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Federica Trozzi 1
Abstract
Indice
1. Microgrids.......4
1.1
1.2
Le unit DER...................................................................................................................................6
Le unit DG.....................................................................................................................7
ii
2.1
2.2
2.3
Variabili controllate........................................................................................................................13
2.4
3
3.1
3.2
3.3
Il controllo gerarchico.......................................................................................................................16
Il controllo primario.......................................................................................................................16
i
ii
Metodi Droop-Based........................................................................................19
Il controllo secondario...................................................................................................................27
i
Approccio centralizzato.................................................................................................30
ii
Approccio decentralizzato.............................................................................................42
Il controllo terziario........................................................................................................................53
Conclusioni........................................................................................................................................53
Bibliografia........................................................................................................................................54
1 Microgrids
1.1 Definizione e modalit di funzionamento
Una Micro-rete (Micro-grid) pu essere descritta come un gruppo di carichi, di
generatori distribuiti (DG) e di Energy Storage Systems (sistemi di immagazzinamento di
energia) in collegamento con il distema di distribuzione di energia elettrica principale
(Main grid) tramite un singolo punto di connessione PCC (Point of Common Coupling).
In generale una microgriglia ha una configurazione arbitraria (Fig. 1):
funzionamento grid-connected (connessa alla Main Grid) la richiesta di potenza dai vari
carichi o leccessiva produzione di energia delle unit DER gestita dalla rete principale,
mentre nella modalit di funzionamento a isola ha bisogno di un sistema di controllo
molto pi elaborato in quanto occorre mantenere lequilibrio tra richiesta/fornitura di
potenza senza i supplementi da parte della rete principale. Infatti soprattutto in questa
modalit di funzionamento, come vedremo in seguito, il concetto di controllo della
micro-rete si concentra sullintegrazione di pi sorgenti di energia di diverso tipo, con
diversi aspetti relativi all'interfaccia tra sorgenti e rete (compresa l'applicazione
dellelettronica di potenza e sistemi di controllo) e all'affidabilit. Inoltre in questo caso
necessario uno schema di controllo che riconosca in tempi brevi il passaggio di
funzionamento da una modalit ad unaltra, passaggio che pu essere pianificato o non
pianificato (come nel caso di cause di forza maggiore o malfunzionamenti alla rete
principale).
un lasso di tempo relativamente piccolo e quindi in base alla loro capacit di fornire energia
appena viene richiesta. Questa propriet di chiama dispacciabilit. Le unit dispacciabili (come
ad esempio i generatori diesel) possono essere totalmente controllate, per le unit non
dispacciabili non cos e sono gestite in modo da ricavarne la maggior potenza possibile ma il
loro output non controllabile.
i.
Le unit DG
La UE, con la direttiva 2003/54/CE, definisce come generazione distribuita linsieme degli
impianti di generazione connessi alla rete di distribuzione. In Italia, si fa riferimento alla GD in
termini generici di produzione non centralizzata, di taglia non elevata, generalmente connessa
alle reti di distribuzione.
Modulo fotovoltaico
2.
3.
Convertitore dc/dc
4.
Inverter
5.
6.
In questo modo il sistema di accumulo pu far fronte alle variazioni nella disponibilit della
sorgente energetica aleatoria.
Eolico
Gli impianti eolici si basano sulla conversione dellenergia posseduta dal vento in energia
meccanica grazie allutilizzo delle turbine eoliche. Queste macchine possono essere dotate o
no di elettronica di potenza, nel primo caso sono generalmente connesse a generatori sincroni
a magneti permanenti (MPSG) che ruotano a velocit dellordine degli 80000 RPM, per cui si
rende necessaria linterconnessione alla rete elettrica mediante due stadi a convertitori statici,
uno di raddrizzamento da alta frequenza a DC e laltro di generazione a frequenza di rete
mediante uno stadio inverter, possiamo vedere lo schema nella figura Fig.5.
Nel secondo caso la maggior parte di queste topologie usano un generatore a gabbia di
scoiattolo (Squirrel-Cage Induction Generator) che direttamente connesso con la griglia,
tuttavia necessario inserire nello schema anche un soft starter per evitare correnti
inattese durante lavvio. Inoltre necessario anche un capacitore per compensare la
potenza reattiva necessaria allimpianto. Lo schema della struttura della macchina senza
elettronica di potenza mostrato in figura Fig. 6.
Generatore Diesel
ii.
ESS:
10
Dispaccio economico:
Un dispaccio appropriato delle unit DER pu ridurre costi operazionali oppure
aumentare i profitti. Devono essere anche essere fatte considerazioni sullaffidabilit
del dispaccio delle unit, specialmente in modalit stand-alone.
11
Problemi di stabilit:
Potrebbero emergere oscillazioni locali dallinterazione dei sistemi di controllo delle
unit DG e ci richiede unanalisi della stabilit dei piccoli disturbi. Inoltre richiesta
lanalisi della stabilit del transitorio al fine di assicurare una transizione senza
discontinuit tra la modalit di funzionamento connessa alla griglia e quella a isola.
