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Guida applicativa alle attivit extraprofessionali dei dipendenti statali

Massimiliano Acerra

www.doppiolavoroautorizzato.it
Pubblicazioni specialistiche operative e applicative di riferimento:

Guida alle attivit extraprofessionali dei dipendenti


pubblici appartenenti alle forze armate.
TGBook Editore

Guida alle attivit extra-istituzionali di tutti i


dipendenti pubblici a ordinamento civile.
TGBook Editore

Il sito per lassistenza diretta ai dipendenti statali.

Guida applicativa alle attivit extraprofessionali dei dipendenti statali


Massimiliano Acerra

GUIDA APPLICATIVA ALLE ATTIVITA


EXTRAPROFESSIONALI DEI DIPENDENTI
STATALI
Edizione 2014
Organigramma della guida:
Introduzione
1.
2.
3.
4.
5.
6.

Presupposti principali
Delineare la fattibilit e la compatibilit di unattivit extra
Autorizzazione
Aspetti fiscali e contributivi migliori
Conclusioni
Semplificazione e schema dei tre punti attuativi

Guida applicativa alle attivit extraprofessionali dei dipendenti statali


Massimiliano Acerra

INTRODUZIONE
Benvenuti nella guida applicativa alle attivit extraprofessionali dei
dipendenti pubblici. E opportuno evidenziare che trattasi di guida
riassuntiva, che incorpora linee indicative essenziali, errori comuni del
dipendente, nozioni basilari di interpretazioni e orientamenti. La dispensa
stata trattata direttamente da Massimiliano Acerra, autore delle pubblicazioni
editoriali specialistiche intitolate Doppio Lavoro e Prestazioni
Occasionali, delle vere e proprie guide per lesercizio delle attivit
extraprofessionali dei dipendenti pubblici a statuto civile e dipendenti delle
forze armate a ordinamento civile e militare.
Alcune nozioni sono estratte direttamente dai manuali di riferimento,
accorpando univocamente orientamenti, inclinazioni, normative e sentenze
aggiornate. Chiaramente, essendo una guida riassuntiva, non pu
materialmente accorpare centinaia di pagine come nel caso dei libri
pubblicati.
Questa deve essere intesa alla stregua di una guida di riferimento
orientativa e sintetica, dalla quale cogliere imponenti spunti operativi ed
applicativi che dovranno essere comunque corredati da una formazione
personale approfondita sulla tematica in tutte le sue sfaccettature o integrati
da un servizio di assistenza per il dipendente statale dedicato alla fattibilit
di
unattivit,
come
quello
che
trovate
sul
sito
dedicato
www.doppiolavoro.net.
La disciplina delle incompatibilit una vera e propria materia di
studio, una dottrina apparentemente complessa, ma in realt semplice da
applicare, che lautore espone con una condotta chiara e trasparente, lontana
da locuzioni prettamente tecnico-giuridiche, contorte ed ermetiche.
Questa dispensa servir a comprendere le linee guida sulla fattibilit
dei secondi lavori dei dipendenti statali, sul regime autorizzatorio, con
modalit, tempistiche e specifiche, nozioni basilari su diritti e doveri con la
propria amministrazione, aspetti previdenziali e contributivi, opportunit,
scadenze, anagrafe delle prestazioni e altro.

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Molti lettori, grazie alla semplicit di illustrazione proposta dallautore,


sono sopraggiunti a una corretta determinazione e indipendenza senza
eccessive complessit e con semplicit esclusiva, migliorando drasticamente
la propria condizione morale e situazione finanziaria. Un traguardo alla
portata di tutti e non solo di soggetti propensi a studi giuridici contorti e
tormentati.
In ultimo: la guida riassuntiva rivolta perlopi a soggetti con orario
full time (compreso personale delle forze armate) e soggetti con orario ridotto
comunque superiore al 50%, i quali possono esercitare attivit extra solo
saltuariamente nei limiti che andremo a trattare.
I dipendenti con il part-time sotto il 50% dellorario pieno, possono esercitare
una doppia attivit a tutti gli effetti, in modo continuativo (con gli unici limiti
trattati sul libro Doppio Lavoro), per cui questa guida non rivolta a loro.

