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LETTERA ALLE FAMIGLIE

D E L L U N I T A P A S T O R A L E

DI

CAPEZZANO P.re - MONTEGGIORI - S. LUCIA


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N 704

12 APRILE 2015

II SETTIMANA DI PASQUA - LITURGIA DELLE ORE II SETTIMANA

UNA DOMENICA E UN ANNO SULLA MISERICORDIA


Come noto, qualche settimana fa il papa ha indetto a sorpresa un Anno Santo
straordinario. Egli parla spesso dell'infinita misericordia di Dio, che tende le sue
braccia a tutti e, se accoglie qualcuno con maggior calore, proprio chi della sua
misericordia ha pi bisogno. L'imminente giubileo trae motivo da questo suo
ripetuto richiamo: ecco perch l'ha voluto chiamare Anno Santo della Misericordia.
Su questo aspetto del Dio Padre di misericordia aveva insistito anche Giovanni
Paolo II, il quale aveva voluto denominare quella di oggi "domenica della divina
misericordia" per ricordare che i fatti pasquali appena celebrati sono i segni, anzi
la suprema espressione della bont di Dio verso di noi.
Se guardiamo al vangelo odierno, tuttavia, vien da denominare questa la domenica
di Tommaso. I fatti sono noti. Poche ore dopo essere risorto, Ges si presenta agli
apostoli, vince il loro stupore mostrando le piaghe delle mani e del costato e,
quando li vede gioiosi per averlo ritrovato vivo, dice: "Pace a voi. Come il Padre
ha mandato me, anch'io mando voi.".
Dal gruppo assente in quel momento l'apostolo Tommaso, il quale, quando in
seguito gli altri gli riferiscono l'accaduto, si rifiuta di credere. Otto giorni dopo,
quindi come oggi, "i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche
Tommaso. Venne Ges, a porte chiuse, stette in mezzo e disse a Tommaso: Metti
qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e
non essere incredulo, ma credente!" Tommaso, possiamo immaginare stravolto da
un'esperienza senza pari, risponde con un'esclamazione che dice tutto: "Mio
Signore e mio Dio!" E Ges conclude con uno sguardo al futuro: "Perch mi hai
veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto".
Queste ultime parole riguardano gli uomini dei secoli a venire, sino al presente.
Sono per noi.

IL SEGNALE
Un giovane era seduto da solo nell'autobus; teneva lo sguardo fisso fuori del
finestrino. Aveva poco pi di vent'anni ed era di bell'aspetto, con un viso dai
lineamenti delicati.
Una donna si sedette accanto a lui. Dopo avere scambiato qualche chiacchiera a
proposito del tempo, caldo e primaverile, il giovane disse, inaspettatamente: Sono
stato in prigione per due anni. Sono uscito questa mattina e sto tornando a casa.
Le parole gli uscivano come un fiume in piena mentre le raccontava di come fosse
cresciuto in una famiglia povera ma onesta e di come la sua attivit criminale avesse
procurato ai suoi cari vergogna e dolore. In quei due anni non aveva pi avuto
notizie di loro. Sapeva che i genitori erano troppo poveri per affrontare il viaggio
fino al carcere dov'era detenuto e che si sentivano troppo ignoranti per scrivergli.
Da parte sua, aveva smesso di spedire lettere perch non riceveva risposta.
Tre settimane prima di essere rimesso in libert, aveva fatto un ultimo, disperato
tentativo di mettersi in contatto con il padre e la madre. Aveva chiesto scusa per
averli delusi, implorandone il perdono.
Dopo essere stato rilasciato, era salito su quell'autobus che lo avrebbe riportato nella
sua citt e che passava proprio davanti al giardino della casa dove era cresciuto e
dove i suoi genitori continuavano ad abitare.
Nella sua lettera aveva scritto che avrebbe compreso le loro ragioni. Per rendere le
cose pi semplici, aveva chiesto loro di dargli un segnale che potesse essere visto
dall'autobus. Se lo avevano perdonato e lo volevano accogliere di nuovo in casa,
avrebbero legato un nastro bianco al vecchio melo in giardino. Se il segnale non ci
fosse stato, lui sarebbe rimasto sull'autobus e avrebbe lasciato la citt, uscendo per
sempre dalla loro vita.
Mentre l'automezzo si avvicinava alla sua via, il giovane diventava sempre pi
nervoso, al punto di aver paura a guardare fuori del finestrino, perch era sicuro che
non ci sarebbe stato nessun fiocco.
Dopo aver ascoltato la sua storia, la donna si limit a chiedergli: Cambia posto con
me. Guarder io fuori del finestrino.
L'autobus procedette ancora per qualche isolato e a un certo punto la donna vide
l'albero. Tocc con gentilezza la spalla del giovane e, trattenendo le lacrime,
mormor: Guarda! Guarda! Hanno coperto tutto l'albero di nastri bianchi.
Siamo pi simili a bestie quando uccidiamo.
Siamo pi simili a uomini quando giudichiamo.
Siamo pi simili a Dio quando perdoniamo.

Tu ci perdoni sempre.
Tu ci dai sempre
la possibilit di essere nuovi
e di ricominciare da capo.
Allora anche noi
dobbiamo perdonare
gli amici che ci lasciano,
a quelli che parlano male di noi,
a quelli che non mantengono
gli impegni presi insieme.
Tu ci perdoni sempre.
Allora nessuno deve mai
chiudere con un fratello.
Mai disperare che il bene
la spunti sui difetti.
Allora mai dobbiamo aspettare
che incomincino gli altri.
Tu ci perdoni sempre.
Allora nessuno di noi
deve mai stancarsi
di ricominciare,
di ridare fiducia,
di risalire la china
delle delusioni.
Tu ci perdoni sempre
e non ti stanchi mai di noi.

CALENDARIO DELLA SETTIMANA


DOMENICA 12 APRILE
Sante Messe: Ore 8,30 - 11
Ore 10 a Santa Lucia
GIORNATA DI RITIRO PER I CRESIMANDI
Ore 14,30
Pomeriggio Insieme
LUNEDI 13
Ore 9,15
Pulizia dei locali dellOratorio
Ore 21
Giovani - Giovanissimi Dopo Cresima
MARTEDI 14
Ore 21
In ascolto della parola di Dio
MERCOLEDI 15
Ore 21
Riflessione sul Vangelo presso
Parducci Massimo Via Bucine 29
Lorenzi Elisabetta - Via XII Agosto 29
Lari Silvano - Via Masini 30
GIOVEDI 16
Ore 21
Riflessione sul Vangelo presso
Lari Pierina - Via Pennelle 3
VENERDI 17
Ore 21
Confessione comunitaria per Cresimandi,
Genitori e padrini
SABATO 18
Ore 14,30
Pulizia della Chiesa
Ore 16,30
Confessioni
Ore 18
Santa Messa Festiva
DOMENICA 19 APRILE
Sante Messe: Ore 8,30
N.B. Ore 10,30 Sar presente il nostro Vescovo per la
Celebrazione del sacramento della Cresima
Santa Lucia ore 10 - Monteggiori ore 18
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1 MAG G I O 2 0 1 5 - G I TA A
DELTA DEL PO E ABBAZIA DI POMPOSA
Ore 06:00 partenza da Capezzano Pianore
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE 75,00
PER INFORMAZIONI: CENTRO MISSIONARIO CAPEZZANO PIANORE SABATO POMERIGGIO E DOMENICA
MATTINA TEL: 0584/913617

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