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PONTEGGI ED OPERE
PROVVISIONALI
Criticit, buone prassi ed esempi
applicativi alla luce del
D.Lgs. 81/08 e ss. mm.
Le norme per la prevenzione degli infortuni sul
lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota:
Titolo IV - Capo II
(Novit Gestione delle opere provvisionali con
particolare riferimento ai PONTEGGI
Indicazioni tecnico-operative - Criticit)
Parte
1/2
Appunti di:
Ing. Michele CANDREVA (1)
Brescia, 27 novembre 2010
[1] Coordinatore della "Commissione Opere Provvisionali" del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ed autore del prontuario
informativo "PONTEGGI METALLICI FISSI" casa editrice EPC LIBRI IIa edizione dicembre 2004 Il presente intervento, ai sensi della circ. del
MLPS del 18/03/04, ha natura personale e non impegnativa per la P.A..
Opere provvisionali
PiMUS:
-Analisi dettagliata dei 10 punti dellAllegato XXII
-A c.ca 7 anni (08.07.03) dal precetto normativo ed a c.ca 5 anni (19.07.05)
dallobbligo di redazione. Wanted?
LUOGHI DI LAVORO
PERCH APPROFONDIRNE LA CONOSCENZA ?
- 270 milioni/anno di incidenti, di cui
355.000 mortali
- 160 milioni/anno di malattie professionali
2 milioni di
morti/anno
5.500 morti/giorno
Fonte dati: Stima OIL nel mondo - Convegno Internazionale "Salute e sicurezza sul lavoro nelle PMI",
Roma 1-3 ottobre 2003
10 milioni
su
120 milioni
di lavoratori (1)
(1) Fonte dati: Commissione UE - Pubblicazione "Europa Sociale 3/93", Lussemburgo 1994
Una riduzione del numero di infortuni nellordine del 20% significherebbe che
potrebbero essere evitate 100.000 cadute da luoghi di lavoro temporanei in quota (di
cui circa 10.000 comportanti invalidit permanenti e oltre 200 con esito mortale)
In termini finanziari, considerato che i costi diretti ed indiretti per ciascuna invalidit
permanente possono essere valutati pari a un milione di euro, si potrebbero realizzare
economie di circa 10.000 milioni di euro (cio pari a 20.000 miliardi di lire!!!)
Cantieri edili
nellUnione Europea 2006
7% totale salariati
15% infortuni sul
lavoro
30% incidenti
mortali
3-4% cause
strutturali
40% (45%) errato
uso, montaggio e
smontaggio
40% (35%) basso
livello formazione
lavoratori
16-17% altre cause
Fonte dati: ISPESL Seminario Ambiente Lavoro Convention Modena, 9 ottobre 2008
13%
68%
15%
64%
cantieri sono le
stesse di 50 anni fa ! ! ! ...
di nuove norme,
bisogna applicare
quelle che abbiamo ! ! ! ...
Le leggi e i regolamenti
non bastano,
ma sono strumenti
indispensabili ! ! ! ...
Le buone prassi
Gli organismi paritetici
La qualificazione delle imprese
I modelli di organizzazione e
gestione aziendale
Istituti come lInterpello e la CCP
Ing. M. Candreva
E allora ?
Ben vengano le indicazioni del D.Lgs.
81/2008 e smi:
Titolo IV - Capo II
Sezione II - Disposizioni di carattere generale
Non esiste
una
direttiva europea di prodotto
sulle
OPERE PROVVISIONALI
Opere Provvisionali
Situazione autorizzativa in Europa
Germania: autorizzazione ponteggi e
puntelli
Francia: autorizzazione volontaria
ponteggi - Marchio NF
Svezia: autorizzazione sistemi di ponteggi
Altri paesi: conformit a norme tecniche
Normative tecniche
di settore
CEN TC 53
1: PonteggiPonteggi-requisiti,
requisiti, prestazionali e progettazione generale
UNI EN 1281112811-2 Attrezzature provvisionali di lavoro - Parte
2: informazioni sui materiali
UNI EN 1281112811-3 Attrezzature provvisionali di lavoro - Parte
3: prove di carico
UNI EN 1281012810-1 Ponteggi di facciata realizzati con
componenti prefabbricati - Parte 1: specifiche di prodotto.
