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ULTIMI SVILUPPI
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principio che gli aumenti pensionistici e tutte le relative spese di bilancio devono
essere portati a termine nella cornice di una maggiore disciplina fiscale. Nel corso
dei negoziati, la delegazione turca ha tenuto a sottolineare, secondo quanto
riportato dall’Agenzia di stampa Anadolu, come sia il debito pubblico che il deficit
di bilancio turchi sono attualmente in linea con i criteri di Maastricht mentre le
misure per stimolare l’economia sono essenziali per superare le conseguenze
della crisi economica globale. “I negoziati sono vicini alla conclusione”, afferma
l’Agenzia. La delegazione di alti rappresentanti del FMI continuerà i negoziati
nella capitale ma la conclusione del processo avverrà solamente con l’arrivo (in
data ancora da definirsi) del Capo Desk Turchia presso il FMI, Rachel van Elkan.
Se le discussioni porteranno a risultati positivi e soddisfacenti per le parti, la
Turchia invierà al FMI una lettera di intenti. Nel commentare gli ultimi sviluppi,
Timothy Ash, economista dei mercati emergenti alla Royal Bank of Scotland, ha
riportato le affermazioni del Ministro dell’Economia, Ali Babacan, secondo il quale
il FMI avrebbe già accettato il piano fiscale a medio termine del Governo.
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Program. Gli stanziamenti maggiori sono stati assegnati soprattutto al settore dei
trasporti (49 progetti), seguito dall'energia (26), agricoltura/irrigazione (8) e
protezione ambientale. I progetti che hanno ottenuto maggiori fondi sono risultati i
seguenti: la metropolitana di Istanbul (tratta Kadikoy-Kartal) con 1,17 miliardi di
Lire turche (TL) (circa 600 milioni di euro); il progetto ferroviario di Istanbul
denominato Marmaray con un miliardo di dollari; la tratta ferroviaria ad alta
velocità Istanbul-Ankara con 637 milioni di TL (320 milioni di euro); la centrale
idroelettrica di Deriner con 481 milioni di TL (oltre 240 milioni di euro); la tratta
ferroviaria ad alta velocità Ankara-Konya con 469 milioni di TL (235 milioni di
euro). Nel campo dei trasporti la "parte del leone" e' svolta dalle ferrovie turche
(TCDD) con 14 progetti, seguita a ruota dalla Metropolitana di Istanbul con 8
progetti. Nel campo autostradale si segnalano 11 iniziative assegnati al
Dipartimento Autostrade (TCK). Nel settore energetico, oltre al progetto per la
costruzione di un centro di stoccaggio sotterraneo di gas naturale (a Tuz Golu),
sono presenti diversi impianti idroelettrici o alimentati a gasolio. Nel campo
agricolo, sono ben 8 i progetti principalmente di irrigazione nell'area sud-orientale
del paese rientranti nel progetto di sviluppo socio-economico denominato GAP.
Svariati invece i programmi previsti in campo ambientale (soprattutto impianti per
il trattamento delle acque) seppur di importo non elevatissimo, finanziati dal
bilancio pubblico. (Fonte ICE).
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26% della popolazione e' nel gruppo 0/14 anni ed il 7% della popolazione e' sopra
i 65 anni. La densità della popolazione per km2 e' pari a 94 (Istanbul e' la più
densamente popolata con 2.486 abitanti x km2, mentre Tunceli, nel sud-est, la
meno densamente popolata con 11 abitanti x km2). Ad Istanbul risiedono
stabilmente 12.915.158 abitanti (il 17,8% della popolazione), ad Ankara vi sono
invece 4.650.802 abitanti (6,4% del totale), ad Izmir 3.868.308 abitanti (5,3%) ed
ad Adana 2.062.645 (2,8%). La città/provincia con il minor numero di abitanti
e' Bayuburt nell'est del paese, con 74.710 abitanti (in 67 province del paese su
81 la popolazione e' cresciuta ed in 14, quasi tutte all'est, e' invece diminuita).
(Fonte ICE).
