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PARADOSSI
DELLE NOTTI
DIECI STUDI SU LE MILLE E UNA NOTTE
a cur a di
leonardo capezzone e elisabetta benigni
PISA ROMA
FABRIZIO SERRA EDITORE
MMXV
*
A norma del codice civile italiano, vietata la riproduzione, totale o parziale
(compresi estratti, ecc.), di questa pubblicazione in qualsiasi forma e versione
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*
isbn 978-88-6227-766-2
e-isbn 978-88-6227-767-9
SOMMARIO
Leonardo Capezzone, Sulla natura paradossale delle Mille e Una Notte.
Unintroduzione
Marco Di Branco, Tra Bisanzio e la Persia. Nota su Yunan e Rum nelle Mille
e Una Notte
Gianroberto Scarcia, Lampeggiar di iranismi tra una notte e laltra
Roberta Denaro, La lezione delladulterio. Su due versioni del racconto cornice
delle Mille e Una Notte
Biancamaria Scarcia Amoretti, Lislam delle Mille e Una Notte: un sondaggio
Michelina Di Cesare, Sapiens minime hujusmodi paradisum credit, nec
talibus decipitur verbis: Pietro Alfonsi e gli Arabes
Francesca Bellino, I Sette Viaggi di Sindbad il marinaio: un romanzo arabo
nelle Mille e Una Notte
Elisabetta Benigni, La Commedia decaduta delle Mille e Una Notte: il viaggio nella Citt di Rame di Alessandro Spina
Richard Van Leeuwen, Stories without end: Italo Calvino and the Thousand
and One Nights
Marco Lauri, La Soglia e il Sapiente. Appunti sulle Notti e la science fiction
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23 Piemontese A.M., La navigazione eroica di Garp tra Alessandro, Sindbd e Brandano, in Medioevo Romanzo e Orientale. Temi e motivi epico-cavallereschi fra Oriente e Occidente. VII Colloquio Internazionale, Ragusa, 8-10 maggio 2008, a cura di A. Pioletti G. Lalomia, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2010, pp. 223-247, cit. p. 223.
24 di questa opinione Kowalska M., From facts to literary fiction. Medieval Arabic Travel Literature, Quaderni di Studi Arabi, 5/6 (1987-1988), pp. 397-403.
25 Al-Rabb Biniymn Yna al-Tuayl, Rilat Biniymn al-Tuayl, Abu Dhabi, Manshrt al-majma al-thaqf, 2002, in part. p. 144, sulle somiglianze tra la narrazione di Beniamino di Tuleda e Sindbd il marinaio.
26 Al-Musawi M.J., The Islamic Context of the Thousand and One Nights, New York, Columbia University Press, 2009, in part. pp.187-188, discute commerci e affari in Cina in relazione alla fede di appartenenza dei commercianti, citando il caso di Sindbd. Sullargomento
si veda anche Sheriff, A., Dhow Cultures of the Indian Ocean: Cosmopolitanism, Commerce
and Islam, New York, Columbia University Press, 2010, p. 175.
27 Garcin, Lecture historique des Mille et Une Nuits, cit., pp. 266-267.
28 Al-Nuwayr, Nihyat al-Arab f funn al-adab, Cairo, Dr al-kutub wa-l-wathiq alqawmiyya, 1423, vol. 33, p. 221. Si noti che in un altro passaggio della Nihyat al-Arab, vol.
14, p. 322, al-Nuwayr menziona un kitb al-Sindbd facendo tuttavia esplicito riferimento al
Kitb al-wuzar al-saba wa al-muallim wa al-ghulm wa imraat al-malik (Libro dei sette
vizir, del maestro e dellallievo e della moglie del re) e non alla storia del marinaio.
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sono conservati resoconti completi o parziali che corroborino a livello testuale lipotesi che tale viaggiatore sia Sindbd29.
In seconda istanza Jean-Claude Garcin dedica particolare attenzione al
viaggiatore arabo per eccellenza, Ibn Baa (1304-1369), considerato un vero mule du Sindbd primitif. Si possono vedere tante e tali affinit di carattere tra lui e Sindbd appagamento personale alla fine di una vita trascorsa in viaggio, fiducia nella provvidenza, amore per il denaro e la prodigalit,
desiderio di viaggiare che, in effetti, c da domandarsi si la relation de
voyage dIbn Baa na pas fourni le plus rcent modle des Sindbd possibles30.
1. 2. I Viaggi di Sindbd tra letteratura di ajib
e letteratura geografica araba
Letteratura di viaggio a parte, nei trattati di geografia araba del IX-XIII sec.
che si trovano le corrispondenze pi rilevanti per quanto concerne origine e
fonti di alcuni episodi. I Sette Viaggi di Sindbd il marinaio contengono, infatti, diversi passaggi che si direbbero estratti verbatim dal Kitb al-maslik
wa al-mamlik (Libro delle vie e dei regni) del geografo Ibn Khurraddhbih
(m. 911)31, cos come dalle Ajib al-makhlqt wa gharib al-mawjdt
(Le meraviglie del creato e le stranezze degli esseri) di Zakariy ibn
Muammad al-Qazwn (m. 1283)32. In quasi tutte le parti conclusive di ciascun viaggio Sindbd enumera al facchino le pi varie e diverse meraviglie
del creato (ajib)33 viste nel corso della sua navigazione.
Chrabi A., Les Mille et une Nuits. Histoire du texte et classification des contes, Paris,
lHarmattan, 2008, in part. pp. 116-123, colloca i Viaggi tra i racconti les fils de marchand
che sviluppano il tema del figlio del mercante che fa fortuna per il mondo.
