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affidata al nipote Carlo Alberto che si impegn a concedere una costituzione simile a
quella spagnola.
La rivoluzione di luglio in Francia e le sue conseguenze
LEuropa fu attraversata da una nuova ondata rivoluzionaria. I moti del 1830-31 furono
meno estesi e meno violenti del 20-21. Ma ebbero conseguenze pi durature. La
rivoluzione scoppi a Parigi,nel luglio del 1830, Carlo X tent di restringere il pi
possibile le libert costituzionali garantite dalla Carta del 14. Divenuto re nel
1824,Carlo X aveva subito varato una serie di provvedimenti che miravano a rafforzare
il ruolo del clero e ad accrescere il peso dellaristocrazia. Contro la politica di Carlo X si
schierarono non solo i democratici ma anche i liberal-moderati. Carlo X e il suo primo
ministro attuarono un vero e proprio colpo di Stato, emanando quattro ordinanze che
sospendevano la libert di stampa,scioglievano la Camera appena eletta. Il popolo di
Parigi scese in piazza,e dopo tre giornate di duri scontri con le truppe regie ,costrinse
Carlo X ad abbandonare la capitale Il 29 luglio le camere riunite in seduta comune
dichiaravano la decadenza della dinastia borbonica e nominavano luogotenente del
regno Luigi Filippo dOrlans,cugino del re appena deposto. Il 9 agosto, Luigi Filippo fu
proclamato re dei francesi per volont della nazione. Il tricolore della Francia
rivoluzionaria torn a essere la bandiera nazionale. Fu varata una nuova costituzione
che ricalcava le linee della Carta del 14 e allargava il diritto di voto. Esito sfortunato
ebbero invece i moti scoppiati allinizio del31 nellItalia settentrionale .
Le monarchie liberali
Pur essendo nato da uninsurrezione popolare,il regime orleanista si resse su una base
di consenso abbastanza ristretta e precaria,la monarchia di luglio fin per identificarsi
strettamente con i valori e con gli interessi dellalta borghesia degli affari,che vide
costantemente crescere il suo peso economico e la sua influenza politica. La ricorrente
minaccia rivoluzionaria provoc per contraccolpo una ulteriore involuzione
conservatrice della monarchia di luglio,che si tradusse in alcune misure limitative della
libert di stampa e di associazione. Linvoluzione si accentu a partire dal
1840,quando si fin con laccentuare i caratteri oligarchici del regime e con lo scavare
un fossato sempre pi profondo fra il ceto dirigente e la societ civile. Una spaccatura
che si sarebbe rivelata fatale per la monarchia orleanista. Tra la met degli anni 20 e
la fine degli anni 40, in Inghilterra vennero varate alcune decisive riforme: diritto dei
lavoratori di riunirsi in associazione,stimol lo sviluppo delle Trade Unions(agitazioni
popolari che imponevano alla classe dirigente ladozione del suffraggio universale)
riforma elettorale,riforma municipale. Negli anni 30,di contro alle trasformazioni
avvenute in Gran Bretagna e Francia,le monarchie autoritarie dellest europeo
mostravano indirizzi legati a immobilismo politico e conservazione sociale. Mentre la
Russia ribadiva il suo ruolo di pilastro dellautocrazia; lAustria-Ungheria vedeva il
manifestarsi delle spinte autonomistiche delle varie nazionalit dellimpero. Il
nazionalismo costitu invece un fattore di coesione nellarea tedesca,ove le aspirazioni
della borghesia si indirizzavano verso lattuazione di una Unione doganale (Zollverein).
Nel 1839-40 lintesa tra le potenze (Francia e Inghilterra) si ruppe in seguito a un serio
contrasto relativo alla questione dOriente. La Francia appoggiava le velleit
indipendentistiche dellEgitto,mentre la Gran Bretagna difendeva la funzione antirussa
dellimpero ottomano. Da allora la politica estera francese si and qualificando sempre
pi in senso conservatore.
