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4 - Esempi 1/4
1
6 - Esempi 3/4
Sia f : R3 R2 definita da f (x, y, z) = (x 2y + 1, x + y + z). Allora Z(f ) `e la retta in
forma cartesiana in R3 di equazioni
x 2y + 1 = 0
x+y+z =0
7 - Esempi 3/3
Sia f : R2 R3 definita da
f (t1 , t2 ) = (2t1 + t2 1, t1 t2 , t1 + 3t2 + 2)
.
Allora Im(f ) `e il piano in forma parametrica
(
x = 2t1 + t2 1
y = t1 t2
z = t1 + 3t2 + 2
8 - Considerazioni generali
2
E : P (t1 , . . . , tm ),
Sezione 2 - Circonferenze
a2 +b2
4
b
b2
y 2 + by = (y + )2 .
2
4
c,
E : (x x0 )2 + (y y0 )2 d = 0.
e raggio R;
2) se a2 + b2 = 4c, allora d = 0 e E `e il punto P0 = (x0 , y0 );
3) se a2 + b2 < 4c, allora d < 0 e E = .
8 - Esempio
Consideriamo la famiglia di insiemi
Ek : x2 + y 2 + 2x 4y + k = 0
al variare di k R.
Poiche x2 + y 2 + 2x 4y + k = (x + 1)2 + (y 2)2 + k 5, Ek `e una circonferenza di centro
a + b + c = 2
a b + c = 2 .
b + c = 1
5
4.
che ha soluzine t0 = 1
1 .
2
1 , 1
2
1 ).
2
6 - Retta tangente
Dato un punto P di una circonferenza C = C(P0 , R), la retta tangente tgP (C) a C in P `e
la retta passante per P con direzione ortogonale a P P0 .
Per esempio, se C : x2 + y 2 2x + 4y + 3 = 0, C ha centro P0 = (1, 2) e P = (2, 1) C.
Poiche P P0 = (1, 1),
tgP (C) :
x=t+2
y = t 1
x2 + y 2 + a1 x + b1 y + c1 = 0
.
x2 + y 2 + a2 x + b2 y + c2 = 0
x2 + y 2 + a1 x + b1 y + c1 = 0
.
(a2 a1 )x + (b2 b1 )y + (c2 c1 ) = 0
7
2)
tale che x = cos, y = sen, possiamo parametrizzare C come curva semplice e chiusa con
C:
x = cos
,
y = sen
[0 2].
(xx0 ) 2
R2
(yy0 ) 2
R2
x = Rcos + x0
,
y = Rsen + y0
[0
2].
= 1.
t [0
1],
P2 (u) = (
2u
u2 1
,
),
u2 + 1 u2 + 1
u R.
x = cos
,
y = sen
[0
4].
1 - Grafici
Se f : R R `e una funzione continua, il grafico Gf = {(x, y) R2 | x Df , y = f (x)}
ha equazioni parametriche
Gf :
x=t
,
y = f (t)
t Df .
2 - Esempio
La semicirconferenza C + = {(x, y) R2 | x2 + y 2 1 = 0, y 0} `e il grafico di f (x) =
x=
t
,
y = 1 t2
t [0
1]
: P (t) =
x = t(t 1)
,
y = t(t 1)(2t 1)
tR
si dice folium di Cartesio. non `e semplice, in quanto P (0) = P (1) = (0, 0), ma se
consideriamo P (t) ristretta a [0,
otteniamo
(
:
x=
y=
t2 1
t2 +1
t3 t
t2 +1
tR
x = cos2cos ,
y = cos2sen
[ ,
4
3
][ ,
4
4
5
].
4
:
x = ()cos
y = ()cos
8 - Esempi
1) Se r `e una retta per O e `e langolo tra r e lasse delle ascisse, allora r ha forma polare
= ;
2) Una circonferenza di centro O e raggio R ha forma polare = R.
Osserviamo che circonferenze non centrate in O e rette non passanti per O non hanno
forme polari cosi semplici.
9 - Spirali 1/2
Se a > 0, abbiamo le:
1) spirali logaritmiche date da = ea , R;
2) spirali di Archimede date da = a, 0;
3) spirali iperboliche date da = a , > 0.
12 - Spirali 2/2
Spirale di Archimede con a = 1.
FIG.6
11
Parte II - Coniche
2
dove a > 0, b > 0 sono i semiassi e c = a + b2 .
Per a = b C `e una iperbole equilatera.
7 - Iperbole in forma canonica 2/2
C ha un centro di simmetria (lorigine) e due assi di simmetria (gli assi coordinati) dei
quali uno secante (quello delle ascisse).
I vertici di C sono i punti V1 = (a, 0), V2 = (a, 0). Le rette bx ay = 0 sono gli asintoti
di C.
8 - Parabola in forma canonica
Se C `e una parabola, C `e rappresentata in Oxy da unequazione del tipo:
y = ax2
dove a > 0 `e la concavit`
a e c = 1/4a.
