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1954, cap. IV, ed. riv. del 1966, Oxford University Press, London
L'EMERGERE DEL NUOVO NEL PENSIERO E NELL'AZIONE
Traduzione a cura di Fabio Ciulla (maggio 2003).
Revisione di Rossella Ruggeri (settembre 2003)
I
L'invenzione meccanica uno specifico tipo di innovazione, e si potrebbe ritenere che
rappresenti solamente un aspetto molto limitato del problema generale dell'emergere delle
nuovo nel pensiero e nell'azione. Ma un tale giudizio relativo all'importanza e all'ampiezza del
processo delle invenzioni meccaniche superficiale. L'invenzione nel campo della meccanica
, infatti, ampiamente rappresentativa di ogni caratteristica del processo generale
dell'invenzione.
Ai livelli pi bassi, l'invenzione meccanica implica poco pi che qualche miglioramento nelle
abilit richieste per la realizzazione di attrezzi semplici e, fintantoch l'invenzione
essenzialmente empirica, anche lo sviluppo di meccanismi relativamente complessi non
sembra coinvolgere il pensiero astratto o la conoscenza scientifica organizzata. Ma
nondimeno i concetti astratti esercitano una apprezzabile influenza sul processo
dell'invenzione meccanica, e gi nel quindicesimo secolo c'era sufficiente conoscenza della
meccanica per poter stabilire una chiara distinzione tra scienza pura ed applicata.
A partire da questo periodo, il processo dell'invenzione meccanica cos saldamente
connesso con la formulazione di concetti e definizioni astratte che mostra tutte le
caratteristiche dell'innovazione propria di ogni campo concettuale, sebbene la concreta
applicazione dei principi scientifici dia una forma specifica alla sintesi raggiunta. I problemi
dell'invenzione meccanica, perci, richiedono la presa in considerazione di un'ampia porzione
del tema generale del problema dell'emergere del nuovo.
L'invenzione meccanica importante anche come campo di studio perch la caratteristica del
materiale consente una trattazione storica pi rigorosa di quanto sia possibile in molti altri
ambiti della storia della filosofia e dell'arte. Gli aspetti pi importanti della storia della scienza
devono essere inclusi in ogni analisi seria della storia delle invenzioni meccaniche. Solo la
pittura e la scultura offrono opportunit analoghe per lo studio di cambiamenti cumulativi in
forme concrete, e in questi campi i problemi creati dalla maggiore libert di espressione
simbolica presentano difficolt di valutazione che non sincontrano nella trattazione degli
apparati meccanici, i quali hanno invece natura strettamente pratico-funzionale. Perci la
storia dell'invenzione meccanica costituisce un insieme di materiali straordinariamente
significativo in relazione allo studio della nascita del nuovo nel pensiero e nell'azione. Molte
delle caratteristiche primarie del processo possono essere sicuramente estese all'insieme dei
settori in cui si manifesta lemergere del nuovo, attraverso uno studio critico di questo singolo
campo.
L'emergere di novit nel senso pi ampio del termine deve essere inteso nel significato di
novit per il gruppo sociale. Si suole distinguere tra il possesso di abilit e conoscenze gi
esistenti, e il miglioramento delle capacit, l'avanzamento della conoscenza e la formulazione
di nuovi giudizi di valore nell'arte o nell'azione sociale. Ma questa distinzione implica gi la
accumulazione di un insieme di conoscenze e capacit che rappresenta un risultato culturale
sostanziale. Se una distinzione deve essere fatta, occorre distinguere tra cambiamenti nei
comportamenti che si verificano negli animali immaturi e cambiamenti di comportamento
negli adulti che per non siano associati al processo di crescita. Un uccellino fa nuove
esperienze quando lascia il nido e impara a volare, ma tali apprendimenti non sono novit nel
senso di invenzione. Nonostante volare sia un atto di abilit che non immediatamente
controllabile in modo completo, non un esempio di comportamento diretto o modificato
dall'intuito. L'azione dell'uccello dominata dalla sua struttura fisica; questi fenomeni
comportamentali rappresentano problemi nello sviluppo della struttura organica. Competono
al campo dell'evoluzione organica, piuttosto che al campo dell'evoluzione mentale e sociale.
Koffka definisce l'intuizione come un'azione che si produce in una particolare situazione e con
modalit speciali "sebbene l'animale non possieda un mezzo specifico per compiere
quell'azione particolare. () Le dinamiche del processo sono determinate dalle propriet
intrinseche dei dati". Nella discussione di tale affermazione, Koffka considera prima
un'esperienza di uno scalatore delle Alpi. Una discesa difficile attraverso un camino di roccia
lo lascia a penzolare nell'aria senza una fune sufficientemente lunga per raggiungere una
sicura sporgenza sottostante. Quando tenta di raggiungere un'altra sporgenza dondolandosi,
la corda gli scivola dai piedi e si ritrova incapace di sostenere tutto il suo peso con le mani.
Solo afferrando la corda con i denti riesce a portarsi verso la salvezza. L'uso della bocca per
una funzione inusuale un atto che mostra intuito. Koffka analizza anche la serie di pensieri
coinvolti nella soluzione di un problema di algebra da parte di una persona con conoscenze
elementari ma senza un sicuro possesso di conoscenze relative alle equazioni quadratiche.
Questa discussione si concentra essenzialmente sulla dimostrazione che comportamenti
intuitivi non necessariamente portano ad una soluzione completa attraverso un unico lampo
di intuizione. Questa fase dell'esposizione naturalmente di grande importanza, ma
significativo osservare che un'analisi psicologica completa combina in un singolo passaggio
espositivo esperienze che hanno luogo a livelli differenti, come l'esperienza dello scalatore e il
risultato matematico del giovane studente di algebra. "Problemi della percezione e del
ragionamento devono essere investigati a livelli differenti ma questa differenza di livello
una differenza nella nostra conoscenza delle cose e non una differenza nelle cose stesse".
II
Sebbene lanalisi storica alla fine richieder qualche discussione formale delle differenze nei
livelli ai quali la novit emerge nel pensiero e nell'azione, sarebbe prematuro adesso tentare
di stendere un'esposizione completa, e accuratamente distinta in gradi, dei livelli di azione
percettiva e ponderata che dobbiamo considerare. E' desiderabile, comunque, presentare
materiale sufficiente per sottolineare concretamente il fatto che esistono molti livelli.
