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Lezione del 09.05.

2007

Lezione n. 24

Aspetto molto importante per quanto riguarda la sicurezza la classificazione dei sistemi
in relazione alla messa a terra del neutro e delle masse.
Esistono tre sistemi differenti:
- TT
- TN
- IT
La prima lettera indica come collegato il neutro in cabina, la seconda come si collegano
le masse.
Tipico schema TT,dove neutro e masse collegati a terra:

In questo sistema la sicurezza in caso di guasto bt a carico dellutente, il quale dvve


coordinare adeguatamente le protezioni col suo impianto di terra.
In un sistema TN(neutro a terra e masse collegate al PE), la sicurezza a carico dellente
distributore:

Sistema IT(neutro flottante e masse collegate allimpianto di terra locale):

Dispositivo differenziale:
Il rel differenziale monofase per bassa tensione di tipo AC
sfrutta i flussi di induzione magnetica. costituito da un toroide
su cui sono avvolti due avvolgimenti, disposti in modo tale che
quando sono attraversati da due correnti uguali ed opposte la
somma vettoriale dei due flussi ungule a zero, o comunque
molto piccola.
disposto un terzo avvolgimento che ha il compito, tramite
una corrente indotta, di aprire il circuito quando i due flussi
sono diversi.
I11
I22
Se I1+I2=0 anche 1+2=0
Se I1+I20
1+20 quindi si genera una tensione indotta che fa circolare una
corrente che aprire il circuito
un rel differenziale perch fa la differenza dei due flussi ma dato che i flussi sono legati
alle correnti, di fatto fa la differenza delle due correnti. Quando c' un guasto la corrente
nella fase non uguale a quella che torna dall'altra parte perch una parte di corrente se
ne va verso terra. In queste condizioni la corrente che entra nella fase pi grande di
quella che torna nellaltra e allora i due flussi non sono pi uguali e la loro somma
vettoriale sar un valore diverso da zero e nel toroide si avr un flusso residuo. Questo
flusso differenziale si concatena con le altre spire (terzo avvolgimento) ottenendo una
tensione indotta capire morsetti.
Schema di collegamento di un rel differenziale:

nel caso di sistema trifase la realizzazione ancora pi semplice perch basta


far passare i conduttori dentro il toroide

Nel caso di sistema 3 fasi + N, bisogna far passare anche il neutro altrimenti
si otterrebbe un rel sensibile agli squilibri delle 3 correnti di fase.

Esistono 3 tipi di dispositivi:


a taratura fissanon si pu modificare ne soglia ne tempo dintervento

interruttori magnetotermici-differenzialiconglobati gia con altri dispositivi di


protezione
indipendenti
Nelle applicazioni industriali invece a taratura variabile cio si pu modificare soglia e
tempo dintervento.
Due categorie principali con:
In<250 A montaggio diretto sullinterruttore
In>250 A montaggio diretto sul quadro
Inoltre nelle applicazioni di tipo industriale sono di tipo elettronico, dove non si ricorre ad
un toroide ma ad un sistema che calcola le due correnti.
presente su tutti i dispositivi per verificare il funzionamento meccanico.
Parametri caratteristici sono:
Vn
In corrente che pu passare indefinitamente allinterno del dispositivo senza che
provochi lintervento.
Taglie: 6-10-16-25-32-40-63-100 A
INcorrente dintervento nominale, se la supero interviene
Taglie: 10-30-100-300-500-1000 mA
La necessit di avere tutte queste taglie nasce dal fatto che molti apparecchi hanno delle
correnti fisiologiche di dispersione.
Il differenziale di 30 mA il pi usato perch garantisce una protezione addizionale per i
contatti diretti, inoltre copre un ampia gamma di valori di resistenza di terra.
- Potere dinterruzione differenziale massimo: IM indica il valore massimo di corrente
sietrica che il dispositivo in grado di interrompere.
- Corrente di non intervento: valore di corrente per il quale il dispositivo non interviene
<0.5*IN
Secondo la cei 23-18 si ha la seguente caratteristica dintervento per un differenziale per
usi domestici:

Caratteristica scelta per rimanere allinterno della curva di sicurezza delle persone.
Se:
IN/IN=0.5 non si ha lintervento
IN/IN=1 si ha lintervento in 0.3s
IN/IN=2 si ha lintervento in 0.15s
IN/IN=5 si ha lintervento in 0.04s
Questo nel caso di dispositivi per uso generale, tipo G, per ottenere selettivit devo
accoppiare un interruttore di tipo G con un interruttore di tipo S.
Negli interruttori di tipo S non si hanno dei valori ben precisi dintervento ma delle fasce .
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Gli interruttori di tipo AC non vanno bene per tutti i carichi., se le correnti sono pulsanti o
continue si utilizzano differenti interruttori:
TIPO A componenti di gusto pulsanti unidirezionali:

nel caso di corrente sinusoidale AC si ha tutta questa variazione di flusso () mentre nel
caso di corrente pulsante ho questa variazione di flusso () questa piccola variazione di
flusso non pu essere sufficiente a rilevare il guasto, contro questo problema si utilizzano
toroidi con ciclo disteresi stretti:
dove questa variazione di flusso sufficiente per lintervento
del dispositivo.

Nel caso di componenti continue lunica soluzione utilizzare un rel di tipo elettronico.
Contro i contatti diretti si utilizzano protezioni di tipo passivo, metodi di prevenzione come:
o isolamento.
o Involucri.
o Barriere con almeno un IPXXB, dove la B sta impedire ingresso ad un dito di prova
o Di stanziamenti.
o Ostacoli.
o IN30mA
o Protezione automatica per interruzione dellalimentazione.
Protezione contro i contatti indiretti.
Sistema TT
La protezione automatica per interruzione deve
togliere tensione con i tempi coordinati con la
curva di sicurezza delle persone.
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Per comprendere meglio lo schema di lavoro bisogna fare il circuito equivalente, poich la
tensione di contatto varia da vuoto a carico.
La tensione di contatto a vuoto maggiore della tensione di contatto, questo perch la
corrente di dispersione nella persona fa salire il potenziale del terreno.. aspetto molto
importante che la protezione automatica deve intervenire prima che ci sia il contatto.

Applicando thevenin tra i morsetti a-b si ha:


Eth= V*Re/Re+RnUCO
Zth=Re*Rn/Re+Rn

Poich Zth trascurabile rispetto a Rb e Rtc si lavora su questo


circuito.

Qua la tensione disponibile non varia da vuoto a


carico.

Per avere sicurezza bisogna soddisfare questa equazione:


UCOUl
dove Ul vale:50V ambienti ordinari
25V ambienti particolari
quindi Re deve valere:
Re(Ul/V-Ul)*Rn
Se riesco a rispettare questa disuguaglianza nono sicuro per questa soluzione non
ingegneristicamente ed economicamente possibile perch dovrei realizzare impianti di
terra intorno ai 0.4.
Un'altra strada coordinare il valore della resistenza di terra con il tempo dintervento del
dispositivo; sapendo che una tensione di 50V pu essere tollerata per 5s.
Re Ul/I5s
Ipotizzando di aver realizzato limpianto di terra secondo la disuguaglianza di sopra e
conoscendo la corrente di guasto Ig, la tensione di contatto a vuoto pari a:Re*Ig con
quindi:
Uc=Ig*Re Ig* Ul/I5s
>1
Il rapporto Ig/I5s pu essere:

<1 cio la corrente di guasto pi piccola della corrente


che fa intervenire il dispositivo in 5 secondi
se minore di 1.
Ed in questo caso, poich la corrente di 5s pi piccola della corrente di guasto il
dispositivo non interviene per la tensione di contatto a vuoto pi piccola di Ul.
Questa condizione mi va bene perch se non ho lintervento del dispositivo la tensione di
contatto a vuoto inferiore della tensione limite.
Se invece Ig>I5s la tensione di contatto a vuoto diventa pi grande della tensione Ul per
poich la Ig >I5s e il dispositivo interviene.

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