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SEZIONE 1: PRESUPPOSTI PRINCIPALI

Determinazione primaria: le attivit extra si possono esercitare. A


seguito di una triplice riforma iniziata nel 1993 portata avanti nel 1996 (legge
662/96), nel 1998 e in ultimo con il decr. Leg.vo 165/01, si pu svolgere
unattivit extra-istituzionale previa autorizzazione dellamministrazione di
appartenenza.
E vale per TUTTI i dipendenti statali compresi gli appartenenti alle forze
armate, senza eccezioni.
Allalba dellesercizio di unattivit extraprofessionale o secondo lavoro
di un pubblico dipendente, sar opportuno valutare se lattivit extra che si
vuole esercitare sia a carattere remunerato o sia svolta gratuitamente o con la
previsione di un mero rimborso spese.
In considerazione di questo criterio, sar di conseguenza orientato il
cammino rivolto alla regolarizzazione dellattivit.
Sar poi opportuno transitare attraverso la delineazione della compatibilit
che scaturisce da un attento e particolareggiato studio della disciplina delle
incompatibilit, di cui lautore risulta il massimo referente nazionale, lunico
che ha tracciato linee guida essenziali e dettagliate inerenti questa spinosa
tematica.
La diretta delineazione della compatibilit di QUALSIASI ATTIVITA
EXTRA, sar trattata nella prossima sezione.
Sar opportuno come primissimo presupposto valutare eventuali elementi di
conflitto di interessi (anche astratti) al bivio tra le specifiche derivanti
dallattivit extra e le mansioni ed i doveri inerenti lamministrazione di
appartenenza e le relative funzioni ed attribuzioni considerando lo specifico
status giuridico del dipendente.
Il primo passo sempre quello di una disciplinata regolarizzazione con
lamministrazione di appartenenza, al fine di evitare disagi e seccature future,
in considerazione del fatto che ai tempi attuali il regime sanzionatorio si
ulteriormente inasprito e purtroppo il doppiolavorista non autorizzato
inquadrato nella misura di un disertore dissennato, con relative prese di
posizione mai accondiscendenti ma piuttosto inflessibili ed intolleranti.
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Mai pensare che lattivit extra tenuta nascosta possa essere ladeguata
soluzione, considerando erroneamente che nessuno ne possa venire a
conoscenza.
Importante quindi stilare un organigramma preciso, che delinei la
strada idonea allesercizio lecito dellattivit extra.
La partenza transita sempre dalla delineazione della compatibilit e
dalleventuale conflitto di interessi.
Da questa base si tracciano le linee della fattibilit di un secondo lavoro,
la strada corretta da seguire tra le varie possibili, linquadramento fiscale pi
adeguato tra quelli consentiti, e soprattutto la fattibilit di attivit giudicate
apparentemente incompatibili, con lestrazione di quelle che sono le strade
alternative di regolarizzazione conosciute da chi ha piena padronanza della
materia. Quindi opportuno saper sfruttare appieno certe concessioni ed
opportunit.
Facile poi sopraggiungere alla regolarizzazione con lamministrazione
di appartenenza (compresa anagrafe delle prestazioni), nelle modalit che
vedremo in seguito in questa dispensa.
Si arriva dunque allesercizio vero e proprio di un secondo lavoro, con
modalit attuative, organizzazione delle prestazioni, modulistica necessaria
per essere indipendenti nella trattazione fiscale della propria attivit.
Sar opportuno conoscere diritti e doveri fiscali, oneri contributivi
eventuali, limiti imposti dalle norme e soprattutto delineati
dallamministrazione di appartenenza. Lorientamento del proprio ufficio in
merito a certe limitazioni fondamentale e la preparazione tecnica del
dipendente appare di altrettanta fondamentale importanza proprio per il
fatto che gli eventuali interlocutori con cui si intraprendono rapporti di
scambio, potrebbero non essere altrettanto preparati.
Purtroppo speranza comune che nel futuro sia i dipendenti che le
stesse amministrazioni (tutte) abbiano unadeguata cognizione della tematica,
corredata da opportune casistiche di settore, utili a comprendere le
dinamiche di trattazione.
Importante evidenziare un elemento fondamentale: in questa guida
viene delineata la strada riassuntiva per organizzare unattivit extra. Non
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sono citate casistiche specifiche. Questa una ferma determinazione


