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STABILITA DELLEQUILIBRIO
ELASTICO (prof. Elio Sacco)
6.1
(6.1)
F L
=
k
sin
(6.2)
In figura 6.2 riportato il percorso di equilibrio per la mensola. Si evidenzia che per
f l 1 la mensola in equilibrio per la sola configurazione definita da = 0, ovvero per
la configuazione indeformata. Per f > 1, nellintervallo /2 < < /2, per la trave
sono possibili 3 configurazioni di equilibrio: > 0, < 0, = 0. Per f = 1 si ha un
punto di biforcazione dellequilibrio; il valore della forza per la quale si ha biforcazione
dellequilibrio generalmente definito carico critico.
Lequazione di equilibrio (6.1) si pu anche ottenere come condizione di stazionariet dellenergia potenziale totale, che nel caso in esame vale:
1
() = k 2 F L (1 cos )
2
75
(6.3)
k
F
L (1-cos)
L sin
77
dove il primo termine rappresenta lenergia elastica del vincolo ed il secondo il potenziale dei carichi. Imponendo la condizione di stazionariet si ottiene:
0=
= k F L sin
(6.4)
equilibrio stabile
(6.5)
equilibrio stabile
equilibrio indierente
(6.7)
lequilibrio stabile.
2. f = F L/k > 1 con = 0; in tal caso si ha
2
=kF L<0
2
lequilibrio instabile.
(6.8)
Figura 6.3: Grafico della derivata seconda dellenergia potenziale totale nel caso f =
F L/k > 1 con / sin = f.
3. f = F L/k > 1 con / sin = f ; in tal caso si ha
2
k
L cos = k
= k F L cos = k
2
L sin
tan
>0
(6.9)
sin =
2
2
Sostituendo le espressioni (6.10) nellenergia potenziale totale (6.3), si ottiene:
cos = 1
2
1
2
() = k F L
2
2
(6.11)
79
3
2
F
2
Figura 6.4:
Imponendo la stazionariet dellenergia potenziale nella sua forma approssimata (6.11)
si perviene allequazione:
0=
= k F L
(6.12)
(6.14)
(6.15)
= k (1 2 ) + k (1 + 22 ) F L1 F L (1 + 2 )
(6.17)
1
= 2 (k F L) 1 + (k F L) 2
0 =
= k (1 2 ) + 2k (1 + 22 ) F L2 F L (1 + 2 )
2
= (k F L) 1 + (5k 2F L) 2
0 =
1
2 (k F L) k F L
0
=
k F L
5k 2F L
0
2
(6.18)
Il sistema di equazioni (6.18) risulta omogeneo; per avere una soluzione diversa
dalla banale, corrispondente a quella di trave indeformata, si deve imporre che il
determinante sia uguale a zero:
2 (k F L) k F L
= 9 k2 12 k F L + 3 F 2 L2 = 0
det
(6.19)
k F L
5k 2F L
che risolta rispetto a F fornisce i seguenti due valori:
F1 =
k
L
F2 = 3
k
L
(6.20)
= 1 6= 0
2 = 0
(6.21)
= 1 = 2 /2
(6.22)
Le forme delle deformate corrispondenti ai due valori del carico critico determinati
sono riportati schematicamente in figura 6.5.
Se ne deduce allora che in corrispondenza del valore del carico critico F1 < F2
la configurazione di equilibrio non banale una qualsiasi proporzionale alla prima di
quelle riportate in figura 6.5. Mentre in corrispondenza del valore del carico critico
F2 > F1 la configurazione di equilibrio non banale una qualsiasi proporzionale alla
seconda di quelle riportate in figura 6.5.