Il Risorgimento italiano
Anche lItalia rivendicava la propria identit nazionale. Questo processo avrebbe
portato nel giro di pochi decenni allindipendenza,fu definito Risorgimento. LItalia
non aveva mai conosciuto lesperienza di uno Stato unitario( politicamente solo ai
tempi dellImpero Romano). Era rimasta divisa a sovranit straniere. Vi era unidea
dItalia dal punto di vista linguistico,culturale e religioso. Ed era stata sempre viva nel
pensiero degli intellettuali italiani (Petrarca,Machiavelli,Alfieri). Con la Restaurazione e
lo stabilirsi di un egemonia austriaca, la situazione peggior. Dal fallimento di questi
moti prese spunto Giuseppe Mazzini. Lesito negativo delle insurrezioni nellItalia
centro-settentrionale segn la crisi irreversibile della Carboneria,mise in evidenza i vizi
di fondo dellimpostazione strategica;lappoggio dei sovrani inaffidabili,e spesso
traditori;la fiducia eccessiva in un intervento straniero. Si diffuse fra i patrioti di
orientamento democratico che lunit italiana doveva conseguirsi attraverso
unautentica lotta di popolo,grazie soprattutto allopera di Giuseppe Mazzini. Aveva
aderito alla Carboneria,fu arrestato ed esiliato in Francia. Durante lesilio incontr i
maggiori esponenti dellemigrazione democratica. Mazzini credeva fortemente nel
principio di associazione. Al di sopra dellindividuo la famiglia,al di sopra di essa la
Nazione,al di sopra di tutto lumanit. AllItalia aspettava il compito di impugnare la
bandiera delle Nazioni oppresse e di abbattere i pilastri del vecchio ordine. LItalia
doveva rendersi indipendente e darsi una forma di governo unitaria e repubblicana.
Mazzini non ammetteva alcun compromesso con il principio monarchico. Nacque in
Francia la Giovine Italia,adott come vessillo la bandiera tricolore simbolo dellUnit
italiana. Lobbiettivo principale dellazione mazziniana era il Regno di Sardegna,dove
la Giovine Italia riusci a fare numerosi proseliti tra le fila dellesercito. Vi furono arresti
e condanne a morte. La spedizione in Savoia si risolse per in un fallimento. Nel
tentativo ebbe parte attiva Garibaldi,marinaio di Nizza sfugg alla cattura e fu
condannato a morte in contumacia in Sud America. Dopo il fallimento in
Savoia,insieme ad altri esuli di altre nazionalit,fond la Giovine Europa. A luglio del
44 due giovani ufficiali veneziani della marina austriaca e aderenti alla Giovine
Europa,Attilio ed Emilio Bandiera,sbarcarono in Calabria con lobiettivo di far sollevare
le masse contadine contro il governo borbonico,ma trovarono lindifferenza della
popolazione e vennero fucilati.
Levoluzione degli Stati italiani
Il decennio 1830-40 fu segnato in Italia,a differenza di quanto accadeva in Europa da
una sostanziale continuit con let della Restaurazione. Lopposizione a qualsiasi
riforma caratterizz lo Stato pontificio e il Regno delle due Sicilie,mentre la politica del
granduca di Toscana continu ad essere moderatamente tollerante e il
Piemonte,nonostante gli orientamenti clericali e legittimisti di Carlo Alberto,attu
alcune significative riforme. Lo sviluppo economico del periodo fu assai lento:qualche
progresso non bast a ridurre il divario che si stava accumulando nei confronti
dellEuropa pi avanzata. Sul piano degli orientamenti politici gli anni 40 si
caratterizzarono per lemergere di un orientamento che cercava di dare soluzioni
moderate al problema nazionale. Tale orientamento,che ebbe il suo maggiore
interprete in Gioberti era imperniato sulla scoperta della funzione nazionale della
Chiesa cattolica(neoguelfismo).La soluzione proposta da Gioberti era una
confederazione fra gli Stati italiani(federalismo giobertiano) fondata sullautorit
agli anni 20 la scena politica degli Usa fu dominata dal contrasto tra federalisti (che
esprimevano gli interessi della borghesia urbana ed erano favorevoli ad un
rafforzamento del potere centrale e al protezionismo) e repubblicani (che esprimevano
interessi degli agrari del Sud e dei coloni dellOvest,difendevano lautonomia dei
singoli Stati e richiedevano una politica liberistica). Saliti al potere nel 1800 con
Jefferson,i repubblicani vi rimasero per quasi trentanni. Scomparsi dalla scena i
federalisti e dopo la scissione dei repubblicani in due correnti,nazionali e
democratici,questi ultimi si affermarono nel 1828 con lelezione alla presidenza di
Jackson,tipico rappresentante dello spirito della frontiera. Lespansione territoriale
degli Stati uniti si attu,nella prima met dell800,secondo due direttrici: verso ovest e
verso sud. La corsa allOvest fu il risultato delliniziativa dei pionieri ma fu anche
appoggiata dal potere centrale, soprattutto per quel che riguardava i continui conflitti
con gli Indiani(progressivamente scacciati verso ovest). Lespansione a sud si realizz
attraverso lacquisto della Louisiana (dalla Francia) e dalla Florida (dalla Spagna).