30 Garcin, Lecture historique des Mille et Une Nuits, cit., p. 268.
31 Ubayd Allh ibn Abd Allh Ibn Khurraddhbih, Kitb al-maslik wa al-mamlik, ed.
M.J. de Goeje, Leiden, Brill, 1889.
32 Zakarija ben Muhammed ben Mahmud el-Cazwinis Kosmographie, ed. Ferdinand W,
Gttingen, Verlag der Dieterichschen Buchhandlung, 1848-1849, 2 vols. Una traduzione della
prima parte dellopera (che include episodi che si ritrovano anche in Sindbd) in Le meraviglie del creato e le stranezze degli esseri, a cura di von Hees S., traduzione di F. Bellino, Milano, Mondadori, 2008.
33 Una discussione approfondita sulla sezione di ajib allinterno dei Sette Viaggi di
Sindbd il marinaio si trova in: Gerhardt, The Art of Story-Telling, cit., pp.237-241, 255; Molan, Sindbad the Sailor, cit., p. 241: Sinbad relates his encounters with marvels more in the
manner of his description of adventures than has been the case in the previous voyages. Usually the marvels are simply enumerated. Pi in generale sul rapporto tra la letteratura di ajib
e le Mille e una notte, si vedano: Mottahedeh R., Ajib in The Thousand and One Nights,
in: The Thousand and One Nights in Arabic Literature and Society, a cura di R. Hovannisian,
G. Sabagh, Cambridge, Cambridge University Press, 1997, pp. 4055; Von Hees S., The
Astonishing: A Critique and Re-reading of Aib-literature, Middle Eastern Literatures, 8,
2 (2005), pp. 101120.
29
34 Ab Zayd al-asan b. Yazd al-Srf, Silsilat al-tawrkh (Relations des voyages faits
par les Arabes et les Persans dans lInde et Chine). Texte arabe imprim en 1811 par les soins
de feu Langls, pub. avec de corrections et additions et accompagn dune traduction franaise
et dclaircissements par M. Reinaud, Paris, Imprimerie Royale, 1845, in part. vol. 1, pp.
clxxix-clxxx si parla diffusamente dei Viaggi di Sindbd.
35 Akhbr a-n wa-l-Hind. Relation de la Chine et de lInde rdige en 851, texte tabli,
traduit et comment par J. Sauvaget, Paris, Les Belles Lettres, 1948.
36 Per ledizione araba del Kitb Ajib al-Hind di Buzurg b. Shahriyr al-Rmhurmuz, si
veda Livre des Merveilles de lInde par le capitaine Bozorg fils de Chahriyr de Rmhormoz,
texte arabe par P.A. van der Lith, traduction franaise par L. Marcel Devic, Leide, Brill, 18831886. Dellopera esistono due traduzioni: Les merveilles de lInde, trad. J. Sauvaget, in Mmorial Jean Sauvaget, Damas: Institut Franais de Damas, 1952, pp. 188-309; The Wonders of
India by Buzurg Ibn Shahriyar, translation and edition by G.S.P. Freeman-Grenville, The
Hague-London, East-West Publications, 1981.
37 Shafiq S., Seafarers of the Seven Seas. The Maritime Culture in the Kitb Ajib alHind by Buzurg Ibn Shahriyr (d. 399/1009), Berlin, Schwarz, 2013, p. 30.
38 Al-Muqaddas, Asn al-taqsm f marifat al-aqlm, ed. a cura di M. J. de Goeje, Leiden, Brill, 1906.
39 Shafiq, Seafarers of the Seven Seas, cit., p. 33. Diversamente la pensano altri studiosi. In
part. sul confronto tra Kitb Ajib al-Hind e Sette Viaggi di Sindbd il marinaio si soffermato Francesco Gabrieli, I viaggi di Sindibd, in Storia e Civilt musulmana, Napoli, Ricciardi, 1947, pp. 83-89, in part. 87, sostenendo che il mondo vivo delle Meraviglie
dellIndia, le cui storie veramente odorano di mare e dalga, si diluisce nella stilizzazione
alquanto scialba dei nostri Viaggi, dove tutti le capitali, le navi, le isole, i mari hanno uguali e
generici il nome e laspetto, n pu dirsi che linteresse si trasferisca al carattere delleroe abbastanza anodinoMa habent sua fata libelli.
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Dal punto di vista storico, i viaggi di Sindbd (in sostanza pi mercante che
marinaio) si collocano, dunque, nella complessa rete di rapporti commerciali
e traffici marittimi del califfato abbaside nellInsulindia dellVIII-IX sec.61 Il
non-arrivo di Sindbd in Cina, o sostanzialmente la non-menzione di episodi
ivi ambientati, un dato significativo. I rapporti tra Cina e califfato abbaside
furono bruscamente interrotti nell878 in seguito ad una strage di mercanti
56 Henninger J., Der geographische Horizont der Erzhler von 1001 Nacht, Geographica
Helvetica, 4 (1949), pp. 214-219.
57 Conferma anche Piemontese, La navigazione eroica di Garp tra Alessandro, Sindbd
e Brandano, cit., p. 239: la novella di Sindbd, il mercante navigatore di Baghdad che compie landirivieni tra mari ricchi di arcipelaghi mirabolanti, riflette qualcosa circa landamento
dei traffici marittimi arabi sulla rotta oceanica che dal Golfo Persico guadagna lInsulindia.
58 Sul rapporto con lAfrica si veda Dan Odhiambo Ojwang, The Pleasures of Knowing:
Images of Africans in East African Asian Literature, English Studies in Africa, 43, 1
(2000), pp. 43-64, in part. p. 46 su Sindbd.