UNI EN 1281012810-2 Ponteggi di facciata realizzati con
componenti prefabbricati - Parte 2: metodi particolari di
progettazione strutturale
UNI EN 7474-1 Giunti, spinotti e basette per llutilizzo in
strutture di sostegno di opere permanenti e ponteggi - Parte
1: giunti per tubi requisiti e procedimenti di prova
UNI EN 7474-3 Giunti, spinotti e basette per llutilizzo in
strutture di sostegno di opere permanenti e ponteggi - Parte
3: Basette piane e spinotti requisiti e procedure di prova
10
11
OPERE PROVVISIONALI
Sono quelle strutture che, pur non entrando a far parte definitiva
dellopera di cui sono a servizio, risultano necessarie per la costruzione,
la manutenzione e la demolizione (Il c.d. TUS nellallegato XV, p. 1.1.1, lett.
c) definisce: apprestamenti: le opere provvisionali necessarie ai fini della
tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in cantiere)
Possono essere destinate a sostenere:
A: lavoratori, materiali ed attrezzature occorrenti alla costruzione
B: opere in corso di esecuzione (travi, pilastri, muri, archi, volte,
gallerie, centinature, )
Sono, in genere, strutture:
Temporanee
Modulari/ripetitive (secondo schemi predefiniti)
Smontabili
Reimpiegabili
12
PASSERELLE
13
Scalandrone
Fincantieri
Genova 2008
14
PARAPETTI UNIVERSALI
15
Titolo IV - Capo II
Sezione VII Costruzioni edilizie
Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i necessari apprestamenti
atti a garantire la incolumit delle persone addette, disponendo, a seconda dei casi, tavole
sopra le orditure, soppalchi e facendo uso di idonei DPI anticaduta.
(*) La proposta del gruppo tecnico era fermo restando la priorit per le
misure di protezione collettiva. Una possibile errata corrige dovrebbe
sostituire la parola predisporre con preferire
I SISTEMI DI PROTEZIONE
ANTICADUTA: CARATTERISTICHE
DEL PRODOTTO E NORME DI
RIFERIMENTO
I dispositivi di protezione collettiva dei
bordi contro le cadute dallalto,
denominati comunemente parapetti,
sono costituiti generalmente da una
16
UNI EN 13374
UNI EN 13374
17
18
Titolo IV - Capo II
Sezione VII Costruzioni edilizie
19
20
Titolo IV - Capo II
Sezione IV - Ponteggi in legname e altre opere provvisionali
21
???
Montante di sommit:
impiego non idoneo ed elemento non autorizzato
22
Ing. M. Candreva
Montante di sommit:
impiego non idoneo ed elemento non autorizzato
23
Montante di sommit:
impiego non idoneo ed elemento non autorizzato
24
NO
25
PUNTELLI
26
27
MENSOLE
28
CAVALLETTI
D.Lgs. 81/2008
Art. 139 e
Allegato XVIII
Punto 2.2.2.
29
30
Art. 139
A
L
L
E
G
A
T
O
2.2.2.1.
2.2.2.2.
2.2.2.3.
X
V
I
I
I
2.2.2.4
TRABATTELLI
31
D.Lgs. 81/2008
Art. 140
D.Lgs. 81/2008
Allegato XXIII
1998
32
art. 140, c. 1
+ deroga
art. 140, c. 4
art. 140, c. 5
art. 140
cc. 2 e 3
art. 140, c. 6
CASSEFORMI
33
34
TORRI DI SOSTEGNO
35
36
D.Lgs. 81/08
All. XXIII
D.Lgs. 81/2008
All. XX Sez. A
D.Lgs. 81/2008
All. XX Sez. B
37
PONTEGGI
38
Titolo IV - Capo II
Sezione V Ponteggi fissi
PONTEGGIO FISSO
(artt. 131 e segg. D.Lgs.
