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Citt di Foggia
documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
INDICE
1.
Premessa
1.1
1.2
1.3
1.4
2.1
2.1.1
2.1.1.1
2.1.1.2
2.1.1.3
2.1.1.4
2.1.1.5
2.1.2
2.2
2.3
2.3.1
2.3.1.1
2.3.1.2
2.3.2
2.3.3
2.3.4
2.3.5
2.4
2.4.1
2.4.2
2.4.2.1
3.1.8
Allegato 1
3.1.1
3.1.2
3.1.2.1
3.1.2.2
3.1.2.2.1
3.1.2.3
3.1.2.3.1
3.1.3
3.1.3.1
3.1.3.2
3.1.3.3
3.1.4
3.1.5
3.1.5.1
3.1.5.2
3.1.6
3.1.6.1
3.1.6.2
3.1.6.3
3.1.6.4
3.1.6.5
3.1.6.5.1
3.1.6.6
3.1.6.7
3.1.6.8
3.1.7
3.1.7.1
3.1.7.2
3
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9
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22
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111
113
113
114
114
119
127
documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
1. Premessa
1.1 Motivazioni e fini della rivisitazione.
Il Consiglio Comunale di Foggia ha adottato il 9 marzo 2006, con delibera numero 23, il Documento Preliminare Programmatico al Piano Urbanistico Generale. Soprattutto la sopravvenuta, incisiva attivit regionale di pianificazione sollecita l'integrazione del DPP 2006 ai fini della formazione del PUG.
Gli snodi politico-amministrativi durante i quali tale sollecitazione stata inquadrata sono stati la Conferenza di copianificazione del PUG, indetta dal sindaco di Foggia il 18 gennaio 2011, e il dibattito svoltosi il 4
aprile 2011 nella seduta monotematica del Consiglio comunale di Foggia. Il DPP aggiornato , dunque, l'atto di indirizzo che innesca senza soluzione di continuit il processo di vera e propria elaborazione del PUG,
proponendosi di definirne le previsioni strutturali1.
Lattivit di integrazione e di vero e proprio aggiornamento del DPP orientata sinteticamente:
- dalla pianificazione e dalla programmazione della Regione Puglia in materia di Assetto del Territorio, Paesaggio, Area Vasta, Mobilit e Trasporti, Urbanistica in senso stretto;
- dallapprovazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, allepoca delladozione del DPP al
PUG ancora allo stato di bozza, approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale di Foggia n. 84 del
21 dicembre 2009;
- dalla pianificazione strategica di area vasta condotta dal Comune di Foggia come Amministrazione capofila di unaggregazione di altri 32 enti territoriali;
- dal Piano Urbano della Mobilit, connesso alla pianificazione strategica di area vasta, adottato dal Consiglio comunale di Foggia il 13 marzo 2009 con Deliberazione n. 28;
- dalla programmazione contrattata attivatasi sul territorio comunale in momenti antecedenti e perfezionatasi successivamente alladozione del DPP al PUG;
- dallattivit di programmazione promossa dal Comune di Foggia in materia di insediamenti commerciali e
produttivi.
- dal processo di urbanizzazione che si sviluppato nel territorio comunale nel periodo 2006-2010;
- dal Piano Comunale dei Tratturi approvato con D.C.C. 15 giugno 2011, n. 43;
- dal Documento Programmatico della Rigenerazione Urbana approvato con D.C.C. 15 giugno 2011, n. 44;
- dalle attivit in corso inerenti processi di pianificazione a scala comunale come il Piano di Protezione civile, il
Piano Regolatore per gli Impianti Eolici, la regolamentazione degli impianti fotovoltaici, il Piano Territoriale degli Orari e degli Spazi, ecc.
1
La cornice normativa del processo definita da:
Deliberazione Giunta Regionale 3 agosto 2007, n.1328. Approvazione definitiva del "Documento regionale di assetto generale (DRAG).