L'emergere progressivo di nuovi atti di abilit risulta nellinsieme dell'esperienza empirica
rappresentata dalle arti e dai mestieri. Le abilit manuali sono, naturalmente, integrate dalla
conoscenza empirica dei materiali, che altrettanto caratteristica dell'abilit dei mestieri
quasi quanto lo sono le abilit manuali e le competenze. Parlando in senso lato, queste
acquisizioni empiriche caratterizzano i livelli pi bassi del comportamento, dominati dalla
percezione piuttosto che dal pensiero.
Ad un livello un po' pi alto troviamo molta parte dell'invenzione meccanica basata su
conoscenze empiriche. La formulazione di molti simboli individuali e di concetti astratti
particolari, deve essere classificata ad un livello pi basso rispetto ai tentativi di organizzare i
simboli e i concetti in sistemi, o di usarli come base per giudizi di valore sintetico.
L'organizzazione del pensiero concettuale e di simboli estetici e religiosi in sistemi di portata
considerevole, ci conduce ad un altro livello, con tanti campi distinti quante sono le classi di
concetti e di simboli. Poich la formulazione di un insieme di conoscenze scientifiche avviene
a questo livello, l'invenzione meccanica basata su una conoscenza scientifica ordinata deve
essere concepita come collocata ad un livello ancora pi alto. Similmente, alle formulazioni di
modelli di pensiero e di azione nei vari campi deve essere assegnato un livello pi alto
rispetto ai concetti astratti sui quali sono basati. Sebbene l'idealismo trascendente insista
giustamente sull'importanza di concetti astratti e sulle verit analitiche, gli idealisti distorcono
i processi di pensiero e di valutazione quando rappresentano i concetti astratti come i livelli di
pensiero pi alti e supremi.
I modelli di pensiero e di azione devono essere trovati in un'ampia gamma di settori che
possono svelare un ampio grado di indipendenza gli uni dagli altri. Le classi pi importanti di
questi modelli possono essere cos elencate: convenzioni sociali, con o senza espliciti
contenuti etici; rituali religiosi e dogmi; interpretazioni sistematiche della natura, espresse in
simboli o in concetti astratti; concetti di struttura sociale, espressi in concetti legali di vari
gradi di generalit e organizzazione; infine, ideali politici e sociali associati a diversi interventi
per l'azione sociale.
Anche una societ non ancora alfabetizzata esibir pensiero e azione ad ogni livello, sebbene
l'espressione simbolica sar il modo predominante della formulazione. In qualche modo,
l'intero campo del pensiero e dell'azione deve essere coperto. E' difficile immaginare un
gruppo sociale in uno stato cos elementare di organizzazione che tutti i differenti livelli non
siano rappresentati da qualche conquista. I livelli differenti sono successivi solo in senso
formale. Le conquiste ai livelli pi alti implicano che conquiste precedenti ad un livello pi
basso sono essenziali alla realizzazione di quel particolare modello, concetto, o modo di agire.
Relazioni e azioni individuali e di gruppo, sia prese singolarmente sia insieme, coinvolgono
sicuramente unampia gamma di attivit mentali a diversi livelli. Secondo questanalisi, ci
che classifichiamo come azioni semplici, coinvolgono una complessa sintesi di atti di abilit e
giudizi di valore.
Nell'approccio pluralistico, che caratteristico delle pi remote descrizioni della struttura degli
eventi nel tempo, non prevista una coerenza interna del pensiero tra le varie classi e a
differenti livelli. Nessuna interdipendenza logica o genetica tra i vari concetti e modelli di
azione pu essere supposta senza una prova evidente di tale interdipendenza. In ogni
cultura, antitesi nette possono svilupparsi tra rituali religiosi o dogmi e convenzioni sociali, o
tra interpretazioni simboliche o scientifiche del sistema della natura. Le strutture politiche
possono essere incoerenti con le strutture economiche, o con gli ideali sociali largamente
condivisi da importanti gruppi in ogni societ. Il continuo emergere di novit a tutti i livelli
crea esso stesso incongruenze e pu provocare gravi tensioni nel sistema sociale.
III
Se consideriamo le testimonianze fornite dall'archeologia e dalla storia, l'evidenza
dell'emergere progressivo di nuovi modelli di pensiero e di azione innegabile. Possiamo
dissentire sullinterpretazione di determinate parti della testimonianza, ma il fatto che
cambiamenti rilevanti hanno avuto luogo nella struttura della vita sociale fuori discussione.
In quanto analisti, noi non siamo obbligati a mostrare che questo processo di cambiamento
porta ad un mondo migliore, bench tale aspetto possa essere discusso. Il compito primario
mostrare le differenze di struttura nei tipi di azione, e descrivere o spiegare i processi
attraverso i quali questi cambiamenti sono avvenuti. Una teoria dell'invenzione deve essere
incentrata su questa domanda basilare: come accadono nuove cose?
La risposta pi semplice data dai trascendentalisti: le novit che costituiscono la base della
crescita e dello sviluppo sociale sono attribuite allispirazione del genio. Nel linguaggio
teologico, la verit rivelata dalla grazia di Dio attraverso personalit speciali che svolgono il
ruolo di intermediari tra Dio e l'uomo. Nel linguaggio laico, l'innovazione attuata da uomini
di rare doti, che di tanto in tanto raggiungono una conoscenza diretta della verit essenziale
attraverso l'esercizio dell'intuizione. Tali accessi alla verit e al cambiamento sociale non
ammettono spiegazioni o analisi. Queste spiegazioni sono essenzialmente astoriche, sebbene
la storia non sia completamente esclusa perch il numero di nuove azioni si presume sia
molto piccolo. La ragione critica e la causalit storica diventano significative nello sviluppo
delle conseguenze delle azioni di rivelazione o di ispirazione. Nella forma storica caratteristica
della teoria del grande uomo, linterpretazione trascendentalista pu fornire una base per
molti utili scritti storici. Nelle sue forme pi estreme, il numero di grandi uomini ridotto a
cos piccole proporzioni da compiere certamente un'ingiustizia nei confronti di molti
personaggi storici rilevanti. Ci sono alcuni elementi di pericolo nell'analisi delle biografie dei
grandi uomini, poich vengono evocati elementi di misticismo. Ma c', naturalmente,
unincongruenza finale con un punto di vista strettamente storico perch l'emergere della
novit considerato inspiegabile.
La pi accreditata letteratura recente sulla teoria dell'invenzione riconosce la necessit di
presentare l'invenzione come una sintesi cumulativa di un numero di elementi individuali
relativamente ampio. Gli studi di Kroeber, Ogburn e Gilfillan danno fondamento allidea del
processo come un insieme unico e dimostrano con chiarezza l'estensione del processo nel
tempo. Ma i loro interessi sono concentrati sull'accumulazione di materiale culturale piuttosto
che sul dettaglio del processo stesso. Mentre i loro risultati sono certamente funzionali
rispetto ai pi generali problemi di descrizione in sociologia e antropologia, essi non
soddisfano l'esigenza di un'analisi storica.
