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Dimagrire

con gusto

Guida pratica a un metodo


intensivo, multidisciplinare,
di dimagrimento per pazienti
diabetici obesi

Gennaro Saldalamacchia
Delia Pacioni

Indice
Prefazione

di Gabriele Riccardi - Angela Albarosa Rivellese

Introduzione

Capitolo 1 Educazione alimentare


Diabete e obesit: quali rischi corriamo?
Come si diventa obesi?
Come valutiamo il nostro sovrappeso?
Quanto dobbiamo perdere?
Una vita pi stretta allunga la vita

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Capitolo 2 Alimentazione
21
I nutrienti
22
Di quanta energia abbiamo bisogno?
29
Alimenti ad alta densit energetica
31
Alimenti a bassa densit energetica
34
La strategia del risparmio
35
Il potere saziante degli alimenti
36
I prodotti dietetici
39
Confronto tra prodotti senza zucchero o light e prodotti normali 40
Le regole per cambiare il nostro comportamento alimentare
42
Capitolo 3 Attivit fisica
Perch fare attivit fisica
Gli strumenti del monitoraggio
Monitoraggio dellattivit fisica
Monitoraggio del peso corporeo

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Capitolo 4 Lautomonitoraggio della glicemia


Lautocontrollo
I lettori della glicemia

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Capitolo 5 - Il nostro metodo


Come seguire il nostro metodo
Otto consigli per ogni giorno
Senza usare la bilancia
Dieta da 1100 calorie
Dieta da 1400 calorie
Seguire la dieta anche nelle occasioni particolari
Men delle Feste: piccoli trucchi per non prendere peso

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Conclusioni
Profilo degli autori

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Prefazione
Chiunque si interessi di diabete sa quanto sia difficile lapproccio
al paziente diabetico con obesit, che, daltra parte, rappresenta
una condizione che sta diventando sempre pi frequente.
Il manuale Dimagrire con gusto scritto dal dottor Saldalamacchia
e dalla dottoressa Pacioni con la collaborazione di altri medici e
dietisti, il tentativo di riportare in maniera semplice e chiara il
tipo di approccio che da anni si attua per questi pazienti nellarea
funzionale di Diabetologia del dipartimento di Medicina clinica e
sperimentale, affinch esso possa costituire un utile strumento
per le diverse figure professionali coinvolte nella cura del diabete.
Lapproccio utilizzato e descritto in questo manuale si basa su
un intervento multifattoriale (modifiche nutrizionali e incremento
dellattivit fisica), ma anche e principalmente su un intervento
educazionale intensivo, perch ormai dimostrato che solo chi
effettivamente motivato riesce a modificare il suo stile di vita.
Ogni capitolo del libro costituito da una breve introduzione
di tipo teorico, da una parte pi ampia di tipo eminentemente
pratico, con consigli semplici e chiari e, infine, da
raccomandazioni nutrizionali e riguardanti lattivit fisica.
Al libro sono allegati (disponibili online alla pagina www.
modusonline.it/dimagrirecongusto) un diario unificato e
numerose ricette elaborate e provate dalle nostre dietiste che
possono essere strumenti di grande utilit per poter seguire,
anche per lungo tempo, schemi dietetici ipocalorici senza
mortificare il gusto.
Siamo sicuri che questo manuale possa essere di aiuto alle
diverse figure professionali addette alla cura del diabete
nellimplementazione delle modifiche dello stile di vita necessarie
per il trattamento del paziente con diabete e obesit.

Gabriele Riccardi Angela Albarosa Rivellese




Introduzione

di Gennaro Saldalamacchia

Negli ultimi 50 anni, nella maggior parte dei paesi industrializzati, i


casi di sovrappeso sono rapidamente aumentati. Dal dopoguerra
in poi la modernizzazione, lo sviluppo industriale e lavvento di
nuove tecnologie hanno determinato la diffusione del benessere
economico accompagnato da profondi e, non sempre salutari,
cambiamenti dello stile di vita che hanno riguardato, e riguardano
tuttora, in particolar modo le abitudini alimentari e il livello di
attivit fisica.
In particolare, la dieta andata via via arricchendosi di alimenti
ad alto contenuto energetico: dolci, formaggi, salumi, alcolici,
bevande zuccherate, cibi fast-food; mentre il consumo di cibi
semplici e naturali, come legumi, cereali integrali, verdure
andato fortemente diminuendo.
Inoltre, con il passare del tempo, la vita nelle citt diventata
molto pi sedentaria a causa delleccessivo utilizzo dei mezzi
di trasporto anche per brevi spostamenti, la scarsa pratica di
attivit sportive, la diffusione nel tempo libero di attivit che non
richiedono movimento (uso di computer, videogiochi, televisioni).
Si pu dire allora, vista la prevalenza del sovrappeso in molte
parti del mondo, che ci si trova di fronte a una vera e propria
epidemia globale (globesit), dalla quale anche lItalia risulta
colpita: nel nostro Paese, infatti, ben un adulto su tre risulta
essere in sovrappeso!
Lobesit rappresenta una tra le patologie croniche la cui
diffusione in continua progressione. Scarsamente considerata
fino ad alcuni anni fa, la sua importanza andata rapidamente
aumentando quando stata associata a elevate comorbidit e
mortalit.
Una indagine condotta dallIstat sulla popolazione italiana, mostra
che ben il 34% risulta essere in sovrappeso, mentre il 9-10%
obeso.


Al crescere dellet la quota di soggetti obesi aumenta e la


distribuzione territoriale di tale fenomeno rivela profonde
differenze tra Nord e Sud Italia: nel Meridione infatti l11% della
popolazione obesa, mentre nel Settentrione tale percentuale si
attesta all8%. Ci dovuto alla correlazione tra tasso di obesit
e condizioni socio-economiche svantaggiate, tra eccesso di peso
e bassi livelli distruzione.
Le cause dellobesit
molto difficile delineare le cause principali di tale patologia,
poich una sindrome clinica multifattoriale, determinata,
cio, da varie componenti dordine genetico, endocrino,
metabolico, psicologico e ambientale. Questi fattori sono spesso
interconnessi tra loro e isolarne i singoli elementi patogenetici
risulta spesso arduo e inesatto.
Fattori sociali e culturali: lassunzione del cibo nettamente
influenzata da abitudini e modi di fare imposti dalla societ
moderna. Lo sviluppo economico ha consentito una grande
disponibilit di cibo e la facilit di procurarselo. I molteplici
interessi economici di grandi e piccole aziende, che promuovono
campagne pubblicitarie frenetiche per indurre la popolazione
allacquisto dei prodotti alimentari. Questo determina una
funzione degli alimenti ben diversa da quella fisiologica e
conseguentemente una iperalimentazione: il cibo un modo per
socializzare, un modo di ritrovarsi che permette di comunicare
sentimenti, di manifestare il proprio gusto e le proprie possibilit
economiche agli altri.
Inoltre lo sviluppo economico ha anche portato lessere umano a
una sempre maggiore sedentariet.
Obesit, complicanze e diabete
L obesit un forte fattore di rischio per le principali cause


di morte tra la popolazione generale e spesso associata a


pi alterazioni metaboliche che vengono caratterizzate come
Sindrome metabolica.
Le alterazioni tipiche della Sindrome metabolica sono:
1 alterazioni del metabolismo glucidico (diabete tipo 2)
2 alterazioni del metabolismo lipidico
3 insulinoresistenza
4 iperuricemia
5 ipertensione arteriosa
6 alterazioni dei fattori della coagulazione
7 patologie respiratorie
8 malattie epatobiliari (calcolosi della colecisti)
9 malattie articolari
10 neoplasie.
Tutto ci porta a un aumentato rischio di cardiopatia ischemica
ed dimostrato che, indipendentemente dal livello assoluto di
obesit, una distribuzione del grasso corporeo di tipo addominale
il maggior fattore di rischio per lo sviluppo di diabete tipo 2.
L importanza di perdere peso
Abbiamo visto come la perdita di peso intenzionale, ottenuta
modificando il proprio stile di vita, possa aiutare a prevenire e
controllare malattie croniche come il diabete tipo 2 e le malattie
cardiovascolari.
Numerosi sono gli effetti favorevoli della perdita di peso sulla
glicemia. Una modesta perdita di peso riduce il rischio di
sviluppare il diabete e determina un miglioramento nel controllo
glicometabolico nei diabetici; questi effetti benefici sono ottenuti
gi riducendo del 5-10% il peso iniziale.
Inoltre la perdita di peso, anche se modesta, associata a un
miglioramento dellaspettativa di vita nella popolazione generale.


Quale trattamento?
La terapia dellobesit mira alla riduzione del peso corporeo e del
tessuto adiposo a un livello tale da migliorare lo stato di salute e
ridurre il rischio di complicanze acute e croniche.
Le strategie del trattamento dellobesit sono prevalentemente
tre: la dieta ipocalorica, lattivit fisica e la modifica dello stile di
vita in termini di educazione alimentare.
La dieta
La diminuzione dellapporto calorico si ottiene riducendo la
quantit e migliorando la qualit del cibo consumato.
Al centro del trattamento terapeutico per la riduzione del
peso c il soggetto obeso con le sue capacit e i suoi aspetti
psicologici e comportamentali; egli stesso sar artefice del
cambiamento attraverso un programma integrato di attivit fisica,
di educazione alimentare e di terapia dietetica.
Diete fortemente ipocaloriche (di 800-1100 calorie) permettono
di ottenere un calo ponderale rapido e consistente. Queste
sono certamente pi efficaci a breve termine rispetto alle
diete moderatamente ipocaloriche e quindi rinforzano la
motivazione a continuare il regime dietetico. Con il calo
ponderale si ottiene anche una marcata riduzione della glicemia,
dellinsulinoresistenza e, in coloro che assumono forti dosi di
insulina, una riduzione del fabbisogno insulinico che si mantiene
anche dopo il ritorno a un regime alimentare moderatamente
ipocalorico.
Durante la terapia di riduzione del peso si incontrano due
principali difficolt: iniziare e ottenere un calo ponderale
soddisfacente ma, soprattutto, mantenere la perdita di peso
raggiunta.
In generale, la perdita di peso ottenuta con questo tipo di
intervento di 0.4-0.5 Kg a settimana; lammontare della perdita
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di peso ottenibile e il suo mantenimento nel lungo periodo


possono essere migliorati se tali programmi sono utilizzati
in combinazione con un esercizio fisico costante. Molti, nel
corso di un processo faticoso di cambiamento, non riescono a
vedere alcun risultato immediato, facilmente si scoraggiano e
abbandonano gli sforzi. Per ottenere un successo bisogna avere
una forte motivazione e capire i vantaggi della perdita di peso.
Lattivit fisica
Nei soggetti obesi un regolare esercizio fisico ha il merito di
aumentare il consumo calorico e di intervenire direttamente sul
metabolismo del glucosio, in quanto lallenamento determina
una serie di cambiamenti nella composizione corporea e nella
capacit ossidativa muscolare. In particolare si osserva una
riduzione del grasso corporeo, specialmente nella regione
addominale, un miglioramento della capacit di utilizzo del
glucosio e la riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare
associati. Se lesercizio intenso determina unipertrofia
muscolare che migliora la sensibilit allinsulina in associazione
a un miglioramento della dislipidemia, dellipertensione e della
ipercoagulabilit con effetti benefici sulla malattia cardiovascolare
aterosclerotica e sulla psiche. Si rende necessario un approccio
graduale allattivit fisica, preferenzialmente di tipo aerobico,
per scongiurare traumi fisici di natura muscoloscheletrica e la
possibilit di ischemia miocardica silente che potrebbe essere
aggravata da un programma di esercizi troppo aggressivo.
Quindi il paziente deve essere informato sulla possibilit dei rischi
associati allesercizio fisico legati ai traumi del piede diabetico o
lipoglicemia indotta dallesercizio fisico. Lesercizio fisico ideale
sarebbe camminare, usare la cyclette o nuotare 3-4 volte a
settimana per 20-30 minuti. Si insiste molto sul camminare in
quanto si ritiene che questa sia la forma pi appropriata di attivit
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fisica per soggetti di mezza et, in sovrappeso o obesi, diabetici.