D.Lgs. 81/2008)
LEGNO
A TUBI E GIUNTI
a PORTALE
A TELAI
METALLICO
PREFABBRICATI
ad H
CHIUSO
ad ELEMENTI
COMPONIBILI
39
PTG
PTP
40
PTP
PTP
41
PTP
PMTP
42
PMTP
AUTORIZZAZIONE
ESTENSIONE
VOLTURA
43
PF
il FABBRICANTE
che intende costruirli in Italia o
il LEGALE
RAPPRESENTANTE
AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE
(art.131, c.2 D.Lgs. 81/2008 e smi)
completa di istruzioni e schemi
c.d. LIBRETTO
(art.131, c.6 D.Lgs. 81/2008 e smi)
44
Titolo IV - Capo II
Sezione V Ponteggi fissi
Provv.
Cap. IV
Cap. V
I
B
R
E
T
Cap.VI
Cap. VII
(ovvero
All. 1
ovvero
All. A)
All. 2
T
O
45
46
Requisiti
oggetto
di
verifica
da
parte
dell'IGQ
O R G A N I Z Z A T I V I:
-Il richiedente in possesso di un Sistema di Gestione per la Qualit secondo UNI EN
ISO 9001:2000.
A F F I D A B I L I T D E I P R O C E S S I:
Materiali e semilavorati
-Certificazione di conformit di origine secondo standard riconosciuti;
-verifiche sistematiche di dimensioni, aspetto e propriet fisico chimiche;
-registrazione sistematica di prove e controlli.
Fabbricazione
-Piani di fabbricazione e controllo;
-processi di saldatura qualificati;
-identificazione dei prodotti ottenuti ai fini della rintracciabilit;
-registrazione sistematica dei parametri di processo e dei controlli eseguiti.
Trattamenti superficiali
-Processi di zincatura e verniciatura secondo standard riconosciuti;
-processi di zincatura e verniciatura qualificati;
-identificazione dei prodotti ottenuti ai fini della rintracciabilit;
-registrazione sistematica dei parametri di processo e dei controlli eseguiti.
Movimentazione, stoccaggio e spedizione
-Modalit e criteri definiti ai fini di assicurare l'integrit dei prodotti.
A F F I D A B I L I T D E I P R O D O T T I:
Rispetto dell'aut.zione ministeriale
-Materiali;
-forma;
-dimensioni.
Accoppiabilit
-Verifica di corrispondenza dei prodotti finiti ai requisiti dimensionali e di forma entro i
limiti delle tolleranze predefinite.
.
Valore
aggiunto
della
certificazi
one di
prodotto,
ovvero
obiettivi
del
marchio di
qualit
SQ
PONTEGGI:
1.CERTEZ
ZA DELLA
CONFORMIT AI
REQUISITI
COGENTI
2.GARANZ
IA DI
AFFIDABILIT'
NELL'UTILIZZATORE
47
Requisiti
oggetto
di verifica
da parte
dell'IGQ
Durata
- Verifica di corrispondenza dei prodotti ai test prestabiliti ai fini
della bont dei processi di zincatura e verniciatura eseguiti.
Identificazione
- Identificazione di origine di ogni componente;
- identificazione dei materiali costituenti gli elementi critici del
ponteggio;
- identificazione della data di fabbricazione,
- identificazione della conformit allo schema certificativo SQ
PONTEGGI
S E R V I Z I O:
Manuale d'uso
Criteri e modalit di definizione, realizzazione e verifica degli ancoraggi;
criteri e modalit per una gestione in sicurezza delle attivit di
premontaggio, montaggio, uso, smontaggio, controllo e trasporto.
Valore aggiunto
della certificazione di prodotto,
ovvero obiettivi
del marchio di
qualit
SQ PONTEGGI:
Consegna documentazione
Evidenza documentale della distribuzione controllata ai Clienti, diretti ed
indiretti di: libretto ex art.30 u.c. del D.P.R. n. 164/1956 e manuale d'uso.
