Sei sulla pagina 1di 58

MINISTERO DELLISTRUZIONE, DELLUNIVERSITA E DELLA RICERCA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO


Via dellOratorio Damasiano, 20
06/6535690 fax 06/65749392 rmic8gy00r@pec.istruzione.it
Codice meccanografico: RMIC8GY00R C.F. 97713090583

Essere cittadini del mondo:


accoglienti, consapevoli dei valori, dei diritti, dei doveri, delle
regole della vita democratica.
Anno Scolastico 2014/2015

PLESSO DI VIA RESSI

Indice......pag. 2
1. FISIONOMIA DELLA SCUOLApag. 4
1.1 LE SEDI SCOLASTICHE...pag. 4
1.2 ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA.pag. 5
1.3 IL CONTESTO SOCIO-TERRITORIALE....pag. 6
1.4 RISORSE TERRITORIALI.....pag. 6
1.5 LA PROGETTAZIONE DISTITUTO..pag. 7
Premessa e scopo...pag. 7
Finalit..pag. 8
La visione educativa......pag. 8
Il profilo dellalunno......pag. 8
1.5.1. PROGETTI ......pag. 9
Progetti interni d istituto...pag. 9
Progetti esterni...pag. 10
1.6 STAFF DIRIGENZIALE.....pag. 11
1.7 FUNZIONI STRUMENTALI (art. 30 C.C.N.L) .................pag. 12
1.8 LE ATTIVITA DI TIROCINIO..pag. 12
2. I PRINCIPI FONDAMENTALI DEL POF....pag. 13
2.1 LA SCUOLA .pag. 14
2.2 I FATTORI DI QUALIT DEL SERVIZIO SCOLASTICO.pag. 13
2.3 IMPARZIALIT, REGOLARIT, VISIBILIT.pag. 14
3. LOFFERTA FORMATIVA...pag. 15
Finalit formative...pag. 15
Metodologia e didattica.....pag. 16
3.1. SCUOLA DELLINFANZIA...pag. 17
Le Finalit...pag. 17
Gli Insegnamentipag. 18
Le Attivit...pag. 21
Linsegnamento della religione cattolica..pag. 21
3.2. LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO:
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO..pag. 22
Le Finalit...pag. 22
Il senso dellesperienza.pag. 22
La cittadinanza.....pag. 22
Lalfabetizzazione culturale di base..pag. 22
Lambiente di apprendimentopag. 23
3.2.1. SCUOLA PRIMARIA .pag. 23
Le scelte organizzative......pag. 24
Progettazione didattica..pag. 24
Le Attivit di Laboratorio...pag. 24
Continuit educativa.pag. 24
La suddivisione oraria e gli ambiti disciplinari..pag. 25
Tempo Scuola..pag. 25
3.2.2. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO..pag. 28
Continuit e Orientamento.pag. 28
Il Patto Educativo di Corresponsabilit...pag. 30
Attivit di recupero...pag. 31
Attivit di Laboratorio......pag. 31
3.3. ATTIVITA' ALTERNATIVE ALL'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE
CATTOLICApag. 32
2

3.4. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER LINCLUSIVITA DEGLI ALUNNI CON


BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (D.M. 27/12/2012; C.M. n8 6/3/2013) ..........pag. 31
Premessa..pag. 32
Finalit...pag. 33
Metodologia...pag. 33
Valutazione......pag. 34
Il Gruppo scolastico sostegno diversit ( G.S.S.D.) .. ....pag. 34
3.5. CURRICULUM VERTICALE - Primo Ciclo dIstruzione....pag. 35
3.5.1. CURRICOLA VERTICALI SCUOLA PRIMARIA - SECONDARIA I
GRADO......................................................................................................................pag. 36
4. LA VALUTAZIONE....pag. 53
4.1. SCUOLA PRIMARIA...pag. 53
4.2. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO.....pag. 54
4.2.1. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO (D.M. 5/2009) ...pag. 55
La certificazione delle competenze...pag. 57
Il Sistema Nazionale di Valutazione.....pag. 57
Lautovalutazione distituto: per una scuola di qualit . pag. 57

1.
FISIONOMIA DELLA SCUOLA

LIstituto Comprensivo Via dellOratorio Damasiano, dimensionato nellanno


scolastico 2012/2013, composto da tre sedi:
o S. BEATRICE - sede centrale - Scuola dellInfanzia, Scuola Primaria
o VIA RESSI - Scuola dellInfanzia, Scuola Primaria
o VIA DELLE VIGNE - Scuola Secondaria di I grado
Il sito della scuola www.icdamasiano.it

1.1 LE SEDI SCOLASTICHE


S. BEATRICE
Via Oratorio Damasiano, 20 00148 Roma
Sede della Direzione e degli Uffici di Segreteria
Tel. 06/6535690 - Fax 06/65749392

Sono in funzione 21 classi di scuola Primaria e 10 sezioni di scuola dell'Infanzia.


Le aule della scuola primaria sono ubicate su due piani, in due padiglioni non comunicanti tra
loro, sebbene costituiscano un unico edificio. Un terzo padiglione ospita le aule di scuola
dellinfanzia.
Ledificio scolastico circondato da unampia area verde alberata ed dotato di una
palestra, utilizzata anche da alcune Societ Polisportive del quartiere.
Dispone inoltre di un laboratorio multimediale e di unaula polifunzionale per l'attivit di
laboratorio, di sala riunioni, di cucina e refettorio.

VIA RESSI
Via Ressi, 48 00148 Roma
Tel. 06/65193029 Fax 06/65671095

Ospita la scuola Primaria e la scuola dell'Infanzia. Le aule della scuola Primaria e della
scuola dellInfanzia sono ubicate in un unico edificio circondato da unampia area verde. Sono
attive cinque classi di scuola Primaria e due sezioni di scuola dellInfanzia.
La sede presenta unampia palestra con tensostruttura, che viene utilizzata anche dalle
Societ Polisportive del quartiere; dispone inoltre di un laboratorio multimediale, una cucina e
un refettorio.
4

Sede VIA DELLE VIGNE


Via delle Vigne,190 00148 Roma
Tel.066556459 - Fax 066553605
Ospita 18 classi di scuola secondaria di I grado, ubicate su tre piani.
La sede, dotata di ascensore, presenta unampia palestra, una pista di atletica, campo esterno di
basket e unampia area verde che circonda tutto ledificio.
Sono attivi nella struttura un laboratorio multimediale, linguistico/informatico, dotato di 21
postazioni, oltre a quella del docente, con uscita video, e collegamento ad internet.
C un ampio refettorio, in cui vengono serviti i pasti trasportati dalla vicina sede di Via Ressi.
E presente unaula magna, utilizzata anche come laboratorio teatrale e musicale. Sette
aule sono dotate di lavagna multimediale interattiva (LIM).

1.2 ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA

Le attivit didattiche vengono svolte in cinque giorni settimanali, dal luned al venerd
SCUOLA DELL'INFANZIA

Sezioni a TEMPO NORMALE (40 ore settimanali) - Orario antimeridiano e


pomeridiano

Sezioni a TEMPO RIDOTTO(25 ore settimanali) - Orario antimeridiano


SCUOLA PRIMARIA

Classi con TEMPO SCUOLA A 40 ORE settimanali(comprensive di mensa):


orario antimeridiano e pomeridiano.

Classi

con TEMPO SCUOLA DI 28 ORE settimanali circa (comprensivo di


mensa) : orario antimeridiano e pomeridiano.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Classi con 30 ore settimanali - Orario antimeridiano.


Classi con 36 ore settimanali - Orario antimeridiano e tre rientri pomeridiani.
5

1.3 IL CONTESTO SOCIO-TERRITORIALE

LIstituto Comprensivo inserito in una realt alquanto eterogenea: ad alunni provenienti


da famiglie con buone situazioni socio-economiche e culturali, si affiancano allievi la cui
condizione familiare e personale costituisce elemento di svantaggio o di difficolt.
Il patrimonio culturale, ambientale e strumentale del territorio, molto ricco sebbene non
sufficientemente valorizzato.
Nell'area in cui lIstituto ubicato coesistono risorse storiche e naturalistiche, quali il
fiume Tevere, le Catacombe di Generosa ed il Castello della Magliana.
La nostra scuola si propone di migliorare la collaborazione con le associazioni operanti sul
territorio, favorendo una reale appropriazione da parte degli alunni e delle loro famiglie del
nostro patrimonio storico e culturale, attraverso lacquisizione della sua conoscenza, del suo
valore, della necessit della sua tutela.
Per alcuni alunni e per le famiglie di appartenenza, la scuola costituisce un importante
momento di elaborazione delle conoscenze, di crescita delle potenzialit individuali; per altri la
scuola si configura come unica occasione di confronto e crescita sociale e culturale al di fuori del
proprio nucleo familiare.
Il nostro Istituto si avvale degli apporti dell Ente locale e delle amministrazioni
provinciali e regionali e sta promuovendo la valorizzazione di tutte quelle istanze che facilitano
la crescita individuale e culturale dei cittadini, anche in unottica di educazione permanente. Gli
alunni e i loro rappresentanti possono cos concorrere civilmente a determinare il futuro della
loro comunit. auspicabile che ogni componente dellIstituto si sforzi di portare al tavolo di
confronto con lEnte locale le problematiche che, direttamente, possano coinvolgere la
cittadinanza tutta in una progettualit e programmazione che renda tutti, studenti, docenti e
genitori, capaci di futuro.
Una cittadinanza locale consapevole delle proprie specificit e una scuola in sintonia con
lEnte locale possono agevolare i processi di decentramento, responsabilit e autonomia, anche
nella gestione delle risorse. Una municipalit e un territorio capaci dinvestire nella formazione
delle future generazioni, quindi nella ricerca e nei progetti educativi, sapranno costruire anche un
ponte ideale e culturale di fraternit e cooperazione tra i popoli.

1.4 RISORSE TERRITORIALI

Operano nel territorio, se non direttamente presenti allinterno dellIstituto, centri


pubblici di aggregazione e fornitori di servizi quali:

Associazioni culturali;

Centri sportivi istituiti allinterno di palestre scolastiche affidate a societ sportive in


convenzione con il Municipio ;

Strutture ricreative delle Parrocchie di San Girolamo, di Santa Maria Del Rosario di
Pompei ai Martiri Portuensi e di San Raffaele;

Centro sportivo Polisportiva Arvalia Roma 15;

Biblioteca comunale di Corviale;

Centro di ascolto Cooperativa Magliana Solidale;

Centro di Orientamento al lavoro (COL Corviale);

Strutture sanitarie: ASL RMD di via Portuense, Servizio psicosociale, Consultorio


familiare di Corviale;

Cooperativa Socio-sanitaria CORVIALE 2000;

Centro di riabilitazione SantAlessio.


6

1.5 LA PROGETTAZIONE DISTITUTO


Premessa e scopo
La scuola deve essere intesa quale comunit educante che persegue lobiettivo di formare
responsabili cittadini a tutto tondo sul versante sia delle competenze di base sia della formazione
umana, relazionale e sociale, aperti alle altre culture e pronti ad esprimere sentimenti, emozioni
e attese nel rispetto di se stessi e degli altri; capaci di gestire conflittualit e incertezza, di operare
scelte ed assumere decisioni autonome agendo in consapevolezza.

ATTIVIT

CONTENUTI
DISCIPLINARI
E
CURRICULARI

Iniziative
finalizzate
allampliamento
dellofferta
formativa, anche
in accordo con
enti locali,
istituzioni ed
associazioni del
territorio.

Secondo le
indicazione
Nazionali per il
curriculo e del
primo ciclo
distruzione

PROGETTI

PROGETTAZIONE
DISTITUTO

Lavoro
organizzato da
uno o pi docenti,
con finalit ed
obiettivi, che si
articola in un arco
temporale definito
e presenta una
documentazione
finale di vario tipo

LABORATORI
Spazio strutturato
per la realizzazione
di esperienze dirette,
realizzate in gruppi
flessibili e collegate
allampliamento
dellofferta formativa

Finalit

La Progettazione dIstituto esplicita alcuni principi fondamentali ispiratori dellazione


educativa e definisce le scelte relative alle finalit della progettazione scolastica che possono
essere distinte in : culturali, formative, sociali.
Culturali
promuovere lacquisizione degli strumenti culturali di base;
acquisire competenze e linguaggi specifici.
Formative
educare alla convivenza democratica;
creare le condizioni perch la scuola sia ambiente di apprendimento e comunit
educante;
ampliare lorizzonte culturale sociale;
sviluppare le competenze orientative.
Sociali
Promuovere la scoperta del valore delle diversit(fisiche-intellettive-etniche..);
Stabilire rapporti nel rispetto di s e degli altri;
Promuovere i principi della convivenza civile;
Saper agire in modo consapevole e costruttivo.

La visione educativa

La scuola si organizza come un ambiente educativo dapprendimento in un clima di


relazioni positive e con lapporto delle competenze professionali del personale ed il concorso
delle famiglie e delle istituzioni che operano sul territorio, responsabile della qualit delle
attivit educative secondo le finalit degli obiettivi indicati nei documenti ministeriali. La visione
pedagogica democratica pi cooperativa, pi metacognitiva come riflessione continua sugli esiti e
sui processi, trova nei contratti formativi fra componenti in azione il fondamento della propria
azione educativa. La formazione della persona e del cittadino pu avvenire non solo attraverso i
saperi codificati ma, mediante esperienze di relazioni significative e occasioni di partecipazione
responsabile alla vita della comunit. Nella scuola, comunit educante, tutti gli adulti, ciascuno
nel rispetto del proprio ruolo, devono rappresentare modelli di comportamento e di relazione
significativi per gli alunni. In linea con le riflessioni europee riguardanti lorientamento, la scuola
riconosce limportanza di un orientamento che accompagni la persona lungo lintero arco della
vita (life long learning) a partire dalla scuola dellinfanzia, considerandolo un processo associato
alla crescita ed alla maturazione personale.
Il profilo dellalunno
Al centro del processo insegnamento/apprendimento posta la persona come essere
unico ed irripetibile nei suoi molteplici aspetti: affettivo, emotivo, sociale, cognitivo, etico,
religioso e perci lalunno considerato un soggetto attivo del processo educativo, portatore di
conoscenze e di bisogni. Lapprendimento educativo, per essere tale, deve stimolare al meglio e
in tutte le dimensioni le capacit di ciascuno affinch diventino competenze.
8

1.5.1. PROGETTI

I progetti, elaborati dai docenti in funzione delle pregresse osservazioni delle esigenze
specifiche emerse dalle diverse realt, si armonizzano con gli obiettivi formativi del POF,
costituendo occasioni di apertura e collaborazioni con tutte le componenti educative.

Progetti interni d Istituto

Titolo del progetto

ordine di
scuola

Accoglienza: mi conosco..ti conosco

Infanzia

Io sono, educare ad essere: la storia di cocci


Sperimentazione didattica inclusiva con il Prof. Raffaele Ciambrone

Infanzia
Infanzia - Primaria

Uso creativo del linguaggio

Primaria

Individui si nasce cittadini si diventa

Primaria

Insieme per laltro, per essere cittadini del mondo

Primaria

Teatrando

Primaria

Felice.mente

Primaria

In armonia con me stesso e con il mondo

Primaria

Pagina dopo pagina alla scoperta di..

Primaria

Le storie nella storia

Primaria

Un viaggio nel tempo alla scoperta della musica

Primaria

Progetto di recupero: alfabetizzazione e consolidamento delle conoscenze


acquisite

Primaria
Primaria

La fantasia con gli occhi del teatro


Danze senza frontiereovvero Romascuoleinfolk 2015 XI edizione

Primaria

Rispetto: mi piace!

Secondaria I Grado

Porgi laltra guancia

Secondaria I Grado

Le nuove schiavit

Secondaria I Grado

About me

Secondaria I Grado

Around me

Secondaria I Grado

Inner life

Secondaria I Grado

Progetto di recupero: matematica

Secondaria I Grado

Orchestra/coro

Secondaria I Grado

Progetti esterni

Titolo del progetto

ordine di scuola

-Progetti di Roma capitale:


La libert partecipazione
Sorrisi smaglianti, futuri brillanti
Tutti uguali/ tutti diversi

Primaria - Secondaria I
Grado

Biblioteca Renato Nicolini:


Guardiamo in su: attivit condotta e guidata da
astrofisici;
Magia della poesia: comporre poesie;
Chiudete gli occhi: scrivere poesie e illustrarle;
Aguzza la vista: catalogazione e ricerca on line di testi.

Primaria - Secondaria I
Grado

Progetto sulleducazione ad un uso consapevole del web


tenuto dalla polizia postale.
Progetto sull educazione stradale tenuto dalla polizia
stradale.

