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RESTAURAZIONE E RIVOLUZIONI (1815-1848)

Con la sconfitta di Napoleone a Waterloo, nel giugno del 1815 si chiudeva


definitivamente la lunga stagione delle guerre che avevano opposto la Francia
rivoluzionaria e napoleonica alla vecchia Europa delle dinastie . Cominciava let della
Restaurazione,ossia della ricostituzione del vecchio ordine europeo. Restaurazione in
primo luogo dei sovrani spodestati, ma anche delle gerarchie sociali tradizionali degli
ordinamenti prerivoluzionari, dei modi di governare tipici dellancien regime. Ma si
trattava di un programma irrealizzabile. Le ideologie e i modelli di governo scaturiti
dalle esperienze rivoluzionarie si erano troppo radicati nella coscienza di molti
intellettuali. La dominazione napoleonica aveva portato i progressi pi evidenti sul
piano della certezza del diritto e delluguaglianza formale fra i cittadini. In molti Stati la
Restaurazione si risolse in un compromesso fra antico e nuovo, un tentativo non
sempre riuscito.
Il Congresso di Vienna e il nuovo assetto europeo
Aperto il 1 novembre 1814 e conclusosi con la firma dellatto finale il 9 giugno 1815.
Fu il pi importante e affollato che si fosse mai visto in Europa. Al congresso
intervennero pi di duecento delegazioni in rappresentanza di Stati e staterelli
dEuropa. Lo scopo degli Stati riuniti a Vienna era quello di cancellare le conseguenze
degli eventi rivoluzionari dellultimo venticinquennio affinch si evitasse il ripetersi di
simili eventi. Le decisioni pi importanti vennero prese allinterno di un gruppo
ristretto,di cui facevano parte i delegati delle quattro potenze vincitrici, fra i quali il
ministro degli Esteri austriaco Metternich, ma riusc ad inserirsi in questo gruppo
anche il rappresentante della Francia sconfitta Talleyrand(stretto collaboratore di
Napoleone) facendo valere il principio di legittimit: il principio,cio, in base al quale
dovevano essere innanzitutto restaurati i diritti legittimi violati dalla rivoluzione.
Furono adottate delle precauzioni per la Francia dai vincitori, costruendo una barriera
protettiva rafforzando gli Stati vicini come i Paesi Bassi, Regno di Sardegna e la stessa
Prussia. Il nuovo equilibrio fu realizzato senza il minimo riguardo per i principi di
nazionalit delle popolazioni interessate. Scomparvero molti residui del passato (Sacro
Romano Impero nel 1806). I mumtamenti pi importanti si verificarono al Centro e al
Nord dellEuropa :
-Russia si espanse verso occidedente inglobando la Polonia ;
-Prussia si ingrand ad ovest inglobando la Sassonia;
-Stati e staerelli germanici riuniti in una confederazione germanica con la presidenza
dellimperatore dAustria;
-Italia riportata alla situazione precedente alle guerre napoleoniche: scomparsa della
Repubblica di Genova,Venezia,Lucca e nel Lombardo-Veneto un rafforzamento
dellegemonia austriaca . Il Regno di Napoli con i Borbone. A mantenere lautonomia
era il Regno di Sardegna (Liguria) ingranditosi con lacquisto di alcuni territori della
Savoia ;
-La Gran Bretagna, che aveva sostenuto le spese finanziarie delle guerre contro
Napoleone, non accamp pretese territoriali sul continente;

I capi delle grandi potenze cercarono di garantire la conservazione degli equilibri


interni e internazionali ; il pi importante di questi strumenti fu la Santa
Alleanza,nata dalliniziativa dell zar Alessandro I,cui aderirono anche limperatore
dAustria e il re di Prussia. Alla Santa alleanza aderirono successivamente la Francia e
molti altri Stati europei esclusa la Gran Bretagna, in compenso il ministro inglese si
fece promotore di un secondo trattato, la cosiddetta Quadruplice Alleanza ,che fu
firmato fra le quattro potenze vincitrici (Gran Bretagna, Austria, Russia e
Prussia).Impegnava i contraenti a vigilare contro possibili tentativi di rivincita della
Francia.
La Restaurazione politica
Ovunque il clima politico risent pi o meno pesantemente del ritorno in auge degli
ideali tradizionalisti e legittimisti della rinnovata alleanza tra il potere temporale dei
sovrani e il potere religioso delle Chiese. In Spagna la Restaurazione assunse forme
particolarmente dure, il re Ferdinando VII fece abrogare la Costituzione di Cadice e
represse le correnti liberali. Il caso pi significativo di Restaurazione morbida fu
certamente in Francia. Il re Luigi XVII promunlg una costituzione chiamata carta che
proclamava luguaglianza dei diritti davanti alla legge e garantiva libert fondamentali
(di opinione,stampa e culto) e prevedeva un Parlamento bicamerale (Camera det part
di nomina regia e da una Camera dei deputati elettiva). La carta era considerata come
grandiosa concessione del re ai sudditi (octroye). In Italia la Restaurazione dei vecchi
Stati aveva rallentato il processo di sviluppo civile e di unificazione territoriale nel
Regno di Sardegna. Vittorio Emanuele riport in vigore le discriminazioni contro le
minoranze religiose.
I moti del 20-21 in Spagna e in Italia
Lordine imposto dal Congresso di Vienna fu minacciato da una successione di moti
insurrezionali che si propagavano da uno stato allaltro. Lottavano contro lordine
costituito per laffermazione degli ideali liberali. A tal proposito nacquero le societ
segrete (nate per lo pi nel 700) o in et napoleonica e si diffusero con grande
rapidit. La Massoneria,la pi antica fra le societ segrete,nata come corporazione di
mestiere e diventata centro di diffusione degli ideali illuministici. La Carboneria,
presente in Italia e in Spagna,riprendevano i simboli dei carbonai,si ispiravano a ideali
di costituzionalismo e liberalismo moderato. Era collegata in qualche modo alla
Massoneria nellet della Restaurazione. Londata rivoluzionaria part dalla Spagna
dove la repressione fu pi dura contro i liberali e democratici. Nel porto di Cadice
alcuni reparti si ammutinarono in pochi giorni la rivoluzione si estese costringendo il re
a richiamare in vigore la Costituzione liberale del 1812. La reazione a catena con gli
altri paesi era possibile grazie al collegamento delle societ segrete. Gli avvenimenti di
Spagna ebbero come conseguenza immediata la ripresa generale dellattivit
rivoluzionaria. Questo meccanismo di reazione a catena era determinato in primo
luogo dai collegamenti internazionali fra le societ segrete. Il 15 luglio infatti,anche
Palermo aveva dato vita a una violenta ribellione che aveva visto unampia
partecipazione delle masse popolari cittadine. La Federazione italiana,che agiva in
collegamento con la Carboneria,aveva come obiettivo la cacciata degli austriaci dal
Lombardo-Veneto e la formazione di un regno costituzionale indipendente in Italia
settentrionale. In Piemonte il moto scoppi nel 1821,inducendo il re Vittorio Emanuele
ad abdicare in favore del fratello Felice,ma dal momento che si trovava fuori sede fu