6.2
Si consideri una trave soggetta a carico assiale in equilibrio in una configurazione deformata. Le equazioni di equilibrio del tratto di trave di lunghezza dz nella configurazione
deformata, schematicamente illustrato in figura 6.6, forniscono:
T0 = 0
M 0 N v0 = T
(6.23)
81
F1
2=0
3
1
F2
2=21
Figura 6.5: fig5_sta
essendo F = N. Nellipotesi che le curvature siano comunque non troppo grandi e che
possa ancora valere la classica relazione tra momento flettente e curvatura, si ottiene
la seguente equazione dierenziale:
EIvIV + NvII = 0
(6.24)
ovvero
v IV + 2 vII = 0
con
2 =
N
EI
(6.25)
(6.26)
T = M 0 N v 0 = 3 A cos ( z) b B sin ( z)
+ N (A cos ( z) + B sin ( z) C)
Inoltre necessario scrivere le opportune condizioni al contorno. Nel caso particolare
v+dv
M+dM
N
T
N
T+dT
B+D =0
B=0
A sin ( L) + B cos ( L) + C L + D
2 A sin ( L) + 2 B cos ( L)
(6.27)
A sin ( L) = 0
(6.28)
Qualora anche A fosse nulla, la soluzione sarebbe banale, ovvero lequilibrio si avrebbe
nella configurazione indeformata; al contrario, poich si intende determinare la condizione di equilibrio nella configurazione deformata, si deve porre:
sin ( L) = 0
L = n
(6.29)
n 2
L
N
EI
avendo assunto n = 1.
(6.30)
83
N
z1
1
A
z3
z2
6.2.1
Esercizio
Si intende determinare il carico critico della trave a sezione variabile in figura 6.7.
Lequazione dierenziale che governa il problema :
d4 v
d2 v
+
N
=0
dz 4
dz 2
dove v linflessione della trave e z lasse della trave. Ponendo:
N
2 =
EI
lequazione (6.31) diventa:
2
d4 v
2d v
+
=0
dz 4
dz 2
La soluzione dellequazione dierenziale (6.33) del tipo:
EI
(6.31)
(6.32)
(6.33)
(6.34)
(6.35)
Lequazione dierenziale (6.33) deve essere scritta 3 volte, una per ogni tratto della
trave in figura:
2
d4 v1
+ 21 ddzv21 = 0
dz 4
1
d4 v2
dz24
d4 v3
dz34
+ 22 ddzv22 = 0
+
2
2 d2 v3
3 dz32
=0
(6.36)
(6.37)
Si pone:
21 =
N
EI1
22 =
N
EI2
23 =
1 =
2 =
3 =
con:
q
= II12
2 = II12
I2 = I12
N
EI3
(6.38)
q
= II13
2 = II13
I3 = I12
(6.39)
(6.41)
v2 (L2 ) = v3 (0)
2 (L2 ) = 3 (0)
M2 (L2 ) = M3 (0)
T2 (L2 ) = T3 (0)
(6.42)
in C:
in D:
M3 (L3 ) = 0
3
T3 (L3 ) = N dv
dz3
L3
(6.43)
85
Esplicitando si ha:
0 = B1 + D1
0 = A1 + C1
0 = A1 sin (L1 ) + B1 cos (L1 ) + C1 L1 + D1 [B2 + D2 ]
0 = A1 cos (L1 ) + B1 sin (L1 ) + C1 [( ) A2 + C2 ]
0 = 2 A1 sin (L1 ) + 2 B1 cos (L1 ) ( )2 B2
0 = 3 A1 cos (L1 ) + 3 B1 sin (L1 ) ( )3 A2
0 = A2 sin (( ) L2 ) + B2 cos (( ) L2 ) + C2 L2 + D2 [B3 + D3 ]
(6.44)
0 = ( ) A2 cos (( ) L2 ) + ( ) B2 sin (( ) L2 ) + C2 [( ) A3 + C3 ]
0 = ( )2 A2 sin (( ) L2 ) + ( )2 B2 cos (( ) L2 ) ( )2 B3
3
0 = ( )3A2 cos (( ) L2 ) + ( )3 B2 sin (( ) L2 ) ( )
A3
(6.45)
MX=0
dove:
M=
0
1
s1
1 c1
21 s1
31 c1
0
0
0
0
0
0
1
0
c1
1 s1
21 c1
31 s1
0
0
0
0
0
0
0
1
L1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
2
0
32
s2
2 c2
22 s2
32 c2
0
0
0
0
1
0
22
0
c2
2 s2
22 c2
32 s2
0
0
0
0
0
1
0
0
L2
1
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
0
33
EI3 23 s3
233 c3
0
0
0
0
0
0
1
0
23
0
EI3 23 c3
233 s3
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
23
0
0
0
0
(6.47)
X=
A1
B1
C1
D1
A2
B2
C2
D2
A3
B3
C3
D3
0=
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
(6.48)
Per ottenere una soluzione del sistema di equazioni (6.46) diversa dalla banale, si
impone il determinate della matrice dei coecienti uguale a zero:
det (M) = 0
(6.49)