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Trimetri giambici scazonti (coliambi):

Misr Catulle, dsinas inptre,


et qud vides persse perditm dcas.
Fulsre quondam cndidi tib sles,
cum vntitabas qu puella dcbat,
amta nobis quntum amabitr nlla.
Ibi lla multa tm iocosa fbant,
quae t volebas nc puella nlbat.
Fulsre vere cndidi tib sles.
Nunc iam lla non vult: t quoque, impotns, nli,
nec qua fugit sectre, nec misr vve,
sed bstinata mnte perfer, bdra.
Val, puella, im Catullus bdrat,
nec t requiret nc rogabit nvtam.
At t dolebis, cm rogabers nlla.
Scelsta, vae te! Qua tibi mant vta?
Quis nnc te adibit? Ci videbers blla?
Quem nnc amabis? Cius esse dcris?
Quem bsiabis? Ci labella mrdbis?
At t, Catulle, dstinatus bdra.

Traduzione:
Povero Catullo, smetti di vaneggiare,
e quel che vedi essere morto, considera(lo) morto.
Riflsero un giorno per te giorni felici [soli splendenti],
quando solevi andare dove ti portava la ragazza
amata da me [noi] quanto nessuna sar amata.
L si facevano quei molti giochi (damore)
che tu volevi, e lei non rifiutava.
Rifulsero davvero per te giorni felici [soli splendenti].
Ora lei non vuole pi: (e) anche tu, (seppure tu) non (lo) possa, non volere,
e non inseguire (lei) che fugge, e non vivere infelice,
ma con animo risoluto sopporta, resisti.
Addio, ragazza: ormai Catullo forte [resiste],
e non ti cercher, e non pregher (te) che non lo vuoi.
Ma tu soffrirai, quando non sarai (pi) pregata.
Disgraziata, guai a te! Che vita ti rimane?
Chi ora si avviciner a te? A chi sembrerai bella?
Chi ora amerai? Di chi si dir che sei [sarai detta essere]?
Chi bacerai? A chi morderai le labbra?
Ma tu, Catullo, risoluto resisti.

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Strofe saffica minore (3 endecasillabi saffici + 1 adonio):

Fri et urel, comits Catlli,


sve in xtrems penetrbit ndos,
ltus t long resonnte Ea
tnditur nda,
sve in Hrcans Arabsve mlles,
su Sags sagttifersve Prthos,
sve qua septmgemins colrat
aquora Nlus,
sve trns alts graditur lpes,
Casars visns monumnta mgni,
Gllicm Rhenum, hrribilsque ltimsque Britnnos,
mnia hac, quaecmque fert volntas
calitm, temptre siml parti:
puca nntite mea pullae
nn bona dcta.
Cm sus vivt valetque mochis,
qus siml complxa tent trecntos,
nllum amns ver, sed idntidem mnium
lia rmpens;

nc mem respctet, ut nte, amrem,


qui llis culp cecidt velt prati
ltim flos, praterente pstquam
tctus artrost.

Traduzione:
Furio e Aurelio, compagni di Catullo
sia che penetrer fra gli Indiani allestremit del mondo
dove il litorale battuto dallonda Eoa che risuona da lontano,
sia tra gli Ircani o gli Arabi effeminati,
sia tra i Sagi e i Parti che portano frecce,
sia alle acque che il Nilo dalle sette bocche colora,
sia che avanzer al di l delle alte Alpi
per visitare le testimonianze del grande Cesare,
il gallico Reno e i Britanni orribili e ai confini del mondo,
tutte queste cose, qualunque cosa porter la volont
dei celesti, pronti ad affrontarle insieme a me,
annunciate alla mia fanciulla poche
parole non gentili:
viva e se la spassi con i suoi amanti
che in trecento tiene contemporaneamente abbracciati1,
non amandone nessuno davvero, ma allo stesso modo
rompendo le reni di tutti;
e non si volti a guardare come prima il mio amore
che per colpa sua caduto come
un fiore del margine del prato, dopo che
stato toccato dallaratro che passa oltre.
(1) Si badi che complexa riferito a Lesbia ed ha propriamente valore attivo ("avendoli abbracciati").
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Distici elegiaci (esametro + pentametro):

Dcebs quondm | solm te nsse Catllum,


Lsbia, nc prae m | vlle tenre Iovm.
Dlex tum t | non tntum ut vlgus amcam,
sd pater t nats | dligit t geners.
Nnc te cgnov: | quare tsi impnsius ror,

mlto m tamen s | vlior t levir.


"Qu potis st?" inqus. | Quod amntem iniria tlis
cgit amre mags, | sd bene vlle mins.

Traduzione:
Una volta dicevi che facevi l'amore1 solo con Catullo,
Lesbia, e che al posto mio non avresti voluto [volevi] abbracciare (neppure) Giove.
Ti amai, allora, non tanto come il volgo (ama) un'amante,
ma come un padre ama i figli e i generi.
Adesso so chi sei [ti ho conosciuta]: perci, anche se brucio di una fiamma pi violenta [pi violentemente],
(tu) sei per me molto pi vile e spregevole.
"Com' possibile?", dici. Perch un'offesa del genere
costringe un amante ad amare di pi, ma a voler bene di meno.
(1) Il verbo nosse (= novisse) usato in senso biblico, cio nel senso di "conoscere carnalmente".

Carme 85
Metro: distico elegiaco (esametro + pentametro)
Traduzione
di et am. || Quare d facim, || fortsse requris.
Nscio, sd fier || sntio et xcrucir.
Traduzione:Odio e amo. Forse (mi) chiedi perch (io) lo faccia.
Non lo so, ma sento che succede, e sono in croce.

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