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Calo del petrolio e shale gas, solo una parentesi


venerd, 9 gennaio, 2015 12:34 0 commenti
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Autore:
Redazione
Tags:
energia sostenibile inquinamento Petrolio riscaldamento globale
Calo_del_petrolioScenari. La discesa dei prezzi del combustibile transitoria. Pe
r la Iea entro il 2040 le energie rinnovabili diventeranno la prima fonte di ene
rgia al mondo.

La caduta del prezzo del greggio e il contemporaneo rifiuto degli arabi dellOpec di ri
durne lofferta incide certamente sulla competizione nel mercato del petrolio, del gas
del carbone, ma probabilmente meno sul futuro energetico in Europa e nel mondo, pi che
mai conteso tra affermazione delle rinnovabili e ripresa del nucleare. Lobiettivo pi
ente del tracollo sui mercati sembrerebbe lattacco alla Russia di Putin, ma non va sot
ovalutata lintenzione di mettere fuori gioco la concorrenza di parte dello shale gas a
ericano o almeno della produzione dai sedimenti meno remunerativi cos da farne e
nza pi lalibi del prezzo tutti i rischi ambientali e la bolla speculativa che si porta
alle spalle. questione di cui da noi si parla pochissimo, ma che mette in ansia i
grandi finanziatori delle fossili non convenzionali. Se la partita del petrolio co
paradosso di una offerta superiore alla domanda nonostante il superamento accertato d
l picco di Hubbert- sfugge al controllo del cartello dellOpec e si gioca in un mercato
senza protezioni, abbiamo la conferma che stia finendo unepoca caratterizzata da un si
tema fortemente centralizzato, controllato da un intreccio di monopoli e stati prod
retto su combustibili ad alta densit calorica e agevolmente trasportabili dopo est

Leccesso di offerta di petrolio non dovuto a previsioni sbagliate sul suo accertato e
aurimento, ma agli enormi investimenti progettati pi di un quinquennio fa, quando il
zo del barile era di 110 dollari e si andava a perforare nei luoghi pi impervi. Le st
ime di consumo poi, non hanno tenuto conto del boom delle rinnovabili e del carattere
strutturale della crisi: si pensi che solo nel 2014 la Iea (International Energy Age
ncy) ha rivisto al ribasso le stime della domanda mondiale ben sei volte!

Non facciamoci quindi impressionare dai colpi di coda di un sistema che dovr comunque
fare conti inesorabili e non procrastinabili con il riscaldamento globale e la dif
mpre pi imprevedibile di conflitti armati per il controllo dei giacimenti. Hermann
nel 2005 sosteneva che la sfida energetica del XXI secolo si sarebbe giocata tra ato
mo e sole, in un anticipo ridotto allessenziale dello scenario entro cui la geopolitic
deve far i conti con la sfida per la sopravvivenza della biosfera. questo scenario c
e vorrei attualizzare, anche a fronte delle manovre, pur rilevanti, sui prezzi del gr
eggio.
La mia opinione che non si stia affatto allontanando lopportunit di scenari alterna
ai fossili e nemmeno che il crollo dei prezzi del combustibile possa prolungare oltre
o il sistema attuale, in quanto la connessione tra clima e combustioni dei fossili co
mporta danni non stimabili per la vita e costi economici altissimi per la riparazione
llambiente, ancorch costantemente occultati, ma sempre pi avvertiti dallesperienza

Nei fatti e nelle statistiche degli ultimi dieci anni, si pu constatare il progresso c
ntinuo di decisioni locali, non certo assunte ai vertici per il clima, per accelerare
il passaggio ad un sistema energetico decentrato, fondato sulle rinnovabili e sulla
one dei consumi. A riprova, in uninteressante intervista del 26 novembre scorso il nu
ovo presidente dellEnel Francesco Starace parla di reti intelligenti, crescita delle
abili e riassetto organizzativo, con un approccio cos innovativo e sensato per len
le, da mettere a disagio gli interlocutori del Sole 24 Ore.
Anche per i sacerdoti del sistema energetico attuale (la Iea), entro il 2040 la forn
itura mondiale di energia sarebbe scompaginata e divisa in quattro parti quasi uguali:
fonti a basso tenore di carbonio (nucleare e rinnovabili), petrolio, gas naturale e ca
one. Le energie rinnovabili diventerebbero il numero uno al mondo come fonte di produ
e di energia elettrica, superando il carbone, mentre la crescita della domanda mondial
di petrolio rallenterebbe fino quasi a fermarsi, con un calo rilevante anche dello sh
ale gas.