Le differenze tra la posizione trascendentalista e il concetto di invenzione in quanto processo
sociale consentono una chiara formulazione del problema, essenziale per giungere ad una
teoria generale dell'invenzione. Il trascendentalista pensa all'invenzione come ad una serie di
eventi singoli indipendenti, ciascuno dei quali di proporzioni rilevanti, ciascuno conseguito
attraverso un processo di rivelazione o percezione intuitiva che non ammette analisi. Nel
concetto di processo, l'emergere di novit descritto come unaccumulazione di molti
elementi singoli lungo un periodo di tempo relativamente esteso. La grandezza degli elementi
individuali piccola, ma attraverso la sintesi cumulativa il risultato diventa importante. Nella
discussione sull'origine degli elementi individuali, tutti e tre gli scrittori prendono una
posizione essenzialmente meccanicistica: il processo procede sotto la spinta della necessit. I
risultati finali del processo sono considerati impliciti nella disponibilit complessiva delle
possibili relazioni, cos che il pieno sviluppo di tutte queste potenzialit solo una questione
di tempo. L'importanza dello sforzo e della conquista individuale minimizzato, e se le
implicazioni logiche sono pienamente accettate, l'individuo solo uno strumento o
un'espressione di forze sociali complessive. La psicologia della Gestalt consente una
spiegazione del processo di invenzione che intermedia tra l'indeterminismo mistico dei
trascendentalisti e il determinismo meccanicistico delle teorie sociologiche.
L'analisi della Gestalt presenta le conquiste dei grandi uomini come una classe speciale degli
atti d'intuito, che implica la sintesi di molti elementi derivanti da altri atti d'intuito. Nella sua
interezza il processo sociale di innovazione consiste quindi di atti di intuito di diversi gradi
d'importanza e a diversi livelli di percezione e pensiero. Questi atti convergono nel corso del
tempo verso imponenti sintesi. L'intuito non un fenomeno raro, eccezionale, come era
assunto dai trascendentalisti, ma non neppure una risposta meccanica ad un bisogno, che
si ritiene debba accadere necessariamente. L'analisi della Gestalt presenta quindi un concetto
essenzialmente nuovo del ruolo dell'inventore nella societ. Egli non n il condottiero
romantico o il riformatore che libera l'umanit da tradizioni paralizzanti, n lo strumento
passivo di forze generali come implicito in tante teorie sociologiche deterministiche.
Per la teoria dell'invenzione gli esperimenti di Kohler con gli scimpanz fatti a Tenerife sono
di importanza eccezionale. Il primo obiettivo degli esperimenti era stabilire se queste scimmie
fossero o no in grado di compiere atti d'intuito. Sia la caratteristica delle tecniche usate sia i
risultati gettano molta luce sulla natura dell'atto d'intuito a un livello basso, dominato dalla
percezione visiva. Gli esperimenti erano finalizzati a testare l'uso di attrezzi, la costruzione di
Nueva fu testata tre giorni dopo il suo arrivo Un piccolo bastone introdotto nella sua
gabbia; lei lo utilizza per raschiare il terreno, spingere le bucce della banana in un mucchio, e
poi lo lascia cadere con noncuranza ad una distanza di circa tre quarti di metro dalle sbarre.
Dieci minuti dopo, la frutta posta fuori dalla gabbia dove non la pu raggiungere. Si allunga
invano e poi comincia a protestare; spinge entrambe le labbra in avanti - in particolare il
labbro inferiore - di un pario di pollici, fissa implorante l'osservatore, emette suoni
piagnucolosi, e alla fine si getta a terra sulla schiena - un gesto di disperazione molto
eloquente che pu essere osservato anche in altre occasioni. Quindi fra lamentele e
suppliche, passa un po' di tempo, fino a che - circa sette minuti dopo che la frutta
comparsa - lei improvvisamente lancia un'occhiata, cessa i suoi lamenti, afferra il bastone, lo
allunga fuori dalla gabbia, e riesce, sebbene in modo un po' goffo, a tirare la banana entro il
raggio d'azione del braccio. Inoltre Nueva mette la punta del suo bastone dietro e oltre
l'oggetto, posizionandolo in questo test come negli esperimenti successivi, nella sua mano
sinistra. Il test ripetuto dopo un'ora; in quest'occasione, l'animale ricorre al bastone molto
prima, e lo usa con pi abilit; e, ad una terza ripetizione il bastone usato immediatamente,
come in tutte le occasioni successive.
Anche alcune osservazioni sull'intera serie di esperimenti sono molto significative. Dopo il
commento sull'uso dei cappelli e delle scarpe per raggiungere la frutta, Kohler continua:
Un fattore molto pi importante della somiglianza o differenza tra bastone, cappello, e scarpa, , nel
caso sia di Tshego che Koko, la posizione dell'attrezzo sia in relazione agli animali stessi sia
all'obbiettivo. [Nueva non venne testata in questo modo per qualche ragione.] Anche bastoni gi usati
pi volte sia da Tshego che da Koko sembrano perdere il loro valore strumentale e funzionale se sono
ad una certa distanza dal punto critico. Pi precisamente: se l'esperimento fa attenzione a che il
bastone non sia visibile da parte dell'animale quando fissa direttamente l'obbiettivo - e che, viceversa,
lo sguardo diretto al bastone escluda l'intera area dell'obbiettivo dal campo visivo - allora parlando in
generale, il ricorso a questo strumento evitato o quanto meno molto ritardato anche quando gi
stato frequentemente usato. Abbiamo tuttavia scoperto che sebbene in una certa misura l'uso del
bastone come un attrezzo dipenda dalla configurazione geometrica, questo accade solo ai primi
tentativi. Pi tardi, dopo che l'animale ha sperimentato frequentemente le stesse condizioni, non sar
facile ostacolare la soluzione frapponendo una grande distanza ottica tra l'oggetto e lo strumento.
Questi brani sono stati citati per esteso perch la funzione dello sperimentatore sembra
essere non a pieno riconosciuta, e comunque meno di quanto non richieda la completa
analisi degli esperimenti. Nonostante il grande impegno messo per evitare tests artificiali, gli
esperimenti hanno incluso alcune caratteristiche speciali, che forniscono molte informazioni
sulla natura dell'intuito e le circostanze nelle quali un atto d'intuito pu prodursi. In relazione
a ci importante tornare al concetto di Koffka sull'atto d'intuito: "l'animale costretto dalla
situazione ad agire in un certo modo sebbene non possieda speciali apparati per compiere
quell'azione particolare."