59 Walckenaer C. A., Analyse gographique des voyages de Sindbad le marin, Nouvelles
annales des voyages et des sciences gographiques, 3 (1832), pp. 5-26.
60 Ivi, pp. 23-24. Va detto che tale ipotesi ebbe un certo credito poich si basava sul confronto tra informazioni provenienti da fonti geografiche arabe e informazioni fornite da geografi e viaggiatori occidentali del XVII-XVIII sec.
61 Sui viaggiatori musulmani in Cina si veda Israeli R., Medieval Muslim Travelers to China, Journal of Muslim Minority Affairs, 20, 2 (2000), pp. 313-321, dove si parla anche di
Sindbd.
arabi. Su questa vicenda si soffermato in particolare Gabriel Ferrand il quale, nel tentativo di datare i Viaggi, ha fatto appunto notare che Sindbd narra
di essersi recato unicamente in India e nellarcipelago indonesiano e che
lisola visitata pi lontana sia stata Sumatra. Secondo Ferrand il silenzio sulla
Cina rappresenterebbe la prova che la storia (o almeno una sua prima redazione) sia stata composta dopo l87862.
Diversamente, Casanova dellopinione che la grande fortune de Bassorah, due lextension des voyages dans la mer des Indes63 deve portare a retrodatare i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio di quasi un secolo. Nella storia
a cornice (supponendo facesse in qualche modo gi parte della redazione pi
antica dellopera) si parla di Baghdad, citt in cui risiede Sindbd, ma soprattutto di Bassora, citt portuale da cui si imbarca il marinaio per i suoi viaggi e
in cui acquista tutti i carichi che si porter appresso.
Nellottica dei rapporti marittimi e diplomatici del periodo abbaside non
meno significativa risulta essere lambasciata di Sindbd presso il re di Serendb e lo scambio di lettere con il califfo Hrn al-Rashd (m. 809). Essa
riprodotta tra sesto e settimo viaggio, ma solo nella redazione pi antica dei
Sette viaggi di Sindbd il marinaio. In questa circostanza (in alcune versioni)
sono riprodotte integralmente sia la lettera del re di Serendb al califfo Hrn
al-Rashd, con la descrizione dei doni allegati, che la lettera in risposta.
Lo scambio epistolare tra i califfi omayyadi o abbasidi e re dellIndia o
della Cina argomento ben noto nella letteratura araba classica dove sono
conservate diverse versioni di questo tipo di scambi epistolari. Il primo a
mettere in luce limportanza di questi materiali stato Ignaz Goldziher, che
nei suoi Muhammedanische Studien ha commentato il testo di una lettera inviata da un re dellIndia al califfo omayyade Umar II b. Abd al-Azz (m.
720) (simile a quella dei Viaggi di Sindbd, ma diversa nei suoi protagonisti) nellambito di una pi ampia discussione sulla shubiyya. Secondo
Golziher questa lettera un esempio di falso riferito da alcuni autori, come
al-Ji e Ibn Abd Rabbih (m. 940), i quali to proud traditions of the Arabs
they oppose the most glorious events in the history of the non-Arabs64.
Il testo delle lettere, cos come lelenco dei doni e i nomi dei destinatari,
non sono i medesimi in tutte le fonti. Nel Kitb al-ayawn, al-Ji riporta
una tradizione secondo la quale Abd al-Malik b. Umayr (m. 743) riferisce
Ferrand G., Relations de voyages et textes gographiques arabes, persans et turks relatifs lExtrme Orient du VIIIe au XVIIIe sicles, Paris, 1913, vol. 1, pp. 564-569, in part. p.
564: Je considre le rcit des voyages de Sindbd comme trs ancien, parce quil ny est pas
question de la Chine. Les auteurs arabes en donnent gnralement des descriptions enthousiastes; ils en vantent ltendue, les villes nombreuses, la richesse des habitants et la beaut des
difices; si Sindbd ny a pas t conduit, cest trs vraisemblablement que la Chine tait inconnue ou peu connue lpoque o fut rdige la premire version de ses aventures.
63 Casanova, Notes sur le voyages de Sindbad le marin, cit., p. 121.
64 Goldziher I., Muslim Studies, edited by S.M. Stern, translated from the German by C.R.
Barber and S.M. Stern, Chicago, Aldine Publishing Com., 1966 (ed or. Halle 1889-1890), cit.
alle pp. 154-155.
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di aver visto una lettera scritta dallimperatore della Cina (kitb malik al-n)
indirizzata al primo califfo omayyade Muwiya b. Ab Sufyn (m. 680)
nellarchivio (dwn) di questultimo dopo la sua morte65. Il letterato andaluso Ibn Abd Rabbih riporta invece parte della lettera e della lista dei doni
mandati dal re dellIndia al califfo omayyade Umar II in un capitolo che riguarda famosi scambi epistolari66.
Una versione completa delle due lettere, unitamente alla lista dei doni inviati dal re dellIndia al califfo abbaside al-Mamn (m. 833), presentata
nella quanto mai eloquente opera al-Tuaf wa al-Hady (I doni e i regali)
dai fratelli al-Khlidiyn67. Lelenco di doni in essa contenuti corrisponde (in
parte) a quello riprodotto da al-Masd in una tradizione registrata nei suoi
Murj al-dhahab riguardante i doni inviati dal re dellIndia al califfo abbaside68.
Commentando lepisodio e linterpretazione di Goldziher, Michael Jan de
Goeje69 ha sostenuto che la lettera da considerare originale sia quella che si
riferisce al periodo omayyade, vale a dire la lettera tra il principe dellIndia e
il califfo Umar II, o al limite quella tra limperatore della Cina e il califfo
Muwiya, ma non lo scambio tra il re di Serendb e il califfo abbaside Hrn
al-Rashd riprodotto nei Viaggi di Sindbd.