Indirizzi, criteri e orientamenti per la formazione dei piani urbanistici generali (PUG) Legge regionale 27 luglio 2001, n. 20, art. 4,
comma 3, lett. b) e art. 5, comma 10 bis, adottato con Deliberazione di Giunta regionale 27 marzo 2007, n. 375.
D.G.R. 26 febbraio 2008, n.214. Circolare n.1/2008. Note esplicative sulle procedure di formazione dei Piani Urbanistici Generali dopo
l'entrata in vigore del Documento Regionale di Assetto Generale (DRAG) - Indirizzi, criteri e orientamenti per la formazione, il dimensionamento e il contenuto dei Piani urbanistici Generali (PUG).
D.G.R. 13 luglio 2009, n.1178. Atto di Indirizzo di Giunta Regionale per l'introduzione delle "Istruzioni Tecniche per la Informatizzazione
dei PUG nellambito del SIT Regionale, in attuazione del DRAG - Indirizzi, criteri e orientamenti per la formazione, il dimensionamento
e il contenuto dei piani urbanistici generali (PUG, approvato con D.G.R. n. 328 del 03.08.07 (L.R. 20/2001 art. 4, comma 3, lett. b e art.
5, comma 10 bis).
D.G.R. 14 dicembre 2010, n.2753. "Documento regionale di assetto generale (DRAG). Criteri per la formazione e la localizzazione dei
Piani Urbanistici Esecutivi (PUE)". (Legge Regionale 27 luglio 2001, n. 20, art. 4, comma 3, lett. b e art. 5, comma 10 bis), il cui schema
era stato adottato con DGR. n. 2589 del 22 dicembre 2009.
D.G.R. 16 febbraio 2011, n.25. Circolare n.1/2011 "Indicazioni per migliorare l'efficacia delle conferenze di copianificazione nella formazione dei Piani Urbanistici Generali (PUG)".
La stessa successione cronologica suffraga l'assunto sull'importanza delle novazioni maturate al livello regionale preordinato dopo il
DPP 2006.
documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
Le verifiche del quadro prefigurato nel DPP 2006 si incentrano soprattutto sul:
a) modello insediativo complessivo ipotizzato dal DPP per quanto riguarda le componenti fondamentali dellassetto del territorio comunale:
- sistema ambientale e dei beni culturali;
- sistema urbano e dei servizi alla popolazione;
- sistema dei luoghi delleccellenza (ambientale, culturale, formativa, produttiva, del tempo libero);
- sistema delle reti;
b) dimensionamento delle previsioni al 2021 da riproiettare al 2025, relative alla capacit insediativa,
soprattutto per quanto inerisce la residenza. Per quanto riguarda gli altri comparti (attivit produttive
e servizi alla produzione, servizi rari, tempo libero, ecc.), il DPP conferma lopzione per una pianificazione operata dal lato dellofferta di sedi, quindi sui fattori qualitativi delle localizzazioni: qualit intrinseche, posizionamenti strategici rispetto agli specifici mercati, accessibilit, compatibilit ambientale, ecc.
Su entrambi gli elementi ha, ovviamente, inciso fortemente il complesso delle azioni programmatorie sopra
generalmente richiamate oltre che landamento reale del processo durbanizzazione: da qui la spinta ulteriore allaggiornamento del DPP al PUG del 2006.
1.2 Analisi dello scenario intermedio
Il tema su cui si registrata la pi marcata sensibilit, nel dibattito pubblico sviluppatosi nel periodo 20062011, la "tenuta" del progetto di territorio prefigurato nel DPP 2006. Osservate nel loro complesso, le dinamiche che si sono prodotte hanno confermato e, in taluni snodi essenziali, addirittura rafforzato quel progetto.