Negli anni 40,dopo una guerra contro il Messico,gli Stati Uniti ottennero i territori
compresi tra il golfo del Messico e il Pacifico. Nel 1823 il presidente Monroe aveva
affermato legemonia degli Usa su tutto il continente,sostenendo che ogni intervento
europeo sarebbe stato considerato atto ostile.
Le rivoluzioni del 1848
Nel 1848 i moti rivoluzionari si diffusero in tutta lEuropa continentale,dalla Francia
allItalia, allimpero asburgico e alla confederazione germanica. Solo la Russia e Gran
Bretagna non furono toccate dallondata delle rivoluzioni. Un primo elemento comune
era dato dalla situazione economica,lEuropa era attraversata da una fase di crisi che
aveva provocato carestie,miseria e disoccupazione I moti del 48 si collegavano a
quelli del 20-21. Se per un verso il 1848 chiude simbolicamente unepoca,per un altro
ne apre una nuova caratterizzata dallintervento delle masse popolari. Il 1848 stato
spesso considerato lanno ufficiale di nascita del movimento operaio. Ebbe il suo
centro di irradiazione in Francia,sicuramente la monarchia liberale di Luigi Filippo
dOrlans era uno dei regimi europei meno oppressivi. Per i democratici lobiettivo da
raggiungere era il suffraggio universale,ossia la concessione del diritto di voto a tutti i
cittadini maschi senza distinzione di reddito o di condizione sociale. Il suffragio
universale era visto come lattuazione pratica del principio della sovranit popolare. La
proibizione di un banchetto a Parigi fece scatenare le masse di studenti e operai. Luigi
Filippo abbandon Parigi. Venne costituito un governo provvisorio che di pronunciava a
favore della repubblica. Fu abrogata ogni limitazione alla libert di riunione. Fu abolita
la pena di morte per i reati politici. Aveva stabilito 11 ore la durata massima della
giornata lavorativa ,aveva affermato il principio del diritto al lavoro. In novembre
lAssemblea costituente approv a stragrande maggioranza una costituzione
democratica ispirata al modello statunitense,prevedeva un presidente della
Repubblica eletto direttamente dal popolo per 4 anni e unAssemblea legislativa eletta
anchessa a suffragio universale. Il primo grande episodio insurrezionale ebbe luogo a
Vienna,lepisodio coinvolse la vicina Confederazione germanica in Prussia. Volevano
ununificazione nazionale. Federico Guglielmo sciolse il Parlamento prussiano ed
eman una costituzione assai poco liberale. In Italia la rivoluzione del 48 ebbe,nella
sua fase iniziale,uno sviluppo autonomo rispetto agli altri paesi europei. A Palermo le
insurrezioni costrinsero il pi retrogrado di tutti i regnanti Ferdinando di Borbone ad
annunciare la concessione di una Costituzione nel Regno delle due Sicilie. Spinti dalle
individuale e sulla propriet privata. Aveva una buona conoscenza della teoria
economica. DAzeglio dovette dimettersi per contrasti con il re,Cavour si era reso