I pazienti con problemi ortopedici possono prediligere il nuoto e
la cyclette.
Va effettuata unattivit che utilizza grandi gruppi muscolari,
aerobica e ritmica come camminare, correre, nuotare, andare
in bicicletta, che pu essere continuata per periodi prolungati
di tempo oppure con attivit sportive di resistenza, singole o di
squadra.
Se lintervento si limita alla sola pratica di esercizio fisico, la
perdita di peso generalmente modesta, appena 2-3 Kg nellarco
di un mese, anche se diversi studi hanno dimostrato che coloro
che praticano un attivit fisica regolare mantengono meglio la
perdita di peso ottenuta rispetto a coloro che sono sedentari.
Lobiettivo da porsi deve essere ragionevole e verificabile poich
il cambiamento richiede un notevole sforzo. Poter constatare,
fin dalle prime fasi, qualche miglioramento rappresenta
indubbiamente uno stimolo positivo a continuare.
necessario, quindi, focalizzare lattenzione su obiettivi
terapeutici diversi dalla sola glicemia quali il controllo della massa
adiposa e, in particolare, delladiposit viscerale.
Lautomonitoraggio
Il dimagrimento nella maggior parte dei casi avviene in modo
lento e spesso la mancanza di risultati immediati rappresenta una
pericolosa fonte di demotivazione. Questo ostacolo pu essere
aggirato indirizzando lattenzione del paziente non sullobiettivo
della perdita di peso globale in breve tempo ma su un obiettivo
intermedio pi facilmente raggiungibile e valutabile, vale a dire
un cambiamento di stile di vita. Nella terapia comportamentale
e cognitiva fondamentale lutilizzo dellautomonitoraggio
alimentare, dellattivit fisica e del peso corporeo.
Scopo della compilazione del diario alimentare quello di
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individuare gli atteggiamenti sbagliati nei confronti del cibo


in modo da intervenire per la risoluzione di problemi legati al
pasto quali la velocit di assunzione, lo squilibrio nutrizionale tra
i pasti e non meno importante lassunzione di cibo in risposta
a un particolare stato emotivo. Viene acquisita la capacit di
registrare il livello di fame e di saziet che aiutano ad aumentare
la consapevolezza nei confronti di questi segnali biologici e a
regolare su di essi il proprio comportamento alimentare.
Lautomonitoraggio aumenta la consapevolezza del paziente
riguardo al comportamento da cambiare concordando con il
terapeuta stili comportamentali pi idonei.
In un secondo momento lautomonitoraggio diventa un mezzo per
valutare gli effettivi cambiamenti del soggetto e quali tecniche
riuscito ad acquisire, permettendo di attuare un rinforzo positivo
per il mantenimento di tali comportamenti.

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Capitolo 1
EDUCAZIONE ALIMENTARE
Delia Pacioni Valeria Tia

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Diabete e obesit: quali rischi corriamo?

Il sovrappeso compromette lo stato di salute poich predispone


allo sviluppo di diverse patologie considerate i principali fattori di
rischio cardiovascolare.
Perch perdere peso? Perch la perdita di peso:
r iduce i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari
(ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, aumento della pressione
arteriosa)
migliora il controllo della glicemia
migliora la qualit e la durata della vita.
Lobesit un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari e
spesso associato a un aumento dei valori:
della glicemia
del colesterolo
dei trigliceridi
della pressione arteriosa.
Il diabete dovuto a un aumento dello zucchero nel sangue,
liperglicemia, per una mancanza dellinsulina oppure per una
cattiva utilizzazione di questa da parte dellorganismo.
In presenza di grasso in eccesso lorganismo non riesce a utilizzare
in maniera adeguata linsulina, con un aumento della glicemia.
Questo tipo di diabete definito diabete di tipo 2 e migliora con la
riduzione del sovrappeso.

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Come si diventa obesi?

Se introduciamo pi calorie di quante ne consumiamo queste


si accumuleranno nel nostro corpo sottoforma di grasso
determinando la condizione di sovrappeso.
Quali errori ho commesso?
Mangiare pi del necessario (eccessiva quantit)
Abusare di alimenti ricchi in grassi (errore nella qualit)
Fare poca attivit fisica (eccessiva sedentariet).

Come valutiamo il nostro sovrappeso?

Un metodo semplice ma attendibile per verificare se si o no


in sovrappeso quello di calcolare il proprio Indice di Massa
Corporea (IMC) che si ottiene dividendo il peso in chilogrammi
per il quadrato dellaltezza in metri.

IMC =

Peso (kg)
altezza2 (m)

Classificazione
IMC
normopeso
18,5 24,9
sovrappeso
25 29,9
obesit lieve
30 34,9
obesit moderata 35 39,9
obesit grave
> 40

rischio di complicanze
nella media
aumentato
moderato
elevato
molto elevato

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Esempio
Il signor Rossi alto 1,70 m pesa 81 Kg, il suo IMC sar:
81
(1,70x1,70)

IMC =

81
2,89

= 28 Kg/m2

L Indice di Massa Corporea 28 Kg/m2 per cui valutando tale


valore con la tabella sopra riportata il sig. Rossi risulta essere in
sovrappeso.
LIndice di Massa Corporea pu essere valutato anche in modo pi
semplice utilizzando il seguente schema (individuate la colonna
corrispondente al vostro peso e incrociatela con la riga che indica
la vostra altezza).
Sovrappeso

Obesit lieve

Obesit grave

Obesit moderata

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1,82
1,80
1,78
1,76
1,74
1,72
1,70
1,68
1,66
1,64
1,62
1,60
1,58
1,56
1,54
1,52
1,50

Altezza m

Normopeso

Che cosa il sovrappeso?


eccesso di grasso corporeo
condizione frequente in tutti i paesi industrializzati dipendente
da:
1. abbondanza e disponibilit di cibi ricchi di calorie
2. scarsa o assente attivit fisica.

Quanto dobbiamo perdere?

Una piccola perdita anche del 7-10% del peso corporeo, purch
mantenuta nel tempo, risulta vantaggiosa nel determinare
un miglioramento della glicemia, del livello di colesterolo e di
trigliceridi, nonch della pressione arteriosa.

Esempio
Il signor Rossi alto 1,70 m, pesa 81Kg, ha un IMC di 28 Kg/m2
in sovrappeso), per ottenere una perdita di peso del 7% dovr
raggiungere il peso di:
81 kg 5,5 kg = 73 kg

19

Una vita pi stretta allunga la vita!

Non basta conoscere solo il proprio grado di


sovrappeso: importante anche conoscere la
localizzazione del grasso corporeo.
Con la semplice misurazione della circonferenza
vita possiamo valutare laccumulo di grasso
addominale, in quanto maggiore la misura della
circonferenza vita (CV), maggiore il rischio di
andare incontro a:
patologie cardiocircolatorie
diabete
morte prematura
tumori.
Valori limite della circonferenza vita

20

Uomini
< 102 cm

Donne
< 88 cm

Capitolo 2
ALIMENTAZIONE
Valeria Tia

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I nutrienti
Li assumiamo con gli alimenti che consumiamo. Questi forniscono:
energia (proteine, carboidrati o zuccheri, lipidi o grassi, alcol)
m
 ateriale per la crescita e la riparazione dei tessuti
dellorganismo (proteine e sali minerali)
s
 ostanze che regolano le funzioni dellorganismo (vitamine e sali
minerali).
I nutrienti, che si trovano in percentuali differenti in ciascun
alimento, sono detti energetici se forniscono calorie allorganismo.
In base al tipo e al contenuto di nutrienti presenti gli alimenti
vengono classificati in:
a
 d alta densit energetica, ovvero gli alimenti ricchi di grassi
e zuccheri, che pur se consumati in piccole porzioni apportano
molte calorie (olii, burro, ecc.)
a
 bassa densit energetica, ovvero alimenti ricchi di acqua e
fibre, che pur se consumati in grandi quantit forniscono poche
calorie (ortaggi e verdure).
Diversi nutrienti forniscono un diverso apporto calorico.
lipidi o grassi

1 grammo = 9 calorie

alcol

1 grammo = 7 calorie

proteine

1 grammo = 4 calorie

carboidrati o zuccheri

1 grammo = 3,75 calorie

sali minerali

1 grammo = 0 calorie

vitamine

1 grammo = 0 calorie

fibre

1 grammo = 0 calorie

acqua

1 grammo = 0 calorie

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I lipidi o grassi

Comunemente chiamati grassi, i lipidi comprendono una grande


variet di molecole, accomunate dalla caratteristica di essere
insolubili in acqua.
Nellorganismo umano i lipidi assolvono a molte e importanti
funzioni. Rappresentano la principale fonte di energia di riserva per
il nostro organismo, la loro utilizzazione avviene pi lentamente di
quella dei carboidrati, per cui un eccessivo consumo di grassi porta
a un aumento del grasso corporeo e quindi allobesit. Particolare
attenzione deve essere posta, non solo alla quantit, ma anche alla
qualit dei grassi per prevenire le malattie cardiovascolari.
Gli acidi grassi possono essere classificati in:
saturi: quando presentano tutti legami semplici
monoinsaturi: quando nella catena presente un solo doppio
legame
polinsaturi: quando i doppi legami sono due o pi.
I lipidi di origine animale (contenuti abbondantemente in burro,
strutto e sego) sono perlopi solidi a temperatura ambiente. I
grassi vegetali sono liquidi a temperatura ambiente, e sono detti olii.
I grassi vegetali non sono dannosi alla salute purch consumati
in piccole quantit. Gli olii di cocco e di palma pur essendo olii
vegetali contengono un elevato contenuto di acidi grassi saturi.
Sono contenuti nei prodotti da forno confezionati (merendine,
snack salati e dolci, taralli, ecc.).

