moderne
aziende.
Sono tutti obiettivi possibili e tutti diversi ma esiste una linea comune
ad ognuno di essi: ogni progetto posto in essere possiede infatti degli
obiettivi e dei vincoli di continuit.
Si tratta di elementi che fanno da anello di congiunzione tra il progetto
e lazienda, elementi che derivano dalla cultura interna e dalle routine che si
sono impiantate negli anni allinterno dellorganizzazione.
Lattento studio degli obiettivi del progetto, da parte della societ,
determina lassegnazione delle risorse e lassunzione dei rischi, questa la
ragione per cui diventa cruciale la loro comprensione e la loro gestione.
Per quanto concerne la gestione, il lavoro del team dovr essere
trasformato in un piano di azioni singole, al fine di dare organicit al
progetto stesso, in linea con le aspettative aziendali e con la possibilit di
valutare costantemente la corrispondenza tra i risultati realizzati e quelli
preventivati (vedi figura).
-4-
Obiettivi e vincoli di
continuit
Piano di
azioni
Risultati
PROGETTO
PIANIFICAZIONE
-5-
-6-
cos
evidente
che
si
procede
dal
generale
al
-7-
Esiste infatti un trade off tra i tre elementi: forti connessiono che non
permettono la modifica di uno senza variazioni consistenti degli altri; ad
esempio, la ricerca di una migliore qualit del prodotto allunga i tempi di
realizzazione, aumenta i costi e lutilizzo di risorse, mentre un orizzonte
temporale accorciato abbrevia lintervallo di previsione, limitando il
verificarsi di eventi imprevisti e riducendo al massimo la necessit di
variazioni in corso dopera.
E delegato al responsabile di progetto il compito di cercare quei
circoli virtuosi che esistono tra le variabili in gioco nonch di prevedere e
fronteggiare situazioni di emergenza, consentendo una diminuzione dei
costi dovuti a sprechi o a penali.
1.1.1
CONTINUITA:
PARTIRE
LE
DA
QUELLI
FINALITA
DI
DEL
PROGETTO.
Nel paragrafo precedente si detto che si passa dal generale al
particolare andando dagli obiettivi e vincoli di continuit a quelli specifici,
vediamo adesso come.
Anche se intuitivo pu sembrare lo sviluppo dei confini di un progetto
ho rintracciato 4 punti critici che non vanno sottovalutati:
1. La prima difficolt che si incontra sta nel ricercare le relazioni
che traducono gli obiettivi di continuit i specifici. Difficile
quindi risulta il passaggio dalle mete di lungo periodo ai
risultati attesi del progetto, di breve periodo. E evidente come
-8-
-9-
Cliente
esterno
Cliente
interno
Non definite a
priori
(Cliente target)
PROGETTI SU
COMMESSA
SVILUPPO DI
NUOVI
PRODOTTI
PROGETTI DI
SERVIZIO
INTERNI
INNOVAZIONI
DIFFUSE
- 10 -
avremo
un
cliente-committente.
Il
richiedente
parteciper
- 11 -
cos
stabiliti
vincoli
gli
obiettivi
del
- 12 -
quanto
pi
standardizzati
possibile
per
permettere
la
e adattate ai
gli
unici
grado
di
contrastare
lincertezza
dellambiente esterno.
3. Il riquadro in basso a sinistra della matrice propone i progetti di
servizio interni.
Sembrerebbe
- 13 -
indica i progetti di
innovazione diffusa.
Tra quelli trattati hanno il maggior grado di criticit. Potremmo
dire che sono una sorta di committenza interna ad opera del top
management ma lutilizzatore finale rimane sconosciuto, cos
come le caratteristiche delloutput da produrre. Sono un
esempio di questa tipologia i progetti di innovazione
organizzativa (si pensi a quelli di Qualit Totale), ma la loro
definizione assai complessa.
Di fatto, non essendo definiti esplicitamente gli obiettivi ed i
vincoli specifici anche i confini del progetto risultano incerti,
cos come il suo completamento.
La mia opinione che, soltanto una buona capacit di
conversione degli obiettivi e vincoli di continuit in quelli
specifici permetta di limitare il verificarsi di eventi inattesi e
nel contempo di abbreviare i tempi di risposta a questi.
struttura che consente di passare dal generale al globale
traducendo la politica aziendale in specifiche di progetto
permette, da quanto si deduce dallanalisi svolta, di limitare la
probabilit del verificarsi di eventi inattesi e nel contempo di
abbreviare i tempi di risposta a questi.
A conseguenza di ci potremo riscontrare miglioramenti sia di
qualit che di costi: gestire le variabili ambientali consentir di
- 14 -
1.1.2
PARTIRE
DA
QUELLI
DI
- 15 -
AZIENDA
1 AMBIENTE
ESTERNO
5 OBIETTIVI
INDIVIDUALI
PRO
GET
TO
3 INSIEME
DI
IMPATTO
4 AMBIENTE
INTERNO
interno
2 CLIENTE
esterno
A seguire gli attori che intervengono nella formazione dei confini del
progetto.
- 16 -
- 17 -
- 18 -
1.2
- 19 -
- 20 -
obiettivi
puri.
Questi
ultimi,
da
definire
* QUANDO SI DOVRA
REALIZZARE?
in cui si dovranno
* QUANTO VERRA A
COSTARE ?
- 21 -
noti,
comunque
che
diano
confrontare
la
convenienza
della
sua
* CHI PORTERA
AVANTI LA
REALIZZAZIONE DEL
PROGETTO ?
* QUALE SARA LA
RESPONSABILITA,
RELATIVAMENTE AL
TEAM DI PROGETTO E
ALLUTILIZZATORE
FINALE?
ricercare la soluzione .
Punto critico del progetto da valle leducazione
dellutilizzatore
cosicch
possa
inequivocabilmente
le
- 22 -
* QUALI PRODOTTI O
La
finalit
del
progetto
dovr
essere
SERVIZI SI
REALIZZERANNO A
SEGUITO
DELLATTIVITA DI
PROGETTO ?
* QUALI MECCANISMI
SI DOVRANNO
FRONTE AGLI
INCONVENIENTI ?
* COME SI MISURERA
LAVANZAMENTO DEL
PROGETTO ?
- 23 -
* QUANDO IL
PROGETTO POTRA
CONSIDERARSI
COMPLETATO ?
effetto
di
richieste
successive
identificate
come
ottimizzazioni.
- 24 -
un
- 25 -
- 26 -
- 27 -
- 28 -
- 29 -
- 30 -
- 31 -
- 32 -
- 33 -
Alto
La matrice pone in
relazione il grado di
compattezza con la
capacit produttiva
del team di progetto.
Si evidenzia cos
come una maggior
coesione sia la base
di partenza sia per il
miglioramento
dellindividuo membro
che per lo sviluppo di
sinergie di gruppo.
Basso
GRADO di COESIONE
BASSA
PRODUTTIVITA
ELEVATA
PRODUTTIVITA
(Individuale e di
gruppo)
(Individuale e di
gruppo)
BASSA
PRODUTTIVITA
MEDIA
PRODUTTIVITA
(Individuale e di
gruppo)
Basso
Alto
ACCETTAZIONE degli
STANDARD di PRODUTTIVITA
4
- 34 -
MATURITA
COMPATTAZIONE
IDENTIFICAZIONE
COSTRUZIONE
ASSE TEMPORALE
- 35 -
- 36 -