dellautore.
Il lettore deve imparare a delineare al meglio la compatibilit di
qualsiasi attivit extra. Le casistiche sono e devono essere interpretate solo
nella misura di un supporto allo studio e nulla pi. Purtroppo troppo spesso
il lettore perde la propria attenzione nella casistica interessata, saltando lo
studio della tematica, ponendo le basi per unerronea cognizione ed
uninutile determinazione futura. Solo sulle pubblicazioni editoriali sono
state trattate decine di casistiche specifiche, ma sempre con lo stesso intento:
un supporto allo studio, unapplicazione pratica delle nozioni acquisite.
PRIMA DETERMINAZIONE: Lattivit in se stessa solo UN singolo elemento
che determina la fattibilit.

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SEZIONE 2.
DELINEARE LA FATTIBILIT E LA COMPATIBILIT
DI UNATTIVIT EXTRA

Iniziamo dal luogo comune da eliminare immediatamente: la


compatibilit connessa direttamente a una singola attivit extra.
Domanda ricorrente del lettore: io voglio fare limbianchino: compatibile
oppure no?
Sradichiamo immediatamente e profondamente questa tipologia di quesito
totalmente errato. Cancellatelo dalla vostra mente a caratteri indelebili e
definitivi. La compatibilit non direttamente attinente alla tipologia di
attivit in se stessa, ma proporzionalmente connessa agli elementi che la
delineano.
La tipologia di attivit, solo UN SINGOLO ELEMENTO che determina la
compatibilit.
Quali sono gli altri elementi?
Trattiamoli in via riassuntiva e veloce, segnalando che tutta la trattazione
specifica e dettagliata la trovate sui libri Prestazioni Occasionali e Doppio
Lavoro di Massimiliano Acerra.
La compatibilit di unattivit extra, (escludendo a priori eventuali
presupposti di conflitto di interessi) si delinea valutando svariati elementi:
1. Status istituzionale del pubblico dipendente;
2. Impegno richiesto al dipendente per lesercizio dellattivit extra, con
orari di esecuzione, periodo circoscritto di attuazione;
3. Mansioni del dipendente nella propria amministrazione con orari di
impiego;
4. Tipologia di attivit extra-istituzionale da esercitare;
5. Attivit remunerata o esercitata a titolo gratuito o con rimborso delle
spese;
6. Se remunerata: conoscenza anche presuntiva della remunerazione
totale o per singola prestazione;
7. Forme fiscali prescelte tra quelle pi consone e sempre compatibili.
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8. Committenza (qualora si tratti di committente privato, o ente pubblico


o pubblica amministrazione o societ avente scopo di lucro),
Grazie a questi elementi si determina velocemente:
presupposto di continuit inteso in senso tecnico;
presupposto di professionalit, trattato nelle due singolari
sfaccettature da valutare in base al caso specifico;
presupposto di prevalenza.
ll punto 4. parla chiaro: la tipologia di attivit semplicemente UN
SINGOLO ELEMENTO che determina la compatibilit di un secondo lavoro,
ma servono anche tutti gli altri.
Questi fattori E SOLO QUESTI determinano la compatibilit di
unattivit extra.
La stessa attivit, esercitata con modalit differenti o delineata con elementi
dissimili, pu essere compatibile in un caso e non compatibile nellaltro. Ecco
perch la compatibilit non MAI connessa direttamente alla singola attivit,
ma direttamente proporzionale agli elementi che la delineano.
Ed ecco la motivazione per cui opportuno studiare attentamente la
disciplina delle incompatibilit in tutte le sue specifiche tecniche, tra laltro
semplicissime nellattuazione e facilmente replicabili da tutti i dipendenti, per
sopraggiungere alla piena cognizione della tematica e soprattutto alla totale
indipendenza nella delineazione diretta della compatibilit di QUALSIASI
ATTIVITA EXTRA.
Gli elementi basilari da conoscere, quali il presupposto di continuit,
prevalenza, professionalit, saltuariet e occasionalit intesi in senso tecnico
per il pubblico dipendente, sono principi fondamentali da assimilare in
maniera minuziosa. Un Approfondimento singolare ma dovuto, che apre le
porte ad una corretta autogestione futura, anche perch chi sbaglia il primo
step, poi difficilmente riuscir a rettificarlo in proprio favore.

