laureain
inIngegneria
Ingegneriadelle
delleTECNOLOGIE
TECNOLOGIEDI
DIINTERNET
INTERNET
Corso
Elementi di
di
Elementi
ECONOMIA ED
ED ORGANIZZAZIONE
ORGANIZZAZIONE
ECONOMIA
AZIENDALE
AZIENDALE
Roma
Roma
Prof.Ing.Leopoldo
LeopoldoLama
Lama
Prof.Ing.
a.a.2014-15
a.a.2014-15
a.a.2014
AMBIENTE
AMBIENTE
I Mercati
AMBIENTE
Mercato di
produzione
Mercato
finanziario
IMPRESA
Mercato
del lavoro
Mercato di
sbocco
Sistema tecnologico
Sistema socio-demografico
Sistema economico
Sistema politico-istituzionale
AMBIENTE
Acquirente/i
Venditore/i
Bene/i
Mercato del
lavoro
Impresa
Lavoratori
Forza lavoro
Mercato
finanziario
Impresa,
investitori
Impresa,
banche, etc.
Capitali,
azioni, etc.
Mercato della
produzione
Impresa
Fornitori
Materie prime,
semilavorati, etc.
Mercato di
sbocco
Clienti
Impresa
Prodotti/servizi
dellimpresa
SOTTOSISTEMI DELLAMBIENTE
Il sottosistema politico-istituzionale
SOTTOSISTEMI DELLAMBIENTE
Il sottosistema culturale-tecnologico
SOTTOSISTEMI DELLAMBIENTE
Il sottosistema demografico-sociale
SOTTOSISTEMI DELLAMBIENTE
Il sottosistema economico
Propriet dei
mezzi di
produzione
OPPORTUNIT E VINCOLI
INDUSTRIA O SETTORE
FILIERA DI PRODUZIONE
STAKEHOLDER
Gruppi
ambientalisti
Gruppi di
opinione
Fornitori
Proprietari
IMPRESA
Gruppi di
consumatori
Clienti
Comunit
locale
Societ
civile
Dipendenti
Sindacati
Media
Cos unOrganizzazione
differente e di migliore
rispetto ad un loro
aggregato casuale
Identificare
parti/componenti
Suddividere attivit e
risorse tra le
parti/componenti individuate
Il collegare/
coordinare
Il dividere
Definire e gestire le
modalit di
coordinamento tra le
parti/componenti
Fonte: A. Grandori
1.
1.
2.
2.
3.
3.
Il
Il concetto
concetto di
di organizzazione
organizzazione
Organizzazioni,
Organizzazioni, sistemi
sistemi chiusi
chiusi e
e sistemi
sistemi aperti
aperti
Limpresa
Limpresa come
come organizzazione
organizzazione e
e sistema
sistema aperto
aperto
Turbolenza
Turbolenza
organizzativa
organizzativa
Competizione
Competizione
globale
globale
Insieme di
elementi
non
interagenti
Insieme di
elementi
interagenti
Sistema
Sistema chiuso
Non dipende dallambiente in cui si trova. In pratica autonomo,
delimitato e isolato dal mondo esterno
Sistema aperto
Per sopravvivere interagisce con lambiente attraverso un flusso
bidirezionale di risorse
Risorse
input
Sistema chiuso
Risorse
output
Sistema
aperto
IMPRESA
Mettono insieme risorse per raggiungere Le singole attivit organizzative
gli obiettivi e i risultati desiderati
Integrazione delle varie attivit
Producono beni in maniera efficiente
Facilitano linnovazione
E necessario creare in
Utilizzano moderne tecnologie produttive
unimpresa i meccanismi di
Si adattano allambiente in
integrazione per il
trasformazione e lo influenzano
coordinamento delle attivit
Creano valore per gli azionisti, i clienti e i
dipendenti
Conciliano le sfide attuali di motivazione,
di etica e di gestione della diversit con le
esigenze di maggiore coordinamento delle
risorse umane
Input
Processo di
trasformazione
Output
Prodott
ie
servizi
Risorse
finanziarie
Sottosistemi
Monitoraggio
dei confini
Produzione,
manutenzione,
adattamento,
gestione
Monitoraggio
dei confini
Il modello di Mintzberg
Vertice
strategico
Tecnostruttura
Linea
intermedia
Staff di
supporto
Nucleo operativo
Fonte: A. Grandori
Configurazione dellorganizzazione
Variabili chiave
Configurazioni
Economie di specializzazione, di
scala e di scopo, di
complementariet
Incertezza ed interdipendenze
Insostituibilit e valore delle
risorse
Forme di interesse
Parametri di
valutazione
Efficacia
Efficienza
Capitale netto
Fonte: A. Grandori
Prof.Ing. Leopoldo Lama
Configurazione Funzionale
DIREZIONE GENERALE
CENTRO
ELABORAZIONE
DATI
DIREZIONE
COMMERCIALE
DIREZIONE
TECNICA (PROD.)