La discesa dei prezzi del combustibile in definitiva vista come fase di transizione,
durata imprecisata, ma che influir ancora per un breve periodo sulla fornitura di ca
lore e sulle soluzioni alternative per la mobilit, anche se ormai il binomio petrolio+
auto individuale sembra in progressiva consunzione. La rivoluzione shale parte a
a transizione. Attualmente fornisce agli Usa un vantaggio competitivo che si riflet
rilancio della manifattura, ma che potrebbe nel medio periodo rivelarsi strategicamen
non risolutivo, dato che i vincoli climatici e finanziari potrebbero risultare per qu
tecnologia esiziali nel tempo.

Per contestualizzare la sfida atomo-sole, aggiungo che, mentre la tecnologia nucleare


stra limiti insormontabili, soprattutto per leredit delle scorie e per leventualit i
imibile di incidenti catastrofici, le fonti rinnovabili decentrate, pur limitate da
lativa discontinuit, sono sfruttabili direttamente in pressoch ogni angolo del mon
no raggiungendo la grid parity a ritmi fino ad un decennio fa impensabili.

La continuit di chi vuole mantenere un sistema centralizzato in realt affidata al


di un nucleare di nuova generazione, sostitutivo dei fossili, che contrasti, a infr
ure in larga parte invariate, la diffusione capillare di impianti alimentati da fonti
naturali. Il nucleare rimane lopzione che il sistema elettrico delle grandi utilities
si riserva anche oltre la met del secolo. Il Dipartimento dellEnergia degli Stati U
niti ha emesso un prestito garanzia per 12,5 miliardi di dollari per progetti di rea
ttori innovativi. La US Energy Information Administration ha recentemente riferito
i tutte le centrali nucleari degli Stati Uniti dovrebbero ottenere un prolungamento de
lla vita oltre i 60 anni per operare dopo il 2050. La Cina ha avviato il nuovo pr
ogramma nucleare con la realizzazione di 31 reattori e la presa in considerazione di
iori 110. La Russia assicura impianti chiavi in mano e manutenzione per i Paesi con
ridotte risorse tecnologiche.

Le rinnovabili per continuano a crescere a ritmi sorprendenti, con il vantaggio di


ty grid ormai raggiunta anche senza particolari incentivi. Nei primi tre trimestri del
2014, la Cina ha speso 175 miliardi dollari in progetti di energia pulita e il paes
e installer 14 GW di capacit solare nel solo 2014. Secondo il National Renewable Energ
y Laboratory (Nrel), il costo di pannelli solari su una tipica casa americana sceso d
i circa il 70 per cento negli ultimi dieci anni e mezzo. In Europa la convenienza
ormai accertata e migliorer con investimenti in reti intelligenti e accumuli appropr
Purtroppo il governo italiano si pone in Europa in una posizione di retroguardia, dat
o che prevede 45 miliardi per infrastrutture fossili (30 miliardi per rigassificatori
15 miliardi per la quota italiana di gasdotti), senza una seria riflessione sui co
sti in alternativa di una infrastrutturazione rinnovabile con stoccaggi diffusi. E
interessante conoscere chi spinge Federica Mogherini, voluta da Renzi come ministro de
gli esteri della Ue, a premere sul segretario di Stato americano John Kerry per linser
imento di un capitolo sullenergia (cio carbone, petrolio e gas di scisto) nel Trattato
transatlantico sul commercio e gli investimenti (Ttip), nonostante le motivate crit
li ambientalisti, preoccupati dellabbassamento degli standard ambientali dellUe. E,
e accuse agli affetti da Nimby e il pretenzioso Sbloccaitalia, solo un governo ineffab

le ha potuto pensare di trivellare fuori tempo massimo e di mandare la polizia a caric


re manifestanti che provano di essere non solo attenti allambiente ma ben competenti i
n economia e finanza!

Il futuro dellenergia uscito ormai dai confini della geopolitica e della finanza trad
ionali e linteresse della collettivit si fa spazio, entrando in conflitto con il com
economico che si vorrebbe imporre a qualsiasi costo.
Mario Agostinelli - il manifesto

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