXI secolo della Società dello Spettacolo
Accademia di Belle Arti di Napoli -Storia dei New Media; prof. Gabriella D’Alesio-
Testo e impaginazione di Marco Maraviglia.
Tutto quello che sai è falso (Manuale dei segreti e delle bugie
–Nuovi Mondi Media-)
Tutto quello che non sapete è vero (Beppe Grillo)
(Febbraio 2009)
PROLOGO Gli anni ‘60 e la contestazione giovanile
Se fosse vivo Debord cosa penserebbe del
mondo attuale? Cosa direbbe della gestione
mediatica dei nostri tempi?
Avrà certo tanto materiale di cui discutere per
consacrare probabilmente a verità le sue teorie
a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘80.
La società di oggi rispetto a quella di allora
sembra che non sia cambiata, anzi, sembra
aver raggiunto l’apoteosi attraverso fatti che
potrebbero essere oggetto di un vero e proprio
“stupidario dell’uomo moderno”.
Se le rivolte del ’68 “in nessun luogo Francesco De Gregori
hanno abbattuto l’organizzazione attuale
della società” si conforti il bravo Debord
sapendo che nemmeno i movimenti no-
global, le manifestazioni per la pace del
Bob Dylan e Joan Baez
2002 contro la guerra in Iraq, l’abbozzo
(aborto?) di contestazione del 2008 contro
la riforma della Gelmini, gli scontri al G8 di
Studenti in assemblea
Genova da macelleria messicana manovrati
mediaticamente con le stesse dinamiche e
tecniche da lui discusse relativamente ai fatti Manifestazione studentesca
del suo periodo, sono servite.
La guerra in Vietnam
IL G8 DI GENOVA memoria, la storia, devono essere annullate
Non voglio qui discutere su fatti che sono ancora per rendere gli utenti controllabili e quindi
oggetto di processi giudiziari, ma fa male che ci gestibili.
sia scappato il morto (Carlo Giuliani), fa sentire Occorre controllare il pensiero dell’individuo
impotenti a vedere ancora scorrere nella mente e non quello che fa materialmente; per bloccare
le immagini di persone di ogni età manganellate a monte la possibilità che questo possa pensare
a sangue per le strade come in una guerra civile, di agire contro i meccanismi dei poteri occulti.
fa male ricordare l’attacco alla Diaz, il massacro Forse ce la stanno facendo. Ma se gli effetti
ivi consumato, lo sfascio dei computer dell’ufficio saranno come quelli di come hanno gestito i fatti
stampa, le testimonianze di persone per bene di Genova, caro Debord, questi esperti di oggi
che vedevano scendere dalle celeri i black-blok sono delle matricole rispetto a quelli di
che non venivano arrestati mentre sfasciavano e 30 anni fa.
seminavano disordini.
E fa male ciò di cui sono giunte solo testimonianze
Arresti durante il G8 a Genova nel 2001
verbali di coloro che furono portati nella
caserma di Bolzaneto: non abbiamo immagini,
non video, nemmeno foto.
Ma quello che fa più male è che un Governo di
un Paese civile non ha mai nemmeno fatto la
annunciata seduta in Parlamento per votare
la Commisione d’Inchiesta su quei fatti di
Genova. E fa male che i media non abbiano
informato abbastanza i cittadini di questa cosa
non fatta anche perché si è rincorsa la notizia al
nuovo voto, visto che era caduto il Governo per
motivi machiavellici.
Caro Debord, sai come ne siamo usciti? Che quella
stessa disinformazione, la stessa confusione
mediatica di cui ne hai teorizzato i meccanismi
facendoti isolare dalla società, di teorie, teoremi,
frottole di esperti e dipendenti del Potere
e verità nascoste sono state sapientemente
mescolate per disorientare gli utenti che
alla lunga si sono annoiati e molti hanno già
dimenticato.
Sì, perché tu per primo ci insegni che la
LA SCOMPARSA DEI MOVIMENTI PACIFISTI Coi movimenti pacifisti un’occasione per
Però l’effetto della repressione degli ultimi 10 esprimersi attraverso l’arte.
anni si sente. Niente più aggregazioni di massa.