affidata al nipote Carlo Alberto che si impegn a concedere una costituzione simile a
quella spagnola.
La rivoluzione di luglio in Francia e le sue conseguenze
LEuropa fu attraversata da una nuova ondata rivoluzionaria. I moti del 1830-31 furono
meno estesi e meno violenti del 20-21. Ma ebbero conseguenze pi durature. La
rivoluzione scoppi a Parigi,nel luglio del 1830, Carlo X tent di restringere il pi
possibile le libert costituzionali garantite dalla Carta del 14. Divenuto re nel
1824,Carlo X aveva subito varato una serie di provvedimenti che miravano a rafforzare
il ruolo del clero e ad accrescere il peso dellaristocrazia. Contro la politica di Carlo X si
schierarono non solo i democratici ma anche i liberal-moderati. Carlo X e il suo primo
ministro attuarono un vero e proprio colpo di Stato, emanando quattro ordinanze che
sospendevano la libert di stampa,scioglievano la Camera appena eletta. Il popolo di
Parigi scese in piazza,e dopo tre giornate di duri scontri con le truppe regie ,costrinse
Carlo X ad abbandonare la capitale Il 29 luglio le camere riunite in seduta comune
dichiaravano la decadenza della dinastia borbonica e nominavano luogotenente del
regno Luigi Filippo dOrlans,cugino del re appena deposto. Il 9 agosto, Luigi Filippo fu
proclamato re dei francesi per volont della nazione. Il tricolore della Francia
rivoluzionaria torn a essere la bandiera nazionale. Fu varata una nuova costituzione
che ricalcava le linee della Carta del 14 e allargava il diritto di voto. Esito sfortunato
ebbero invece i moti scoppiati allinizio del31 nellItalia settentrionale .
Le monarchie liberali
Pur essendo nato da uninsurrezione popolare,il regime orleanista si resse su una base
di consenso abbastanza ristretta e precaria,la monarchia di luglio fin per identificarsi
strettamente con i valori e con gli interessi dellalta borghesia degli affari,che vide
costantemente crescere il suo peso economico e la sua influenza politica. La ricorrente
minaccia rivoluzionaria provoc per contraccolpo una ulteriore involuzione
conservatrice della monarchia di luglio,che si tradusse in alcune misure limitative della
libert di stampa e di associazione. Linvoluzione si accentu a partire dal
1840,quando si fin con laccentuare i caratteri oligarchici del regime e con lo scavare
un fossato sempre pi profondo fra il ceto dirigente e la societ civile. Una spaccatura
che si sarebbe rivelata fatale per la monarchia orleanista. Tra la met degli anni 20 e
la fine degli anni 40, in Inghilterra vennero varate alcune decisive riforme: diritto dei
lavoratori di riunirsi in associazione,stimol lo sviluppo delle Trade Unions(agitazioni
popolari che imponevano alla classe dirigente ladozione del suffraggio universale)
riforma elettorale,riforma municipale. Negli anni 30,di contro alle trasformazioni
avvenute in Gran Bretagna e Francia,le monarchie autoritarie dellest europeo
mostravano indirizzi legati a immobilismo politico e conservazione sociale. Mentre la
Russia ribadiva il suo ruolo di pilastro dellautocrazia; lAustria-Ungheria vedeva il
manifestarsi delle spinte autonomistiche delle varie nazionalit dellimpero. Il
nazionalismo costitu invece un fattore di coesione nellarea tedesca,ove le aspirazioni
della borghesia si indirizzavano verso lattuazione di una Unione doganale (Zollverein).
Nel 1839-40 lintesa tra le potenze (Francia e Inghilterra) si ruppe in seguito a un serio
contrasto relativo alla questione dOriente. La Francia appoggiava le velleit
indipendentistiche dellEgitto,mentre la Gran Bretagna difendeva la funzione antirussa
dellimpero ottomano. Da allora la politica estera francese si and qualificando sempre
pi in senso conservatore.

Il Risorgimento italiano
Anche lItalia rivendicava la propria identit nazionale. Questo processo avrebbe
portato nel giro di pochi decenni allindipendenza,fu definito Risorgimento. LItalia
non aveva mai conosciuto lesperienza di uno Stato unitario( politicamente solo ai
tempi dellImpero Romano). Era rimasta divisa a sovranit straniere. Vi era unidea
dItalia dal punto di vista linguistico,culturale e religioso. Ed era stata sempre viva nel
pensiero degli intellettuali italiani (Petrarca,Machiavelli,Alfieri). Con la Restaurazione e
lo stabilirsi di un egemonia austriaca, la situazione peggior. Dal fallimento di questi
moti prese spunto Giuseppe Mazzini. Lesito negativo delle insurrezioni nellItalia
centro-settentrionale segn la crisi irreversibile della Carboneria,mise in evidenza i vizi
di fondo dellimpostazione strategica;lappoggio dei sovrani inaffidabili,e spesso
traditori;la fiducia eccessiva in un intervento straniero. Si diffuse fra i patrioti di
orientamento democratico che lunit italiana doveva conseguirsi attraverso
unautentica lotta di popolo,grazie soprattutto allopera di Giuseppe Mazzini. Aveva
aderito alla Carboneria,fu arrestato ed esiliato in Francia. Durante lesilio incontr i
maggiori esponenti dellemigrazione democratica. Mazzini credeva fortemente nel
principio di associazione. Al di sopra dellindividuo la famiglia,al di sopra di essa la
Nazione,al di sopra di tutto lumanit. AllItalia aspettava il compito di impugnare la
bandiera delle Nazioni oppresse e di abbattere i pilastri del vecchio ordine. LItalia
doveva rendersi indipendente e darsi una forma di governo unitaria e repubblicana.
Mazzini non ammetteva alcun compromesso con il principio monarchico. Nacque in
Francia la Giovine Italia,adott come vessillo la bandiera tricolore simbolo dellUnit
italiana. Lobbiettivo principale dellazione mazziniana era il Regno di Sardegna,dove
la Giovine Italia riusci a fare numerosi proseliti tra le fila dellesercito. Vi furono arresti
e condanne a morte. La spedizione in Savoia si risolse per in un fallimento. Nel
tentativo ebbe parte attiva Garibaldi,marinaio di Nizza sfugg alla cattura e fu
condannato a morte in contumacia in Sud America. Dopo il fallimento in
Savoia,insieme ad altri esuli di altre nazionalit,fond la Giovine Europa. A luglio del
44 due giovani ufficiali veneziani della marina austriaca e aderenti alla Giovine
Europa,Attilio ed Emilio Bandiera,sbarcarono in Calabria con lobiettivo di far sollevare
le masse contadine contro il governo borbonico,ma trovarono lindifferenza della
popolazione e vennero fucilati.
Levoluzione degli Stati italiani
Il decennio 1830-40 fu segnato in Italia,a differenza di quanto accadeva in Europa da
una sostanziale continuit con let della Restaurazione. Lopposizione a qualsiasi
riforma caratterizz lo Stato pontificio e il Regno delle due Sicilie,mentre la politica del
granduca di Toscana continu ad essere moderatamente tollerante e il
Piemonte,nonostante gli orientamenti clericali e legittimisti di Carlo Alberto,attu
alcune significative riforme. Lo sviluppo economico del periodo fu assai lento:qualche
progresso non bast a ridurre il divario che si stava accumulando nei confronti
dellEuropa pi avanzata. Sul piano degli orientamenti politici gli anni 40 si
caratterizzarono per lemergere di un orientamento che cercava di dare soluzioni
moderate al problema nazionale. Tale orientamento,che ebbe il suo maggiore
interprete in Gioberti era imperniato sulla scoperta della funzione nazionale della
Chiesa cattolica(neoguelfismo).La soluzione proposta da Gioberti era una
confederazione fra gli Stati italiani(federalismo giobertiano) fondata sullautorit

