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Ben vengano quindi gli Stati generali 1 della ricerca (pubblica)2. Il luogo
stesso del Parlamentino mi spinge poi a
soprattutto
in
Italia,
per
improvvisazione
frammentariet
alla
ricerca,
nella
quota
di
finanziamento
da
parte
Manca
Per quello che mi riguarda ritengo che vadano di nuovo messo al centro
del progetto di vita di un ricercatore i principi e le norme che costituivano
una volta la sua identit professionale. La ricerca ancora oggi un bene
comune, il quale deve essere necessariamente perseguito in modo
disinteressato e che deve sostanzialmente seguire criteri di giudizio e di
merito universalistici
scientifica.
Nella raffigurazione tradizionale il ricercatore era formato ed educato fin
dalle prime fasi del suo apprendistato a pensarsi parte di una larga
comunit o collegio invisibile in cui criteri metodologici e di scelta teorica,
valutazione del merito e selezione delle carriere, valori epistemologici,
morali e sociali avevano valenza universale e non erano legati a contesti
specifici e logiche localistiche. Questo scienziato cosmopolita strettamente
legato alla natura puramente conoscitiva dellimpresa scientifica risulta
notevolmente indebolito oggi dalla natura locale e pratica dei problemi che
si trova a risolvere. Tendenzialmente, oggigiorno, non esiste pi il problema
conoscitivo che si pone di fronte alla comunit scientifica universale e che lo
scienziato singolo tenta liberamente di risolvere avendo ben presente i suoi
referenti epistemologici, ma rimane il problema prevalentemente pratico
che il finanziatore, attraverso lorganizzazione in cui lo scienziato lavora, gli
pone davanti, e che egli deve risolvere pensando soprattutto a raggiungere,
nel pi breve tempo possibile, i risultati operativi.
La ricerca attuale assorbe sempre pi i valori utilitaristici dellimpresa e
viene organizzata secondo le modalit dellorganizzazione burocratica.
Da ci deriva, tra laltro, che i risultati della ricerca non sono pi
patrimonio comune della comunit accademica, ma diventano sempre pi
vincolati dai diritti di propriet dei responsabili dei centri di ricerca e dei
finanziatori della stessa. Si arriva, infatti, ormai al superamento del confine
fra bene pubblico e privato per quanto riguarda la ricerca. I risultati della
ricerca vengono brevettati e commercializzati. Esiste un diritto di propriet
del ricercatore o del finanziatore. La ricerca come bene pubblico perde
qualsiasi significato. Un tempo vi era una netta distinzione tra una ricerca
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organizzative
di
tipo
burocratico
(collettivizzazione
erogazioni
delle
imprese
favore
della
ricerca
pubblica,
la
Limiti
Lagenzia o lente di coordinamento soffre dei vizi del modello di agenzia
descritto
dalla
scuola
di
Public
Choice:
allagente
assegnata
la
universit
gli
istituti
di
ricerca
pubblici
sono
finanziati
pubblico,
sulle
agenzie
programmi
pubblici
per
Al contrario il sistema della ricerca europeo centralizzato e di tipo topdown, focalizzato sul modello delle agenzie pubbliche e sui comitati di
coordinamento, soffre dei tipici difetti razionali delle istituzioni intermedie
di pianificazione. Le iniziative europee sembrano originare con il fine
astratto di forzare uninterazione tra attori che nonhanno ragioni sufficienti
per agire conseguentemente. Accademici e ricercatori non hanno necessit
di aprire i loro laboratori allindustria perch non hanno n una sufficiente
necessit finanziaria n incentivi culturali e sociali per fare ci. Gli
imprenditori,
fino
qualche
anno
fa
sfruttavano
una
situazione
la
ricerca
pubblica
una
delle
componenti,
ma
non
attratta
spesso da
poche tipologie
Il
ruolo
degli
organismi
di
intermediazione
nel
trasferimento
investimenti
pubblici
in
ricerca
sviluppo
dal
calcolo
Cos
come
va
garantita
lefficacia
dello
strumento.
nelle
strategie
di
investimento
di
medio-lungo
periodo,
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Tra il 1839 e il 1948 si tennero, difatti, diversi congressi, in varie citt italiane, degli
scienziati italiani, sul modello di quanto accadeva allestero (la Societ per il progresso
delle scienze in Inghilterra e della Societ degli scienziati e dei naturalisti in Germania). Fu
appunto la notizia di una riunione dei naturalisti tedeschi, apparsa nella Biblioteca
Italiana, a offrire a un gruppo di intellettuali toscani lidea di tenere analoghe, periodiche
riunioni in Italia. Si addivenne cos al primo congresso, che si svolse a Pisa, dove erano
presenti il Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze, lo Studio di Pisa, lOsservatorio di
Brera.
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Cannizzaro
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La Scuola era stata fondata una prima volta nel 1813 e aveva avuto un breve periodo di
vita in epoca napoleonica. Nel 1846 un motu proprio del Granduca Leopoldo di Toscana
aveva istituito a Pisa una Scuola Normale Teorica e Pratica. La Scuola doveva ben presto
tradire il compito per il quale era stata istituita la formazione di abili, e idonei maestri
per diventare uno dei principali centri di ricerca scientifica in Italia nel campo della
matematica e della fisica.
