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1
1.1
1.1.1
1.1.2 Latino
In un certo senso, l'antico francese cominci quando
l'Impero romano conquist la Gallia durante le campagne di Giulio Cesare, che verso il 51 a.C. erano quasi
complete. I Romani introdussero il latino nella Francia
meridionale verso il 120 a.C. (durante le guerre puniche)
quando cadde sotto l'occupazione romana.
Grammatica e fonologia
A cominciare dal tempo di Plauto, la struttura fonologica del latino classico sub un cambiamento, che avrebbe
prodotto inne il latino volgare, la lingua parlata comune dell'Impero romano occidentale. Questa seconda forma dieriva fortemente dalla sua corrispondente classica riguardo alla fonologia; e fu l'antenata delle lingue romanze, compreso il francese antico. Alcune parole galliche inuenzarono il latino volgare e, attraverso questo, altre lingue romanze. Per esempio, il latino classico
equus fu sostituito nella parlata comune dal latino volgare
caballus, derivato dal gallico caballos (Delamare 2003 p.
96), dando il francese moderno cheval, il catalano cavall,
l'occitano caval (chaval), l'italiano cavallo, il portoghese cavalo, lo spagnolo caballo, il rumeno cal e (preso in
prestito dal normanno) l'inglese cavalry e chivalry.
Inuenze storiche
Gallico
1.1.3 Franco
L'antica lingua franca ebbe una vasta inuenza sul
vocabolario del francese antico dopo la conquista, da parte della trib germanica dei Franchi, delle porzioni della Gallia romana che costituiscono ora la Francia ed il
Belgio durante le invasioni barbariche del V e VI secolo. Il nome franais derivato dal nome di questa trib.
Numerosi altri popoli germanici, inclusi i Burgundi e i
Visigoti, erano attivi nel territorio a quel tempo; le lingue
germaniche parlate dai Franchi, dai Burgundi e da altri
non erano lingue scritte, e a questa distanza spesso difcile identicare da quale specica fonte derivata una
determinata parola germanica in francese. I lologi come Pope (1934) ritengono che forse il quindici per cento del vocabolario del francese moderno derivi da fonti
germaniche, incluso un gran numero di parole comuni
come har odiare, bateau nave, e hache ascia.
stato suggerito che anche il pass compos e altri tempi
verbali composti usati nella coniugazione francese sono
il risultato di inuenze germaniche.
Il gallico, uno dei sopravvissuti delle lingue celtiche continentali dei tempi romani, si estinse lentamente durante i lunghi secoli della dominazione romana. Solo una
manciata (approssimativamente 200) di parole galliche
sopravvivono nel francese moderno, ad esempio chne,
quercia e charrue aratro. Meno di duecento parole nel francese moderno hanno etimologia gallica; Delamarre (2003, pp. 38990) ne elenca 167. A causa
dell'espansione dell'Impero romano, il latino cominci
1
SOSTANTIVI
1.2
Primi esempi scritti del francese antico Tutti questi sono scomparsi nel francese moderno.
Riepilogo fonologico
2.1
Consonanti
2.1.1
Note
3 Sostantivi
L'antico francese mantenne un sistema di declinazione
con due casi, un caso nominativo ed un caso obliquo, pi
a lungo di altre lingue romanze (ad es. spagnolo ed italiano). Le distinzioni dei casi, almeno nel genere maschile,
erano marcate sia sull'articolo determinativo che sul sostantivo stesso. Cos, il sostantivo maschile li voisins, il
vicino (latino VICNU(S) /wi'ki:nus/ > proto-romanzo
*/vetsinu(s)/ > AF voisins /voizin s/; francese moderno le
voisin) era declinato nel modo seguente:
Singolare:
Nominativo: li voisins (latino ille vicinus) Obliquo: le
voisin (latino illum vicinum)
Plurale:
Nominativo: li voisin (latino illi vicini) Obliquo: les voisins
(latino illos vicinos)
Nell'antico francese posteriore, queste distinzioni divennero moribonde. Quando le distinzioni erano abbastanza marcate, talvolta sopravvivevano entrambe le forme,
con una dierenza lessicale: tanto li sire (nominativo, latino SENIOR) quanto le seigneur (obliquo, latino SENIORE(M)) sopravvivevano nel vocabolario del francese posteriore come modi diversi di riferirsi ad un signore feudale. Come nella maggior parte della altre lingue romanze, fu la forma del caso obliquo che di solito sopravvisse
per diventare la forma del francese moderno: l'enfant (il
bambino) rappresenta il vecchio accusativo; il nominativo AF era li enfes. Ma alcuni sostantivi francesi moderni
perpetuano il vecchio nominativo; il francese moderno
soeur, sorella (AF suer), rappresenta il nominativo latino SROR; la forma AF obliqua seror, dall'accusativo
latino SORREM, non sopravvive pi. Anche molti nomi personali preservano il nominativo, come indicato dalla loro nale -s, quali Charles, Georges, Gilles, Jacques e
Jules.