Progetto sul centenario della I Guerra Mondiale


Prof. Gianluigi Chiaserotti

Classi V Primaria Secondaria I Grado


Infanzia - Primaria Secondaria I Grado
Infanzia - Primaria Secondaria I Grado
Infanzia -Primaria
Secondaria I Grado
Classi V Primaria Secondaria I Grado

Articolo 9 della Costituzione

Secondaria I Grado

Progetto di educazione Alimentare: Non si butta niente


La scatola magica

Infanzia - Primaria Secondaria I Grado


Infanzia - Primaria Secondaria I Grado

Italia nostra: Le pietre e i cittadini


Regoliamoci
Educazione allaffettivit
Microcitemia
Cuore amico
Corso di disostruzione pediatrica per i ragazzi della scuola
secondaria
Impara larte e mettila a disposizione degli altri

10

Secondaria I Grado
Secondaria I Grado
Secondaria I Grado

1.6 STAFF DIRIGENZIALE

DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Silvana Barbati
REFERENTE PLESSO RESSI: Daniela Macellari
REFERENTE PLESSO VIA DELLE VIGNE:
Francesca Savarese

PRIMO COLLABORATORE:
Cesarina Chicarella

FUNZIONI STRUMENTALI:
Battisti, Campi, Ciullo, Evangelista, Lovo, Monti,
Pietropaoli, Testa, Vissani

REFERENTE PROGETTI:Anna Floccari


REFERENTE TIROCINIO (Sc. Inf. e Primaria):
Di Pirro

SECONDO
COLLABORATORE:
Alessandra Mancuso

REFERENTE LAB. INFORMATICA:


Arginati, Lanchi, Trotta
REFERENTE INVALSI: Morelli

RESPONSABILE DELLA SICUREZZA:


Patrizia Bova
G.L.I.:
Amici, Cannillo, Di Biagio, Di Maio, Ferrante,
Lorenzetti, Palpacelli, Aureli, Chiocca

Protocollo e
Responsabile sito web:
Simonetta Belfiori
Contabilit: Lidia Di
Donato

COMITATO DI VALUTAZIONE:
Arginati, Cherchi, Del Papa, Fumo
(suppl.Conte, Tenerini)

Didattica: Patrizia
Comito, Giuseppina
Sagone
Personale: Maria Lanza,
Annarita Verzola,
Gloria Sbergamo
Docenti a supporto
dellattivit di segreteria:
Fiorella Conti, Elettra
Fontana

D.S.G.A.
Sabrina Quiriconi
11

1.7 FUNZIONI STRUMENTALI (art. 30 C.C.N.L)


Per la realizzazione delle finalit istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa
fondamentale costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la
realizzazione e la gestione del Piano dellOfferta Formativa dellIstituto e per la realizzazione di
progetti formativi dintesa con enti e istituzioni esterni alla scuola.
Con delibera del Collegio dei Docenti, in coerenza con il Piano dellOfferta Formativa,
stata individuata la necessit di identificare docenti che ricoprano lincarico di figura strumentale
per le seguenti aree:

FUNZIONI STRUMENTALI

AREA 1
COORDINAMENTO
E GESTIONE POF:
Rosalia Ciullo
Damiana Testa

AREA 2
COORDINAMENTO E
GESTIONE ATTIVITA'
DI SOSTEGNO E
INCLUSIONE:
Claudio Evangelista
Luisa Vissani

AREA 3
COORDINAMENTO E
GESTIONE ATTIVITA'
DI CONTINUITA' ED
ORIENTAMENTO:
Doriana Battisti
Rosalba Lovo
Antonella Monti

AREA 4
COORDINAMENTO E
GESTIONE
VALUTAZIONE E
AUTOVALUTAZIONE
D'ISTITUTO:
Alessandra Campi
Emanuela Pietropaoli

1.8 LE ATTIVITA DI TIROCINIO


La nostra scuola accoglie per il tirocinio formativo gli studenti dellUniversit ROMA
TRE Corso di Laurea in Scienze della Formazione/attivit curricolari e Corsi di Laurea in
Scienze della Formazione/attivit di Sostegno.
Sono programmati:
incontri finalizzati a una prima conoscenza del macrocosmo scolastico da
realizzarsi nel periodo di ottobre per le attivit curricolari;
osservazione di alunni con disabilit durante lattivit didattica per le attivit di
sostegno; lezioni autogestite in presenza dellinsegnante di classe.
Come gi avvenuto negli anni precedenti, il nostro Istituto si rende disponibile ad
accogliere alunni provenienti dai Licei delle Scienze Umane, per attivit di tirocinio nelle classi
della Scuola Primaria.
12

2.
I PRINCIPI FONDAMENTALI DEL POF

Il nostro Istituto fa propri i principi fondamentali del dettato costituzionale e della Carta
dei Diritti dello studente, con una particolare attenzione all'articolo 3 della Costituzione:
Tutti i cittadini hanno pari dignit sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di
razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la
libert e leguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e leffettiva partecipazione
di tutti i lavoratori allorganizzazione politica, economica e sociale del paese.
Pertanto, stato adottato, come Progetto unitario fondante del POF:

Essere cittadini del mondo: accoglienti, consapevoli dei valori, dei


diritti, dei doveri, delle regole della vita democratica.
La scuola operer con ogni mezzo per:

individualizzare la proposta formativa, adeguandola alle esigenze di ciascuno,


riconoscendo bisogni e disagi degli alunni, perch sia data la possibilit di
sviluppare al meglio la propria identit e potenzialit, favorendo la valorizzazione
delle diversit contro ogni forma demarginazione, discriminazione ed esclusione,
affermando pari opportunit per tutti;
fornire strumenti che possano sviluppare la consapevolezza della propria identit;
perseguire il diritto di ognuno ad apprendere, nel rispetto dei tempi e delle modalit
proprie, progettando percorsi atti al superamento delle difficolt, in un clima
sereno e cooperativo, finalizzato allo star bene, educando allautostima, anche al
fine di evitare disadattamenti e abbandoni scolastici;
incoraggiare lautonomia di pensiero e la libert di espressione;
promuovere il rispetto reciproco, la capacit di convivenza e lacquisizione dei
valori della legalit;
favorire lintelligenza creativa, facendo emergere il talento espressivo dellalunno
anche tramite lo sviluppo di competenze linguistiche e luso delle nuove tecnologie;
impostare la relazione educativa, promuovendo e favorendo il processo di crescita
e maturazione della persona, rispettando gli stili di apprendimento e le capacit di
ciascuno studente;
valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni,
agenzie culturali e professionali, societ sportive, gruppi di volontariato, ma anche
organismi privati) allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato
affinch l'offerta formativa della scuola non si limiti alle sole attivit curricolari e
assuma un pi ampio ruolo di promozione culturale e sociale capace di favorire
processi di orientamento;
rendere note le ragioni delle scelte educativo-formative, favorendone la visibilit;
individuare percorsi progettuali comuni che portino a momenti aggreganti,
allinterno dei quali, tutte le classi e sezioni dellIstituto possano partecipare
13

ciascuno secondo le proprie specificit e creare una scuola intesa come comunit
nella quale cooperano studenti, docenti e genitori.

2.1 LA SCUOLA

Muovendo dal presupposto che la scuola un ambiente di apprendimento, il nostro


Istituto si pone come obiettivo fondamentale linclusione delle persone e lintegrazione delle
culture, considerando laccoglienza delle diversit un valore irrinunciabile.
Particolare attenzione riservata allo sviluppo armonico della persona attraverso
metodologie flessibili e personalizzate in un contesto cooperativo.
L Istituto tende, altres, a promuovere ed incentivare momenti di scambio attivo fra gli
alunni e iniziative mirate alla collaborazione con gli Enti locali e le altre agenzie educative del
territorio.

2.2 I FATTORI DI QUALIT DEL SERVIZIO SCOLASTICO

Si considerano indicatori di un buon modo di fare scuola:


il lavoro collegiale degli insegnanti nel rispetto della libert di insegnamento di ciascuno;
lattenzione alla diversit evitando scelte discriminatorie ed emarginanti;
lattivazione di percorsi interculturali;
il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire lunitariet
degli obiettivi educativi e lutilizzo delle potenzialit intrinseche ad ogni disciplina;
lindividualizzazione dei percorsi formativi;
lesistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente nellottica della
continuit;
la disponibilit degli insegnanti a intendere la valutazione come un momento dellattivit
scolastica che possa instradare le azioni da intraprendere, regolare quelle avviate e
promuovere il bilancio critico su quelle condotte a termine;
un utilizzo razionale degli spazi educativi sistematicamente qualificati;
il rapporto costante tra insegnanti e genitori;
la disponibilit degli insegnanti alla sperimentazione, allinnovazione didattica e
allaggiornamento.

2.3 IMPARZIALIT, REGOLARIT, VISIBILIT


Gli utenti hanno diritto ad essere trattati in modo obiettivo e imparziale. La scuola
garantisce qualit e pari opportunit: nella formazione delle classi e delle sezioni; nella
definizione dei tempi destinati ai colloqui fra insegnanti e genitori; nellassegnazione degli
insegnanti, in particolare di quelli di sostegno; nella formulazione degli orari dei docenti.
Nei casi di emergenza (per esempio: inagibilit dei locali a causa di eventi straordinari) la
scuola garantisce comunque un'adeguata e tempestiva informazione alle famiglie.

14

3.
LOFFERTA FORMATIVA

Le finalit formative dellofferta formativa del nostro Istituto Comprensivo per i diversi ordini di
scuola che lo costituiscono sono le seguenti:

Finalit formative
SCUOLA DELLINFANZIA

PROMUOVERE LO SVILUPPO DELLIDENTIT (COSTRUZIONE DEL S,


AUTOSTIMA, FIDUCIA NEI PROPRI MEZZI);
APPOGGIARE LA CRESCITA DI COMPETENZE ( ELABORAZIONE DI
CONOSCENZE, ABILIT, ATTEGGIAMENTI);
INCORAGGIARE LO SVILUPPO DEL SENSO DI CITTADINANZA (ATTENZIONE
ALLE DIMENSIONI ETICHE E SOCIALI;
FAVORIRE LINCREMENTO DELLAUTONOMIA (RAPPORTO SEMPRE PI
CONSAPEVOLE CON GLI ALTRI).

SCUOLA DEL PRIMO CICLO

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO

MIRA ALLACQUISIZIONE DEGLI


APPRENDIMENTI DI BASE, COME
PRIMO ESERCIZIO DEI DIRITTI
COSTITUZIONALI;

REALIZZA LACCESSO ALLE DISCIPLINE


COME PUNTI DI VISTA SULLA REALT E
COME MODALIT DI CONOSCENZA,
INTERPRETAZIONE E
RAPPRESENTAZIONE DEL MONDO;

OFFRE LOPPORTUNIT DI
SVILUPPARE LE DIMENSIONI
COGNITIVE, EMOTIVE, AFFETTIVE,
SOCIALI, CORPOREE, ETICHE E
RELIGIOSE, E DI ACQUISIRE I
SAPERI IRRINUNCIABILI;

FAVORISCE UN APPROFONDITA
PADRONANZA DELLE DISCIPLINE ED
UN ARTICOLATA ORGANIZZAZIONE
DELLE CONOSCENZE, NELLA
PROSPETTIVA DELLELABORAZIONE DI
UN SAPERE INTEGRATO E
PADRONEGGIATO;

ATTRAVERSO GLI ALFABETI


CARATTERISTICI DI OGNI
DISCIPLINA PONE LE PREMESSE
PER LO SVILUPPO CRITICO E
RIFLESSIVO DEL BAMBINO.

LE COMPETENZE DISCIPLINARI
CONCORRONO ALLA PROMOZIONE DI
COMPETENZE PI AMPIE E
TRASVERSALI (IN RIFERIMENTO ALLE 8
COMPETENZE CHIAVE DEL
PARLAMENTO EUROPEO):
1. Comunicazione nella madrelingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenza matematica
4. Competenza digitale
5. Imparare ad imparare
6. Competenze sociali e civiche
7. Senso di iniziativa ed
imprenditorialit
8. Consapevolezza ed espressione
culturale

15

Metodologia e didattica
SCUOLA
PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA
DI PRIMO GRADO

METODI

Gioco libero e guidato


Rilevazione preconoscenze
Esplorazione, ricerca e sperimentazione
Vita di relazione
Conversazioni
Drammatizzazioni
Letture
Uscite didattiche e visite guidate
Attivit di laboratorio
Attivit individuali, personalizzate, di gruppo(cooperative learning)
Mappe concettuali
Lezione frontale, dialogata e partecipata
Partecipazione a manifestazioni ed iniziative culturali locali
Lezioni in aule attrezzate
Brainstorming

STRUMENTI

Star bene a scuola (creare un clima di benessere)


Motivazione (coinvolgere gli alunni)
Metacognizione (stimolare comportamenti consapevoli)
Ascolto attivo e riflessivo (favorire il confronto e lo scambio di idee)
Operativit (far agire gli alunni)
Accoglienza (considerare la diversit come risorsa)
Autonomia (favorire la ricerca di percorsi individuali)

Giochi didattici
Libri, riviste, giornali, opuscoli
Sussidi audiovisivi e multimediali
Materiali di recupero
Materiali per attivit manipolative, espressive, creative e psicomotorie
Materiali strutturati
Attrezzature: scientifiche, musicali, sportive, geografiche, pittoriche,
tecnologiche

VERIFICHE

STILE
EDUCATIVO

SCUOLA
DELLINFANZIA

Raccolta di elementi tramite:


- osservazioni
- colloqui, conversazioni
- analisi di elaborati prodotti
- prove e test strutturati
- interviste

16

3.1. SCUOLA DELLINFANZIA


Le Finalit
La finalit della scuola dellinfanzia quella di promuovere lo sviluppo dellIdentit,
dellAutonomia, della Competenza e il senso di Cittadinanza. Essa rappresenta il luogo ove
creare i presupposti affinch i bambini imparino a vivere in un ambiente democratico, dove gli
altri ci sono e sono importanti; nasce perci la necessit di regole condivise, espresse
attraverso il rispetto di s, dellaltro, il dialogo e la libert di espressione del proprio pensiero. La
scuola dellinfanzia, in quanto primo ordine di scuola con cui il soggetto in evoluzione si
confronta, diventa anche momento in cui i bambini attraverso le multiple esperienze cognitive
che sperimentano, implementano le loro conoscenze. Limprinting siglato nei momenti iniziali
della vita produrr nei bambini un ricco potenziale generativo e creativo negli anni a venire.
Lapprendimento avviene attraverso lazione, lesplorazione, il contatto con gli oggetti, la
natura, larte, il territorio, in una dimensione ludica: nel gioco infatti i bambini si esprimono,
rielaborano in modo creativo le esperienze vissute.
Lorganizzazione degli spazi e dei tempi diventa un elemento di qualit pedagogica,
pertanto la cura dellambiente di apprendimento deve essere orientata alla realizzazione di:
uno spazio accogliente, caldo, curato, espressione della pedagogia e delle scelte educative
di una scuola che parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di
movimento, di espressione, di intimit e di socialit attraverso lambiente fisico, la scelta di
arredamenti e oggetti capaci di creare una funzionale e invitante capacit di abitarla e di
appropriarsene.
un tempo disteso nel quale possibile per il bambino esplorare, dialogare, osservare,
ascoltare, approfondire, crescere con sicurezza e nella tranquillit, sentirsi padrone di s e
delle attivit che sperimenta e nelle quali si esercita.
una documentazione, come processo che produce tracce, memoria e riflessione che rende
visibili le modalit, i percorsi e permette di valutare i progressi dellapprendimento
individuale e di gruppo.
uno stile educativo fondato sullosservazione e lascolto quindi sulla progettualit
elaborata collegialmente.
una partecipazione come dimensione che permette di stabilire e sviluppare legami di coresponsabilit, di incoraggiare il dialogo, la costruzione della conoscenza e le scelte
comuni.
Nello specifico gli insegnanti promuovono la riflessione del bambino sul proprio
patrimonio di esperienze e stimolano ed accompagnano lo stesso, a cercare una risposta ai
perch della vita stessa.

17

Gli Insegnamenti
Il curricolo della scuola dellinfanzia, come previsto dalle Indicazioni nazionali,
articolato nei seguenti campi desperienza:

Il s e laltro;

Il corpo e il movimento;

Immagini, suoni e colori;

I discorsi e le parole;

La conoscenza del mondo.

I piani personalizzati delle attivit educative comprendono attivit finalizzate a


promuovere:
lo sviluppo e il consolidamento della persona in un clima di serenit e benessere,
sostenendo il dialogo e il reciproco ascolto;
la capacit critica e la riflessione sui contenuti, sviluppando lattitudine a pensare,
comprendere, progettare, fare, impadronendosi di strumenti comportamentali atti a
sviluppare lautonomia personale;
lacquisizione di competenze specifiche in funzione di uno sviluppo armonico del
bambino.
Lazione educativa curricolare si attua mediante lutilizzo di varie forme di linguaggio
(musicale-teatrale-grafico/pittorico), soddisfacendo gli obiettivi specifici relativi ai campi
desperienza, non rinchiusi in se stessi ma aperti ad un continuo e unitario rimando reciproco.
In tal modo, lesperienza educativa potr offrire la visione di un ambiente allargato della
societ, punto di partenza per scambi, collaborazioni e interazioni, principi fondamentali per
considerarsi cittadini del mondo.