Modellistica:
Quando si genera il modello di un sistema di potenza a livello di trasmissione si
considerano carichi a potenza costante, linee di trasmissione prevalentemente
induttive e condizioni bilanciate trifasiche. Tuttavia queste non sono necessariamente
12
Bassa inerzia:
Al contrario dei sistemi di alimentazione di massa nei quali lelevato numero di
generatori sincroni assicura unelevata inerzia, le microgriglie potrebbero essere
caratterizzate da bassa inerzia specialmente se c unelevata condivisione di potenza
interfacciata elettronicamente con le unit DG. Tuttavia quest interfaccia potrebbe
accrescere le performance del sistema dinamico, la bassa inerzia nel sistema pu
portare a deviazioni di frequenza nelle operazioni stand-alone se non stato
implementato un buon meccanismo di controllo.
Incertezza:
Le microgriglie richiedono un certo livello di coordinazione tra i diversi DER. Questa
coordinazione diventa pi difficile da realizzare nelle microgriglie isolate, dove il
bilancio richiesta-fornitura e la percentuale di fallimento solitamente elevata
richiedono la loro risoluzione tenendo conto dellincertezza dei parametri come il
profilo di caricamento e le condizioni climatiche. Questa incertezza pi alta che nei
sistemi di alimentazione di massa a causa del numero ridotto di carichi e delle
variazioni di risorse di energia disponibili.
13
potenza reattiva delle unit DER pu essere usata per la correzione del fattore di potenza, per
il supplemento di potenza reattiva o per il controllo della tensione nel corrispondente PC. In
questa modalit la host utility potrebbe non permettere la regolazione o il controllo della
tensione attraverso le unit DER in prossimit del PCC al fine di evitare linterazione con le
stesse funzionalit fornite dalla griglia [21].
Nella modalit di funzionamento isolata la microgriglia opera come unentit indipendente.
Questa modalit di funzionamento molto pi significativa di quella a griglia connessa perch
lequilibrio critico richiesta-fornitura richiede limplementazione di meccanismi di condivisione
del carico molto accurati per bilanciare improvvisi cali di potenza attiva. Tensioni e frequenze
della microgriglia non sono pi sostenute dalla griglia principale (host) e devono essere
controllate dalle diverse unit DER. Il bilanciamento di potenza assicurato sia da controllori
locali che utilizzano misure locali, sia da un controllore centrale che comunica valori
appropriati ai controllori locali (controllori primari) di unit DER differenti e ai carichi
controllabili. Lobbiettivo principale di questo meccanismo di assicurare che tutte le unit
contribuiscano a fornire il carico in una maniera specificata precedentemente. Una
discrepanza (mismatch) di un minuto nellampiezza, nellangolo della fase o nella frequenza
nella tensione in uscita di qualsiasi unit del gruppo pu portare ad una corrente ad alta
tensione. Questo problema stato ampiamente discusso nella letteratura e alcuni schemi di
controllo proposti per risolvere il problema sono discussi in [27]-[31]. Un possibile approccio
per risolvere questo problema inserire un inverter che opera come unit master e che regola
la tensione nella microgriglia [32]. Questa unit DER pu essere gestita come un generatore
sincrono con le classiche caratteristiche di caduta di tensione/potenza reattiva, mentre le altre
unit DER rimanenti immettono potenza attiva e reattiva a seconda dei valori imposti dal
controllore secondario [33].
14
15
3 Il controllo gerarchico
3.1 Il controllo primario
Conosciuto anche come controllo locale o controllo interno il primo livello della gerarchia di
controllo ed ha i tempi di risposta pi veloci. Si basa esclusivamente su misure locali e non
richiede comunicazioni. Considerati i requisiti di velocit e affidabilit sulle misure locali, sul
riconoscimento di modalit stand-alone e controllo delloutput e dellequilibrio della potenza
possiamo includere nella categoria del controllo primario anche [19,20,22]. Nei generatori
sincroni il controllo delloutput dellinverter e la condivisione della potenza sono gestiti dal
regolatore di tensione e dallinerzia delle macchine stesse. Il cotrollo primario deve gestire due
funzionalit: controllo della potenza condivisa e controllo delloutput dellinverter. Il
controllore della potenza distribuita responsabile delladeguata condivisione della potenza
attiva e reattiva in caso di mancanze nella microgriglia, il controllore delloutput dellinverter
regola le tensioni e le correnti in uscita[19,20,32,54,55]. Questultimo solitamente consiste in
un loop esterno per la regolazione della tensione e in un loop interno per la regolazione della
16
In Fig.8 possiamo vedere il modello switching dellinverter che quello pi usato nella gestione
delle fonti di energia rinnovabili. Gli interruttori sono comandati con la tecnica di modulazione
PWM sinusoidale menzionata in questa tesina. Per avere tensioni duscita trifase equilibrate
in un inverter PWM, una tensione con forma donda triangolare vtri e valore massimo Vtri,
17
detta anche portante, confrontata con tre tensioni sinusoidali di controllo vCa, vCb , vCc che
sono tra loro sfasate di 120 e il loro valor massimo VCa, VCb, VCc, come si vede nella Fig. 9
in basso.
