ANDREIDE VI ERA (04-04-2014)

Passeggero, davanti a un vetro

Puntino nero, agile scatto
Non cursore, n vibrazione
Sol esserino, vola prigioniero

Apro uno spiffero, soffio leggero

Volo verso il Sol, senza frazione
Anima, ruolo, status di fatto
Non lo interessano, mai torna indietro

Ed io li dietro, incauto
Penso al mio destino
Meschino, cos fino e fiero
Rispettoso, cavalier su destiero
Solo una caduta, incrina il teschio
Nessun rispetto, per un qualsiasi dispetto
Non tamo, non tassumo. Non promuovo
Questo modo, senzalcuno snodo
Disteso tra i fiori, ci star anchio
E quindi? Tra tanti sguardi, qualche cuore smuovo

Per poco tempo

Sar cos, invidiavo le mosche
Libere di finire, con lieve percezione
Danima-le su una torta o un piccione.

Per poco tempo

Sar cos, Andreide Da(vi)de Pass(era)

No, non solo, lo sono, ancora

Nel nome di mio padre, lo sono sempre stato
Ci che pi non sar, malaugurato fato
Androide, vittima dei giudizi.

Non solo io, schiavo dei vizi

Tutti, umani nella schiera
Dite grazie al Vostro Padre, perch
vi accoglier, a s per ogni era.