C ha un asse di simmetria (lasse delle ordinate) e un vertice (lorigine).
Sezione 2 - Coniche algebriche
1 - Premessa
Le coniche si possono rappresentare come luoghi di zeri di particolari polinomi di secondo
grado in due variabili.
Invertendo tale procedimento, studieremo i luoghi di zeri Z(p) dei generici polinomi di
secondo grado in due variabili. Chiameremo tali luoghi di zeri coniche algebriche.
13
7 - Coniche isometriche
Se C, C 0 sono coniche e se esiste una isometria f tale che f (C 0 ) = C, C e C 0 si dicono
isometriche (tramite f ). Essere isometriche `e una relazione di equivalenza:
1) C `e isometrica a s`e stessa tramite Id;
2) se C e C 0 sono isometriche tramite f , allora C 0 e C sono isometriche tramite f 1 ;
3) se C e C 0 sono isometriche tramite f e se C 0 e C 00 sono isometriche tramite g, allora C
e C 00 sono isometriche tramite f g.
8 - Elementi fondamentali
Poiche le coniche non degeneri sono definite da condizioni metriche, se C e C 0 sono isometriche tramite f e se C `e non degenere, anche C 0 lo `e e gli elementi fondamentali (fuochi/o,
assi/e, centro, vertici/e, asintoti, semiassi, concavit`a ) di C 0 sono trasformati da f in quelli
di C.
9 - Riduzione e riconoscimento
Proveremo che ogni conica C `e isometrica a una conica C 0 in forma canonica tramite una
isometria f detta riduzione di C a C 0 .
Poiche C 0 pu`
o essere inserita in uno degli 8 tipi di coniche individuati (tra non degeneri e
degeneri), otteniamo un procedimento di classificazione di C detto riconoscimento di C.
Sezione 3 - Coniche e matrici
1 - Matrice associata
Sia C : a1,1 x2 + 2a1,2 xy + a2,2 y 2 + 2b1 x + 2b2 y + c = 0.
La matrice simmetrica 3 3
a1,1
MC = a1,2
b1
a1,2
a2,2
b2
b1
b2
c
Posto
A=
a1,1
a1,2
a1,2
a2,2
,
B=
b1
b2
x
X=
,
y
4
2
2
4
,
B=
3
1
e
C : (x, y)
4
2
2
4
x
x
+ 2(3, 1)
+ 2 = 0.
y
y
5 - Coniche traslate
Sia C :t XAX + 2t BX + c = 0 una conica. Se A `e diagonale, diremo che C `e una conica
traslata. In particolare, se A = aI2 con a 6= 0,
C : ax2 + ay 2 + 2b1 x + 2b2 y + c = 0.
Quindi C `e una circonferenza, un punto o il vuoto.
6 - Coniche a centro
Le ellissi e le iperboli in forma canonica sono coniche traslate con parte lineare nulla. In
generale, le equazioni del tipo
16
x2 + y 2 = 0
con , non entrambi nulli definiscono le coniche a centro in forma canonica.
Queste coniche (se diverse dal ) hanno lorigine come centro di simmetria e gli assi come
assi di simmetria.
7 - Parabole
Le parabole in forma canonica sono coniche traslate con parte quadratica dipendente solo
da x, parte lineare solo da y e termine noto nullo. In generale, le equazioni del tipo
x2 y = 0
con , non nulli definiscono le parabole in forma canonica.
Queste coniche hanno lorigine come vertice e lasse delle ordinate come asse di simmetria
, mentre lasse delle ordinate `e la parallela alla direttrice passante per il vertice.
Sezione 4 - Coniche e isometrie
0 1
Se N =
= S/2 , lN
1 0
Per esempio le coniche
3 - Scambio di variabili
x
y
scambia le variabili: N
=
.
y
x
C 0 : 2x2 + y 2 + xy + x 3y 1 = 0
C : x2 + 2y 2 + xy 3x + y 1 = 0,
sono isometriche tramite lN .
N AN = A =
dove , R sono gli autovalori di A. Per ipotesi A 6= O, quindi e non sono entrambi
nulli.
5 - Matrice di riduzione 2/3
Ricordiamo che:
1) le colonne [N ]1 = X , [N ]2 = X di N sono autovettori di A con autovalori e
rispettivamente e formano una base ortonormale di R2 ;
2) D(A) = D(A0 ) = , tr(A) = tr(A0 ) = + .
6 - Matrice di riduzione 3/3
La matrice N si dice matrice di riduzione della conica C. Osserviamo che N non `e unica
ma che, se 6= e se fissiamo lordine degli autovalori, vi sono quattro matrici di riduzione
ottenute cambiando i segni di X e X .
Se = , A = I2 , ogni matrice N O(2) `e di riduzione (caso delle circonferenze).
7 - Convenzioni sugli autovalori
18
Allora si prova che esistono unici P e 6= 0 tali che p(P ) = 0 e t N (AP + B) = (0, ) =
e2 .