del papa e sulla forza militare del Regno di Sardegna.DAzeglio,invece,giudicava le


insurrezioni inutili e indicava la via dellimpegno civile e delle riforme. Il successo delle
correnti moderate era dovuto al fatto che esse sembravano offrire soluzioni graduali e
federalismo erano presenti anche nella corrente democratica e repubblicana
lombarda,il cui maggiore esponente fu Cattaneo. La Lombardia che pur essendo
soggetta agli austriaci vantava un grande sviluppo economico e civile superiore agli
altri Stati,ma questo non gli impediva di guardare con ostilit lassorbimento del
Lombardo-Veneto da parte di un Piemonte assolutista e clericale. Puntava sullo
sviluppo economico dei singoli stati. Una confederazione repubblicana sul modello
degli Stati Uniti o della Svizzera. Lelezione al soglio pontificio,ne 46,di Pio IX
suscit,per le circostanze da cui era risultata,unondata di grande entusiasmo in tutta
Italia: entusiasmo accresciuto da alcune,pur limitate riforme che egli var.Si vide cos
nel nuovo Papa luomo capace di realizzare i disegni del moderatismo neoguelfo (tale
tendenza dellopinione pubblica fu accentuata dalloccupazione austriaca di Ferrara).
Nel corso del 1847 gli altri stati italiani (escluso il Regno delle due Sicilie) si trovarono
costretti di fronte alle pressioni dellopinione pubblica e alle manifestazioni popolari a
concedere anchessi alcune limitate riforme.
Le due rivoluzioni americane

Mentre in Europa le potenze della Santa alleanza cercavano di ristabilire un solido


equilibrio conservatore,le colonie spagnole e portoghesi dellAmerica latina portavano
a compimento la loro lotta per lindipendenza,infliggendo un colpo mortale a quelli che
erano stati i pi grandi imperi coloniali del mondo. Nei progetti dei suoi iniziatori,la
lotta di liberazione delle colonie latino-americane avrebbe dovuto avere un esito simile
a quello conseguito dalle colonie inglesi del Nord America:la formazione di una grande
unione di Stati liberamente associati da un vincolo federativo. Mentre lAmerica Latina
si affacciava allindipendenza gi divisa e afflitta dai molti problemi che ne avrebbero
reso pi lento lo sviluppo,gli Stati Uniti si espandevano e rafforzavano il vincolo
unitario fino a proporsi come potenza egemone per tutto il continente. Nel 1816,con
lappoggio della Gran Bretagna,sotto la guida di Bolivar e San Martn,sconfitti
definitivamente gli spagnoli,lAmerica Latina era ormai indipendente. La fase
successiva allindipendenza vide il fallimento dei progetti di unire lAmerica Latina in
una grande confederazione sul modello degli Usa; si ebbe una frammentazione politica
in diversi Stati. N sul piano economico lindipendenza segn una svolta verso lo
sviluppo:leconomia latino-americana continu ad essere modellata in funzione delle
esportazioni verso lEuropa. Gli squilibri sociali ereditati dallet coloniale non si
attenuarono e anzi il peso dei grandi proprietari terrieri divenne maggiore. Tutti questi
fattori contribuirono a determinare,dal punto di vista politico,una costante instabilit in
cui si trovava spazio lazione di capi militari. Leccezionale sviluppo degli Stati Uniti nei
decenni successivi allindipendenza traeva origine da alcuni caratteri peculiari della
societ americana. Anzitutto il fattore geografico:esistevano ad ovest immensi
spazi,occupati da poche centinaia di migliaia di Indiani,su cui si rivers unondata di
pionieri. Questo carattere mobile della frontiera contribu a plasmare profondamente
la mentalit americana,favorendo uno spirito individualista ed egualitario. La naturale
tendenza verso la democrazia era poi rafforzata dalla peculiarit di una rivoluzione
borghese che non si era dovuta scontrare contro retaggi feudali ed aristocratici. Fino

agli anni 20 la scena politica degli Usa fu dominata dal contrasto tra federalisti (che
esprimevano gli interessi della borghesia urbana ed erano favorevoli ad un
rafforzamento del potere centrale e al protezionismo) e repubblicani (che esprimevano
interessi degli agrari del Sud e dei coloni dellOvest,difendevano lautonomia dei
singoli Stati e richiedevano una politica liberistica). Saliti al potere nel 1800 con
Jefferson,i repubblicani vi rimasero per quasi trentanni. Scomparsi dalla scena i
federalisti e dopo la scissione dei repubblicani in due correnti,nazionali e
democratici,questi ultimi si affermarono nel 1828 con lelezione alla presidenza di
Jackson,tipico rappresentante dello spirito della frontiera. Lespansione territoriale
degli Stati uniti si attu,nella prima met dell800,secondo due direttrici: verso ovest e
verso sud. La corsa allOvest fu il risultato delliniziativa dei pionieri ma fu anche
appoggiata dal potere centrale, soprattutto per quel che riguardava i continui conflitti
con gli Indiani(progressivamente scacciati verso ovest). Lespansione a sud si realizz
attraverso lacquisto della Louisiana (dalla Francia) e dalla Florida (dalla Spagna).
Negli anni 40,dopo una guerra contro il Messico,gli Stati Uniti ottennero i territori
compresi tra il golfo del Messico e il Pacifico. Nel 1823 il presidente Monroe aveva
affermato legemonia degli Usa su tutto il continente,sostenendo che ogni intervento
europeo sarebbe stato considerato atto ostile.
Le rivoluzioni del 1848
Nel 1848 i moti rivoluzionari si diffusero in tutta lEuropa continentale,dalla Francia
allItalia, allimpero asburgico e alla confederazione germanica. Solo la Russia e Gran
Bretagna non furono toccate dallondata delle rivoluzioni. Un primo elemento comune
era dato dalla situazione economica,lEuropa era attraversata da una fase di crisi che
aveva provocato carestie,miseria e disoccupazione I moti del 48 si collegavano a
quelli del 20-21. Se per un verso il 1848 chiude simbolicamente unepoca,per un altro
ne apre una nuova caratterizzata dallintervento delle masse popolari. Il 1848 stato
spesso considerato lanno ufficiale di nascita del movimento operaio. Ebbe il suo
centro di irradiazione in Francia,sicuramente la monarchia liberale di Luigi Filippo
dOrlans era uno dei regimi europei meno oppressivi. Per i democratici lobiettivo da
raggiungere era il suffraggio universale,ossia la concessione del diritto di voto a tutti i
cittadini maschi senza distinzione di reddito o di condizione sociale. Il suffragio
universale era visto come lattuazione pratica del principio della sovranit popolare. La
proibizione di un banchetto a Parigi fece scatenare le masse di studenti e operai. Luigi
Filippo abbandon Parigi. Venne costituito un governo provvisorio che di pronunciava a
favore della repubblica. Fu abrogata ogni limitazione alla libert di riunione. Fu abolita
la pena di morte per i reati politici. Aveva stabilito 11 ore la durata massima della
giornata lavorativa ,aveva affermato il principio del diritto al lavoro. In novembre
lAssemblea costituente approv a stragrande maggioranza una costituzione
democratica ispirata al modello statunitense,prevedeva un presidente della
Repubblica eletto direttamente dal popolo per 4 anni e unAssemblea legislativa eletta
anchessa a suffragio universale. Il primo grande episodio insurrezionale ebbe luogo a
Vienna,lepisodio coinvolse la vicina Confederazione germanica in Prussia. Volevano
ununificazione nazionale. Federico Guglielmo sciolse il Parlamento prussiano ed
eman una costituzione assai poco liberale. In Italia la rivoluzione del 48 ebbe,nella
sua fase iniziale,uno sviluppo autonomo rispetto agli altri paesi europei. A Palermo le
insurrezioni costrinsero il pi retrogrado di tutti i regnanti Ferdinando di Borbone ad
annunciare la concessione di una Costituzione nel Regno delle due Sicilie. Spinti dalle

