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I Gruppi
Un Gruppo G e` un insieme di elementi g1 , g2 , g3 ..... (forse un fisico
preferirebbe dire di un insieme di trasformazioni) che deve
essere dotato di una legge di composizione, (detta moltiplicazione e
che indicheremo con m), che ha le seguenti propriet`a
Chiusura: se g1 G e g2 G, anche m(g1 , g2 ) G
Associativa: m(g1 , m(g2 , g3 )) = m(m(g1 , g2 ), g3 )
contenere i seguenti elementi:
Lidentit`a e, tale che m(e, g) = m(g, e) = g, g G
Come sono state definite le funzioni di numeri reali (complessi) [cio`e una
ben definita legge che associa ad un numero reale (complesso) uno o pi`u
altri numeri reali (complessi)], cos` si pu`o definire una funzione (una
applicazione) che associ ad un elemento di un gruppo uno o pi`u elementi
di un altro gruppo.
Una applicazione : G1 G2 e` chiamata omeomorfismo se
g1 (g1 )
g1 (g1 )
{g1 , g1 } G1
implica che
In particolare,
Breve Legenda
Le notazioni utilizzate per indicare i vari gruppi sono costruite per indicare
le propriet`a rilevanti del gruppo.
G generale
S speciale, il determinate della rappresentazione matriciale di un
generico elemento e` uguale a 1
L lineare il generico elemento agisce su uno spazio lineare
O ortogonale, GT G = I, il prodotto del trasposto di un elemento
per lelemento stesso e` uguale a 1 (conservazione del prodotto
scalare, generalizzazioni dallo spazio euclideo a metriche non
definite)
R nella rappresentazione matriciale di un generico elemento vi
sono soltanto numeri reali reali
C nella rappresentazione matriciale di un generico elemento vi
sono soltanto numeri complessi
U il generico elemento e` unitario, G G = I
(n) dimensione dello spazio Rn , su cui agisce la rappresentazione
fondamentale. Per spazi a metrica non definita si ha la notazione
(m, n), dove nella metrica avr`o m segni negativi e n segni positivi, o
viceversa a secondo della convenzione adottata (p.e. per lo spazio di
Minkowski si ha (3, 1))
Gruppi di Lie
Un Gruppo di Lie e` un gruppo continuo i cui elementi sono funzioni
analitiche (continue e infinitamente differenziabili), di un numero finito di
parametri (1 , 2 , ..., n ). Hanno un particolare rilievo i gruppi di Lie
connessi, poich`e grazie alla propriet`a di analiticit`a, si pu`o connettere con
` a qualsiasi altro elemento del gruppo.
continuit`a lelemento IDENTITA
Un gruppo di Lie connesso avr`a un numero infinito di elementi in un
intorno dellidentit`a. In particolare, sono di rilievo per le applicazioni in
Fisica (poich`e devono avere sicuramente una rappresentazione matriciale e
si connettono univocamente allidentit`a) i gruppi di Lie che dipendono
linearmente dai parametri (/i 6= 0), per piccoli valori degli stessi. In
questo caso, quando si e` infinitesimalmente vicini allidentit`a si ha
lim
piccolo
~
~
g 1 + ~
T
dove
i parametri (reali o complessi) {i }, con i = 1, 2, ..., N , sono
parametri continui. Il gruppo si dice compatto se i parametri variano
in un intervallo chiuso e limitato. Esempi: Rotazioni compatto;
Traslazioni non compatto
N : e` la dimensione del gruppo di Lie in esame,
Linsieme di operatori {Ti } {ig/i |
