Tecnologie xDSL
Modulo 2 pag 1
Tecnologie xDSL
Le
Le
nuove tendenze
competizione nel mercato delle telecomunicazioni
aumento della capacit richiesta dalle applicazioni
nuovi servizi (Video interattivo, Web)
personalizzazione dei servizi
tecnologie abilitanti
N-ISDN
B-ISDN
NGN
2
Modulo 2 pag 2
Tecnologie xDSL
I fattori chiave
Multimedialit
Interattivit
Integrazione
dei servizi
Convergenza
Banda larga
Modulo 2 pag 3
Tecnologie xDSL
Servizi mulitmediali
Intrattenimento
Transazioni
Comunicazioni
TV diffusiva
Pay Per View
Pay TV
Unidirezionali
Web-TV
Diffusivi
Accesso IP
Gaming On-Line
Personal TV VBlog
Home-shopping
Home-banking
Telemedicina
e-learning
Accesso a banche dati
Videotelefonia
Videoconferenza
Videoassistenza
Telelavoro
Comunicazioni personali
ASP
Bidirezionale
Asimmetrico
Bidirezionali
Simmetrici
Modulo 2 pag 4
Tecnologie xDSL
Rete di trasporto
Rete di giunzione
Rete daccesso
Modulo 2 pag 5
Tecnologie xDSL
Rete
Retedidi
commutazione
commutazione
telefonica
telefonica
Rete
ReteATM
ATM
Rete
ReteIP
IP
Rete
Retetrasmissiva
trasmissiva
PDH-SDH
PDH-SDH
6
Modulo 2 pag 6
Tecnologie xDSL
Doppino telefonico
Cavo coassiale
Fibra ottica
Ponte radio
Accesso radiomobile
7
Esistono diversi mezzi trasmissivi per interconnettere lutente alla centrale di raccolta del traffico: il
pi economico e diffuso il doppino telefonico ossia un cavo bipolare non schermato con sezione
dei conduttori pari a 0,4mm. La sua presenza sul territorio tale da giustificare lo sviluppo di
tecniche xDSL per utilizzarlo non solo per il servizio telefonico ma anche per trasmissione dati a
larga banda.
Altri portanti trasmissivi possono essere cavi coassiali (es. RG 59), fibre ottiche monomodali o
multimodali, ponti radio (radio local loop) spesso con frequenze portanti a 13-20 GHz.
Tutti questi tipi di collegamenti non permettono la mobilit dellutente. Al contrario laccesso
radiomobile (ETACS, GSM, UMTS) consente anche di muoversi nel territorio senza perdere il
collegamento.
Modulo 2 pag 7
Tecnologie xDSL
Centrale di
commutazione
Abitazione
Armadio
Box
Impianto utente
Cavo
100-2400 cp
Impianto di rete
secondaria
primaria
Rete di distribuzione
Note:
Modulo 2 pag 8
Tecnologie xDSL
Box
Chiostrina
Centrale
locale
armadio
di distribuzione
Modulo 2 pag 9
Tecnologie xDSL
La rete di distribuzione
400 cp
AREA DI CENTRALE
600
0cp 1
200
0
240
cp
cp
800
cp
400 cp
Cavo da
400cp
AREA
DI REPARTO
CENTRALE
LOCALE
Cavo da
2400 cp
Box
Cavo da
100 cp
AREA CAVO
Borchia
Passiva
doppino
dUtente
AREA
ARMADIO
10
Modulo 2 pag 10
Tecnologie xDSL
Armadio ripartilinea
raccordo
guaina esterna
primaria
coppia di conduttori
materiale isolante
secondaria
100
400 (300)
400
Modulo 2 pag 11
Tecnologie xDSL
Altri sistemi
di linea
Permutatore
Chiusino
Rilevazione
Pressurizzazione
Orizzontale
Verticale
Casa
dellutente
Sala AF
Ripartitore
Commutatore
muffole
Rete
secondaria
(cavi bassa capacit
Cunicolo
Inserzione
Pozzetto/
Pressurizzazione
Cameretta
Polifora
Sala compressori
darmadio
Distributore
(pressurizzazione
Rete primaria
Sala muffole
Rete primaria
(cavi bassa (cavi alta capacit.)
12
capacit.)
La struttura della rete in rame esistente, pur con diverse varianti e peculiarit di carattere locale,
quella rappresentata in figura.