Niente più proteste. Quasi come se non ci fosse
più nulla da protestare. I pacifisti sono spariti,
forse anche perché sono stati strumentalizzati
o messi al bando, accusati di non esserci stati in
altre occasioni. Pacifisti paragonati a terroristi,
nullafacenti, ipocriti. Sì, sono loro la causa delle
guerre perchè nel frattempo pur di metterli a
tacere, capitò che un tank USA sparò sull’Hotel
Palestine di Bagdad, facendo fuori 2 giornalisti
e ferendone altri 3. Un avvertimento? Ma a chi
ai pacifisti? Ai giornalisti? All’informazione.
Quella di chi sta in prima linea e racconta. Come
raccontava o stava per raccontare, Ilaria Alpi,
Giancarlo Siani, Mauro Rostagno, Pier Paolo
Pasolini… solo per citarne qualcuno, tra quelli
morti in circostanze misteriose o massacrati dei
quali non si è mai capito tanto bene il mandante.
“Fortunatamente” quasi simultaneamente
all’episodio del Palestine, ci fu la grande
impresa mediatica della statua-simbolo del
dittatore-cattivo Saddam Hussein tirata giù;
a testimonianza della fine della guerra. Guerra
finita? Ma lì si continua a morire!
Ma non bisognava stanare Bin Laden come il
Presidente Bush auspicava? Non era stato il
maledetto Bin, la sua organizzazione terroristica
Al Quaeda a mandare i dirottatori kamikaze
contro le torri gemelle di Manhattan rovinando
lo skyline delle cartoline new-yorchesi? E il
terrorismo, mi sono sempre chiesto, si combatte
impiegando normali soldati ed armi da guerra?
E che fine hanno fatto i servizi segreti? La CIA,
l’FBI che risucchiano ogni anno dai contribuenti
americani milioni di dollari, come spendono il loro l’11 Settembre e alcuni retroscena della guerra in
denaro? Perché non hanno prevenuto un attacco Iraq. Ma la società americana è cambiata? Barak
di simili proporzioni? E le armi di distruzione Obama sarà il Presidente del nuovo? Ma perché
di massa nascoste da Saddam? Dov’erano? Non oggi un Presidente alto giovane e abbronzato non
c’erano. Una balla. Un pretesto per cominciare viene ammazzato?
una guerra o un effettivo errore? E David Kelly, il
chimico che fu la talpa che rivelò a un giornalista
come l’esecutivo di Tony Blair avesse manipolato
le informazioni sui supposti arsenali di sterminio
iracheni, come morì? Di omicidio-naturale?
Dimenticare, dimenticare. Disinformare. Creare
confusione mediatica. Solo così, solo shakerando
le notizie, anche quelle vere, non faranno mai
giungere alla verità. José Luis Rodríguez José María Alfredo
E il tentativo di Al Aznar di strumentalizzare Zapatero Aznar
l’attentato dell’11 Marzo a Madrid facendolo
spacciare come opera dell’ETA? Perché la
menzogna non funzionò? Perché gli spagnoli
hanno forse già conosciuto abbastanza la dittatura
e non si sono fatti fregare?
Michael Moore Barak Obama
GLI EROI DI OGGI E IL POTERE MEDIATICO
Nei tempi d’oggi, abbiamo alcuni eroi come te che
L’attentato dell’11 Marzo 2004 a Madrid sfidano la Società dello Spettacolo. La cosa strana
caro Debord, sai qual è? Che questi personaggi
attirano grandi masse che vogliono ascoltare,
vogliono sapere o forse spinti semplicemente
dal fenomeno del tam-tam. Quasi come
voler partecipare a un rave-party, un evento
clandestino. Forse per il semplice gusto della Eh, caro Debord, oggi non ce nè più bisogno.