Il fatto che le scimmie fallivano nel compiere l'atto d'intuito in alcune condizioni, mostra che
la situazione deve assumere una forma speciale affinch la soluzione possa essere trovata.
Negli esperimenti con le scimmie, la configurazione geografica era controllata dallo
sperimentatore. In alcune configurazioni la soluzione era ottenuta senza ritardo o con leggero
ritardo. Altre configurazioni impedivano completamente il raggiungimento della soluzione.
Perci i risultati di questi esperimenti mettono in luce l'importanza della "configurazione della
scena" (setting of the stage) da parte dello sperimentatore. Questo era vero non solo per le
serie di esperimenti sull'uso degli strumenti, ma anche per altre serie. Una soluzione
emergeva solo quando la configurazione geometrica presentava tutti gli elementi del
problema e una possibile soluzione.
In un'analisi di tipo molto intuitivo della storia di Archimede e della corona, Arthur Koestler
descrive l'atto d'intuito in termini coerenti con la teoria della Gestalt, ma con enfasi
leggermente diversa.
Il punto essenziale che al momento critico entrambi i campi F1 e F2 erano simultaneamente attivi
nella mente di Archimede, sebbene a livelli diversi di consapevolezza. [F1 rappresenta il problema
della corona, F2 rappresenta i contesti associati con il suo bagno e lo straripamento quando troppo
pieno]. In altre parole, la pressione creativa tenne vivo il problema nella sua mente anche quando a
livello superficiale il suo stato di coscienza era impegnato in altri campi.
Senza questa constante pressione, l'insieme delle opportunit favorevoli sarebbe passato inosservato e sarebbe andato ad aggiungersi al grande numero di opportunit perse dall'uomo che gli avrebbero
invece consentito di realizzare un allontanamento creativo dalle stantie abitudini del pensiero che
intorpidiscono i suoi poteri e offuscano i suoi occhi
Ex post, facile far s che il processo creativo compaia come un atto di ragionamento deduttivo, e
rappresentarlo nella forma di un sillogismo Ma se cos facile, perch nessuno prima di Archimede
ha usato questo sillogismo? Perch nessuno prima di lui aveva portato le due premesse, che
appartengono a due diversi campi mentali, a sostenersi a vicenda. Lo schema d l'impressione che la
conquista mentale sia consistita nel trarre le conclusioni. In realt, il processo doveva portare le due
premesse sotto un unico tetto Le soluzioni dei problemi non sono" inventate" o "dedotte" - esse
sono "trovate"; esse "accadono".
Poich post - factum gli ambiti mentali precedentemente separati si fondono in uno solo e l'atto
discontinuo condotto verso un flusso associativo continuo, tutte le innovazioni rivoluzionarie
appaiono dopo un certo tempo banali e ovvie, e noi ci meravigliamo meno della scoperta stessa, che
non della apparente abissale stupidit del processo mentale che l'ha preceduta: " che stupido sono
stato a non pensarci prima". Noi possiamo aggiungere dati alle nostre conoscenze, ma non possiamo
sottrarne. Il collegamento dei due processi mentali, una volta conseguito, non pu essere distrutto.
La comprensione dell'atto d'intuito dipende da una chiara percezione delle condizioni che lo
rendono possibile. Nel suo modo di pensare formale, il trascendentalista riteneva che il
pensiero intuitivo fosse incondizionato, inspiegabile, e mistico, ma anche Emerson disse che
nessuna rivelazione pu avere luogo senza "assediare il santuario". L'elevata attenzione verso
un problema era, anche per lui, una condizione necessaria per il conseguimento della
soluzione intuitiva. E' questa fase del processo che la psicologia della Gestalt ha sottolineato
con tanta perspicacia. Una volta che queste tensioni sono state sollecitate, prima o poi
qualche favorevole assetto del pensiero o delle cose riveler la soluzione attraverso
"l'intrinseca propriet dei dati". Il punto che ci sfuggito per tanto tempo la particolarit
dei dati che provocano il processo dinamico. Quando la questione riguarda una nuova
relazione, un modello molto specifico deve essere sottoposto ad una mente attivamente
impegnata nel problema, che pu essere risolto solo attraverso la percezione di questa
particolare relazione.
Allo scopo di una esposizione pi generale, questa analisi dell'atto dintuizione individuale pu
essere formalizzata come una sequenza genetica di quattro stadi. Il primo stadio la
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percezione del problema, che concepito come uno schema incompleto ed insoddisfacente.
Tipicamente, il problema unesigenza inappagata. La soddisfazione resa effettivamente
possibile attraverso qualche casuale configurazione negli eventi o nel pensiero, che presenta
all'individuo i dati essenziali per una soluzione. Questo stadio pu essere chiamato setting of
the stage (allestimento della scena). Per le scimmie di Tenerife, questo passaggio
fondamentale era costituito in effetti dal lavoro dello sperimentatore; per il processo generale
dell'invenzione questo stadio dipende dal puro caso o dalla circostanza indiretta di uno sforzo
sistematico per trovare una soluzione per tentativi ed errori. Ai livelli pi bassi di empirismo, il
procedere per tentativi ed errori viene comunemente presentato come un brancolare senza
meta; a livelli considerevoli di attivit scientifica invece, lapproccio per tentativi ed errori
descritto come sperimentazione sistematica. Il setting of the stage porta direttamente allatto
d'intuizione attraverso cui viene trovata lessenziale soluzione del problema. Ma questo non
porta ancora il processo allo scopo finale. Le relazioni appena scoperte devono essere
pienamente padroneggiate, ed introdotte con efficacia nellintero contesto di cui fanno parte.
La soluzione deve, perci, essere studiata criticamente, capita nella sua pienezza, ed
imparata come una tecnica di pensiero o di azione. Questo passaggio finale pu essere
descritto come revisione critica.