5 - Parabole 3/5
Siccome N e2 = X0 , tali condizioni equivalgono al sistema (non lineare!) parametrico
t
S:
XAX + 2t BX + c = 0
.
AX = B X0
Si prova che esiste un solo 6= 0 per cui S ha soluzione P e che tale soluzione `e unica.
6 - Parabole 5/5
Scegliendo per definire f (X) = N X + P il punto P e il numero che soddisfano alle
equazioni di S otteniamo la conica in forma canonica
C 0 : x2 2y = 0.
Quindi C `e una parabola, e f `e una riduzione di C a C 0 .
7 - Teorema di Riduzione
Se C `e una conica, allora esiste una riduzione di C a una conica in forma canonica C 0 .
Osserviamo che questo teorema assicura che le coniche possono essere riconosciute utilizzando le coniche in forma canonica e permette di ottenere gli elementi fondamentali di
una conica C come trasformati degli elementi fondamentali di una sua forma canonica C 0
tramite la relativa riduzione f .
8 - Centro e assi di una conica a centro
20
Sia C 6= una conica a centro e sia f (X) = N X + P una riduzione di C a una forma
canonica C 0 . Allora f trasforma lorigine e gli assi coordinati in centro e assi di simmetria.
Quindi
1) Se P `e soluzione del sistema AX = B, allora P `e centro di simmetria di C.
2) Le rette passanti per P e con direzione gli autovettori di A sono assi di simmetria di C.
In particolare se D(A) 6= 0 vi `e unico centro di simmetria, detto il centro di C; se inoltre
C non `e una circonferenza, vi sono due assi di simmetria, detti gli assi di C.
9 - Vertice e asse di una parabola
Sia C `e una parabola e sia f (X) = N X + P una riduzione di C a una forma canonica
C 0 . Allora f trasforma lorigine nel vertice e lasse delle ordinate nellasse di simmetria.
Quindi:
1) Se P C `e soluzione di AX = B X0 , con X0 autovettore di A relativo a 0 e
kX0 k = 1, allora P `e il vertice di C.
2) Lasse di simmetria di C `e la retta passante per P e con direzione X0 .
Sezione 6 - Invarianti
1 - Teorema di Invarianza
Siano C :t XAX + 2t BX + c = 0 e C 0 :t XA0 X + 2t B 0 X + c0 = 0 coniche isometriche.
Allora D(A) = D(A0 ), tr(A) = tr(A0 ), D(MC ) = D(MC 0 ), r(MC ) = r(MC 0 ).
I numeri D(A), tr(A), D(MC ), r(MC ) si dicono numeri invarianti di C.
2 - Matrici di forme canoniche
I numeri invarianti e i Teoremi di Riduzione e di Invarianza ci permettono di riconoscere
una conica C :t XAX + 2t BX + c = 0.
Se C 0 `e una forma canonica di C,
MC 0
= 0
0
0
0
21
MC 0
= 0
0
0
0
0
.
0
3 - Parabole
Posto MC = M e M 0 = MC 0 , osserviamo che nel primo caso D(A) = = 0 D(M ) =
= 0 mentre nel secondo D(A) = 0 e D(M ) = 2 6= 0.
Quindi se D(A) = 0 e D(M ) 6= 0 allora C `e una parabola.
4 - Coniche a centro 1/3
Se D(A) > 0, e hanno lo stesso segno (che `e il segno di tr(A) = + ) mentre ha il
segno opposto a D(M ).
1) Se tr(A)D(M ) < 0, ha lo stesso segno di e e C `e unellisse;
2) Se tr(A)D(M ) > 0, ha segno opposto a e e C = ;
3) Se D(M ) = 0, = 0 e C `e un punto (lunica soluzione di AX = B).
5 - Coniche a centro 2/3
Se D(A) = < 0, e hanno segni opposti.
1) Se D(M ) 6= 0, 6= 0 e C `e una iperbole;
2) Se D(M ) = 0, = 0 e C `e una coppia di rette incidenti.
Se D(A) = = 0, 6= 0 e = 0 e D(M ) = 0.
1) Se r(M ) = 1, allora = 0 e C `e una retta;
2) Se r(M ) = 2, allora 6= 0 e C `e una coppia di rette parallele o il a seconda del segno
di e .
7 - Riconoscimento e caso degenere
Riassumendo, ogni conica `e classificabile in uno dei seguenti tipi:
1) Coniche non degeneri: ellisse, iperbole, parabola;
2) Coniche degeneri: punto, retta, coppia di rette incidenti, coppia di rette parallele, vuoto.
Dallo studio dei numeri invarianti otteniamo che:
Se C `e una conica e C 6= , allora C `e non degenere se e solo se D(MC ) 6= 0.
8 - Forma canonica con invarianti
22
)
1) Se C `e una conica a centro e D(A) 6= 0, abbiamo = D(M
D(A) ;
q
)
2) se C `e una parabola, = D(M
tr(A) .