manifestazioni di piazza,Carlo Alberto concesse lo Statuto, che sarebbe diventato la


legge fondamentale del Regno dItalia,prevedeva la Camera dei deputati e un Senato
di nomina regia e una stretta dipendenza del governo dal sovrano. A Milano
linsurrezione si protrasse per cinque giorni le celebri cinque giornate milanesi.
Allindomani della cacciata degli austriaci da Venezia e Milano,il Piemonte dichiarava
guerra allAustria. Diverse furono le ragioni: la pressione dei democratici e dei liberali
che vedevano nella crisi dellimpero asburgico loccasione per liberare lItalia dagli
austriaci. Il 23 marzo 48 Carlo Alberto dichiarava guerra allAustria,ottenendo
lappoggio del re delle due Sicilie,del gran duca di Toscana e del papa,appoggio che
sarebbe stato ritirato di l a poco . I piemontesi,anche per la scarsa risolutezza con cui
condussero le operazioni militari,vennero sconfitti a Custoza (luglio 48) e costretti a
firmare un armistizio con lAustria. A combattere contro lImpero asburgico restavano i
democratici italiani. In Sicilia resistevano i separatisti,a Venezia era proclamata di
nuovo la repubblica. In Toscana si formava un triumvirato democratico. A Roma. dopo
la fuga del papa (novembre 48) si proclamava la Repubblica. Nel marzo 49 il
Piemonte riprendeva la guerra contro lAustria. Subito dopo la sconfitta di Novara,Carlo
Alberto abdicava a favore del figlio Vittorio Emanuele II. I governi rivoluzionari
venivano sconfitti in tutta lItalia:terminava la rivoluzione autonomistica siciliana,gli
austriaci ponevano fine alla Repubblica toscana e occupavano le Legislazioni
pontificie. I francesi intervenivano militarmente contro la Repubblica romana. Gli ultimi
focolai rivoluzionari a soccombere furono quelli ungherese e veneto. In entrambi i casi
per lintervento asburgico. La causa fondamentale del generale fallimento delle
rivoluzioni del 48 va individuata nelle fratture allinterno delle forze che di quelle
rivoluzioni erano state protagoniste: nei contrasti,cio,fra correnti democratico-radicali
e gruppi liberal-moderati. Aveva pesato inoltre,nel determinare la sconfitta delle
esperienze rivoluzionarie italiane,l estraneit delle masse contadine,che costituivano
la stragrande maggioranza della popolazione. In Francia si accentuava nel
1849,levoluzione della situazione politica in senso conservatore. Nel dicembre 1851
Bonaparte effettu un colpo di Stato e riform la costituzione. Lanno successivo un
plebiscito sanzionava la restaurazione dellImpero: Luigi Napoleone Bonaparte
diventava imperatore con il nome di Napoleone III.
Societ borghese e movimento operaio
Le rivoluzione del 48-49 si erano concluse con un totale fallimento. Nessuno degli
esperimenti democratici aveva retto allurto dellondata restauratrice. Nel ventennio
successivo al 1848 la borghesia europea conobbe una stagione di crescita e
affermazione: un ceto sociale attraversato da notevoli differenziazioni interne e
tuttavia portatore di uno stile di vita e di un insieme di valori sostanzialmente unitari.
Centrale tra questi valori era la fede nel progresso generale dellumanit che poggiava
sullimponente sviluppo economico e scientifico diede origine a una nuova corrente
filosofica: il positivismo. Dalla fine degli anni 40 leconomia europea conobbe una fase
di forte sviluppo durata quasi un quarto di secolo. Lo sviluppo interess anzitutto
lindustria,fu migliorata ed estesa la rete ferroviaria. Pi lenta e contrastata fu
laffermazione del vapore nel campo della comunicazione,il telegrafo elettrico
(Morse)anni 50-60 tutti i paesi europei si dotarono di un sistema di comunicazione
telegrafica. Con lo sviluppo della grande industria,il proletariato di fabbrica venne per
assumendo sempre maggiore consistenza. I salari dellindustria erano mediamente
superiori a quelli del settore agricolo. Nacquero le prime associazioni operaie che

cominciavano a svilupparsi in Europa prima del 48. Si rafforzarono le organizzazioni


sindacali di mestiere (trade unions). In Italia il proletariato di fabbrica era ancora
pressoch inesistente. Marx ed Engels non solo avevano gettato le basi per una nuova
concezione del socialismo,ma avevano anche indicato al proletariato europeo un
programma rivoluzionario da attuarsi a breve scadenza. Il pensiero marxiano
racchiuso ne Il Capitale. Einnanzitutto una minuziosa descrizione delle leggi e dei
meccanismi su cui si fonda il modo di riproduzione capitalistico. Fondamento principale
della costruzione di Marx la teoria del valore-lavoro:la teoria cio per cui il valore
di scambio di una merce dato dalla quantit di lavoro mediamente impiegato per
produrla. Il lavoro stesso una merce e con tale viene comprato e venduto sulla base
del valore-lavoro che esso contiene (ossia dei costi relativi alla formazione e al
sostentamento delloperaio). Maa la caratteristica della merce-lavoro di produrre un
valore superiore ai propri costi di produzione e di rendere pi di quanto non costi. La
differenza tra il valore del lavoro e il valore del prodotto detto plusvalore.
Limprenditore che acquista sul mercato il lavoro (forza-lavoro) e vende il prodotto di
questo lavoro realizza un profitto. Da esso si forma il capitale. Per Marx il capitalismo
rappresenta solo una fase ben definita nello sviluppo storico dei rapporti di
produzione. La pubblicazione del capitale segn una data fondamentale nella storia
del movimento operaio. La teoria socialista assunse il carattere di teoria scientifica
contenente unindicazione si superamento del capitalismo. Nel 1864 venne fondata la
Prima internazionale fra le varie correnti (marxisti e anarchici). Il maggior teorico
sullanarchismo fu Bakumin che riteneva che una volta abbattuto il potere statale,il
comunismo si sarebbe instaurato spontaneamente senza la fase di <<dittatura del
proletariato<< prevista da Marx.
LUnit dItalia
In Italia dopo il fallimento delle rivoluzioni del 1848-49 il ritorno dei sovrani legittimi
segn larresto di qualsiasi esperimento riformatore. Il Lombardo-Veneto,che era stata
la regione economicamente pi avanzata della penisola,fu sottoposto a un pesante
regime di occupazione militare,forte pressione fiscale. Lo Stato pontificio fu
riorganizzato secondo il vecchio modello teocratico-assolutistico. Anche nel Regno
delle due Sicilie la repressione fu durissima.
Lesperienza liberale in Piemonte e lopera di Cavour
Conclusa la pace di Milano con lAustria,il Piemonte si impegnava a pagare una forte
indennit di guerra. La Camera rifiut di approvarla. La Corona e il governo,presieduto
dal moderato Massimo dAzeglio,decisero di sciogliere la Camera,il re invitava gli
elettori a scegliere dei rappresentanti pi moderati. La nuova Camera era formata dai
moderati e approv la pace di Milano. Il governo dAzeglio port avanti lopera di
modernizzazione dello Stato. Fu approvata un progetto di legge presentato dal
ministrio della Giustizia Siccardi che riordinava i rapporti tra Stato e Chiesa,che
questultima ancora godeva di privilegi sul Regno sabauda. Nella battaglia per
lapprovazione della legge emerse nella maggioranza liberal-moderata il conte Camillo
Benso di Cavour,aristocratico e uomo daffari e giornalista. Abbandon la vita militare
e decise di intraprendere la carriera politica. Lideale politico di Cavour era di un
liberismo moderato,molto lontano dalla democrazia ottocentesca(sovranit
popolare,suffragio universale,ecc.). Orientato una buona conoscenza della teoria
economica pi verso un sistema monarchico costituzionale,fondato sulla libert