Amministr. Clienti
Marketing
Distribuzione
Vendite Italia
Vendite Export
DIREZIONE
AMMINISTRATIVA
Progettazione
Tecnologie e
impianti
Produzione
ACQUISTI
Contabilit
generale
Contabilit
industriale
Finanza
STAB. 1
Rep. 1
Rep. 2
Rep. 3
STAB. 2
Rep. 1
Rep. 2
Rep. 3
Prof.Ing. Leopoldo Lama
Configurazione funzionale
Caratteristiche della configurazione funzionale:
1.
2.
3.
Centralizza il controllo
4.
5.
6.
7.
Principali limiti
1.
2.
3.
4.
Prodotti
Tipi di
Configurazione
Per funzioni
Per matrice
Per prodotti
integrazioni
Gruppi di lavoro per prodotto Gruppi di lavoro per funzione
Ruoli di coordinamento
Per funzioni
Sistema informativo
Rapporti
funzionali
Per prodotti
Sistema
duplice di
informazione
Rapporti per
prodotto
DIREZIONE GENERALE
DIREZIONE
PIANIFICAZIONE E
CONTROLLO
DIREZIONE FINANZA
SERVIZIO LEGALE
SERVIZIO RELAZ.
SINDACALI
DIVISIONE
ABBIGLIAMENTO
Direzione
vendite
Italia Export
Direzione
marketing
DIVISIONE
TESSILE
DIVISIONE
ARREDAMENTO
Stabilim.
Direzione
personale
Servizi di
produzione
2.
3.
4.
5.
6.
7.
2.
3.
4.
5.
Strutture a holding:
si parla di configurazione ad holding quando la delega da parte della
divisione centrale completa, su tutte le responsabilit di decisione, e le
divisioni vengono rese anche giuridicamente autonome, ovvero
societariamente separate.
Alla direzione centrale resta il controllo finanziario e certe funzioni
comuni.
Strutture conglomerate:
con questo termine vengono indicate quelle strutture ad holding in cui la
direzione centrale, nellassolvere le funzioni tipiche della holding,
gestisce le aziende in unottica puramente finanziaria cio in termini di
acquisizioni o mantenimento o cessione puramente sulla base dei
risultati di gestione conseguiti.
DIREZIONE
GENERALE
STAFF
CENTRALI
AREA 1
AREA 2
AREA 3
FUNZIONI
FUNZIONI
FUNZIONI
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
2.
3.
4.
5.
Progettazione
Produzione
Collaudo
Vendite
Gestione
amministrativa
Responsabile
progetto A
Responsabile
progettazione
Responsabile
produzione
Collaudatori
Responsabile
vendite
Responsabile
amministraz.
Responsabile
progetto B
Responsabile
progettazione
Responsabile
produzione
Collaudatori
Responsabile
vendite
Responsabile
amministraz.
Responsabile
progetto C
Responsabile
progettazione
Responsabile
produzione
Collaudatori
Responsabile
vendite
Responsabile
amministraz.
SERVIZIO
MECCANICA
SERVIZIO
ELETTRONICA
SERVIZIO
COMPONENTI
SERVIZIO
METALLURGICO
SERVIZIO
PRE-PROGETTI
Prodotti
domestici
Strumentazione
industriale
Applicazioni
industriali
2.
3.
4.
2.
3.
2.
Richiede una nuova mentalit con cui affrontare i ruoli e le posizioni organizzative
3.
4.
5.
6.
Uso e risorse
Avanzamento e progetti
Prof.Ing. Leopoldo Lama
Flessibilit
2.
Interfunzionalit
3.
4.
5.
La spinta innovativa
2.
1.
2.
3.
Grado di ripetitivit
4.
Dimensioni
5.
6.
1.
2.
3.
AMMINISTRAZ.
PROGETTAZIONE
PRODUZIONE
PERSONALE
ACQUISTI
CAPO
PROG. A
CAPO
PROG. B
DIREZIONE GENERALE
RICERCA E
SVILUPPO
VENDITE
PIANIFIC. A
LUNGO TERMINE
AMMINISTRAZIONE
CAPO
PROGETTO A
Progettaz.
Produzione
Gestione
contratti
CAPO
PROGETTO B
Collaudi
Controllo
qualit
Contabilit
progetto
Personale
Progettaz.
Produzione
Gestione
contratti
Collaudi
Personale
Contabilit
progetto
Controllo
qualit
Paradigma del
sistema biologico
Struttura
orizzontale
Struttura
verticale
Compiti di
routine
Sistemi
formali
Cultura
rigida
Strategia
competitiva
Ambiente stabile
Prestazioni efficienti
Cambiamento
organizzativo a
servizio delle
prestazioni
Arricchimento
dei ruoli
Cultura
adattiva
Informazioni
condivise
Strategia
collaborativa
Ambiente turbolento
Learning organization
Il processo
una catena di attivit
attraverso le quali,
partendo da determinati input,
si ottengono gli output desiderati
Il costo dellattivit
Il tempo di esecuzione
dellattivit
La qualit delloutput
dellattivit
Processi di supporto
Progettazione/sviluppo
nuovi prodotti
Approvvigionamento e
logistica in entrata
Manutenzione
Produzione
Controllo di gestione,
EDP
Gestione risorse
umane
Pianificazione
e strategia
Logistica
in uscita
Gestione
finanziaria
Vendite e
marketing
Gestione
amministrativa
Fonte: D. Pierantozzi
= Processi principali
= Processi di supporto
Prof.Ing. Leopoldo Lama
Blocco ordine
Ricevimento
ordine
Inserimento
ordine nel
sistema
informativo
Generazione di
distinta di
prelievo
Magazzino
Valutazione
ordine
Ufficio amministrativo
Prelievo da
magazzino
Controllo
qualit
Pesatura/
imballo
Generazione
bolla/fattura
Ufficio
amm.