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Gli alimenti pi ricchi in grassi sono:


condimenti (olio, margarina, burro, strutto, panna, pancetta)
latte e derivati (formaggi, latticini, ecc.)
carni grasse e insaccati
dolci.
Alimento
Grassi
(per 100 gr)
olio di mais
olio di arachide
olio di soia
strutto
sego
burro
margarina
maionese 80%
prosciutto
salsiccia
wurstel di suino
carne di suino (magra)
ricotta al 40%
carne di vitello (magra)
fegato
pollo (senza pelle)
latte intero
ricotta magra

24

100
100
100
98,7
82
80
80
79,9
52
51,5
31,1
14,2
12,1
6
5,1
3,8
3,5
0,6

Acidi grassi
saturi

polinsaturi

25
18
15
47,2
46
32
13
14
17
19
11
5,1
8,4
2,8
1,3
1
2
0,4

50
29
72
4,3
2
22
32
40
5
3,1
3
1,3
0,2
0
0
1
0
0

Colest.

107
280
250

55
100
85
100
90
40
90
250
75
11

Le proteine

Le proteine sono dei composti organici particolarmente complessi,


costituenti fondamentali di ogni cellula animale e vegetale.
Di fondamentale importanza per tutti gli essere viventi, le proteine
svolgono funzione energetica, strutturale, immunitaria, di trasporto
(di ossigeno, metalli, lipidi, di membrana), di identificazione
dellidentit genetica, ormonale, enzimatica, contrattile. Le proteine
hanno funzione costruttrice, sono come i mattoni di una casa
con i quali si costruiscono e si riparano tutte le parti del nostro
organismo.

si trovano in
Le proteine possono essere distinte in proteine dorigine animale e
proteine dorigine vegetale.
Ecco alcuni alimenti che le contengono:
PROTEINE DORIGINE
ANIMALE

carne, pesce, uova,


latte e derivati

PROTEINE DORIGINE
VEGETALE

legumi, cereali,
frutta secca

25

I carboidrati

Hanno la funzione di fornire allorganismo energia rapidamente


utilizzabile.
Se consumati in eccesso portano a un aumento del peso
corporeo. Nei pazienti diabetici aumentano, in diverso modo, il
valore della glicemia.
Carboidrati complessi vengono assorbiti lentamente
Carboidrati semplici vengono assorbiti rapidamente
Ecco quali alimenti li contengono.
carboidrati

tipo

amido
carboidrati
complessi

pasta, riso, mais, pane,


fette biscottate, crackers,
grissini, biscotti, cereali
per la prima colazione,
pizza, ecc.
legumi, cereali integrali

amido e fibra
saccarosio
maltosio
glucosio
galattosio

si trovano in

carboidrati
semplici

zucchero, miele, bevande


zuccherate, gelati,
caramelle, biscotti, dolci,
cioccolata, merendine

lattosio

latte, yogurt, creme, ecc.

fruttosio

frutta

maltitolo
mannitolo
sorbitolo
xilitolo
26

polialcoli

caramelle senza zucchero,


prodotti light,prodotti per
diabetici, ecc.

Le fibre

Le fibre sono componenti degli alimenti vegetali che non vengono


digerite o assorbite e poich nellintestino assorbono acqua e si
rigonfiano, producono un notevole senso di saziet. Alcune, simili
a spugne, rallentano e riducono lassorbimento dei grassi e degli
zuccheri migliorando i valori sia del colesterolo che della glicemia.
Le fibre, inoltre, regolano il transito del contenuto intestinale
risultando utili nella correzione della stipsi.
Portano a un miglior controllo della glicemia: le fibre riducono
lassorbimento degli zuccheri che abbiamo consumato.
Abbassano i valori di colesterolo nel sangue: riducono
lassorbimento dei grassi contenuti negli alimenti.
Aumentano il senso di saziet, aiutandoci a seguire meglio la
dieta.
Per queste ragioni dovremmo aumentare il nostro consumo di
fibre. Come?
Consumando una porzione di legumi almeno 3-4 volte la
settimana (fagioli, ceci, lenticchie, fave, piselli)
Consumando una porzione abbondante di verdura a pranzo e
cena, in particolare quelle pi ricche in fibre vegetali (carciofi,
carote, fagiolini, melanzane, broccoli, funghi, cavolfiore,
zucchine)
Scegliendo frutta ricca in fibre ai pasti e agli spuntini (mele,
agrumi, nespole, fragole, pere, prugne, albicocche).
Negli ultimi anni la nostra alimentazione si arricchita di alimenti
raffinati e calorici (farina bianca, pasta, grassi, ecc.), mentre si
ridotto il consumo di alimenti ricchi di fibre vegetali (cereali
integrali, legumi, verdure, frutta).

27

Le vitamine e i sali minerali

Le vitamine e i sali minerali svolgono una funzione regolatrice


e protettiva, pur non fornendo energia, permettono un buon
funzionamento del corpo umano e contribuiscono a difenderlo da
molte malattie.
Alcune vitamine sono sensibili alla luce e al calore e possono
perdersi nellacqua di cottura.
I sali minerali sono i costituenti principali di ossa e denti e sono
presenti in quantit variabile in tutti gli alimenti. Sono solubili in
acqua e cos possono anchessi perdersi nel liquido di cottura.

28

Di quanta energia abbiamo bisogno


Se vogliamo ottenere un significativo dimagrimento e mantenere
la perdita di peso nel tempo necessario modificare le nostre
abitudini alimentari adottando un piano di sana alimentazione che
coinvolga tutta la famiglia.
Il nostro corpo funziona come una macchina che per mettersi
in moto ha bisogno di benzina, rappresentata dallenergia
proveniente dai nutrienti contenuti negli alimenti che consumiamo.
Questa viene misurata in calorie.
Il fabbisogno di energia varia per ognuno di noi in base al sesso,
allet e a due fattori principali.
Metabolismo basale che rappresenta lenergia spesa dal
nostro organismo a riposo e che serve a garantire la nostra
sopravvivenza: il funzionamento del cuore, la respirazione, il lavoro
di tutti gli altri organi, ecc.
Attivit fisica cio lenergia spesa per le attivit che svolgiamo
quotidianamente: camminare, fare la spesa, svolgere i lavori
domestici, praticare uno sport, ecc.
Le calorie che il nostro organismo consuma per il metabolismo
basale e per lattivit fisica rappresentano tutte le calorie di cui
abbiamo bisogno.
Il nostro peso, quindi, il risultato del rapporto tra:
 calorie introdotte

 calorie consumate

29

Un giusto equilibrio tra le calorie introdotte con gli alimenti e quelle


consumate permette di mantenere il peso corporeo nella norma,
quando introduciamo pi calorie di quante necessarie o di quante
ne consumiamo si diventa grassi. Dobbiamo allora ridurre le calorie
introdotte con la dieta e aumentare quelle consumate con lattivit
fisica.
Attivit

Consumo calorico
(Kcal/ora)

Camminare di buon passo (4 km/ora)

190

Andare in bicicletta

280

Fare giardinaggio

290

Fare jogging (8 km/ora)

420

Danza aerobica

450

Sci

480

Tennis

500

Corsa (9 km/ora)

800

Sci di fondo

800

Il corpo umano paragonabile a unauto, il cibo il nostro


carburante: pi ci muoviamo... pi ne consumiamo.
Per non ingrassare quindi il cibo che ingeriamo ogni giorno deve
fornire una quantit denergia uguale a quella che viene spesa.

30

Alimenti ad alta densit energetica


condimenti

Kcal

Olio, 1 cucchiaio
90
(oliva, arachidi, girasole, mais, soia, ecc.)
Burro, 1 cucchiaio
75
Panna, 1 cucchiaio 50
Parmigiano, 1 cucchiaio 40
Maionese, 1 cucchiaio 65

M
 oderiamo la quantit dei grassi e degli olii che usiamo per
condire e cucinare. Ricordiamo che non esistono olii magri
e olii grassi. Tutti gli olii, indipendentemente allaspetto e dal
colore, apportano le stesse calorie.
C
 erchiamo di evitare sempre il consumo di cibi fritti perch
ricchi di calorie; utilizziamo padelle antiaderenti, la cottura al
cartoccio o al vapore, al forno (tradizionale o a microonde), per
la preparazione dei cibi e insaporiamoli con aromi e spezie.

formaggi e latticini
Kcal
Formaggi stagionati o spalmabili (80 gr)
290
asiago, emmenthal, provolone, formaggino, stracchino, ecc.
Latticini (100 gr) 260
mozzarella, fior di latte, provola, scamorza

N
 on esistono formaggi magri, i formaggi apportano tutti un
notevole quantitativo di grassi e calorie!

31

Insaccati
Salame, 1 fetta
Mortadella, 1 fetta
Pancetta, 1 fetta
Salsiccia, una
Wurstel, uno

Kcal

Primi piatti elaborati


Tortellini con panna, 1 porzione
Lasagna, 1 porzione
Pasta al forno, 1 porzione
Cannellone, uno

Kcal

Snack
Patatine fritte, 1 busta piccola
Pop-corn, 1 busta piccola
Salatini da party, 1 busta piccola
Pizzetta, una
Merendina, una

Kcal

32

35
50
35
240
80

700
600
600
100

330
245
206
270
150

F ormaggi, latticini, insaccati, dolci e snack, sono alimenti ricchi


anche di grassi saturi e colesterolo. Un consumo frequente di
questi alimenti porta, a lungo andare, allaumento dei valori del
colesterolo aumentando il rischio di malattie cardiovascolari.