Dopo l'approvazione del DPP 2006, la pianificazione, la programmazione e la gestione urbanistica sono state coordinate tra loro e integrate con lintera azione dellAmministrazione Comunale, in particolar modo con
la programmazione dello sviluppo delleconomia e del territorio. In particolare, il "progetto di territorio" prefigurato nel DPP 2006 stato irrobustito nelle sue premesse con un'attenzione particolare a:
- la valorizzazione delle risorse ambientali, culturali, e storiche (aree archeologiche, tratturi, paesaggi agrari
di tradizione, masserie, borgate rurali);
- la riapertura di Foggia al suo territorio;
- cogliere lopportunit delle grandi reti di trasporto che attraversano il territorio comunale (la localizzazione
della stazione dellAlta Velocit, nel territorio di Foggia, rappresenta unopportunit di grande rilievo da una
parte per lo sviluppo urbano e dallaltra per potenziare lintero sistema ferroviario provinciale, in particolare
per collegare il porto di Manfredonia e linterporto di Cerignola);
- rinnovare e completare la citt esistente;
- rafforzare il modello insediativo multipolare;
- integrare la pianificazione strategica territoriale e quella urbanistica (Foggia leader "per" il territorio),
- il rafforzamento strategico di Foggia sfruttando lattuale potenziale infrastrutturale costituito da aeroporto,
porto di Manfredonia, rete ferroviaria, interporti di Cerignola e Incoronata, sistema stradale statale e autostradale incrementato grazie anche alle prospettive della realizzazione della linea AV/AC;
- Foggia, polo di competitivit dei servizi alla produzione.
Sono indirizzi che sono stati trasfusi nelle principali attivit di pianificazione che hanno impegnato
lAmministrazione del Comune capoluogo. A partire dalle funzioni di capofila del Piano strategico di area
vasta Capitanata 2020 Innovare e Connettere, con lapprofondimento sulla mobilit delle persone e delle merci sviluppato nel Piano Urbano della Mobilit di Area Vasta e con il progetto pilota Treno-Tram. Ma
anche nel Documento Strategico per le Attivit Produttive e nel Documento di Valutazione del Commercio,
indirizzati inizialmente a una variante organica sulle aree produttive, da ultimo sfociati in un Atto di indirizzo
documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
sulle aree produttive e commerciali che orienti, innovando, la fase attuale anticipando le opzioni del piano
settoriale del PUG.
Molto impegnativo, ai fini dellordinata attivit richiesta dal lavoro sul PUG e delleffettiva possibilit di partecipazione della cittadinanza al processo di elaborazione del PUG stesso, stato il lavoro sulle leve della
cosiddetta governance. Di impatto storico, considerando il caos documentale e di difficile accessibilit, si
rivelato il lavoro per la scrittura delle Norme tecniche di adeguamento del Piano Regolatore Generale vigente e il collaudo della Cartografia, approvato dal Consiglio comunale il 3 ottobre 2008: le regole e le basi cartografiche sono ora nella piena disponibilit di tutti i cittadini, dei professionisti, delle imprese e dei diversi
portatori di interesse, attraverso il sito web urbanisticafoggia.org: una svolta di trasparenza che contribuisce ad affievolire il carico di tensioni subto dalla materia urbanistica a Foggia.
Pi in generale, tutte le diverse contingenze programmatorie sono state filtrate - nelle analisi istruttorie amministrative e nei conseguenti dibattiti consiliari - attraverso la cornice del DPP 2006.
accaduto per la riattivazione, sollecitata da sentenze del 2007 emesse dal Tribunale Amministrativo Regionale Sezione di Bari, dei procedimenti amministrativi riguardanti i Programmi di Riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile del Territorio, riconsiderati nella coerenza con il DPP 2006 dalla Delibera di
Giunta Comunale n.43/2008, prima di essere avviati alle procedure di urbanistica negoziata.
accaduto per i programmi di housing sociale di iniziativa comunale, cos come per tutti gli elementi di pianificazione e programmazione di livello comunale sopra sinteticamente richiamati, nonch per alcune importanti iniziative a promozione privata: tutti questi interventi programmatici hanno conosciuto, in sede di
istruttoria tecnico-amministrativa e in sede politico-amministrativa, momenti di analisi di coerenza con il
DPP 2006.