Progettazione delle installazioni
Verifica della capacit dell'azienda
installazione in forma controllata.
ad
eseguire
progettazioni
di
Dopo ~ 20 anni:
48
49
50
Prova di collasso
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
Questo un lavoro in
quota con funi
Definizione
2m
61
62
63
PONTEGGI FISSI
1/3
64
PONTEGGI FISSI
2/3
6.
7.
8.
9.
PONTEGGI FISSI
3/3
65
2 Disegno esecutivo del PF, in conformit a quanto previsto dal successivo punto
5, nel caso in cui non previsto il progetto di cui al successivo punto 3, contenente:
identificazione del tipo di PF usato
generalit e firma del responsabile di cantiere
sovraccarichi massimi per metro quadro di impalcato
indicazione degli appoggi e degli ancoraggi
66
MSTP & NOLO s.r.l. - 00100 Nuoro - Via Roma n. 16 - tel. ______ fax ______ e-mail ______
Relazione circa l'esecuzione di PROVE sugli ANCORAGGI nel luogo di installazione del PMF
Il sottoscritto sig. Rossi, legale rappresentante della societ MSTP & NOLO s.r.l. (incaricata del
montaggio del PF presso il cantiere ubicato a Nuoro in via Milano n. 13) con sede a Nuoro in via
Roma n. 16, con l'ausilio dei suoi dipendenti che monteranno il PF sig. XXX in qualit di
preposto e sigg. YYY e ZZZ, tutti e tre in possesso dell'attestato/esperienza di cui allAllegato XXI
del D.Lgs. 81/2008 (ex Accordo Stato-Regioni del 26 gennaio 2006), alla presenza del calcolatore
del PF arch. Tizio,
ha proceduto alla realizzazione di n. 3 ancoraggi
(disposti nei punti indicati nell'allegato prospetto e considerati rappresentativi del materiale
costituente l'opera servita dal PF) sul luogo in cui sar montato il PF, utilizzando n. 3 tasselli ad
espansione meccanica analoghi a quelli che costituiranno gli ancoraggi del PF all'opera servita.
Si quindi proceduto, con l'ausilio di un tester tipo ... Marca con fondo scala pari a 2000
daN,
all'esecuzione di n. 3 prove di estrazione
dei suddetti ancoraggi allo scopo di determinarne le seguenti forze (Nu) all'opera servita
necessarie allo sfilamento e quindi stimare i valori degli sforzi (Ne=Nu/2.5) in esercizio:
Nu
1200 daN
1050 daN
1150 daN
Ne = Nu / 2.5
480 daN
420 daN
460 daN
Pertanto in esercizio, per ogni ancoraggio, il max sforzo di ancoraggio all'opera servita non
deve superare il valore di:
Ne,max=420 daN
Letto, confermato e sottoscritto.
Nuoro, 09/11/2006
Il legale rappresentante
MSTP & NOLO srl
Il preposto
I lavoratori
Il calcolatore
67
Pi.M.U.S.
Come se fosse un
disegno esecutivo di carpenteria
68
1/4
CONTENUTI MINIMI DEL PIMUS - Allegato XXII, D.Lgs. 81/2008)
1
Dati identificativi del luogo di lavoro (ubicazione del cantiere, descrizione dei
lavori da eseguire, data inizio installazione PF, durata max montaggio PF, data di
presunto smontaggio PF, durata max smontaggio PF, ecc.)
Identificazione del PF
2/4
CONTENUTI MINIMI DEL PIMUS - Allegato XXII, D.Lgs. 81/2008)
7 Indicazioni generali per le operazioni di mont./trasf./smont. del PF ("piano di
applicazione generalizzata"):
7.1. planimetria delle zone destinate allo stoccaggio e al montaggio del PF,
evidenziando, inoltre: delimitazione, viabilit, segnaletica, ecc.
7.2. modalit di verifica e controllo del piano di appoggio del PF (portata della
superficie, omogeneit, ripartizione del carico, elementi di appoggio, ecc.)