1 - Parabola 1/5
Sia C : p(x, y) = x2 + y 2 + 2xy 2x + 1 = 0. Allora
1
1
MC = M =
1
1
| 1
|
0
,
|
1
D(A) = 0,
D(M ) = 1,
1 (1, 1),
2
soluzione di
S:
p(X) = 0
AX = B X0
cio`e
(x + y) 2x +1 1 = 0
S : x + y = 1 2
x + y = 1
2
3 - Parabola 3/5
Quindi =
1
2
e S `e equivalente a
(x + y)2 2x + 1 = 0
x + y = 12
da cui P = ( 58 , 18 ).
4 - Parabola 4/5
23
il vertice `e
Poiche = tr(A) = 2, abbiamo la forma canonica C 0 : 2x2 2y = 0, quindi C 0 : y =
2
2x . X `e un versore ortogonale a X0 : sia X = 12 (1, 1). Allora una riduzione di C a
C 0 `e
1
f ((x, y, )) =
2
1
1
1
1
1
x
5
+
.
y
8 1
5 - Parabola 5/5
1) Lasse di simmetria `e la retta r : t(1, 1) + 18 (5, 1).
1
2) Il fuoco di C 0 `e F 0 = (0, 4
), quindi il fuoco di C `e F = f (F 0 ) = ( 43 , 14 ).
2
1
3) Poiche f ((0, 4
)) = ( 21 , 0), la direttrice di C `e la retta d : t(1, 1) + ( 21 , 0).
2
6 - Iperbole 1/5
Sia C : x2 + y 2 + 4xy + 6x 4 = 0. Allora
1
2
MC = M =
2
1
|
3
|
0
,
| 4
D(A) = 3,
D(M ) = 3,
1 ,
3
x2
y2
=1
a2
b2
b = 1.
- Iperbole 3/5
1 (1, 1)
2
e X =
C:
24
1 (1, 1)
2
abbiamo la riduzione di C a
1
f ((x, y, )) =
2
1
1
1
1
x
1
+
.
y
2
- Iperbole 4/5
Gli assi di simmetria di C sono le rette r1 : t(1, 1) + (1, 2) e r2 : t(1, 1) + (1, 2).
0
I fuochi di C 0 sono F1,2
= ( a2 + b2 , 0) = (2 13 , 0), quindi i fuochi di C sono F1,2 =
q
q
0
f (F1,2
) = ( 23 + 1, 23 2).
- Iperbole 5/5
Gli asintoti di C 0 sono le rette s01,2 : y = ab x = 3x, quindi gli asintoti di C sono le
rette
1
s1 = f (s01 ) : t (1 3, 1 + 3) + (1, 2),
2
1
s2 = f (s02 ) : t (1 + 3, 1 3) + (1, 2).
2
9 - Ellisse 1/4
Sia Ck : 2x2 + 2y 2 + 2xy + 6x + k = 0 con k R. Allora
2
1
= Mk =
MCk
1
2
|
|
3
0
,
D(A) = 3,
tr(A) = 4,
D(Mk ) = 3k 18,
quindi Ck `e una ellisse per k < 6, un punto per k = 6 e il vuoto per k > 6.
10 - Ellisse 2/4
Sia C = C5 : 2x2 + 2y 2 + 2xy + 6x + 5 = 0. Gli autovalori di A sono = 1 e = 3 e
)
0
2
2
= D(M
D(A) = 1, quindi abbiamo la forma canonica C : x + 3y = 1, da cui
C0 :
x2
y2
+
=1
a2
b2
25
con a = 1, b =
1 .
3
10 - Ellisse 3/4
Il centro P di C `e P = (2, 1). Scegliendo gli autovettori X =
X =
1 (1, 1)
2
1 (1, 1)
2
abbiamo la riduzione di C a C 0 :
1
f ((x, y, )) =
2
1 1
1 1
x
2
+
.
y
1
11 - Ellisse 4/4
1) Gli assi di simmetria di C sono le rette r1 : t(1, 1) + (2, 1) e r2 : t(1, 1) + (2, 1).
q
0
0
2
2
2) I fuochi di C sono F1,2 = ( a b , 0) = ( 23 , 0), quindi i fuochi di C sono
F1 = f (F10 ) = ( 13 2, 13 + 1), F2 = f (F20 ) = ( 13 2, 13 + 1).
13 - Coniche degeneri 1/2
Sia Ck : x2 + y 2 + 2xy 2x 2y + k = 0 con k R. Allora
1
1
= Mk =
MCk
1
1
| 1
| 1
,
|
k
D(A) = D(M ) = 0,
quindi Ck `e una retta per k = 1 (r(Mk ) = 1) mentre Ck `e o una coppia di rette parallele
per k 6= 1.