CAMPI DI ESPERIENZA

IL SE E LALTRO

TRAGUARDO PER LO
SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
Riconoscere la propria
identit.
Prendere coscienza della
propria storia personale e
familiare, conoscere le
tradizioni e i valori religiosi e
morali.
Instaurare rapporti positivi
con gli altri.
18

OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
Prende coscienza e consolida
la propria identit.
Conosce le tradizioni della
famiglia e della comunit e
sviluppa il proprio senso di
appartenenza.
Riconosce i propri e gli altrui
stati danimo. Lavora insieme a

un progetto comune.
Riconoscere lappartenenza ad
un gruppo nel rispetto delle
diversit culturali, religiose ed
etniche.

Riconoscere e rappresentare lo
schema corporeo in stasi ed in
movimento; maturare
competenze di motricit fine e
globale.

IL CORPO E IL
MOVIMENTO

IMMAGINI, SUONI E
COLORI

Esprime, condivide e
confronta esperienze e
conoscenze personali
allinterno di un gruppo.
Ascolta e considera i punti di
vista degli appartenenti al
gruppo. Accetta la diversit
attraverso comportamenti di
cooperazione. Riconosce agli
altri le loro capacit.

Esprime, condivide e confronta


esperienze e conoscenze
personali allinterno di un
gruppo. Ascolta e considera i
punti di vista degli
apprendimenti al gruppo.
Accetta la diversit attraverso
comportamenti di
cooperazione. Riconosce agli
altri le loro capacitPrendere coscienza del
Cura la propria persona, gli
proprio corpo e
oggetti personali, lambiente e i
dellautonomia personale.
materiali comuni nella
prospettiva dellordine e della
salute. Dimostra di essere
autonomo nelle operazioni
legate alluso dei servizi igienici,
alla fruizione dei pasti, alla
vestizione e svestizione.
Possiede una coordinazione
oculo-manuale adeguata alla sua
et cronologica.
Riconoscere di stare bene con se Conosce ed evita situazioni di
stessi e con gli altri.
pericolo.
Usare il linguaggio per interagire Comunica, esprime emozioni,
e comunicare.
racconta sfruttando le varie
possibilit che i codici simbolici
consentono.
Riconoscere le diverse
Sviluppa il senso estetico
espressioni artistiche.
attraverso cura dellambiente.
Stimola e accresce la creativit
artistica.
Si esprime attraverso il disegno,
la pittura e altre attivit
manipolative/simboliche.
Esprime preferenze relative alle
diverse espressioni artistiche.

19

Esplorare le possibilit offerte


dalle varie tecnologie per
fruire delle diverse forme
artistiche ed esprimersi
attraverso esse.

Inventare storie e
drammatizzare.
Sviluppare la padronanza
duso della lingua italiana.
Comunicare ed esprimere
scambio di impressioni ed
informazioni.

I DISCORSI E LE
PAROLE
Comprendere e rielaborare
testi narrati o letti attraverso
lascolto di mezzi tecnologici.
Mostrare interesse verso il
codice scritto usando anche le
tecnologie.

LA CONOSCENZA
DEL MONDO

Raggruppare e ordinare
secondo criteri diversi;
confrontare e valutare
quantit, utilizzare semplici
simboli per registrare.
Collocare correttamente nello
spazio se stesso, oggetti e
persone.
Seguire correttamente un
percorso sulla base di
indicazioni verbali.
Dimostrare consapevolezza di
una coscienza ambientale.
Cogliere le trasformazioni
dellambiente naturale;
esplorare la realt circostante,
scoprire, descrivere e
20

Conosce il computer come


linguaggio della comunicazione.
Sviluppa linteresse per lascolto
musicale e produce semplici
sequenze sonore. Scopre ed usa
la musica come un vero e
proprio linguaggio.
Associa il ritmo al movimento.
Verbalizza le emozioni e le
riproduce graficamente. Mostra
interesse per i diversi tipi di
spettacolo.
Usa la lingua italiana, arricchisce
e precisa il proprio lessico,
comprende parole e discorsi, fa
ipotesi sui significati.
Ascolta, comprende, rielabora
narrazioni di fiabe, favole, rime,
storie, racconti e resoconti.
Sa esprimere e comunicare agli
altri emozioni, sentimenti,
argomentazioni attraverso il
linguaggio verbale che utilizza in
differenti situazioni
comunicative.
Riconosce testi della letteratura
letti o visti attraverso i mezzi
audiovisivi e motiva gusti e
preferenze
Elabora codici corrispondenti
alla lingua scritta. Esplora e
sperimenta prime forme di
comunicazione attraverso la
scrittura, incontrando anche le
tecnologie digitali e i nuovi
media.
Raggruppa, seria, ordina e conta
secondo criteri diversi.
Confronta e valuta quantit.
Utilizza semplici simboli per
registrare.
Colloca correttamente nello
spazio se stesso, oggetti e
persone. Colloca nello
spazio secondo un criterio dato.
Segue correttamente un
percorso sulla base di
indicazioni.
Rispetta lambiente e la realt
circostante.
Esplora lambiente e la realt
circostante e ne coglie le
trasformazioni naturali, utilizza
un linguaggio appropriato per

confrontare fenomeni della


realt.
Orientarsi nel tempo della vita
quotidiana dimostrando
consapevolezza di collocare
esattamente nel tempo un
evento del passato.

descriverle.
Sa collocare le azioni quotidiane
nel tempo della giornata e della
settimana.
Riferisce correttamente eventi
del passato recente; sa dire cosa
potr succedere in un futuro
immediato e prossimo.

Le Attivit
Accoglienza, intesa come inserimento graduale e sereno del bambino allinterno della comunit
scolastica in una situazione che potr favorire lacquisizione di una cittadinanza consapevole e
tollerante.
Continuit, strumento necessario per larmonizzazione dellazione educativa, sia orizzontale
(scuola-famiglia) che verticale, in unottica di collaborazione con la scuola primaria,
promuovendo un percorso di scambi, di attivit e di momenti costruttivi, con lobiettivo di
stimolare la reciproca conoscenza, diminuire lansia e linsicurezza davanti al cambiamento,
facilitare lintegrazione nel nuovo contesto scolastico.

Linsegnamento della religione cattolica


L'IRC nella scuola dell'infanzia non lezione di catechismo, ma conoscenza della cultura
religiosa cattolica con attenzione e rispetto verso le altre religioni e culture, in uno spirito di
relazione, ascolto e condivisione, verso atteggiamenti di amicizia e pace. Questo si realizza
attraverso i mezzi e le tecniche proprie della scuola dell'infanzia, quali il gioco, il canto e le
attivit grafico-pittoriche.

21

3.2. LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO:

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO


Le Finalit
La finalit del primo ciclo la promozione del pieno sviluppo della persona. Per
realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza;
cura laccesso facilitato per gli alunni con disabilit, previene levasione dellobbligo scolastico e
contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualit del sistema di
istruzione.
In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nellelaborare il senso della propria
esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e lacquisizione degli
alfabeti di base della cultura.

Il senso dellesperienza
La scuola fornisce allalunno le occasioni per capire se stesso, per prendere
consapevolezza delle sue potenzialit e risorse; favorisce lo sviluppo delle capacit necessarie per
imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle; promuove il senso di responsabilit che si
traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nellavere cura di s, degli
oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali sia sociali; sollecita gli alunni a unattenta
riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la
dignit della persona e il rispetto reciproco, li orienta a sperimentare contesti di relazione dove
sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative.

La cittadinanza
Leducazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che
consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dellambiente e che
favoriscano forme di cooperazione e di solidariet. Questa fase del processo formativo il
terreno favorevole per lo sviluppo di unadesione consapevole a valori condivisi e di
atteggiamenti cooperativi e collaborativi, che costituiscono la condizione per praticare la
convivenza civile.
Lalfabetizzazione culturale di base
Il compito specifico del primo ciclo quello di promuovere lalfabetizzazione di base
attraverso lacquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura,
in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo. Si tratta di unalfabetizzazione
culturale e sociale, che include quella strumentale e la potenzia con un ampliamento e un
approfondimento della prospettiva attraverso i linguaggi delle varie discipline.
22

Lambiente di apprendimento
Il primo ciclo distruzione, nella sua articolazione di scuola primaria formativo per tutti
gli alunni. A tal fine si individuano, nel rispetto della libert di insegnamento, alcune
impostazioni metodologiche di fondo cos articolate:
Valorizzazione dellesperienza e delle conoscenze degli alunni.
Attuazione di interventi adeguati nei riguardi delle diversit.
Promozione dellesplorazione e della scoperta.
Incoraggiamento ad apprendimenti collaborativi.
Promozione della consapevolezza del proprio modo di apprendere.
Realizzazione di percorsi in forma di laboratorio.

3.2.1. SCUOLA PRIMARIA


La scuola primaria mira allacquisizione degli apprendimenti di base. Ai bambini che la
frequentano va offerta lopportunit di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive,
sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola
formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, forma cittadini consapevoli e responsabili a
tutti i livelli. La padronanza degli alfabeti di base ancor pi importante per bambini che vivono
in situazioni di svantaggio: pi solide saranno le strumentalit apprese nella scuola primaria,
maggiori saranno le probabilit di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema
dellistruzione.
La nostra scuola si propone lobiettivo di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle
proprie potenzialit attraverso:
Accoglienza: riconoscimento della diversit come valore. Ogni bambino deve sentirsi accolto
indipendentemente dalle sue difficolt e valorizzato nelle sue competenze, creando un clima di
apprendimento cooperativo.
Apprezzamento del singolo: la relazione pedagogica rivolta alla valorizzazione del positivo.
Privilegia il criterio promozionale rispetto a quello del selettivo, nel senso che tende a
differenziare gli interventi in base alle difficolt e alle esigenze di ciascuno.
Valorizzazione delle esperienze: la realizzazione delle strategie educative e didattiche deve
sempre tener conto della singolarit e complessit di ogni persona, della sua articolata identit,
delle sue aspirazioni, capacit e delle sue fragilit, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Le
finalit della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con loriginalit
del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia
e agli ambiti sociali.
Educazione ai valori: dare unenfasi particolare ai valori di libert, solidariet, autonomia di
giudizio e senso di responsabilit, che ispirano il progetto educativo dellIstituto.
Funzione educativa dell'esempio: i valori fondamentali enunciati (tolleranza, convivenza
23

democratica, solidariet, ecc...) non possono essere semplicemente "trasmessi" dall'adulto al


bambino; per essere credibili e desiderabili, questi valori devono innanzitutto essere
concretamente praticati dagli adulti nel contesto della relazione educativa; certamente l'adulto
(insegnante o genitore che sia) non pu essere mai un "modello perfetto", ma deve in ogni caso
comportarsi in modo coerente rispetto ai valori ai quali intende educare.
Atteggiamento di ricerca: la Scuola non depositaria della "Verit", ma pu e deve fornire ai
ragazzi gli strumenti per costruirsi una propria interpretazione del mondo e della realt, da
mettere costantemente a confronto con l'interpretazione degli altri; in questo contesto anche
l'errore diventa elemento di riflessione e discussione nell'ambito del gruppo-classe.
Educazione all'impegno e al senso di responsabilit: ciascuno di noi pu e deve
"progettare" la propria esistenza nella massima libert possibile, ma anche con il massimo
rispetto per se stesso e per gli altri. Adesione agli impegni assunti e senso di responsabilit
caratterizzano ogni comportamento umano autenticamente libero: per vivere liberi da adulti
bene imparare ad esserlo fin da piccoli.
Rilevanza del gruppo: il gruppo-classe e la comunit scolastica rappresentano due ambienti
fondamentali per la crescita dei ragazzi; la discussione e il confronto sono strumenti che
favoriscono non solo lo sviluppo sociale e affettivo ma anche quello cognitivo.
LE SCELTE ORGANIZZATIVE
Progettazione didattica
Coinvolge, per ambiti disciplinari, i gruppi di classi parallele. Ci si incontra per predisporre
i materiali necessari per lattuazione della programmazione, per discutere le difficolt rilevate in
ogni gruppo al fine di uniformare modalit e strumenti della progettazione/valutazione. Tutti i
docenti dellIstituto programmano con i colleghi della stessa classe.
Le Attivit di Laboratorio
Verranno svolti laboratori musicali, di attivit linguistico-espressive e motorie. Le attivit
di laboratorio sono esperienze operative che rientrano nell'itinerario progettuale e concorrono
alla realizzazione dei prodotti finali. Sono in relazione all'argomento programmato e sempre
collegate alle aree disciplinari.
Il laboratorio offre la possibilit di coinvolgere gruppi di alunni provenienti dalla stessa
classe o da classi diverse sempre guidati da un insegnante che pu essere supportato da un
esperto.
Continuit educativa
Particolare cura viene dedicata al rapporto Scuola dellInfanzia, Scuola Primaria, Scuola
Secondaria di I grado. Esperienze didattiche comuni tra classi terminali e iniziali dei diversi
ordini di scuola, passaggio di informazioni sulla personalit di ogni singolo alunno e sulle
competenze raggiunte costituiscono una strategia di avvicinamento e di collaborazione tra i
24

diversi ordini di scuola.


Attraverso lattivazione, per esempio, di laboratori tenuti dai docenti della Scuola
Secondaria di I grado, si permette agli alunni di entrare in contatto con gli insegnanti e la
struttura del successivo anno scolastico in modo concreto e armonico.
Attivi, per questanno scolastico:
Laboratorio di Storia;
Laboratorio di Geografia;
Laboratorio linguistico;
Laboratorio di Musica;
Laboratorio di Scienze;
Lezione su intossicazione Alimentare da Funghi.

25

LA SUDDIVISIONE ORARIA e GLI AMBITI DISCIPLINARI


da intendersi in modo flessibile, funzionale alle esigenze e al percorso delle singole
classi. L orario di servizio viene stabilito prediligendo unequilibrata distribuzione delle ore in
tutte le classi, a beneficio di interventi ben strutturati e progettati.
Nella scuola primaria, per lanno scolastico 2014-2015, sono presenti sezioni a tempo
ridotto di 28 ore e sezioni a tempo pieno:

Tempo Scuola

DISCIPLINE

MODULO 28 ORE
Classe I

Classe II

Classi III - IV - V

Settimanale

Annuale

Settimanale

Annuale

Settimanale

Annuale

Italiano

264

231

231

Storia

66

66

66

Geografia

66

66

66

Matematica

198

198

198

Scienze

66

66

66

Tecnologia

33

33

33

Inglese

33

66

99

Religione Cattolica

66

66

66

Musica.

33

33

33

Arte e Immagine

33

33

33

Attivit Motorie

33

33

33

Totale ore lezione

27

891

27

891

27

891

Mensa

33

33

33

Totale tempo scuola

28

924

28

924

28

924

26

TEMPO PIENO

DISCIPLINE
Classe I

Classe II

Classi III - IV - V

Settimanale

Annuale

Settimanale

Annuale

Settimanale

Italiano

264

231

231

Storia

66

66

66

Geografia

66

66

66

Matematica

198

198

165

Scienze

66

66

66

Tecnologia

33

33

33

Inglese

33

66

99

Religione
Cattolica

66

66

66

Musica

33

33

33

Arte e Immagine

33

33

33

Educazione fisica

33

33

33

Attivit
Facoltative

99

99

99

Ampliamento
Offerta
Formativa

165

165

165

Totale ore lezione

35

1155

35

1155

35

1155

Mensa

165

165

165

40

1320

40

1320

40

1320

Totale tempo
scuola

27

Annuale

3.2.2. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO


La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza laccesso alle
discipline come punti di vista sulla realt e come modalit di interpretazione, simbolizzazione e
rappresentazione del mondo.
Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una pi approfondita
padronanza delle discipline e unarticolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva
dellelaborazione di un sapere integrato. Le competenze sviluppate nellambito delle singole
discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze pi ampie e trasversali, che
rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la
partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della convivenza
civile e del bene comune. Le competenze per lesercizio della cittadinanza attiva sono promosse
continuamente nellambito di tutte le attivit di apprendimento, utilizzando e finalizzando
opportunamente i contributi che ciascuna disciplina pu offrire.
La scuola progetta la sua azione didattico-formativa per un utenza varia, sia per laspetto
economico-sociale e culturale che per let. Ha dovuto inoltre individuare i diversi bisogni degli
allievi, identificabili in:
richieste di recupero dello svantaggio culturale, ivi comprese la diversit linguistica e la
diversit nellesercizio delle differenti abilit;
vivere la scuola come elemento di riferimento non solo per le attivit didattiche
tradizionali, ma anche per tutte le iniziative culturali, sportive e ricreative pomeridiane;
richiesta di competenze di tipo linguistico per le lingue straniere;
richiesta di acquisizione di competenze nelluso delle nuove tecnologie;
conoscenza reale del territorio e della citt.

