Alla segretaria provinciale del Partito Democratico Teresa Lambertucci
Al segretario regionale del Partito Democratico Francesco Comi
Questo documento nasce dalla volont di esprimere alcune considerazioni e valutazioni sullazione politica svolta dal Partito Democratico di Porto Recanati nellultimo anno da parte di iscritti, ex iscritti, ex membri del gruppo dirigente dimissionari e semplici simpatizzanti. Lo facciamo in questo modo e in questa occasione proprio perch il primo aspetto che chiunque pu eccepire alla dirigenza lassoluta esclusione degli iscritti dalla vita del partito e la perdurante mancanza di confronto e discussione. Dallinsediamento della segreteria Cicconi, nellottobre del 2013, lunica assemblea si svolta nel giugno del 2014, dopo quasi dieci mesi, in seguito alle elezioni amministrative. Non stato ritenuto necessario convocarla, infatti, erroneamente, nemmeno dopo le numerose dimissioni che dal gennaio al marzo 2014 hanno riguardato lex segretario di circolo Giovanni Brandoni, il consigliere comunale Pierluigi Maggini, i dirigenti Eleonora Tiseni, Maria Teresa Cabiati e Diego Tonon, e il tesoriere Domenico Frugis. Nellassise post elettorale, inoltre, con toni trionfalistici ci si arrogato il merito del successo elettorale evitando unanalisi onesta del voto che avrebbe raccontato una realt diversa. I numeri parlano chiaro: se sommiamo le preferenze dei cinque eletti nelle file del movimento Uniti per Porto Recanati si arriva a quota 1358 contro le 695 dei quattro candidati del PD, e volendo andare ancora pi sullo specifico, Antonella Cicconi, capolista e segretaria ha ottenuto solo 5 preferenze in pi dellultimo degli eletti di UPP, Alessio Sampaolesi, mentre Petro Feliciotti tre. E potremo entrare ancora di pi nello specifico sciorinando cifra per cifra, candidato per candidato. Si mai chiesta la dirigenza il perch di questo divario? Come si davvero espresso lelettorato di questo partito, verso chi ha indirizzato la scelta? Si mai interrogata davvero sulla volont della base? Quella stessa base che, nel mese di settembre, ha disertato la Festa democratica che Porto Recanati ha ospitato a livello provinciale, senza che, anche in questo caso, sia seguita unassunzione di responsabilit o la bench minima autocritica. Per quanto riguarda le primarie, nonostante fossero state richieste da molti iscritti e dalla stessa segretaria in unepoca precedente alle elezioni, sono state dimenticate dalla nuova segreteria del partito subito dopo il suo insediamento. Nei mesi successivi, quando lAmministrazione comunale ha deciso di dare seguito alla promessa elettorale di mettere in campo gli strumenti normativi necessari a contrapporsi alla lottizzazione del Burchio, la segreteria del Partito Democratico ha deciso in modo autonomo di intraprendere unaltra strada, senza dare modo alla base di confrontarsi n di interloquire con lo stesso direttivo. A questo proposito, ricordiamo quanto sia stata importante la battaglia contro il Burchio - e la raccolta delle firme - per la vittoria della coalizione Noi per Porto Recanati, che aveva esplicitato la sua contrariet nel programma elettorale, sottoscritto anche dal PD. Alla luce di una costante esclusione della base dalla vita politica del partito deve essere interpretata, oggi, la volont di molti iscritti di partecipare a un Congresso locale del PD. Si era vista la possibilit di poter far sentire, finalmente, la propria voce, di poter contare qualcosa. Invece intervenuta lennesima delusione. Quella che affrontiamo in questi giorni, infatti, non la sfida di un Congresso, bens unassemblea congressuale per fare in modo che siano i soliti nomi noti a prendere le decisioni, tagliando fuori di nuovo la base del partito, chiamata comunque a esprimere la sua opinione, ma in modo non decisivo.
Riteniamo questa assemblea congressuale inutile, dannosa e illegittima.