Il processo pu essere rappresentato in un diagramma (fig.7). Lo schema incompleto
rappresentato da un cerchio non chiuso. La fase di setting of the stage simboleggiata
dall'aggiunta di un arco di cerchio separato leggermente dal varco nel cerchio mediante una
interruzione nel disegno. Latto d'intuito rappresentato dal cerchio completo. La revisione
critica rappresentata da un cerchio completo, ma pi marcato. La progressiva sintesi
suggerita dalle frecce che sospingono in avanti le varie fasi del processo. Le discontinuit nel
processo sono indicate da vuoti fra le frecce e gli stadi del processo, e dalla linea interrotta
tra la percezione del disegno incompleto e il setting of the stage. Il processo
legittimamente concepito come un elemento unico, perch si basa su una sequenza che
esplicitamente genetica. Ci sono, comunque discontinuit nel tempo e resistenze
indeterminate, cos che non pu essere descritta come una sequenza di azioni riflesse, o
come un processo necessario nel senso di un processo meccanicamente determinato.
Lanalisi completa del significato di necessit potrebbe essere qui fuori luogo, ma
importante suggerire la precisa natura dei problemi creati da qualsiasi tentativo di applicare
un concetto di necessit agli eventi della storia. Nel significato primario del concetto,
qualsiasi importante stadio, una volta conseguito, deve portare allo stadio successivo e, da
ultimo, alla soluzione finale. Questa concezione del processo trascura limportanza delle
discontinuit che sono costitutive di un autentico concetto di novit e per questa ragione
sono rappresentate nel diagramma. Lazione in tali processi ha luogo nonostante resistenze di
indeterminata grandezza. Per alcuni, o anche molti individui improbabile giungere ad una
soluzione efficace del problema. Per un limitato numero di individui, la soluzione efficace del
problema pu avvenire a speciali condizioni, ma queste condizioni non possono essere create
intenzionalmente dagli individui che ricercano la soluzione. Il raggiungimento di una
soluzione non pu essere previsto per un determinato momento, ed una impropriet di
linguaggio descriverlo come certo e necessario indipendentemente da un determinato
tempo di realizzazione. importante distinguere tra eventi che sono probabili, o anche eventi
molto probabili, ed eventi che sono certi. Dopo il raggiungimento della soluzione, come rileva
Koestler, la conclusione sembra logicamente necessaria, ma noi non abbiamo idea di quanti
problemi non siamo riusciti a portare a termine.
Limportanza essenziale del fattore tempo illustrata dallo sviluppo del concetto di zero e dal
sistema di numerazione posizionale. E' gi stato fatto riferimento alla comparsa di un
sistema di numerazione basato sui multipli di sessanta approssimativamente nel secondo
millennio avanti Cristo. Lassenza di valori in particolari posizioni, stata indicata per lungo
tempo, lasciando uno spazio vuoto a volte enfatizzato mediante luso di un segno di
Il lavoro di Des Caus e Warchester non aveva richiesto la conoscenza accurata del vuoto o
della pressione dellaria. Essi avevano capito che il vapore puro esercitava una pressione
utilizzabile, ma realizzarono solo una dimostrazione di questo fatto. La misura della pressione
atmosferica di Torricelli e Pascal e gli studi sul vuoto di Von Gueicke a Magdeburg portarono
direttamente ad un tipo di sperimentazione che suggeriva linvenzione del motore a pressione
atmosferica. Il vero setting of the stage per la nuova conquista pu essere considerato il
lavoro di Dionisus Papin. Egli aveva correttamente intuito che il modo corretto per usare la
pressione era nellutilizzo di un cilindro e di un pistone. Von Guericke aveva usato un pistone
in alcuni dei suoi esperimenti ed effettivamente il suo lavoro dovrebbe essere riconosciuto
come la determinante percezione di questo nuovo uso del meccanismo familiare della pompa.
Per non c un chiara prova documentale che Papin e Newcomen abbiano effettivamente
utilizzato il lavoro di Von Guericke. Il lavoro di Papin aveva chiaramente messo le basi per i
risultati di Newcomen. Il motore a pressione atmosferica stata la prima invenzione
strategica nella storia del motore composto.
Conosciamo il background abbastanza bene. Abbiamo recentemente raccolto una
documentazione definitiva sulla fase iniziale dello sviluppo del motore, di modo che possiamo
definitivamente accantonare i resoconti che descrivevano un motore senza un set di valvole
autoregolantesi. Ma non abbiamo dettagli sul lavoro di Newcomen nel periodo cruciale. Il
motore venne sviluppato in dettagli pi specifici e al tempo di Smeaton furono costruiti
motori pi grandi, ma la revisione critica fu meno significativa di quanto non avvenne con il
motore a vapore nei suoi sviluppi successivi.
Le invenzioni di Watt furono il risultato di studi attenti delle performance del motore di
Newcomen. Un consumo eccessivo di carburante, grandi perdite di calore, il non utilizzo del
potere espansivo del vapore dimostravano attraverso lanalisi diretta che il motore era un
mezzo molto inefficiente di utilizzazione dellenergia termica prodotta dal carburante. Queste
nuove tecniche di analisi rivelarono un modello insoddisfacente. Nella esperienza di Watt non
facile identificare una fase che illustri adeguatamente un setting of the stage che sia
chiaramente distinguibile dalla percezione di un modello insoddisfacente. Gli esperimenti col
calore e lo studio del motore coprono entrambe le fasi del processo generale. Abbiamo
tuttavia una descrizione precisa del cruciale atto di intuizione. Lesperienza descritta accade
due anni dopo il primo lavoro di Watt con il motore e sei anni dopo i suoi primi studi sul
calore.
Andai a fare una passeggiata in una bella domenica pomeriggio. Entrai nel Green e passai oltre la
vecchia lavanderia. Stavo pensando al motore in quel momento. Camminai fino alla chiesa, quando mi
venne alla mente un'idea, che siccome il vapore era un corpo elastico, sarebbe affluito in un vuoto, e
se un collegamento fosse stato creato tra il cilindro e un recipiente di svuotamento, sarebbe affluito in
esso e si sarebbe potuto condensare senza raffreddare il cilindro. Poi vedi che dovevo sbarazzarmi del
vapore condensato e dell'acqua inserita, se avessi usato un getto, come nel motore di Newcomen.
Due modi per farlo mi vennero in mente: primo, l'acqua poteva scorrere via da un condotto
discendente, se uno scarico si potesse trovare a una profondit di 35 - 36 piedi, e l'aria potesse
essere estratta da una piccola pompa. La seconda era fare una pompa grande a sufficienza per
estrarre sia l'acqua sia l'aria Io non ero arrivato oltre il circolo Golf che l'intero processo si era
costruita nella mia mente.