Continuit e Orientamento
Sono proposte numerose iniziative in unottica di continuit con la scuola primaria:
Attivit offerte agli alunni delle classi quinte elementari, da svolgersi anche insieme agli
studenti della nostra scuola, al fine di facilitare l'inserimento nel nuovo ciclo e far conoscere le
strutture offerte dalla stessa scuola.
Accoglienza dei genitori attraverso uno sportello informativo, attivo dal mese di novembre
alla data delle iscrizioni.
Presentazione dellofferta formativa in occasione del ricevimento delle famiglie, presieduto
dal dirigente, al fine di promuovere la struttura e le sue potenzialit.
Incontri con i docenti della scuola Primaria al fine di ottimizzare il curricolo verticale per
agevolare il passaggio tra i due ordini di scuola.
L'orientamento, nella scelta della scuola superiore, si colloca in una prospettiva di autoorientamento, inteso come processo finalizzato allo sviluppo della personalit dell'individuo, alla
presa di coscienza del proprio s, dei propri valori, delle proprie capacit e degli interessi che in
ciascuno prevalgono.
28

Tale auto-orientamento importante come:


momento di analisi;
di conoscenza di s;
di conoscenza della realt esterna e del suo sistema di riferimento al fine di aiutare
l'alunno a:
assumere le responsabilit dei propri problemi;
accettare l'incertezza;
essere disponibile al cambiamento;
intraprendere una determinata carriera.
Per facilitare il passaggio dei nostri alunni al ciclo di studi seguente, la scuola si avvale del
Progetto Orientamento, che consentir di integrare lopera degli insegnanti, al fine di
supportare le azioni educative e formative che la scuola persegue. Lattivit di orientamento
scolastico professionale fa parte delle diverse attivit proposte nellambito del progetto Centro
dAscolto per le Famiglie per la I e la II Infanzia realizzato dalla cooperativa sociale Magliana
Solidale, promosso dal Municipio Roma XI .
Lintervento presentato finalizzato a favorire lo sviluppo armonico della personalit del
ragazzo tenendo conto che questultimo inserito in un contesto preliminare ed educativo su cui
potrebbe occorrere operare con una serie di iniziative volte a prevenire linsorgere di difficolt
psicologiche e disagio socio-ambientale. Tale azione si rivolge sia agli alunni delle classi terze che
alle loro famiglie e prevede il coinvolgimento degli insegnanti di riferimento. E previsto inoltre
un laboratorio di pre-orientamento, destinato agli alunni delle classi II.
Gli obiettivi prevedono di offrire alladolescente e al suo nucleo familiare indicazioni che
lo mettano in grado di analizzare e valutare le attitudini del giovane, i suoi interessi e le
motivazioni sottese alla scelta effettuata, informandoli nel contempo sulle occasioni scolastiche e
professionali esistenti. Verranno inoltre analizzate le aspettative e le aspirazioni del ragazzo e dei
suoi familiari sul futuro scolastico/professionale. Per quanto riguarda il mondo esterno
sintende portare a conoscenza del ragazzo e della sua famiglia le possibilit dinserimento
esistenti nellambito scolastico e lavorativo, dando informazioni aggiornate sul mercato del
lavoro. Per ci che concerne la parte psicologica, verr elaborato un dettagliato profiloresoconto sulle attitudini, motivazioni ed interessi reali di ogni studente.
Gli Enti realizzatori operano nel settore dellorientamento, con equipe specialistica fornita
di esperienza professionale e competenza tecnica formata da psicologi, pedagogisti, formatori ed
educatori. Sono previsti una serie dincontri in successione con gli insegnanti, con i ragazzi e il
coinvolgimento dei familiari. Nel colloquio finale verr consegnata una scheda personale
contenente il profilo psico-attitudinale e la relativa indicazione scolastico-professionale.

29

Il Patto Educativo di Corresponsabilit


(In applicazione alla C.M. 15 marzo 2007 del MIUR e in base allart. 3 D.P.R. 235 /07)
Si chiede alle famiglie di sottoscrivere, allatto delliscrizione alla scuola secondaria di
primo grado, un documento, il Patto educativo di corresponsabilit, che definisce in maniera
puntuale e condivisa i diritti e i doveri nel rapporto fra istituzione scolastica, famiglie e alunni.
Il rispetto di tale patto costituisce la condizione fondamentale per costruire un rapporto di
fiducia reciproca per guidare gli alunni nella crescita e nel successo scolastico.

PATTO DI CORRESPONSABILITA
Diritti e doveri di alunni, genitori e docenti

LA SCUOLA
SI IMPEGNA A

LA FAMIGLIA
SI IMPEGNA A

LALUNNO/A
SI IMPEGNA A

Garantire un piano formativo basato


su progetti ed iniziative volte a
promuovere il benessere e Il
successo dello studente, la sua
valorizzazione come persona, la sua
realizzazione umana e culturale

Prendere visione del piano


formativo, condividerlo, discuterlo
con i propri figli, assumendosi la
responsabilit di mantenere le
scelte effettuate (modello orario,
laboratori, corsi di recupero, uscite
didattiche)
Condividere con gli insegnanti linee
educative comuni, consentendo alla
scuola di dare continuit alla propria
azione educativa; garantire il rispetto
dellorario, la regolarit della
frequenza scolastica e controllare il
libretto delle giustificazioni;
partecipare agli incontri annuali con
il consiglio di classe
Collaborare attivamente
informandosi costantemente del
percorso didattico ed educativo dei
propri figli, verificando che i compiti
assegnati dai docenti per casa
vengano eseguiti; controllare che lo
studente si rechi a scuola con il
materiale didattico necessario

Condividere con gli insegnanti e la


famiglia la lettura del piano formativo

Prendere visione di tutte le


comunicazioni provenienti dalla
scuola; discutere con i figli di
eventuali decisioni e provvedimenti
disciplinari; risarcire i danni materiali
che il figlio dovesse arrecare
allistituto o ai compagni, accertata
la responsabilit

Riferire in famiglia le
comunicazioni provenienti dalla
scuola e dagli insegnanti.
Essere corretto nel
comportamento, nel linguaggio, nel
modo di vestire, che deve essere
consono al luogo. Favorire il
rapporto e il rispetto tra i
compagni sviluppando situazioni di
integrazioni e solidariet

Favorire la conoscenza ed il rapporto


reciproco tra studenti, lintegrazione,
laccoglienza, il rispetto di s e
dellaltro, effettuare azioni di recupero,
promuovere percorsi di eccellenza,
comportamenti ispirati alla
partecipazione solidale e al senso
di cittadinanza
Prestare ascolto e attenzione ai
problemi degli studenti e delle
famiglie, favorendo in loro la nascita
di un atteggiamento di fiducia verso
le istituzioni

Comunicare costantemente con le


famiglie informandole
sullandamento didattico disciplinare
degli studenti. Far rispettare le
norme di comportamento, i
regolamenti ed i divieti, in particolare
relativamente allutilizzo dei
telefonini ed altri dispositivi
elettronici. Prendere adeguati
provvedimenti disciplinari in caso di
infrazioni

30

Mantenere costantemente un
comportamento positivo e corretto,
astenendosi da atti che possano
arrecare danni a persone, agli
arredi, alle attrezzature e ai locali
dellistituto

Frequentare regolarmente le
lezioni ed i laboratori, assolvere
assiduamente agli impegni di studio,
garantendo costantemente la propria
attenzione e partecipazione alla vita
scolastica

Attivit di recupero
LIstituto nel corso dellanno scolastico, organizza dei corsi di recupero per gli studenti
in difficolt.
Ogni consiglio di classe, nel corso degli scrutini intermedi, individua le discipline da
recuperare per gli studenti che conseguono delle valutazioni insufficienti o che abbiano
incontrato difficolt di apprendimento, e attiva corsi gratuiti di italiano, matematica, inglese e
seconda lingua comunitaria da tenersi in orario extra-curricolare.
I docenti forniscono comunicazione alle famiglie delle carenze rilevate, allatto della
consegna della scheda di valutazione del I quadrimestre, e comunicano gli orari secondo i quali
i corsi verranno attuati. Attraverso tale attivit la scuola intende offrire, in aggiunta a quanto
viene attuato durante lattivit curricolare, unulteriore possibilit di recupero delle conoscenze
e delle abilit per evitare la dispersione scolastica.
Attivit di Laboratorio
Verranno svolte attivit di laboratorio, che sono importanti esperienze di apprendimento
cooperativo e rientrano nell'itinerario progettuale concorrendo alla realizzazione di prodotti
finali. Sono in relazione all'argomento programmato e sempre collegate alle aree disciplinari.
Il laboratorio offre la possibilit di coinvolgere gruppi di alunni provenienti dalla stessa
classe o da classi diverse sempre guidati da un insegnante. Verranno attivati il laboratorio
artistico, di latino, di musica, ed il percorso di potenziamento della prima lingua comunitaria
destinata al conseguimento della Certificazione Trinity, mentre incerta rimane lattivazione del
laboratorio di alfabetizzazione informatica.

31

3.3. ATTIVITA' ALTERNATIVE ALL'INSEGNAMENTO DELLA


RELIGIONE CATTOLICA
Agli allievi della scuola dell Infanzia, della scuola Primaria e della scuola Secondaria di I
Grado che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica sar data la possibilit di
frequentare attivit alternative che svilupperanno tematiche collegialmente scelte e condotte da
un docente specifico.

3.4. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER LINCLUSIVITA


DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (D.M.
27/12/2012; C.M. n8 6/3/2013)
Premessa
Il nostro Istituto si riconosce in pieno nella scelta inclusiva della scuola italiana,
dedicando particolare attenzione agli alunni che presentano Bisogni Educativi Speciali e che
rappresentano uno stimolo continuo alla formazione culturale, relazionale, metodologica e
didattica del personale, docente e non, per garantire nel migliore dei modi il diritto al successo
formativo di ogni studente, realizzando cos i principi di personalizzazione e di
individualizzazione del processo educativo e formativo nonch lobiettivo di una scuola per
tutti e per ciascuno.
Una scuola inclusiva se al suo interno si avvera una corresponsabilit educativa diffusa
e si possiede una competenza didattica adeguata a impostare una fruttuosa relazione educativa
con tutti gli alunni.
Linclusione, che un aspetto del pieno diritto allo studio, deve essere realizzata
attraverso una programmazione collegiale del lavoro scolastico, con precisi obiettivi di
apprendimento e di sviluppo personale del singolo alunno per la sua crescita culturale e sociale.
Una vera programmazione si caratterizza per il feedback incessante che riguarda tutti i
docenti, perch lintera comunit scolastica chiamata a organizzare i curricoli in funzione dei
diversi stili di apprendimento e delle diverse capacit cognitive.
In base alla Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e alla Circolare Ministeriale 8/2013
larea dello svantaggio scolastico, che comprende le problematiche pi diverse, viene indicata
come area dei Bisogni Educativi Speciali (Special Educational Needs) e ad essa sono ricondotte
tre categorie:
Disabilit (Legge 104/92 art.3 comma 1,3): linserimento degli alunni con disabilit
intende favorire lo sviluppo psicologico e realizzare le potenzialit- Le specifiche
problematiche sono affrontate, allinterno dellAccordo di programma provinciale, per
individuare le metodologie di intervento pi adeguate in rapporto alle singole situazioni.
Disturbi evolutivi specifici (DSA, ADHD, deficit del linguaggio, delle abilit non
verbali, della coordinazione motoria, disturbo della condotta, disturbo
oppositivo-provocatorio, spettro autistico di tipo lieve, funzionamento cognitivo
32

limite o misto): il Consiglio di Classe predispone un Piano Didattico Personalizzato,


che indichi le opportune strategie didattiche e le misure compensative e dispensative
attuate per favorire lapprendimento degli alunni DSA, secondo quanto previsto dalla
legge 170/2010 del DM 5669 del 12/7/2011 e Linee guida allegate e per gli altri
disturbi lattivazione di un percorso individualizzato e personalizzato motivata e liberata
dal Consiglio di Classe.
Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale: per questa tipologia di alunni,
individuati sulla base di elementi oggettivi ovvero di ben fondate considerazione
psicopedagogiche e didattiche, con verbalizzazione motivata ove non sia presente
certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di Classe redige un Piano Didattico
Personalizzato per individuare le strategie didattiche ed educative pi idonee.

Finalit
Al fine di unottimale inclusione scolastica si intendono perseguire le seguenti finalit:
Favorire laccoglienza e linclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali attraverso
percorsi comuni, individualizzati e personalizzati che fanno coesistere socializzazione ed
apprendimento;
Elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza, integrazione,
orientamento;
Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari,
durante il percorso di istruzione e formazione;
Adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessit formative degli studenti;
Accompagnare adeguatamente gli studenti co Bisogni Educativi Speciali nel percorso
scolastico.

Metodologia
Saranno curati i rapporti con specialisti e istituzioni locali sia per la stesura congiunta del
Piano Educativo Individualizzato relativo agli alunni con disabilit o del Piano Didattico
Personalizzato relativo agli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento, sia per
particolari problematiche sia eventualmente si potranno creare.
Si cercher di agganciare il pi possibile il lavoro dellalunno a quello del gruppo classe e
accanto al necessario intervento individualizzato o personalizzato sono previsti momenti
di approfondimento e/o recupero;
Saranno previsti incontri di continuit con i diversi ordini di scuola con particolare
attenzione alla realizzazione di attivit idonee agli alunni con Bisogni Educativi Speciali;
Per gli alunni con disabilit, gli insegnanti di sostegno si riuniranno coordinati da un
insegnante referente o Funzione strumentale al fine di analizzare, confrontare ed
elaborare le strategie di intervento pi idonee al raggiungimento degli obiettivi
programmati nei diversi Piani Educativi Individualizzati o piani Didattici personalizzati;
33

Per gli alunni con disabilit sar effettuato il rilevamento delle difficolt oggettive nei
campi dellapprendimento che lalunno manifesta e compilato il Percorso Educativo
Individualizzato;
Per gli alunni con DSA, gli insegnanti curriculari si riuniranno, coordinati da un referente
DSA al fine di analizzare, confrontare ed elaborare le strategie di intervento pi idonee al
raggiungimento degli obiettivi programmati nei diversi Piani Didattici Personalizzati;
LIstituto sceglie come criterio preferenziale, nelladozione dei libri di testo, edizioni di
libri con disponibilit di Cd Rom e/o DVD per studenti con DSA.

Valutazione
La valutazione globale degli alunni con bisogni educativi speciali va riferita sempre alle
potenzialit della persona e alla situazione di partenza, definiti nellindividualizzazione dei
percorsi formativi e di apprendimento.
Si useranno pertanto per loro delle scale valutative riferite non a profili standard, ma a
quanto predisposto nel percorso Educativo Individualizzato o nel Percorso Didattico
personalizzato.
Ovviamente pu succedere che il PEI preveda gli stessi obiettivi del Consiglio di Classe,
eventualmente raggiunti o valutati in modo diverso.
Anche se gli obiettivi didattici sono sostanzialmente uguali a quelli dei compagni, la
situazione di disabilit pu a volte richiedere che vengano attivate delle procedure molto
diverse nel momento in cui si va ad accertare il loro raggiungimento. In tal caso necessario
utilizzare prove equipollenti cio usare metodi diversi per verificare il raggiungimento degli
stessi obiettivi.

Il Gruppo scolastico sostegno diversit ( G.S.S.D.)


E inoltre presente un Gruppo di sostegno (G.S.S.D.) il cui principio ispiratore quello
del confronto fra pari, siano essi genitori, docenti, operatori o bambini, vissuto come
arricchimento e come opportunit per una pi partecipata e consapevole gestione della
diversit a livello di Istituto.