Dalla centrale telefonica si dipartono a stella verso larea servita un certo numero di cavi a coppie
simmetriche di grande potenzialit (al massimo 2400 coppie).
Il punto di interfaccia tra il mondo interno alla centrale e lesterno il permutatore urbano dove - nel
caso telefonico - si realizza la permuta tra la coppia di utente ed il relativo attacco
allautocommutatore. La sede di posa del cavo quasi sempre sotterranea in canalizzazione e il
cavo pressurizzato (viene pompata aria secca con leggera sovrapressione rispetto allambiente
per prevenire i guasti dovuti a rottura dellisolamento esterno).
Penetrando nellarea di distribuzione il cavo viene sfioccato, nel senso che si derivano cavi di
potenzialit minore che vanno ad alimentare gli armadi di distribuzione. La parte di rete compresa
tra la centrale e larmadio di distribuzione detta rete primaria.
Larmadio raggiunto da un cavo a 400 coppie, mentre distribuisce nellarea di armadio tipicamente - 600 coppie (di cui, evidentemente, solo 400 possono essere effettivamente
occupate).
I cavi a bassa capacit che dallarmadio raggiungono i distributori costituiscono la rete secondaria.
Dal distributore si raggiunge finalmente la borchia in casa dellutente, attraverso il cavetto di
abbonato realizzato con una coppia bianco-rosso.
In rete secondaria possibili anche cavi aerei da 10-200 coppie.
Modulo 2 pag 12
Tecnologie xDSL
Tecnologie xDSL
Integrated
IDSL
160Kb/s
High
bitbit-rate
HDSL
2,3Mb/s
SDSL
2,3Mb/s
Consumer
o ADSL lite
CDSL
1,5Mb/s
Asymmetric
ADSL
8Mb/s
ADSL2
ADSL2+
15Mb/s
20Mb/s
VDSL
52Mb/s
Single pair
Asymmetric
Very high
bitbit-rate
13
La tecnologia DSL (Digital Subscriber Line) una tecnologia di trasmissione sul doppino dabbonato che offre una
soluzione al problema noto come last mile, per la connessione fra gli Utenti dei Servizi di Rete e i Provider dei
Servizi di rete. Rispetto ad altre soluzioni, i sistemi DSL consentono un notevole aumento del bit-rate.
Attualmente sono disponibili diverse tecnologie DSL alternative per la struttura della rete di accesso: HDSL (High
speed Digital Subscriber Line), SDSL (Single pair High Digital Subscriber Line), CDSL (Consumer DSL- o ADSLlite), ADSL (Asymmetrical DSL), VDSL (Very high speed DSL).
A parte la tecnologia HDSL, che ancora basata sul codice 2B1Q impiegato su ISDN, e quindi su trasmissione in
banda-base, gli altri sistemi sono tutti basati su modulazioni a banda passante ed applicano il principio della
tecnica QAM. In questo modo viene ridotta la banda occupata dal segnale e quindi lattenuazione di tratta alla
frequenza di Nyquist del segnale. Inoltre la riduzione di banda consente una maggiore tolleranza ai rumori indotti.
Uno dei vantaggi principali, che consente la trasmissione anche su linee a diafonia elevata, rappresentato dalla
trasmissione asimmetrica, che elimina gli effetti della paradiafonia.
Tutte le tecnologie DSL adottano principi analoghi allADSL e sono impiegate per risolvere il problema del
trasporto di dati veloci sulla linea di utente.
LADSL, con velocit fino ad 8 Mb/s, pu essere vista come una evoluzione delle linee HDSL a 2 Mb/s ed al
contempo pu essere considerato come uno step intermedio verso i sistemi VDSL, con velocit fino a 52Mb/s.
Secondo alcuni Operatori la soluzione ottimale limpiego di sistemi VDSL, i quali consentono il trasporto di un
flusso fino a velocit di 52Mb/s.
Gli operatori che gestiscono le reti di telecomunicazione non hanno ancora fatto una scelta precisa sul tipo di
architettura di rete di accesso, probabilmente a causa della rapidit con cui si evolvono le tecniche e
dellincertezza legata alle richieste di nuovi servizi.
Attualmente si stanno implementando sistemi che adottano ADSL2 ed ADSL2+ che consentono, mantenendo
pressoch invariata la rete di distribuzione secondaria, di aumentare sia la banda disponibile in download che la
massima distanza tra ATU-R e ATU-C.