vCa, vCb , vCc sono anche dette forme donda modulanti. In base al confronto tra questi due
segnali vengono comandati gli switch dellinverter. Ovvero quando vCa > vtri chiuso lo switch
Ta+ e aperto lo switch Ta-, mentre quando vCa < vtri chiuso lo switch Ta- e aperto lo switch
Ta+. Lo stesso criterio usato per comandare gli switch degli altri due rami dellinverter relativi
alla fase b e c. La frequenza dellonda triangolare anche la frequenza di commutazione degli
switch, ed anche detta frequenza portante.
La potenza attiva
i.
e quella reattiva
Un quadro generale dei controllori delloutput dellinverter descritto in [54][64] nei quali i
controllori sono categorizzati in base al loro reference frame: sincrono (dq), stazionario() e
naturale(abc). Il reference frame sincrono associato a variabili DC e a controllori PI. Il
reference frame stazionario associato con variabili sinusoidali e controllori Proportional
Resonant (PR). Il reference frame naturale utilizza controllori PI, PR e isteresi[54].In Fig.10
vediamo lo schema di controllo delloutput dellinverter con sistema di riferimento sincrono
dq.
18
Metodi di controllo multivariabile sono discussi in [68,69] per testare la risposta dinamica
della microgriglia e assicurare una robusta stabilit evitando incertezza nei parametri di carico
dovuta a carichi non lineari. La ricerca sul controllo multivariabile focalizzata sulla
regolazione della tensione in una microgriglia dove c una singola unit DG con il suo carico
RLC dedicato, nella quale i parametri di carico sono perturbati attorno ai loro valori nominali
[68] oppure allinterno di range specifici[69].
19
ii.
Questo controllo pu essere diverso a seconda se viene utilizzato il modello della caduta di
potenza o meno e si occupa di gestire la potenza attiva immessa nella griglia e la potenza
reattiva trasferita tra le unit DG e la griglia.
0=*-Kp(P0-P*)
V0=V*-KQ(Q0-Q*)
dove * e V* corrispondono ai valori nominali di frequenza e tensione rispettivamente, 0 e
V0 corrispondono alla frequenza e alla tensione misurate in uscita al sistema di generatori di
20
potenza (DG system). Vale lo stesso discorso per P e Q ovvero P* e Q* sono i set point di
potenza attiva e reattiva di * e V*.
I coefficienti Kp e Kq indicano i coefficienti di caduta (pendenza delle equazioni) e sono
dove min e Vmin corrispondono rispettivamente ai minimi valori accettabili della frequenza e
della tensione in uscita.
Lo schema di controllo necessita dunque di regolatori per lannullamento dellerrore tra le
grandezze misurate e i riferimenti generati dallo schema appena descritto che solitamente
sono regolatori PID.
21
Risultati di particolare interesse sono stati descritti in [65] nel quale unanalisi degli autovalori
di un modello linearizzato della microgriglia mostra che piccoli moti oscillatori associati con i
loop dei controllori di caduta presentano importanti variazioni con cambiamenti delle
condizioni di funzionamento del sistema. Inoltre i fattori di damping dei moti oscillatori si
spostano a valori pi bassi quando loutput di potenza attiva delle unit DG viene
aumentata[65][82]. Metodi di controllo a caduta modificati sono stati proposti per evitare
questi problemi. In [76] stato usato un loop di restore della frequenza per mantenere la
frequenza del sistema al suo valore nominale. In [83] stata introdotta una resistenza virtuale
sulloutput per realizzare la condivisione automatica della potenza armonica e ridurre le
oscillazioni. Per risolvere problemi dellinacuratezza della condivisione della potenza e
problemi nellaccoppiamento della potenza attiva/reattiva nelle reti di distribuzione, al loop di
controllo aggiunta unimpedenza induttiva virtuale sulluscita [79][84][85]. Nellarticolo [71]
le variabili P e Q sono trasformate in variabili virtuale P e Q per disaccoppiare la potenza
attiva e reattiva nelle microgriglie con un ratio X/R basso. Tuttavia dallutilizzo di questo
metodo la potenza virtuale stata controllata direttamente, ma la condivisione di potenza tra
unit DG diverse stata compromessa. In [86] questo problema risolto facendo la
22
Altre considerazioni nel design del controllo della distribuzione della potenza possono essere
fatte quando sono presenti nella rete altri tipi e altre configurazioni di sistemi DER.
Dipendentemente dallammontare di energia disponibile nei sistemi di immagazzinamento e
dalle variabili temporali di ogni risorsa di energia, la condivisione della potenza mancante tra
le unit differenti devessere diversa per ogni scala temporale differente.
