Classe: 3 H
Data: 17-01-2013
Titolo: Moto armonico di un pendolo
Scopo dellesperienza:
Determinare quale legame intercorre tra la lunghezza del filo di un pendolo e il
periodo necessario a percorrere 20 oscillazioni;
Calcolare laccelerazione gravitazionale.
Riferimenti teorici:
Conoscere le caratteristiche del moto armonico di un pendolo, in particolare sapere
che per ottenere dei valori attendibili tra il punto di partenza del moto e il sostegno
deve formarsi un angolo dellampiezza di massimo 15; sapere che il periodo di
unoscillazione si ottiene dividendo il tempo del numero delle oscillazioni fratto il
numero di oscillazioni (tx/x) o moltiplicando due volte pi greco per la radice della
lunghezza fratto laccelerazione gravitazionale (2(l/g)); sapere che laccelerazione
gravitazionale si calcola moltiplicando quattro volte pi greco alla seconda per la
lunghezza fratto il periodo di tempo (4 l/T2).
Materiali:
Pendolo(sostegno, filo inestensibile di nylon e di peso trascurabile, pallina appesa al
filo); metro a nastro(portata 200,0 cm; sensibilit 0,1 cm); cronometro(portata 99,99
s; sensibilit 0,01 s).
Schema di montaggio:
Metodo:
Posizionare il pendolo al centro del banco; misurare la lunghezza del filo 4 volte, una
per ogni componente del gruppo. Spostare la pallina, tenendo il filo teso, in modo che
langolo che si forma tra il filo e il sostegno sia minore di 15(Per fare una misurazione
Periodo
di 20
oscillazio
ni
18,87
21,78
23,71
24,55
27,30
28,44
Periodo di
una
oscillazion
e (s)
0,9435
1,089
1,186
1,228
1,365
1,422
Periodo di una
oscillazione(teo
rico)
Accelerazione
gravitazionale(
m/s)
Accelerazione
gravitazionale(teo
rica)
0,964 s
1,09 s
1,22 s
1,26 s
1,39 s
1,46 s
10,2
9,85
10,4
10,3
10,2
10,3
9,81
9,84
9,79
9,80
9,81
9,82
Nella tabella della rielaborazione dati abbiamo inserito: nella prima colonna la
lunghezza media del filo lerrore massimo del metro a nastro (0,001 m); nella
seconda colonna il valore medio del periodo di tempo necessario a compiere 20
oscillazioni (andata e ritorno) lerrore massimo (ottenuto facendo: (valore maggiore
- valore minore)/2 = 0,11 s ); nelle colonne centrali abbiamo inserito il periodo di una
oscillazione del pendolo(in quella a sinistra abbiamo calcolato il periodo ottenuto
durante lesperienza, in quello a destra inserito il periodo(teorico) ottenuto
dallequazione( T = 2(l/g) ); nelle ultime due colonne abbiamo inserito i valori
dellaccelerazione gravitazionale(la prima ottenuta dallesperienza, laltra a livello
teorico) attraverso lequazione g = 4 l/T2.
Dati e calcoli:
Lunghezza media filo = (0,231 m+0,231 m +0,231 m +0,230 m)/4 = 0,2307 m =
0,231 m
Errore lunghezza media filo = (0,231 m-0,230 m)/2= 0,0005 m =0,001 m
Periodo medio per 20 oscillazioni = (18,84 s +18,75 s + 18,90 s +18,97 s)/4 = 18,865
s = 18,87 s
Errore periodo medio per 20 oscillazioni = (18,97 s 18,75 s)/2= 0,11 s
Periodo di una oscillazione = 18,87 s/20=0,9435 s
Periodo di una oscillazione(teorico)= 2(0,231 m/9,81 m/s)= 0,964 m/s
Accelerazione gravitazionale = 4 0,231 m/ (0,9435 s) =10,2444 m/s = 10,2 m/s
Grafico:
Commento al grafico:
Dal grafico non risulta che tra la lunghezza del pendolo e il periodo necessario a
compiere 20 oscillazioni esiste un legame di diretta proporzionalit, a causa di errori
sperimentali e della presenza dellaria che provoca attrito. Per ottenere dei risultati
migliori sarebbe stato necessario svolgere lesperimento nel vuoto per annullare tutte
le forze(esclusa quella di gravit) che agiscono sulla sfera del pendolo.
Conclusioni:
Dallesperienza risulta che tra la lunghezza del filo di un pendolo e il periodo
necessario a compiere 20 oscillazioni intercorre un legame di diretta proporzionalit,
cio y = k x. Allaumentare della lunghezza del filo anche il periodo del pendolo
aumenta.
Da questo esperimento risulta che i valori dellaccelerazione gravitazionale teorica si
avvicinano molto al valore dellaccelerazione gravitazionale terrestre (9,81 m/s 2); i
valori dellaccelerazione gravitazionale calcolati invece utilizzando il periodo ricavato
dalla divisione del numero del tempo per il numero di oscillazioni misurate pi
distante e leggermente maggiore a causa di errori sistematici e casuali incontrati nello
svolgimento dellesperienza.