Perfino la grande operazione di ricognizione e di assestamento urbanistico del Piano di Zona "167" stata finalizzata alle esigenze legate all'aggiornamento del DPP.
In sintesi, il DPP 2006 stato lo strumento per orientare la pianificazione e la programmazione, finendo
per confermare la visione alla base del DPP 2006.
I programmi messi in campo hanno quasi tutti seguito una logica incrementale del tessuto urbano esistente,
senza fratture con lidea di citt e di territorio disegnata nel DPP. Il maggior impatto in termini di consumo
del suolo resta quello che stato originato da Piani di Riqualificazione Urbana e Piani integrati approvati
prima del DPP 2006. Le programmazioni successive, proiettate nel prossimo quinquennio, soddisfano poco
pi del 40 per cento del fabbisogno stimato dal DPP, portando Foggia ad avere un patrimonio abitativo finalmente sufficiente per i bisogni che non riescono a essere soddisfatti sul mercato.
Pi in generale, le elaborazioni del DPP 2006 sono state affinate - rafforzandosi - nella pianificazione preordinata e nella programmazione dello sviluppo. Lo si osserva negli indirizzi:
- del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, con riguardo soprattutto al tema del "Patto cittcampagna";
- del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, con riguardo soprattutto al sistema insediativo e della
mobilit ma anche al tema del "Patto citt-campagna" e del sistema delle borgate rurali;
- del Piano strategico di area vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere" che, nella declinazione dei
suoi obiettivi di indirizzo strategico, sviluppa elementi programmatici e progettuali in linea con la modernizzazione delle funzioni delle citt capoluogo soprattutto con riguardo alla rete delle aree produttive, alla mobilit e al sistema dei beni culturali, proiettati nel quadro del "progetto di territorio" del DPP 2006 e centrati
rispetto alle strategie regionali, nazionali ed europee;
- del Piano Regionale dei Trasporti, approvato con Legge regionale del 23 giugno 2008, che, assieme ai
piani attuativi, sono assunti dal DRAG, prendendo carattere vincolante rispetto alla pianificazione territoriale
provinciale e comunale.
documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
- del Piano Urbano della Mobilit di Area Vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere", che si propone
come colonna vertebrale del sistema policentrico prefigurato nel DPP 2006 e propone la svolta della mobilit ferro-tramviaria per ricucire la trama delle relazioni con l'area vasta e la provincia, in termini di sostenibilit ambientale e di uso di un'importante rete infrastrutturale apertasi a players diversi dallo storico "monopolista".
Le dinamiche macro che si osservano in uno scenario del genere si confermano anche in alcuni spunti
emersi sia nella prima riunione della Conferenza di copianificazione del PUG e nelle fasi di ascolto che si
sono succedute, sia negli elementi di programmazione che hanno contrassegnato il ciclo 2007-2013, sia
negli orientamenti dell'investimento privato.