Un tassello importante nella questione del rapporto che ha tale materiale
con i Sette viaggi di Sindbd il marinaio si aggiunto con ledizione di un
manoscritto che conserva il testo di due lettere, con relativo elenco di doni,
scambiate tra il re dellIndia Rahm e il califfo abbaside al-Mamn70. Il
manoscritto, edito e tradotto da Ahmed Zky (custodito presso la Biblioteca
kedivale del Cairo, odierna Dr al-kutub), purtroppo privo di titolo e data
per poter tracciare conclusioni definitive sullargomento, ma la sua pubblicazione ha, in ogni caso, aperto una prospettiva nuova riguardo allorigine dei
Viaggi di Sindbd.
In tale ottica, Paul Casanova ne ha fatto unedizione critica del solo episodio in questione, usando come testo base per lappunto il manoscritto del Cairo, e mettendolo a confronto con le diverse versioni contenute in al-Ji, Ibn
Abd Rabbih, al-Masd, e soprattutto con il testo riprodotto nei manoscritti
65 Al-Ji, Kitb al-ayawn, a cura di Abd al-Salm Muammad Hrn, Cairo,
Muaf al-Bb al-alab, 1968, vol. 7, p. 113: Kitb Malik al-n.
66 Ibn Abd Rabbih, al-Iqd al-fard, ed. M.M. Qumaya, Beirut, Dr al-Kutub al-Ilmiyya,
vol. 2, p. 82. Questa versione si trova, con qualche variante, anche nella letteratura pi tarda.
Si veda ad es. Ibn al-Jawz, al-Muntaam f tarkh al-umam wa al-mulk, Bairut, Dr al-kutub
al-ilmiyya, 1992, vol. 7, p. 45; Ibn Taghbird, al-Nujm al-zhira, vol. 1, p. 240 (tradizione
riportata sullautorit dello storico Ibn Askir); al-Hamadhn, al-Kashkl, Beirut, Dr alkutub al-ilmiyya, 1998, vol. 2, p. 217.
67 Al-Khlidiyn, al-Tuaf wa al-hady, Cairo s.d., p. 10, cap. 10.
68 Al-Masd, Murj al-dhahab, cit., vol. 4, pp. 304-305, nr. 2810.
69 De Goeje, De Reizen van Sindebaad, cit., in part. p. 29 .
70
Zky, Lettre du Roi de lInde Rahma au Khalife Abbaside el-Mamoun et rponse de
ce dernier au sujet dun change de prsents, cit., pp. 21-33.
preservati a Parigi e nelle varie edizioni dei Sette viaggi di Sindbd il marinaio. La conclusione a cui giunge Casanova che la versione da considerare
archetipa sia quella di al-Masd: il suo modello tuttavia molto pi antico e risalirebbe addirittura allepoca sasanide71.
Le lettere di scambio di questo tipo preservate in opere della letteratura
dadab sollevano diversi interrogativi in rapporto a quelle nei Viaggi. In proposito, Casanova si domandato, per esempio, se les deux voyages rels qui
rpondent aux sixime et septime de la rdaction actuellement connue ont
t renforcs de cinq autres. Le premier en particulier, o Sindbd est en relation avec le Maharadja, parat bien un doublet du sixime. Le cinq premiers
sont en quelque sorte une prface. Quant au septime, il a t, dans certains
rdactions, dform compltement par lintroduction dlments surnaturels,
gnies, etc.72.
Supporre che la missione diplomatica di Sindbd a Serendb e lo scambio
epistolare di cui sarebbe stato ambasciatore siano stati il nucleo pi antico dei
Viaggi attorno a cui si sarebbe successivamente sviluppata lopera una questione complessa che investe inevitabilmente la loro struttura. A differenza di
Casanova, tutti gli studi pi recenti hanno teso a dare interpretazioni diverse,
che vedono piuttosto nei viaggi riprodotte delle specie di sequenze tematiche
ripetute e inserite in un pi generale meccanismo di super-struttura narrativa.
In questo tipo di analisi la struttura precorre il contenuto e linclusione di materiali preesistenti, come in questo caso estrapolati da opere della letteratura
dadab o geografica, da considerarsi operazione successiva e tarda.
Allinizio degli anni Sessanta Mia Gerhardt ha condotto una importante analisi letteraria che si mossa in tale direzione. La studiosa olandese ha elaborato uno schema secondo il quale it can be seen that the composition of the
Voyages is always the same, and that the total of them displays a sort of
rhythm, first increasing and then decreasing, in the number and quality of the
adventures described73. Tale schema prevede unalternanza tra vari episodi,
che percorrono tappe fisse, come Calamity, Adventures (da distinguersi
in pleasant adventure e dangerous adventure), Wonders e Return.
Studi successivi a quello della Gerhardt, pur critici, si sono limitati a proporne varianti e aggiustamenti, senza tuttavia mai ricorrere ad unanalisi testuale
71 Casanova, Notes sur le voyages de Sindbad le marin, cit. pp. 155-166, sostenendo che
la plus ancienne version remonte Masod, qui donne le texte de trois lettres crites par
trois rois diffrents non plus au khalife de Baghdd, mais au rois Sassanide de Perse le fameux
Chosros Anochirwn, ha presentato accanto al testo di al-Masd, la versione del poeta Ibn
Badrn (1211) e del cosmografo Ibn al-Ward (1348), che riportano parte di questo scambio
epistolare in epoca pi tarda.
72
Casanova, Notes sur le voyages de Sindbad le marin, cit., p. 122.