Spedizione
Reparto
spedizioni
Si identificano pi
efficacemente le responsabilit
nei confronti del cliente esterno
e della direzione aziendale
Allinterno di ogni
processo il lavoro
articolato in team guidati
da un team leader
Strutture piatte o
orizzontali
Empowerment del
personale
Preoccupazione di
perdere le competenze
funzionali
Preoccupazione di una
base instabile su cui
fondare lorganizzazione
Dimensione
Struttura
Cultura
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Formalizzazione
Specializzazione
Gerarchia
Centralizzazione
Professionalit
Indicatori del personale
Tecnologia
Strategia
Definisce la direzione
Fornisce coerenza
Strategia
ANNI 70
Pianificazione e
budget
Strategia di gruppo
Pianificazione di
portafoglio
Controllo su budget
finanziario basato su
su budget operativi
Sinergie, SBU,
curve di esperienza,
rendimento azionario
Budgeting
finanziario,
piano investimenti,
progetti
TECNICHE
Direzione
finanziaria
SCIENTIFICHE
DIVERSIFICAZIONE
ANNI 80/90
ANNI 2000
Vantaggio
competitivo
Innovazione
strategica
Vantaggio strategico
e organizzativo
Risorse e
competenze
Standard, conoscenza
e apprendimento
Reenginering del
processo di business
Reti , alleanze
METODI PI
FLESSIBILI
NUOVE FORME
ALLEANZE
COME SI PU COMPETERE ?
Prof.Ing. Leopoldo Lama
MISSION
VISION
OBIETTIVI
strategia
PERCHE
CHE COSA
COME
Pe
rc
VISION
e
m
Co
MISSION
OBIETTIVI STRATEGICI
OBIETTIVI OPERATIVI
Strategie di business
Azienda
Generazione di valore
Cliente
Azienda
Generazione di valore
Cliente
COMPLEMENTORS
COMPETITORS
CLIENTI
Prof.Ing. Leopoldo Lama
Il Complementor
(lato cliente)
Il Competitor
Un soggetto un Competitor quando:
il Cliente considera il prodotto della nostra Azienda meno
interessante quando ha disponibile anche il prodotto di
quel soggetto.
Complementor
(lato fornitore)
La customer success
Lo sviluppo dellofferta
Ch
a...
v
e
d
ven
o
p
m
e
i un t
Ch
a...
v
e
d
ven
o
p
em
i un t
Ch
a...
v
e
d
ven
o
p
m
e
i un t
Materie prime
Ora vende...
Prodotti
Ora vende...
Servizi
Ora vende...
Experience !
Prof.Ing. Leopoldo Lama
La Matrice BCG
ALTA
CRESCITA
(della domanda)
BASSA
BASSO
ALTO
VANTAGGIO COMPETITIVO
(generazione di cassa)
Prof.Ing. Leopoldo Lama
ALTA
CRESCITA
(della domanda)
BASSA
BASSO
ALTO
VANTAGGIO COMPETITIVO
(generazione di cassa)
Business Dog
ALTA
CRESCITA
(della domanda)
BASSA
BASSO
ALTO
VANTAGGIO COMPETITIVO
(generazione di cassa)
Aziende Dog
ALTA
CRESCITA
(della domanda)
BASSA
BASSO
ALTO
VANTAGGIO COMPETITIVO
(generazione di cassa)
Business Star
ALTA
CRESCITA
(della domanda)
BASSA
BASSO
ALTO
VANTAGGIO COMPETITIVO
(generazione di cassa)
Aziende Star
Categoria di
business
Quota di
mercato
Redditivita del
business
Investimenti
necessari
Flusso di cassa
netto
STAR
Mantenere
aumentare
elevata
Elevati
Cash cow
mantenere
elevata
Ridotti
Molto
positivo
Question
mark
DOG
Aumentare o
liquidare
liquidare
Estremamente
Negativo
Bassa o negativa
disinvestimento
positivo
Bassa o
negativa
disinvestimento
Positivo
Prof.Ing. Leopoldo Lama
BCG: esempio
ALTA
CRESCITA
(della domanda)
BASSA
BASSO
ALTO
VANTAGGIO COMPETITIVO
(generazione di cassa)
ALTA
CRESCITA
(della domanda)
BASSA
BASSO
ALTO
VANTAGGIO COMPETITIVO
(generazione di cassa)
ALTA
CRESCITA
(della domanda)
BASSA
BASSO
ALTO
VANTAGGIO COMPETITIVO
(generazione di cassa)