14 - Coniche degeneri 2/2
Poiche
Ck : (x + y)2 2(x + y) + k = (x + y 1)2 + k 1 = 0
1) C1 `e la retta x + y 1 = 0;
= k 2k 2.
x2
a2
y2
b2
= 1, posto
x
a
= cos e
P () =
y
b
x = acos
,
y = bsen
[0,
2].
x2
a2
y2
b2
= 1, posto
x
a
= cosh(t) e
P (t) =
y
b
x = acosh(t)
,
y = bsenh(t)
t R.
x=t
,
y = at2
t R.
4 - Caso generale
Sia C una conica qualsiasi e sia f (X) = N X + P `e una riduzione di C a una forma
canonica C 0 . Se Q(t) `e una parametrizzazione di C 0 , allora P (t) = N Q(t) + P `e una
parametrizzazione di C.
5 - Esempio 1/2
Sia C : 2x2 + 2y 2 + 2xy + 6x + 5 = 0. C `e una ellisse e
0
C : x + 3y = 1,
1
f ((x, y, )) =
2
1 1
1 1
x
2
+
y
1
x =
1 cos
2
1
6 sen 2
q
P () = f (Q()) =
y = 1 cos + 1 sen + 1
6
2
30
Sezione 1 - Sfere
b
b2
y 2 + by = (y + )2
2
4
c
c2
z 2 + cz = (z + )2 .
2
4
a2 +b2 +c2
4
d,
E : (x x0 )2 + (y y0 )2 + (z z0 )2 h = 0.
8 - Sfere come luoghi di zeri 4/4
Abbiamo tre casi:
1) se a2 +b2 +c2 > 4d, allora h > 0 e , posto R =
e raggio R;
2) se a2 + b2 + c2 = 4d, allora h = 0 e E `e il punto P0 = (x0 , y0 , z0 );
3) se a2 + b2 + c2 < 4d, allora h < 0 e E = .
9 - Esempio
Consideriamo la famiglia di insiemi Ek definiti da
Ek : x2 + y 2 + z 2 + 2x 4y 6z + k = 0.
Poiche
Ek : (x + 1)2 + (y 2)2 + (z 3)2 + k 14 = 0,
Ek `e una sfera di centro (1, 2, 3) e raggio 14 k se k < 14, coincide col punto (1, 2, 3)
se k = 14 e `e vuoto se k > 14.
Sezione 2 - Coordinate sferiche e sfere in forma parametrica
32
1 - Coordinate sferiche
In R3 consideriamo il seguente cambiamento di coordinate:
(
x = sencos
y = sensen
z = cos
con > 0, 0 e 0 2.
La sfera S(O, R) : x2 + y 2 + z 2 = R2 in coordinate sferiche ha equazione = R
2 - Parametrizzazione della sfera 1/3
La sfera
S(P0 , R) : (x x0 )2 + (y y0 )2 + (z z0 )2 = R2
di centro P0 = x0 , y0 , z0 ) `e limmagine di S(O, R) tramite la traslazione tP0 (X) = X + P0 .
3 - Parametrizzazione della sfera 2/3
Abbiamo la parametrizzazione di S(P0 , R)
(
P (, ) =
x = Rsencos + x0
y = Rsensen + y0 ,
z = Rcos + z0
0 , 0 2
x = 3sencos + 2
y = 3sensen 5 ,
z = 3cos + 1
0 , 0 2
5 - Esempio
Se S : x2 + y 2 + z 2 = 1, le seguenti sono parametrizzazioni della semisfera
S + = S {z 0}:
33
(
P1 (, ) =
x = sencos
y = sensen , 0 , 0 2,
2
z = cos
(
P2 (t, u) =
x=t
y=
u
, t2 +u2 1.
z = 1 t2 u2
x2 + y 2 = R2 z02 .
z=0
raggio R2 d2 in .
4 - Piano tangente
Se S = S(P0 , R) `e una sfera e P S, il piano tangente tgP (S) a S in P `e il piano passante
per P con direzione ortogonale a P P0 .
Infatti in questo caso d(P, ) = d(P, P0 ) = R, quindi P = p (P0 ) e d(Q, P0 ) > R se Q
e Q 6= P . Dunque S = {P }.
5 - Esempio
Se S : x2 + y 2 + z 2 2x + 4y 6z + 3 = 0, S ha centro P0 = (1, 2, 3) e P = (2, 1, 0) S.
Poiche P P0 = (1, 1, 3),
tgP (C) : x + y 3z 1 = 0.
6 - Intersezione di sfere 1/4
Se S1 : x2 + y 2 + z 2 + a1 x + b1 y + c1 z + d1 = 0 e S2 : x2 + y 2 + z 2 + a2 x + b2 y + c2 z + d2 = 0
sono sfere,
S1 S2 :
x2 + y 2 + z 2 + a1 x + b1 y + c1 z + d1 = 0
.
x2 + y 2 + z 2 + a2 x + b2 y + c2 z + d2 = 0
x2 + y 2 + z 2 + a1 x + b1 y + c1 z + d1 = 0
.