Frutta secca
Arachidi, pistacchi, noci, nocciole, 100 gr
Fichi, albicocche, prugne, castagne, 100 gr

Kcal

Dolci
Cornetto, uno
Dolce farcito, uno
Dolce senza crema, uno
Gelato, 1 coppetta
Biscotti farciti, 100 grammi
Biscotti secchi, 100 grammi
Zucchero, 1 cucchiaino
Miele, 1 cucchiaino
Marmellata, 1 vaschetta

Kcal

Bevande analcoliche
Bevanda tipo cola, aranciata, 1 lattina
Succhi di frutta, 1 bicchiere

Kcal

Bevande alcoliche
Vino, 1 bicchiere (150 cc)
Birra, 1 bicchiere (150 cc)
Amaro, 1 bicchierino (40 cc)
Aperitivo, 1 bicchiere (125 cc)
Brandy, whisky, cognac, 1 bicchierino (40 cc)

Kcal

640
265

330
370
230
140
450
420
20
15
55

130
110

112
70
97
100
90

33

Alimenti a bassa densit energetica


Condimenti
Aceto, limone, salsa di soia, ketchup
Spezie, aromi, odori

Kcal

Latte o derivati
Yogurt magro (anche alla frutta), 1 vasetto
Latte scremato, 1 bicchiere
Fiocchi di latte magri, 100 gr

Kcal

Verdure
1 porzione, 250 gr

Kcal

Snack
Frutto, uno medio
Finocchio, uno grande
Sedano, una costa
Carote, una grande

Kcal

Bevande light (acaloriche)


T con dolcificante
Tisane con dolcificante
Caff con dolcificante
Cola light

Kcal

34

0
0

45
54
115

39

40
30
10
18

0
0
0
0

La strategia del risparmio


Per risparmiare calorie basta imparare a scegliere alimenti gustosi
ma leggeri, ecco alcuni esempi.
invece di Latte o yogurt intero
compro Latte o yogurt scremato
Risparmio

1 tazza/vas. = 105 cal


1 tazza/vas. = 58 cal
 47 cal

invece di Zucchero
1 cucchiaio = 40 cal
compro Dolcificante (aspart. o saccar.) 
= 0 cal
Risparmio
 40 cal
invece di Pane bianco
compro Pane integrale
Risparmio

1 fetta
= 173 cal
1 fetta
= 134 cal
 39 cal

invece di Salsiccia
compro Bistecca senza grasso
Risparmio

1 pezzo
= 304 cal
1 fetta media = 117 cal
 187 cal

invece di Prosciutto crudo con grasso 4 fette


= 134 cal
compro Prosciutto crudo senza grasso 4 fette
= 72 cal
Risparmio
 62 cal
invece di Patate fritte (15 g di olio)
compro Insalata mista con aceto bals.
Risparmio

una porzione = 305 cal


porz. grande = 25 cal
 280 cal

invece di Cola o vino


compro Cola light o acqua
Risparmio

1 bicchiere = 76 cal



= 0 cal
 76 cal
35

Il potere saziante degli alimenti


Quali alimenti preferire per sentirsi pi sazi e assumere meno
calorie?
Alcuni alimenti contribuiscono in misura maggiore di altri a
determinare un maggiore senso di saziet, che una variabile
importantissima per controllare il senso di fame, nemico principale
per tutti coloro che seguono una dieta.
Diversamente da quanto si pu credere, i cibi ad alta densit
calorica (cio ricchi di zuccheri e/o grassi come le bevande tipo
cola, i succhi di frutta, gli snack, i dolci, lolio, il burro, gli insaccati,
i formaggi, i latticini, ecc.), hanno un basso potere saziante;
per questo motivo, nel tentativo di saziarsi, facile consumarne
quantit anche elevate.
Consumare un cornetto la mattina, uno snack o una merendina
tra un pasto e laltro, un pezzetto di cioccolato o un biscotto dopo
una giornata stancante, ci gratifica fornendoci un senso di saziet,
che, per, solo immediato e nel giro di poco tempo svanisce
portando al desiderio di mangiarne ancora e aumentando cos le
calorie assunte. La sensazione di gratificazione apportata dagli
alimenti dolci crea un circolo vizioso, tale per cui non si riesce
pi a fare a meno del sapore dolce: si assumono cos quantit
sempre maggiori di dolci per saziarci, portando una vera e propria
dipendenza verso tali alimenti.
Lo stesso vale anche per le bevande tipo cola, gassose, succhi
di frutta, sciroppi, limonate o aranciate. Sono bibite che non
dissetano completamente e trascorso leffetto momentaneo,
saremo portati subito a berne ancora nel tentativo di dissetarci.
Potremmo cos consumare un surplus di calorie che va ad
aumentare il nostro apporto calorico giornaliero.

36

Al contrario, i cibi a bassa densit energetica risultano avere un


maggior potere saziante. Per la loro composizione, gli ortaggi e
la verdura inducono un senso di saziet precoce, in quanto nello
stomaco la fibra in essi contenuta, si rigonfia e aumenta di volume.
Queste caratteristiche li rendono particolarmente idonei per
chi voglia controllare il proprio peso, poich possibile un loro
maggiore consumo senza che il livello calorico della dieta si elevi
sensibilmente.
Possiamo assumere la stessa quantit di calorie, circa 150, con
quantit enormi di alimenti a bassa densit energetica e con
piccolissime quantit di alimenti ad alta densit energetica.
Grammi di alimenti che apportano 150 calorie
Bassa densit

grammi

Alta densit

grammi

finocchi

1667

mais

42

zucchine

1363

asiago

41

lattuga

1070

parmigiano

39

scarola

1000

salame

38

melanzane

883

cornetto

36

pomodori

882

cioccolato

28

peperoni

681

arachidi e noci

25

cavolfiore

600

maionese

23

37

Gli alimenti pi ricchi di acqua apportano meno calorie, al contrario


di quelli che ne contengono meno.
Percentuale di acqua e calorie fornite per 100 g
di alimento
ACQUA

% acqua

CALORIE

Verdure

90

15

Pesce - Carne

75

100

Latticini - Formaggi spalmabili

55

300

Formaggi stagionati - Insaccati

35

400

Grissini

430

Frutta secca

600

Olii

900

38

I prodotti dietetici
Non tutto ci che viene venduto come prodotto dietetico o
leggero lo effettivamente.
Spesso le etichette che riportano la dicitura:
Privo di zucchero o senza zucchero
Nessuna aggiunta di zucchero o Non zuccherato
Arricchito di fibre
Indicano che o il prodotto non contiene saccarosio oppure
che ricco di fibre, ma questo non vuol dire che sia acalorico,
pu contenere altri tipi di zuccheri o dolcificanti che forniscono
comunque calorie.
Non tutti i dolcificanti sono acalorici, alcuni apportano calorie.
apportano
calorie

zucchero di canna, fruttosio,


lattosio, maltosio, polialcoli
(sorbitolo, mannitolo, xilitolo,
isomaltitolo, ecc.)

NON apportano
calorie

saccarina, acesulfame K,
aspartame

39

Confronto tra prodotti


senza zucchero o light e prodotti normali
Valori riferiti a 100 g di prodotto

calorie

zuccheri grassi saturi

fibre

Biscotti secchi
senza zucchero

412-425

71-81

8- 4

Biscotti secchi

416

85

Frollino senza
zucchero

441

72

16

Frollini

429

74

14

Wafer senza
zucchero

484

57

24

Wafer (cioccolato)

498

60

27

Biscotti integrali

435

63

16

Biscotti secchi
integrali

425

71

14

Cioccolato al latte
senza zucchero

423

46

30

16

14

Cioccolato al latte

545

50

36

22

Cioccolato fond.
senza zucchero

405

35

32

19

21

Cioccolato fond.

515

50

34

21

Crema da
spalmare senza
zucchero

503

52

29

Crema da
spalmare

537

58

32

10

40

2-3

Valori riferiti a 100 g di prodotto

calorie

zuccheri grassi saturi colest

Maionese light

375

39

(70)

Maionese

655

70

Asiago

356

26

16

90

Formaggio spalm.
light

190

16

Formaggio spalm.

315

31

Ricotta di pecora
o vacca

151

11

49

Mozzarella di
vacca

253

19

12

46

Sottilette light

220

13

Sottilette classiche

270

20

(85)

Burro con meno


colesterolo

751

83

56

57

Burro

758

83

49

250

140-162

18

9-11

7-9

Gelato di soia

134

18-20

5-6

3-4

Gelato artigianale

156

21

Gelato artigianale
alla frutta

143

20

26

Ghiacciolo

96

25

Sorbetto o granita

73

19

Gelato senza
zucchero

41

Le regole per cambiare


il nostro comportamento alimentare
1. Facciamo in modo che la nostra alimentazione sia sana ed
equilibrata, non monotona, alterniamo quotidianamente tutti gli
alimenti consumati per evitare carenze ed eccessi alimentari.
2. Saltare i pasti non fa dimagrire. Anzi corriamo il rischio di
mangiare molto di pi al pasto successivo! Il digiuno, inoltre,
non permette di avere un buon controllo della glicemia.

Consiglio
Frazionare i pasti della giornata in tre pasti principali (colazione,
pranzo e cena) pi gli spuntini (al massimo due), per controllare gli
attacchi di fame ed evitare di sedersi a tavola con molto appetito.
3. Stop alle cattive abitudini!
Evitiamo spuntini calorici, i tramezzini fuori orario, gli stuzzichini,
ecc. I fuori pasto con salatini e dolciumi sono un concentrato di
grassi e non saziano.
Evitiamo di avere in casa alimenti ad alta densit energetica e
pronti al consumo quali salumi, formaggi e dolci. Se non ci sono
non saremo tentati a mangiarli.
Evitiamo di consumare solo frutta per dimagrire: questa infatti,
presa in grosse quantit, fa ingrassare come la pasta o il pane.
Tutti i tipi di frutta contengono, grosso modo, la stessa quantit
di zuccheri e di calorie. inutile quindi eliminarne alcuni tipi
e prenderne altri in grosse quantit. Inoltre la frutta contiene
zuccheri semplici che ci farebbero aumentare rapidamente la
glicemia.

42

Consiglio
Se durante la giornata ci viene fame e ci troviamo a casa bene
tenere sempre in frigo una piccola scorta di yogurt magro oppure
carote, finocchi, ai quali potremo aggiungere, se la fame proprio
tanta, una scatoletta di tonno o di carne oppure qualche fetta di
bresaola, prosciutto o speck, sgrassati.
4. ora di preparare da mangiare
Non mangiamo mentre cuciniamo, a meno che non si tratti di
verdura fresca non condita.
Prepariamo solo un piatto o una porzione alla volta nella
quantit necessaria.
Portiamo a tavola solo ci che intendiamo mangiare.
Sparecchiamo subito a fine pasto.

Consiglio
Prediligiamo i metodi di cottura che limitano luso di condimenti.
Vapore: lalimento conserva al meglio il suo contenuto vitaminico e
minerale.Rimangono inalterati sapore, odore e aspetto.
In pentola a pressione: i tempi di cottura sono molto pi rapidi
della cottura comune. La perdita di sali minerali e di vitamine
nellalimento limitata. I sapori e gli odori sono preservati.
Al forno: questo metodo mantiene il valore nutritivo degli alimenti.
Si pu utilizzare anche la cottura al cartoccio, cosiddetta perch
lalimento viene racchiuso in un cartoccio di carta stagnola od
oleata.
Alla griglia: si possono utilizzare diversi tipi di griglie: elettriche o
di ghisa. Permettono di cucinare senza grassi.

