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Le leggi fondamentali

Prof. Fabio Marchetti


Chimica Generale ed Inorganica
L27 Chimica
A. A. 2012-2013

Risultati degli Studi di Lavoisier


La somma delle masse delle sostanze che
reagiscono nelle reazioni chimiche uguale
alla somma delle masse delle sostanze che
vengono prodotte, cio la materia nel corso
delle reazioni non pu essere creata n
distrutta.

Equazioni chimiche
Metallo + Aria + Fuoco Calce
Calcio + Ossigeno + Calore Ossido di Calcio

Il metallo subisce una ossidazione


Lavoisier stato il primo a servirsi delle equazioni chimiche:
"Per meglio far comprendere lo stato della questione e per
rappresentare a colpo docchio il risultato di ci che avviene nelle
soluzioni metalliche, io ho costruito delle specie di formule che si
possono, quasi a tutta prima, prendere per formule algebriche, ma che
non hanno punto lo stesso scopo e che non derivano dagli stessi
principi; siamo ancora ben lontani, dal portare nella chimica la
precisione della matematica".

Equazione stechiometrica di Lavoisier


Come schematizzava Lavoisier una reazione chimica?
Ferro
Acqua
Ossigeno
Ossido nitrico

Dissoluzione del ferro in acido nitrico (1782)


le equazioni chimiche trovarono sistemazione pressoch
definitiva con Dumas nel 1826, e la rappresentazione con
simboli speciali tanto dei corpi semplici che dei composti

Legge di conservazione della massa


La massa totale delle sostanze non
cambia durante una reazione chimica.

reagente 1

reagente 2

prodotto

massa totale

ossido di calcio + diossido di carbonio


CaO

CO2

CaCO3

56.08g + 44.00g

100.08g

massa totale

calcio carbonato

Legge di conservazione della massa


Ossido di mercurio Mercurio+ Ossigeno

Il metallo subisce una riduzione

In termini chimici moderni:


2HgO

2Hg

O2

Ossido di Mercurio

Mercurio

Ossigeno

43,19 g

40.00 g

3,19 g

Nulla si crea nulla si distrugge

Teoria dellossigeno
TEORIA DELLOSSIGENO di Lavoisier sulla combustione:
propose una spiegazione basata sul ruolo del gas, componente
dellaria, che denomin ossigeno; di conseguenza fu abbandonata
la teoria del flogisto, sostituita da quella dell'ossigeno.
Ossigeno
Azoto

Idrogeno

Aria=1/5 ossigeno in volume


4/5 azoto in volume

Riforma della Nomenclatura chimica

Sostanze composte e sostanze semplici


non ulteriormente scomponibili

Teoria dellossigeno
alcuni materiali (il legno) in presenza di
fuoco e aria danno origine a ceneri:
CH4 + O2 CO2 + H2O
(COMBUSTIONE)
un metallo (Me) all'aria e in presenza di
fuoco si trasforma in calce:
2Me + O2 2MeO
(CALCINAZIONE)
una calce che brucia, in presenza di
materiali combustibili, come il carbone
di legna, si trasforma in metallo:
2MeO + C 2 Me + CO2
(RIDUZIONE)

Proust Joseph Louis


Joseph Louis Proust (1754 - 1826) osservava che:
Piombo + Zolfo Solfuro di piombo
esperimento
1

Legge delle proporzioni definite o


della composizione costante
esperimento

Massa di Piombo che


reagisce

Massa di zolfo che


reagisce

Solfuro di piombo

Rapp. di comb.
mOpiombo/mzolfo

10.00 g

1.55 g

11.55 g

10/1.55=6.45

10.00 g

3.00 g

11.55 g

10/1.55=6.45

18.00 g

1.55 g

11.55 g

10/1.55=6.45

Quando due elementi si combinano tra di loro per


dare origine ad un composto, il rapporto tra le
rispettive masse che effettivamente reagiscono
risulta essere sempre costante e ben definito.
(Joseph Louis Proust, 1799)

Legge delle proporzioni definite o


della composizione costante
Indipendentemente dalla sua fonte, un particolare
composto chimico costituito dagli stessi elementi
nelle stesse parti (frazioni) in massa.
[] un composto un prodotto privilegiato al quale la natura ha dato una
composizione costante[] il cinabro giapponese ha la medesima composizione di quello
spagnolo [] il cloruro di argento assolutamente il medesimo provenga esso dal Per o
dalla Siberia. In tutto il mondo esiste un solo cloruro di sodio. Lanalisi conferma ad ogni
passo questi fatti.