34

3.5 CURRICULUM VERTICALE - Primo Ciclo dIstruzione


Allinterno di un progetto articolato di ricerca e sperimentazione sulla continuit educativa,
il nostro Istituto ritiene fondamentale il problema del coordinamento dei curricoli sia sul piano
teorico sia su quello metodologico-operativo.
La continuit nasce dallesigenza primaria di garantire il diritto dellalunno ad un percorso
formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del
soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce
la sua identit.
Il nostro Istituto si pone come obiettivo primario di perseguire, la continuit orizzontale e
verticale.

predisposto alla
comunit
professionale nel
rispetto dei vincoli
delle Indicazioni

IL CUORE
DIDATTICO DEL
POF

Descrive lintero
percorso
formativo che lo
studente compie

IL CURRICULO
un percorso
finalizzato allo
sviluppo delle
competenze
fondamentali per
decodificare la realt

il mosaico del disegno


unitario, eppure articolato,
risultato dalle integrazioni
delle esigenze di ogni scuola
e della comunit nazionale

Contiene elementi
prescrittivi quali:
- Gli obiettivi generali del
processo formativo
- Gli obietti specifici di
apprendimento
- Discipline e attivit
inerenti la quota
nazionali
-

E un percorso
che va costruito
nella scuola

Si articola per campi


di esperienza nella
scuola dellinfanzia e
per discipline nella
scuola del primo
ciclo

necessario che
sia sempre pensato
in una prospettiva
interculturale

35

Si predispone
allinterno del
POF

3.5.1. CURRICOLA VERTICALI SCUOLA PRIMARIA - SECONDARIA I GRADO

LINGUA ITALIANA

LFFICACIA COMUNICATIVA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Classe I

Classe II

Classe III

Classe IV

Classe V

Classe I

Classe II

Classe III

1.
Partecipare a
scambi
comunicativi
con
adulti e
coetanei,
utilizzando
messaggi
semplici e
chiari.
2.
Comprender
e ed eseguire
semplici
istruzioni
orali.
3.
Rispondere
in modo
coerente ad
una
richiesta.

1. Ascoltare
ed interagire
nelle
conversazioni
in modo
adeguato,
rispettando le
regole
stabilite.
2.
Comprendere
e riferire il
contenuto di
semplici testi
ascoltati.

1. Interagire e
confrontarsi con
gli adulti ed
i coetanei nello
scambio
comunicativo.
2. Ascoltare una
conversazione e
mantenere
linteresse e la
concentrazione
per il
tempo richiesto.

1. Intervenire
nel dialogo e
nelle
conversazioni
in modo
ordinato e
pertinente
rispettando le
regole stabilite.
2. Prestare
attenzione
costante per
periodi
sempre pi
lunghi nelle
conversazioni

1. Intervenire a
scambi
comunicativi
formulando
interventi
brevi, chiari e
pertinenti su
un argomento.
2. Partecipare
a una
conversazione
facendo
emergere punti
di vista e
considerazioni
personali.
3. Esprimere la
propria
opinione su un
tema
discusso e
riformulare i
propri
interventi,
tenendo conto
delle reazioni
di chi
ascolta.

1.Ascoltare
per un tempo
adeguato;
2.Comprender
e
l'informazione
in modo
globale;
3.Distinguere
le
informazioni
principali dalle
secondarie;
4.Individuare
semplici
informazioni
esplicite;
5.Individuare
semplici
registri.

1.Ascoltare
per un tempo
adeguato;
2.Comprender
e
linformazione
in modo
globale ed
analitico;
3.Distinguere
le
informazioni
principali dalle
secondarie;
4.Individuare
le
informazioni
implicite;
5.Individuare
semplici
registri.

1.Ascoltare per
un tempo
adeguato;
2.Comprendere
linformazione
in modo globale
analitico;
3.Distinguere le
informazioni
principali dalle
secondarie;
4. Individuare le
informazioni
implicite;
5.Individuare
vari tipi di
registri.

36

1. Formulare
frasi a partire
da uno
stimolo.
2. Arricchire
il lessico
riflettendo sui
significati
delle parole.
3. Scoprire il
significato di
parole
sconosciute,
rilevandolo
dal contesto.

1. Scoprire il
significato di
parole
sconosciute
rilevandolo dal
contesto ed
utilizzando il
vocabolario.
2. Manipolare
parole anche in
modo
creativo.
3. Riconoscere
relazioni di
significato tra
parole.

1. Comprendere
le relazioni di
significato
tra le parole.
2. Conoscere i
principali
meccanismi di
formazione
delle parole.
3. Comprendere
ed utilizzare il
significato
di parole e
termini specifici
legati alle
discipline di
studio.

LE PAROLE E IL LESSICO

1.
Riconoscere
i quattro
caratteri
della
scrittura.
2. Utilizzare
tecniche di
lettura.
3.
Comprender
e nuovi
significati e
saper
usare nuove
parole ed
espressioni.

37

1. Utilizzare
parole ed
espressioni
adeguate
ai contenuti da
esprimere.
2. Riconoscere
parole con
significati
inclusi:
omonimi,
sinonimi,
iperonimi.
3. Scoprire il
significato di
parole
sconosciute
rilevandolo dal
contesto e
utilizzando il
vocabolario.
4. Valutare il
proprio
patrimonio
lessicale.
5. Conoscere,
ampliare e
usare
correttamente
la terminologia
delle
diverse
discipline di
studio.

1.Produrre
una
comunicazion
e pertinente al
tema;
2.Produrre
una
comunicazion
e con logica
spaziotemporale e
con i
particolari
necessari;
3.Usare le
strutture
fondamentali
della lingua.

1.Produrre
una
comunicazion
e pertinente al
tema;
2.Produrre
una
comunicazion
e con logica
spaziotemporale e
con i
particolari
necessari;
3.Usare le
strutture della
lingua;
usare un
lessico
adeguato alla
situazione
comunicativa.

1.Produrre
una
comunicazion
e pertinente al
tema;
2.Produrre
una
comunicazion
e con logica
spaziotemporale e
con i
particolari
necessari;
3.Usare un
lessico
adeguato alla
situazione
comunicativa;
4.Usare
argomentazio
ni adeguate
per sostenere
o confutare
tesi.

LA COMPRENSIONE DEL TESTO

1.
Comprender
e un testo
ascoltato e
riferirne i
contenuti
principali.
2.
Individuare
gli elementi
essenziali di
una
storia.
3. Ordinare
in
successione
temporale le
sequenze di
una storia.
4. Leggere e
comprender
e brevi e
semplici
testi,
dimostrando
di aver
acquisito la
competenza
tecnica della
lettura
(lettura
strumentale).

1. Leggere e
comprendere
una breve
storia.
2. Leggere e
comprendere
largomento
principale di
testi narrativi
e descrittivi.
3.
Memorizzare
e ripetere
brevi
filastrocche
e poesie.

1. Leggere i testi
cogliendo
largomento
centrale, le
informazioni
essenziali, le
intenzioni
comunicative.
2. Comprendere
testi di tipo
diverso
ascoltati o letti in
vista di scopi
funzionali, di
intrattenimento
e/o
svago, di studio e
individuarne il
senso
globale.
3. Confrontare le
diverse tipologie
narrative.
4. Leggere testi
poetici e
coglierne
significati e
messaggi
impliciti.
5. Ipotizzare la
conclusione del
racconto.

1. Leggere testi
di vario tipo
(narrativo,
descrittivo, a
carattere
scientifico,
storico,
geografico) e
comprendere
largomento, il
significato, lo
scopo.
2. Ricercare in
modo
finalizzato dati
e
informazioni
utilizzando
fonti diverse.
3. Comprendere
testi di diverso
tipo
veicolati dai
media.
4. Riconoscere
incongruenze.
5. Dedurre
informazioni
implicite
6. Attivare
conoscenze
preesistenti.
7. Capire le
informazioni
implicite.
8. Formulare
ipotesi ed
esprimere pareri
personali
9. Ipotizzare la
conclusione del
racconto.

38

1. Leggere e
comprendere
testi di vario
genere.
2. Ricercare
informazioni
in testi di
diversa
natura e
provenienza
per scopi
pratici
e/o conoscitivi
applicando
semplici
tecniche di
supporto alla
comprensione
(sottolineare,
annotare
informazioni,
costruire
mappe e
schemi).
3. Interpretare,
riorganizzare e
rielaborare
le informazioni
provenienti dai
media.
4. Estrapolare
dai testi scritti
informazioni
allo scopo di
preparare
unesposizione
, di
approfondire
un dato
argomento, di
rintracciare
opinioni.
5. Riassumere i
dati importanti
di un testo
attraverso
mappe,
scalette,
annotazioni.
6. Riconoscere
incongruenze.
7. Dedurre
informazioni
implicite
8. Attivare
conoscenze
preesistenti.
9. Capire le
informazioni
implicite.
10. Formulare
ipotesi ed
esprimere
pareri
personali.
11. Ipotizzare
la conclusione
del racconto.

1.Leggere a
voce alta in
modo
scorrevole
(rispetto della
punteggiatura)
;
2.Comprender
e
l'informazione
globalmente;
3.Distinguere
le
informazioni
principali dalle
secondarie;
4.Distinguere
le
informazioni
esplicite.

1.Leggere a
voce alta in
modo corretto
e scorrevole;
2.Comprender
e
linformazione
globalmente
ed
analiticamente
;
distinguere le
informazioni
principali dalle
secondarie;
3.Individuare
le
informazioni
esplicite ed
implicite;
4.Comprender
e il significato
della maggior
parte dei
termini.

1.Leggere a
voce alta in
modo corretto
e scorrevole;
2.Comprender
e
linformazione
globalmente
ed
analiticamente
;
distinguere le
informazioni
principali dalle
secondarie;
3.Individuare
le
informazioni
esplicite ed
implicite;
4.Comprender
e il significato
dei termini.
5.Riconoscere
le
caratteristiche
di un testo
secondo il
genere.

LA PRODUZIONE E I REGISTRI LINGUISTICI


LA RIFLESSIONE LINGUISTICA:
GRAMMATICA, SINTASSI.

1.
Riconoscere
e riprodurre
le vocali e le
consonanti
dal punto di
vista grafico.
2. Unire
sillabe per
formare
parole nuove
e
segmentare
parole nelle
sillabe che le
compongon
o.
3. Analizzare
e
riconoscere
a livello
fonico
le parole.
4.
Comunicare
il proprio
pensiero per
iscritto con
frasi
compiute,
strutturate in
un breve
testo
dimostrando
di aver
acquisito la
competenza
tecnica della
scrittura (
scrittura
strumentale).

1. Produrre
brevi
descrizioni
con il
supporto di
unimmagine.
2.
Completare
e/o scrivere
su traccia un
racconto.
3. Raccontare
sentimenti ed
emozioni.
4. Elaborare
semplici testi
per narrare,
descrivere,
informare,
5. utilizzare
adeguatament
e i principali
segni di
punteggiatura
.

1. Scrivere
semplici storie di
esperienze
reali o di fantasia
seguendo lordine
cronologico e
utilizzando
strategie
narrative.
2. Articolare testi
ben strutturati dal
punto
di vista lessicale.
3. Produrre il
racconto di
unesperienza.
4. Manipolare il
contenuto di un
testo.
5. Utilizzare le
tecniche della
narrazione
per scopi creativi
6. Creare
collettivamente
storie fantastiche
sulla base di
ingredienti dati.

1. Produrre testi
coerenti e coesi,
legati a
scopi diversi (
narrare,
descrivere,
informare).
2. Completare,
manipolare,
trasformare e
rielaborare testi.
3. Produrre
semplici testi a
carattere pratico
e comunicativo.
4. Elaborare
testi espressivinarrativi,
partendo da
esperienze
personali e/o
collettivi.
5. Produrre testi
descrittivi
utilizzando dati
sensoriali,
osservazioni,
schemi, tracce
guida.
6. Realizzare
grafici, schemi,
tabelle.

1. Conoscere
le
fondamental
i
convenzioni
ortografiche.
2. Riflettere
sulla
funzione
delle parole
e
sulla
struttura
della frase.

1.
Riconoscere
e usare le
convenzioni
ortografiche.
2. Riflettere
sulla struttura
della frase.

1. Conoscere e
discriminare le
parti
variabili del
discorso e
utilizzarle
correttamente
nellorganizzazio
ne dei testi.
2. Conoscere e
utilizzare
convenzioni
ortografiche.

1. Analizzare la
frase nei suoi
elementi.
2. Riconoscere
e utilizzare
consapevolmen
te le parti del
discorso.
3. Utilizzare
convenzioni
ortografiche.

39

1. Produrre
testi di vario
genere:
narrativo,
espositivo
regolativo,
poetico.
2. Raccogliere
le idee,
organizzarle
per
punti,
pianificare la
traccia di un
racconto e/o
di
unesperienza.
3. Scrivere
racconti,
relazioni, testi
argomentativi.
4. Dare ai testi
un titolo
pertinente.
5. Manipolare
parole e testi
anche in modo
creativo.
6. Conoscere
ed applicare le
strategie utili
al riassumere e
al sintetizzare.
7. Rileggere,
rivedere e
correggere
autonomament
e il testo
scritto.
8. Manipolare
parole e testi
anche in modo
creativo.
1. Riconoscere
gli elementi
fondamentali
della frase.
2. Individuare
le parti
variabili e
invariabili
del discorso.
3. Conoscere e
utilizzare
correttamente i
segni di
punteggiatura.
4. Consolidare
le convenzioni
ortografiche.

1.Produrre
testi pertinenti
all'argomento;
produrre testi
chiari e logici;
2.Usare un
lessico
semplice, ma
adeguato al
tema;
3.Usare le
fondamentali
strutture
ortografiche e
sintattiche

1.Produrre
testi pertinenti
allargomento,
produrre testi
chiari e logici;
2.Usare un
lessico
semplice, ma
adeguato al
tema;
3.Usare le
fondamentali
strutture
ortografiche e
sintattiche

1.Produrre
testi pertinenti
allargomento,
produrre testi
chiari e logici;
2.Usare un
lessico
semplice, ma
adeguato al
tema;
3.Usare le
fondamentali
strutture
ortografiche e
sintattiche

1.Riconoscere
e analizzare le
parti del
discorso.
2.Scrivere
rispettando le
regole
ortografiche.

1.Scrivere
rispettando le
regole
ortografiche.
2.Usare le
funzioni
strutturali
della frase
semplice.

1.Scrivere
rispettando le
regole
ortografiche.
2.Usare le
funzioni
strutturali
della frase
semplice e
complessa.

STORIA
SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Classe I

Classe II

Classe III

Classe IV

Classe V

Classe I

Classe II

Classe III

1.Collocare in
successione
temporale
esperienze
vissute;
2.Stimare la
durata di
azioni, eventi e
fenomeni
temporali;
3.Riconoscere
la ciclicit
dei fenomeni
temporali.

1.Collocare fatti e
oggetti nel tempo
utilizzando in
modo
appropriato gli
indicatori
temporali;
2.Usare la ricerca
storica
per ricostruire la
storia
personale;
3.Conoscere la
funzione
e luso degli
strumenti
convenzionali per
la
misurazione del
tempo;
4.Rappresentare
serie di
avvenimenti del
passato recente
con
grafici temporali.

1.Riordinare gli
eventi in
successione
logica e
cronologica;
2.Cogliere il
rapporto di
casualit fra fatti
ed
eventi;
3.Conoscere
lorigine
delluomo e la
teoria
dellevoluzione;
4.Esporre le
conoscenze
acquisite
ricavando
informazioni da
fonti
di diverso tipo;
5.Comprendere
analogie
e differenze fra
quadri
storico-sociali
diversi,
lontani nel tempo
e
nello spazio.

1.Collocare
nello spazio
e nel tempo
fatti ed
eventi del
passato
individuando i
nessi
tra eventi storici
e
caratteristiche
geografiche;
2.Utilizzare il
linguaggio
specifico e
ricavare
informazioni da
documenti
storici;
3.Conoscere gli
aspetti
pi significativi
di
civilt antiche;
4.Confrontare
culture
diverse
allinterno
dello stesso
periodo
storico;
5.Esporre e
collegare le
conoscenze
acquisite
in modo chiaro
e
coerente.

1.Collocare nello
spazio
e nel tempo fatti
ed
eventi del passato
individuando i
nessi
tra eventi storici e
caratteristiche
geografiche di un
territorio,
2.Conoscere gli
aspetti
pi significativi di
civilt antiche;
3.Elaborare in
diverse
forme gli
argomenti
studiati: orale,
scritta,
con schemi;
4.Cogliere
testimonianze
di eventi e figure
significative della
storia locale;
5.Utilizzare
strumenti di
vario tipo per
contestualizzare i
dati
storici
(cronologia,
documenti, carte
geo storiche).

1.Collocare
eventi e
personaggi nel
tempo e nello
spazio.
2.Stabilire
semplici
relazioni tra
fatti storici.
3.Costruire
"quadri di
civilt"
secondo
indicatori della
realt fisicogeografica,
sociale,
economica,
culturale e
tecnologica.
4.Riconoscere i
termini pi
comuni del
linguaggio
specifico in un
testo.
5. Trarre
informazioni
esplicite da
semplici fonti

1.Collocare
eventi e
personaggi nel
tempo e nello
spazio.
2.Stabilire
semplici
relazioni tra
fatti storici.
3.Costruire
quadri di
civilt secondo
indicatori della
realt fisicogeografica,
sociale,
economica,
culturale e
tecnologica.
4.Riconoscere i
termini del
linguaggio
specifico in un
testo.
5.Trarre
informazioni
dalle fonti.