Un esempio, fra tutti, la concentrazione di progettualit e risorse sul quadrante di Incoronata, una polarit
contrassegnata dagli insediamenti produttivi ma anche dal tessuto residenziale. Le scelte programmate a
livello nazionale in tema di Alta Capacit e del nuovo casello autostradale Foggia-Incoronata sono rafforzate
dalle opzioni che Comune e Provincia di Foggia hanno concertato con la Regione Puglia per il programma
denominato Puglia Corsara che prevede nuova viabilit di raccordo tra il progettato casello Foggia Sud
sull'A14, l'agglomerato industriale e la citt, oltre che un potenziamento dell'infrastruttura ferroviaria a servizio della piattaforma logistica dell'agglomerato industriale. A ci si aggiungano le ingenti risorse collocate dal
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ancora sull'ASI Incoronata, assunto come perno di una rete di aree
produttive di scala provinciale, e gli investimenti privati che domandano allocazione interpellando il livello
comunale per la strada dell'urbanistica contrattata proponendo la riqualificazione della borgata, il livello del
Consorzio per le Aree di sviluppo industriale e il livello regionale con riguardo ai grandi insediamenti commerciali o misti. Da ultimo, la valorizzazione delle aree agricole adiacenti Masseria Giardino, assunta nel
Piano delle alienazioni e valorizzazione degli immobili di propriet comunale, prospetta un ulteriore incremento delle potenzialit di sviluppo di questo quadrante del territorio comunale in cui maturata anche la
riqualificazione e il potenziamento dell'asse della Strada Statale 16, nonch uno studio integrato finalizzato
alla tutela e valorizzazione funzionale dei contesti periurbani della citt di Foggia costituenti Parco storicorurale della citt di Foggia, elaborato nell'ambito del PTCP che, fra le azioni strategiche, contempla il recupero e la valorizzazione di elementi del patrimonio culturale sparso di matrice antropica.
Il potenziamento e la modernizzazione delle classiche funzioni direzionali che si concentrano in una citt capoluogo, che si sta completando lungo l'asse Via Bari-Viale Fortore - con la realizzazione della nuova sede
della Camera di Commercio, del nuovo Polo integrato per lo sviluppo economico del Comune di Foggia e del
nuovo quartiere fieristico - pare accompagnare lo sviluppo della logistica e di una moderna area industriale,
proponendosi per un'integrazione incisiva se si osserva il rapporto equilibrato con il grande parco urbano
"Campi Diomedei", con la penetrazione treno-tram Manfredonia-Foggia e la collocazione di funzioni legate
all'universit, alla cultura, al tempo libero e alla residenza di qualit medio-alta.
Sono tendenze da cogliere e da annodare intorno alle opzioni progettate nel Piano Comunale dei Tratturi
anche per gli altri assi di ingresso-uscita dalla citt, con cui ordinare il complesso processo promosso
dall'Atto di indirizzo sulle aree produttive e commerciali, il cosiddetto "ammagliamento" del periurbano favorito dall'incisivo governo urbanistico degli insediamenti previsti nel programma di "Housing Sociale", la
dispersione residenziale e produttiva verificatasi nella vasta area del Salice e nelle aree rurali immediatamente a ridosso della cinta urbana.
Maggiore maturit ha raggiunto anche il tema del centro urbano, favorita anche dal concretizzarsi della
Legge regionale n. 21/2008 Norme sulla rigenerazione urbana e dalla legislazione nazionale che sembra
aver incoraggiato gli investimenti privati.
Opportunamente il Documento programmatico della rigenerazione urbana inquadra la questione nei suoi
multiformi elementi tentando di aggregare una serie di azioni per incitare e incentivare interventi regolati in
un ambito articolato in quadranti che presentano caratteristiche omogenee, enucleate anche sulla scorta
documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
del ricco percorso di ascolto innescatosi dopo la prima riunione della Conferenza di copianificazione del 18
gennaio 2011.
Il DPRU stato approvato dal Consiglio comunale con l'indicazione esplicita di integrarlo nel DPP al PUG,
con ci rafforzando gli obiettivi generali, gi individuati nel DPP 2006, di:
- sollecitare una soluzione non frammentata alla criticit costituita dalla cesura operata dallinfrastruttura
ferroviaria, mettendo a valore la realizzazione del nuovo Terminal intermodale Foggia Stazione;
- individuare il mix di azioni per i cosiddetti Quartieri Settecenteschi, sui quali uno studio di prefattibilit ha
aperto una discussione priva delle storiche pregiudiziali circa i meccanismi della sostituzione edilizia e
dell'eventuale ricorso alla perequazione urbanistica;
- procedere alla riqualificazione funzionale della zona della Stazione e delle zone tra Corso Roma e Via Giacomo Matteotti;
- riqualificare gli accessi di Via Manfredonia e Via San Severo;
- riorganizzare le funzioni del Villaggio Artigiani.