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Con questo proposito nato il servizio di assistenza dedicato al


dipendente statale, con un consulente che guida il dipendente nel trovare la
strada da seguire, i principi attuativi di regolarizzazione e di fattibilit con la
stesura di tutte le pratiche, per fare in modo che il dipendente determini una
svolta epocale della sua situazione finanziaria senza commettere errori dovuti
a poca informazione o inesperienza. Assistenza in varie formule (telefonica,
scritta, e molto altro) che trovate su: www.doppiolavoro.net

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SEZIONE 3
AUTORIZZAZIONE

Una volta transitati nella delineazione dellattivit extra, occorre


sopraggiungere al primo stadio: la regolarizzazione con lamministrazione di
appartenenza.
Come gi menzionato, sar opportuno valutare se proporre una mera
comunicazione al capo ufficio (attivit esercitate a titolo hobbistico,
gratuito, a rimborso spese e altro) o se richiedere unautorizzazione per
lesercizio di attivit extraprofessionale remunerata.
Da evidenziare che la remunerazione ottenuta per lesercizio di
unattivit extra-professionale non ha preclusioni legislative, al contrario di
quanto sostenuto da molti, o affermato negli antri vanesi dei corridoi. (Molto
comune linesatta affermazione che tutto quello che gratuito si pu fare, mentre
tutto quello che remunerato non si pu fare).
E questo ha valenza per TUTTI i dipendenti statali, compresi gli
appartenenti alle forze armate.
Le modalit per una corretta compilazione di unistanza di
autorizzazione transita attraverso uno studio specifico della disciplina delle
incompatibilit. Molto semplice da attuare al contrario di ci che molti
pensano.
Listanza il biglietto da visita, dove vengono delineati i punti essenziali che
determinano la compatibilit dellattivit stessa.
Listanza deve essere stilata da un soggetto che ha compiuto studi
specifici, concretizzando una congrua preparazione tecnica. Il dipendente
tende a sottovalutare questo fattore incorrendo poi in spiacevoli dinieghi.
Qualcuno pensa erroneamente che sia sufficiente scrivere due righe proforma per aggirare lostacolo burocratico. Molti scrivono mail richiedendo un
modulo in bianco da compilare velocemente e inviare senza perdite di tempo.

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Non sufficiente un modulo o peggio ancora copiare listanza di un collega


dufficio.
Listanza di autorizzazione per lesercizio di attivit extraprofessionali
unistanza seria che prevede diritti e doveri dei dipendenti e delle stesse
amministrazioni di fronte al Dipartimento della Funzione Pubblica.
Lautorizzazione viene rilasciata dallamministrazione di appartenenza che
deve poi relazionare allufficio preposto situato al dipartimento della
funzione pubblica segnalando modalit e requisiti dellattivit autorizzata, a
pena di pesanti sanzioni.
Per tale motivazione opportuno avere un minimo di criterio e
preparazione prima di portare avanti una pratica di regolarizzazione. E utile
conoscere tutti gli elementi essenziali da inserire, i requisiti che fanno
accettare unautorizzazione. Se certi requisiti non vengono adeguatamente
sviluppati, si parte con il piede sbagliato e dopo sar molto difficile, dopo un
diniego, cercare di recuperare ci che stato errato. Quindi, utile bandire
totalmente la superficialit. Molto pi doveroso applicarsi per comprendere
da soli la materia o affidarsi a un consulente che possa farvi imparare a
gestire al meglio unattivit extra, almeno per la prima volta.
A tal proposito, oltre al servizio di assistenza dedicato, esistono i
manuali specialistici di Massimiliano Acerra, libri tecnici che hanno il potere
di guidare il dipendente in una condizione di autogestione completa con
autorizzazione, regimi fiscali, fattibilit, fac-simili da utilizzare anche nel
rapporto con il committente allatto dellesercizio dellattivit.
Trattare tutti questi elementi in una guida riassuntiva che traccia solo
punti basilari, appare quanto mai inutile, contando che troppo spesso il
dipendente ha poca voglia di leggere e studiare. Lapprofondimento di
queste norme con la dovuta condotta dettagliata e specifica, punto per punto,
trattato sulle pubblicazioni specifiche dellautore.

