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Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 431 del 20/05/2015
Firmatari
Gruppo
Data firma
Stato iter:
05/20/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO
FARAONE DAVIDE
20/05/2015
SOTTOSEGRETARIO DI STATO ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E
RICERCA
INTERVENTO PARLAMENTARE
Resoconto GIGLI GIAN LUIGI PER L'ITALIA - CENTRO DEMOCRATICO
Fasi iter:
20/05/2015
La Camera,
premesso che:
le ingenti assunzioni di docenti previste dalla legge rischiano di causare un forte esodo verso lo
Stato da parte degli insegnanti delle scuole paritarie;
questo rischio dovuto sia agli stipendi, che sono decisamente pi alti nello Stato, sia anche alla
precariet che caratterizza il sistema non statale nell'attuale incertezza dei finanziamenti pubblici;
si corre, dunque, il rischio di privare gli istituti paritari di quello che il loro bene pi prezioso
formato negli anni: i docenti;
inoltre, le previsioni di futuri concorsi, contenute nel Piano, non tengono conto del numero
d'insegnanti necessari al sistema paritario;
si tratta di garantire anzitutto la continuit educativa, permettendo agli insegnanti di completare, su
base volontaria, almeno il ciclo di istruzione in cui sono impegnati;
necessario, quindi, attuare delle misure transitorie che potrebbero rivelarsi utili anche per evitare
che la chiusura non voluta di alcune scuole paritarie possa favorire la migrazione di studenti verso
le scuole statali, con evidente aggravio dei costi a carico dello Stato;
bene ricordare, infatti, che, malgrado le difficolt in cui versano, le paritarie accolgono ancor oggi
oltre un milione di studenti che costano allo Stato circa 470 euro a testa, contro gli oltre 6.000 del
costo standard degli alunni delle statali,
impegna il Governo
a valutare l'opportunit (usando, a puro titolo di esempio, strumenti quali il distacco, il
comando, gi in uso nello Stato, o altri di pari efficacia) di consentire che i docenti delle scuole
paritarie, abilitati ed inseriti nelle graduatorie, che entreranno in ruolo nelle scuole statali, possano
scegliere su base volontaria di restare ad insegnare negli istituti paritari, da cui sarebbero pagati,
senza essere penalizzati e senza perdere il diritto acquisito nel ruolo dei Stato, fissando un termine
congruo per poterne usufruire in seguito, tenendo inoltre conto, nelle procedure e nei numeri per le
abilitazioni con cui si prevede di formare i futuri docenti, anche delle necessit di ricambio del
personale delle scuole paritarie.
9/2994-A/125. Gigli, Rubinato.