73 Gerhardt, The Art of Story-Telling, cit., pp. 254-255.
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Lettres, vol. 10, Paris: Imprimerie Royale, 1833, pp. 30-64, in part. p. 42, scriveva: Toutefois
je conviens avec M. de Hammer que les Voyages de Sindbad le Marin, roman vraiment arabe
dorigine, ne font rellement point partie des Mille et une Nuits.
78 Il manoscritto stato edito da Muhsin Mahdi, The Thousand and One Nights (Alf Layla
wa-Layla) from the Earliest Known Sources, Leiden, Brill, 19841994, 3 vols. Sui manoscritti
delle Mille e Una Notte si veda in particolare Grotzfeld H., Les Traditions manuscrites des
Mille et une Nuits jusqu ldition de Boulaq (1835), in: Les Mille et une Nuits en partage, a
cura di Aboubakr Chrabi, Paris, Sindbad, 2004, pp. 465475; Idem, The Manuscript Tradition of the Arabian Nights, in EAN, pp. 17-21.
79 La questione della datazione piuttosto controversa. Grotzfeld H., The Age of the Galland Manuscript of the Nights: Numismatic Evidence for Dating a Manuscript?, in: Journal
of Arabic and Islamic Studies, 1 (19961997), pp. 5064, colloca la data di composizione
circa prima del 1430. Ancor pi precisamente Garcin, Lecture historique des Mille et Une
Nuits, cit., in part. nel cap. 4, Lapport de lauteur du XVe sicle, pp. 193-214, dedicato al
presunto autore del manoscritto gallandiano, attribuisce la redazione siriana ad un Ibn
Arabshh operante in Siria prima della sua partenza per il Cairo nel 1436.
80 Casanova, Notes sur le voyages de Sindbad le marin, cit., pp. 132-133.
81 La storia di Sindbd il marinaio riprodotta nel Ms Paris BnF Suppl. turc 356, tomo 5,
ff. 42-61, notti 465-475. Sia Mahdi, The Thousand and One Nights, cit., vol. 3, pp. 18 e 190,
nota 33, che Grotzfeld, Manuscript Tradition, cit., p. 19, sono dellopinione che il manoscritto contenga una diversa versione delle Mille e una notte. A tal proposito David Pinault, StoryTelling Tecniques in the Arabian Nights, Leiden-New York-Kln, Brill, 1992, p. 7, scrive che nel
suo complesso il Ms Paris BnF 356 follows these G[alland]-titles with another miscellany of
tales, again drawn, as in 1491A, from independent story-cycles. I Viaggi di Sindbd represent
borrowings from completely different independent sources. Su questo manoscritto si veda anche
Zotenberg H., Notice sur quelques manuscrits des Mille et une nuits et la traduction de Galland, Paris, Imprimerie nationale, 1887 (in: Notices et extraits des manuscrits de la Bibliothque Nationale et autres bibliothques, vol. 28, 1), in part. pp. 21-27.
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turca, e in seguito grazie alla traduzione in francese della storia fatta ad inizio
Settecento.
Per quanto riguarda la tradizione manoscritta araba i dati che abbiamo a
disposizione sono diversi. Dalla corrispondenza di Antoine Galland si evince
che, almeno in una prima fase, lorientalista francese non riteneva ci fosse alcun collegamento tra le Mille e Una Notte e i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio e che il reperimento dei manoscritti relativi alle due opere sia avvenuto
in tempi e modi diversi. In una lettera datata 25 febbraio 1701, Galland informava lamico Pierre-Daniel Huet di aver completato la traduzione di un
manoscritto acquistato a Costantinopoli che conteneva la storia di Sindbd il
marinaio (lOmero arabo).82
Nello stesso anno (1701), Franois Ptis de la Croix (1653-1713) ultimava
a Parigi la sua traduzione in francese della Histoire Arabe de Sindabad le
Marin. Il testo non mai stato pubblicato ed preservato solo in versione
manoscritta.83
Sulla base di questa testimonianza, ma soprattutto del fatto che il manoscritto siriano delle Mille e Una Notte stato acquistato solo alla fine del 1701,
Muhsin Mahdi ha sostenuto che there is hardly any doubt that he [Galland]
translated it [Sindbd] from one or more Arabic manuscripts that presented it
as a self-contained, independent work having nothing to do with the Nights.84
Lancoraggio definitivo tra i Viaggi e le Mille e Una nNotte sembra essersi determinato grazie ad una operazione editoriale. Terminata la traduzione
dei Viaggi di Sindbd, Galland ne invi una copia alla figlia del Marquis dO.
Guilleragues, senza sapere che leditore avrebbe atteso del tempo prima di
pubblicarla, non in forma autonoma, bens allinterno delle Mille e Una Notte. Nel 1704 la vecchia traduzione dei Viaggi di Sindbd fatta da Galland
fu, infatti, inserita allinizio del terzo volume (tra le notti 69 e 90).85 In tal
modo, chiss quanto inconsapevolmente, Galland poneva i presupposti per il
82 La lettera preservata nel Ms Paris BnF fr. 6138, ff. 130-143, che contiene diverse altre
missive di Antoine Galland datate in un periodo compreso tra maggio 1700 e maggio 1701.
83 Franois Ptis de la Croix, Histoire arabe de Sindabad le Marin mise en franais par F.
Ptis de la Croix, Paris 1701, 278 pp. Il manoscritto preservato presso la Staatsbibliothek di
Munich (Cod. gall. 799). Prossimamente mia intenzione pubblicare un contributo che mette
in luce il rapporto tra la traduzione di Galland e quella di Ptis de la Croix.
NellAvertissement lorientalista francese non fornisce indicazioni precise sulla fonte da lui
utilizzata.