Ancora molto difficile lavoro restava da fare prima che un modello potesse essere costruito, e
la costruzione del motore comportava molti nuovi problemi ingegneristici. Ci nondimeno c
una base inusualmente chiara per riconoscere che la soluzione del problema era stata
raggiunta durante la passeggiata della domenica pomeriggio. Se la formulazione raggiunta
allora fosse stata meno adeguata, avremmo potuto effettivamente fissare una data pi tarda
per la soluzione del problema, ma la difficolt effettiva consistette nella traduzione pratica
attraverso un meccanismo efficace dellimpianto pensato in quel momento. Lidea in quanto
tale non richiese alcuna revisione. Furono necessarie invenzioni supplementari per sviluppare
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completamente la potenza del motore in un motore a due fasi con il vapore applicato
alternativamente su ogni lato del pistone. Lutilit del motore fu anche grandemente
aumentata da modifiche della struttura che resero possibile produrre movimenti rotatori.
Questi sviluppi e le consistenti innovazioni nella pratica ingegneristica possono essere
correttamente definite innovazioni avvenute nella fase della revisione critica.
La storia pi recente del motore comporta differenze di interpretazione cos che non si pu
prendere una posizione precisa senza ulteriore analisi critica. Ci sono forti motivi che portano
a trattare i motori ad alta pressione ed i motori composti come distinte invenzioni
strategiche. Essi implicano speciali problemi teorici e pratici e sono state conquiste essenziali
per la realizzazione delle piene potenzialit del motore alternato. Lunica alternativa dare
grande estensione al periodo della revisione critica e questo punto di vista d troppa poca
visibilit al grande numero di invenzioni nuove essenziali per la conquista finale. Il concetto
generale di un processo di sintesi cumulativa ci permetter quindi di analizzare una sequenza
di invenzioni in modo dettagliato. In certi casi, il materiale documentale potrebbe essere
meno probante che nel caso della storia del motore a vapore. In alcuni casi possiamo avere
una documentazione pi ricca. Sono avvenute tante cose negli stadi iniziali dellinvenzione
dellelettricit a partire dal 1750 che il materiale esistente in questo campo molto pi
completo, e il progresso della scienza e dell'invenzione documentato in modo pi ampio.
V
Il concetto di processo cumulativo ci costringe a riconoscere che un particolare atto intuitivo
potrebbe anche non portare alla soluzione del problema principale verso cui era diretto.
Potrebbe essere dominato da uno qualsiasi delle quattro fasi fondamentali nello sviluppo di
una invenzione strategica o di una scoperta. La parte pi consistente della documentazione
utile sullatto intuitivo cos direttamente collegata con le principali invenzioni che
probabile che troviamo il corpus completo del materiale illustrativo pi nettamente
differenziato di quanto non si potesse supporre. quindi importante considerare materiale
illustrativo che comprenda tutti i quattro tipi dellatto intuitivo ad un alto livello di sintesi.
Un esempio illuminante di un atto intuitivo come percezione di un modello insoddisfacente lo
troviamo nella descrizione di Lord Rutherford dello sviluppo dell'importante revisione del
concetto della struttura dell'atomo. Nel 1895, Lenard aveva fatto passare gli elettroni
attraverso una fenditura in un tubo di scarica, osservandoli fuori dal tubo. Egli sugger che gli
atomi potevano contenere sfere di carica positiva associate in qualche modo con cariche
negative. Entro un anno o due J.J.Thompson aveva sviluppato l'idea e dimostrato
matematicamente la distribuzione di elettroni negativi in una sfera di carica positiva.
Rutherford descrive gli esperimenti che portano ad una nuova distribuzione della carica
all'interno dell'atomo:
In quel momento io ero molto interessato alla fase successiva, quindi te ne dar descrizione
dettagliata, e vorrei utilizzare questo esempio per mostrare come spesso ci si imbatta nei fatti per
caso. Nei primi giorni io osservai la diffusione delle particelle alfa, e il Dott. Geiger nel mio laboratorio
esamin questo fenomeno in dettaglio. Egli trov in sottili lastre di metallo pesante che la diffusione
era solitamente piccola, nell'ordine di 1 grado. Un giorno Geiger venne da me e disse, "Non pensi che
il giovane Marsden, a cui sto insegnando i metodi radioattivi, dovrebbe iniziare una piccola ricerca?"
Ora, io avevo pensato la stessa cosa, quindi dissi "Perch non gli fai osservare se qualche particella
alfa pu essere diffusa su angoli grandi?" Posso dirti in confidenza che non credevo che gli elementi
alfa avessero quella caratteristica, giacch si sapeva che le particelle alfa erano un tipo di particelle
grosse e molto veloci, con una grande quantit di energia, e si poteva dimostrare che se la diffusione
era causata dall'effetto cumulativo di un certo numero di piccole dispersioni la probabilit che una
singola particella alfa fosse dispersa era molto piccola. Ricordo poi che due o tre giorni dopo Geiger
tornando da me con grande eccitazione disse "Siamo stati in grado di far tornare indietro alcune
particelle alfa". Era il pi incredibile evento che mi sia mai accaduto. Era incredibile quasi quanto
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sparare un proiettile di quindici pollici contro un foglio di carta e vederselo tornare indietro e colpirti.
Quindi arrivai alla conclusione che questa diffusione all'indietro era il risultato di una singola collisione,
e quando feci i calcoli vidi che era impossibile ottenere qualcosa di quella potenza a meno che tu non
utilizzi un sistema nel quale la gran parte della massa dell'atomo fosse concentrata in una nucleo
minuscolo. Fu allora che ebbi l'idea di un atomo con un minuscolo e concentrato nucleo dotato di una
carica. Cercai matematicamente a quale legge la diffusione dovesse obbedire, e trovai che il numero
di particelle diffuse secondo un dato angolo dovrebbe essere proporzionale allo spessore della laminabersaglio, al quadrato della carica nucleare, ed in proporzione inversa alla quarta potenza della
velocit.
Dopo ulteriori sperimentazioni, un nuovo concetto della struttura dell'atomo venne formulata,
e costitu un importante elemento nello sviluppo della moderna teoria della fisica e della
chimica.
Se analizziamo lintera esperienza secondo il modello Gestalt l'atto intuitivo principale pu
essere individuato nella reazione di Rutherford allemergere di alcune particelle dal lato della
lamina in cui erano state immesse. Limpressione profonda causata da questa osservazione
fu prodotta dal rendersi conto che il corrente concetto di struttura atomica era inadeguato.
Infine lanalisi matematica ridefin il problema ed emerse il concetto di un atomo con un
piccolo ma concentrato nucleo. Questa seconda intuizione forn gli elementi essenziali di una
soluzione che fu poi verificata e sviluppata da ulteriori sperimentazioni e analisi matematiche.