In particolare lADSL2 dichiara una velocit massima in download di 15Mb/s e una distanza massima di 6Km,
grazie allutilizzo di un nuovo algoritmo di codifica.
La tecnologia ADSL2+ consente invece una velocit massima di 20Mb/s su una distanza massima di 2,5Km,
grazie allutilizzo di una banda di 2,2MHz.
Modulo 2 pag 13
Tecnologie xDSL
DSL
HDSL
14
Modulo 2 pag 14
Tecnologie xDSL
ADSL
Asymmetric DSL
Capacit lorda di circa 8Mbit/s downstream e circa 1 Mbit/s
upstream su una coppia;
Compatibile con il segnale analogico in banda 4 kHz (POTS)
(o ISDN-BRA) sulla stessa coppia;
Codifica di linea DMT
VDSL
Modulo 2 pag 15
Tecnologie xDSL
HDSL
Modulo 2 pag 16
Tecnologie xDSL
HDSL: terminali
Terminale di centrale
Terminale remoto
17
Modulo 2 pag 17
Tecnologie xDSL
2048Kb/s
Armadio
ripartilinea
Box
2,5 Km
18
HDSL: portante fisico 2-3 TP, simmetrica con EC, codifica 2B1Q o CAP, velocit fissa fino a
2,3Mb/s.
HDSL 2: portante fisico 1 TP, simmetrica con EC, codifica 2B1Q o CAP, velocit fissa fino a
2,3Mb/s.
SHDSL o SDSL: variazione adattativa della HDSL 2, codifica TCPAM.
MSDSL: variazione adattativa in tempo reale della HDSL,portante fisico 2 TP.
I sistemi HDSL, HDSL 2, SHDSL, MSDSL utilizzano tutta la banda del portante fisico per cui non
permettono la multiplazione con il canale telefonico di 4KHz sul portante.
Modulo 2 pag 18
Tecnologie xDSL
2048Kb/s
rigeneratore
Armadio
ripartilinea
Box
4,8 Km
19
Modulo 2 pag 19
Tecnologie xDSL
Confronto fra lo spettro generato da un segnale a 2048Kb/s con codifica AMI o HDB3 (conforme
G.703) e quello di un segnale HDSL con codifica 2B1Q a 4 livelli.
Caratteristiche
2Mb/s G.703
HDSL
1
NO
2
2048Kb/s
AMI-HDB3
2048 baud
NO
2
SI
2
1168Kb/s
2B1Q
584 baud
SI
20
Si noti come il primo lobo dello spettro HDSL occupi una banda di 584 KHz per coppia
mentre il segnale a 2048Kb/s occupi una banda di 2048 kHz sulla coppia
Modulo 2 pag 20
Tecnologie xDSL
Codifica binaria
0
+3
Codifica 2B1Q
+1
-1
-3
+3
+1
-1
-3
21
Questa codifica di linea viene introdotta per contenere la banda del segnale al fine di
minimizzare luso di rigeneratori nella tratta utente-centrale mantenendo invariata la bit
rate netta trasportata (2048Kb/s).
Modulo 2 pag 21
Tecnologie xDSL
DCE3
Tx
Rx
Rx
Tx
DCE3
Rete
Pubblica
La lunghezza della tratta senza rigenerazione triplica con lluso della tecnica
HDSL
Prestazioni HDSL in termini di tratta utente centrale:
Distanza max LTU-NTU 2,5 Km (senza rigenerazione)
Distanza max LTU-NTU 5 Km (con rigenerazione)
LTU: Line Terminal Unit
NTU: Network Terminal Unit
22
Modulo 2 pag 22
Tecnologie xDSL
LAN
DCE3
Tx G.703 Rx
DCE3
Tx & Rx
NTU
Rete
Pubblica
Tx G.703 Rx
LTU
Modem HDSL
Modem HDSL
NT1
Tx G.703 Rx
NTU
LT
Tx & Rx
Rete
Pubblica
Tx G.703 Rx
LTU
23
Modulo 2 pag 23
Tecnologie xDSL
La tecnologia SDSL
SDSL: Symmetric single pair high bit rate Digital Subscriber Line
rigeneratore
2304Kb/s
Armadio
ripartilinea
Box
3 Km
24
Il sistema di trasmissione SHDSL Symmetric single pair high bit rate Digital Subscriber
Line consente il trasporto su una singola coppia in rame di flussi con velocit variabile da
192 kbit/s a 2304 kbit/s con granularit di velocit di 64 Kbit/s. La possibilit di far variare
la velocit fisica di linea detta Multirate. Il codice di linea utilizzato il Trellis Code
Pam a 16 livelli. Anche l'SDSL supporta le trasmissioni simmetriche TI/E1 ma differisce
dall'HDSL in due punti importanti: usa un solo doppino e ha una portata massima del
segnale che arriva fino a circa 3 Km (mentre l'HDSL arriva a coprire distanze di 4,8 Km).