Inutile, perch non intraprende una strada di effettivo coinvolgimento della base del partito e non cambia il metodo di prendere le decisioni del partito stesso. Prima dellassemblea, infatti, era quanto meno necessario aprire un dibattito sulle questioni aperte, attinenti ai rapporti tra PD e Amministrazione comunale, che rilevasse una nuova volont di comunicazione tra i consiglieri del PD e la base: cari Consiglieri comunali e caro Direttivo, il momento di dire basta alla tendenza a prendere decisioni in modo autonomo, gli iscritti devono poter far sentire la propria voce. Invece, vediamo Consiglieri affidare a facebook o ad articoli sui giornali le loro dichiarazioni, e ci si appresta a costituire un gruppo autonomo, se non ad uscire dal gruppo di maggioranza Noi per Porto Recanati, senza che il direttivo del PD abbia indetto alcuna assemblea sul punto. E la stessa cosa avvenuta per il Burchio e per la spinosa questione delle scogliere, con la Direzione del partito che assumeva posizioni fortemente critiche nei confronti del Sindaco, dimenticandosi che la sig.ra Montali espressione di questo partito. Negli ultimi mesi, inoltre, si assistito alle dimissioni della segretaria Cicconi dal ruolo di capogruppo, la stessa ha disertato le riunioni delle commissioni e della maggioranza, adducendo come motivazione lo svolgersi del Congresso del partito, bloccando di fatto qualsiasi comunicazione e attivit politica. A tale comportamento, unito a un totale immobilismo, seguito linevitabile e giustificato ritiro delle deleghe da parte del Primo cittadino. Allesterno, emerge limmagine di una dirigenza che dopo aver scelto e imposto un candidato sindaco lo ha rinnegato nel momento in cui ha dimostrato di non essere un burattino da poter manovrare a piacimento di pochi. A fronte di questo modo di procedere, a cosa pu servire unassemblea congressuale? A nulla. Cambiare le pedine non pu interessare la base del partito se essa, anzich far parte attiva dei giocatori, viene considerata quale mero pubblico pagante. Dannosa, perch finir inevitabilmente per acuire le distanze tra le varie anime del partito. Un congresso vero e proprio, rimescolando le carte e lasciando alla base la responsabilit di individuare - in toto - i componenti di una nuova segreteria, avrebbe potuto attirare nuova linfa vitale, nuove energie ed interessi. Molti vecchi iscritti, militanti storici, che non avevano rinnovato la tessera, lhanno fatto proprio in previsione di quel Congresso annunciato e oggi negato. Queste persone, di fronte allennesima esclusione e delusione, finiranno inevitabilmente per allontanarsi ancora di pi, o per prendere diverse decisioni di voto in previsione delle prossime e ormai vicine consultazioni regionali. Illegittima, perch non prevista a livello statutario. Non vengono previste forme elettive del Segretario e del Direttivo del partito diverse dalla forma congressuale straordinaria prevista dallart. 4 comma 13 dello statuto regionale, e solo nel caso in cui il segretario venga sfiduciato o si dimetta. Ma non risulta che la Segretaria del circolo locale si sia dimessa o sia stata sfiduciata e comunque, anche in quel caso, si dovrebbe procedere a nuove elezioni. Pertanto, il tentativo di modificare i componenti del Direttivo senza passare per un congresso straordinario assolutamente illegittimo. I firmatari della presente si dichiarano disponibili a collaborare per organizzare un Congresso che porti al rinnovo delle cariche come stabilito dallo statuto. Se costretti, porteranno la questione di fronte alle commissioni di Garanzia denunciando le responsabilit dei vertici a qualsiasi livello. Si riporta, qui di seguito, il contenuto dello statuto sui punti descritti:
Art.4 comma 13 Statuto PD regione Marche:
Se il Segretario cessa dalla carica prima del termine del suo mandato, fatto salvo quanto previsto dallarticolo 4 comma 14, il Direttivo del Circolo pu eleggere un nuovo segretario per la parte restante del mandato con la maggioranza assoluta dei suoi componenti. A questo fine il Consigliere Anziano convoca il Direttivo del Circolo per una data non successiva a quindici giorni dalla presentazione delle dimissioni. In caso di inottemperanza lAssemblea convocata dal segretario provinciale. Nel caso in cui nessuna candidatura ottenga la maggioranza dei componenti del Direttivo del Circolo, si procede entro quindici giorni a nuove elezioni per il Segretario. e per il Direttivo del Circolo. La data e la convocazione spetta al Segretario provinciale. Nelle more dellelezione del nuovo Segretario le funzioni sono esercitate da un Commissario nominato dal Segretario Provinciale. Art.4 comma 14 Statuto PD regione Marche: I due quinti del Direttivo del Circolo possono presentare una motivata mozione di sfiducia nei confronti del Segretario. . La mozione deve essere approvata dalla maggioranza assoluta dei componenti dellAssemblea. Se lAssemblea sfiducia il Segretario, si procede a nuove elezioni per il Segretario. e per il Direttivo del Circolo. Per quanto sopra, i sottoscrittori del presente documento chiedono per il bene del Partito Democratico di Porto Recanati che la segretaria Antonella Cicconi e tutti i componenti del Direttivo del circolo locale presentino le loro dimissioni e si proceda allo svolgimento di un regolare Congresso. Si oppongono altres alla prosecuzione di questa assemblea e alla nomina di nuovi componenti del direttivo attraverso una procedura non prevista dallo Statuto. Con lauspicio che, finalmente, il buon senso prevalga.