1.Collocare
eventi e
personaggi nel
tempo e nello
spazio.
2.Stabilire
relazioni tra
fatti storici.
3.Costruire
quadri di
civilt
secondo
indicatori della
realt fisicogeografica,
sociale,
economica,
culturale e
tecnologica.
4.Saper
riconoscere i
termini del
linguaggio
specifico in un
testo.
5.Ricavare
informazioni
da documenti
storici.

40

GEOGRAFIA
SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Classe I

Classe II

Classe III

Classe IV

Classe V

Classe I

Classe II

Classe III

1.Riconoscere
la propria
posizione,
quella degli
oggetti nello
spazio vissuto
utilizzando
diversi punti di
riferimento e
indicatori
topologici,
2.Analizzare
uno spazio
attraverso
lattivazione di
tutti i sistemi
sensoriali.

1.Orientarsi nello
spazio
circostante
utilizzando punti
di riferimento e
organizzatori
topologici.
2.Conoscere le
funzioni e le
regole degli spazi
vissuti.
3.Rappresentare
graficamente lo
spazio vissuto;
4.Individuare gli
elementi che
caratterizzano un
paesaggio
distinguendo
elementi fisici e
antropici.

1.Orientarsi in
uno spazio
grafico
utilizzando gli
indicatori
topologici;
2.Leggere e
interpretare
semplici
rappresentazioni
cartografiche;
3.Conoscere e
descrivere le
caratteristiche di
un
ambiente
mettendo in
relazione tra loro
gli elementi che
lo
costituiscono;
4.Riconoscere le
pi evidenti
modifiche
apportate
dalluomo nel
proprio territorio.

1.Leggere e
interpretare
carte e grafici
di vario tipo;
2.Conoscere e
descrivere gli
elementi che
caratterizzano
i paesaggi
geografici
utilizzando la
terminologia
specifica;
3.Individuare
relazioni tra
lambiente e
luomo

1.Utilizzare
carte
geografiche di
tipo diverso
per raccogliere
informazioni
su un
territorio,
2.Riconoscere
le principali
tipologie di
paesaggio e di
fascia
climatica;
3.Conoscere
gli elementi
fisici e
antropici delle
regioni italiane,
4.Individuare i
legami tra
lambiente, le
sue risorse e le
condizioni di
vita delluomo;
5.Utilizzare in
modo
appropriato la
terminologia
specifica.

1.Orientarsi in
uno spazio
limitato;
2.Orientarsi sulle
carte fisiche e
politiche;
3.Individuare il
rapporto di
interdipendenza
tra fenomeni fisici
(clima/flora,
clima/fauna,
clima/idrografia)
4.Interpretare
carte politiche;
interpretare grafici
e tabelle;
5.Individuare il
rapporto di
interdipendenza
tra fenomeni fisici
e umani
(clima/attivit,
clima/cultura,)
6.Comprendere i
termini pi
comuni del
linguaggio
specifico in un
testo
7.Comprendere il
testo;
8.Leggere e
interpretare carte
fisiche e politiche;
9.Leggere e
interpretare
semplici grafici e
tabelle,
10.Costruire
tabelle e grafici
per rappresentare
un fenomeno
.elementare

1.orientarsi in
uno spazio.
2.Orientarsi sulle
carte fisiche,
politiche e
tematiche.
3.Individuare il
rapporto di
interdipendenza
tra fenomeni
fisici e umani.
4.Interpretare le
carte
fisiche e
politiche
5.Interpretare
grafici e tabelle.
6.Comprendere
ed usare i termini
del linguaggio
specifico.
7.Comprendere
il testo.
8.Leggere ed
interpretare le
carte fisiche,
politiche e
tematiche.
9.Leggere ed
interpretare
grafici, tabelle e
dati.
10.Costruire
tabelle e grafici
per
rappresentare un
fenomeno.

1.Orientarsi in
uno spazio.
2.Orientarsi sulle
carte fisiche,
politiche e
tematiche.
3.Individuare il
rapporto di
interdipendenza
tra fenomeni
fisici e umani.
4.Interpretare le
carte
fisiche e
politiche
5.Interpretare
grafici e tabelle.
6.Comprendere
ed usare i termini
del linguaggio
specifico.
7.Comprendere
il testo.
8.Leggere ed
interpretare le
carte fisiche,
politiche e
tematiche.
9.Leggere ed
interpretare
grafici, tabelle e
dati.
10.Costruire
tabelle e grafici
per
rappresentare un
fenomeno.

41

CITTADINANZA E COSTITUZIONE
SCUOLA PRIMARIA
Classe I

Classe II

Classe III

1. Conoscere e rispettare le regole dei vari ambienti in


cui si vive;
2.Interagire con gli altri rispettando le regole di
convivenza civile;
3.Mettere in atto comportamenti di autonomia e
autocontrollo;
4.Attuare le principali norme igieniche per migliorare
lo star bene proprio e altrui;
5.Rispettare la segnaletica stradale, con particolare
attenzione a quella relativa al pedone e al ciclista;

SCUOLA SECONDARIA I GRADO


Classe IV

Classe V

1.Sviluppare il concetto di
cittadinanza attraverso la
conoscenza dei simboli dellidentit
nazionale;
2.Conoscere i propri diritti e i
propri doveri;
3.Conoscere i principi fondamentali
della Costituzione.

42

Classe I

Classe II

Classe III

1.Mettere in
pratica le regole
acquisite intese
come valori utili
al bene comune.
2.Comprendere e
interiorizzare la
differenza tra
diritti e doveri.
3.Prendersi cura
di se stessi, degli
altri e
dellambiente
favorendo la
cooperazione e la
solidariet.
4.Individuare i
termini pi
comuni del
linguaggio
specifico in un
testo.

1.Mettere in
pratica le regole
acquisite intese
come valori utili
al bene comune.
2.Comprendere e
interiorizzare la
differenza tra
diritti e doveri
nellambito della
societ civile.
3.Comprendere
che il contributo
di ciascuno pu
essere
fondamentale alla
soluzione dei
problemi di tutti.
4.Individuare i
principi ispiratori
dellUE e
riconoscere le
istituzioni che la
governano.
5.Prepararsi alla
scelta del
percorso
formativo del
secondo ciclo
degli studi.
6.Individuare e
comprendere i
termini pi
comuni del
linguaggio
specifico in un
testo

1.Comprendere,
anche attraverso la
stampa e i mass
media,
lorganizzazione
della Repubblica e
la funzione delle
varie istituzioni.
2.Comprendere le
finalit
delle organizzazioni
internazionali.
3.Scegliere
consapevolmente il
percorso formativo
del secondo ciclo
degli studi.
4.Comprendere il
linguaggio specifico
e usare gli
strumenti.

MATEMATICA

NUMERI

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Classe I

Classe II

Classe III

Classe IV

Classe V

Classe I

Classe II

Classe III

1.Leggere e
scrivere i
numeri,
usarli per
contare ed
eseguire
semplici
operazioni di
addizione e
sottrazione.

1.Leggere,
rappresentare
, ordinare e
utilizzare i
numeri
naturali entro
il 100.
2.Eseguire
operazioni
con essi.

1.Leggere,
rappresentare e
utilizzare i
numeri naturali
entro le unit
di migliaia.
2.Eseguire
operazioni.
3.Comprendere
il significato
delle frazioni.
4.Conoscere ed
applicare
alcune
propriet delle
operazioni.

1.Leggere,
rappresentare
e utilizzare i
numeri
naturali e
decimali.
2.Conoscere
lunit
frazionaria,
confrontare
frazioni e
trasformare la
frazione
decimale in
numero
decimale.
3.Comprender
e il significato
delle quattro
operazioni e
delle loro
propriet.
4.Eseguire
calcoli mentali
e scritti con
numeri interi e
decimali.
5.Comprender
e regolarit e
regole in
successioni
numeriche
all'interno dei
naturali.

1.Leggere,
scrivere
rappresentare e
utilizzare i
numeri naturali
e decimali.
2.Conoscere
lunit
frazionaria,
confrontare
frazioni e
trasformare la
frazione
decimale in
numero
decimale.
3.Comprendere
il significato
delle quattro
operazioni e
delle loro
propriet.
4.Eseguire
calcoli mentali e
scritti con
numeri interi e
decimali .
5.Effettuare
previsioni di
risultato e di
grandezza

1.Operare con
le quattro
operazioni e
applicarne le
propriet.
2.Risolvere
problemi e
calcolare
semplici
espressioni tra
numeri interi
mediante luso
delle quattro
operazioni.
3.Eseguire
calcoli con le
potenze.
4.Ricercare
multipli e
divisori di un
numero;
individuare
multipli e
divisori
comuni a due
o pi numeri.
5.Scomporre
in fattori primi
un numero
naturale.
6.Riconoscere
frazioni
equivalenti.
7.Eseguire
operazioni con
i numeri
razionali.

1.Riconoscere
i numeri
decimali
2.Trasformare
le frazioni in
numeri
decimali e
viceversa.
3.Eseguire
operazioni
con i numeri
razionali in
forma
decimale.
4.Operare con
le radici, in
particolare
con le radici
quadrate.
5.Comprender
e il significato
logico
operativo di
rapporto e
proporzione.
6.Riconoscere
grandezze
proporzionali
in vari
contesti;
riprodurre in
scala.

1.Riconoscere i
vari insiemi
numerici con le
loro propriet
formali e
operare in essi.
2.Rappresentare
con lettere le
principali
propriet delle
operazioni.
3.Applicare le
tecniche del
calcolo letterale.
4.Esplorare
situazioni
modellizzabili
con semplici
equazioni.
5.Risolvere
equazioni in
casi semplici. e
verificare la
correttezza dei
procedimenti
utilizzati.

43

SPAZIO E FIGURE

1.Localizzare
oggetti nello
spazio.

1.Localizzare
e individuare,
nello spazio
fisico e nel
piano,
percorsi e
figure
geometriche.

1.Riconoscere,
localizzare e
costruire le
principali figure
geometriche
del piano

1.Riconoscere
in contesti
diversi,
denominare,
disegnare
classificare e
costruire le
principali
figure
geometriche.
2.Determinare
e calcolare
perimetri e
aree delle
principali
figure piane.
3.Riconoscere
ed eseguire
semplici
trasformazioni

44

1.Costruire e
disegnare le
principali figure
geometriche
individuando
gli elementi
significativi
(lati, angoli,
altezza).
2.Riconoscere
ed effettuare
traslazioni,
simmetrie e
rotazioni.
3.Costruire
modelli in scala.
4.Padroneggiare
i sistemi di
misura
convenzionali.
5.Attuare
equivalenze.

1.Riprodurre
disegni
geometrici
utilizzando in
modo
appropriato
opportuni
strumenti.
2.Misurare
grandezze
geometriche.
3.Riprodurre
figure
geometriche
utilizzando in
modo
appropriato
opportuni
strumenti.
4.Risolvere
problemi
usando
propriet
geometriche
delle figure.
5. Riconoscere
figure ruotate,
traslate e
riflesse.
6.Rappresentar
e sul piano
cartesiano
punti,
segmenti,
figure.

1.Calcolare
aree e
perimetri di
figure piane.
2.Saper
applicare il
teorema di
Pitagora in
matematica e
in situazioni
concrete
3.Riconoscere
figure simili in
vari contesti e
riprodurre in
scala la figura
assegnata
4.Definire la
circonferenza,
il cerchio, i
loro elementi
e saperne
applicare le
propriet.
5.Risolvere
problemi
inerenti a
poligoni
inscritti e
circoscritti.

1.Risolvere
problemi
inerenti a
poligoni
inscritti e
circoscritti.
2.Calcolare
lunghezze di
circonferenze e
aree di cerchi.
3.Visualizzare
oggetti
tridimensionali
a partire da una
rappresentazion
e
bidimensionale
e viceversa,
rappresentare
su un piano una
figura solida.
4.Calcolare i
volumi e le aree
delle superfici
delle principali
figure solide.
5.Risolvere
problemi
relativi ai solidi.

RELAZIONI E FUNZIONI, DATI E PREVISIONI

1.Riconoscer
e,
rappresentare
e risolvere i
problemi.
2.Operare
confronti di
grandezze
usando unit
di misura
arbitrarie.
3.Leggere e
rappresentare
dati e
informazioni.

1.Operare
confronti di
grandezze
usando unit di
misura
arbitrarie.
2.Conoscere le
misure
convenzionali e
operare con
esse.
3.Classificare
numeri, figure,
oggetti in base
a una o pi
propriet
utilizzando
rappresentazio
ni opportune.
4.Rappresentar
e relazioni e
dati con
diagrammi
schemi e
tabelle.

1.Effettuare
previsioni di
risultato e di
grandezza.
2.Riconoscere,
rappresentare
e risolvere
problemi.
3.Conoscere le
unit di misura
convenzionali
e operare con
esse.

RE

1.Leggere e
rappresentar
e dati e
informazioni
.
2.Individuar
e, osservare
e
confrontare
oggetti e
grandezze
misurabili.

45

1.Riconoscere,
rappresentare e
risolvere
problemi.
2.Conoscere le
misure
convenzionali,e
d operare con
esse.
3.Rappresentar
e relazioni e
dati.

1.Usare il
piano
cartesiano per
rappresentare
relazioni e
funzioni
empiriche.
2.Rappresentar
e e interpretare
i grafici.

1.Esprimere la
relazione di
proporzionalit
con
unuguaglianza
di frazioni e
viceversa.
2.Usare il
piano
cartesiano per
rappresentare
relazioni e
funzioni
empiriche o
ricavate da
tabelle.
3.Impostare
uguaglianze di
rapporti per
risolvere
problemi di
proporzionalit
percentuali;
problemi
diretti e
inversi.
4.Identificare
un problema
affrontabile
con
unindagine
statistica,
individuare la
popolazione e
le unit
statistiche ad
esso relative,
formulare un
questionario,
raccogliere
dati,
organizzare gli
stessi in
tabelle di
frequenze.

1.Utilizzare le
lettere per
esprimere in
forma generale
semplici
propriet e
regolarit.
2.Riconoscere
in fatti e
fenomeni
relazioni tra
grandezze.
3.Usare
coordinate
cartesiane,
diagrammi,
tabelle per
rappresentare
relazioni e
funzioni.
4.Costruire
istogrammi e
leggerli.
5.Ricavare
informazioni da
raccolte di dati
e grafici di varie
fonti.
6.Utilizzare
strumenti
informatici per
organizzare e
rappresentare
dati.
7.Calcolare
frequenze
relative, e
percentuali.
8.Saper
calcolare la
probabilit di
un evento
semplice e la
probabilit
totale.

SCIENZE
SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Classe I

Classe II

Classe III

Classe IV

Classe V

Classe I

Classe II

Classe III

1.Esplorare
oggetti e
materiali
attraverso le
percezioni dei
cinque sensi per
individuarne le
propriet.
2.Collegare le
varie parti di un
oggetto alle
diverse funzioni
che rivestono.
3.Cogliere
semplici
trasformazioni in
un ambiente.
4. Sviluppare
comportamenti
corretti nei
confronti
dellambiente.

1.Classificare
elementi naturali
in base alle loro
caratteristiche.
2.Osservare e
descrive
ambienti e cicli
naturali.
3.Conoscere le
fasi di sviluppo
di alcuni esseri
viventi.
4.Sviluppare
comportamenti
corretti
nei confronti
dellambiente e
della propria
persona.

1.Conoscere
qualit e
propriet di
oggetti , materiali
i e fenomeni di
trasformazione.
2.Osservare e
descrivere
fenomeni
atmosferici.
3.Individuare
catene e reti
alimentari.
4.Comprendere il
rapporto uomo e
natura

1.Individuare le
propriet
caratteristiche
di materiali
comuni, liquidi
e solidi.
2.Utilizzare
strumenti
adeguati per
misurare un
corpo.
3.Riconoscere
le strutture
fondamentali
degli esseri
viventi,
individuando
differenze e
somiglianze.
4.Individuare
relazioni e
trasformazioni
in una porzione
di ambiente nel
tempo.
5. Conoscere
limportanza di
un corretto
utilizzo delle
risorse naturali.

1.Raccogliere
dati e
individuare
tempi, spazi e
modalit di
esperimento.
2.Distinguere e
analizzare le
percezioni
legate alluso
dei cinque
sensi.
3.Riconoscere
la morfologia e
le funzioni
degli organi di
senso.
4.Conoscere
limportanza
dellequilibrio
biologico
allinterno degli
ecosistemi.
5.Riconoscere
pericoli e
attuare misure
di prevenzione

1.Strutturare le
fasi di un
semplice
esperimento
seguendo il
metodo
scientifico.
2.Riconoscere i
passaggi di
stato in natura.
3.Confrontare i
diversi modi di
propagazione
del calore.
4. Capire
limportanza
dellaria,
dellacqua e del
suolo per la
vita.
5.Conoscere la
struttura e le
funzioni della
cellula.
6.Saper
descrivere le
caratteristiche
degli organismi
pi semplici.
7.Saper
riconoscere e
classificare i pi
comuni esseri
viventi.
8.Identificare in
termini
essenziali i
rapporti tra
uomo, animali
e vegetali in
ambienti noti.