23
2. Metodi non basati sul modello della caduta di potenza (non Droop-Based Methods)
I seguenti metodi di controllo vedono il controllo primario di una microgriglia multi-DER da
una prospettiva centralizzata:
Larticolo [32] propone una strategia di controllo master-slave nella quale ununit DG
dominante ha il compito di mantenere la tensione del sistema e nella quale altre unit
soddisfano la domanda. Pi a lungo mantenuto lequilibrio tra il carico i generatori
pi questo metodo flessibile nelle connessioni e le disconnessioni di unit DER.
Tuttavia la presenza di ununit DG dominante cruciale.
Questo in Fig.11 lo schema per un controllo single-master nel quale viene utilizzato un
singolo VSI (Voltage Source Inverters) con caratteristiche di frequenza/potenza attiva e
24
Descriviamo solo il caso in cui il sistema di controllo sia implementato in modalit Single
master operation ed il passaggio in servizio isolato sia causato da evento di guasto sulla rete a
monte, dunque senza la possibilit di scollegare precedentemente i carichi non preferenziali.
La situazione prevede un carico interno alla micro grid di 80 kW e una generazione di 50 kW.
Un evento di guasto accade a t=10s con conseguente isolamento 100 ms dopo. La grande
discrepanza fra alimentazione disponibile e carico provoca una iniziale disconnessione di
25
carichi controllati, che poi vengono riconnessi progressivamente man mano che la regolazione
riporta la frequenza al valore nominale.
Vediamo ora landamento delle grandezze del sistema (Fig.13 e Fig.14):
Dalla simulazione vediamo come il sistema riesca a riportare la frequenza al valore nominale
dopo il passaggio in servizio isolato, anche in presenza del transitorio dovuto alla differenza
fra generazione e carico.
Un metodo per il controllo della tensione e della condivisione della potenza tra diverse unit
DER parallele descritto in [60]. Questo metodo usa una comunicazione a poca banda per
26
ottenere una condivisione della potenza e controllo della tensione attraverso un controllore
centrale.
Uno schema di controllo della tensione e condivisione della potenza proposto in [97] nel
quale ununit DG controlla la tensione del PCC usando un loop di controllo innestato e il resto
controllato in modalit controllo di corrente (current control mode).
27
28
29
i.
Approccio centralizzato
In una strategia di controllo centralizzato lMGCC ottimizza gli scambi di potenza fra microgrid
e rete a monte con lobiettivo di massimizzare la produzione locale in rapporto ai prezzi di
mercato e ai vincoli per la sicurezza della rete. Il controllo raggiunto impostando set point
alle unit di accumulo e generazione diffusa e ai carichi controllabili interni alla micro grid.
Il MGCC prende decisioni in tempi prestabiliti (es. ogni 15 minuti prende decisioni per la
successiva ora). I controllori locali (LC) dei generatori inviano regolarmente al MGCC
informazioni riguardanti il proprio livello di produzione, mentre i LC dei carichi pongono
richieste in base alla potenza istantanea necessaria al carico. In base allandamento del
mercato il MGCC considera:
Richieste di DER e carichi
Prezzi di mercato
Vincoli di sicurezza della rete
Previsioni di domanda da parte dei carichi e previsioni meteo per la produzione da
rinnovabili
E tramite un conseguente processo di ottimizzazione decide:
Set point per il livello di produzione da parte dei generatori e di erogazione da parte
degli accumulatori
30
Set point per la richiesta da parte dei carichi controllati ed eventuale esclusione dei
carichi non preferenziali In base al conseguente segnale di ritorno del MGCC i
controllori locali regolano il proprio set point e preparano la richiesta per il successivo
periodo di controllo
Consiste in un controllore che ha note: le informazioni di ogni unit DER e ogni carico collegati
alla microgriglia, le informazioni dal sistema metereologico e le informazioni della rete stessa
(come ad esempio la modalit di funzionamento, le funzioni di costo, i parametri della rete e
le sue caratteristiche tecniche), in modo da determinare unappropriata unit committente
(UC- Unit Committment) e distribuire le risorse a seconda degli obbiettivi prefissati. Il
controllore centrale pu prendere decisioni calcolando online loperazione ottima oppure
prendendo informazioni da database aggiornati continuamente o anche facendo calcoli
offline. Unapplicazione pratica di questo approccio dimostrata in [11].
La struttura generica di un controllo secondario di questo tipo mostrata in figura, nella quale
le variabili in input possono includere:
-
31
Le variabili in uscita dal controllore secondario sono i valori di riferimento del controllore
primario (per esempio la potenza in uscita e/o la tensione del terminale) per ogni unit DER
dispacciabile, insieme alle variabili decisionali per controllare i carichi per lo spostamento della
potenza.
Esempio di architettura CEMS proposta negli articoli A Centralized Optimal Energy
Management System for Microgrids e A seeded memetic algorithm for large Unit
Commitment problems.