Il caso, cos come qui descritto mostra due chiare e definite intuizioni e la sostanziale
revisione critica del concetto schematico che costitu lefficace soluzione del problema. La
descrizione data non suggerisce nessuna determinata fase di setting of the stage. possibile
che quel particolare passaggio non fosse identificabile in quella particolare esperienza, o che
sia avvenuto in una forma talmente oscura che non stata notata e quindi non riportata.
La storia della lampadina a incandescenza permette lefficace descrizione di un atto di
intuizione che in modo chiaro dispone di un setting of the stage per la soluzione finale del
problema. Lepisodio particolarmente significativo poich lo sforzo per produrre una
soddisfacente lampadina ad incandescenza impegn lattenzione attiva di un buon numero di
inventori di talento che lavoravano intensamente in un clima di alta competizione. I primi
tentativi significativi per produrre una lampadina ad incandescenza funzionante possono
essere datati fin dalla lampadina al platino di Moses G. Farmer del 1858 e 1859 e la
lampadine al carbone testate da Swan nel 1860. Le lampadine di Swan si basavano su
cartone e carta carbonizzati, cos che molti elementi del risultato finale sono racchiusi nella
lampadina di Swan. La lampadina di platino di Farmer, una striscia di lamina con una forma
particolare, che bruciava allaria aperta, fu usata come parte del sistema dilluminazione nella
casa di sua propriet a Salem. N questa n le successive lampadine, prima della lampadina
a carbone basico di Edison, ebbero alcuna valenza pratica. Questi tentativi indicano la
percezione di un modello incompleto rispetto a uninvenzione strategica. Esse sono invenzioni
nel senso stretto della parola, ma creano pi problemi di quelli che risolvono, cos che essi
non hanno importanza presi separatamente, isolandoli dalla grande innovazione strategica
alla quale portarono. La navetta volante di Kay prepar il campo per i telai elettrici, ma ebbe
maggior utilit nella sua forma originaria. Entr nella sequenza dinvenzione sia come
immediato risultato sia come base per importanti sviluppi futuri.
Sia Farmer sia Swan trascurarono tutti i lavori con la lampadina elettrica fino al 1887. Maxim,
Sawyer e il socio Man, e Edison cominciarono o ripresero tutti il lavoro sulla lampadina in
quellanno e nellanno seguente St. George Lane-Fox si un al numero degli inventori che
lavoravano sistematicamente alla lampadina. Cerano altri attivi nel campo, ma i risultati
maggiori furono il lavoro di questi uomini. Lintensit di questo sforzo consente di valutare le
difficolt incontrate. Ma particolarmente interessante vedere quanto gli esperimenti falliti si
avvicinarono a quello che si rivel alla fine essere la soluzione del problema di creare
unefficiente e duratura lampadina.
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Queste prime lampadine a carbone, tuttavia non erano lampadine a lunga durata. Quel
giorno un evento casuale diede luogo ad una serie di esperimenti sulla produzione e la prova
di filamenti di carbone ma il lavoro con i metalli non venne interrotto. Il lavoro continu per
buona parte dei due mesi successivi. Un filamento carbonizzato sottile come un filo da cucito
fu prodotto e testato il 20 ottobre del 1879. La lampadina bruci per 40 ore, e fu
immediatamente riconosciuto come una chiara prova che la soluzione del problema era stata
trovata. Il 21 ottobre fu celebrato da allora come il giorno della lampadina. Nei laboratori, il
lavoro dopo quel giorno fu condotto come revisione critica e sviluppo. Altro lavoro rimaneva
da fare, ma era di secondaria importanza. La classificazione questi diversi momenti non
facile ma laccadimento di agosto descrivibile pi adeguatamente come un setting of the
stage che come leffettivo raggiungimento della soluzione. Lelemento nuovo nella nuova
serie di esperimenti fu la riduzione del carbone a un filamento. I lavori precedenti si basarono
su strisce sottili o anche su aste. Cera novit anche nellapplicazione della presa di coscienza
dellimportanza delleliminazione di gas rinchiusi.
Lesperienza di Watt nellinvenzione della macchina a vapore stata descritta. Levento
illustra chiaramente il carattere di un atto di intuizione direttamente associato alla soluzione
di un problema principale in una sequenza dinvenzione strategica. Per completare linsieme
degli stadi nellemergere di uninvenzione strategica abbiamo bisogno di illustrare
limportanza di una intuizione allo stadio di una revisione critica. Il lavoro di Fulton sul
battello a vapore precisamente descritto in questi termini. Egli non invent una macchina e
nemmeno costru la macchina installata. Egli non invent la ruota a pale. Nemmeno fu il
primo a produrre una nave spinta a vapore. La sua attenzione era concentrata sul calcolo
della resistenza della nave nellacqua, sullefficienza delle ruote a pale di forme differenti, sul
calcolo del lavoro totale che deve essere fatto dal motore, e dalladeguata dimensione del
motore necessario su una particolare nave. Nessun nuovo effetto meccanico fu progettato,
ma un numero di meccanismi furono combinati insieme. Oggi sappiamo che cerano degli
errori nei calcoli di Fulton, ma rimane il fatto che dopo la sua dimostrazione le navi a vapore
furono equipaggiate con motori pi potenti rispetto a quelli utilizzati nelle prime navi
sperimentali non funzionanti. Fulton vide chiaramente la necessit di unanalisi attenta dei
problemi di ingegneria relativi alla progettazione della potenza nel campo della marina. Il
lavoro fu fatto abbastanza bene per soddisfare le esigenze nate dai problemi pratici pi
urgenti sebbene la tecnica di sperimentazione delle navi fosse inadeguata.
VI
Quando associamo latto intuitivo con il molteplice fenomeno implicato nellinvenzione
strategica, emergono differenze tra gli atti dintuito e il concetto di intuizione sviluppato nelle
filosofie idealistiche. Latto dintuito non incondizionato n va accettato come vero senza
verifica n si pu assumere che produca una soluzione finale. Sebbene il concetto di
percezione intuitiva della verit chiaramente un tentativo per descrivere le caratteristiche
tipiche dellatto dintuito i concetti non sono affatto identici. Latto dintuito ha una
componente fortemente emozionale. Poich porta sollievo a un insieme di tensioni e desideri
non soddisfatti, esso porta con s un accresciuto senso di conquista. Koestler descrive questo
come il processo eureka, per questa sensazione che il problema sar alla fine risolto.