~ =0 }, con
i = 1, 2, ..., N , sono chiamati generatori del gruppo di Lie in
esame
h
i
~ ~ n
~
T
g(~
) = lim 1 + T = exp ~
n
n
N.B. Dora in poi con gruppi di Lie ci riferiremo a gruppi di Lie che si
possono esponenziare
~
~
= exp ~
T
=
U = exp ~
T
h
i
~
= exp ~
T = U 1
10
11
x
cos
sin 0
x
C
C B
C B
B
B y C = B sin cos 0 C B y C = Rz
A
A @
A @
@
z
0
0
1
z
13
x
C
B
B y C
A
@
z
RT
z
cos
B
B sin
@
0
sin
cos
0
C
0 C
A=
1
B x C
C
(x )2 + (y )2 + (z )2 =
x y z B
@ y A=
z
x
C
B
B
RT
R
z@ y C
z
A=
z
= x2 + y 2 + z 2 RT
z Rz = I
14
dove T3 e` una matrice hermitiana che pu`o essere diagonalizzata con una
opportuna trasformazione di similitudine S
0
1
0
1
1 0
0
0
1 0
B
C 1
B
C
B
C
B
= @ 0 0
T3 = S @ 1 0 0 A S
0 C
A
0
0 0
0 0 1
Se si esegue una analisi simile per il caso generale si ottiene che
R(, , ) = exp [T1 + T2 + T3 ]
dove
0
0
B
T1 = B
@ 0
0
0
0
1
C
1 C
A,
0
0
B
T2 = B
@ 0
1
0
0
0
1
0
0
1
C
C
A
15
[T1 , T2 ] = T3
[T2 , T3 ] = T1
[T3 , T1 ] = T2
Identit`a di Jacobi
[Ti , Tk ] = ikj Tj
16
17
P
(a = exp n n Tn )
"
#
X
det(a) = exp
n T r (Tn ) = 1
n
19
Rappresentazioni di un Gruppo
Finora abbiamo considerato lazione delle rotazioni sugli elementi di uno
spazio euclideo tridimensionale (linsieme delle coordinate cartesiane
{x, y, z}). Ora generalizzeremo lo spazio su cui gli elementi del gruppo
agiscono. Di particolare rilievo e` lazione sugli elementi di uno spazio
vettoriale lineare, che sta alla base del linguaggio matematico utilizzato in
Meccanica Quantistica. Per essere concreti la domanda a cui vogliamo
rispondere, p.e. prendendo in esame il gruppo delle rotazioni, e` :
Se applichiamo una rotazione (3D) alle coordinate, {x, y, z}, come si
trasforma la funzione donda, (x, y, z), del sistema quantistico in esame
? Come sar`a rappresentata la trasformazione che agisce nello spazio
(infinito dimensionale) di Hilbert degli stati |i?
Consideriamo un elemento g del gruppo G. Se allelemento g possiamo far
corrispondere (unapplicazione) lazione di una trasformazione, lineare ed
invertibile, che agisce su un vettore, che appartiene ad uno spazio vettoriale
lineare a N dimensioni (con N finito), allora avremo una corrispondenza
tra lelemento g e la sua rappresentazione matriciale N N , G.
1
0
x1
C
B
B x2 C
C
B
C
B
g G B x3 C
C
B
C
B
@ ... A
xN
Per ottenere hr~ |U|r~ 1 i ricordiamo che per ipotesi abbiamo una quantit`a
scalare, cio`e
hr~ | i = (r~ ) = (~
r) = h~
r|i.
Analizziamo questa relazione per una rotazione infinitesima attorno
allasse z,
~
~
~
hr~ | i = (r~ ) = (~
r) = (R1
z r ) (r iT3 r )
(x + y , y x , z)
~
~
(r )
(r )
~
(r ) + y
x
=
x
y
= (r~ ) + y x (r~ ) =
x
y
(r~ )
= 1 x y
y
x
exp [L3 ] (r~ ) = exp [L3 ] hr~ |i =
Z
=
dr~ 1 exp [L3 ] (r~ r~ 1 )hr~ 1 |i =
Z
=
dr~ 1 exp [L3 ] hr~ |r~ 1 ihr~ 1 |i =
Z
=
dr~ 1 hr~ |U|r~ 1 ihr~ 1 |i = hr~ |U|i
R
avendo usato lo completezza dr~ 1 |r~ 1 ihr~ 1 | e
L3 = i [x /y y /x]. Quindi la rappresentazione cercata e`
hr~ |U|r~ 1 i = exp [L3 ] hr~ |r~ 1 i = exp [L3 ] (r~ r~ 1 )
e ci permette di descrivere una trasformazione attiva da |i a | i (vettori
di uno spazio funzionale), avendo fissato il sistema di riferimento.