Modulo 2 pag 24
Tecnologie xDSL
SDSL
Configurazioni
Stand-alone per traffico TDM (flussi a 2 Mbit/s o nx 64 kbit/s)
DSLAM per traffico ATM
25
Modulo 2 pag 25
Tecnologie xDSL
Velocit consentite
26
Modulo 2 pag 26
Tecnologie xDSL
ADSL Upstream
PSD (dBm/Hz)
ADSL Downstream
f (kHz)
27
Modulo 2 pag 27
Tecnologie xDSL
SDSL multicoppia
I ripetitori producono molta diafonia sui sistemi ADSL presenti sullo stesso cavo, poichil
segnale in uscita da un ripetitore molto forte rispetto a quello ADSL di un cavo
adiacente che ha subito attenuazione.
Modulo 2 pag 28
Tecnologie xDSL
Livelli superiori
Multiplexing
ATM
ATM
SDSL
SDSL
Modulo 2 pag 29
Tecnologie xDSL
La tecnologia ADSL
Capacit trasmissiva: 8192Kb/s downstream - 800Kb/s upstream
Portante fisico: 1 doppino telefonico
Codifica di linea: DMT
A(f)
Banda Banda Banda
1
3 4 5 6
f1 f2 f3 f4 f5 f6
Banda
N
fN
8192Kb/s
Armadio
ripartilinea
Box
800Kb/s
2 - 4,5 Km
30
Il sistema in tecnologia ADSL permette la trasmissione dei seguenti canali sulla stessa
coppia:
un canale tradizionale in banda fonica a 3003400 Hz;
un canale numerico in direzione cliente-centrale (upstream);
un canale numerico in direzione centrale-cliente (downstream).
ADSL: portante fisico 1 TP, asimmetrica con o senza EC, codifica DMT, velocit fissa fino a
8,1Mb/s.
RADSL: variazione adattativa in tempo reale della ADSL.
CDSL (UADSL): portante fisico 1 TP, asimmetrica senza EC, codifica DMT, velocit fissa fino a
1,5Mb/s.
I sistemi CDSL, ADSL, RADSL e VDSL, essendo con modulazione passabanda, permettono la
coesistenza sul portante del canale telefonico analogico a 4KHz.
Modulo 2 pag 30
Tecnologie xDSL
DOWNSTREAM
Tele
tax
F (kHz)
26
12
1104
ADSL cat 2
UPSTREAM
POTS
DOWNSTREAM
Tele
tax
F (kHz)
26
12
1104
UPSTREAM
Caso in cui
presente
il cancellatore
deco
31
Analizzando lo spettro del segnale trasmesso si pu osservare che nella banda 0-1104
KHz sono collocabili 256 sottoportanti ciascuna con una sottobanda di modulazione di
4,3125 KHz.
Tuttavia occorre ricordare che la banda 0-26 KHz non viene utilizzata dal sistema ADSL,
ma viene lasiata come banda di guardia per la trasmissione della fonia che avviene sullo
stesso doppino (POTS). Il margine previsto notevole poich la presenza di selezioni
decadiche (10 Hz e relative armoniche) introducono notevoli disturbi.
Modulo 2 pag 31
Tecnologie xDSL
Number of
Bits per
Sub-carrier
(DMT)
Gain per
Sub-carrier
(DMT)
32
Modulo 2 pag 32
Tecnologie xDSL
A(f)
Banda Banda Banda
1
3 4 5 6
f1 f2 f3 f4 f5 f6
Banda
N
fN
15Mb/s
Armadio
ripartilinea
Box
1,5Mb/s
2 - 6 Km
33
Modulo 2 pag 33
Tecnologie xDSL
A(f)
Risposta in
frequenza
del doppino
Notch causato
da Bridged Tap
fa
fb
fc
A(f)
Portanti
utilizzate
dal DMT
34
Il vantaggio della tecnica DMT quella di poter adattare lo spettro del segnale alla
risposta del canale.