84 Lintera questione del rapporto tra Galland e i Sette Viaggi di Sindbd il marinaio presentata in Mahdi, The Thousand and One Nights, cit., vol. 3, pp. 17-20: Sindbad and the
Nights, p. 18.
85 Les Mille et une nuits. Contes Arabes traduits en Franais, par M. Galland, Paris, chez
la Veuve Claude Barbin, 1704, vol. 3, pp. 1-164. Per la presente ricerca ho usato ledizione
successiva: Les Mille et Une Nuits, contes arabes, traduits en franais par M. Galland.
Nouvelle dition corrige, Paris, Compagnie des libraires, 1786, vol. 2, pp. 1-104.
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duce che questa versione ha molto in comune con quella di Galland. Tra
sesto e settimo viaggio si narra lepisodio dellambasciata di Sindbd presso
il re di Serendb e si riporta lo scambio di epistole e doni con Hrn alRashd. La traduzione non letterale di Galland impedisce di poter appurare
con certezza se il manoscritto usato da Langls sia stato il medesimo di quello trovato da Galland e usato per la sua traduzione. Anche Langls non ha,
infatti, fornito indicazioni precise sul testo adottato per ledizione, nonostante
nellIntroduzione alla seconda edizione del 1814 abbia dichiarato di aver visionato diversi manoscritti preservati presso la Bibliothque Nationale di Parigi.95
LIntroduzione a questa prima edizione molto importante perch il
primo tentativo di guardare ai Sette Viaggi di Sindbd il marinaio come
unopera autonoma, in pi redazioni, distinte sulla base del loro diverso livello linguistico: per la maggior parte si tratta sostanzialmente di medio arabo,
ma con varianti e differenze tra una versione e laltra.96 La scelta di pubblicare una versione en arabe vulgaire (lugha mmiyya)97 testimonia un approccio orientalista consono ai tempi, ma mette altres in luce il fatto che i
Sette Viaggi di Sindbd il marinaio, prima di trovare una nuova sistemazione
nelle Mille e una notte, avevano una loro specifica espressione linguistica e
stilistica, che li rendevano simili a tanta altra letteratura di prosa prodotta nello stesso periodo in forma di romanzo.
Quasi in contemporanea alledizione di Langls stata pubblicata una seconda versione indipendente dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio, questa
volta in appendice al secondo volume della prima edizione delle Mille e una
notte a cura dello shaykh Amad Ibn Muammad al-Yamn al-Shirwn.98
In questa prima edizione, nota come Calcutta I, la storia di Sindbd presentata con il titolo ikyt al-Sindbd al-bar maa al-Hindibd al-amml (I
Racconti di Sindbd il marinaio con Hindbd il facchino), non suddivisa in
notti, ma ancora in racconti (ikya). Lintreccio sostanzialmente simile alla versione edita da Langls, laddove la formulazione e lo stile (ancora molto
semplici e lineari, con poche formule) sono stati armonizzati a quelli delle
storie precedenti delle Mille e una notte.
95 Langls, Les Voyages de Sind-Bad le marin, cit., p. xv, a proposito di manoscritti, parla
di una dition de Sindbd diffrente de toutes celles que nous connaissons.
96 Sullargomento si vedano in particolare Lentin J., La langue des manuscrits de Galland
et la typologie du Moyen Arabe, in: Mille et une Nuits en partage, cit., pp. 434-455; Halflants
B., Le Conte du Portefaix et des Trois Jeunes Femmes dans le manuscrit de Galland (XIVe
XVe sicles). dition, traduction et tude du Moyen Arabe dun conte des Mille et Une Nuits,
Louvain-la-Neuve, Peeters, 2007, in part. pp. 15-27.
97 Langls, Les Voyages de Sind-Bad le marin, cit., pp. xvi-xvii.
98 Alf Layla wa-Layla or The Arabian Nights Entertainments, in the original Arabic, published under the patronage of the college of Fort William by Shuekh Uhmud bin Moohummud Shirwanee ool Yumunee [Shaykh Amad Ibn Muammad al-Yamn al-Shirwn],
Calcutta, P. Pereira, 1814, vol. 2, pp. 378-458.
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regala un bastone doro. Con questo Sindbd uccide un serpente che ha inghiottito una persona fino alla cintola: costui lo ricompensa riportandolo dalla
moglie. La moglie di Sindbd lo informa che gli abitanti del paese sono jinn
miscredenti, fratelli del diavolo, e che lei e il padre non appartengono alla loro
razza. Sindbd decide allora di vendere tutto e tornare insieme alla moglie a
Baghdad.
La versione di Habicht diverge notevolmente da quella della redazione A.
Si tratta del primo testo veramente egiziano: secondo Garcin i suoi indici
contestuali risalgono allepoca mamelucca,105 anche se lo scenario della storia,
cos come vari particolari in essa contenuti, sono assolutamente consoni al
pubblico egiziano a cui rivolta. Garcin solleva quindi il dubbio se la prima
edizione di Calcutta I non sia una correction de la version de Breslau dont le
texte na pas t juge fiable o, al contrario, se Calcutta I sia loriginale, e di
conseguenza la versione di Breslau una dgradation malheureuse.106 Tra
sesto e soprattutto settimo viaggio le differenze tra la versione di Breslau e
quella di Calcutta I sono sostanziali, ossia tra redazione siriana ed egiziana, o
ancora tra redazione A e B. soprattutto tra queste due edizioni (esito evidentemente di tradizioni manoscritte diverse) che si stabilisce la differenza tra la
redazione A e quella B. Mentre nella seconda Sindbd nel settimo viaggio
arriva di fatto nel mondo quasi escatologico di Bulqiy, nella prima il viaggio si colloca nellambito dei rapporti diplomatici tra Serendb e il califfo
Hrn al-Rashd.