1.Attraverso
esempi della vita
pratica illustrare
la complessit del
funzionamento
del corpo umano
nelle sue varie
attivit.
2.Apprendere
una gestione
corretta del
proprio corpo,
interpretare lo
stato di benessere
e di malessere che
pu derivare dalle
sue alterazioni;
attuare scelte per
affrontare i rischi
connessi con una
cattiva
alimentazione e
con il fumo.
3.Saper
individuare gli
elementi
fondamentali
della chimica,
ponendo
lattenzione
anche sulle
sostanze di
impiego
domestico.
4.Rappresentare
in diagrammi
spazio/tempo
diversi tipi di
movimento;
interpretare i
diagrammi.
5.Misurare forze
(dinamometro,
bilancia).

1.Interpretare
fenomeni
elettrici e
magnetici.
2.Distinguere
tra fonti
rinnovabili e
non.
3.Formulare
ipotesi per il
risparmio
energetico ed
analizzare
tecnologie
esistenti gi in
grado di
attuarlo.
4.Descrivere le
principali
caratteristiche
morfologiche e
funzionali degli
apparati.
5.Descrivere
levoluzione
biologica e le
diverse teorie.
6.Descrivere
formazione,
struttura ed
evoluzione della
Terra.
7.Confrontare e
illustrare le varie
teorie
sullevoluzione
dei continenti.
8.Sapere
riconoscere gli
effetti che
lintervento
delluomo pu
avere
sullambiente.
9.Individuare le
possibilit che
luomo ha per
ridurre o
eliminare alcuni
problemi
ambientali.

46

LINGUE STRANIERE
SCUOLA PRIMARIA
Classe I
Classe II
Classe III
Classe IV
Classe V
Ascoltare:
Ascoltare:
- Comprendere un saluto e semplici
- Comprendere istruzioni,
istruzioni
espressioni e frasi di uso
- Comprendere istruzioni, espressioni e
quotidiano se pronunciate
chiaramente e lentamente e
frasi di uso quotidiano pronunciate
identificare il tema generale di
chiaramente e lentamente.
un discorso in cui si parla di
Parlare (interazione orale)
- Rispondere ad un saluto, intonare semplici argomenti conosciuti (la scuola,
canzoni in lingua, anche associando parole e le vacanze, passatempi, i propri
gusti, ...)
movimenti.
Parlare (interazione orale)
- Interagire con un compagno per
- Interagire con un compagno
presentarsi, giocare e soddisfare bisogni di
o con un adulto con cui si ha
tipo concreto utilizzando espressioni e frasi
memorizzate adatte alla situazione, anche se familiarit per presentarsi,
giocare e scambiare semplici
formalmente difettose.
informazioni afferenti alla
Leggere (ricezione scritta)
- Riconoscere parole scritte di uso comune, storia personale, utilizzando
espressioni e frasi adatte alla
o con cui si familiarizzato oralmente,
situazione e allinterlocutore,
preferibilmente accompagnate da supporti
anche se a volte non connesse e
visivi.
formalmente difettose
- Comprendere biglietti di auguri, cartoline
- Sostenere ci che si dice o si
- Comprendere brevi testi e messaggi,
accompagnati da supporti visivi, cogliendo chiede con mimica e gesti
chiedendo eventualmente
parole e frasi con cui si familiarizzato
allinterlocutore di ripetere
oralmente.
Leggere (ricezione scritta)
Scrivere (produzione scritta)
- Comprendere brevi e
- Copiare e scrivere parole e semplici frasi
semplici
testi (cartoline,
attinenti alle attivit svolte in classe.
messaggi di posta elettronica,
lettere personali, storie per
bambini...) accompagnati
preferibilmente da supporti
visivi, cogliendo nomi familiari,
parole e frasi basilari
Scrivere (produzione scritta)
- Scrivere messaggi semplici e
brevi, come biglietti e brevi
lettere personali (per fare
auguri, per ringraziare o invitare
qualcuno, per chiedere notizie,
per raccontare proprie
esperienze...) anche se
formalmente difettosi, purch
siano comprensibili.

47

SCUOLA SECONDARIA I GRADO


Classe I
Classe II
Classe III
Ascoltare:
Ascoltare:
-Comprendere le informazioni -Comprendere in modo
principali di brevi messaggi
globale e dettagliato
orali su argomenti noti di vita
messaggi orali in lingua
quotidiana espressi con
standard, anche
articolazione lenta e chiara
attraverso i media, su
Leggere (ricezione scritta)
argomenti di interesse
Comprendere in modo
personale e relativi alla
globale brevi
testi scritti
vita quotidiana espressi
su argomenti relativi alla sfera con articolazione lenta e
personale e alla quotidianit
chiara
Leggere (ricezione scritta):
Parlare (interazione orale)
- Comprendere in modo
- Fare domande, rispondere,
globale e dettagliato testi
dare informazioni su
scritti di varia tipologia e
argomenti familiari
riguardanti la vita quotidiana e genere su argomenti di
interesse personale e
attivit consuete
relativi alla vita
Parlare (produzione orale)
quotidiana
- Produrre brevi testi orali su
Parlare (interazione orale)
argomenti noti di vita
- Interagire in brevi
quotidiana, anche utilizzando
conversazioni, su temi
supporti multimediali
anche non noti,
Scrivere (produzione scritta)
riguardanti gli ambiti
- Produrre espressioni e frasi
personali e la vita
scritte, collegate da semplici
quotidiana
connettivi, su argomenti noti
Parlare (produzione orale)
di vita quotidiana, anche
utilizzando strumenti
-Produrre testi orali di
telematici
varia tipologia e genere
su argomenti noti di
interesse personale e
sociale, anche
utilizzando supporti
multimediali
Scrivere (produzione scritta)
- Produrre brevi testi
scritti, di varia tipologia
e genere, attinenti alla
sfera personale e alla vita
quotidiana, anche
utilizzando strumenti
telematici

TECNOLOGIA
Classe I

Classe II

1.Mettere
in
relazione
le parti di
un
oggetto
con la
funzione
che esse
svolgono.
2.Seguire
istruzioni
duso.

1.Conoscere i
materiali pi
comuni e le
loro
caratteristiche.
2.Rilevare la
relazione tra
materiale,
forma e
funzione in
oggetti di uso
quotidiano.
3.Usare in
modo
appropriato
oggetti e
costruirli in
base a
procedure
assegnate.
4.Approfondire
i componenti
del computer e
iniziare
ad usarli.

SCUOLA PRIMARIA
Classe III
Classe IV
1.Classificare i
materiali in
base alle loro
caratteristiche.
2.Descrivere
un elemento
del mondo
artificiale e
collocarlo nel
contesto
duso.
3.Conoscere il
riciclaggio e il
riutilizzo di
materiali vari
per la
realizzazione
di oggetti.
4.Usare le
applicazioni di
videografica e
videoscrittura.

1.Rilevare le
funzioni, le
caratteristiche e
il
funzionamento
di un oggetto.
2.Conoscere il
valore del
recupero e
riutilizzo di vari
materiali per la
realizzazione di
oggetti con
funzioni
diverse.
3.Osservare
oggetti del
passato
rilevandone le
trasformazioni
subite nel
tempo.
4.Comprendere
e seguire le
istruzioni per
utilizzare
dispositivi di
uso comune.
5.Usare
applicazioni di
videoscrittura e
conoscere
internet.

Classe V
1.Individuare le
caratteristiche,
le funzioni e il
funzionamento
di una semplice
macchina.
2.Conoscere le
parti di un
oggetto e
denominarle.
3.Scegliere
materiali
adeguati per
realizzare
semplici
artefatti.
4.Comprendere
luso e il
funzionamento
di dispositivi
automatici di
uso comune.
5.Interpretare
segnali e
istruzioni e
renderli
operativi.
6.Usare
software di
videografica e
videoscrittura.
7.Ricercare
notizie in
enciclopedie
multimediali e
internet.

48

SCUOLA SECONDARIA I GRADO


Classe I
Classe II
Classe III
1.Saper
osservare la
realt.
2.Conoscere
e
comprendere
linguaggi
grafici,
simbolici,
cromatici e
loro uso
specifico.
3.Utilizzare
in modo
appropriato
gli strumenti
per
unordinata e
precisa
esecuzione
del lavoro.

1.Osservare ed
analizzare la
realt
riguardante
lambiente e
linterattivit
con luomo.
2.Rappresentare
graficamente un
oggetto
applicando le
regole delle
proiezioni
ortogonali e
assonometrie.
3.Eseguire il
lavoro grafico
con ordine e
precisione.
4.Riconoscere e
analizzare il
settore
produttivo di
provenienza
degli oggetti
presi in esame.

1.Conoscere
tecniche e
tecnologie.
2.Formulare
ipotesi per il
risparmio
energetico ed
analizzare le
tecnologie
esistenti gi in
grado di attuarlo.
3.Eseguire il
lavoro grafico
con ordine e
precisione.
4.Progettare e
realizzare
rappresentazioni
grafiche,
utilizzando
elementi del
disegno tecnico
o altri linguaggi
multimediali.

ARTE E IMMAGINE
Classe I
Esprimere
unesperienza
personale in
modo
graficopittorico
Raccontare
da
unimmagine
una
personale
esperienza
Collocare gli
elementi dello
schema
corporeo
Coordinare
occhio mano
Gestire lo
spazio
foglio
Sperimentare
la
formazione
dei
colori

SCUOLA PRIMARIA
Classe II
Classe III
Classe IV
Riconoscere un
ordine temporale
in
una breve
sequenza
di immagini
Disegnare alcune
immagini per
raccontare in
modo
cronologicamente
corretto
Utilizzare semplici
tecniche con
materiali a
disposizione

Osservare e
interpretare
le prime
immagini
della
storia
delluomo
Usare il
colore con
intenzione
ed
efficacia
Realizzare
una breve
sequenza
personale
Realizzare
un
manufatto

Riflettere su
alcuni
linguaggi
espressivi
quali: foto,
fumetto,
cartone
Usare diverse
tecniche per
raccontare
stati
danimo
Trasformare
unimmagine
in
modo
personale
Realizzare un
manufatto
Conoscere la
funzione del
museo
e le sue
caratteristiche

Classe V
1.Saper
utilizzare le
conoscenze e le
abilit relative
al linguaggio
visivo per
produrre varie
tipologie di
testi visivi
(espressivi,
narrativi,
rappresentativi,
comunicativi).
2.Saper
rielaborare in
modo creativo,
le immagini
con tecniche,
materiali e
strumenti
diversi.
3.Saper
osservare,
esplorare,
descrivere e
leggere le
immagini.
4.Saper
individuare i
principali
aspetti di
unopera darte.
5.Saper
riconoscere i
principali beni
artisticoculturali
presenti nel
proprio
territorio.
Riconoscere il
ruolo
delle scelte di
composizione e
cromatiche e
farne
una semplice
lettura
critica

49

SCUOLA SECONDARIA I GRADO


Classe I
Classe II
Classe III
1.Saper
utilizzare
utilizza gli
elementi
grammaticali
di base del
linguaggio
visuale per
osservare,
descrivere e
leggere
immagini
statiche e
messaggi in
movimento.
2.Utilizzare
le
conoscenze
sul
linguaggio
visuale per
produrre e
rielaborare in
modo
creativo le
immagini
attraverso
molteplici
tecniche di
materiali e di
strumenti
diversificati.
3.Leggere gli
aspetti di
alcune opere,
apprezza
opere darte.
4.Conoscere
i principali
beni
artisticoculturali.
5.Acquisire il
significato
dei pi
importanti
termini
specifici.

1. Consolidare,
approfondire e
potenziare la
conoscenza
degli elementi
del linguaggio
visuale
2.Approfondire
luso delle
tecniche ed
usare la
strumentazione
artistica in
modo adeguato.
3.Sviluppare
autonomia
operativa,
producendo
elaborati in
modo personale
e creativo.
4.Sviluppare la
capacit visuale,
percettiva e di
lettura del
codice visuale.
5.Conoscere il
legame fra arte
e contesto
storicoculturale e
leggerete
unopera darte.
6.Conoscere gli
aspetti del
proprio
territorio e del
Patrimonio
artistico
culturale.

1.Padroneggiare
gli elementi
della
grammatica del
linguaggio
visuale, legge e
comprende i
significati di
immagini
statiche ed in
movimento.
2.Usare il
linguaggio
visivo e le
tecniche in
modo personale
e idoneo a
raffigurare e
interpretare la
realt.
3.Realizzare un
elaborato
personale e
creativo
applicando le
regole del
linguaggio
visivo
utilizzando
tecniche e
materiali
differenti anche
con
lintegrazione di
pi media e
codici
espressivi.
4.Descrivere e
commenta
opere darte le
pi significative
sapendole
collocare nei
rispettivi
contesti storici,
culturali e
ambientali
utilizzando il
linguaggio
verbale
specifico.

MUSICA
SCUOLA PRIMARIA
Classe I
Classe II
Classe III
1.Usare la voce per riprodurre un semplice canto.
2. Coordinare la produzione vocale a gesti motori.
3.Usare lo strumentario ritmico per riprodurre fatti
sonori e semplici strutture ritmiche.
4.Eseguire in gruppo semplici brani vocali e /o
strumentali.
5.Inventare ed eseguire semplici ritmi su filastrocche.

SCUOLA SECONDARIA I GRADO


Classe IV
Classe V

1.Decodificare i pi semplici
elementi della grafia musicale.
2.Eseguire collettivamente e
individualmente brani vocali e/o
strumentali.
3.Ascoltare brani musicali di
culture, tempi e luoghi diversi.
4.Eseguire collettivamente e
individualmente brani vocali
curando lintonazione,
lespressione e linterpretazione.

50

Classe I

Classe II

Classe III

1.Riconoscere e
analizzare gli
elementi
costitutivi di una
semplice frase
musicale.
2.Scrivere con
notazione
codificata e non
una semplice
frase musicale
ascoltata e/o
improvvisata in
classe.
3.Riconoscere e
analizzare le
fondamentali
strutture del
linguaggio
musicale
mediante
composizioni
scelte come
paradigmatiche
di generi, forme
e stili delle
diverse epoche e
culture musicali.
4.Approccio alle
elementari
tecniche
esecutive degli
strumenti
didattici.
5.Riprodurre con
la voce, per
imitazione e/o
lettura brani
corali a una o pi
voci.

1.Riconoscere e
analizzare gli
elementi
costitutivi di una
semplice frase
musicale.
2.Scrivere con
notazione
codificata e non
una semplice
frase musicale
ascoltata e/o
improvvisata in
classe.
3.Riconoscere e
analizzare le
fondamentali
strutture del
linguaggio
musicale
mediante
composizioni
scelte come
paradigmatiche
di generi, forme
e stili delle
diverse epoche e
culture musicali.
4.Possedere le
elementari
tecniche
esecutive degli
strumenti
didattici.
5.Riprodurre con
la voce, per
imitazione e/o
lettura brani
corali a una o pi
voci

1.Riconoscere e
analizzare gli
elementi
costitutivi di un
periodo musicale.
2.Scrivere con
notazione
codificata e non
una frase
musicale ascoltata
e/o improvvisata
in classe.
3.Riconoscere e
analizzare
strutture del
linguaggio
musicale
mediante
composizioni
scelte quali forme
e stili delle
diverse epoche e
culture musicali.
4.Ampliamento
delle abilit
esecutive nelluso
degli strumenti
didattici.
5.Riprodurre con
la voce, per
imitazione e/o
lettura brani
corali anche in
forma di canoni

SCIENZE MOTORIE
Classe I
1.Prendere
coscienza della
globalit del
proprio corpo,
delle sue pareti e
delle sue
possibilit di
movimento.
2.Riconoscere la
destra e la
sinistra e saperle
utilizzare
adeguatamente
nei movimenti.
3.Riconoscere e
differenziare le
percezioni
sensoriali.
4.Sperimentare e
consolidare la
coordinazione
dei movimenti
naturali.
5.Organizzare in
modo spontaneo
il proprio
movimento nello
spazio in
rapporto agli
altri e agli
oggetti.
6.Adattare gli
schemi motori in
funzione di
parametri
spaziali e
temporali.