(a2 a1 )x + (b2 b1 )y + (c2 c1 )z + d2 d1 = 0
Il piano
(a2 a1 )x + (b2 b1 )y + (c2 c1 )z + d2 d1 = 0
si dice piano radicale di S1 e S2 .
35
x2 + y 2 + z 2 2x + 4y 6z 2 = 0
2y 2z + 1 = 0
R2 d20 in .
x2 + y 2 + z 2 + ax + by + cz + d = 0
x + y + z + = 0
(x x0 )2 + (y y0 )2 + (z z0 )2 = r2
.
x + y + z + = 0
4 - Cerchi massimi
C:
x2 + y 2 + z 2 + 2x 2y 2 = 0
2x 2y + z + 1 = 0
6 - Esempio 2/3
Il raggio di C `e r =
R2 d20 = 1.
(x + 13 )2 + (y 13 )2 + (z 31 )2 = 1
2x 2y + z + 1 = 0
10 - Esempio 2/2
Si verifica che
Q0 = 1 2 = (1, 1, 0)
R = 2 2.
Quindi
C:
(x + 1)2 + (y 1)2 + z 2 = 8
x+y+z =0
x2 + y 2 + z 2 2z 2 = 0
x+y+z =0
P = (1, 1, 0),
xyz2=0
x+y+z =0
2).
P () = RcosX1 + RsenX2 + P0 ,
2].
6 - Esempio 1/2
Sia C la circonferenza di centro P0 = (1, 1, 1) e raggio R = 3 in : x + y + z 1 = 0 .
Una base ortonormale di 0 : x + y + z = 0 `e {X1 =
1 (1, 1, 0),
2
7 - Esempio 2/2
Abbiamo la parametrizzazione
C : P () =
x =
3 cos
2
3
2 sen
+1
y = 32 cos + 32 sen 1
z = 6sen + 1
40
X2 =
1 (1, 1, 2).
6
Sezione 1 - Quadriche
a1,1 x2 + a2,2 y 2 + a3,3 z 2 + 2a1,2 xy + 2a1,2 xy + 2a1,3 xz + 2a2,3 yz + 2b1 x + 2b2 y + 2b3 z + c = 0.
con i coefficienti ai,j non tutti nulli.
2 - Equazione matriciale
Lequazione in forma matriciale di Q `e
Q :t XAX + 2t BX + c = 0,
con A simmetrica e 6= O, B R3 e c R che definiscono rispettivamente la parte
quadratica, la parte lineare e il termine noto.
3 - Matrice associata
La matrice associata a Q `e
a1,1
a1,2
MQ =
a1,3
b1
a1,2
a2,2
a2,3
b2
a1,3
a2,3
a3,3
b3
b1
b2
.
b3
c
4 - Esempio
3
3
MQ =
0
1
3
1
1
2
0
1
5
1
2
.
2
1
5 - Considerazioni generali
Si possono studiare le quadriche con le stesse tecniche di algebra lineare utilizzate per le
coniche nel piano ottenendo sia superfici in forma cartesiana (compresi i piani) sia insiemi
di altro tipo (il , punti, rette, piani, coppie di rette o di piani). Non approfondiremo tale
teoria, che risulta notevolmente pi`
u complessa di quella delle coniche ma studieremo alcuni
casi importanti.
Sezione 2 - Quadriche in forma canonica
1 - Ellissoidi
Se a, b, c > 0, le quadriche
x2
y2
z2
+ 2 + 2 =1
a2
b
c
si dicono ellissoidi in forma canonica con semiassi a, b, c. Osserviamo che per a = b = c
abbiamo le sfere di centro O e raggio a.
2 - Iperboloidi
Se a, b, c > 0, le quadriche
x2
y2
z2
+
= 1,
a2
b2
c2
x2
y2
z2
=1
a2
b2
c2
si dicono iperboloidi, rispettivamente a una falda e a due falde, in forma canonica con
semiassi a, b, c.
3 - Paraboloidi
Se a, b > 0, le quadriche
42
y2
x2
+
2z = 0,
a2
b2
x2
y2
2z = 0
a2
b2
1 - Quadriche traslate
Se Q :t XAX + 2t BX + c = 0 `e una quadrica, Q `e una quadrica traslata se A `e diagonale.
Quindi abbiamo
Q : a1 x2 + a2 y 2 + a3 z 2 + 2b1 x + 2b2 y + 2b3 z + c = 0.
In particolare, se A = aI3 con a 6= 0, Q `e una sfera, un punto o il vuoto.
2 - Esempi 1/3
Se Q : 2x2 +4y 2 +z 2 +4x2z1 = 0, abbiamo 2x2 +4x = 2((x+1)2 1), z 2 2z = (z1)2 1
da cui
Q : 2(x + 1)2 + y 2 + (z 1)2 = 4
.