Se ad esempio presente un Bridged Tap (derivazione aperta) che crea un notch alla
frequanza Fx, quella frequanza non verr utilizzata.
Allo stesso modo, se in una porzione di banda sono presenti disturbi, quella porzione non
verr utilizzata e le informazioni verranno concentrate sul resto della banda disponibile,
dove la qualit della trasmissione migliore.
Modulo 2 pag 34
Tecnologie xDSL
A(f)
Sotto
banda
1
Sotto
banda
2
Sotto
banda
3
Sotto
banda
4
Sotto
banda
5
Sotto
banda
6
Sotto
banda
256
B
Portante
t )
(Pe j
Spettro
QASK
SB
SB=4.3125 KHz
Larghezza
di banda
f
f = 4.3125 KHz
Efficienza Spettrale
2-15 bit/s/Hz
Spaziatura
tra le portanti
Downstream
Upstream
16.56 Mb/s
2.07 Mb/s
-40 dBm/Hz
-38 dBm/Hz
35
Modulo 2 pag 35
Tecnologie xDSL
f
NEXT
f
Distrurbi
RF
f
Bridged
Tap
f
Risposta
del doppino
f
Valutazione delle condizioni in fase di attivazione
Monitoraggio durante il normale funzionamento
36
La suddivisione del flusso informativo di ingresso fra i vari sottocanali viene realizzata
mediante delle procedure automatiche operative sia durante la fase di attivazione del
sistema, sia periodicamente durante il normale funzionamento.
Durante la fase di attivazione il sistema valuta il rapporto segnale-rumore su ciascuna
sottobanda e, in base a tali indicazioni, decide come allocare in modo ottimale i bit nelle
sottobande stesse.
Durante il normale funzionamento il ricevitore ADSL osserva continuamente il rapporto
segnale-rumore su ciascuna sottobanda e, quando questo cade sotto una soglia
prefissata, il ricevitore segnala al trasmettitore di spostare alcuni bit da una sottoportante
ad unaltra.
Occorre comunque notare che durante il funzionamento normale la procedura di
allocazione dei bit non cos sofisticata come durante lattivazione del sistema.
Modulo 2 pag 36
Tecnologie xDSL
0
f0
fi
f N-1
Blocco BK (250 s)
0 1 0 0 1 1 1 0 1 1 0 0 1 1 0 1 1 0 0 1 1 1 0 0 1 0 1 1 0 1 0
0 0 1 1 1 0 1 1 0 0 1 1 0 1 1 0 0 1 1 1 0 0 1
bi
Zi
fi
bN-1
ZN-1
fN-1
Il flusso numerico in ingresso, avente frequenza di cifra R b/s viene suddiviso in blocchi
BK. Il numero di bit per blocco dipende dalla velocit del segnale poich fissa la durata
del blocco che pari a 250 s.
Il K-esimo blocco viene quindi suddiviso a sua volta in N sottoblocchi di dimensioni
variabili in funzione dello spettro del canale. La suddivisione del flusso informativo di
ingresso fra i vari sottocanali viene realizzata mediante delle procedure automatiche
operative sia durante la fase di attivazione del sistema, sia periodicamente durante il
normale funzionamento.
Modulo 2 pag 37
Tecnologie xDSL
Sincronismo
(Loop Timing)
Pilot
fn
Zn+1
fn+1
276 KHz
Downstream
ATU-C
69 KHz
Upstream
ATU-R
Downstream
69
276
Upstream
f (KHz)
38
Nei sistemi ADSL occorre mantenere una perfetta sincronizzazione fra trasmettitore e
ricevitore per garantire condizioni di ortogonalit tra le portanti, in modo da recuperare
l'informazione trasmessa priva di interferenza nei lobi laterali adiacenti alla sottoportante.
La specifica prevede al riguardo di avere un tono speciale (pilot) dedicato al sincronismo
(loop timing), pari a 276 kHz per il verso downstream ed a 69 kHz per il verso upstream.