hr~ | i = hr~ |U|i
22
B
B
B
B
T3 = B
B
B
@
mmax
...
mmax 1
...
...
...
...
...
...
mmax + 1
...
mmax
23
1
C
C
C
C
C
C
C
A
Un generico vettore dello spazio su cui opera D si potr`a scrivere nel modo
seguente: d~ {~a, ~b, ~c}, dove ~a al sottospazio su cui opera A, ~b al
sottospazio su cui opera B e ~c al sottospazio su cui opera C.
26
27
Commenti:
Se un certo sistema gode di una certa propriet`a di simmetria (segnalata
sperimentalmente dallesistenza di multipletti), vedremo che i seguenti
passaggi logici ci permetteranno una analisi astratta di enorme potenza
predittiva.
Trovare il gruppo di trasformazioni associato alla simmetria in esame
Trovare tutte le rappresentazioni irriducibili (o meglio darne la
catalogazione)
Le autofunzioni corrispondenti alle varie rappresentazione
irriducibili sono le uniche autofunzioni permesse per il sistema che
gode della simmetria in esame.
Questa catena logica, a volte seguita anche per simmetrie che si
manifestano solo in modo approssimato, permette eventualmente di
predire lesistenza di multipletti ancora non osservati, e/o membri di un
certo multipletto non ancora visti, individuando i numeri quantici che li
identificano.
Da ricordare: per un gruppo di Lie potremmo indifferentemente discutere
delle rappresentazioni degli elementi del gruppo o delle rappresentazioni
dei generatori, grazie allesponenziazione che lega i due insiemi
28
Esempio: SU(2)
Il generico elemento di SU(2) e` unitario con det = +1, quindi i tre
generatori sono hermitiani e a traccia nulla, e si indicano, come e` ben
noto, con {Sx , Sy , Sz }. Lalgebra ha dimensione 3 ( n2 1), e rango 1
( n 1), cio`e i generatori commutano solo con se stessi, poich`e
verificano le seguenti regole di commutazione (si somma sugli indici
ripetuti)
`
[Si , Sj ] = ijk Sk
ijk tensore di Levi Civita
e lidentit`a di Jacobi
x = @
1
A
y = @
29
1
A
z = @
1
A
X ()2n
X ()2n+1
2n
=
z + z
z2n =
(2n)!
(2n + 1)!
n
n
2n
2n+1
X
X
n
n
+ z
=
(1)
(1)
=I
(2n)!
(2n
+
1)!
n
n
= I cos + z sin
30
h 1 i
Per ottenere la rappresentazione coniugata D 2
si devono costruire i
y y y = (y )
y z y = (z )
=
| 2 , 2 i| 2 , 2 i
C
B
1 1 1
1
B 12 =
| 2 , 2 i| 2 , 2 i C
C
B
C
B
1
1 1 1
B 21 =
| 2 , 2 i| 2 , 2 i C
A
@
1 1
1
1
22
= | 2 , 2 i| 2 , 2 i
ovvero un tensore a due indici, ij = i j (i, j = 1, 2)
31
1 1 1
1
1
1
1 1 1
1
1 1 1
>
>
| 2 , 2 i| 2 , 2 i + | 2 , 2 i| 2 , 2 i
>
>
2
<
< | 2 , 2 i| 2 , 2 i
>
>
>
>
: 1 1 1 1
: 1
1 1 1
| 2 , 2 i| 2 , 12 i | 21 , 12 i| 21 , 12 i
| 2 , 2 i| 2 , 2 i
2
33
34
35
Esempio: SU(3)
Lo studio di SU(3) e` una generalizzazione di quanto abbiamo visto per
SU(2). Si passa da unalgebra di rango 1 ad unalgebra di rango 2, e
quindi avremo due generatori diagonalizzabili simultaneamente e due
operatori di Casimir. Inoltre avremo maggiore libert`a nel costruire i
multipletti, poich`e la rappresentazione coniugata non coincide con quella
fondamentale. Questa propriet`a gioca un ruolo essenziale
nellapplicazione alla fisica adronica di SU(3) (particelle/antiparticelle).