32
occupa di prevedere i valori della potenza in uscita dalle risorse di energia e di prevedere il
carico totale richiesto dalla microgriglia. Fornisce previsioni ad alta frequenza (nellarco di
pochi minuti su un orizzonte di diverse ore) al blocco Multi-Stage ELD (Economic Load
Dispatch) e previsioni a frequenza pi bassa (nellordine di 30-60 minuti su un orizzonte di 10
ore) al blocco Unit Commitment.
Il dispacciamento ELD, per la suddivisione ottimale del carico complessivo fra il set di generatori
individuato. Per l'analisi del dispacciamento si deve disporre:
Della curva dei costi del combustibile, ovvero della curva ingresso-uscita dei gruppi. Generalmente
queste curve non sono n lineari n continue ma sono `bene' approssimate da funzioni
quadratiche:
Se CnProduzione una funzione quadratica, allora la curva dei costi incrementali sar
lineare:
Sul carico:
=1 = + 0
Sulle capacit dei gruppi: PtnMin PtnPtnMax
Nel lavoro qui riportato si ipotizzato che la curva dei costi di produzione ad un unico step
ed lineare:
33
per
ricavare
costi
incrementali
consideriamo:
(
) =
( ) = +
Si impone che il complessivo sia pari a Kn per ogni n e in corrispondenza di questo valore si
va ad effettuare il dispacciamento per le diverse configurazioni tenendo conto dei limiti di minmax potenza erogabile dalla configurazione. In questo modo otteniamo le potenze che ogni
gruppo deve erogare e di conseguenza anche i costi associati a quel gruppo.
Vincoli sulla riserva rotante e sulla sua dislocazione nella rete. Tali vincoli tengono in
considerazione il fatto che si pu vericare un guasto e conseguentemente a questo,
una messa fuori servizio di una unit: si deve essere, per, in grado di soddisfare lo
stesso la domanda. Questo possibile se vi un numero su-ciente di gruppi che
lavorano al di sotto della loro potenza massima
Vincoli di minimum updown time, legati al minimo tempo che un gruppo deve
rimanere acceso dopo essere stato avviato (tUp) e al minimo tempo che un gruppo,
messo fuori servizio, deve rimanere spento (tD), rispettivamente.
34
tramite una funzione esponenziale decrescente dipendente dal tempo di fuori servizio
della caldaia (Toff):
Dove Cn0 esprime il costo di avviamento da una partenza da freddo e Cn1 esprime i costi
legati al personale.
Xi(k) sia la configurazione i delle (2N 1) possibili al passo k [0, T] e sia {xn(k)}i
l'insieme dei gruppi on alla configurazione i;
fij = Pi(k) + Tji(k 1) sia il costo complessivo associato al passo k passando dalla
configurazione j, del passo k 1, alla configurazione i del passo k;
35
Fi(k) = min{Xj(k1)} {Pi(k) + Tji(k 1) + Fj(k 1)} siano i minimi costi cumulativi, al
passo k per la configurazione i, dove {Xj(k 1)} l'insieme delle configurazioni
dalle quali posso provenire dal passo k 1.
In figura vengono individuati alcuni percorsi possibili che l'algoritmo deve analizzare, partendo
dalla configurazione di partenza in rosso e proseguendo analizzando tutti i percorsi possibili.
36
Sia L2 l'insieme delle strategie `buone' che si conservano (cio sono le transizioni a costo
minimo da uno stato in un determinato passo ad un altro stato al passo successivo).
Loutput di questalgoritmo quindi il percorso a costo minimo, ovvero le configurazioni
orarie da seguire per minimizzare i costi presi in considerazione (di transizione e di produzione
dellenergia associati ad ogni configurazione).
Dispaccio ottimale
Nelle microgriglie di piccole dimensioni con un numero ridotto di generatori, il calcolo offline
delle operazioni ottimali per tutti gli scenari possibili pu essere lalternativa migliore in
termini di costo e di performance del sistema. Nellapproccio presentato in [2] tutti i possibili
37
stati operazionali sono analizzati offline e il dispaccio di energia ottimale per ogni scenario
calcolato e salvato in una tabella look-up la quale sar accessibile nelle operazioni in real-time.
Bench questo approccio produce una risposta istantanea del sistema non appena cambiano
le condizioni, il numero possibile di scenari pu diventare un problema se teniamo in
considerazione anche gli errori del sistema, oppure se i carichi termici devono essere
ottimizzati insieme ai carichi elettrici. Inoltre, la presenza di ESS nella microgriglia introduce la
dipendenza del tempo nel calcolo del dispaccio ottimale. Quindi il dispaccio ottimale non
solamente determinato da un particolare scenario di richiesta. Un approccio simile
presentato in [98] dove un ANN feed-forward con un livello nascosto aggiornato (trained)
con i risultati dell(OPF- Optimal Power Flow) per diversi scenari possibili nella microgriglia.
Tuttavia lutilizzo di un ESS in questo caso non considerato e la gestione ottimale richiede
calcoli multistage del flusso ottimale di potenza e questo incrementa di molto il numero di
scenari che possono essere considerati nel training dellANN.