43

5. A tavola? Impariamo a controllarci


Cerchiamo di consumare i pasti sempre allo stesso orario per
regolare il senso di fame e saziet.
Evitiamo di guardare la televisione mentre consumiamo i pasti,
ci distrae portandoci inconsapevolmente a mangiare di pi.
Evitiamo di mangiare in fretta, mangiando lentamente
mangeremo meno e ci sazieremo prima.
Posiamo la forchetta tra un boccone e laltro e mastichiamo a
lungo prima di ingoiare.
Prendiamo una porzione adeguata allinizio, non facciamo il bis,
non pizzichiamo nei piatti altrui e soprattutto non facciamo la
scarpetta a fine portata.
Se abbiamo mangiato da poco e abbiamo nuovamente voglia di
mangiare andiamo invece a fare una passeggiata, o leggiamo il
giornale o telefoniamo a un amico.
6. Come fare la spesa nel modo giusto
Non andiamo a fare la spesa a stomaco vuoto, potremmo
essere tentati di comprare tutto ci che vediamo. Prepariamo,
invece, una lista della spesa e compriamo solo ci che ci serve.
Al supermercato stiamo lontani dalle corsie degli alimenti che
da evitare (dolci, snack, condimenti, salumi e formaggi, ecc).
Impariamo a leggere le etichette sulle confezioni per informarci
sugli ingredienti degli alimenti.
Evitiamo di acquistare cibi pronti, spesso sono ricchi di calorie e
grassi.
7. Impariamo a chiedere aiuto!
Sollecitiamo laiuto della nostra famiglia, pensando che
latteggiamento che stiamo cercando di adottare servir a stare
meglio per sentirsi meglio.
44

Capitolo 3
ATTIVIT FISICA
Ciro Giordano

45

Perch fare attivit fisica


L attivit fisica d notevoli benefici per la salute a tutte le et;
quindi da considerarsi come un farmaco, una medicina che se
fatta in modo corretto e associata alla dieta, diventa un cardine
fondamentale della terapia di molte malattie metaboliche.
Lattivit fisica infatti riduce:
il peso corporeo (aumentando la perdita di grasso e riducendo
la perdita di massa muscolare)
la glicemia
la pressione arteriosa
trigliceridi e colesterolo totale
il rischio per malattie cardiovascolari
il rischio di osteoporosi
lo stress, dando notevoli benefici psicologici
e aumenta:
il colesterolo HDL (colesterolo buono).
Fare attivit fisica non significa doversi sottoporre a sforzi intensi
e sporadici, come il cimentarsi in sport impegnativi a livello
agonistico. Questa va praticata, con regolarit e gradualit, in base
alle proprie capacit fisiche e alle proprie preferenze.
Se siamo sedentari baster modificare il nostro stile di vita
rendendolo pi attivo.
Ma ricordiamo: prima di iniziare una regolare attivit fisica,
soprattutto se non si pratica da lungo tempo, buona norma
chiedere il parere al nostro medico.
Se la raccomandazione faccia esercizio fisico vale per tutti, il tipo,
la frequenza, la quantit e lintensit consigliabile dipendono dalla
nostra condizione fisica.

46

Lideale sarebbe seguire un programma motorio personalizzato


che preveda attivit o sport aerobici, cio effettuati senza andare in
affanno come:
passeggiate a passo veloce
corsa
nuoto
ciclismo
danza
giardinaggio.
Nel caso non si possa seguire un programma motorio cucito
su misura da un operatore qualificato, molto utile luso di
semplicissimi strumenti che danno informazioni sulla quantit di
attivit fisica, come il contapassi o sulla sua intensit, come il
cardiofrequenzimetro.
Dovremo sforzarci di avere le giuste motivazioni per dedicare
almeno tre ore alla settimana allattivit fisica, poich il nostro
obiettivo il benessere fisico.
Lattivit fisica deve:
comportare un impegno fisico costante
comportare un dispendio energetico totale di almeno 700 Kcal
alla settimana
essere effettuata con regolarit e possibilmente ogni giorno.
In pratica, nella maggior parte dei casi, un esercizio regolare a
ritmo sostenuto, per esempio camminare velocemente per 20-30
minuti, sufficiente a soddisfare tali requisiti.
Inoltre utile:
usare la macchina il meno possibile: rechiamoci al lavoro o
facciamo le commissioni a piedi o in bicicletta
47

se necessario usare un mezzo, parcheggiare lauto un po


lontano dalla destinazione o scendere dallautobus qualche
fermata prima: percorriamo lultimo tratto a passo veloce, ci
dar lo sprint per tutta la giornata
non prendere lascensore, ma salire le scale a piedi
andare a piedi a prendere i bambini a scuola: far bene anche a
loro.
Se gi si fanno tutte queste cose abitualmente, mettere pi energia
(camminando pi veloce, pedalando con pi lena).

Per mantenere nel tempo il proprio impegno fisico pu risultare


utile:
coinvolgere un amico che abbia una buona motivazione a fare
attivit fisica
darci sempre degli obiettivi realizzabili che poi si
modificheranno nel tempo
iniziare con percorsi brevi da misurare in base ai minuti percorsi
oppure ai passi effettuati e incrementandoli gradualmente con
ulteriori minuti o passi, fino ad arrivare a unora di camminata o
circa 10.000 passi al giorno (impiegheremo meno tempo per
effettuare il percorso abituale).
Per rendere lattivit fisica interessante:
camminiamo o corriamo allaria aperta o nel parco
camminiamo o corriamo ascoltando una buona musica che
spesso ci d il ritmo giusto
variamo spesso il percorso
alterniamo il tipo di attivit fisica
mettiamo la cyclette o il tappeto rotante davanti alla televisione.

48

Fino a non molti anni fa, molti medici sconsigliavano ai diabetici


adulti di cimentarsi in ogni tipo di attivit fisica, negli ultimi anni
numerosi studi hanno evidenziato che la persona con diabete, se
ben compensata, capace di prestazioni fisiche del tutto identiche
a quelle dei coetanei non diabetici.
Quali accortezze avere nel praticare lattivit fisica?
La persona con diabete che pratica attivit fisica senza osservare
alcune regole e senza buon senso, pu provocare un brusco calo
degli zuccheri nel sangue, lipoglicemia (glicemia minore di
50 mg/dl), di cui i principali sintomi premonitori sono:
sensazione di fame
sensazione di profonda stanchezza (gambe molli)
mal di testa
sbadigli e sonnolenza (il perdurare dellipoglicemia pu portare
alla perdita di conoscenza)
sudorazione
tremori
irritabilit o cambiamenti bruschi di umore.
importante conoscere le regole per modificare il pasto e la
terapia del diabete prima di iniziare lattivit fisica. Le regole sono
diverse a seconda che il diabete sia trattato:
solo con la dieta
non c bisogno di alcuna modifica
con dieta e farmaci (ipoglicemizzanti orali)
lorario ottimale per iniziare lattivit fisica almeno due ore
dopo il pasto
concordare con il diabetologo leventuale riduzione del
farmaco, che andr valutata in base a dose e tipo di farmaco
assunti, dieta seguita, tipo e intensit dellesercizio fisico,
valori di glicemia prima e dopo lesercizio fisico.
49

Gli strumenti del monitoraggio


Scopo del monitoraggio quello di renderci pi consapevoli del
nostro comportamento, identificando comportamenti alimentari
e abitudini di vita non corrette. possibile cos, valutare la
frequenza di eventuali errori e porre in atto tutte le strategie atte a
correggerli.
Il diario alimentare, su cui riportare per una settimana tutti
gli alimenti e le bevande consumate nella giornata, servir a
evidenziare se nellarco della settimana abbiamo commesso tante
piccole eccezioni e renderci maggiormente consapevoli della
nostra aderenza alla dieta.
Il diario dellattivit fisica uno strumento valido per aiutarci
a valutare se nellarco della giornata abbiamo svolto una attivit
fisica adeguata e se nel tempo siamo riusciti a incrementarla,
modificando le nostre abitudini di vita.
Il monitoraggio del peso corporeo ci servir per valutare la
perdita di peso nel tempo.
I diari si possono scaricare da internet allindirizzo:
www.modusonline.it/dimagrirecongusto.

50

Monitoraggio dellattivit fisica

Attivit

minuti per giorno

Cammino a passo veloce


Ginnastica
Ballo
Tennis
Cyclette
Corsa
Giardinaggio

Alla pagina: www.modusonline.it/dimagrirecongusto


sar possibile scaricare il diario unificato e le ricette
selezionate dai dietisti che hanno collaborato alla stesura di
questo libro.

51

Monitoraggio del peso corporeo


Data

kg

1 settimana
2 settimana
3 settimana
4 settimana
5 settimana
6 settimana
7 settimana
8 settimana
9 settimana
10 settimana
11 settimana
12 settimana
13 settimana
14 settimana
15 settimana
16 settimana
17 settimana
18 settimana
19 settimana
20 settimana
21 settimana
22 settimana

52

osservazioni

Capitolo 4
LAUTOMONITORAGGIO DELLA GLICEMIA
Gennaro Saldalamacchia

53

Lautocontrollo
In questo delicato percorso assistenziale di dimagrimento intensivo
lautocontrollo della glicemia oltre a essere uno strumento
di valutazione, rappresenta una componente integrante del
trattamento, perch facilita lottenimento di un migliore controllo
glicemico.
Usati in modo corretto, i valori glicemici ottenuti mediante
automonitoraggio servono al paziente per prendere decisioni
immediate riguardanti il trattamento. Le decisioni sono basate
su un piano dazione programmato, che consiste in una serie di
azioni volte a ottenere valori glicemici allinterno di un determinato
intervallo. Luso dellautomonitoraggio della glicemia come base
della modulazione della terapia costituisce la base degli attuali
programmi di trattamento del paziente diabetico obeso.
Una serie di importanti studi clinici (tra cui il Dcct e lUkpds)
hanno dimostrato limportanza dello stretto controllo della glicemia
per prevenire le complicanze croniche del diabete.
Lautomonitoraggio della glicemia definisce lestensione delle
oscillazioni glicemiche, mentre lemoglobina glicata documenta il
controllo glicemico medio.
Esso ci permette di ottenere specifiche informazioni in merito agli
effetti sulla glicemia della dieta, dellesercizio fisico e della terapia
farmacologica. Esso un altro importante strumento educazionale
sia per il paziente diabetico obeso sia per il diabetologo.
Alla luce di queste considerazioni, tutte le persone con diabete
dovrebbero cercare di raggiungere e mantenere gli obiettivi
terapeutici indicati, che implicano misurazione della glicemia in
vari momenti della giornata, tra cui prima e due ore dopo i pasti
principali e al momento di coricarsi, il tutto naturalmente durante
la vita di tutti i giorni. Lautocontrollo domiciliare della glicemia
lunico modo oggi disponibile per effettuare tali verifiche. Infatti per
quanto riguarda un modello di autocontrollo glicemico nel paziente
54

diabetico obeso tipo 2 si consiglia generalmente di eseguire


1-2 profili giornalieri a settimana concentrandosi sulla glicemia a
digiuno e postprandiale.
Ed proprio per lemergente importanza delliperglicemia postprandiale, ormai considerata un fattore prognostico negativo
indipendente per lo sviluppo e la progressione della patologia
cardiovascolare, che lautocontrollo glicemico domiciliare
deve essere considerato il mezzo pi semplice e diretto per il
monitoraggio e il controllo di questo insidioso fattore di rischio.
stato ampiamente dimostrato, da studi clinici sia sperimentali
che epidemiologici, che il valore della glicemia due ore dopo il
pasto il migliore predittore di eventi e mortalit cardiovascolari
sia nei pazienti con diabete conclamato sia nei soggetti con ridotta
tolleranza al glucosio.
Gli strumenti indispensabili per un adeguato controllo glicemico
sono rappresentati da unadeguata educazione del paziente
diabetico, dalla terapia dietetico-comportamentale, da unadeguata
terapia ipoglicemizzante personalizzata e da un regolare confronto
con il medico diabetologo.
Lautocontrollo va comunque inserito nel processo educativo del
paziente come strumento di comprensione e monitoraggio, sia per
il paziente sia per il medico diabetologo, delle varie fasi della storia
naturale della malattia diabetica
In generale lautocontrollo della glicemia permette:
la valutazione immediata del compenso glicemico
limpostazione di una terapia personalizzata
la
 definizione, il controllo, il miglioramento e il raggiungimento di
obiettivi clinici ed educativi personalizzati (modifiche dello stile
di vita)

 utile al diabetologo e al paziente.