Per poter avere delle rappresentazione unitarie con det = +1, come al
solito i generatori devono essere Hermitiani e a traccia nulla. Lalgebra ha
dimensione 8 = 32 1 e rango 2 = 3 1. Nella letteratura, gli 8
generatori di SU(3) sono indicati con Fi con i = 1, 8 (F-spin). Le regole
di commutazione sono date da (si somma sugli indici ripetuti)
[Fi , Fj ] = fijk Fk
Le costanti di struttura fijk , come nel caso del tensore di Levi-Civita per
SU(2) sono totalmente antisimmetriche, cio`e fijk = fjik = fikj . I
valori espliciti per le componenti indipendenti e non nulle, sono 9
ijk
fijk
123
147
1/2
156
-1/2
246
1/2
257
1/2
345
1/2
367
-1/2
3/2
3/2
458
678
37
=
1 = B
0
0 C
2
A
@
@ 1 0 0 A
0
0
0
0 0 0
0
1
B
3 = B
@ 0
0
0
1
0
0
B
5 = B
@ 0
0
B
7 = B
@ 0
0
0
0
C
0 C
A
0
C
0 C
A
0
0
0
C
C
A
0
0
B
4 = B
@ 0
1
0
0
B
6 = B
@ 0
0
0
1
1 B
8 = B
0
3@
0
38
0
0
0
C
0 C
A
0
C
1 C
A
0
0
1
1
C
C
A
T ri = 0
Normalizzazione : T ri k = 2i,k
Le regole di anticommutazione sono date da
4
i,j I + 2 dijk k
3
e` totalmente simmetrico con 16 componenti indipendenti
{i , j } =
Il tensore dijk
ijk
dijk
118
dijk
1/ 3
355
1/2
146
1/2
366
-1/2
157
377
228
1/2
1/ 3
247
-1/2
558
256
668
338
1/2
1/ 3
344
1/2
888
-1/2
-1/2 3
-1/2 3
-1/2 3
-1/2 3
-1/ 3
ijk
448
778
i = @
1
A
X
i
i Fi
T3 = F3
= T32 + 2T3 +
3 2
Y + T T+ + V V+ + U+ U
4
40
41
2/3
1/3
T3
-1
-1/2
1/2
-1/3
1/3
T3
-1
-1/2
1/2
-1/3
-2/3
-1
-1/2
1/2
T3
-1/3
-1
-1
2/3
2/3
-1/2
1/2
T3
-1
-1/2
1/2
-1/3
-1/3
-1
-1
T3
-1
-1/2
1/2
T3
-1/3
-1
-1
2/3
2/3
-1/2
1/2
T3
-1
-1/2
1/2
-1/3
-1/3
-1
-1
45
T3
3A
3A = 3 +
6A
3
3A = 1A + 8M A
3 6S = 8M S + 10S
Per i barioni
3 3 3 = [
3A + 6S ] 3 = 1A + 8M A + 8M S + 10S
46
47
Il Gruppo di Poincare
Il gruppo di Poincare riveste un ruolo fondamentale nella classificazione
degli stati di singola particella (cio`e senza considerare le possibili
simmetrie interne a parte lo spin) in Meccanica Quantistica Relativistica.