SPUNTI ATTUATIVI PER LE AUTORIZZAZIONI:


Lautorizzazione pu essere stilata in due modalit: Per data o periodo
certo o in via previsionale, laddove si tratti di attivit per le quali non sia
possibile prevedere lo sviluppo nel medio-breve periodo in quanto soggette
a chiamata solo eventuale. Anche in questi casi listanza deve essere
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compilata dettagliando il pi possibile lattivit, circoscrivendola con una


condotta adeguata senza abbandonarla a contesti incontrollati che lasciano
lesercizio della stessa alla pura discrezionalit del dipendente senza alcuna
limitazione. Certi tipi di attivit, non correttamente delineate e circoscritte in
istanza, sono spesso soggette a diniego.
In entrambi i casi la domanda dovr essere compilata rispettando i
criteri di esercizio saltuario dellattivit extraprofessionale (saltuariet e
occasionalit intese in senso tecnico, attinenti lo specifico status del pubblico
dipendente, non riguardanti semplicemente la previsione specifica e generica
del lavoro autonomo occasionale).
Utilissimi i fac-simili precompilati di autorizzazioni (che trattano un
caso specifico) inserite nelle pubblicazioni dellautore volti direttamente alla
piena applicazione pratica delle nozioni.
La mera comunicazione indirizzata direttamente al capo ufficio che
la deve ratificare, mentre listanza di autorizzazione inoltrata al capo
settore, al dirigente dellente o, per i dipendenti appartenenti ad un ministero
(compreso il personale delle forze armate) allufficio preposto presso il
relativo Ministero. Eventuali uffici intermedi, non sono addetti al rilascio o
meno di autorizzazioni.
Lufficio preposto alla trattazione delle istanze, DEVE rispondere entro
i termini previsti dallart. 53 del decr. Leg.vo 165/2001. Tale inottemperanza
deve essere immediatamente segnalata allufficio ispettorato istituito presso il
dipartimento della Funzione Pubblica. La segnalazione doverosa. Serve per
la crescita. Molti dipendenti, per paura di astratte ritorsioni future, omette la
segnalazione dando luogo cos, alla reiterazione incontrollata di ritardi,
procrastinazioni e prese di posizione del tutto illogiche da parte di certe
amministrazioni.
In caso di diniego, lamministrazione di appartenenza non deve
deliberare subito con diniego, ma proporre un orientamento negativo con la
facolt per listante di chiarire la posizione o proporre osservazioni entro
ulteriori 10 giorni decorrenti dalla notifica. (ai sensi dellart. 10-bis della legge
n. 241/1990, inserito dallart. 6 della legge n. 15/2005.)
Oltre che le doverose modalit di compilazione delle istanze, una volta
approfondite ed apprese le regole generiche sulla disciplina delle
incompatibilit, sar opportuno vagliare il preciso orientamento della propria
amministrazione in merito alla tematica. Ogni amministrazione, sulla base
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delle norme statali, ha facolt di emettere circolari esplicative evidenziando


precise inclinazioni dellufficio rapportate alle mansioni demandate per legge
e al preciso status giuridico dei propri dipendenti.
Molte amministrazioni hanno eseguito questa precisa disposizione data
dal dipartimento della Funzione Pubblica. Laddove non siano state emesse
precise circolari esplicative, valgono gli orientamenti generici delle normative
di settore.
Utile comunque osservare che ogni amministrazione usa dare un limite
alle attivit extra dei propri dipendenti, sia come numero di prestazioni
annuali (o prestazioni orarie annuali) sia come quota di remunerazione
percepibile.
Per tali singole prese di posizione, sar opportuno valutare gli
orientamenti prettamente segnalati sulle pubblicazioni dellautore, relative
alla singolarit di alcune amministrazioni.
Pertanto: se lintenzione del dipendente quella di presentare una
semplice istanza di autorizzazione senza aver incamerato unadeguata
cognizione della tematica riguardante TUTTI i punti salienti, diritti e doveri,
disciplina delle incompatibilit, anagrafe delle prestazioni, oneri fiscali e
contributivi, concessioni e possibilit, opportuno che si fermi in tempo,
prima di incorrere in spiacevoli dinieghi, sgradevoli figure poi
difficilmente ritrattabili.