trasgressione, per appagare il proprio bisogno di Oggi la macchina mediatica è così sofisticata
cupa morbosità. che è possibile silurare qualsiasi personaggio
Michael Moore è uno di questi eroi. Con un film scomodo. Gli omicidi-suicidi, come tu li chiami
di pochi dollari è riuscito a sfondare gli incassi sono ormai rari. L’eliminazione di una persona
al botteghino. è un regista indipendente che ha può avvenire alla luce del giorno, basta costruire
raccontato col suo film Fahrenheit 9/11 tutto la storia giusta da divulgare attraverso i canali di
il back-stage delle elezioni a Presidente di Bush, informazione e quella stessa persona è costretta
a dimettersi, all’oblìo, al silenzio obbligato. Beppe Grillo sfasciava, alla fine degli anni ’90,
i computer in teatro, una sorta di ribellione
Sai, quando il potere mediatico è concentrato alla tecnologia; concettualmente un po come
nelle mani di una sola persona, tutto quanto su modello di Ant Farm che in una sua opera-
da te previsto, è più facile portarlo agli estremi. E performance, faceva scontrare un auto contro un
questo è possibile anche nella Democrazia in cui muro di monitor TV (1975) o come David Hall che
viviamo. Sono finiti i tempi del totalitarismo in cui faceva esplodere una TV (1971) per contestare il
il MinCulPop (Ministero della Cultura Popolare) media TV. Ma oggi lo stesso computer è diventato
grazie ai dipendenti del Duce, trasferiva le sue il suo strumento principale di lavoro.
veline alla radio o producendo i Film Lux per
dire e mostrare che andava tutto alla grande, che
l’Italia gira, come direbbe oggi qualcun’ altro.
Oggi è tutto più facile, alla luce del giorno si
può allontanare il direttore di un giornale Beppe Grillo Daniele Luttazzi
scomodo comprandone il giornale stesso (Indro
Montanelli) o, ancor meglio, annunciare in una
conferenza stampa i nomi di personaggi che
fanno “uso criminoso della TV”.
Enzo Biagi, Michele Santoro, Daniele Una performance di un’opera di
Ant Farm (Media Burn 1975)
Luttazzi, Sabina Guzzanti, personaggi messi
pubblicamente alla gogna mediatica (l’Editto
Bulgaro di cui parla ampiamente Marco Travaglio
nel suo libro Regime) solo perché facevano il
Enzo Biagi Indro Montanelli
proprio lavoro. Sbattuti fuori dalla TV. Eroi anche
loro? Forse sì.
Come probabilmente lo è anche Beppe Grillo
votato dal Times come uno dei più grandi
eroi d’Europa nel 2005 per aver smantellato e
spifferato in anticipo il crack-Parmalat ed altre
anomalie affaristiche che nessun giornalista di
economia aveva avuto il coraggio di spiegare per
bene. Perché è meglio non andare a rompere le
uova nel paniere degli industriali che poi tanto
imprenditori in senso lato non sono, ma quanto a
creare buchi in bilancio per avere assistenza dallo
Stato come per il caso Alitalia, sono proprio in
gamba.
è riuscito, Beppe Grillo, a diventare padrone egli Rapetto e Roberto Di Nunzio; Ed. Bur) per giungere ad una
stesso delle potenzialità del web per promozionare verità più o meno plausibile. Non assoluta.
i suoi tour, fare contro-informazione attraverso il Dopo l’editto bulgaro, la cacciata di Biagi,
suo blog che è tra i più visitati al mondo. Perché Luttazzi ecc., il modo migliore per “dimostrare”
c’è chi ha sete di verità. Perché come scrivevi più che un certo Governo era democratico era quello
o meno tu, ci sono 3 categorie di persone: di ridare il microfono a Santoro. Sì, forse era
meglio altrimenti il senso di censura che provava
1) Quelli che “l’ha detto la televisione” (o l’opinione pubblica poteva diventare poco a poco
“l’ho letto su internet”) e quindi per loro ingestibile. Far pure parlare nelle trasmissioni TV
quella è la verità. soggetti scomodi, ma con la presenza dei più abili
2) Quelli che pensano “sarà vero?, ma se lo esperti-dipendenti del potere capaci di dire tutto
chiedono solo. e il contrario di tutto per disorientare attraverso
3) Quelli che non credono e cercano di una sapiente disinformazione.
approfondire per giungere alla verità.
Mike Bongiorno in
“Lascia o raddoppia?”
Giochi di guerra
CONSUMI USA E GETTA altrimenti gli operai vanno in cassa integrazione.