Ledizione Blq apparsa al Cairo nel 1835107 preserva una lunga versione
dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio che risulta oramai pienamente inserita
nel contesto generale di questa edizione del tutto egiziana. La storia scivolata in una posizione avanzata della raccolta, vale a dire tra le notti 537 e 566,
dalla quale non si sposter pi nelle edizioni successive. Rispetto alle precedenti, ledizione Blq ha subito unulteriore profonda restaurazione, sia sul
piano linguistico-stilistico, che su quello del contenuto. La lingua del testo ,
infatti, totalmente classicizzata. Il racconto delle avventure di Sindbd cadenzato da una serie di formule che delimitano il passaggio da una sequenza
allaltra. Pur non essendoci sostanziali differenze sul piano del contenuto,
ledizione Blq presenta alcune variazioni significative rispetto allintreccio.
Di ritorno dal sesto viaggio Sindbd convocato due volte da Hrn alRashd e la seconda volta questultimo stupito a tal punto dei doni ricevuti e
del racconto di Sindbd che ordina agli storici di mettere per scritto quanto
narrato dal marinaio.
Secondo Garcin gli indici contestuali di questa edizione mostrano chiaramente che si tratta di un testo tardo, che rappresenta una sorta di volution
de la vision du monde, dsormais plus rationnelle, et quelle corrigerait la version de Breslau, jugs obsolte, avec ses mauvaises rfrences aux textes anciens, ses redites et ses pisodes fantaisistes.108 Sembra che leditore, conoscendo la versione di Calcutta I, abbia in un certo modo voluto ritoccarla per
darle una ulteriore nuova fisionomia.109
Lultima versione araba pubblicata nellOttocento allinterno delle Mille e
Una Notte stata stampata a Calcutta a cura di MacNaghten tra il 1839 e il
1842.110 Questa edizione, nota come Calcutta II, stata preparata su un manoscritto (di Turner Macan, andato perduto) che ha conservato interi passaggi
che si ritrovano sia in Breslau che Calcutta I, mescolando cos due tradizioni
che hanno a lungo coesistito separatamente. I Sette Viaggi di Sindbd il marinaio inclusi in questa edizione ancora tra le notti 537-566, sono pressoch
identici a quelli di Blq, anche se presentano aspetti ibridi; le divisioni in
notti e in racconti (ikya) sono indicate come dei veri e propri capitoletti, con
le consuete formule della notte e le formule per i racconti di ritorno a Baghdad.
Per quanto riguarda lintreccio si notano alcune significative varianti. Il
califfo Hrn al-Rashd incarica Sindbd di unultima missione che consiste
nel portare una risposta e dei regali al re Serendb. Sulla via del ritorno Sindbd viene catturato da un gruppo di pirati e poi venduto come schiavo al mercante di una grande isola lontana di cui non specificato il nome. Qui Sindbd e il suo capo sono incaricati di uccidere degli elefanti, missione che porta
alla morte del cacciatore a causa della forza e della furbizia di un elefante.
Sindbd riesce a salvarsi e scappare alla morte perch viene portato dagli stessi elefanti al loro cimitero dove si potr procurare dellavorio senza per forza
ucciderli. Salvatosi grazie a questa scoperta, Sindbd torner a casa dal suo
ultimo viaggio pi ricco di prima.
4. TRADURRE I VIAGGI DI SINDBD: PREDILIGERE LA MIGLIORE VERSIONE
O DARE ORIGINE AD UNA NUOVA REDAZIONE?
Lultima tappa della storia testuale dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio si
inserisce nellambito della storia delle traduzioni delle Mille e Una Notte in
Occidente, fenomeno di per s complesso e articolato, che in diverse circoGarcin, Lecture historique des Mille et Une Nuits, cit., p. 278.
Ivi, p. 279: Ici lancien conte a t maintenu au XVIIIe sicle par lauteur de Blq,
peine arrang, sans doute parce quun enseignement moral pouvait toujours, ici aussi, tre tir
de la tradition sur le voyage de Bulqiy vers la tombe de Salomon, avec lequel le septime
voyage de Sindbd tait li.
110 The Alif Laila Or Book of the Thousand Nights and One Night. Commonly known as
The Arabian Nights Entertainments, edited by W.H. Macnaghten, Calcutta 1840, vol. 3, pp.
4-83.
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stanze si intrecciato con la redazione delle varie edizioni ed andato parallelamente ad esso.111
Per quanto riguarda i Viaggi uno degli aspetti pi problematici da affrontare per i traduttori consistito nel scegliere la migliore versione da tradurre,
quella in sostanza che offriva la visione il pi possibile completa e originale
della storia di Sindbd. In linea generale, secondo Mia Gerhardt, i traduttori
hanno seguito un criterio estetico, che in molti casi ha permesso loro di scegliere la miglior versione to be used for subsequent literary criticism of the
story. Questa scelta li ha portati ad allontanarsi da problematiche pi specifiche legate alla tradizione letteraria araba e alla storia del testo. In sostanza,
secondo Gerhardt, delle due redazioni up to the separation point, B is preferable; thereafter, it must be rejected and A is to be preferred.112
Per quanto riguarda la redazione A, Ptis de la Croix, Galland e Langls
hanno tradotto ciascuno una versione (supponendo non abbiano usato lo stesso manoscritto come testo base). Non essendo state effettuate ulteriori traduzioni di versioni indipendenti, queste traduzioni costituiscono ancor oggi un
riferimento per chi vuole conoscere tale redazione in lingua occidentale.