Il problema del controllo della gestione dellenergia ottima nella categoria della
programmazione non lineare, quindi la funzione obbiettivo pu includere equazioni
polinomiali di secondo o pi alti ordini con qualche vincolo sullaccensione /spegnimento.
Inoltre, sono coinvolte anche variabili complesse per modellizzare le limitazioni operazionali
dei generatori o degli immagazzinatori oppure per rappresentare carichi controllabili e
decisioni. Per di pi considerare le variabili della rete (flusso di carico) aggiunge un ulteriore
grado di complessit al problema di gestione dellenergia ottimale. Per gestire e risolvere
queste problematiche sono state utilizzate tecniche euristiche inclusi algoritmi genetici[99]
[100], PSO (Particle Swarm Optimization)[101], e Ant Colony Optimization[102].
La minimizzazione dei costi operazionali totali nella modalit di funzionamento stand-alone e
la massimizzazione del ricavo (revenue) nella modalit grid-connected sono i due principali
obbiettivi nel controllo secondario. Tuttavia, alcuni approcci di controllo hanno aggiunto come
obbiettivo inoltre la riduzione di emissioni di gas Greenhouse(GHG). In questo caso il problema
di gestione dellenergia formulato come problema di ottimizzazione multi-obbiettivo e
38
risolto con tecniche differenti [103]. Le soluzioni ottimali di Pareto sono discusse in [102] [101]
attraverso lutilizzo di tecniche ACO e PSO rispettivamente, mentre una funzione obbiettivo
pesata che combina pi funzioni obbiettivo singole, insieme allutilizzo di tecniche euristiche
viene usata in [104] [105].
Offerta
Nella maggior parte dei casi del controllo secondario centralizzato, le informazioni sulle
funzioni di costo e sui limiti operazionali delle unit DG sono trasferite al controllore centrale
della microgriglia in modo da determinare in modo ottimale le operazioni sul sistema. Tuttavia
si pu avere una partecipazione pi attiva dei generatori e dei consumatori abilitandoli a
offrire (bid) i loro consumi e la loro produzione di potenza invece di comunicare solamente le
loro funzioni di costo e la loro disponibilit.
39
Considerazioni sullESS
Lo sviluppo di tecniche di immagazzinamento, come descritto precedentemente, di grande
impatto sul controllo delle operazioni delle microgriglie. In aggiunta al fatto che un ESS risolve
il problema dellequilibrio tra domanda/fornitura di potenza quando siamo in presenza di
surplus o diminuzione dellenergia, c il fatto che lESS pu essere usato per mantenere le
unit DG dispacciabili alla loro massima efficienza e pu ridurre o prevenire lutilizzo di risorse
di energia costose durante le ore di picco. Lutilizzo degli ESS a lungo termine stato realizzato
nella citt di Bella Coola in Canada [11] [106] nella quale si vista una riduzione dei costi del
64% (in un giorno destate) quando il livello della richiesta era relativamente basso e le energie
rinnovabili erano in grado di coprire la maggior parte della richiesta.
In presenza di ESS a lungo termine, le formulazioni multi-stage sul problema del dispaccio sono
descritte in [107] [110]. In [107] utilizzata una tecnica di ELD (Economic Load Dispatch) per
un ESS e generatori DG intermittenti. Il dispaccio (la distribuzione) programmata corretta e
controllata ogni 15 minuti per assicurare che la tensione sia tenuta in certi limiti, provando a
mantenere la distribuzione di potenza pi vicina possibile a quella imposta.
Una formulazione pi dettagliata presentata in [108] per una microgriglia con turbine eoliche
e un ESS a idrogeno, nella quale lELD realizzato in diversi passi dei quali solo i risultati
ottenuti dallultimo passo vengono implementati nella microgriglia e lELD ricalcolato per le
fasi successive utilizzando un modello predittivo del controllo (MPC- Model Predictive
Control).
Ulteriori esempi della formulazione multi-stage del problema della gestione dellenergia
applicati alle microgriglie in modalit stand-alone e grid-connected usando tecnologie ESS
differenti sono descritte in [111] [112].
In [109] Lottimizzazione multi-stage ha portato la riduzione del 5% dei costi operazionali,
sebbene questo risultato dipenda fortemente dallefficienza e dalla dimensione dellESS oltre
che dalle caratteristiche di costo dei generatori nella microgriglia.
40
41
Comunicazioni
ii.
Approccio decentralizzato
42
Il DNO responsabile dellinterazione della microgriglia con la rete di distribuzione (host grid)
e con le microgriglie vicine ed anche una parte del controllo terziario. LMGCC coordina le
operazioni dei DER e dei carichi, responsabile dellaffidabilit e del costo delle operazioni
cos come dellinterazione con la griglia principale. Infine lLC controlla le singole unit DER
oppure una loro aggregazione intervenendo con controllori ad alto livello e provando a
concludere obbiettivi locali e globali. In unarchitettura decentralizzata un LC pu comunicare
con lMGCC e altri LC in modo da condividere le informazioni o richiedere/offrire un servizio.