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• In miglioramento gli indicatori socio-economici
della Turchia negli ultimi anni.. Secondo i dati predisposti
dal TurkStat (l'Ufficio Statistico turco), dal Sottosegretariato al Commercio Estero
e dal Ministero dell’Istruzione, nell'ultimo decennio non solo gli indicatori
economici della Turchia sono migliorati in modo sensibile, come ad esempio il pil
cresciuto di oltre il 100%, consentendo al paese di posizionarsi al sedicesimo
posto fra i paesi più ricchi al mondo, ma anche e forse soprattutto quelli connessi
alla qualita’ di vita. L'aspettativa ad esempio e' passata da 70,9 anni nel 2003 a
71,9 nel 2008 (donne 73,4 nel 2003, 74,3 nel 2008 ; uomini 68,6 nel 2003, 69,4
nel 2008). La mortalità infantile e' passata a 21 morti ogni 1.000 nati vivi (la
Turchia su questo versante e' purtroppo ancora 110ma al mondo) nel 2008, dai
25,6 morti ogni 1.000 nati vivi. Ancora forte putroppo la concentrazione di bambini
deceduti nel sud del paese. La frequenza scolastica al livello "elementare" e'
passata dal 90% del 2002 al 97,4% del 2008, mentre quella "secondaria" e'
aumentata del 15,8% del 2002 al 58,6% del 2008. Anche la frequenza alla
"scuola superiore" ha fatto registrare un consistente incremento passando dal
14,7% del 2002 al 21,2% del 2008. Questi dati dunque indicano come il
paese abbia realmente imboccato un percorso di sviluppo socio-economico
chiaramente ancora da completarsi, ma che certamente pone la Turchia nel
novero dei paesi a maggior prospettiva di crescita nel corso di questo decennio.
(Fonte ICE).
INDICATORI MACROECONOMICI
• Crescita del PIL: La crescita del PIL per tutto il 2008 è stata di 1,1%. Il primo
trimestre del 2009 ha fatto registrare un preoccupante calo per l’economia turca,
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pari al 14,3%, seguito da un -7% nel secondo trimestre, il quinto peggiore in
ambito OSCE. Il primo semestre del 2009 ha fatto registrare un – 10.5%. La
crescita attesa per il 2009, secondo le stime del governo, segna il record negativo
per il Paese con un - 6%.
• Inflazione annua: La forte contrazione dell’attività economica ha determinato
un calo sensibile dell’inflazione anche in Turchia. A dicembre 2009 l’inflazione ha
toccato il 6,25%.
• Interscambio con l’Italia nel 2008 e nei primi unidici mesi del 2009: 18,8
miliardi di dollari. Nel 2008, l’Italia si è confermata terzo partner commerciale della
Turchia, con una crescita dell’interscambio del 7,5% (‘08/’07). Le esportazioni
italiane verso la Turchia sono ammontate a 11 miliardi di dollari, registrando un
aumento del +10,4% rispetto al 2007; le importazioni sono cresciute del 4,4%,
raggiungendo la cifra di 7,8 miliardi di dollari. Il saldo è da considerarsi un record
per l’Italia: 3,2 miliardi di dollari (+28% rispetto al 2007). La quota di mercato
dell’Italia, sul totale generale importato dalla Turchia dal mondo, è stata del 5,5%.
Per quanto riguarda il periodo gennaio-novembre 2009 ) l'Italia e' il quarto partner
commerciale con 12,1 miliardi di dollari (-31,5% '09/'08) derivanti da esportazioni
pari a 6,8 miliardi di dollari (-34,7% '09/'08) ed importazioni per 5,3 miliardi di
dollari (-28,4% '09/'08). Il saldo e' attivo per l'Italia per 1,5 miliardi di dollari. La
quota di mercato dell'Italia, sul totale delle importazioni della Turchia dal mondo, e'
pari al 5,4% (l'Italia e' il quinto paese fornitore della Turchia dopo Russia (fornitrice
come noto di oltre il 65% del fabbisogno energetico turco), Germania, Cina ed
USA). Inoltre l'Italia e' per la Turchia il terzo mercato di sbocco dopo Germania e
Francia (si segnala però che svariati prodotti turchi esportati verso l'Italia (p.e.
autoveicoli ed abbigliamento) sono fabbricati in Turchia dalle oltre 750 imprese
italiane presenti a vario titolo nel paese).
BORSA DI ISTANBUL
Borsa di Istanbul (IMBK-100) 54318 punti al 27.01.2010
CAMBIO
• 1 Euro = TL 2.1010
• 1 USD = TL 1.4940