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12 luglio 2015
Quel figlio (prodigo) che nella parabola pretende e riceve dal padre la
porzione di patrimonio e lascia la casa per sperperarla in un paese
lontano "vivendo da dissoluto" , in un certo senso, l'uomo di tutti i
tempi. La parabola, infatti, tocca indirettamente ogni rottura dell'alleanza
d'amore, ogni perdita della grazia che l'uomo richiede al suo Dio quando
lo percepisce: opprimente e limitatore della propria libert.
Cos il Padre (Misericordioso) alla richiesta sfrontata del figlio "Dammi la
mia parte di eredit", non parla, non risponde, non reagisce; d
incondizionatamente ci che il figlio al momento non legittimato a
pretendere.
significativo che nella parabola non sia usato neanche una sola volta il
termine "giustizia" sia in questo passaggio che al ritorno del figlio. Al
contrario, viene detto che, nel vederlo ancora lontano, il Padre inizia a
corrergli incontro. Sappiamo che per un padre correre incontro pu
sembrare una diminuzione della sua autorit: dovrebbe aspettare che gli
altri vadano da lui e non viceversa. Eppure per quel Padre l'amore per il
figlio passa davanti la sua dignit e alla postura richiestagli dal suo
ruolo. una corsa straordinaria: il figlio vede qualcuno che corre verso
lui e, quasi paralizzato, avanza stanco e titubante, mentre il Padre corre
per abbracciarlo e baciarlo. un incontro in cui il Padre si getta al collo
del figlio, non viceversa, e non cessa di baciarlo. Non gli dice nulla,
nessun rimprovero, solo gesti di amore. La conversione del figlio
avvenuta proprio in quell'istante in cui ha preso consapevolezza che il
Padre lo ha amato anche quando era cattivo, che il Padre lo perdona
senza porgli condizioni, e che gli vuole bene al di l di ogni giusta
giustizia.
Adesso entra in scena la figura del figlio maggiore: quello obbediente,
l'irreprensibile. Quella festa non lo riguarda, lui non ne condivide le
ragioni, anzi la sente come affronto. Cos Ges ci mette davanti
l'immagine di molti ricchi scribi e farisei, degli uomini religiosi sempre
pronti a invocare la giustizia di Dio e mai ad annunciale la sua
misericordia. Esteriormente fedelissimi a Dio, ma non lo comprendono e
dunque non lo conoscono, come questo figlio maggiore che non aveva
mai conosciuto il Padre, pur abitando sempre in casa con lui. Le parole
del figlio maggiore: "Ti ho sempre servito ma tu non mi hai mai dato un
capretto per fare festa con gli amici" rivelano come vissuto in quella casa:
da servo, da schiavo, mai nella libert, curvato dal dovere
dell'ubbidienza, tutto impegnato a costruire un'immagine irreprensibile
di s. Il cuore di questo figlio diviso, perch obbedisce ma controvoglia,
considera il padre con rispetto, ma nel cuore non lo conosce e dunque non
lo pu amare.
Il Padre dunque ha ritrovato e rimesso in casa un figlio, ma ha perso
l'altro che resta fuori. Come era uscito incontro al figlio minore, ora esce
di fronte al figlio maggiore: esce di casa per incontrare, per pregare, per
offrire e chiedere amore. Il padre ama entrambi i figli, in modo diverso,
ma con perseveranza e pazienza, avendo dato loro non solo la vita, ma
dandogli ogni giorno la possibilit di essere suoi figli.
Per il Padre occorre dunque far festa, infatti, conosce un solo obbligo
inderogabile, che conclude e d senso a tutta la parabola, un obbligo che
non ha nulla di ideologico ma che scaturisce dalla fedelt dell'amore. Il
Padre consapevole che stato salvato un bene fondamentale: il bene
dell'umanit del suo figlio. Sebbene questi abbia sperperato il suo
patrimonio, per salva la sua umanit,anzi in qualche modo stata
ritrovata. La fedelt del Padre a se stesso totalmente incentrata sull'umanit del
figlio perduto e sulla sua dignit, che ne spiega la profonda commozione al
momento del ritorno in casa.
La misericordia, come l'ha presentata Ges in questa parabola, ha la
forma interiore dell'amore (che nel Nuovo Testamento chiamato agape).
Tale amore capace di chinarsi sul figlio perduto, su ogni miseria, sul
peccato. Quando ci avviene, colui che oggetto della Misericordia,
non si sente umiliato, ma come ritrovato e "rivalutato".
Il Dio che ne esce da questa parabola, un Dio "che sembra un Dio al
contrario": un servo, non un dominatore; un povero non un ricco; un
infimo, non un altissimo; un Dio che ci prega mettendosi in ginocchio
davanti a noi.
La palla ora, passa nel nostro campo: a noi spetta una (la) risposta...
Signore Ges,
Salvatore buono
che hai sofferto personalmente
per venire in aiuto alla nostra debolezza,
fa' che ti sappiamo riconoscere
in ogni uomo che soffre,
in ogni umana povert.
Fa' che non guardiamo nessuno
con indifferenza,
perch sei tu, sempre tu,
a portare la croce di tutti noi. Amen
AVVISI
CAMPI ESTIVI San NICOLO VALFURVA 2015
TERZO TURNO:
12 luglio - 18 luglio
Ragazzi/e Scuole Superiori
MERCOLED 15 luglio
Ronago Chiesa
ore 21.00 Incontri di fede nei Vangeli
Don Marco Cairoli presenta la figura di San Giuseppe
DOMENICA 12 LUGLIO
XV DOMENICA
TEMPO ORDINARIO
Liturgia delle ore
terza settimana
MARTEDI 14 LUGLIO
MERCOLEDI 15
LUGLIO
Intenzione Particolare
GIOVEDI 16 LUGLIO
LUNEDI 13 LUGLIO
Liturgia delle ore
terza settimana
S. Enrico m.f.
VENERDI 17 LUGLIO
Liturgia delle ore
terza settimana
def. CESARINO
def. GIACOMINA E CARLA LUPPI
def. MARCO VALSECCHI
SABATO 18 LUGLIO
Liturgia delle ore
terza settimana
DOMENICA 19 LUGLIO
XVI DOMENICA TEMPO
ORDINARIO
PESCA DI BENEFICENZA
Ha inizio la raccolta di doni (oggetti nuovi e in buono stato) per la PESCA
DI BENEFICENZA, che si terr a Ronago in occasione della FESTA
della MADONNA della CONSOLAZIONE il 29 e 30 agosto 2015.
Coloro che vorranno, potranno depositare i loro doni nello scatolone in
fondo alla chiesa di Ronago fino al 16 agosto.
Si aspettano persone disponibili a dare una mano ad allestire la pesca: nelle
prossime settimane, alla sera, ci si trover insieme in oratorio a confezionare
i premi (riferimento Alessia tel.031980109): ognuno di noi pu dare un
contributo speciale.
Un grazie anticipato a tutti!
MARCO E CECILIA
annunciano la nascita di
CRISTIAN BERNASCONI
Mercoled 8 luglio 2015 Ronago/Colverde
DA SABATO 25 LUGLIO
tutti i sabati dalle ore 21.00 alle ore 22.00
nella chiesa di S. Michele a Trevano
UFFICIO DI LETTURE
E ADORAZIONE EUCARISTICA