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Al momento dellUnit, la regolamentazione della vita scientifica e accademica era
affidata alla legge Casati, promulgata nel 1859, che attraverso successive parziali
modifiche e integrazioni, restava sostanzialmente in vigore fino alla riforma Gentile del
1923. Il paese era comunque connotato da una sostanziale arretratezza scientifica e il
dibattito di allora era come mettersi al passo delle nazioni pi progredite, a quale modello
di sviluppo ispirarsi? Adottare il modello francese, che privilegia i politecnici e le Grandi
scuole rispetto alle universit, oppure ispirarsi al modello delle universit e delle scuole
tecniche, le Technische Hochschulen tedesche?
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A seguito della legge Casati, con un decreto del ministro della Pubblica istruzione,
Matteucci, nel novembre 1862 viene decisa la creazione a Milano, priva di sede
universitaria, di due nuovi istituti di istruzione superiore, lAccademia scientifico-letteraria
e lIstituto Tecnico Superiore, lattuale Politecnico. Nel primo sarebbero stati impartiti gli
insegnamenti propri delle facolt di lettere e filosofia, mentre scopo dellIstituto Tecnico
era quello di formare ingegneri civili e ingegneri meccanici. La creazione dellIstituto
Tecnico Superiore di Milano, cos come il ruolo attribuito alle universit dalla legge Casati,
sembravano ispirarsi alle scuole tecniche e alle universit tedesche piuttosto che allEcole
Polytechnique e alle grandi scuole francesi.
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Troviamo noi in questi anni attuato in Italia un solo di quei grandi concetti i quali
accompagnano le grandi rivoluzioni politiche, e diedero alla Francia la scuola politecnica,
la scuola normale, listituto nazionale, e furono in Germania la principal causa del
movimento scientifico delle sue universit?.
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Con
una
mirata
politica
accademica
vengono
chiamate
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delle
Ricerche
(Cnr),
collegato
un
analogo
Centro
Pubblica
Istruzione,
lorgano
permanente
consultivo
di
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ricerca di dimensione nazionale. Dopo il 1936, anno che segna linizio della
politica dellautarchia - e dunque della valorizzazione delle potenzialit
scientifiche e delle risorse produttive del paese - il Cnr fu coinvolto nelle
scelte strategiche del regime. Nel clima di mobilitazione bellica della
nazione si comprende perch nel 1937, alla morte di Marconi, la presidenza
del Cnr venisse affidata al capo di Stato maggiore generale, il maresciallo
Badoglio, e il Cnr venisse dichiarato supremo Consiglio scientifico-tecnico
dello Stato alle dirette dipendenze del Capo del Governo.
Tra le grandi difficolt economiche del secondo dopoguerra, negli anni
della ricostruzione vengono poste le basi del sistema della ricerca
scientifica italiana, fondato soprattutto sugli Istituti del Cnr. Il settore di
ricerca pi avanzato era stato quello della fisica atomica, guidato da Enrico
Fermi16. In seguito, negli anni Sessanta, per iniziativa di alcune tra le pi
autorevoli figure della scienza italiana, vengono creati diversi nuovi centri e
istituti di ricerca, nel tentativo di far decollare un sistema di ricerca libero
dai vincoli e dai condizionamenti tipici dellaccademia17.
Quale lezione trarre dalla storia dello sviluppo della ricerca scientifica in
Italia? Anzitutto, una cronica mancanza di adeguato finanziamento rispetto
agli altri paesi industrializzati, che caratterizza negativamente il sistema
della ricerca italiana dagli anni dellUnit a oggi. La maniera di utilizzare le
risorse disponibili finanziare a pioggia laboratori e gruppi di ricerca di
ogni universit oppure concentrare le risorse alla realizzazione di grandi
progetti di interesse strategico? stata oggetto di interminabili
discussioni sia a livello politico che allinterno della comunit scientifica. Un
secondo aspetto riguarda la struttura vera e propria della ricerca. A questo
proposito, la vicenda del Cnr emblematica. Al momento della sua
Leredit del gruppo di Fermi - che al momento del conferimento del Nobel nel 1938
aveva lasciato lItalia per gli Stati Uniti a causa delle leggi razziali - raccolta da Edoardo
Amaldi e Gilberto Bernardini, che svolgono un ruolo determinante per lo sviluppo della
ricerca in fisica nucleare con la creazione dellIstituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn)
istituito nel 1952 come struttura del CNR.
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Il Centro Nazionale di Chimica delle Macromolecole, fondato nel 1961, si avvale
dellopera Giulio Natta, Premio Nobel per chimica, e Alfonso Maria Liquori. Nel 1962
Adriano Buzzati-Traverso fonda a Napoli il Laboratorio (poi Istituto) Internazionale di
Genetica e Biofisica, destinato a svolgere una funzione pionieristica nel campo della ricerca
biogenetica nel nostro paese. Nel 1968 veniva fondato lIstituto di Psicologia del Cnr e
negli stessi anni, per opera soprattutto di Corrado Bohm a Roma e Edoardo Caianiello a
Napoli, viene introdotta in Italia la cibernetica e linformatica grazie al determinante
contributo finanziario del Cnr.
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evidenzia
invece
la
sostanziale
incapacit
del
mondo
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relativamente
ristretta)
svolgere
attivit
di
ricerca
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