protagonista di una rivoluzione parlamentare,promuovendo un accordo fra
maggioranza progressista moderata e la sinistra democratica capeggiata da Urbano
Rattazzi,definito connubio. Nacque una nuova maggioranza di centro,che relegava
allopposizione sia i clericali conservatori sia i democratici intransigenti. Lavvento di
Cavour,nonostante la svolta decisiva anche sul piano istituzionale. Cavour si adoper
per sviluppare leconomia del suo paese(politica liberalscambista). Furono stipulati
trattati commerciali con Francia,Belgio,Austria e Gran Bretagna. La caduta delle
barriere doganali avvantaggi il settore agricolo. Furono costruite strade e canali
(canale Cavour). Furono sviluppate le ferrovie,uno sviluppo si ebbe anche per
lindustria della seta,un sistema creditizio potenziato intorno alla Banca Nazionale. Il
Piemonte di Cavour riusc a dimostrare che la causa della libert faceva tuttuno con
quella del progresso economico e a diventare il naturale punto di riferimento per la
borghesia di tutta lItalia. Ci fu una repressione di mazziniani a Milano. Mazzini lItalia
offrisse,per le sue caratteristiche di paese arretrato con una borghesia ancora debole il
terreno pi adatto per la rivoluzione. Le divergenze ideologiche non
impedirono,peraltro, a Pisacane e Mazzini di collaborare per un nuovo progetto
insurrezionale da attuarsi questa volta nellItalia meridionale. Pisacane sbarc verso
lisola di Ponza,sede di un penitenziario borbonico. Pisacane,ferito,si uccise per non
cadere prigioniero. Cavour,nei primi anni del suo governo non aveva tra i suoi obiettivi
lunit dItalia,ma si indirizz verso la monarchia sabauda:allargare i confini del
Piemonte a scapito dei domini austriaci . Cerc di avvicinare il Piemonte allEuropa
moderna: un passo importante fu linvito della Francia e dellInghilterra di associarsi
alla guerra contro la Russia e invi a Crimea un corpo di 18.000 uomini al comando del
generale LA Marmora,cos che il Piemonte ottenne riconoscimento come Stato
vincitore denunci lo Stato Pontificio e il Regno delle due Sicilie come causa perenne di
instabilit e di tensioni rivoluzionarie,dunque come minaccia alla pace e allequilibrio
europeo. Cavour riteneva che per cacciare gli austriaci doveva mantenere viva
lagitazione patriottica e nel frattempo assicurarsi lappoggio della Francis di
Napoleone III. Nel gennaio del 1858,Felice Orsini,un repubblicano romagnolo che
aveva ricoperto incarichi di rilievo,attent alla vita dellImperatore lanciando 3 bombe
contro la sua carrozza,ma fall lobiettivo provocando molti morti tra la folla che
assisteva al passaggio del corteo imperiale,Orsini fu condannato a morte. Ma al
patibolo Orsini si dichiar pentito inviando una lettera a Napoleone III che fu
impressionato e Cavour trov la strada spianata per unalleanza franco-piemontese.