Se da un lato si bada al controllo demografico Possono essere licenziati per colpa tua. “Grazie…
semplicemente imbottendo di farmaci gli grazie… grazie…” faceva uno spot pubblicitario
utenti, lasciandoli con gli alimenti della terra che induceva all’acquisto.
zeppi di pesticidi assassini di spermatozoii, E prima del consumo, come ci illumina Beppe
aumentando le sostanze che creano dipendenza Grillo, c’è la distribuzione che incrementa
dal fumo nelle sigarette
dall’altro occorre che le inquinamento, consumo di petrolio, usura delle
industrie producano beni sempre più facilmente autostrade: importiamo pomodori dalla Germania,
consumabili, volatili quasi. le nostre patate vanno in Francia le affettano per
La società del rammendo è scomparsa; calzini, poi mandarle in Inghilterra che le cuociono e
maglie e camicie vanno gettate al primo buchetto. poi le spediscono imbustate in Giappone. Quanti
I maglioni che non fanno nippoli non esistono se passaggi dalla terra al consumatore, ma è un ciclo
non a 300,00 euro. Un computer dopo 6 mesi è produttivo che giustifica i prezzi del mercato.
già vecchio e sei tagliato fuori dal mercato se non
ti aggiorni i software. Una volta ogni quartiere Consumare, spendere, comprare...
aveva un ciabattino che rimetteva a nuovo le tue
scarpe. L’orologiaio che aggiustava gli orologi
analogici soppiantati da quelli digitali. Ogni cosa
poteva essere aggiustata da un bravo papà perché
i prodotti non erano circuitali, ma meccanici,
analogici. Non restavi fuori al cancello elettronico
che si guastava quando rientravi la sera perché
c’era il catenaccio.
Il rasoio era una lama che andava affilata di tanto
in tanto ed ora incrementi i rifiuti (quelli per gli
inceneritori) con quelli usa e getta.
Tutto deve essere velocemente consumabile.
Tutto deve essere indispensabile. Se non hai
internet sei perso. Se non hai il cellulare non sei
rintracciabile e quindi l’amico potrà dirti “non ti
ho trovato” per invitarti ad una cena di persone
che volevi incontrare.
Le industrie producono, creano nuovi prodotti
che devi acquistare. E riacquistare da lì a poco.
Perché l’usura è rapida, altrimenti le fabbriche
chiuderebbero. Compra, acquista, spendi
SIGNORAGGIO INQUINAMENTO DA “BYTES”: nipoti?
Ssshhhh… l’ordine costituito non vuole che E nessuno parla o pronostica dell’inquinamento La risposta è no. A meno che non si riesca a
si sappia in giro che il sistema monetario da bytes che già da seri problemi.
Per intenderci, conservare in ottimo stato un computer di oggi
internazionale è frutto della più colossale truffa i bytes ci inondano quotidianamente i computer, che possa funzionare anche tra 100 o 400 anni per
dell’umanità. passano attraverso le linee telefoniche, attraverso leggere i CD e si facciano i back-up (copie) dei CD
C’è un video su Youtube che esplica in maniera reti LAN e WAN delle aziende, occupano la ogni 3-5 anni perchè nel tempo sono destinati ad
efficiente il meccanismo: http://www.youtube. memoria dei nostri telefonini, dei nostri data- auto-cancellarsi contribuendo alla perdita della
com/watch?v=H_oMPNYP9EM&feature=channel_ base elettronici... memoria storica.
page Se vogliamo pensare ai milioni di e-mail che
vengono inviate (e ricevute) spesso senza che I sistemi dei computer sicuramente cambieranno
non siano nemmeno mai lette, ecco che siamo e al Mercato non interessa tanto che la storia e
in un esempio evidente di inquinamento da la cultura di oggi possa essere tramandata nel
bytes che qualcuno classificherebbe come spam, futuro.
Anzi, contribuirne alla cancellazione,
ovvero posta-spazzatura, non desiderata. Un facilita l’ordine costituito. Perchè il mercato, il
vero e proprio inquinamento telematico.
Un business, è oggi.
altro esempio?