individuale e sulla propriet privata. Aveva una buona conoscenza della teoria
economica. DAzeglio dovette dimettersi per contrasti con il re,Cavour si era reso
protagonista di una rivoluzione parlamentare,promuovendo un accordo fra
maggioranza progressista moderata e la sinistra democratica capeggiata da Urbano
Rattazzi,definito connubio. Nacque una nuova maggioranza di centro,che relegava
allopposizione sia i clericali conservatori sia i democratici intransigenti. Lavvento di
Cavour,nonostante la svolta decisiva anche sul piano istituzionale. Cavour si adoper
per sviluppare leconomia del suo paese(politica liberalscambista). Furono stipulati
trattati commerciali con Francia,Belgio,Austria e Gran Bretagna. La caduta delle
barriere doganali avvantaggi il settore agricolo. Furono costruite strade e canali
(canale Cavour). Furono sviluppate le ferrovie,uno sviluppo si ebbe anche per
lindustria della seta,un sistema creditizio potenziato intorno alla Banca Nazionale. Il
Piemonte di Cavour riusc a dimostrare che la causa della libert faceva tuttuno con
quella del progresso economico e a diventare il naturale punto di riferimento per la
borghesia di tutta lItalia. Ci fu una repressione di mazziniani a Milano. Mazzini lItalia
offrisse,per le sue caratteristiche di paese arretrato con una borghesia ancora debole il
terreno pi adatto per la rivoluzione. Le divergenze ideologiche non
impedirono,peraltro, a Pisacane e Mazzini di collaborare per un nuovo progetto
insurrezionale da attuarsi questa volta nellItalia meridionale. Pisacane sbarc verso
lisola di Ponza,sede di un penitenziario borbonico. Pisacane,ferito,si uccise per non
cadere prigioniero. Cavour,nei primi anni del suo governo non aveva tra i suoi obiettivi
lunit dItalia,ma si indirizz verso la monarchia sabauda:allargare i confini del
Piemonte a scapito dei domini austriaci . Cerc di avvicinare il Piemonte allEuropa
moderna: un passo importante fu linvito della Francia e dellInghilterra di associarsi
alla guerra contro la Russia e invi a Crimea un corpo di 18.000 uomini al comando del
generale LA Marmora,cos che il Piemonte ottenne riconoscimento come Stato
vincitore denunci lo Stato Pontificio e il Regno delle due Sicilie come causa perenne di
instabilit e di tensioni rivoluzionarie,dunque come minaccia alla pace e allequilibrio
europeo. Cavour riteneva che per cacciare gli austriaci doveva mantenere viva
lagitazione patriottica e nel frattempo assicurarsi lappoggio della Francis di
Napoleone III. Nel gennaio del 1858,Felice Orsini,un repubblicano romagnolo che
aveva ricoperto incarichi di rilievo,attent alla vita dellImperatore lanciando 3 bombe
contro la sua carrozza,ma fall lobiettivo provocando molti morti tra la folla che
assisteva al passaggio del corteo imperiale,Orsini fu condannato a morte. Ma al
patibolo Orsini si dichiar pentito inviando una lettera a Napoleone III che fu
impressionato e Cavour trov la strada spianata per unalleanza franco-piemontese.
Gli accordi ipotizzavano una nuova sistemazione della penisola italiana,divisa in 3
Stati:alta Italia sotto il regno Sabauda (Lombardo-Veneto,Emilia,Piemonte) che in
cambio avrebbe ceduto i territori transalpini alla Francia. LItalia
centraleToscana,provincie pontificie) regno meridionale liberato dalla dinastia
borbonica. Ma avrebbero dovuto scatenare la guerra con lAustria in modo che potesse
intervenire la Francia,cos Cavour mantenne alta la tensione con lo Stato vicino. Ci fu il
primo scontro a Montebello sul Po,Garibaldi e i suoi volontari impegnavano lesercito
asburgico a ord,i franco-piemontesi spostarono il grosso delle truppe sul
Ticino,sconfissero gli asburgici nella battaglia di Magenta,sanguinosissime le battaglie
di Solferino e San Martino. Fu firmato larmistizio di Villafranca (Verona): limpero
asburgico rinunciava alla Lombardia e la cedeva alla Francia mantenendo il Veneto. La
notizia sconvolse i democratici e lo stesso Cavour. Dopo alcuni mesi di stallo,fu firmata

la pace di Zurigo,si negozi la cessione alla Francia di Nizza e la Savoia. Le popolazioni