55

Infatti lautocontrollo della glicemia permette al diabetologo di:


impostare una relazione terapeutica efficace diventando palestra
di incontro-confronto e conoscenza con il paziente
p
 atteggiare tra i bisogni della cura e quelli del paziente
identificare obiettivi semplici e accessibili
s
 tabilire i livelli glicemici da raggiungere e mantenere
istruire il paziente a interpretare i valori glicemici e a intervenire
per modificarli sia in condizioni ordinarie sia in condizioni
particolari (episodi acuti, malattie intercorrenti, assunzione di
farmaci in grado di influenzare la glicemia)
v
 alutare lefficacia della terapia impiegata e limpatto delle
abitudini alimentari sul compenso glicemico
m
 odificare il piano terapeutico in rapporto a variazioni dellattivit
fisica o in rapporto a particolari esigenze.
Lautocontrollo della glicemia permette al paziente di:
v
 isualizzare una glicemia elevata, nonostante lassenza di sintomi
e la sensazione di benessere e quindi permette al paziente di
prendere coscienza di una reale alterazione che necessita di un
intervento correttivo
a
 ffrontare modificazioni dellalimentazione e dellattivit fisica
p
 revenire e o controllare episodi di scompenso
c
 orreggere in tempo reale eventuali errori nella dieta
imparare ad aggiustare il tiro patteggiando con il medico tra i
suoi bisogni e quelli della cura, sperimentare soluzioni alternative
s
 entirsi libero di agire acquisendo la consapevolezza di essere in
grado di governare, seppur guidato, il suo controllo glicemico.

56

I lettori della glicemia


Gli apparecchi portatili per la determinazione rapida della glicemia
su sangue capillare (lettori della glicemia) costituiscono il mezzo
indispensabile per lautocontrollo glicemico. Consentono di
misurare la glicemia su sangue intero, di solito sangue capillare
ottenuto dalla puntura del polpastrello di un dito.
La goccia di sangue viene posta su una striscia reattiva inserita
nello strumento per la lettura. Sono disponibili in commercio
numerosi modelli semplici da usare. Tra questi sono preferibili i
modelli che non richiedono di asciugare leccesso di sangue sulla
striscia reattiva prima della lettura ed effettuano la misura senza
che loperatore debba intervenire con manovre a tempi stabiliti.
Alcuni apparecchi memorizzano i valori glicemici determinati
e possono essere collegati al PC. Altri modelli possono essere
inseriti in schemi di collegamento per il tele-autocontrollo del
diabete.
Tutti i modelli possiedono una sensibilit e riproducibilit dei
risultati ritenute soddisfacenti in rapporto allo scopo, che quello
di fornire valori glicemici utilizzabili per una decisione terapeutica
immediata e una rivalutazione della terapia su base retrospettiva.
Laffidabilit della glicemia non dipende soltanto dallaccuratezza
analitica dello strumento, ma anche dalle capacit delloperatore
e dalla qualit delle strisce reattive, quindi anche loperatore deve
essere affidabile. Per lautomonitoraggio dunque indispensabile un
addestramento del paziente o dei familiari alluso dello strumento.
Per ottimizzare la performance delloperatore bisogna sottolineare
limportanza di lavare e asciugare accuratamente le mani
prima delloperazione, le norme duso del glucometro, la sua
conservazione e pulizia. In particolare, il paziente deve essere
informato sullimportanza della data di scadenza delle strisce
reattive.

57

Lautocontrollo glicemico deve, quindi, essere considerato un vero


e proprio strumento terapeutico, da prescrivere, secondo precise
indicazioni e modalit e con la scelta degli strumenti ritenuti idonei
da parte del diabetologo; tale prescrizione deve in ogni caso
essere preceduta da un addestramento pratico strutturato da parte
del personale sanitario curante e accompagnata da un sistema
di distribuzione capillare assimilabile, per efficienza a quello dei
farmaci per la prevenzione delle complicanze croniche della
malattia diabetica. necessario comunque agire precocemente e
in maniera aggressiva sui fattori di rischio, in primis sul controllo
della glicemia. In tal senso lautocontrollo glicemico deve integrarsi
con laspetto educativo, deve essere rapportato al singolo
paziente, alla terapia in atto e alla storia naturale della malattia
diabetica.
indispensabile innanzitutto che tutti i pazienti siano
adeguatamente istruiti sul diabete, sulle modalit per mantenere
il controllo glicemico e su un corretto stile di vita e formulare
per ciascuno un programma terapeutico personalizzato, il tutto
finalizzato al raggiungimento di prestabiliti obiettivi glicemici.
solo in questi termini che lautocontrollo glicemico domiciliare
deve essere considerato uno strumento essenziale per il
raggiungimento di tali obiettivi, permettendo ai pazienti di
partecipare in maniera attiva e motivata alla cura della propria
malattia.

58

Capitolo 5
Il nostro metodo

59

Come seguire il nostro metodo


Nei primi 3 mesi
Educazione

alimentare.
Impostare,

sotto controllo medico, una dieta nettamente
ipocalorica, per esempio 800 kcal al giorno.
Attivit

fisica quotidiana secondo quanto consigliato.
Compilazione

mensile del diario alimentare e di quello
dellattivit fisica, per monitorare ladesione al programma.
Dal 3 al 6 mese
Educazione

alimentare.
S
 cegliere, in accordo con degli esperti, una dieta ipocalorica,
per esempio 1100 kcal al giorno.
Incremento

dellattivit fisica quotidiana secondo quanto
consigliato dal programma.
Dal 6 mese a un anno: fase di mantenimento
E
 ducazione alimentare.
G
 razie alleducazione alimentare ricevuta, impostare delle
abitudini alimentari che permettano di mantenere un introito
calorico giornaliero intorno alle 1400 kcal al giorno.
A
 ttivit fisica costante.
Come mantenere i risultati raggiunti?
Una volta raggiunto lobiettivo della perdita di peso auspicabile si
potr seguire una dieta da 1400 calorie circa.
Per coloro che hanno raggiunto meno della perdita ponderale del
10% si consiglia di:
r iprendere una dieta da 800 calorie, per 1 mese, 4 volte lanno
e
 ffettuare lattivit fisica con maggiore intensit e costanza,
valutandola mediante contapassi
r iprendere la compilazione del diario alimentare e di quello
dellattivit fisica per valutare con il proprio dietista gli errori
commessi nel seguire il programma consigliato.
60

Otto consigli per ogni giorno


Ricordiamo alcune regole valide qualunque sia lo schema dietetico
che si sta seguendo.
1. Il secondo piatto pu essere variato scegliendo tra:
C
 arne, solo parte magra: agnello, capretto, coniglio, maiale,
manzo, pollo, tacchino e vitello (g 150).
Prosciutto

crudo, speck, bresaola e tacchino arrostito (g 50).
P
 esce: alici, baccal, cefalo, cernia, dentice, gamberi, luccio,
merluzzo, orata, palombo, pesce spada, razza, rombo, sarago,
sogliola, spigola, stoccafisso, triglie e trota (g 150); cozze e
vongole (g 100); calamari, polpo e seppie (g 300).
P
 esce in scatola: salmone, sgombro e tonno al naturale
(g 100).
2. Per insaporire le pietanze possibile utilizzare a volont succo di
limone, aceto (anche balsamico), senape, pomodori maturi o pelati,
brodo a basso contenuto di grassi, brodo di carne o vegetale, aglio,
cipolle, capperi, peperoncino, sottaceti, aromi e spezie.
3. possibile utilizzare gli alimenti surgelati, che risultano unottima
soluzione per chi non ha molto tempo da dedicare alla cucina.
anche utile cuocere pi porzioni alla volta e conservarle in
freezer suddivise in porzioni singole.
4. Unattenzione particolare va posta al consumo di frutta fresca
perch ricca di zuccheri e se consumata in quantit superiori a
quelle consentite aumenterebbe peso e glicemia.
5. Nel corso della giornata si possono prendere, con moderazione,
caff o t senza zucchero, oppure dolcificati con aspartame o
saccarina.
61

6. Nel caso si desideri fare uno spuntino non previsto dalla dieta,
possibile consumare:
finocchi, sedano, carote, ravanelli, cetrioli a volonta
la porzione di frutta prevista per il pranzo o per la cena
qualche fetta di prosciutto crudo, o speck, o bresaola, privati
del grasso visibile
una scatoletta di tonno al naturale
1 uovo sodo
un piatto di insalata con pomodori senza olio
una tazza di latte scremato
se ci troviamo fuori casa possibile consumare al bar un
cappuccino con latte scremato o una spremuta darancia
o un succo di frutta senza zucchero (che sostituiranno la
porzione di frutta del pranzo o della cena).
7. Si raccomanda di bere molto, almeno un litro e mezzo di liquidi
nella giornata: acqua (anche minerale), brodo, t, orzo, camomilla,
tisane, rigorosamente senza zucchero o aggiunte di dolcificante.
8. Evitare di consumare:
formaggi e latticini: formaggio spolverizzato sulle pietanze o
nei ripieni
insaccati: salame, wurstel, salsiccia, capocollo, coppa, ecc.
p
 atate
o
 lio oltre quello previsto nella giornata o altri tipi di condimenti
(maionese, burro, margarina, strutto, pancetta, panna)
frutta secca (arachidi, noci, nocciole, mandorle, pistacchi,
prugne secche, ecc.)
frutta fresca oltre quella consentita
d
 olci: caramelle, cornetti, biscotti, gelati, merendine, cioccolata
v
 ino, birra, superalcolici, bevande zuccherate.