Gli accordi ipotizzavano una nuova sistemazione della penisola italiana,divisa in 3
Stati:alta Italia sotto il regno Sabauda (Lombardo-Veneto,Emilia,Piemonte) che in
cambio avrebbe ceduto i territori transalpini alla Francia. LItalia
centraleToscana,provincie pontificie) regno meridionale liberato dalla dinastia
borbonica. Ma avrebbero dovuto scatenare la guerra con lAustria in modo che potesse
intervenire la Francia,cos Cavour mantenne alta la tensione con lo Stato vicino. Ci fu il
primo scontro a Montebello sul Po,Garibaldi e i suoi volontari impegnavano lesercito
asburgico a ord,i franco-piemontesi spostarono il grosso delle truppe sul
Ticino,sconfissero gli asburgici nella battaglia di Magenta,sanguinosissime le battaglie
di Solferino e San Martino. Fu firmato larmistizio di Villafranca (Verona): limpero
asburgico rinunciava alla Lombardia e la cedeva alla Francia mantenendo il Veneto. La
notizia sconvolse i democratici e lo stesso Cavour. Dopo alcuni mesi di stallo,fu firmata
della questione dOriente. Allorigine della crisi vi era laspirazione della Russia a
espandersi nel Mar Nero e dei Balcani,approfittandosi dellImpero ottomano a
esercitare un effettivo controllo sui domini europei. Nel 1853 la Russia apr le ostilit
contro lImpero ottomano. Gli iniziali successi della Russia suscitarono la reazione del
governo inglese. Alla Gran Bretagna si associ Napoleone III,interessato
allaffermazione della Francia nel Mediterraneo. LAustria si dichiar neutrale. Una
flotta anglo-francese sbarc nella penisola di Crimea. Quella combattuta in Crimea fu
una strana guerra. Lassedio a Sebastopoli dur un anno. Un congresso delle potenze
europee tenuto a Parigi,conferm che il Mar Nero restava chiuso alle navi da guerra di
tutti i paesi,compresa la Russia. Limpero ottomano vide garantita la sua integrit e
confermata la sua sovranit nominale sui principati autonomi di Serbia,Moldavia e
Valacchia (Romania nel 59). Nel frattempo inizia lascesa della Prussia,anchessa retta
da un regime autoritario e dominata dai ceti aristocratici,ripropose la sua candidatura
alla guida dei paesi di lingua tedesca. Grazie soprattutto al suo sviluppo industriale.
Con lascesa al governo di Bismarck,la Prussia scelse la strada di ununificazione da
ottenersi soprattutto per mezzo della forza militare. La vittoriosa guerra del 66 contro
lAustria port alla formazione di una Confederazione della Germania del Nord sotto
legemonia prussiana e alladesione della borghesia tedesca alla politica di Bismarck.
LImpero asburgico sconfitto si organizz in forma <<dualistica>> dividendosi in una
parte austriaca e una ungherese,dotate di larghe autonomie. Bismarck si impegn a
realizzare il progetto di riforma dellesercito. In pochi anni luso spregiudicato della
forza,unito allabilit diplomatica,consent alla Prussia di realizzare lunificazione
tedesca,alleandosi con il Regno dItalia e assicurandosi la neutralit di Russia e
Francia. Ci fu un conflitto tra Austria e Prussia,dur circa due settimane. Giocarono a
favore dei prussiani la perfetta organizzazione dellesercito,la migliore qualit degli
armamenti. Fu firmata la Pace di Praga,lAustria dovette accettare lo scioglimento della
vecchia Confederazione germanica. Il trionfo di Bismarck ebbe ripercussioni anche
sulla politica interna prussiana
La guerra franco-prussiana e lunificazione tedesca
La Prussia di Bismarck voleva unificare gli Stati della defunta Confederazione
germanica,tranne lAustria,in un grande Reich tedesco sotto la corona degli
Hohenzollern. Lunico ostacolo era la Francia di Napoleone III,che aveva sottovalutato
la forza della Prussia. Loccasione per il conflitto fu offerta da una questione dinastica.
Nel 1868 il trono di Spagna era rimasto vacante e in seguito a un colpo di Stato
militare. Il governo provvisorio spagnolo aveva offerto la corona a Leopoldo di
Hohenzollern,parente del re di Prussia. La prospettiva di un principe tedesco
minacciava la Francia. La Francia affront il conflitto in un clima di grande entusiasmo
ma con scarsa preparazione militare. esercito era nettamente inferiore a quello
prussiano. Il 1 settembre lesercito francese fu sconfitto a Sedan (confine col Belgio) .
Lo stesso imperatore cadde prigioniero dei tedeschi. Nella reggia di Versailles,luogo
simbolo della potenza dei re di Francia,Guglielmo I fu incoronato imperatore tedesco.