di Emilia,Toscana,Romagna furono chiamate a scegliere,nella forma bonapartista del
plebiscito,fra lannessione al Piemonte e la creazione di regni separati,si
pronunciavano a schiacciante maggioranza per la soluzione unitaria.
Garibaldi e la spedizione dei mille
Lo Stato sabauda cessava di essere un o Stato dinastico e si avviava a diventare uno
stato nazionale. Crispi si adoper per convincere Giuseppe Garibaldi ad assumere la
guida della spedizione. Garibaldi era lunico leader capace di unificare dai democratici
intransigenti ai moderati filocavouriani. La spedizione fu preparata in fretta e con
pochi mezzi finanziari(scarso equipaggiamento) . Nella notte 5-6 maggio 1860,poco
pi di mille volontari provenienti da diverse regioni presero il mare a Quarto presso
Genova dopo essersi impadroniti di due navi sbarcarono a Marsala entrarono in
contatto con un contigente borbonico,nonostante linferiorit numerica riuscirono a
metterlo in fuga a Calatafimi. Nella battaglia di Milazzo Garibaldi con i volontari
sconfissero le truppe borboniche costringendole a rifugiarsi sul continente. Limpresa
garibaldina aveva raggiunto le dimensioni di una vera e propria epopea. Nacquero
dissidi tra le popolazioni dei contadini siciliani e garibaldini per incomprensioni di
fondo. Unodei tanti la Coscrizione obbligatoria. Ci furono degli scontri sedati del
braccio destro di Garibaldi,Nino Bixio. I proprietari terrieri guardavano allannessione al
Piemonte come lunica efficace garanzia per la tutela dellordine sociale.
Lintervento piemontese e i plebisciti
Cavour voleva lannessione di Napoli,ma fu colto di sorpresa anticipato da
Garibaldi,Mazzini e Cattaneo. Il governo piemontese,per fermare liniziativa
garibaldina,organizz una spedizione militare. Iniziava il programma di annessione di
Cavour,Garibaldi non aveva concreta possibilit di opporsi. Alla popolazione non
rimaneva che accettare o respingere con la forza lannessione allo Stato sabauda,si
tennero i plebisciti a suffragio universale maschile. Ovviamente ci fu una maggioranza
di si. Garibaldi si ritir a Capresa in isolamento volontario. Il primo parlamento
nazionale proclamava Vittorio Emanuele II re dItalia <<per grazia di Dio e volont
della nazione>> nel 17 marzo 1861.
LEuropa delle grandi potenze (1850-1890)
Francia,Gran Bretagna,Austria,Prussia e Russia esercitavano un ruolo attivo negli affari
internazionali. La Francia di Napoleone III cercava di riaffermare la sua posizione di
massima potenza continentale,contrapponendosi allImpero asburgico. Ma
lindebolimento dellAustria facilit lascesa della Prussia,minacciando la Francia.
Cominciava ad emergere anche la Germania che mirava allisolamento della Francia.
NellEuropa di met 800 la Francia di Napoleone III rappresentava un caso anomalo. Il
Secondo Impero apparteneva infatti alla categoria dei sistemi liberal-parlamentari,ma
era anche molto diverso dai regimi monarchici tradizionali. Il nuovo regime inaugur
un modello politico di nuovo genere,che da allora fu detto bonapartismo. Nel
bonapartismo lomaggio formale al principio della sovranit popolare si voleva
espressa attraverso i plebisciti,legittimava in realt un potere fondato sulle armi:giunto
al potere sbarazzatosi dalle opposizioni grazie allappoggio dei militari. L a prima
occasione per misurare le nuove ambizioni della Francia fu offerta dal riacutizzarsi

della questione dOriente. Allorigine della crisi vi era laspirazione della Russia a
espandersi nel Mar Nero e dei Balcani,approfittandosi dellImpero ottomano a
esercitare un effettivo controllo sui domini europei. Nel 1853 la Russia apr le ostilit
contro lImpero ottomano. Gli iniziali successi della Russia suscitarono la reazione del
governo inglese. Alla Gran Bretagna si associ Napoleone III,interessato
allaffermazione della Francia nel Mediterraneo. LAustria si dichiar neutrale. Una
flotta anglo-francese sbarc nella penisola di Crimea. Quella combattuta in Crimea fu
una strana guerra. Lassedio a Sebastopoli dur un anno. Un congresso delle potenze
europee tenuto a Parigi,conferm che il Mar Nero restava chiuso alle navi da guerra di
tutti i paesi,compresa la Russia. Limpero ottomano vide garantita la sua integrit e
confermata la sua sovranit nominale sui principati autonomi di Serbia,Moldavia e
Valacchia (Romania nel 59). Nel frattempo inizia lascesa della Prussia,anchessa retta
da un regime autoritario e dominata dai ceti aristocratici,ripropose la sua candidatura
alla guida dei paesi di lingua tedesca. Grazie soprattutto al suo sviluppo industriale.
Con lascesa al governo di Bismarck,la Prussia scelse la strada di ununificazione da
ottenersi soprattutto per mezzo della forza militare. La vittoriosa guerra del 66 contro
lAustria port alla formazione di una Confederazione della Germania del Nord sotto
legemonia prussiana e alladesione della borghesia tedesca alla politica di Bismarck.
LImpero asburgico sconfitto si organizz in forma <<dualistica>> dividendosi in una
parte austriaca e una ungherese,dotate di larghe autonomie. Bismarck si impegn a
realizzare il progetto di riforma dellesercito. In pochi anni luso spregiudicato della
forza,unito allabilit diplomatica,consent alla Prussia di realizzare lunificazione
tedesca,alleandosi con il Regno dItalia e assicurandosi la neutralit di Russia e
Francia. Ci fu un conflitto tra Austria e Prussia,dur circa due settimane. Giocarono a
favore dei prussiani la perfetta organizzazione dellesercito,la migliore qualit degli
armamenti. Fu firmata la Pace di Praga,lAustria dovette accettare lo scioglimento della
vecchia Confederazione germanica. Il trionfo di Bismarck ebbe ripercussioni anche
sulla politica interna prussiana
La guerra franco-prussiana e lunificazione tedesca
La Prussia di Bismarck voleva unificare gli Stati della defunta Confederazione
germanica,tranne lAustria,in un grande Reich tedesco sotto la corona degli
Hohenzollern. Lunico ostacolo era la Francia di Napoleone III,che aveva sottovalutato
la forza della Prussia. Loccasione per il conflitto fu offerta da una questione dinastica.
Nel 1868 il trono di Spagna era rimasto vacante e in seguito a un colpo di Stato
militare. Il governo provvisorio spagnolo aveva offerto la corona a Leopoldo di
Hohenzollern,parente del re di Prussia. La prospettiva di un principe tedesco
minacciava la Francia. La Francia affront il conflitto in un clima di grande entusiasmo
ma con scarsa preparazione militare. esercito era nettamente inferiore a quello
prussiano. Il 1 settembre lesercito francese fu sconfitto a Sedan (confine col Belgio) .
Lo stesso imperatore cadde prigioniero dei tedeschi. Nella reggia di Versailles,luogo
simbolo della potenza dei re di Francia,Guglielmo I fu incoronato imperatore tedesco.
Con il Trattato di Francoforte la Francia fu costretta a corrispondere una pesante
indennit di guerra e cedette lAlsazia e la Lorena,due provincie di una certa
importanza economica e strategica che i francesi consideravano parte integrante.
La comune di Parigi 1871

la Francia negoziava la pace con la Germania,nel fraytttempo dovette affrontare una