Come in spagnolo ed in italiano, il genere neutro fu eliminato, e i vecchi sostantivi neutri divennero maschili.
3
Alcuni neutri plurali latini furono per rianalizzati come
femminili singolari; ad esempio, il latino GAUDIU(M)
era usato pi ampiamente nella forma plurale GAUDIA,
che nel latino volgare fu interpretata come un singolare, e condusse inne al francese moderno la joie, gioia
(femminile singolare).
I sostantivi erano articolati nelle seguenti declinazioni:
4 Verbi
Il verbo nell'antico francese era assai meno distinto dal
resto del protoromanzo di quanto fosse il sostantivo. Partecipava della perdita della forma passiva e della riduzione dei futuri latini del tipo AMABO (io amer") al
protoromanzo *amare habeo (lett. io devo amare), che
divenne amerai in antico francese.
In latino, certi verbi spostarono la sillaba accentata basata sul sistema di accentazione latina, che dipendeva dalla
lunghezza vocalica. Cos, il verbo latino MO, io amo,
Classe II (maschile): li voisins, le voisin, li voisin, les
in cui l'accento cadeva sulla prima sillaba, cambiava in
voisins vicino"; li sergenz, le sergent, li sergent, les
AMMUS, noi amiamo. Poich la sillaba accentata lasergenz servo
tina inuenzava le vocali dell'antico francese, questo spo Class Ia (femminile ibrida): la riens, la rien, les riens, stamento sillabico cre molti verbi forti in antico franles riens cosa"; la citz, la cit, les citz, les citz cese. MO produsse j'aim, mentre AMMUS, rimuovendo l'accento dalla prima sillaba, produsse nous amons.
citt"
Ci sono almeno 11 tipi di alternanze; esempi di questi
Classe IIa (maschile ibrida): li pere, le pere, li pere, vari tipi sono j'aim, nous amons; j'achat, nous achetons;
les peres padre
j'adois, nous adesons; je mein, nouns menons; j'achief,
Classe IIIa (maschile): li chantere, le chanteor, li nous achevons; je conchi, nous concheons; je pris, nous
proisons; je demeur, nous demourons; je muer, nous mouchanteor, les chanteors cantante
rons; j'aprui, nous aproions. Nel francese moderno qua Classe IIIb (maschile): li ber, le baron, li baron, les si tutti questi verbi sono stati livellati, generalmente con
la forma debole (non accentata) che predomina (ma il
barons barone
moderno aimer/nous aimons un'eccezione). Rimangono
Classe IIIc (femminile): la none, la nonain, les tuttavia alcune alternanze, in quelli che sono ora noti cononains, les nonains suora
me verbi irregolari, quali je tiens, nous tenons o je meurs,
Classe IIId (forme isolate, irregolari): la suer, la se- nous mourons.
ror, les serors, les serors sorella"; li enfes, l'enfant, li In generale, i verbi del francese antico mostrano molta
enfant, les enfanz bambino"; li prestre, le prevoire, meno riformazione analogica che in francese moderno.
li prevoire, les prevoires prete"; li sire, le seigneur, li La prima persona singolare del francese antico aim, ad
seigneur, les seigneurs signore"; li cuens, le conte, li esempio, viene direttamente dal latino AMO, mentre il
conte, les contes conte
moderno aime ha una -e analogica aggiunta. Le forme del
congiuntivo j'aim, tu ains, il aint sono preservazioni diretLa classe I derivata dalla prima declinazione latina. La te del latino AMEM, AMES, AMET, mentre le forme moclasse II a sua volta deriva dalla seconda declinazione la- derne j'aime, tu aimes, il aime sono state completamentina. La classe Ia viene per lo pi da sostantivi femminili te riformate sulla base di verbi nelle altre coniugazione.