Con il Trattato di Francoforte la Francia fu costretta a corrispondere una pesante
indennit di guerra e cedette lAlsazia e la Lorena,due provincie di una certa
importanza economica e strategica che i francesi consideravano parte integrante.
La comune di Parigi 1871
La Russia di Alessandro II
Lavvento al trono di Alessandro II aliment le speranze di rinnovamento. In
conseguenza di alcune riforme varate dal sovrano:la pi importante di tutte fu
labolizion della servit della gleba che per non produsse i risultati sperati. Segu una
nuova stretta autoritaria,con conseguente accrescersi del distacco fra potere statale e
ceti intellettuali.
La seconda Rivoluzione industriale
Negli ultimi trentanni del XIX secolo vide una profonda trasformazione economica. La
crisi di sovrapproduzione del 1873 dette inizio ad una fase di rallentamento dello
sviluppo durata oltre un ventennio. La prolungata caduta dei prezzi che le si
accompagn era per conseguenza soprattutto di profonde trasformazioni
organizzative e innovazioni tecnologiche. Vari fattori -tra cui la diminuzione dei prezzi
e lacuirsi della concorrenza internazionale -portarono allo sviluppo delle grandi
concentrazioni produttive e finanziarie e a una stretta compenetrazione tra banche e
industrie. Si affermava contemporaneamente nei vari Stati una politica di appoggio
alleconomia nazionale attraverso il protezionismo e una maggiore aggressivit sul
piano dellaffermazione economica allestero,che fu tra le principali cause della politica
di espansionismo coloniale seguita dalle maggiori potenze. Gli effetti pi grandi della
caduta dei prezzi si ebbero nellagricoltura. Qui i progressi tecnici rimasero limitati ad
alcune aree europee pi sviluppate. Diverso, invece, perch privo di tali squilibri.
Caratteristica fondamentale della seconda rivoluzione industriale fu la stretta
integrazione fra scienza e tecnologia e fra tecnologia e attivit produttive. Il
rinnovamento tecnologico si concentr nelle industrie
giovani:chimica,elettrica,dellacciaio(la prima rivoluzione industriale del secolo
precedente era stata invece dominata dal cotone e dal ferro). Soprattutto gli sviluppi
della chimica aprirono nuove prospettive un po in tutti i settori produttivi:dalla
produzione di alluminio a quella di prodotti <<intermedi>> (come acido solforico e
soda) con impieghi estesissimi,dalle fibre tessili artificiali ai nuovi metodi di
conservazione degli alimenti. Linvenzione del motore a scoppio e la produzione di
energia elettrica furono tra le caratteristiche salienti della seconda rivoluzione
industriale. Lenergia elettrica,in particolare,forniva una nuova importante forza
motrice per gli usi industriali, e rivoluzionava -anzitutto con lilluminazione la vita
quotidiana. Questo periodo vide anche la trasformazione scientifica della
medicina,dovuta a quattro fattori: prevenzione e contenimento delle malattie
epidemiche attraverso la diffusione delle pratiche igieniste; identificazione dei
microrganismi;progressi della farmacologia;nuova ingegneria ospedaliera. I progressi
della medicina e delligiene,sommandosi allo sviluppo dellindustria
alimentare,determinarono in Europa una riduzione della mortalit. Nonostante il calo
delle nascite verificatosi nei paesi economicamente pi avanzati si ebbe un sensibile
aumento della popolazione.
Liberismo/protezionismo
Liberismo quella dottrina che affida al mercato il compito di regolare lativit
economica. Sostiene il principio di libero scambio nei traffici fra paese e paese. Si
fonda sulle teorie di Adam Smith. Un ideologia che vede nella liberta economica non
solo il mezzo pi sicuro per ottenere il maggiore benessere possibile per lintera
collettivit. Successivamente,a partire dagli anni 70 dell800,il liberismo and
declinando in tutti i paesi,tranne in Gran Bretagna. Si assistette dunque a un
intervento crescente dei poteri pubblici nelle vicende economiche. Lintervento statale
si andato continuamente sviluppando in quantit e qualit,anche allinterno dei
sistemi economici fondati sulla propriet privata e sulla libera impresa.