Infatti, alcune delle rappresentazioni irriducibili unitarie (o trivialmente
unidimensionali o necessariamente infinito dimensionali, poich`e il gruppo
e` non compatto) sono utilizzate per rappresentare quello che si e` osservato
in natura, finora: i) particelle massive con spin intero o semintero (rapp.
infinito dimensionali), ii) particelle con massa nulla ed elicit`a h (rapp.
unidimensionali, ma con possibile estensione a = h se la parit`a e`
conservata).
Per definire il gruppo di Poincare, P, o gruppo di Lorentz inomogeneo,
dobbiamo introdurre i) il gruppo delle traslazioni nello spazio
quadridimensionale di Minkowski (gruppo non compatto), e ii) il gruppo
di Lorentz omogeneo, O(3, 1) (gruppo non compatto). Questo gruppo e`
una generalizzazione del gruppo ortogonale O(n) (compatto) che,
ricordiamo, trasforma i vettori di uno spazio euclideo Rn , lasciando
invariato il prodotto scalare, cio`e
~
xy
~ = x1 y1 + x2 y2 + x3 y3 + ......xn yn = ~
x y
~
con i) y = Ay, x = Ax e ii) A O(n) una matrice n n.
Ricordiamo che la matrice A pu`o avere det = +1, ed allora si parler`a di
rotazioni proprie e si avr`a il gruppo SO(n) (connesso alla identit`a),
oppure avere det = 1, e in questo caso si avr`a il sottogruppo che
contiene le inversioni.
La non compattezza di O(3, 1) e` generata dal fatto che il tensore metrico
contiene sia segni positivi che negativi (quindi x4 i x4 ,
cos() cosh() e sin() sinh() con [0, 2] e
< < ).
48
50
i
L , K = iijn K n
K , K j = iijn Ln
i j
L , L = iijn Ln
Il segno negativo nel primo commutatore e` legato alla metrica dello spazio
di Minkowski. Opportune combinazioni lineari di boosts e rotazioni
portano ad individuare due subalgebre di SU(2), e quindi lalgebra del
gruppo di Lorentz proprio diventa lalgebra di SU(2) SU(2).
~ eK
~ si pu`o introdurre un generatore tensoriale
Al posto di L
antisimmetrico M (6 componenti indipendenti), dato da
M 0i = K i = M i0
M ij = ijk Lk
~ K
Il gruppo di Poincare, P, o gruppo inomogeneo di Lorentz, e` il prodotto
semi-diretto del gruppo di Lorentz omogeneo O(3, 1) e il gruppo abeliano
delle traslazioni T(a) (a e` il valore della traslazione spazio-temporale:
x = T(a)x = x + a ), cio`e
P O(3, 1) T(a).
Il gruppo e` non compatto !! Inoltre contiene un sottogruppo abeliano
(T(a)), quindi non e` semi-semplice.
Il gruppo proprio di Poincare e` costituito da infiniti elementi dati dal
~
~
prodotto t(a) (,
~ ), con t(a) T(a) e (,
~ ) gruppo proprio di
Lorentz. Gli elementi di T(a) sono t(a) = exp [ia P ] con P i
generatori delle traslazioni.
51
1
x =
x = I ia P + i M
2
[I ia P ]
[I + i M ] x
= (g P g P )
M ,P
i
h
= (g M + g M g M g M )
M ,M
~ W
~
C2 = W W = [W 0 ]2 W
M = x P x P + S
= 1 ia P + i 12 M
53
(1)
Per particelle massive (p2 > 0 e p0 > 0), nel sistema di quiete
(p0 = m e p
~ = ~0)
~ J|m,
~
~0; jjz i = 0
W 0 |m, ~0; jjz i = P
54
dim. RU I
dettagli
> 0
, |m, ~0, j, jz i
= 0
= 0
< 0
1, |hi
, |c hi
55
56
57