della terza declinazione in latino. La classe IIa general- Anche il passato remoto mostra un'estesa riformazione
mente proviene da sostantivi della seconda declinazio- e semplicazione nel francese moderno in confronto al
ne terminanti in -er e da sostantivi maschili della terza francese antico.
declinazione; da notare che in entrambi i casi il nomi- Il piuccheperfetto latino era preservato nel primissimo
nativo singolare latino non terminava in -s, e questo si antico francese come un tempo passato con un valore sipreservato nell'antico francese.
mile a un preterito o ad un imperfetto. Ad es. (Cantilne
I sostantivi della classe III mostrano una forma separata
nel nominativo singolare che non ricorre in alcuna della
altre forme. I sostantivi della IIIa terminavano in -TOR,
-ATREM in latino, e conservano lo spostamento di accento; i sostantivi della IIIb parimenti avevano uno spostamento di accento da -O a -NEM. I sostantivi della
IIIc sono una creazione del francese antico e non hanno un chiaro antecedente latino. I sostantivi della IIId
rappresentano vari tipi di sostantivi latini della terza declinazione con spostamento di accento o maschile singolare irregolare (SROR, SORREM; NFANS, INFNTEM; PRSBYTER, PRESBTEREM; SNIOR,
SENIREM; CMES, CMITEM).
de sainte Eulalie, 878 d.C.) 'avret' < HABUERAT, 'voldret' < VOLUERAT (anche l'antico occitano preservava
questo tempo, con un valore condizionale).
5 DIALETTI
4.2
4.3
4.4
4.4.1
4.4.2
estre (essere)
5 Dialetti
Dal momento che il francese antico non consisteva di un
unico modello, varianti amministrative in competizione
tra loro erano propagate dalle corti e dalle cancellerie
provinciali.
Il francese di Parigi era uno di numerosi modelli, che
includevano:
il borgognone della Borgogna, allora un ducato
indipendente la cui capitale era a Digione;
il piccardo della Piccardia, le cui principali citt erano Calais e Lilla. Si diceva che la lingua piccarda iniziava alla porta est della Cattedrale di Notre-Dame
a Parigi, tanto vasta era la sua inuenza;
l'antico normanno, parlato nella Normandia, le cui
principali citt erano Caen e Rouen. La conquista
normanna dell'Inghilterra port molti aristocratici di lingua normanna nelle Isole Britanniche. La
maggior parte delle pi antiche parole normanne (talora chiamate francesi) nella lingua inglese riettono l'inuenza di questa variante della lingua d'ol che divenne un canale per l'introduzione
nel regno anglo-normanno, come anche il controllo anglo-normanno dell'Angi e della Guascogna e
di altri possedimenti continentali. La lingua anglonormanna rietteva una cultura condivisa su entrambi i lati della Manica. Alla ne, questa lingua declin e cadde, diventando il cosiddetto francese legale, un gergo parlato dagli avvocati che
era usato nel diritto inglese no al regno di Carlo
II. Il normanno, tuttavia, sopravvive ancora in
Normandia e nelle Isole del Canale come lingua
regionale;
il vallone, concentrato intorno a Namur nell'odierna
Vallonia;
il gallo della Bretagna, la lingua romanza del Ducato
di Bretagna.
Innito: estre
Participio presente: estant
Participio passato: est(t)
Francoconteese
Francese
Francese acadiano
Francese belga
Francese cajun
5
Francese metropolitano (Francia metropolitana)
Francese del Qubec
Francese svizzero
Gallo
Lorenese
Normanno
Guernesiais
Jrriais
10 Collegamenti esterni
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Incubator
Piccardo
Poitevin
Saintongeais
vallone
Letteratura
Voci correlate
Note
Bibliograa
de la Chausse, Franois. (1977). Initiation la
morphologie historique de l'ancien franais. Paris:
Klincksieck. ISBN 2-252-01922-0
Delamarre, X. & Lambert, P. -Y. (2003). Dictionnaire de la langue gauloise: Une approche linguistique du vieux-celtique continental (2nd ed.). Paris:
Errance. ISBN 2-87772-237-6
Kibler, William (1984). An Introduction to Old
French. New York: Modern Language Association
of America.
Lanly, Andr. (2002). Morphologie historique des
verbes franais. Paris: Champion. ISBN 2-74530822-X
11
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Immagini
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