Ci comporta che esista discontinuit nella materia: necessario


perci ipotizzare l'esistenza di "atomi" come costituenti.

Teoria atomica di John Dalton

Ostacoli pratici
Lostacolo maggiore era conoscere i
pesi atomici degli elementi.

Conoscendo i pesi atomici sarebbe stato


semplice risalire al numero di atomi
presenti in una data quantit di ogni
elemento e sarebbe stato possibile
determinare il numero di atomi di un
elemento coinvolti in una reazione
chimica.

Pesi atomici secondo Dalton


1g di Idrogeno + 8g di Ossigeno 9g di acqua
1 atomo idrogeno + 1 atomo ossigeno 1 composto atomico dellacqua

H + O HO

Interpretazione della legge delle


proporzioni definite utilizzando la teoria
atomica di Dalton

Interpretazione della legge della


conservazione della massa utilizzando la
teoria atomica di Dalton

Cl2 (g) + P4 (s) PCl3 (l)


La rappresentazione di una reazione chimica mediante formule
prende il nome di equazione chimica

Interpretazione della legge della


conservazione della massa utilizzando la
teoria atomica di Dalton
6 x 2 = 12 atomi di Cl

4 x 3 = 12 atomi di Cl

6Cl2(g) + P4(s) 4PCl3 (l)


4 atomi di P

4 atomi di P

Bilanciamento di una reazione chimica

Legge delle proporzioni multiple


Dalton prepara due composti chimici
formati da carbonio C e ossigeno O
Composto 1

massa Ossigeno 1.000 g di ossigeno

1.333
massa Carbonio 0.750 g di carbonio
Composto 2

massa Ossigeno 1.000 g di ossigeno

2.666
massa Carbonio 0.375 g di carbonio

Legge delle proporzioni multiple


Dalton prepara tre composti chimici
formati da azoto N e ossigeno O
Composto 1
massa Ossigeno 1.000 g di ossigeno

0.57
massa Azoto
1.750 g di azoto

Composto 2
massa Ossigeno 1.000 g di ossigeno

1.14
massa Azoto
0.875 g di azoto

Composto 3
massa Ossigeno 1.000 g di ossigeno

2.28
massa Azoto
0.437 g di azoto

Legge delle proporzioni multiple


Se due elementi formano pi di un singolo
composto, le masse di un elemento che sono
combinate con una massa fissa del secondo
stanno tra loro come numeri interi piccoli.
Composto 1

Composto 2

massa Ossigeno 1.000 g di ossigeno

massa Carbonio 0.750 g di carbonio

massa Ossigeno 1.000 g di ossigeno

2.666
massa Carbonio 0.375 g di carbonio

1.333
1
1.333

2.666
2
1.333

Descrizione della materia


Due livelli di descrizione della materia:
Livello macroscopico
Livello microscopico

Livelli di interpretazione
Noi possiamo esplorare il
mondo MACROSCOPICO che
possiamo vedere e toccare.
Capire il mondo
MICROSCOPICO che non
possiamo vedere.
Scrivere dei SIMBOLI per
descrivere questi mondi.

Logica del linguaggio


Secondo una logica della
natura, gli atomi da soli non
sono in grado di costituire la
materia nelle sue variegate
forme, cos si uniscono a dare
le molecole, ciascuna con
specifica identit e specifiche
propriet (valore aggiunto).
Esse sono le parole con le
quali scritto il grande libro
della natura.

Lo zucchero
Come esistono parole corte e parole lunghe, cos esistono
molecole formate da pochi atomi e molecola formate da
moltissimi atomi:
Es. la parola pi lunga della lingua
precipitevolissimevolmente (26 lettere)

italiana

Una molecola di saccarosio (zucchero) formata da 45 atomi


C12H22O11:
CH2OH
O

H
H
OH

H CH2OH
H

O
OH

CH2OH

OH
H

OH

OH

Lemoglobina
Prendendo in considerazione molecole biologiche la differenza
diventa ancora maggiore: lemoglobina, a cui dovuto il colore
rosso
del
sangue

formata
da
9072
atomi:
C2956H4516Fe4N780O806S12

Le sequenze
Nel linguaggio, la posizione delle lettere in una parola modifica
il significato. Es. prendendo le 4 lettere a, n, o, s, si possono
creare le parole naso e sano aventi significati completamente
diversi.

Le sostanze
Analogamente ogni molecola identificata non solo dal numero e
dal tipo di atomi che la compongono, ma anche dal modo in cui
questi atomi sono legati nella molecola. Es. partendo da 6 atomi di
H, 2 di C e 1 di O si possono costruire due molecole differenti:

H
O

alcool etilico

C
H

H
O

etere dimetilico

Esse hanno propriet completamente differenti: la prima lalcool contenuto


nel vino e nei liquori, la seconda letere che veniva usato fino a poco tempo fa
come anestetico.