3 - Esempi 2/3
Se f `e la traslazione di (1, 0, 1), e
43
Q0 :
y2
z2
x2
+
+
= 1,
2
4
4
2, b = c = 2 e centro
(1, 0, 1).
4 - Esempi 3/3
Se Q : x2 2y 2 + 2x 4z 3 = 0, allora Q : (x + 1)2 2y 2 4(z + 1).
Se f `e la traslazione di (1, 0, 1) e
Q0 :
x2
y 2 2z = 0,
2
2, b = 1.
0 1
3 0
0 3
0
2
|
2
| 0
.
|
2
| 1
8 - Esempio 2/3
44
Se
1
2
Se N = 0
12
0
1
0
1
2
0 ,
1
2
2
t
N AN = 0
0
0 0
3 0
0 4
2
t
NB = 0 .
0
9 - Esempio 3/3
Allora
Q0 : 2x2 + 3y 2 + 4z 2 + 4x 1 = 0, da cui Q0 : 2(x + 1)2 + 3y 2 + 4z 2 3 = 0.
q
Q `e un ellissoide di semiassi a = 32 , b = 1, c = 23 e centro (1, 0, 0).
Sezione 4 - Coni e cilindri
1 - Definizione di cono
Una superficie S `e un cono di vertice P0 se P0 S e se per ogni P S, P 6= P0 la retta
per P e P0 `e contenuta in S.
Quindi S `e unione di rette passanti per P0 . Tali rette sono dette generatrici di S.
Una curva S non passante per P0 `e una direttrice di S se interseca ogni generatrice.
2 - Definizione di cilindro
Una superficie S `e un cilindro di direzione A se per ogni P E la retta per P di direzione
A `e contenuta in S.
Quindi S `e unione di rette parallele di direzione A. Tali rette sono dette generatrici di S.
Una curva S `e una direttrice di S se interseca ogni generatrice.
4 - Coni di vertice lorigine
Una funzione f : Rn R con Df = Rn `e omogenea di grado d > 0 se f (tX) = td f (X)
per ogni t R.
Se f : R3 R `e omogenea e se S = Z(f ) `e una superficie in forma cartesiana, allora S `e
un cono di vertice O.
45
f1 (x, y, z) = 0
f2 (x, y, z, ) = 0
Possiamo vedere come intersezione delle superfici S1 = Z(f1 ) e S2 = Z(f2 ). In precedenza abbiamo rappresentato rette e circonferenze in questo modo.
46
2 - Curve piane
Una curva nello spazio si dice piana se esiste un piano che contiene . Se non `e un
segmento di retta (o una retta), allora `e unico: infatti se e 0 con 6= 0 ,
abbiamo che `e contenuta nella retta 0 .
Rette e circonferenze sono curve piane.
3 - Eliche 1/2
La curva in forma parametrica
(
: P (t) =
x = cos2t
y = sen2t ,
z=t
tR
non `e piana. Infatti i punti P (0) = (1, 0, 0), P (1) = (1, 0, 1), P ( 21 ) = (1, 0, 12 ) non sono
allineati e lunico piano per essi `e y = 0, che non contiene .
4 - Eliche 2/2
Se a, b, c > 0, le curve parametriche del tipo
x = acos2t
y = bsen2t , t R
z = ct
si dicono eliche cilindriche. Tali curve non sono piane ma sono contenute nei cilindri con
(
: P (t) =
equazione
x2
a2
y2
b2
= 1.
5 - Esempio
x2 + y 2 + z 2 8 = 0
xy z = 0
contiene i punti (2 2, 0, 0), (2 2, 0, 0), (0, 2 2, 0) e ( 2, 2, 2), che non sono compla:
nari.
6 - Sezione cilindrica 1/3
Sia : ax + by + cz + d = 0 un piano e sia una curva piana di equazioni:
47
f (x, y, z) = 0
ax + by + cz + d = 0
f0 (x, y) = 0
ax + by + cz + d = 0
x2 y 2 + 2z 2 3y + 3z 1 = 0
yz =0
x2 + y 2 1 = 0
yz =0
10 - Osservazione
Osserviamo che la direttrice principale del cilindro nellesempio precedente, cio`e
0 :
x2 + y 2 1 = 0
z=0
48
x2
4(1k2 )
y2
1k2
=1
z=k
con semiassi decrescenti al crescere di |k|;
2) per k = 1 i punti (0, 0, 1);
3) per |k| > 1 il .
Sezione 6 - Coniche nello spazio
1 - Esempio 1/2
Consideriamo la famiglia di quadriche Qk : k(k 1)x2 + z 2 + 2xz + 2ky + 1 = 0. Se
: z = 0, allora Ck = Qk si rappresenta in sezione cilindrica come
Ck :
C0 = e C1 `e la retta
49
y = 12
z=0
Per k 6= 0, 1 , Ck `e una parabola nel piano identificato con il piano con sistema di
riferimento Oxy.
