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L'AMORE E LA DONNA

La passione amorosa uno dei principali motivi ispiratori della lirica di ogni tempo.
Croce e delizia dell'animo umano, l'innamoramento pu infatti costituire la pi esaltante delle esperienze,
ma anche procurare profonde delusioni e sofferenze.
Tutti i poeti, dagli antichi greci ai nostri contemporanei, hanno cantato le diverse sfumature dell'amore: la
nostalgia, la passione, la paura, la gioia, il dolore ecc. Naturalmente, i modi in cui si esprime e si manifesta il
sentimento amoroso cambiano a seconda delle epoche, dei contesti culturali, delle tradizioni a cui i vari
poeti appartengono.
Non bisogna, dunque, assolutizzare il nostro punto di vista, considerando naturale ci che in realt frutto
di una complessa elaborazione culturale.
La poesia d'amore nell'antichit
Nell'antichit classica, in Grecia come a Roma, l'amore legato al piacere della bellezza e del possesso
fisico, alla sensualit e alla sessualit.
I poeti antichi hanno espresso una grande variet di sentimenti legati all'amore: dal desiderio alla gelosia,
dal rimpianto alla gioia, dal conflitto interiore alla felicit.
Nel I a.C., G.V. Catullo, poeta latino, canta la sua passione per Lesbia, oggetto di un amore altalenante fra
momenti di felicit sublime e momenti di pi cupa infelicit. Questo stato danimo cos oscillante
perfettamente rappresentato da uno dei carmi pi celebri del poeta veronese: Odi et amo (c. 85).
Odi et amo. Quare id faciam,fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Odio e amo. Forse tu chiedi perch io faccia ci.
Non lo so, ma sento che accade e ne sono tormentato.
In questo componimento il poeta esprime uno stato d'animo conflittuale: la compresenza di amore e odio
verso la stessa persona.
La caduta dell'Impero romano d'Occidente segn in Europa il tramonto della tradizione greco-latina.
Nell' XI sec., in Provenza, nasce la poesia dei trovatori (da trobar "comporre versi"), compositori ed
esecutori di poesia lirica in lingua d'oc.
Propongono una visione dell'amore ispirata alle regole di vita delle corti medievali. Per
questo si parla di AMORE CORTESE.

fondamentale il concetto di gentilezza d'animo.


Esso, infatti, si sviluppa fra persone "gentili", cio dotate delle virt proprie
di ogni buon cavaliere: coraggio, lealt, fedelt a Dio e al proprio signore
feudale.
Si impegnava ad amare e servire la sua dama senza chiedere
alcuna ricompensa, con la stessa devozione con cui ubbidiva
a Dio e al suo signore.

Fine 1200/inizi 1300: la concezione dell'amore dei trovatori approfondita e rielaborata in chiave
religiosa dai poeti dello Stilnovo.
Trasformano: - la donna in un simbolo divino (donna-angelo),
- il loro amore in un'anticipazione terrena dell'amore di Dio.
Con loro - la bellezza fisica pedse importanza,
- l'amore diventa un sentimento spirituale, capace di elevare colui che lo
prova verso Dio (es. Beatrice)
Vanno ricordati: Guido Guinizzelli, Guido Cavalcanti e Dante Alighieri.
"Tanto gentile e tanto onesta pare", pp.81-82.
I grandi modelli della poesia d'amore
Francesco Petrarca si rif alla concezione dell'amore cortese e stilnovistica.
L'amore inteso come traviamento, pesante catena che lo lega alla terra e gli ostacola il cammino verso la
salvezza. un sentimento contraddittorio e ambiguo, che oscilla tra istinto e ragione, procurando dolore
perch non pu realizzarsi nella sua completezza.
INFATTI
Laura, la donna amata, non la donna-angelo veicolo tra il poeta e Dio, ma solo una nobilissima creatura
terrena.
La figura di Laura non descritta dettagliatamente, ma tratteggiata attraverso i topoi della bellezza
provenienti dallo stilnovismo. Vedi scheda: "Erano i capei d'oro a l'aura sparsi".
Il modello petrarchesco, elaborato nel corso del Trecento, si impone in tutta Europa e rimane un punto di
riferimento fino al Settecento.
La svolta romantica
Nell'Ottocento, si superer la scissione tra sacro e profano e si giunger alla concezione dell'amorepassione.
A differenza dellamore stilnovista che era solo spirituale, lamore romantico fonde anima e corpo.
un amore profondo, che sfugge alla ragione e che supera ogni ostacolo.
L'amante concepisce l'amato come l'unica persona con cui pu realizzare pienamente se stesso.
Raramente lamore romantico ha esito felice. Di solito travagliato e, spesso, si conclude con la morte.
Il Novecento
Nel '900, il genere della poesia amorosa esce dagli schemi convenzionali per ritrovare una forte carica
espressiva. Il mutamento dovuto anche alla trasformazione sociale della donna.
Il sentimento d'amore - passionale, tenero, disperato, coniugale etc. - viene espresso in modo autentico,
come risulta evidente dalla lirica "I ragazzi che si amano" di J. Prvert (p. 85)

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