Alchimia e nomi degli elementi

simboli dei metalli e dei pianeti


significato magico e mistico del numero sette

Tavole di affinit chimiche


E. F. Geoffroy 1718

Molti nomi per pochi composti


Anidride carbonica
(CO2)

Anidride solforica
(SO3)

gas silvestre
spirito silvestre
acido aereo
aria fissa
acido atmosferico
acido mefitico
acido cretaceo
acido di carbone

Acido di zolfo
Acido vetriolico
Olio di vetriolo
Spirito di vetriolo

Simboli per i composti


Nuovi simboli furono aggiunti nel Medio Evo. Gli alchimisti li
inventavano per uso personale, senza preoccuparsi di comunicare
agli altri il loro significato, anzi cercando di nasconderlo.

Una nuova lingua per la chimica

C. L. Berthollet

A. de Foucroy

Nel 1786 Guyton de Morveau,


Fourcroy, Berthollet e Lavoisier,
su incarico dellAccademie
Francese, si occuparono di
creare una nuova nomenclatura
per la chimica

l. B. Guyton
de Morveau

A. Lavoisier

Una nuova lingua per la chimica


Memoire sur la ncessit de
rformer et de perfectionner la
nomenclature de la chimie
17 aprile 1787
In ogni scienza naturale bisogna
distinguere fatti, idee e parole.
Le parole debbono suscitare le idee, le
idee devono rappresentare i fatti; non
possibile migliorare la scienza senza
migliorare il linguaggio: per quanto
siano giuste le idee nate dai fatti, essi
traggono in errore se per essi non esiste
una espressione precisa.

2 maggio 1787
Guyton de Morveau presenta allAcadmie la relazione
sullo sviluppo dei principi della nomenclatura
sistematica:
1.
2.

3.
4.
5.
6.

Ogni composto deve avere una propria denominazione;


Come radici del termine debbono servire i nomi delle parti componenti il
composto (mai nomi di chimici). Per formare il nome dei composti quindi
indispensabile conoscere il loro componenti;
desiderabile che il nome non sia espressione di una qualsivoglia ipotesi;
Per i composti chimici verranno date denominazioni di genere e specifiche,
analogamente a quanto si fa nelle altre scienze naturali.
Si propone che le radici dei nomi vengano prese dalla lingua greca o latina;
Se due elementi formano tra loro pi composti, questo si esprime mediante prefissi
o suffissi al nome specifico (vedi le terminazioni ito, ato, e i prefissi ipo, per,
sesqui, mono, bi, ecc.).

Il simbolismo di Dalton

John Dalton
(17766 1844)

Dalton (1803) non usa pi un simbolo


per i composti chimici, ma solo per gli
elementi semplici. Con la riunione di pi
simboli si ottenevano le formule dei
composti.

Il simbolismo di Dalton
Con la riunione di pi simboli ottenevano le formule dei composti.
il simbolo indicava la specie, e il peso atomico (o supposto tale, cos che
esso svolgeva il ruolo di indicazione quantitativa del rapporto in atomi ed
in peso).

Tale simbolismo ebbe molto


successo, per:
non consentiva di rappresentare
adeguatamente molecole
complesse.
induceva nellerrore di ritenere le
formule molecolari immagini delle
strutture molecolari stesse.

Berzelius e i simboli degli elementi


Propose come simboli le iniziali del nome latino delle
sostanze elementari:

C, carbonium, Cu cuprum, Co cobaltum.


La riunione dei diversi simboli costituiva la formula
molecolare, e venne introdotto luso degli
esponenti:

Berzelius

COO, SOO, SOOO


CO2, SO2, SO3
Una formula deve esprimere in modo preciso di quali elementi
un composto formato e mostrare il relativo numero di atomi
di ogni elemento presente.

von Liebig e i deponenti


Liebig e Poggendorf nel 1836 proposero di
usare i deponenti invece degli esponenti, onde
evitare confusioni con il simbolo matematico,
ma solo parecchi decenni pi tardi ci entr
nelluso comune:

von Liebig

BaSO4 BaSO4

Nomenclatura ufficiale dal 1970

Le regole di nomenclatura attualmente in uso sono state


formulate dalla COMMISSIONE dellUNIONE di
CHIMICA PURA e APPLICATA (IUPAC). In base a tali
regole possibile stabilire la formula del composto e risalire
al nome dalla formula.
E un sistema adottato in tutto il mondo scientifico

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