Queste caratteristiche sensazioni emozionali sono senza dubbio frequenti, ma in tutti i campi
che consentono verifiche spesso si accerta che la nuova idea era o totalmente sbagliata o
incompleta. possibile sostenere che i campi nei quali richiesta la verifica si posizionano
fuori dal regno della scienza pura nella quale le verit sono percepite direttamente attraverso
lintuizione. Ma laccettazione di questa posizione richiede un potente atto di fede.
Latto intuitivo cos come concepito dallempirista, volto a fornire unanalisi diversa di un
insieme di fenomeni che coperto solo in parte dallinterpretazione degli idealisti. Quando
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La casualit che appare in questi fenomeni non la probabilit casuale di un universo senza
schema o organizzazione. Non si presenta in antitesi a un universo meccanico determinato.
La casualit che appare in questi eventi ci mostra la contingenza di sistemi di eventi che
svelano modelli e mostrano molte interdipendenze in un universo che non completamente
determinato. Per poter disporre di una significativo setting of the stage, un particolare
modello dovr verificarsi simultaneamente e in una connessione percepita con un altro
modello con il quale si potr fondere in una nuova sintesi. un evento casuale nel senso che
imprevisto e non programmato. Il momento della sua manifestazione indeterminato, ma
una parte di uno schema di eventi, perch molti eventi e processi devono accadere in
sequenza. La successione degli eventi ordinata e logica, e mostra schemi, ma gli intervalli
nei quali gli eventi accadono e le circostanze in cui si verificano sono indeterminate. La
misura del risultato individuale sta nel tempo: la persona molto superiore non in grado di
raggiungere risultati impossibili per altri; raggiunge invece i risultati prima delle persone che
hanno meno capacit per raggiungerli. un errore ritenere che un determinato individuo sia
assolutamente necessario. Ma anche un errore ritenere che una certa percentuale di
persone superiori garantiscano lo sviluppo della cultura ad un determinato tasso, senza
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Per quanto mi riguarda in quanto fisiologico, lintelligenza e il conscio sembrano equivalenti, pare
esserci una prova certa che intelligenza o conscio sono associati con una area limitata ma mobile di
attivit integrata nella corteccia celebrale. Il fisiologo asserisce che alla base della consapevolezza
degli eventi, che cambia di momento in momento, ci sono processi correlati nellenormemente
complicata rete di nervi connessi nel sottile strato celebrale. Tali attivit possono proseguire,
comunque, in altre parti della corteccia e, allo stesso tempo essere indipendenti dagli stati coscienti.
Sarebbero simili nelle caratteristiche alle attivit associate al conscio, ma sarebbero extraconsce. Le
nostre conoscenze della associazione tra stati mentali e impulsi nervosi del cervello sono ancora cos
scarne che noi spesso ricorriamo ad analogie per illustrare ci che intendiamo dire. Lattivit tipica di
in un industria sotto limmediata supervisione del direttore simile al processo cerebrale di cui stiamo
trattando; ma nel frattempo in altre parti della fabbrica del lavoro importante viene svolto senza che il
direttore possa vederlo. Analogamente avviene anche con i processi extraconsci. Con luso del termine
processi extraconsci per definire operazioni non riconosciute che accadono quando si svolgono affari
urgenti o durante il sonno, la nozione di una mente subconscia pu essere evitata.
Montmasson presenta una teoria generalizzata dellinvenzione basata sul concetto dellattivit
mentale inconscia, ma quando possibile trovare prove di una fase di setting of the stage
chiaramente superfluo ascrivere la genesi di un atto dintuito alle attivit inconsce della
mente. Ci sono cos ragioni cogenti per rifiutare il processo mentale inconscio come
spiegazione essenziale dellatto intuitivo anche quando non chiaramente attribuibile ad un
incidente evidente nel setting of the stage.
Oltre alla semplice mancanza di informazioni, c unaltra possibile spiegazione del problema.
Una volta che abbiamo formulato il pensiero in concetti generali e accumulato conoscenze e
tecniche di analisi, il processo attraverso il quale si fornisce espressione esplicita a ci che
implicito in un concetto assume un significato molto preciso. Kofka analizza un flusso di
pensiero che potrebbe determinare la soluzione di un problema algebrico da parte di una
persona con conoscenze di principi elementari. Quando larea di un rettangolo data come b
metri quadrati e un lato a metri pi lungo dellaltro, si presume che il soggetto trovi la
soluzione. Si suppone che formuler senza grandi difficolt il problema come unequazione, e
si trover a dover risolvere lequazione x + ax = b . Potranno verificarsi casuali situazioni di
difficolt, ma non porteranno da nessuna parte. Non potr giovarsi di procedure vagamente
ricordate, poich non ha istruzioni sulle equazioni quadratiche. Potr accadere comunque
che riesca ad avere unintuizione dai dati e che provi a sviluppare lintuizione. Questo non
sar pi unattivit casuale, ma unattivit determinata dalla natura del compito e pertanto
intuitiva.
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Sebbene non sia possibile far derivare una teoria dellevoluzione dal concetto di autonomo
processo di sviluppo dallimplicito allesplicito, questione molto diversa riconoscere che le
implicazioni possono essere potenti abbastanza da rendere possibile di fare a meno di
qualche tipo di setting of the stage che sia elemento indipendente non contenuto nella
definizione del problema. In matematica e in molti campi del pensiero riguardanti simboli
organizzati in sistemi meno rigidamente definiti, le implicazioni possono servire a dare
dinamicit al pensiero. Il processo comunque meno meccanico rispetto al processo
dialettico cos come concepito da Hegel e Marx. importante tuttavia che sia Hadamard sia
Poincar presumono un grado di attivit nel subconscio della mente nel campo delle
invenzioni matematiche che chiaramente incoerente con una semplice o generale
procedura dallimplicito allesplicito. Ma lemergere occasionale di un atto dintuito da
implicazioni di uno schema incompleto non pu essere esclusa.
Lesperienza di Rutherford citata sopra pu ben essere interpretata come un caso nel quale la
definizione del problema ha avviato procedure di analisi che hanno portato alla formulazione
di un nuovo concetto della struttura dellatomo senza una fase di stage setting chiaramente
definita. C poca utilit nel discutere sulle possibili interpretazioni senza unanalisi dellintera
registrazione di laboratorio. Oggi pi luce dovrebbe essere fatta sul processo di invenzione
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parte di un secondo ciclo. Le figure larghe da I a IV rappresentano gli stadi nello sviluppo di
una invenzione strategica. Le figure piccole rappresentano gli elementi individuali della
novit. Le frecce rappresentano gli elementi familiari inclusi nella nuova sintesi
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