Un entusiasta papà che ha appena Solo chi è riuscito a conservare il vecchio
acquistato una fotocamera digitale, è capace giradischi può ancora oggi ascoltare i dischi in
di scattare al figlioletto centinaia di foto ogni vinile; conserviamo quindi il PC di ieri in ottimo
Domenica col risultato che dovrà consumare stato e non buttiamolo mai.
decine di CD per copiarci sù tutte le foto. Se pensiamo che anche gran parte dei libri degli
Domanda: ma sono proprio tutte indispensabili e ultimi 2 secoli sono destinati ad auto-distruggersi
belle quelle foto scattate ? E poi avrà il tempo di perchè la carta coi quali sono stati stampati hanno
classificarle, archiviarle per ritrovare poi quella un’acidità maggiore di quella dei libri del ‘300 o
foto? ‘400, per preservarli, dovremmo metterli in una
Risposta: per il papà forse sì, ma si tenga presente libreria oscurata a tenuta stagna, sotto-vuoto con
il valore di una bella foto che viene sminuito dalla umidità al 48% e temperatura a 12°.
presenza di decine di foto simili tra loro.
Una
volta si andava dal fotografo per farsi un’unico Ma torniamo al byte-inquinamento...
Un giorno
bel ritratto da tramandare di generazione in tutti i CD prodotti inizieranno seriamente ad
generazione con tutta la magia dell’usura della inondare le nostre discariche.
La carta si ricicla
stessa, del caldo ingiallimento e di qualche angolo ma i CD? Al momento vi sono aziende che fanno
arrotondato dal tempo. la raccolta differenziata del cosiddetto grigio
Sì è vero, i CD possono contenere sotto forma di ovvero computer ed annessi ma nessuno che si
bytes a parità di spazio, molte più foto se fossero occupi del riciclo o dello smaltimento dei CD su
stampate su carta. Ma siamo convinti che tra 50 scala globale.
Quanti anni occorrono affinchè la
anni quei CD possano essere visti dai nostri pro- terra decomponga un CD?
Altro caso catastrofista da byte-inquinamento:
i EPILOGO
produttori di foto-camere digitali stanno La psicologia di massa della sottomissione è qui, caro
aumentando le risoluzioni dei sensori; più amico. Ormai non resta più un sospiro di ribellione.
pixel=più bytes.
Significa che la qualità delle Un po perché le urla represse nelle piazze restano
immagini digitali sarà sempre più precisa, nel silenzio della velocità dei non-fatti, delle non-
notizie; un po perché non ci si rende conto dello stato
ma anche più pesante in termini di bytes.
di assuefazione alla sottomissione raggiunto. La
Immagina le agenzie stampa, fotografi, agenzie misurazione del livello di sopportazione degli utenti
di comunicazione ecc. che trasmetteranno files è sotto controllo. Non c’è più tempo per riflettere
sempre più “pesanti”: le linee telefoniche, l’adsl perché domani ci sarebbe da riflettere su altro ancora
e in futuro la fibra ottica, saranno in grado di e quindi si rinuncia a monte. La conversazione è
supportare questo traffico? Le superstrade di quasi morta, scrivevi, oggi è morta anche perché
internet cresceranno di pari passo per sostenere restano in pochi a pensare, saper parlare, a scrivere
tutto il peso della tele-trasmissione? Scienza e perché anche l’obiettivo di analfabetizzazione è quasi
tecnologia saranno in grado di creare soluzioni raggiunto. Quando ci si scrive non si usano più i punti
adeguate senza però compromettere l’ambiente? interrogativi, né gli accenti né le acca; solo poche
frasi in codicefiscalese, in SMSese. Le codifiche del
pensiero e del linguaggio ci stanno portando sempre
più verso una nuova Torre di Babele e dove il nostro
spazio vitale è sempre più virtuale che reale, assorbiti
dalla velocità tecnologica, manipolando il nostro
tempo biologico.
Finanche l’arte è assorbita dall’ordine costituito con
sponsorizzazioni di multinazionali e finanziamenti
statali ed amministrazioni locali. I tempi
dell’underground, del fluxus, di Soho, sono finiti.
Marco Maraviglia.