SCUOLA PRIMARIA
Classe II
Classe III
Classe IV
1.Conoscere lo schema
corporeo e utilizzare
consapevolmente le proprie
abilit motoria.
2.Controllare le fasi pi
elementari della respirazione.
3.Coordinare e collegare in
modo fluido il maggior
numero di movimenti naturali.
4.Coordinare la motricit del
corpo.
5.Variare gli schemi motori in
funzione di parametri di spazio
e tempo.
6.Orientare s e gli altri nello
spazio

Classe V

1.Acquisire consapevolezza
delle funzioni fisiologiche e dei
loro cambiamenti in relazione
allesercizio fisico.
2.Controllare gli equilibri
pasturali e dinamici per una
gestualit, anche sportiva, pi
efficace.
3.Muoversi in situazioni
complesse e nel gioco con
gesti coordinati ed efficaci.
4.Organizzarsi nello spazio e
nel tempo in situazioni
motorie complesse e di gioco.

51

SCUOLA SECONDARIA I GRADO


Classe I
Classe II
Classe III
1.Consolidare
gli schemi
motori di base.
2.Avvicinarsi
alla pratica dei
giochi sportivi.
3.Rispettare le
regole ed i
compagni.
4.Sapersi
confrontare
con gli altri.

1.Potenziare le
abilit motorie
nei vari giochi
sportivi.
2.Il gioco, lo
sport, le regole
e il
fair play.
3.Sicurezza e
prevenzione,
salute e
benessere.

1.Il corpo e la
sua relazione
con lo spazio e
il tempo.
2.Il fair play.
3.Conoscere e
applicare
correttamente
le regole dello
sport,
assumendo
anche il ruolo
di arbitro e
giudice di gara.
4.Sicurezza e
prevenzione,
salute e
benessere.

RELIGIONE CATTOLICA
Classe I
Lalunno
riconosce le
varie
dimensioni
della vita della
comunit nel
prendere
coscienza di s
e del valore
dello stare
insieme.
Individua i
segni religiosi,
espressioni
delle tradizioni
e della cultura,
presenti
nellambiente
in cui vive e
dal confronto
del proprio
ambiente con
alcune usanze
del Paese di
Ges possiede
una prima
conoscenza
dellinfanzia di
Ges.

SCUOLA PRIMARIA
Classe II
Classe III
Lalunno prende
coscienza della realt
religiosa anche
attraverso un primo
approccio alle altre
religioni. Acquisisce la
conoscenza dei
contenuti essenziali
del messaggio
evangelico di Ges di
Nazareth,
fondamento della
religione Cristiana, di
cui sa proporne una
contestualizzazione
storica, geografica,
politica e sociale.

Lalunno
conosce la
Bibbia come il
documento
della religione
Cristiana,
fonte
privilegiata per
la conoscenza
della storia
della salvezza e
comprende le
risposte che
essa presenta
alle domande
fondamentali
delluomo. Sa
accostarsi in
modo corretto
alla Bibbia nel
conoscere la
sua
formazione, la
struttura, i
generi letterari,
il linguaggio
simbolico e ne
comprende il
valore anche in
relazione alle
molteplici e
diverse
espressioni
darte cristiana.

Classe IV

Classe V

Lalunno
comprende il
fenomeno
religioso
mediante le
proprie
domande
espresse e i
concetti
fondamentali
entrambi
collegati al
termine
religione e
distingue la
specificit della
religione
Cristiana nella
figura di Ges
Cristo. Conosce
le caratteristiche
delle principali
religioni
presenti nel
mondo, sa
apprezzare le
espressioni e
porsi nei
confronti dei
credenti e non
in un
atteggiamento
di dialogo e di
rispetto.

Lalunno
individua le
fonti che
testimoniano la
storicit di
Ges e dai
Vangeli
comprende i
tratti salienti del
suo messaggio.
Conosce la
storia del
Cristianesimo
anche
attraverso le
testimonianze
presenti nel
territorio e sa
interpretare la
simbologia
cristiana. Sa
descrivere ,
riprodurre ed
interpretare
alcune opere
darte cristiane.

52

SCUOLA SECONDARIA I GRADO


Classe I
Classe II
Classe III
L'alunno aperto alla sincera ricerca della
verit e sa interrogarsi sul trascendente e
porsi domande di senso, cogliendo
l'intreccio tra dimensione religiosa e
culturale. A partire dal contesto in cui
vive, sa interagire con persone di
religione differente, sviluppando
un'identit capace di accoglienza,
confronto e dialogo;
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe
essenziali e i dati oggettivi della storia
della salvezza, della vita e
dell'insegnamento di Ges, del
cristianesimo delle origini. Ricostruisce
gli elementi fondamentali della storia
della Chiesa e li confronta con le vicende
della storia civile passata e recente
elaborando criteri per avviarne
unelaborazione consapevole;
Riconosce i linguaggi espressivi della fede
(simboli, preghiere, riti, ecc.), ne
individua le tracce presenti in ambito
locale, italiano, europeo e nel mondo
imparando ad apprezzarli dal punto di
vista artistico, culturale e spirituale;
Coglie le implicazioni etiche della fede
cristiana e le rende oggetto di riflessione
in vista di scelte di vita progettuali e
responsabili. Inizia a confrontarsi con la
complessit dell'esistenza e impara a
dare valore ai propri comportamenti, per
relazionarsi in maniera armoniosa con se
stesso, con gli altri, con il mondo che lo
circonda.

4. LA VALUTAZIONE
Al fine di favorire ulteriore trasparenza e nella certezza che conoscere i parametri di
valutazione costituisca un elemento importante a livello di motivazione e consapevolezza
degli alunni e in particolare delle famiglie, sono stati adottati i seguenti criteri:

4.1. SCUOLA PRIMARIA


VOTO

GIUDIZIO
Religione
Cattolica

DESCRITTORI

DIECI

OTTIMO

Conoscenza approfondita dei contenuti con capacit di rielaborazione;


ottima capacit di trasferire le conoscenze maturate; brillanti capacit
espositive e sicura padronanza dei linguaggi.

NOVE

DISTINTO

Conoscenza approfondita e personale dei contenuti disciplinari;


rielaborazione personale delle conoscenze; capacit di organizzazione dei
contenuti; soddisfacente capacit espositiva.

OTTO

BUONO

Sicura conoscenza dei contenuti; buona rielaborazione delle conoscenze;


buona capacit di comprensione e di operare; chiarezza espositiva e
propriet lessicale.

SETTE

DISCRETO

Conoscenza di gran parte dei contenuti; discreta rielaborazione delle


conoscenze e buon possesso delle stesse; capacit di risolvere semplici
problemi; adeguata propriet espressiva.

SEX

SUFFICIENTE

Conoscenza degli elementi basilari; sufficiente padronanza delle


conoscenze; capacit di riconoscere i problemi essenziali; sufficiente
propriet espositiva; uso di un linguaggio sufficientemente appropriato.

CINQUE

QUASI
SUFFICIENTE

Conoscenza lacunosa dei contenuti; scarsa padronanza delle conoscenze;


scarsa capacit dindividuazione dei problemi; incerta capacit espositiva e
uso di un linguaggio impreciso.

QUATTRO

NON
SUFFICIENTE

Insufficiente conoscenza dei contenuti con inadeguata padronanza delle


conoscenze. Carente capacit espositiva e utilizzo di un linguaggio
scarsamente funzionale.

53

4.2. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

VOTO

10

0-3

CONOSCENZE
DISCIPLINARIABILIT
SPECIFICHECOMPETENZE

PARTECIPAZIONE
E INTERESSE

IMPEGNO E
METODO
DISTUDIO

PROGRESSI
RISPETTO
ALLA
SITUAZIONE
DI PARTENZA

Padronanza e
completezza delle
conoscenze; pieno
sviluppo delle abilit
e delle competenze
Padronanza rilevante,
sviluppo delle abilit
e delle competenze

Partecipazione attiva;
interesse costante

Impegno sistematico
e preciso; metodo di
studio autonomo ed
efficace

Costanti e notevoli

Partecipazione attiva;
interesse costante

Costanti e rilevanti

Conoscenze
organiche
e complete; rilevante
sviluppo delle abilit
e delle competenze
Buon livello
nellacquisizione delle
conoscenze;
adeguato sviluppo
delle abilit e delle
competenze
Conoscenze
essenziali; sufficiente
sviluppo delle
abilit e delle
competenze

Partecipazione attiva;
interesse costante

Impegno
sistematico; metodo
di studio autonomo
ed efficace
Impegno costante;
metodo di studio
autonomo e
razionale

Partecipazione attenta e
interesse adeguato

Impegno abbastanza
costante; metodo di
studio
sostanzialmente
autonomo

Significativi

Partecipazione e
interesse accettabili

Impegno abbastanza
regolare; metodo di
studio non del tutto
autonomo ed
efficace, tendente
alla memorizzazione

Alcuni

Conoscenze parziali;
incerto sviluppo
delle abilit e delle
competenze

Partecipazione e
interesse discontinui

modesti

Gravi lacune
nellacquisizione delle
conoscenze e nello
sviluppo delle abilit

Partecipazione
discontinua e/o passiva;
interesse discontinuo o
scarso

Conoscenze molto
lacunose, quasi
nulle

Partecipazione passiva e
scarso interesse

Impegno
discontinuo; metodo
di studio in via di
acquisizione,
dispersivo e/o
superficiale
Impegno
discontinuo; metodo
di studio poco
strutturato,
approssimativo
Impegno molto
discontinuo e
disordinato;
nessuna autonomia
nello studio

54

Costanti e
significativi

pochi

nulli

4.2.1. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO (D.M. 5/2009)


La valutazione del comportamento viene espressa in decimi, concorre alla
valutazione complessiva dello studente ed attribuita dallintero Consiglio di classe
riunito per gli scrutini in base ai seguenti criteri:
frequenza e puntualit;
rispetto del regolamento dIstituto;
partecipazione attiva alle lezioni;
collaborazione con insegnanti e compagni;
rispetto degli impegni scolastici.
La valutazione si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende
anche gli interventi e le attivit educative posti in essere al di fuori di essa.
Il cinque viene attribuito in base alla normativa vigente e comporta la non ammissione
alla classe successiva o la non ammissione agli Esami di Stato.
Si precisa che:
il Consiglio di classe, nel determinare il voto di condotta, tiene conto dellinsieme dei
comportamenti posti in essere dallo studente durante il corso dellanno e dei progressi
ottenuti nelladeguarsi al rispetto delle regole della vita comunitaria.

VOTO

INDICATORI
Interesse e partecipazione attiva alle lezioni
Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche
Rispetto degli altri e dellistituzione scolastica

10

Ruolo propositivo allinterno della classe


Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico
Ottima socializzazione
Frequenza regolare
Costante partecipazione alle lezioni
Costante adempimento dei doveri scolastici
Equilibrio nei rapporti interpersonali

Rispetto delle norme disciplinari dIstituto


Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe
Frequenza regolare

55

Attenzione e partecipazione abbastanza regolari alle attivit scolastiche


Discreta puntualit nello svolgimento dei compiti assegnati
Osservazione non regolare delle norme relative alla vita scolastica

Episodico disturbo del regolare svolgimento delle lezioni


Presenza di qualche richiamo verbale da parte di uno o pi insegnanti
Partecipazione poco collaborativa al funzionamento del gruppo classe
Frequenza abbastanza regolare

Disinteresse per le varie discipline


Irregolare svolgimento dei compiti
Frequente disturbo dellattivit didattica con almeno 1 nota disciplinare sul diario di
classe comunicata alla famiglia

Richiami dellinsegnante per lo scarso rispetto nei confronti dei compagni e


dellIstituzione scolastica
Funzione negativa allinterno della classe
Episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico
Frequenza non sempre regolare assenze strategiche ritardi ripetuti

Completo disinteresse per le attivit didattiche


Comportamento scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni
Limitato rispetto per le attrezzature e le strutture della scuola
Assiduo disturbo delle lezioni con pi note sul diario di classe e/o ammonizione del

Dirigente scolastico
Funzione negativa nel gruppo classe
Frequenti ritardi
Scarsa frequenza

56

Mancato rispetto per il Dirigente scolastico, i docenti, il personale della scuola e i


compagni
Danneggiamento volontario di strutture e materiali
Reati o atti che mettano in pericolo lincolumit delle persone
Alla presenza di pi sanzioni disciplinari che abbiano comportato la sospensione dalle
lezioni per pi giorni
Non ammissione alla classe successiva.

La certificazione delle competenze


La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo
dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la
partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione. Sulla base dei traguardi
fissati a livello nazionale, le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la
padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli
studenti verso la scuola del secondo ciclo.

Il Sistema Nazionale di Valutazione


LIstituto partecipa alle indagini del sistema di valutazione nazionale (INVALSI) e,
previa approvazione da parte del Collegio, ad eventuali ricerche internazionali.
Le prove vengono somministrate in orario curricolare secondo modalit e tempi
stabiliti dallINVALSI stesso; solo per le III classi della Scuola Secondaria di I grado, tali
prove costituiscono un momento di valutazione reale e pertanto concorrono alla
formulazione del voto dellEsame di Stato del primo ciclo.

Lautovalutazione distituto: per una scuola di qualit


Il Regolamento del Sistema Nazionale di Valutazione in materia distruzione e
formazione (D.P.R.n80/2013), ha introdotto importanti cambiamenti per le scuole,
sancendo la rilevanza del rapporto tra valutazione e autovalutazione e del nesso che c tra
valutazione e miglioramento.
In vista di questi cambiamenti, rispettando e rispecchiando le caratteristiche della
societ attuale, sempre pi plurilinguistica e multiculturale, si intende migliorare la nostra
Istituzione scolastica attraverso un confronto tra punti di vista interni ed esterni alla
scuola. Vogliamo far emergere i punti di forza e i punti di debolezza della scuola, in vista
57

di un costante aggiornamento nellorganizzazione e nella progettazione dIstituto: ci vuole


a tal fine una conoscenza dei punti di criticit, intesi anche come forma positiva di crescita
e di dialogo che ci permetta di conoscerci.
Il miglioramento della scuola riguarda numerosi aspetti che sintrecciano con i principi
generativi, con le finalit strutturali e con gli obiettivi del Piano dellOfferta Formativa
(POF); laspetto centrale, per, deve sempre riguardare quelle che sono le attivit
principali della scuola e cio i processi dinsegnamento e di apprendimento in sinergia con
leducazione allascolto.
Alla popolazione scolastica interna ed esterna a tal fine, verranno somministrati
questionari in forma anonima, che permetteranno di comprendere quali strumenti e
procedure potranno essere utilizzati per raggiungere il miglioramento futuro. Quella
del miglioramento sar una sfida per permettere al nostro Istituto Scolastico di riflettere
su se stesso e alle comunit di rafforzare politiche di coesione, costruzione didentit e
senso di appartenenza.
I dati raccolti tramite i questionari verranno elaborati e raccolti allinterno di un
rapporto di autovalutazione, messo a disposizione dellutenza. A ci seguir il piano di
miglioramento del nostro Istituto Scolastico, a partire dal 2015/16.
La valutazione e lautovalutazione dIstituto ci condurranno verso uninnovazione in
riferimento al contesto organizzativo, didattico, decisionale, per migliorare la scuola in
relazione al territorio in cui essa inserita.
Il contesto in cui opera la nostra scuola piuttosto eterogeneo, con situazioni socioeconomiche e culturali diverse tra loro. L Istituto Comprensivo Damasiano infatti
situato nel Municipio XI (ex. Municipio XV).
Il Municipio XI con la sua conformazione topografica molto estesa, articolato in
quartieri, le cui realt, alcune paragonabili per numero di abitanti a cittadine di provincia,
sono sorte in periodi storici diversi con lintento di rispondere ad esigenze specifiche di
quel particolare momento, il che ne ha connotato la composizione sociale nonch
laspetto urbanistico. Ciascuna zona ha caratteristiche sociali, economiche e urbanistiche
intrinseche e assai diverse, dal quartiere Marconi, attiguo al centro storico, a Ponte
Galeria, confinante a sud-ovest con il comune di Fiumicino. Tale carattere variegato del
contesto, costituisce al tempo stesso ricchezza e complessit.
Lutenza dellIstituto Comprensivo Damasiano si concentra prevalentemente nelle
zone Colle del sole, Muratella e Monte delle Capre. Luoghi di aggregazione e
socializzazione privilegiati in queste zone risultano essere prevalentemente le istituzioni
scolastiche, le parrocchie, i centri sociali e sportivi, le strutture per spettacoli e le strutture
di interesse archeologico presenti sul territorio.
Per numerose famiglie per proprio la scuola ad essere lunico contesto per
elaborare le conoscenze, a rappresentare un luogo di crescita e di confronto sociale e
culturale al di fuori del proprio nucleo familiare. Diventa pertanto essenziale collaborare
tutti rispetto alle scelte da operare, nellottica di migliorare sempre di pi la scuola in cui
viviamo in modo che diventi, sia e rimanga una scuola di qualit.

58

Potrebbero piacerti anche