drammatica crisi interna legata alle tensioni politiche e sociali. La frattura deline
dopo le elezioni della nuova assembla nazionale. Lo scontro fra la Parigi rivoluzionaria
r la Parigi rurale conservatrice diventava cos fatale. La Guardia Nazionale si rifiut di
consegnare le armi e indisse le elezioni per il consiglio della Comune. Il termine
<<Comune>> in origine significava autogoverno cittadino evocava limmagine della
prima comune,quella giacobina. Anche la Comune del 1871 assunse ben presto i tratti
di unesperienza rivoluzionaria. I dirigenti della comune diedero vita nel giro di poche
settimane al pi radicale di democrazia diretta che mai si fosse tentato in Europa. Fu
abolita la distinzione fra potere esecutivo e legislativo,lesercito sostituito dalle milizie
popolari armate. Queste misure provocarono lallarme dei conservatori. Ci furono delle
rappresaglie e,il movimento rivoluzionario francese si trovava sconfitto,fisicamente
decimato. Successivamente ci fu una lunga pace in Europa. Dopo la vittoria sulla
Francia e la proclamazione della politica di Bismarck mut radicalmente, divent il
custode pi geloso dellequilibrio europeo. Il suo obiettivo era quello di far rimanere la
Francia nel suo isolamento. Fu stipulato il patto dei tre imperatori:nel 1873 in
Germania,Russia e Austria,patto essenzialmente difensivo fondato sulla
solidariet dinastica tra i tre imperatori. Lalleanza aveva un punto debole:la vecchia
rivalit tra Russia e Austria nella penisola Balcanica. Fu a questo punto che Bismarck
prese liniziativa di convocare un congresso fra le grandi potenze tenuto a Berlino nel
1878. Si raggiunse un accordo che ridimensionava i vantaggi ottenuti dalla Russia.
Serbia, Montenegro e Bulgaria conservarono lindipendenza. Bosnia e lErzegovina
furono dichiarate autonome ma affidate allAustria.Gran Bretagna ottenne Cipro
(canale di Suez). Rimasero escluse da ogni vantaggio territoriale Germania e Francia.
Lanno seguente,1882,il complesso edificio diplomatico fu completato dalla
stipulazione della Triplice Alleanza,che univa la Germania,lAustria-Ungheria e
lItalia e sanciva lingresso di questultima nel sistema di alleanze tedesco.
Apparentemente in equilibrio,ma in realt Italia e Austria erano divise da una storica
inimicizia,cera sempre in sospeso la questione del Trentino e della Venezia Giulia. Nel
1885-86 una serie di contrasti nei Balcani fece salire di nuovo la tensione fra i due
imperi. Non potendo pi tenere le due potenze rivali legate da una stessa
alleanza,Bismarck scelse allora la strada degli accordi bilaterali .nel 1887 stipul il
Trattato di contro-assicurazione,una specie di patto di non aggressione che
impegnava la Russia a non aiutare la Francia in caso di attacco alla Germania e
questultima a non unirsi allAustria in una guerra contro la Russia.
La terza Repubblica francese
Ripresasi rapidamente dalla sconfitta del 70-71. La Francia si diede nel 75 una nuova
Costituzione repubblicana. Il nuovo regime,dominato dai repubblicani riusc a
consolidarsi in un s in senso parlamentare. Alla fine degli anni 80 una minaccia fu
rappresentata dallemergere di un movimento nazionalista guidato dal generale
Boulanger. La Terza Repubblica prevedeva che il potere legislativo fosse esercitato da
una Camera eletta a suffragio universale maschile e da un Senato composto da
membri vitalizi ed elettivi.
LInghilterra vittoriana
In Gran Bretagna gli anni centrali del lungo regno della regina Vttoria coincisero con un
periodo di notevole prosperit economica,col rafforzamento del regime parlamentare e
con alcune importanti riforme soprattutto in materia di allargamento del suffragio.

La Russia di Alessandro II
Lavvento al trono di Alessandro II aliment le speranze di rinnovamento. In
conseguenza di alcune riforme varate dal sovrano:la pi importante di tutte fu
labolizion della servit della gleba che per non produsse i risultati sperati. Segu una
nuova stretta autoritaria,con conseguente accrescersi del distacco fra potere statale e
ceti intellettuali.
La seconda Rivoluzione industriale
Negli ultimi trentanni del XIX secolo vide una profonda trasformazione economica. La
crisi di sovrapproduzione del 1873 dette inizio ad una fase di rallentamento dello
sviluppo durata oltre un ventennio. La prolungata caduta dei prezzi che le si
accompagn era per conseguenza soprattutto di profonde trasformazioni
organizzative e innovazioni tecnologiche. Vari fattori -tra cui la diminuzione dei prezzi
e lacuirsi della concorrenza internazionale -portarono allo sviluppo delle grandi
concentrazioni produttive e finanziarie e a una stretta compenetrazione tra banche e
industrie. Si affermava contemporaneamente nei vari Stati una politica di appoggio
alleconomia nazionale attraverso il protezionismo e una maggiore aggressivit sul
piano dellaffermazione economica allestero,che fu tra le principali cause della politica
di espansionismo coloniale seguita dalle maggiori potenze. Gli effetti pi grandi della
caduta dei prezzi si ebbero nellagricoltura. Qui i progressi tecnici rimasero limitati ad
alcune aree europee pi sviluppate. Diverso, invece, perch privo di tali squilibri.
Caratteristica fondamentale della seconda rivoluzione industriale fu la stretta
integrazione fra scienza e tecnologia e fra tecnologia e attivit produttive. Il
rinnovamento tecnologico si concentr nelle industrie
giovani:chimica,elettrica,dellacciaio(la prima rivoluzione industriale del secolo
precedente era stata invece dominata dal cotone e dal ferro). Soprattutto gli sviluppi
della chimica aprirono nuove prospettive un po in tutti i settori produttivi:dalla
produzione di alluminio a quella di prodotti <<intermedi>> (come acido solforico e
soda) con impieghi estesissimi,dalle fibre tessili artificiali ai nuovi metodi di
conservazione degli alimenti. Linvenzione del motore a scoppio e la produzione di
energia elettrica furono tra le caratteristiche salienti della seconda rivoluzione
industriale. Lenergia elettrica,in particolare,forniva una nuova importante forza
motrice per gli usi industriali, e rivoluzionava -anzitutto con lilluminazione la vita
quotidiana. Questo periodo vide anche la trasformazione scientifica della
medicina,dovuta a quattro fattori: prevenzione e contenimento delle malattie
epidemiche attraverso la diffusione delle pratiche igieniste; identificazione dei
microrganismi;progressi della farmacologia;nuova ingegneria ospedaliera. I progressi
della medicina e delligiene,sommandosi allo sviluppo dellindustria
alimentare,determinarono in Europa una riduzione della mortalit. Nonostante il calo
delle nascite verificatosi nei paesi economicamente pi avanzati si ebbe un sensibile
aumento della popolazione.
Liberismo/protezionismo
Liberismo quella dottrina che affida al mercato il compito di regolare lativit
economica. Sostiene il principio di libero scambio nei traffici fra paese e paese. Si
fonda sulle teorie di Adam Smith. Un ideologia che vede nella liberta economica non
solo il mezzo pi sicuro per ottenere il maggiore benessere possibile per lintera
collettivit. Successivamente,a partire dagli anni 70 dell800,il liberismo and
declinando in tutti i paesi,tranne in Gran Bretagna. Si assistette dunque a un