UTILE PRECISAZIONE: NON SEMPRE SERVE AUTORIZZAZIONE.


Esistono svariate attivit, svariati contesti disciplinati da leggi speciali,
oppure menzionati in circolari emesse dal Dipartimento della Funzione
Pubblica per i quali non necessaria lautorizzazione.

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SEZIONE 4.
ASPETTI FISCALI E CONTRIBUTIVI MIGLIORI

Occorre approfondire anche quelle che sono le forme consentite sotto


gli aspetti fiscali in considerazione che DEVE trattarsi di attivit esercitate
solo a titolo occasionale. (Escludendo svariati casi che sono da valutare
singolarmente dove la prestazione pu avere anche requisiti di maggiore
continuit).
Le varie forme contrattuali o che comunque inquadrerebbero il
prestatore dopera in un contesto di subordinazione costituito dallingerenza
del committente nellattivit del prestatore con conseguente potest
disciplinare, sono indicativamente da escludere e da ritenere non esercitabili.
Esistono comunque plurime occasioni in cui, valutando la tipologia di
attivit rapportata allonere del dipendente e altri requisiti favorevoli,
vengono tranquillamente anche autorizzate prestazioni con formule
contrattuali a tempo determinato o comunque affini come nelle previsioni del
decr. 276/03.
Molti di questi casi e relative eccezioni sono adeguatamente delucidati
nei libri specialistici di Massimiliano Acerra intitolati Prestazioni
Occasionali (dedicato ai dipendenti statali appartenenti alle forze armate e
affini) e Doppio Lavoro (dedicato ai dipendenti civili di ogni categoria).

LE FORMULE FISCALI MIGLIORI.


In questa guida ci occuperemo solo ed esclusivamente delle forme
effettivamente corrette inerenti allesercizio di attivit extra. Le forme
summenzionate sono trattate in questa guida in modo veloce e sintetico allo
scopo di offrire un orientamento di base ai dipendenti. Le modalit
prettamente attuative sono delegate ad uno studio pi approfondito della
tematica, non confacente ad una guida veloce e riassuntiva.
La forma fiscale predominante che deve essere il traino delle attivit
extra di TUTTI i dipendenti pubblici con orario di lavoro full-time o
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comunque ridotto superiore al 50%, risulta la PRESTAZIONE


OCCASIONALE, alla quale si pu aggiungere anche la nuova formula di
lavoro di tipo accessorio. Chi sopraggiunto a questo punto e vuole
approfondire, sar opportuno che abbia piena cognizione del senso tecnico
di saltuariet e occasionalit da attribuire alle attivit extra rese da un
pubblico dipendente rispetto a un normale lavoratore autonomo occasionale.
Estraiamo alcune fondamentali nozioni dai libri Prestazioni
Occasionali e Doppio lavoro di Massimiliano Acerra. Vediamo:
Il lavoratore autonomo occasionale non vincolato dal committente (il committente
colui che offre lavoro o incarico) ad orari rigidi e predeterminati e la sua attivit va
intesa non come strutturale all'interno del ciclo produttivo, ma solo come di supporto
al raggiungimento di obiettivi momentanei del committente, circoscritti nel tempo.
E ancora:
Mancanza di un coordinamento con l'attivit del committente, in quanto il
lavoratore, non dovendo operare all'interno del ciclo produttivo dell'azienda, non
deve necessariamente coordinare la propria prestazione con le esigenze organizzative
del committente. (A questo riguardo, la giurisprudenza definisce il coordinamento
come connessione funzionale derivante da un protratto inserimento
nellorganizzazione o, pi in generale, nelle finalit perseguite dal committente e
caratterizzata dallingerenza di questultimo nellattivit del prestatore, Cass., sez.
lav., 19 aprile 2002 n. 5698)
Queste sono solo alcune delle nozioni tecniche e specifiche che troverete
nelle pubblicazioni di Massimiliano Acerra.
Si evince chiaramente che per essere definita prestazione occasionale,
lattivit del dipendente-prestatore dopera, non deve rientrare in un ciclo
produttivo fisso e prestabilito del committente, ma essere inquadrata come
una prestazione istantanea, iniziata e terminata nellarco della prestazione
stessa.
Conseguentemente il rapporto con il committente resta il medesimo, o
meglio, sono momentaneo.
Molte amministrazioni sono orientate discrezionalmente (e ripeto
DISCREZIONALMENTE), a dare un limite ai propri subordinati costituito in
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Massimiliano Acerra

