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13 MARZO 2015
della
diversit.
Il
disabile,
cos
come
il
malato
e
l'anziano,
viene
visto
come
un
peso,
un'inutile
e
dannosa
palla
al
piede
che
toglie
risorse
economiche
altrimenti
utilizzabili.
La
stessa
inclusione
scolastica,
teoricamente
da
decenni
ore
all'occhiello
dell'Italia
che
per
prima
ci
ha
creduto,
stenta
ad
essere
compresa,
men
che
meno
attuata;
molti
dirigenti
scolastici
non
ne
riconoscono
il
valore
e
non
mettono
quindi
in
atto
le
strategie
e
gli
strumenti
che
servirebbero
a
sensibilizzare
insegnanti
ed
alunni
(e
i
genitori
di
questi).
Il
luogo
della
Cultura,
dove
si
impara
a
pensare
e
a
diventare
migliori,
rimasto
un
luogo
ostile,
riservato
ai
pi
capaci,
utile
solo
al
conseguimento
del
risultato,
per
il
raggiungimento
di
un
successo
materiale.
Comunque
vada,
le
famiglie
rimangono
le
grandi
escluse,
quasi
mai
considerate
quando
si
parla
di
Autismo.
L'Autismo
sconvolge
totalmente
la
vita
delle
persone;
non
soltanto
di
quelle
che
ne
sorono,
ma
di
tutta
la
loro
famiglia.
Oltre
all'immenso
dolore
di
avere
un
glio
disabile,
i
genitori
devono
barcamenarsi
meglio
che
possono
per
ottenere
anche
semplici
informazioni
sulla
diagnosi,
sulle
certicazioni
necessarie,
sulle
terapie
pi
appropriate,
peggio
ancora
se
si
cerca
di
ottenere
comprensione
o
aiuto.
I
genitori
sopravvivono,
con
l'intera
responsabilit
della
persona
autistica
e
la
consapevolezza
di
doverla
assistere,
accompagnare,
proteggere
per
tutta
la
vita,
e
di
doverla
inne
abbandonare
in
mani
altrui
quando
non
ci
saranno
pi.
Spessissimo
le
famiglie
dove
c'
una
persona
autistica
si
frantumano,
spesso
uno
dei
due
fugge
condannando
l'altro
ad
una
vita
ancor
pi
triste,
solitaria
e
gravosa;
il
dolore
prima,
poi
la
perdita
di
ogni
speranza
di
guarigione,
portano
inizialmente
alla
rabbia,
verso
tutto
e
tutti,
quindi
alla
rassegnazione,
all'isolamento
insieme
al
glio,
alla
perdita
di
ogni
relazione
sociale.
Si
diventa
autistici
come
il
glio,
togliendogli
per
cos
ogni
residua
possibilit
di
crescita
personale,
di
fare
esperienze,
di
confrontarsi
con
gli
altri.
Si
cade
in
una
depressione
senza
via
d'uscita.
Drammaticamente
sole
e
silenziose,
le
famiglie
delle
persone
autistiche
diventano
cos
invisibili
per
tutti,
abbandonate
persino
dai
parenti
pi
stretti
e
dagli
amici.
La
nostra
Associazione,
di
genitori
per
genitori,
nasce
per
risolvere
almeno
il
problema
della
socialit,
per
far
riprovare
un
minimo
di
serenit
alle
famiglie,
per
non
sentirsi
diversi
dagli
altri,
per
consolarsi
a
vicenda;
ma
certamente
non
solo
per
questo.
Coscienti
di
doverci
rimboccare
le
maniche
per
aiutare
noi
stessi
i
nostri
gli,
in
questi
anni
ci
siamo
dati
da
fare
per
diondere
la
conoscenza
dell'autismo
ed
ottenere
cos
comprensione
e
aiuto
da
parte
di
istituzioni
e
gente
comune,
che
cominciano
nalmente
a
considerarci
un
punto
di
riferimento
adabile,
a
stimarci
e
sempre
pi
spesso
a
chiamarci
per
capire
di
pi
sull'Autismo
e
sui
disagi
che
comporta.
Abbiamo
organizzato
eventi
di
sensibilizzazione
per
Insegnanti
e
alunni,
attivit
formative
per
genitori
e
volontari,
cercando
ed
ottenendo
la
piena
collaborazione
della
ASL7
e
dell'Ucio
Scolastico
territoriale,
del
Comune
di
Siena,
delle
altre
associazioni
del
territorio.
E
abbiamo
contribuito
a
far
mantenere
aperto
l'unico
Centro
ASL
per
minori
autistici
esistente
in
provincia
di
Siena,
favorendo
la
frequentazione
di
pi
ragazzi
possibile.
Tutto
questo
ci
costato
e
ci
costa
tanta
fatica
e
sacrici,
rubando
tempo
alle
nostre
stesse
famiglie,
ma
crediamo
fermamente
di
doverlo
fare
per
migliorare
la
vita
di
tutte
le
persone
autistiche
del
territorio
e
dei
loro
familiari.
Ogni
piccolo
traguardo,
ogni
persona
in
pi
sensibile
al
problema,
un
aiuto
in
pi
per
tutte
le
persone
autistiche
che
potranno
ricevere
maggiore
attenzione
e
comprensione.
E
torniamo
quindi
al
tema
del
Convegno,
il
'Durante
e
dopo
di
noi',
cio
l'assistenza
appropriata
e
continuativa
di
cui
dovrebbero
beneciare
tutte
le
persone
disabili
dal
momento
della
diagnosi
no
alla
ne
dei
loro
giorni;
che
dovrebbe
essergli
quindi
assicurata
sia
durante
la
vita
dei
genitori
che
dopo,
quando
per
vecchiaia
o
morte
non
potranno
pi
essere
la
sua
voce,
il
suo
conforto,
i
suoi
tutori.
Le
persone
autistiche
ricevono
attenzione
solo
nch
sono
piccole:
di
solito
frequentano
la
scuola,
e
un
bambino
fa
tenerezza
e
induce
alla
solidariet
e
all'aiuto.
Ma
con
la
maggiore
et
tutto
questo
nisce,
la
conclusione
della
scuola
dell'obbligo
e
il
cessare
di
ogni
attivit
di
incontro-confronto,
unite
alla
sensazione
di
disagio
ancor
maggiore
dei
genitori
e
allo
scatenarsi
degli