62

Senza usare la bilancia


Una delle difficolt maggiori nel seguire una dieta , spesso,
quella di dover pesare tutti gli alimenti da consumare. Per facilitare
ladesione alla dieta riportiamo la porzione di alcuni alimenti
ottenuta anche avvalendoci di misure casalinghe, cio di utensili
da cucina come cucchiaino, cucchiaio, mestolo, bicchiere, tazza, le
cui dimensioni sono piuttosto standardizzate.
Per facilitare ulteriormente ladesione alla dieta riportiamo anche
il peso medio* di alcuni alimenti utilizzando le seguenti misure
casalinghe:

1 bicchiere di plastica da acqua da 200 cc


1 bicchiere di plastica da caff da 80 cc
1 mestolo da 100 cc
il cucchiaio da minestra
il cucchiaino da caff
PASTA

peso

calorie

formato piccolo (ditali, tubetti)

1 bicchiere di plastica da caff (crudi)


= g 40
1 bicchiere di plastica da acqua (crudi)
= g 100
1 mestolo (cotti)
= g 60 (a crudo)
formato grande (ditali, tubetti)
1 bicchiere di plastica da caff (crudi)
= g 35
1 bicchiere di plastica da acqua (crudi)
= g 80
1 mestolo (cotti)
= g 40 (a crudo)
penne
2 bicchieri di plastica colmi (crude)
= g 80
3 mestoli (cotte)
= g 80 (a crudo)

141
353
212
123
282
141
282
282

63

RISO
1 bicchiere di plastica da caff (crudo)
bicchiere di plastica da acqua (crudo)
3 mestoli (cotto)
LEGUMI SECCHI (fagioli, ceci, lenticchie)
1 bicchiere di plastica da caff (crudo)
1 mestolo (crudi)
1 mestolo da minestra (cotti sgocciolati)
PANE, FETTE BISCOTTATE

Panino soffiato
Rosetta piccola
Rosetta media
Rosetta grande
Sfilatino
Grissino o cracker
Fetta di pan carr
Fetta biscottata
Pizza margherita
PATATA

Piccola
Media

64

peso

calorie

= g 65
= g 80
= g 80 (a crudo)

219
269
269

peso

calorie

= g 60
= g 100
= g 50 (a crudo)

203
338
151

peso

calorie

= g 30
= g 60
= g 100
= g 150
= g 250
= g 5
= g 16
= g 7-8
= g 250

87
174
289
433
722
21
46
29-33
677

peso

calorie

= g 60
= g 150

51
127

CARNE
1 hamburger
Prosciutto crudo, sgrassato, 1 fetta
Prosciutto cotto, sgrassato, 1 fetta
FORMAGGIO grattugiato

1 cucchiaino
1 cucchiaio
FRUTTA

25 ciliege
1 prugna grande o 3 piccole
4 albicocche piccole o 2 grandi
1 arancia o mela o pera medie
1 pesca media
OLIO

peso

= g 100
= g 15-25
= g 20-30

calorie

242
20-34
26-40

peso

calorie

= g 5
= g 10

19
38

peso

calorie

= g 150
= g 150
= g 150
= g 150
= g 150

57
63
42
53
37

peso

calorie

= g 5
= g 10

45
90

peso

calorie


1 cucchiaino
1 cucchiaio
BEVANDE


1 bicchiere di acqua
1 calice di vino
1 lattina di birra

* i pesi sono riferiti al peso netto

= g 200
= g 125
= cc 330

0
94
112
65

Dieta da 1100 calorie circa


luned*

Prima settimana
colazione
Caff o t senza zucchero
Latte scremato (150 g)
2 fette biscottate integrali

pranzo
Fagioli con verza
Coniglio allischitana
Scarola con peperoni
Frutta fresca (150 g)

cena
Indivia Belga gratinata
Frittata di zucchine
Frutta fresca (150 g)

marted*
colazione
Caff o t senza zucchero
Latte scremato (150 g)
2 fette biscottate integrali

pranzo
Orecchiette con broccoli
Spezzatino ai peperoni
Frutta fresca (150 g)

cena
Zuppa di asparagi
Fagottini di tacchino ai
carciofi
Frutta fresca (150 g)

mercoled*
colazione
Caff o t senza zucchero
Latte scremato (150 g)
2 fette biscottate integrali

pranzo
Ceci con gamberi
Insalata jolly
Frutta fresca (150 g)

cena
Minestrone ricco
Cartoccio di maiale ai
funghi
Frutta fresca (150 g)

gioved*
colazione
Caff o t senza zucchero
Latte scremato (150 g)
2 fette biscottate integrali

66

pranzo
Caserecce con rucola e
pomodoro
Insalata di salmone con
pomodori
Frutta fresca (150 g)

cena
Zucca arrostita
Insalata estiva di carne in
gelatina
Frutta fresca (150 g)

venerd*
colazione
Caff o t senza zucchero
Latte scremato (150 g)
2 fette biscottate integrali

pranzo
Fusilli con fagiolini e pesce
spada
Insalata fantasia
Frutta fresca (150 g)

cena
Zucca al vino
Pollo alla cacciatora
Funghi al lauro
Frutta fresca (150 g)

sabato*
colazione
Caff o t senza zucchero
Latte scremato (150 g)
2 fette biscottate integrali

pranzo
Baccal con cavolfiore
Insalata gustosa
Frutta fresca (150 g)

cena
1 pizza marinara
1 bicchiere di birra
o 1 lattina di bibita light
Frutta fresca (150 g)

domenica*
colazione
Caff o t senza zucchero
Latte scremato (150 g)
2 fette biscottate integrali

pranzo
Fagioli e cozze
Scarola con peperoni
Sorbetto al limone

cena
Minestra di cicoria
Petto di tacchino
aromatico
Fagiolini allagro
Frutta fresca (150 g)

* Durante la giornata consentito consumare 50 g di pane integrale


67

luned*

Seconda settimana
colazione
Caff o t senza zucchero
Latte scremato (150 g)
2 fette biscottate integrali

pranzo
Tubettoni con zucca
Rombo alle verdure
Finocchi gratinati
Frutta fresca (150 g)

cena
Misto di verdure saut
Vitello ai funghi porcini
Frutta fresca (150 g)

marted*
colazione
Caff o t senza zucchero
Latte scremato (150 g)
2 fette biscottate integrali

pranzo
Fave e cicoria
Gamberi alla piastra
Insalata gustosa
Frutta fresca (150 g)

cena
Roast-beef
Melanzane agrodolci
Frutta fresca (150 g)

mercoled*
colazione
Caff o t senza zucchero
Latte scremato (150 g)
2 fette biscottate integrali

pranzo
Penne alle melanzane
Zuppa di scampi
Scarole allinsalata
Frutta fresca (150 g)

cena
Brasato
Spinaci al limone
Frutta fresca (150 g)

gioved*
colazione
Caff o t senza zucchero
Latte scremato (150 g)
2 fette biscottate integrali

68

pranzo
Fagioli alla contadina
Insalata di salmone e
pomodoro
Frutta fresca (150 g)

cena
Vitello alla pizzaiola
Carciofi piccanti
Frutta fresca (150 g)

venerd*
colazione
Caff o t senza zucchero
Latte scremato (150 g)
2 fette biscottate integrali

pranzo
Spaghetti con zucchine
Pollo alla birra
Barbabietole in insalata
Frutta fresca (150 g)

cena
Sardine al peperoncino
Zucchine al limone
Frutta fresca (150 g)

sabato*
colazione
Caff o t senza zucchero
Latte scremato (150 g)
2 fette biscottate integrali

pranzo
Risotto ai carciofi
Involtino di vitello
Melanzane agrodolci
Frutta fresca (150 g)

cena
Crostone (con bresaola,
rucola e pomodori)
1 bicchiere di birra
o 1 lattina di bibita light
Frutta fresca (150 g)

domenica*
colazione
Caff o t senza zucchero
Latte scremato (150 g)
2 fette biscottate integrali

pranzo
Farfalle ai peperoni
Pomodori ripieni di funghi
Cocktail di cocomero

cena
Gamberi al forno
Insalata fantasia
Frutta fresca (150 g)

* Durante la giornata consentito consumare 50 g di pane integrale


69

Dieta da 1400 calorie circa


colazione
Caff o t o orzo, senza zucchero
Latte parzialmente scremato g 250

oppure

1 yogurt magro1

2 fette biscottate integrali

pranzo
Pasta o riso parboiled g 30 con legumi secchi g 602

oppure
Pasta o riso parboiled g 50 con verdura g 200: broccoli, verza, funghi,
cavolfiore, zucca, melanzane, zucchine, carciofi, spinaci, ecc.

oppure

Minestrone g 250 con legumi g 30

oppure

Legumi secchi g 803 (fagioli, ceci, lenticchie, fave, piselli)

oppure due volta a settimana

Verdura cotta: fagiolini, cavolfiore, verza, scarola, bieta, spinaci, zucchine, ecc.

oppure non pi di una volta la settimana

Pasta o riso parboiled g 80 oppure gnocchi g 200
Carne, qualsiasi tipo, solo parte magra g 150

oppure

Prosciutto crudo, speck (parte magra) o bresaola g 50, o carne in scatola g 90

oppure almeno due volte la settimana

Pesce fresco o surgelato g 150, o tonno sottolio sgocciolato g 80

oppure non pi di una volta la settimana

2 uova o formaggio g 80, o mozzarella g 150, o ricotta g 150
Verdura cotta o insalate g 250
Pane integrale g 504
Frutta fresca g 150 (mele, pere, albicocche, arance, mandarini, prugne, fragole,
pesche, nespole, ciliege, kiwi, cocomero, melone)5

70

cena
Secondo piatto e contorno come a pranzo
Pane integrale g 706 oppure patate g 200
Frutta fresca g 150 (mele, pere, albicocche, arance, mandarini, prugne, fragole,
pesche, nespole, ciliege, kiwi, cocomero, melone)

condimento per la giornata


3 cucchiai da tavola di olio extravergine di oliva

note
1. Yogurt se alla frutta solo del tipo dolcificato con aspartame
2. Legumi secchi g 60 = g 150 se freschi o in scatola sgocciolati
3. Legumi secchi g 80 = g 200 se freschi o in scatola sgocciolati
4. Pane integrale g 50 = g 30 di cracker, grissini, fette biscottate integrali o freselle
5. Banane, fichi, uva, cachi, sono frutti ricchi in zuccheri e poveri in fibre vegetali;
vanno pertanto consumati sporadicamente e in quantit non superiore a g 100 per
porzione
6. Pane integrale g 70 = g 40 di cracker, grissini, fette biscottate integrali o freselle.

71

Avvertenze
L
 a quantit dei singoli alimenti riportata in peso netto, cio,
solo la parte da utilizzare per essere cucinata o consumata cruda.

 possibile invertire il pranzo con la cena.


A
 cqua da bere, anche minerale, a volont.
P
 er rendere le pietanze pi gradevoli si pu far uso di: succo di
limone, aceto, pelati, cipolle, capperi, sottaceti, aromi e spezie.
N
 el corso della giornata si possono prendere, con moderazione,
caff o t senza zucchero oppure dolcificati con aspartame o
saccarina.
Evitare di consumare
P
 atate.
F
 ormaggi, latticini.
Insaccati.
C
 ondimenti non previsti dalla dieta (burro, strutto, margarina,
panna, ecc.).
V
 ino, superalcolici e bevande zuccherate.
D
 olci, gelati, caramelle, cioccolata, frutta secca o sciroppata.