intervento crescente dei poteri pubblici nelle vicende economiche. Lintervento statale
si andato continuamente sviluppando in quantit e qualit,anche allinterno dei
sistemi economici fondati sulla propriet privata e sulla libera impresa.
Imperialismo e colonialismo
Negli ultimi decenni del XIX secolo la tendenza delle potenze europee a espandersi su
scala planetaria conobbe una forte accelerazione. LEuropa si era lanciata alla
conquista del mondo. Gli interessi economici giocarono senza dubbio un ruolo
notevole. Nel corso della sua espansione lEuropa port in tutto il mondo limpronta
della sua tecnica,della sua economia,e civilt. Quasi tutte le conquiste coloniali furono
segnate dalluso della forza contro le popolazioni indigene,soprattutto nellAfrica
nera,dove le rivolte delle popolazioni locali contro i nuovi dominatori si concludevano
spesso con veri e propri massacri. Un continuo depauperamento di risorse materiali e
umane,un vero e proprio sfruttamento coloniale. Sul piano politico,per,lespansione
coloniale fin col favorire il risveglio di nazionalismo locale. Tuttavia gli effetti della
conquista non furono sempre e solo negativi: sul piano economico,essa signific
anche, in molti casi, un inizio di modernizzazione. Agli inizi dellet
dellimperialismo,gli europei avevano gi numerosi possedimenti in Asia. Pi
importante di tutti,lIndia,soggetta dal 700 alla dominazione della Gran Bretagna e
affidata al controllo della Compagnia delle Indie. I tentativi inglesi di introdurre
elementi di modernizzazione nellarcaica societ indiana,suscitarono violente
reazioni,cui il governo britannico rispose con una sanguinosa repressione e con la
riorganizzazione della colonia sotto diretta amministrazione della corona. Lapertura
del Canale di Suez (1869) diede nuovo impulso alla penetrazione europea in Asia. In
questo periodo si ebbe la conquista francese dellIndocina e la spartizione del Pacifico.
In Africa,lespansione coloniale fu velocissima. Francia e Inghilterra occuparono
rispettivamente Tunisia ed Egitto. Poco dopo la Conferenza di Berlino fu convocata per
risolvere i contrasti internazionali suscitati dallespansionismo del Belgio nel Congo.
Stato e societ nellItalia unita
Destra storica
Morto Cavour nel giugno del 61,il gruppo dirigente che tenne le redini del paese
proseguendone lopera_s- sia pure senza la sua genialit e abilit- fu quello della
Destra.Il gruppo dirigente che govern ininterrottamente il paese nel primo
quindicennio era costituito da piemontesi (La Marmora,Sella,Lanza)ai quali si erano
uniti i gruppi moderati lombardi (Jacini,Visconti,Venosta) emiliani (Farini,Mighetti) e
toscani (Ricasoli,Peruzzi),quantitativamente minore era la rappresentanza delle regioni
meridionali. In realt pi che una forza di destra,essa costituiva un gruppo di centro
moderato:la vera destra-quella dei clericali e dei nostalgici dei vecchi regimi-si era
infatti autoesclusa dalle istituzioni del nuovo Stato in quanto non ne riconosceva la
legittimit. I leader della Destra realizzarono,sul piano amministrativo legislativo,una
rigida centralizzazione. Tra le circostanze che li spinsero in tale direzione va ricordata
soprattutto la situazione del Mezzogiorno dove lostilit delle masse contadine verso i
conquistatori assunse col brigantaggio caratteristiche di vera e propria guerriglia. Il
brigantaggio fu sconfitto grazie a un massiccio impiego dellesercito;rest tuttavia il
problema di fondo del Mezzogiorno.
Sinistra storica
Alla Destra si contrapponeva la Sinistra,che faceva proprie le rivendicazioni della
democrazia risorgimentale (suffragio universale,decentramento

amministrativo,completamento dellunit attraverso liniziativa popolare).Nella


Sinistra democratica,i mazziniani di stretta osservanza e,in genere,i repubblicani
intransigenti rifiutarono di partecipare allattivit politica ufficiale. Rispetto alla
Destra,la Sinistra si appoggiava su una base sociale pi ampia e composita formata
essenzialmente da gruppi di operai del nord. Dopo i primi anni dellunit,la Sinistra si
contrappose alla maggioranza moderata facendo proprie le rivendicazioni della
democrazia risorgimentale:il suffragio universale,il decentramento amministrativo e il
completamento dellunit. Destra e Sinistra erano espressione di una classe dirigente
molto ristretta,il che diede un carattere accentrato e personalistico alla vita politica. Il
malessere antico delle masse contadine si somm a una diffusa ostilit verso il nuovo
ordine politico,che non aveva portato nessun mutamento radicale nella sfera dei
rapporti sociali. I disordini si fecero pi estesi e frequenti,fino a trasformarsi in un
generale moto di rivolta,incoraggiato dal clero e sovvenzionato dalla corte borbonica
in esilio a Roma. Dal 61 tutte le regioni del Mezzogiorno erano percorse da bande di
irregolari,dove i briganti veri e propri si mescolavano a bande,assalivano di preferenza
i piccoli centri e li occupavano per giorni,massacrando i notabili liberali e incendiando
gli archivi comunali. I governi postunitari reagirono con spietata energia.
Il completamento dellunit
Fra i molti difficili compiti che i governi di Destra dovettero affrontare,cera quello del
completamento dellunit,di riunire cio alla madrepatria quei territori abitati da
popolazioni italiane che erano rimaste fuori dai confini politici del Regno:
Veneto,Trentino e soprattutto Roma e il Lazio. I primi governi dItalia unita cercarono di
procedere sulla strada indicata da Cavour. Questi in coerenza con le sue convinzioni
(libera Chiesa in libero Stato) gi nelle settimane precedenti la proclamazione del
Regno dItalia,aveva avviato trattative informali col Vaticano in modo di assicurare al
papa e al clero la libert di esercitare il proprio magistero spirituale in cambio della
rinuncia del potere temporale e del riconoscimento del nuovo Stato .Le proposte
cavouriane si scontrarono contro lintransigenza del papa Pio IX. Nel giugno del 1862
Garibaldi ritorn in Sicilia,e rilanci pubblicamente il progetto di una spedizione contro
lo Stato pontificio. Il 29 agosto 1862 duemila volontari sbarcati in Calabria sotto il
comando di Garibaldi furono intercettati,sulle montagne dellAspromonte, dallesercito
e ci furono alcuni morti. Lepisodio dellAspromonte,che dest vivissima impressione in
tutto il paese,fece fare un passo indietro alla soluzione della questione romana.
Gli italiani(alleati con Bismarck) si scontrarono con le forze austriache a Custoza il 24
giugno 1866 per terra e per mare si rivelarono fallimentari. Dalla successiva pace di
Vienna del 3 ottobre 1866 lItalia ottenne il solo Veneto,senza la Venezia Giulia e il
Trentino.
Nel settembre del 1870 il governo italiano decise di mandare una spedizione nel Lazio
e di avviare contemporaneamente un negoziato col papa. Le truppe italiane fecero
breccia nella cinta muraria di Porta Pia. Pochi giorni dopo,un plebiscito sanzionava
lannessione di Roma e del Lazio. Il trasferimento della capitale da Firenze a Roma fu
effettuato lanno successivo,dopo che lo Stato italiano ebbe regolato con una legge i
rapporti con la Santa Sede. La legge delle <<guarentigie>>,cio delle garanzie,fu
approvata il 13 maggio 1871. Il Regno dItalia si impegnava unilateralmente a
garantire al pontefice le condizioni per il libero svolgimento del suo magistero
spirituale,secondo le linee del progetto cavouriano . Al papa venivano riconosciute
prerogative simili a quelle di un capo di Stato:onori sovrani,facolt di tenere un corpo
di guardie armate,diritto di rappresentanza diplomatica. Questo non serv ad attenuare

le ostilit del papa verso il Regno dItalia,tanto che,nel 1874,in un esplicito divieto
pronunciato dalla Curia romana e riassunto nella formula del non expedit,vietava ai
cattolici di partecipare alla vita politica

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