Diversamente da quanto ci si aspetterebbe, come ha messo in risalto Gerhardt, la presenza della redazione A ha fortemente condizionato le modalit
di traduzione della redazione B con esiti pi spesso ibridi che coerenti. Il primo caso significativo quello offerto da Edward William Lane (1801-1876).
Dopo aver dato alle stampe il famoso Manners and Customs of the Modern
Egyptians (1836), Lane ha intrapreso la traduzione delle Mille e una notte sul
testo di Blq, come fosse una sorta di extension of his earlier work of depicting and explaining the manner and the customs of modern Egyptians,
which Lane considered to be more or less unchanged since the Middle Ages.113 Per quanto riguarda i Sette viaggi di Sindbd il marinaio Lane ha tradotto il testo della redazione B a partire dalla edizione Blq fino alla fine del
sesto viaggio, per poi optare per la redazione A, nella versione di Langls e
Calcutta I, per la traduzione del sesto e del settimo viaggio.114
111 Una sintesi dei problemi legati alle diverse traduzioni stata tracciata da Irwin R., The
Arabian Nights. A Companion, London, I.B. Tauris & Co, 2004 (ed. or. 1994), cap. 1: Beautiful Infidels.
112 Gerhardt, The Art of Story-Telling, cit., p. 252.
113 Irwin, The Arabian Nights, cit., p. 24.
114 Lane E.W., The Thousand and One Nights commonly called, in England, The Arabian
Nights Entertainments. A new translation from the Arabic, with copious notes, by Edward
William Lane, London, Charles Knight and Co., 1841, vol. 3, cap. 20, pp. 1-117: Story of EsSindibd of the Sea and Es-Sindibd of the Land. Per la scelta tra sesto e settimo viaggio,
Lane, vol. 3, p. 109, nota 85, scrive: For the remainder of this voyage, and the whole of the
next (which is the last), I follow the text of Calcutta edition of the first two hundred Nights,
and occasionally that of Langls edition; for in the Cairo edition, and in that of Breslau also,
the latter part of the Sixth Voyage is less amply related, and the Seventh is altogether very different from that in the old version. I therefore think it better to subjoin a translation of the Seventh Voyage as related in the Cairo edition to the present series of notes.
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offer a marvelous example of the way in which an oral tale may be altered in
its presentation and yet remain unaltered as to its significance, its message,
and its structure. For, though markedly different in narrative detail, the two
versions are structurally identical and thus fulfill the same function in the development of the tale.121
Diversamente da tutti gli altri traduttori, Francesco Gabrieli (1904-1996),
pur volendo usare come testo base quello di Blq, si orientato alla traduzione di una delle numerose edizioni cairine successive. Questa versione dei
Viaggi riproduce nelle sue linee generali la redazione B con delle varianti significative.122
Quanto emerge da tutte le principali traduzioni sopra menzionate,123 solo
alcune tra le pi importanti, un generale tentativo di guardare al testo arabo
volendo trovare una sintesi (con una soluzione tutta orientalista) ai tanti
problemi che la storia testuale dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio mette in
luce e forse non risolve. La cosiddetta questione dellinfedelt delle traduzioni alloriginale arabo, a differenza di altri casi, non pu dirsi che consista
tanto nel come sono stati tradotti i Viaggi (problematica questa pi ampia e
legata pi in generale alle Mille e una notte), quanto piuttosto nel cosa si
scelto di tradurre, vale a dire quale versione e da quale edizione.
CONCLUSIONI
La ricostruzione della storia dei Sette Viaggi di Sindbd il marinaio tracciata
in questo studio ben lungi dallessere definitiva e richieder ulteriori approfondimenti. Future ricerche si dovranno, infatti, concentrare sulle versioni
manoscritte (sia quelle indipendenti, che quelle incluse nei manoscritti delle
Mille e Una Notte) e sulle prime fasi di traduzione della storia (rapporto tra
traduzione di Ptis de la Croix e Galland) per portare a galla nuovi particolari
lasciati come tracce nella trasmissione dei viaggi di Sindbd. Essenziale sar
prospettare ledizione di una redazione indipendente dei Viaggi. Questa consente di apprezzare ci che per secoli stata questa narrazione: una storia
davventure e di mirabilia; unopera in prosa a sfondo leggendario, ambientata
nel periodo abbaside, nellorizzonte, assai plausibile e reale, dei rapporti maMolan P.D., Sindbad the Sailor, cit. p. 238.
Le Mille e una notte, a cura di F. Gabrieli, Torino, Einaudi, 1949, vol. 1, p. xxxix, scrive: La necessit del lavoro multiplo e le disponibilit delle biblioteche orientalistiche romane,
ci hanno impedito con rincrescimento di prendere a base della traduzione ledizione principe di
Bulaq del 1835. La versione stata quindi condotta su una delle ristampe cairine (e precisamente su quella della Mabaa Sharafiyya 1305-306 h., 1888-89) della seconda edizione egiziana in quattro volumi, assai pi pratica ed accessibile volumi, del 1862. Nel lavoro di revisione stata per tenuta sempre presente la seconda edizione Calcutta, indicata con la sigla
Calc. ovunque sia stato necessario preferire le sue lezioni per lo stato guasto o insoddisfacente
del testo egiziano.
123
Segnalo anche le due traduzioni in francese delle Mille et une nuits di Jamel Eddine
Bencheikh e Andr Miquel (Paris: Gallimard, 2006) e Ren R. Khawam (Paris, Phbus, 1986).
121
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rittimi e commerciali tra califfato abbaside e regni dellInsulindia. Un romanzo, in sostanza, fra i pi noti e avvincenti della letteratura araba.