72

Seguire la dieta

anche nelle occasioni particolari
Una sosta al bar
Pi volte durante la giornata, a causa dei ritmi frenetici, pu
capitare di fare un break al bar. Se non facciamo attenzione a cosa
scegliamo, questa pausa, pu trasformarsi in un vero e proprio
pasto fantasma. A causa delle piccole dimensioni di questi spuntini,
si tende a sottovalutarne lapporto calorico, generalmente elevato,
che va, cos, a sommarsi alle calorie introdotte con la dieta abituale.
Qualche esempio:
tramezzino

450 calorie

toast (prosciutto e formaggio)

210 calorie

trancio di pizza

270 calorie

suppl di riso

310 calorie

saltimbocca mozzarella e prosciutto

450 calorie

focaccia al rosmarino

400 calorie

Cosa possiamo consumare?


C
 aff o t senza zucchero o con dolcificante.
U
 n cappuccino senza zucchero.
S
 premuta darancia o pompelmo senza zucchero che sostituir
una porzione di frutta.
U
 na lattina di cola o aranciata light.
Se gli amici vengono a cena
Seguire una dieta non vuol dire rinunciare alla vita sociale o alle
occasioni di stare a tavola con gli amici. possibile preparare per
tutti piatti ugualmente gustosi e poco calorici.
73

Se mangiamo fuori o al ristorante


E
 vitiamo di accettare tutti gli inviti da parte di amici o parenti;
se li informeremo sulla nostra decisione di seguire la dieta,
sapranno aiutarci.
F
 acciamo sempre un piccolo spuntino (un frutto, dei finocchi o
delle carote) cos da non arrivare affamati al pranzo o alla cena.
S
 e insistono a offrirci del cibo si pu sempre dire No, grazie.
N
 on vergognamoci di chiedere al cameriere come sono state
preparate le pietanze, per scegliere quelle meno caloriche
(pochi grassi e zuccheri).
E
 vitiamo le bevande alcoliche o zuccherate, i piatti troppo
elaborati e i fritti.
C
 hiediamo verdure non condite, potremo cos farlo
personalmente.
A
 nche se la porzione pi grande sembra un miglior trattamento,
non vale le calorie e i grassi in pi.
T
 ra le pietanze preferiamo quelle a pi bassa densit energetica
di cui sono riportati alcuni esempi nella tabella a pagina 34.

74

Men delle feste:



piccoli trucchi per non prendere peso
Si sa che nei giorni di festa difficile seguire la dieta, noi
proponiamo dei men che possono orientarci nelle scelte e
soprattutto farci capire quante calorie stiamo consumando e
come sia facile aumentarle con alimenti che noi abbiamo definito
EXTRA perch molto calorici di cui bene non abusare.

Vigilia di Natale
colazione
Latte scremato (un bicchiere)

pranzo
Verdura cotta o cruda
Prosciutto crudo, parte magra, 4 fette
1 frutto

cenone

calorie
58

calorie
35
72
50

calorie

Pasta con vongole (mezza porzione)


Orata al forno o allacqua pazza, 150 g
Insalata di rinforzo
Scarole stufate
Panettone (1 fetta piccola)

176
181
98
37
200

Condimento per la giornata olio extravergine doliva 2 cucchiai

180

Totale

1087

75

Natale
colazione
Latte scremato (un bicchiere)

pranzo
Tagliolini in brodo di pollo, mezza porzione
Minestra maritata in brodo di pollo
Pollo lesso
Carciofi arrostiti
Insalata mista con limone e aceto
1 fetta piccola di dolce

cena
Insalata di pomodori
1 frutto
Condimento per la giornata olio extravergine doliva 3 cucchiai
Totale

76

calorie
58

calorie
219
24
150
44
25
230

calorie
34
50
270
1104

Vigilia di Capodanno
colazione
Latte scremato (un bicchiere)

pranzo
1 uovo
Insalata mista a volont

cenone

calorie
58

calorie
56
25

calorie

Scampi e salmone affumicato


Linguine ai frutti di mare (mezza porzione)
Cernia al forno o allacqua pazza
Broccoli al limone
Funghi trifolati
Lenticchie stufate
Spumante (1/2 bicchiere)
Pandoro (1 fetta piccola)

101
234
132
40
30
72
43
220

Condimento per la giornata olio extravergine doliva 2 cucchiai

180

Totale

1191

77

Capodanno
colazione
Latte scremato (un bicchiere)

pranzo
Pasta al forno (mezza porzione)
Roast-Beef, 3 fette con piselli
Insalata mista con aceto balsamico
1 frutto

cena

calorie
58

calorie
300
188
25
50

calorie

Polipo in insalata
Biete al limone
1 frutto

114
51
50

Condimento per la giornata olio extravergine doliva 2 cucchiai

180

Totale

1016

e se aggiungiamo un extra, aggiungiamo:

calorie


Vino bianco 1 bicchiere
110
Cotechino (1 fetta)
180
Torrone alla mandorla (g 30)
144
Frutta secca g 50 (noci, nocciole)
320
Capitone arrostito (g 100)
247
Maionese (1 cucchiaio)
65

78

Vigilia di Pasqua
colazione
Latte scremato (un bicchiere)

pranzo
Minestrone
Tonno sottolio, 1 scatoletta piccola
Lattuga con limone o aceto
1 frutto

calorie
58

calorie
107
80
9
50

cena


1 fetta di pizza di scarole
Broccoli con limone
Fave fresche, 10 baccelli
Bresaola, 6 fette
Ricotta romana, 1 fettina
1 frutto

Condimento per la giornata olio extravergine doliva 1 cucchiaio
Totale

300
55
41
75
182
50
90
1097

79

Domenica di Pasqua
colazione
Latte scremato (un bicchiere)

pranzo
Pasta al forno (mezza porzione)
Agnello con piselli
Pastiera, 1 fetta

calorie
58

calorie
300
267
270

cena
2 carciofi arrostiti
1 frutto

130
50

Condimento per la giornata olio extravergine doliva 2 cucchiai

180

Totale

80

1169

Pasquetta (fuori casa)


colazione
Latte scremato (un bicchiere)

pranzo
Frittata di pasta, una fetta
1/2 fetta di tortano
2 carciofi arrostiti
1 frutto

calorie
58

calorie
425
190
44
50

cena
150 g arrosto di vitello
Insalata mista con limone o aceto
1 frutto

159
25
50

Condimento per la giornata olio extravergine doliva 2 cucchiai

180

Totale

1181

81

Pasquetta (a casa)
colazione
Latte scremato (un bicchiere)

pranzo
Minestra di verdura
Tortellini freschi in brodo, mezza porzione
Petto di pollo agli aromi, 1 fetta
Lattuga con limone o aceto
1 fettina piccola di colomba

calorie
58

calorie
25
250
150
9
300

cena


Insalata mista con limone o aceto
25
Prosciutto crudo magro, 3 fette
72
1 frutto
50

Totale
1076

e se aggiungiamo un extra, aggiungiamo:


20 g di cioccolata
uovo con 2 fettine di salame
1 bicchiere di vino (150 cc)

82

calorie
109
100
110

Conclusioni
Gennaro Saldalamacchia

83

Conclusioni
Il legame tra obesit e diabete mellito molto stretto, entrambi
sono fattori di rischio per malattie cardiovascolari.
La perdita di peso riduce tale rischio e aumenta laspettativa
di vita, rappresentando lo scopo principale del trattamento
del paziente diabetico obeso. Esso deve avere tre componenti
principali: la dieta, lesercizio fisico e la terapia comportamentale
rivolta alle modifiche dello stile di vita.
Maggiore la perdita di peso, maggiori sono i benefici sul
compenso metabolico ma, anche una modesta riduzione
ponderale (-10%) risulta essere comunque efficace perch
comporta il miglioramento dellinsulino-resistenza e delle
alterazioni metaboliche a essa correlate come liperglicemia,
liperlipidemia, lipertensione arteriosa.
I pazienti obesi diabetici devono essere sempre inseriti e seguiti
allinterno del programma che stato esposto in questo manuale,
affinch diventino essi stessi capaci di autogestirsi.
necessario quindi uno stretto rapporto tra il dietista e il
paziente nella fase di informazione, in quella del trattamento e
soprattutto nelle fasi successive di controllo e di rinforzo del
programma terapeutico.
La chiave del successo risiede nelleducazione terapeutica e
nel supporto del team dei terapeuti. Il dietista deve aiutare il
paziente a diventare un esperto di nutrizione e di alimentazione.
Le informazioni che si apprendono e le abilit che si sviluppano
durante la fase del trattamento devono trasformarsi in uno stile
di vita che sar la chiave di volta per mantenere nel tempo il
controllo del peso e che deve durare tutta la vita.
Non esistono attualmente, alternative a tale tipo di intervento.
Un rischio da evitare quello del fai da te!
Soprattutto durante la fase di trattamento con diete fortemente
ipocaloriche necessario lo stretto controllo medico.
84

Alcuni consigli pratici per mantenere la perdita di peso nel tempo


e i risultati raggiunti:
F
 ra tutti i fattori associati al mantenimento della perdita di
peso, lattivit fisica svolta regolarmente il pi importante.
M
 onitorare il peso corporeo: controllarlo utilizzando la taglia
dei vestiti.
S
 eguire sempre unalimentazione bilanciata.
M
 angiare meno.
C
 ontrollare lassunzione di cibo.
R
 idurre lassunzione di grassi e di zuccheri semplici
S
 eguire una dieta ricca in carboidrati complessi e fibre
utilizzando i grassi da condimento ricchi in monoinsaturi (olio
doliva).
N
 on sentirsi in colpa se si trasgredisce la dieta.
E
 vitare lassunzione di cibo fuori pasto svolgendo attivit
incompatibili con il mangiare.
F
 requentare i corsi di educazione alimentare organizzati dal
centro antidiabete.
R
 icordare quanto si stava male prima di perdere peso.
C
 onoscere ed evitare le situazioni che abitualmente portano a
mangiare in eccesso.

85

Profilo degli autori


Dott. Gennaro Saldalamacchia
Dirigente medico di I livello Dipartimento Medicina clinica e sperimentale,
Universit degli studi di Napoli Federico II.

Dott.ssa Delia Pacioni


Dietista Dipartimento Medicina clinica e sperimentale Universit degli
studi di Napoli Federico II.

Prefatori
Gabriele Riccardi
Ordinario di Endocrinologia e Malattie del metabolismo Universit degli
studi di Napoli Federico II.

Angela Albarosa Rivellese


Docente di Medicina interna Universit degli studi di Napoli Federico II.

Collaboratori
Ciro Giordano: Dietista Dipartimento Medicina clinica e sperimentale
Universit degli studi di Napoli Federico II.
Sara Pellegrino: Dietista Dipartimento Medicina clinica e
sperimentale Universit degli studi di Napoli Federico II.
Valeria Tia: Dietista Dipartimento Medicina clinica e sperimentale
Universit degli studi di Napoli Federico II.
Giuliana Vitolo: Dietista Dipartimento Medicina clinica e sperimentale
Universit degli studi di Napoli Federico II.

Link
Alla pagina: www.modusonline.it/dimagrirecongusto
sar possibile scaricare il diario unificato e le ricette
selezionate dai dietisti che hanno collaborato alla stesura di
questo libro.

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Note

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