circa 30 prestazioni lavorative extra nel corso dellanno con una


remunerazione percepita di 5.000 euro. Attenzione: NON E UNA LEGGE,
ma un semplice orientamento di alcune amministrazioni (molto comune) con
lunico intento di dare un limite effettivo e congruo alle attivit extra dei
propri dipendenti. Per questo sar utile visionare preventivamente
linclinazione della propria amministrazione.
La prestazione occasionale consiste operativamente nel prestare
lopera e regolarizzarsi fiscalmente consegnando al committente una
dichiarazione di compenso nella quale si attestino le modalit di
esecuzione della prestazione, dati del prestatore e del committente, data,
anno, remunerazione percepita e relativa ritenuta dacconto trattenuta dal
committente il quale proceder al relativo versamento allufficio delle entrate
dellonere corrispettivo.
Il prestatore percepir materialmente una cifra AL NETTO della
ritenuta dacconto del 20%. Sar poi onere dello stesso dipendente segnalare
tale remunerazione e le ritenute applicate nella dichiarazione dei redditi
relativa allanno successivo. Limporto trattenuto quale ritenuta dacconto,
sar restituito al prestatore quale credito dimposta nello stesso anno.
Nelle pubblicazioni di Massimiliano Acerra troverete una guida
semplificata passo a passo, dettagliatissima inerente queste procedure, con
esempi scritti, applicativi, fotografie, compilazione dei modelli e dei facsimili, inconvenienti e molto altro.
Tale guida operativa servir al dipendente per ottenere la piena
indipendenza nellesercizio delle proprie attivit extra sotto tutti gli aspetti.
E presente anche la relativa modulistica operativa inerente tutti gli oneri, i
doveri e i diritti del prestatore.
Le modalit di esecuzione delle prestazioni, se non adeguatamente e
precedentemente segnalate nellistanza di autorizzazione o anche nel caso in
cui, rispetto allistanza, abbiano avuto delle variazioni (intese come modalit
di esecuzione, numero di prestazioni e somma della remunerazione),
dovranno essere segnalate per iscritto dal dipendente alla propria
amministrazione che ne prender atto, comunicando i dati acquisiti agli uffici
preposti per la corretta compilazione della scheda di rilevazione degli
incarichi. (Norma sullanagrafe delle prestazioni).
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Guida applicativa alle attivit extraprofessionali dei dipendenti statali


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IL LAVORO ACCESSORIO:
Consiste materialmente nellesercitare unattivit occasionale
circoscritta a tutti gli effetti e percepire materialmente la remunerazione
tramite dei voucher gi comprensivi di tasse e contributi.
Per conoscere modalit trovi la guida dettagliata ed attuativa sui libri di
Massimiliano
Acerra
e
una
guida
sintetica
gratuita
su
www.doppiolavoroautorizzato.it
ONERI CONTRIBUTIVI:
Gli oneri concernenti le contribuzioni previdenziali, si applicano
solamente al superamento della soglia di remunerazione di euro 5.000 lordi
annuali, in quanto il dipendente pubblico gi versa oneri contributivi allente
previdenziale proprio relativi alla propria posizione nellamministrazione.
Pertanto il dipendente, al superamento della soglia dei 5.000 euro annui,
verser la somma ridotta alla gestione separata I.N.P.S. nella misura di solo
1/3 del corrispettivo inerente alla singola prestazione. (ad esempio, con la
contribuzione ridotta del 20% il prestatore dopera versa solo il 6,6% del
totale).