7.3. modalit di tracciamento del PF, impostazione della prima campata, controllo
della verticalit, livello/bolla del primo impalcato, distanza tra ponteggio (filo impalcato
di servizio) e opera servita, ecc.
7.4. descrizione dei DPI utilizzati nelle operazioni di mont./trasf./smont. del PF e loro
modalit di uso, con esplicito riferimento all'eventuale sistema di arresto caduta
utilizzato ed ai relativi punti di ancoraggio
7.5. descrizione delle attrezzature adoperate nelle operazioni di mont./trasf./smont.
del PF e loro modalit di installazione ed uso
7.6. misure di sicurezza da adottare in presenza, nelle vicinanze il PF, di linee
elettriche aeree nude in tensione, di cui allarticolo 117 del D.Lgs. 81/2008 e smi
7.7. tipo e modalit di realizzazione degli ancoraggi
7.8. misure di sicurezza da adottare in caso di cambiamento delle condizioni
meteorologiche (neve/vento/ghiaccio/pioggia) pregiudizievoli alla sicurezza del PF e
dei lavoratori
7.9. misure di sicurezza da adottare contro la caduta di materiali e/o oggetti
69
3/4
CONTENUTI MINIMI DEL PIMUS - Allegato XXII, D.Lgs. 81/2008)
Illustrazione delle modalit di mont./trasf./smont. del PF, riportando
le necessarie sequenze passo dopo passo (con particolare riguardo nei
confronti delle singole realizzazioni: passi carrai, disassamenti, piazzole di
carico, parasassi, partenze strette/larghe/sospese, ecc.), nonch
descrizione delle regole puntuali/specifiche da applicare durante le suddette
operazioni di mont./trasf./smont. del PMF (istruzioni e progetti
particolareggiati), con lausilio di elaborati esplicativi contenenti le corrette
istruzioni, privilegiando gli elaborati grafici costituiti da schemi/disegni/foto:
connettori, ecc.)
4/4
CONTENUTI MINIMI DEL PIMUS - Allegato XXII, D.Lgs. 81/2008)
Descrizione delle regole da applicare durante luso del PF:
regole generali per un corretto uso (non correre sugli impalcati, evitare
assembramenti di pi lavoratori e/o depositi di materiali/attrezzature sugli impalcati
di peso superiore alla relativa classe di carico del PF, non salire o scendere lungo i
montanti, ecc.)
regole generali per una corretta manutenzione (individuazione del lavoratore
all'uopo preposto, elenco dei controlli periodici e straordinari, ecc.)
70
In relazione al punto 3
dellALLEGATO XXII
PATENTINO
CORSO DI 28 ORE
71
Bisogna riconoscere
al legislatore
europeo il merito di
aver fortemente
voluto la direttiva
2001/45/CE del
27/06/2001,
recepita
nellordinamento
giuridico italiano con
il D.Lgs. 235/2003,
che ha modificato il
D.Lgs. 626/1994, e
che da ultimo
confluito nel D.Lgs.
81/2008 e smi
72
In relazione al punto 4
dellALLEGATO XXII
IDENTIFICAZIONE
DEL PF
Titolo IV - Capo II
Sezione II - Disposizioni di carattere generale
73
74
Titolo IV - Capo II
Sezione II - Disposizioni di carattere generale
75
76
In relazione al punto 5
dellALLEGATO XXII
DISEGNO ESECUTIVO
77
78
DISEGNO ESECUTIVO
79
In relazione al punto 6
dellALLEGATO XXII
PROGETTO
80
Titolo IV - Capo II
Sezione V Ponteggi fissi
81
SCHEMA NORMALE
SCHEMA CON MENSOLA INTERNA
SCHEMA CON DISASSAMENTO
SCHEMA CON PARTENZA STRETTA
SCHEMA CON PARTENZA LARGA
SCHEMA CON PIAZZOLA DI CARICO
SCHEMA CON PASSO CARRAIO
82