Infinito (modo)
L'infinito una forma verbale usata in quasi tutte le lingue indoeuropee.[1] la forma normalmente scelta per il
lemma dei verbi nei dizionari ed in genere non riferita ad alcuna persona grammaticale (io, tu, lui, lei); dispone del
tempo presente e di quello passato. In italiano, la forma dell'infinito di un verbo come andare composta da una
radice (and-), da una vocale tematica (-a-) e da una desinenza (-re). L'infinito passato sar essere andato.
Infinito presente (infinito semplice) Infinito passato (infinito composto)
Formazione con il
verbo ausiliare avere
mangiare
avere mangiato
Formazione con il
verbo ausiliare essere
andare
essere andato
Dagli esempi, emerge una notevole duttilit dell'infinito, il quale povero di valori grammaticali propri: questi
piuttosto emergono solo nel contesto. [4]
Dell'infinito esiste una forma semplice o presente (mangiare) ed una composta o passata (aver mangiato), la quale
indica un'azione compiuta:[5]
non posso quasi credere di aver visto cos tanti uccelli in un momento solo.
La forma passata si trova spesso in proposizioni temporali e causali, cio quelle introdotte da dopo e da per:[6]
Dopo aver studiato tanti mesi, posso finalmente andare all'esame.
Anna andata in prigione per aver ammazzato il marito.
In tutte le lingue romanze come l'italiano, le costruzioni ottenute sono paragonabili.
Infinito (modo)
Anche nelle altre lingue romanze, l'infinito raggruppabile in diverse coniugazioni (in italiano sono -are, -ere, -ire),
fondamentali per la struttura delle diverse forme verbali dei vari tempi e modi, le quali possono distinguersi in base
ai vari gruppi di appartenenza.
spagnolo: -ar, -er, -ir
cantar (cantare), beber (bere), vivir (vivere)
portoghese: -ar, -er, -ir
falar (parlare), vender (vendere), partir (andare via, partire). Eccezione: pr (porre). In casi particolari, le forme
portoghesi dell'infinito hanno delle forme personali per facilitare la comprensione della proposizione subordinata.[7]
francese: -er, -ir, -oir oppure -re
parler, (cantare), dormir (dormire), avoir (avere), prendre (prendere). Come si nota, la terza coniugazione
dell'italiano corrisponde in francese al secondo gruppo di verbi, mentre il terzo ed il quarto rispecchiano a grandi
linee la seconda coniugazione.
romeno: -a, -e, -ea, -i oppure -are, -ere, -re, -ire
a cnta/cntare (cantare), a bea/bere (bere), a tcea/tcere (tacere), a dormi/dormire (dormire). Il romeno possiede
due forme di infinito, corto e lungo: a mnca verso mncare - mangiare.
La distinzione in gruppi di coniugazione, tipica di queste lingue, un'eredit del latino, il quale prevedeva quattro
coniugazioni: -are, -re, -re, -ire: allgare (legare), fulgre (risplendere), fundre (sbaragliare), reprire (trovare).
Fanno eccezione alcuni verbi irregolari tra cui il pi usato sum (essere) che all'infinito fa esse. Incidentalmente, si
precisa in questa sede che nei vocabolari di latino si trova il verbo non all'infinito, ma alla prima persona singolare.
Note
[1]
[2]
[3]
[4]
[5]
[6]
[7]
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Licenza
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