43
44
In questo schema i consumatori, i generatori, gli ESS inviano proposte di prezzi per la
vendita/acquisto al CMO (Central Microgrid Operator) basandosi sulle loro singole necessit,
disponibilit, funzioni di costo, limitazioni tecniche e previsioni. Il CMO responsabile della
gestione economica della microgriglia accomodando le offerte di vendita/acquisto,
massimizzando il benessere sociale e assicurando la fattibilit del risultante piano dazione.
Questo approccio riduce lelaborazione di grandi quantit di dati e quindi riduce i costi
computazionali. Un altro vantaggio la flessibilit in quanto fornisce la possibilit del plug and
play ovvero la possibilit di aggiungere unit DER addizionali nella microgriglia, il rovescio della
medaglia che richiesta una grande cooperazione tra le unit DER in modo da dare
affidabilit al funzionamento del sistema.
45
Un controllo secondario basato sul MAS applicato alle microgriglie stato proposto per la
prima volta in [62], come alternativa a coordinare le operazioni delle microgriglie in ambiente
di mercato competitivo con diversi proprietari dei generatori. In questo modo, i consumatori,
i generatori, ESS e la griglia principale partecipano al mercato inviando le offerte d'acquisto e
di vendita al MGCC in base alle esigenze, la disponibilit, funzioni di costo, limitazioni tecniche,
le aspettative e le previsioni. Il MGCC responsabile della composizione del mercato delle
microgriglie confrontando le offerte di vendita e acquisto, massimizzando il benesere sociale
e assicurando la fattibilit del dispaccio. Un problema per il comportamento delle singole
unit allinterno della microgriglia.
Ci sono principalmente due modalit di funzionamento dei MAS: competitiva e collaborativa.
In quella collaborativa tutti gli agenti cooperano per unoperazione commune. Questa
modalit usata se i singoli agenti hanno lo stesso proprietario.
In quella competitiva ogni agente ha i propri interessi ma questo non significa che sono
in competizione tra loro. Se lunit DER ad esempio una batteria e il suo compito
quello di alimentare dei computer e non ammesso nessuna interruzione nella
fornitura di energia lattivit nel mercato di questa unit sar molto passiva. Al
contrario se lunit DER un CHP e il suo obbiettivo principale il riscaldamento nelle
installazioni locali il suo comportamento nel mercato sar molto aggressivo.
Nellarticolo [62] inoltre riportato un modello di mercato nel quale la microrete gridconnected opera ed basato sul protocollo inglese FIPA (www.fipa.org). LMGCC dovr di
conseguenza fare le negoziazioni ottimali in modo da ottenere prezzi ottimali e beneficio
generale della microrete. Successivamente riportato lalgoritmo di distribuzione simmetrica
dellenergia tra lunit di produzione e la microrete che stato utilizzato nellarticolo [62].
46
47
Il prezzo p una variabile algoritmica che formata dalle offerte di tutte le persone, il vettore
dei prezzi corrisponde ai prezzi offerti dalle persone per tutti gli oggetti. La differenza tra il
benefit e il prezzo il valore attuale di un oggetto per una specifica persona. Allinizio delle
iterazioni il vettore dei prezzi zero e quindi il valore attuale uguale al benefit. Per chiarire I
concetti qui espressi possiamo considerare un esempio con 2 oggetti e 2 persone che
appartengono ad un set pi grande di persone e oggetti. Il vettore di benefit della prima
persona {a11,a12}={10,9} e della seconda {a21,a22}={7,10}.Quindi la prima persona ha pi
benefit dal primo oggetto e la seconda dal secondo. Assumiamo ora che il vettore dei prezzi
per I 2 oggetti sia p={1,8}, quindi gli attuali valori per le due persone sono {9,1} e {6,2}.
Entrambe le persone desiderano di pi il primo oggetto (visto che per entrambe il valore
attuale del primo oggetto maggiore del secondo). Possiamo dire che il benefit rappresenta
48
le informazioni locali per ogni persona e il vettore dei prezzi rappresenta le informazioni epr
lintero sistema. Lincremento del prezzo di un oggetto indica che c almeno unaltra persona
che lo vuole. Questo algoritmo calcola il vettore dei prezzi p in modo da soddisfare
determinate condizioni di rilassatezza complementari suggerite (-complementary slackness
condition). Allinizio di ogni iterazione controllata la condizione per ogni coppia (i,ji) dove ji
loggetto j che la persona i vuole che gli venga assegnato.