Modulo 2 pag 38
Tecnologie xDSL
Bit loading
PRINCIPIO: Viene trasmessa pi capacit (in no di bit) nei punti dello spettro in cui
maggiore lSNR. Il numero di bit trasmessi per sottobanda compreso tra 2 e 15
Profilo
dellSNR in
corrispondenza
delle portanti
utilizzate
dallADSL
SNR
40
30
20
10
50
100
150
200
250
# portante
Numero
di bit
associati a
ciascuna
portante
10
50
100
150
200
250
# portante
Si noti come landamento dei bit per portante ricalchi landamento dellSNR
39
Modulo 2 pag 39
Tecnologie xDSL
Rete
telef
DOPPINO
TELEFONICO
SPLITTER
fonia
Rete
dati
ADSL
POTS
SPLITTER
DSLAM
BORCHIA
TELEFONICA
CENTRALE LOCALE
40
Modulo 2 pag 40
Tecnologie xDSL
Il DSLAM
41
Modulo 2 pag 41
Tecnologie xDSL
Incumbent
OLO
V-C
Packet Data
Network
P
H
Y
ATU
C
U-C 2
T/S
T-R
NT
ATU
R
U-C
U-R
HPF
P
H
Y
U-R 2
HPF
loop
PSTN
PSTN or ISDN
LPF
Splitter
C
LPF
POTS or ISDN-BRI
Splitter
R
Modulo 2 pag 42
Tecnologie xDSL
Packet Data
Network
P
H
Y
T/S
T-R
V-C
NT
ATU
C
ATU
R
U-C 2
U-C
U-R
HPF
P
H
Y
U-R 2
HPF
loop
PSTN
PSTN or ISDN
LPF
Splitter
C
Incumbent
LPF
POTS or ISDN-BRI
Splitter
R
La ripartizione dello spettro sul doppino ai fini della fornitura del servizio di Shared Access
prevede la coesistenza dei servizi POTS e ADSL, in accordo alla specifica ITU-T
G.992.1: la parte inferiore dello spettro, che si estende da 0 a 4 kHz, continua ad essere
utilizzata dal Local Loop Provider (LLP) per fornire i servizi in banda fonica (voce e tutti gli
altri servizi che possono utilizzare tale banda di frequenza); la parte superiore dello
spettro, corrispondente allintervallo da 32kHz a 1100 kHz, viene noleggiata allOperatore
che ha richiesto Shared Access allo scopo di fornire servizi basati su tecnologie
trasmissive ADSL. Non escluso lutilizzo di altre tecnologie xDSL (di cui VDSL un
esempio) nella parte superiore dello spettro purch conformi agli standard internazionali e
compatibili con il segnale telefonico presente nella parte inferiore dello spettro
(POTS/ISDN). E la compatibilit con i servizi di accesso ISDN e ADSL in condivisione
sullo stesso doppino in quanto il servizio voce fa parte dei servizi ISDN. Tale approccio
oggi tecnicamente possibile grazie alla presenza sul mercato di schede ADSL conformi
alla specifica G.992.1 Annex B dell'ITU-T che consentono la trasmissione di ADSL e
ISDN su singolo doppino. In tal caso, per evitare interferenze con il segnale ISDN, la
banda utilizzata dal sistema ADSL viene ristretta allintervallo che va da circa 138 kHz a
1,1 MHz.
Modulo 2 pag 43
Tecnologie xDSL
Soluzione Splittered
NUOVO CABLAGGIO
PA
ATU-R
PB
POTS
SPLITTER
44
Modulo 2 pag 44
Tecnologie xDSL
PB
PB
PA
PB
ATU-R
45
Modulo 2 pag 45
Tecnologie xDSL
ADSL lite
Modulo 2 pag 46
Tecnologie xDSL
ADSL Lite
RETE
TELEFONICA
SPLITTER
Collegamento telefonico
borchia telefonica
RETE DATI
DSLAM
DSLAM
CENTRALE LOCALE
47
Modulo 2 pag 47
Tecnologie xDSL
ADSL Splitterless
PA
ATU-R
48
Modulo 2 pag 48
Tecnologie xDSL
ADSL wireless
S
Linea ADSL
49
Modulo 2 pag 49
Tecnologie xDSL
ADSL2
Aggiunta
Modulo 2 pag 50
Tecnologie xDSL
Novit dellADSL2
(features mandatorie)
Modulo 2 pag 51
Tecnologie xDSL
Novit dellADSL2
(features facoltative)
DRR
di start-up veloce
Trasmissione dati a pacchetto mediante
incapsulamento su HDLC
Voce su ADSL
52
In ADSL ciascuna trama pu essere solo ATM o TDM, invece in ADSL2 possibile
suddividerla in maniera flessibile fra queste due modalit di trasmissione, inoltre con la
Seamless Rate Adapatation possibile modificare separatamente la ripartizione dei bit
fra le due parti pu cambiare.