3 - Coniche come sezioni cilindriche 1/3
Se Q `e una quadrica e se `e un piano non contenuto in Q, lintersezione C = Q `e
una conica nello spazio. Infatti, se Oxyz `e un sistema di riferimento in cui : z = 0 e se
Q : p(x, y, z) = 0 in Oxyz, posto p0 (x, y) = p(x, y, 0), abbiamo C come sezione cilindrica:
C:
p0 (x, y) = 0
z=0
C:
3x2 + 3y 2 2xy 2x + 2y 1 = 0
x y 2z + 1 = 0
x2 + y 2 + z 2 + xy 3xz + 1 = 0
x+yz =0
x2 + 2y 2 1 = 0
x+yz =0
.
12 - Parametrizzazione 2/3
Il cilindro ellittico S : x2 + 2y 2 1 = 0 ha direttrice principale
51
CS :
x2 + 2y 2 1 = 0
z=0
x = cos
y = 12 sen
[0 2].
z = cos + 12 sen
Sezione 7 - Coni e cilindri in forma canonica e parametrica
x2 2y 2 1 = 0
x+yz =0
Abbiamo il sistema
x = t(x0 1) + 1
y = ty 0
z = tz 0
02
02
x 2y 1 = 0
x0 + y 0 z 0 = 0
Dalle prime 3 equazioni ricaviamo (per t 6= 0): x0 =
(x1+t)
,
t
y0 =
y
t
e z 0 = zt .
(x 1 + t)2 2y 2 t2 = 0
x+yz+t1=0
x = t + x0
y = t + y0
z = t + z 0
02
02
x 2y 1 = 0
x0 + y 0 z 0 = 0
8 - Cilindro in forma cartesiana 3/3
Sostituendo nelle ultime 2 equazioni x0 = x t, y 0 = y t e z 0 = z abbiamo:
(x t)2 2y 2 1 = 0
.
x + y z 2t = 0
53
x = cosh(t)
1
: y = 2 senh(t)
,
z = cosh(t) + 12 senh(t)
t R.
1)u + 1
x = (cosh(t)
1
K : y = 2 senh(t)u
,
z = (cosh(t) + 12 senh(t))u
(t, u) R2 .
x = u1+ cosh(t)
H : y = 2 senh(t)
z = u + cosh(t) +
(t, u) R2 .
1 senh(t)
2
x(t, u) = (x(t) x0 )u + x0
K : y(t, u) = (y(t) y0 )u + y0
z(t, u) = (z(t) z0 )u + z0
con t D e u R.
13 - Parametrizzazione del cilindro
Se : P (t) = (x(t), y(t), z(t)), t D e se A = (a, b, c) 6= O, allora
54
x(t, u) = au + x(t)
H(, A) : y(t, u) = bu + y(t)
z(t, u) = cu + z(t)
con t D e u R.
Sezione 8 - Superfici di rotazione
(x 2)2 + z 2 1 = 0
y=0
55
.
Se P0 (x0 , 0, z0 ) , (x, y, z) CP0 se e solo se z = z0 e
x2 + y 2 = |x0 |.
5 - Esempio 2 /2
Sostituendo nella prima equazione abbiamo la forma cartesiana
S : (x2 + y 2 )2 + z 4 + 2(x2 + y 2 )z 2 10(x2 + y 2 ) + 6z 2 + 9 = 0.
6 - Coordinate cilindriche
Per studiare la superfici di rotazione si pu`o utilizzare il seguente cambiamento di coordinate
in R3 :
(
x = cos
y = sen
z=t
con > 0, t R e 0 2.
Il cilindro x2 + y 2 = R2 in coordinate cilindriche ha equazione = R.
7 - Esempio 3/3
Una parametrizzazione di `e P () = (cos + 2, 0, sen), [0 2]. Passando alle coordinate cilindriche e sostituendo = cos + 2 e t = sen, otteniamo la parametrizzazione
x = ((cos + 2)cos
S : y = (cos + 2)sen ,
z = sen
, [0
2].
8 - Toro
Un superficie di rotazione con generatrice una circonferenza e con asse una retta complanare e esterna a si dice toro.
9 - Forma cartesiana
Se
56
:
f (x, z) = 0
,
y=0
e se
p
F (x, y, z) = f ( x2 + y 2 , z),
allora
S : F (x, y, z) = 0.
10 - Forma parametrica
Se : P (t) = (x(t), 0, z(t))), t D,
x(t, ) = x(t)cos
S : y(t, ) = y(t)sen ,
z(t, ) = z(t)
t D,
[0
2].
11 - Esempi 1/2
Se : x z = 0, y = 0, S : x2 + y 2 z 2 = 0 `e il cono circolare retto. Poiche : (t, 0, t),
abbiamo
(
S :
x = tcos
y = tsen
z=t
12 - Esempi 2/2
Se : P () = (Rcos, 0, Rsen),
(
S :
x = Rsencos
y = Rsensen ,
z = Rcos
57
0 , 0 2