La formulazione di questa condizione :
nella quale A(i) il set di oggetti che possono essere accoppiati con la persona i. Questa
disequazione ha due parti, quella a sinistra il valore attuale pelloggetto j per la persona i,
quella a destra si rifetisce alloggetto che da il valore massimo alla persona i a cui viene
sottratta la condizione (un valore scalare positivo aggiunto nellofferta di ogni oggetto, in
modo da evitare possibili iterazioni infinite in caso 2 o pi oggetti danno massimo benefit alla
stessa persona). Se tutte le persone sono assegnate a degli oggetti lalgoritmo termina,
altrimenti formato un subset I di persone i che non sono state assegnate ad oggetti. Allo
stesso modo verr formato un subset P(j) di oggetti non assegnati disponibili.
I seguenti 2 step sono riferiti solo alle persone appartenenti a I.
-
In questa fase ogni persona trova un oggetto j che produce il valore massimo. Questo
e wi corrisponde
. Quindi laumento
dellofferta in funzione dei 2 oggetti migliori per ogni persona. Il prezzo di un oggetto
aumenta se ci sono due o pi offerte per esso. Lo scalare assicura che il pi piccolo
incremento delle offerte sia il suo valore e non zero.
49
In questa fase ogni oggetto j scelto dal subset P(j) di persone in I come loggetto migliore e
questo determina lofferente pi alto
ij e la persona a cui era inizialmente stato assegnato j ora rimarr senza oggetto.
Lalgoritmo continua finch tutte le persone non hanno un oggetto assegnato. Il massimo
numero di iterazioni che lalgoritmo pu fare
e lalgoritmo termina in un
Un approccio simile al MAS viene proposto in [123] nel quale i calcoli del flusso della potenza
sono effettuati al fine di controllare se il dispaccio ottenuto nel mercato conforme con gli
standard tecnici e altri vincoli operazionali.
In [124(decentralizzato e a isola)] ad agenti addizionali hanno assegnato compiti differenti
quali spostamento e riduzione del carico sono condivisi con le unit DG in base alla loro
capacit disponibile inutilizzata. In modo da mantenere un design flessibile, un database
relazionale esterno contiene le procedure di scheduling ed presente anche un unit ESS a
breve termine per bilanciare rapidamente i cambiamenti nella domanda senza partecipare nel
mercato.
50
frequenza o della tensione ai loro valori originari dopo un disturbo nel sistema, le unit DG
scambiano le discordanze tra i valori attesi e quelli ottenuti dalloutput della potenza attiva e
reattiva e calcolano lerrore medio per lintera microgriglia. Lerrore medio poi aggiunto ai
controllori di caduta per bilanciare lo spostamento iniziale. Per questo approccio per devono
essere fatte diverse assunzioni come ad esempio che tutti i controllori a caduta devono avere
gli stessi valori di caduta e il controllo della tensione allinterno della microgriglia devessere
completato da postazioni lontane evitando la degradazione della performance. La situazione
ottima si ottiene facendo la media progressiva di coppie random di unit DG, si converger
cos ad un unico costo marginale.
Gestire lo scheduling di operazioni multi-stage pu essere pi impegnativo se siamo in uno
schema di controllo decentralizzato perch agli agenti non sono disponibili tutte le
informazioni necessarie riguardanti lo stato del sistema, la previsione dei dati e le funzioni di
costo. Unarchitettura MAS-based proposta in [126], dove sono inclusi agenti addizionali che
abilitano uno scheduling multi-stage delle operazioni della microgriglia. Gli agenti di servizio
provvedono a fornire previsioni e servizi di database agli LC (ai controllori locali) per
permettere una gestione migliore delle risorse di energia su un orizzonte operazionale pi
vasto. Tuttavia non sono ancora state studiate procedure e protocolli speciali per permettere
che ci avvenga.
Larchitettura di un controllo secondario decentralizzato con agenti di servizio e la struttura
interna di un LC sono mostrate nelle figure in basso rispettivamente.
51
Unarchitettura simile descritta in [127] dove sono considerate solo le offerte dal lato dei
generatori e un processo di negoziazione; iniziando con il DG con costo medio del carico mezzo
pieno (FLAC), il bisogno di potenza attiva per il periodo di funzionamento successivo
negoziato con ogni DG fin quando non si raggiunge lequilibrio.
52
4 Conclusioni
Lo sviluppo delle microgriglie viene come una necessit per lintegrazione delle energie
rinnovabili nelle comunit remote e come una pietra miliare intermediaria verso la
realizzazione delle smartgrid. Gli ESS sono stati identificati come tecnologia chiave per
lintegrazione delle risorse di energia rinnovabili intermittenti. Questo, a sua volta introduce
nuovi obbiettivi nei sistemi di controllo per una gestione ottimale di questa risorsa. Altri
obbiettivi nel controllo delle microgriglie includono la bassa inerzia e le unit di potenza
interfacciate elettronicamente e condizioni di non equilibrio del sistema. Alcuni di questi
obbiettivi sono stati risolti proponendo una variet di tecniche, tuttavia la robustezza e
ladattabilit rimangono un problema per la maggior parte di queste. Inoltre laffidabilit di
queste tecniche deve ancora essere dimostrata nei sistemi di test delle microgriglie.
53
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