In ADSL1 con la DRA la velocit totale del collegamento non varia, cambia solo la
ripartizione dei bit e la potenza allocata sulle sottoportanti
Modulo 2 pag 52
Tecnologie xDSL
ADSL2+
Modulo 2 pag 53
Tecnologie xDSL
La tecnologia VDSL
Tecnologia
54
Modulo 2 pag 54
Tecnologie xDSL
Prestazioni (ETSI)
Trasmissione simmetrica
Trasmissione asimmetrica
Modulo 2 pag 55
Tecnologie xDSL
sito di armadio
sito di centrale
VDSL
VTU-C
O
OL
LT
T
FTTCab
ONU
VTU-C
Access
Node
Rete
Retedidi
trasporto
trasporto
O
OL
LT
T
building/curb
FTTB/C
VTU-C
ONU
VDSL
VTU-C
FTTE
VDSL
VTU-C
ONU
VDSL
VTU-C
56
Modulo 2 pag 56
Tecnologie xDSL
Trasporto su IP e ATM
PPP
ATM
IP
ATM
Mux ADSL
Eth-USB
BPX
123.123.22.24
223.55.88.214
NAS
IP Network
Modem
188.248.62.58
ADSL
ATM
ATM
234.154.16.114
57
Modulo 2 pag 57
Tecnologie xDSL
Alternative protocollari
PPPoATM
USB
DSLAM
modem
NAS
IP
IP
IP
IP
PPP
PPP
ATM
ATM
Tx
Tx ADSL
ADSL
ATM
IBS
ATM
ATM
Tx
Tx ADSL
ADSL
DSLAM
PPPoEthernet
Eth
ATM
ATM
BPX ATM
modem
IP
IP
PPP
PPP
ATM
ATM
Tx
Tx ADSL
ADSL
Il NAS termina il PVC ATM
estraendo il frame Ethernet; con
una seconda elaborazione recupera
il pacchetto IP.
NAS
IP
IP
PPP
PPP
Ethernet
Ethernet
ATM
ATM
Tx
Tx ADSL
ADSL
IP
Eth
IP ATM
ATM
IBS
ATM
ATM
Tx
Tx ADSL
ADSL
ATM
ATM
IP
IP
PPP
PPP
Ethernet
Ethernet
ATM
ATM
Tx
Tx ADSL
ADSL
58
Modulo 2 pag 58
Tecnologie xDSL
Trama PPP
Supporto a protocolli multipli sulla stessa linea seriale
Campo di controllo errori su ciascuna trama
Negoziazione dinamica degli indirizzi prima dello scambio dati, usando lIP
Control Protocol
Compressione degli header IP e TCP come nel CSLIP
1.
2.
3.
Info
(max 1500 byte)
FCS
Protocollo
0
1
1
1
1
1
1
1
0
Address (FF)
Control (03)
datagram IP
dati di controllo link
dati di controllo rete.
59
Il formato delle trame PPP ricorda quello delle trame ISO HDLC.
I primi tre campi, Flag, Indirizzo e Controllo, sono fissi.
Il campo Protocollo prevede valori diversi per protocolli diversi, tra cui: datagram IP, dati
di controllo link, dati di controllo rete.
Il campo CRC un controllo di ridondanza ciclica per il rilevamento degli errori. La
trama termina con il carattere di flag con cui iniziata.
Comunicazione Asincrona
Il flag di guardia alla trama nascosto da un carattere di Escape, che lo precede.
Anche tutti i caratteri inferiori al decimale 32 sono preceduti dallEscape, per impedire
che vengano interpretati come caratteri di controllo della linea seriale.
Nella comunicazione sincrona per garantire la trasparenza dei dati si fa uso di bit di
stuffing.
Vantaggi di PPP
Supporto a protocolli multipli sulla stessa linea seriale
Campo di controllo errori su ciascuna trama
Negoziazione dinamica degli indirizzi prima dello scambio dati, usando lo IP Network
Control Protocol
Compressione delle testate IP e TCP con algoritmo di Van Jacobson, simile a CSLIP.
Inoltre molte implementazioni negoziano l'omissione dei campi Flag e Indirizzo e la
riduzione del campo Protocollo ad un solo byte.