Imperialismo e colonialismo
Negli ultimi decenni del XIX secolo la tendenza delle potenze europee a espandersi su
scala planetaria conobbe una forte accelerazione. LEuropa si era lanciata alla
conquista del mondo. Gli interessi economici giocarono senza dubbio un ruolo
notevole. Nel corso della sua espansione lEuropa port in tutto il mondo limpronta
della sua tecnica,della sua economia,e civilt. Quasi tutte le conquiste coloniali furono
segnate dalluso della forza contro le popolazioni indigene,soprattutto nellAfrica
nera,dove le rivolte delle popolazioni locali contro i nuovi dominatori si concludevano
spesso con veri e propri massacri. Un continuo depauperamento di risorse materiali e
umane,un vero e proprio sfruttamento coloniale. Sul piano politico,per,lespansione
coloniale fin col favorire il risveglio di nazionalismo locale. Tuttavia gli effetti della
conquista non furono sempre e solo negativi: sul piano economico,essa signific
anche, in molti casi, un inizio di modernizzazione. Agli inizi dellet
dellimperialismo,gli europei avevano gi numerosi possedimenti in Asia. Pi
importante di tutti,lIndia,soggetta dal 700 alla dominazione della Gran Bretagna e
affidata al controllo della Compagnia delle Indie. I tentativi inglesi di introdurre
elementi di modernizzazione nellarcaica societ indiana,suscitarono violente
reazioni,cui il governo britannico rispose con una sanguinosa repressione e con la
riorganizzazione della colonia sotto diretta amministrazione della corona. Lapertura
del Canale di Suez (1869) diede nuovo impulso alla penetrazione europea in Asia. In
questo periodo si ebbe la conquista francese dellIndocina e la spartizione del Pacifico.
In Africa,lespansione coloniale fu velocissima. Francia e Inghilterra occuparono
rispettivamente Tunisia ed Egitto. Poco dopo la Conferenza di Berlino fu convocata per
risolvere i contrasti internazionali suscitati dallespansionismo del Belgio nel Congo.
Stato e societ nellItalia unita
Destra storica
Morto Cavour nel giugno del 61,il gruppo dirigente che tenne le redini del paese
proseguendone lopera_s- sia pure senza la sua genialit e abilit- fu quello della
Destra.Il gruppo dirigente che govern ininterrottamente il paese nel primo
quindicennio era costituito da piemontesi (La Marmora,Sella,Lanza)ai quali si erano
uniti i gruppi moderati lombardi (Jacini,Visconti,Venosta) emiliani (Farini,Mighetti) e
toscani (Ricasoli,Peruzzi),quantitativamente minore era la rappresentanza delle regioni
meridionali. In realt pi che una forza di destra,essa costituiva un gruppo di centro
moderato:la vera destra-quella dei clericali e dei nostalgici dei vecchi regimi-si era
infatti autoesclusa dalle istituzioni del nuovo Stato in quanto non ne riconosceva la
legittimit. I leader della Destra realizzarono,sul piano amministrativo legislativo,una
rigida centralizzazione. Tra le circostanze che li spinsero in tale direzione va ricordata
soprattutto la situazione del Mezzogiorno dove lostilit delle masse contadine verso i
conquistatori assunse col brigantaggio caratteristiche di vera e propria guerriglia. Il
brigantaggio fu sconfitto grazie a un massiccio impiego dellesercito;rest tuttavia il
problema di fondo del Mezzogiorno.
Sinistra storica
Alla Destra si contrapponeva la Sinistra,che faceva proprie le rivendicazioni della
democrazia risorgimentale (suffragio universale,decentramento
le ostilit del papa verso il Regno dItalia,tanto che,nel 1874,in un esplicito divieto
pronunciato dalla Curia romana e riassunto nella formula del non expedit,vietava ai
cattolici di partecipare alla vita politica