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Guida applicativa alle attivit extraprofessionali dei dipendenti statali


Massimiliano Acerra

CONCLUSIONI
Certamente, a seguito della lettura di una guida introduttiva e
riassuntiva del genere, avrai colmato alcuni dubbi andando ad alimentarne
molti altri. Forse inquadrer la tematica alla stregua di un difficoltoso
garbuglio burocratico pressoch insormontabile. Molto spesso le difficolt
nella psicologia umana sono interpretate con una condotta avversa, come un
ostacolo da evitare. Qualcuno penser che sia opportuno continuare a
esercitare la propria attivit sotto banco evitando grattacapi burocratici e
avverse predisposizioni mentali proprie e non solo
Altri penseranno di lasciar perdere le attivit extra, di rassegnarsi in
quanto difficilmente realizzabili ed accontentarsi della contingenza di lavoro
attuale, abbassando le ali dinnanzi ad uno spaurito pensiero.
Inevitabile dire che ognuno segue la propria strada, ma che entrambe queste
errate predisposizioni appaiono drasticamente inadeguate.

SEMPLIFICAZIONE:
Le regole da imparare, sono ben poche. Le norme di settore sono
limitate e il lettore deve solo comprendere le dinamiche di ben poche
discipline e di limitati fattori fiscali (solo quelli effettivamente congrui con le
attivit extra di un pubblico dipendente).
Una volta assimilate le nozioni si in grado di gestire autonomamente
in tutto e per tutto unattivit extra dallistanza di autorizzazione
allapplicazione pratica, allesercizio diretto, alla semplice gestione fiscale.
Le nozioni da incamerare, sono molto poche e molto pi semplici di quanto si
pensi.
Con una guida adeguata, uno studio non eccessivamente impegnativo,
un po di esperienza, un minimo di cognizione, un buon supporto di
casistiche creato in comunione con altri utenti di una buona comunit come
quella di www.doppiolavoroautorizzato.it, potrai raggiungere velocemente
la piena autonomia nella gestione diretta delle proprie attivit extra in piena
regola.

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Guida applicativa alle attivit extraprofessionali dei dipendenti statali


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I TRE PUNTI ATTUATIVI:


In altre parole gli step da attuare semplicemente sono:
1. delineare compatibilit e fattibilit della tua attivit, tutte le strade
percorribili da seguire e soprattutto le strade alternative di
regolarizzazione di cui molti nemmeno ne conoscono lesistenza;
2. procedere nella regolarizzazione con la propria amministrazione
inquadrando ed attuando gli schemi normativi pi consoni per vivere
nella tranquillit senza rischiare inutili sanzioni e ripercussioni da parte
dellamministrazione e degli organi preposti ai controlli durante
lesercizio delle attivit;
3. inquadrare il regime fiscale pi consono alla tipologia di attivit che si
vuole esercitare e quello che da opportunit di pagare meno tassazioni;
4. esercizio materiale dellattivit extra: attuazione vera e propria, rapporto
con il committente, come essere in regola sul posto, (con due veloci e
semplici accorgimenti) e come fare la dichiarazione dei redditi in via
autonoma (auto compilarla) risparmiando sulle tasse.
E chiaro come al di la di tutte le parole, lintrigo normativo sia in realt
facilmente attuabile, e materialmente, per esercitare un secondo lavoro, serve
mettere in atto con semplicit solo i quattro punti appena citati.
Come attuarli? Mettendo in pratica subito le tre regole fondamentali:
formazione, competenza, ambizione, volont ferma e vera di realizzare i
propri obiettivi. La crescita, il cambiamento, levoluzione generazionale un
onere statisticamente non demandato alliniziativa delle amministrazioni, ma
che la massa di dipendenti stessi deve apportare giornalmente.
Il cambiamento e la sua radice spetta a voi.
Massimiliano Acerra.
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Guida applicativa alle attivit extraprofessionali dei dipendenti statali


Massimiliano Acerra

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anno 2014. Massimiliano Acerra. Tutti i diritti sono riservati
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