Abbondanza di opzioni, negoziabili dal Link Control Protocol
Modulo 2 pag 59
Tecnologie xDSL
Protocollo PAP
PAP:
Il client invia username e password al server in modo ripetitivo finch non viene accettato e
rifiutato
Il server controlla i dati di connessione e decide se accettare la connessione
Username e password viaggiano lungo il link in chiaro
CLIENT
Marco.grimandi ciaociao
NETWORK
ACCESS
SERVER
Accept/reject
Hostname: marco.grimandi
Password: ciaociao
Hostname: server01
Password: ciaociao
60
Modulo 2 pag 60
Tecnologie xDSL
Protocollo CHAP
CHAP:
Il server genera ed invia una stringa casuale al client insieme al proprio nome
Il client utilizza cifra (tipicamente con lalgoritmo Message Digest 5 (MD5)) la stringa casuale con
la propria password ed invia il risultato al server insieme al proprio nome host
Il server opera la stessa elaborazione sulla stringa ricevuta utilizzando la password
corrispondente al nome del client e controlla che il risultato sia identico (il server possiede gi tutte
le password in chiaro dei propri client)
Una sicurezza aggiuntiva viene inserita autenticando il client pi volte durante una sessione di
comunicazione con intervalli regolari per verificare che il client non sia rimpiazzato da un
impostore.
NETWORK
ACCESS
challenge
SERVER
CLIENT
response
Accept/reject
Hostname: marco.grimandi
Password: ciaociao
Hostname: server01
Password: ciaociao
61
Quando si effettua una connessione con PPP le macchine ai due estremi devono avere
un indirizzo IP. Gli indirizzi IP possono essere statici o dinamici, ossia sempre gli stessi
ad ogni connessione e quindi prestabiliti oppure attribuiti al momento della connessione.
Un indirizzamento dinamico permette a chi fornisce questo servizio di connessioni di
utilizzare pochi indirizzi IP attribuiti a molti utenti in tempi diversi. ovvio che tutte le
macchine di internet quando vorranno comunicare con quell'indirizzo non troveranno
sempre la stessa macchina. Per effettuare questa connessione bisogna conoscere
quindi l'indirizzo IP da utilizzare oltre ad altre informazioni come ad esempio quale il
risolutore di nomi da utilizzare (DNS). Un altro argomento che bisogna affrontare
l'autenticazione: bisogna essere certi che chi tenta di fare la connessione sicuramente
chi noi crediamo che sia. possibile effettuare questa operazione attraverso i protocolli
PAP e CHAP che prevedono il processo di autenticazione inserito in modo standard a
fianco del protocollo PPP.
Modulo 2 pag 61
Tecnologie xDSL
Protocollo MS-CHAP
MicroSoft Challenge Handshake Authentication Protocol
Variante del CHAP che non necessita di una plaintext version (versione in chiaro) della password
nel server di autenticazione.
Il client calcola il challenge response attraverso lalgoritmo di cifratura MD4.
CLIENT
challenge
NETWORK
ACCESS
SERVER
response
Accept/reject
Hostname: marco.grimandi
Password: ciaociao
Hostname: server01
Password: $%$_:;
62
Modulo 2 pag 62
Tecnologie xDSL
Protocollo MS-CHAP v2
Il server invia al client un challenge consistente in un identificatore di sessione e una stringa
casuale
Il client risponde con il proprio username, una propria stringa casuale e una versione cifrata della
stringa di challenge ricevuta, dellidentificatore di sessione e della propria password dutente.
Il server controlla e risponde con accettazione o rifiuto, un responso autenticato basato sulla
stringa di challenge inviata, su quella ricevuta, sul responso cifrato del client e sulla sua password.
Il client verifica infine lautenticazione e utilizza eventualmente la connessione stabilita.
challenge
CLIENT
response
NETWORK
ACCESS
SERVER
Accept/reject
Response / Use
Hostname: marco.grimandi
Password: ciaociao
Hostname: server01
Password: $%$_:;
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Modulo 2 pag 63
Tecnologie xDSL
Authentication
database
USER
Access request
user-connection
yes or no
request
response
NAS
(RADIUS client)
Le informazioni tra il client (NAS) ed il server RADIUS viaggiano in forma criptata con chiavi
simmetriche
64
Modulo 2 pag 64
Tecnologie xDSL
RADIUS
SERVER
RADIUS
UDP
IP
user-connection
yes or no
request
response
NAS
(RADIUS client)
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La scelta del protocollo UDP come trasporto per il servizio RADIUS dovuta a scelte
tecniche: si vuole ridurre loverhead ed i tempi di connessione quindi si scarta il TCP.
Modulo 2 pag 65