Un quadro di obiettivi da perseguire attraverso interventi organici di interesse pubblico, capaci di legare fra
loro problematiche afferenti alle politiche abitative, urbanistiche, ambientali, culturali, socio-sanitarie, occupazionali, formative e di sviluppo.
La maturit raggiunta dal tema del centro urbano si evidenzia proprio dalla qualit delle azioni pubbliche dispiegate.
Il programma di monitoraggio e messa in sicurezza delle aree urbane a rischio di stabilit statica e vulnerabilit strutturale nella Citt di Foggia, attivato nell'ambito dell'Accordo di Programma Quadro Difesa del
suolo, una base importante per la componente programmatica e per la normativa tecnica del futuro
PUG.
L'articolazione degli interventi progettati nel Piano integrato di rigenerazione urbana "Rigenerare lungo la
memoria", adottato con D.G.C. n.67 del 5 luglio 2011, offre una visione completa delle questioni in campo
cogliendo la necessit di integrare attivit di iniziativa privata, il potenziamento dell'infrastrutturazione viaria
specie agli ingressi della citt, la domanda emergente di mobilit sostenibile, gli interventi sui beni culturali.
Uno sforzo importante per generare valore anche rispetto ad altre azioni pubbliche che, come il Piano della
sosta regolamentata e le previsioni del PUMAV, incitano nuove modalit del consumo del centro urbano e,
in prospettiva, investimenti sul rinnovo edilizio e sulla modernizzazione delle funzioni classiche legate al
commercio di vicinato come ipotizza l'Atto di indirizzo sulle aree produttive e commerciali.
Giover, in tale direzione, il coordinamento delle funzioni politico-amministrative finanziarie e patrimoniali
per affinare nuovi criteri di fiscalit e di elaborazione degli oneri concessori, che possano completare il quadro degli incentivi per interventi e insediamenti di qualit nel centro urbano.
Cos come, al generale bilanciamento dei processi urbanistici, giover la scelta dell'elaborazione di una
Carta dei Beni culturali e archeologici, da cui ricavare punti di forza per innescare, nel territorio comunale
esteso e nel centro urbano, la valorizzazione attiva del patrimonio paesistico e culturale, capace di conservare gli elementi identitari attraverso innovazioni nel valore d'uso, intrecciandosi nella logica di rete proposta nella pianificazione strategica di area vasta.
Dall'analisi dello scenario intermedio si corrobora la valutazione sul fatto che i pi importanti motivi alla base della Nota aggiuntiva al DPP 2006 siano legati alla legislazione e alla pianificazione di livello preordinato
o alla pianificazione strategica territoriale.
1. La pianificazione regionale in tema di trasporti e mobilit non significa solo l'introduzione della tecnologia
treno-tram, anche se tale elemento da solo appare in grado di generare un'innovazione potente anche dal
punto di vista della competizione pi aperta che lItalia intera conoscer per la concessione di tratti della
rete ferroviaria: aldil di importanti operatori privati gi presenti, la filiera che si apre - con una gestione tan-
documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
to innovativa del trasporto locale che mette in rete Foggia con Lucera, Manfredonia, San Severo e il Gargano apre spazi a segmenti economici finora inesplorati: dal mobility management ai servizi integrati per i
turisti occasionali.
In pi, tuttavia, le previsioni del Piano Regionale dei Trasporti e dei piani attuativi del PRT, essendo assunti
dal DRAG e perci prendendo carattere vincolante rispetto alla pianificazione territoriale, enfatizzano l'importanza delle scelte in tema di logistica e del raccordo stretto con le aree produttive: un tema centrale, per
Foggia, per una citt capoluogo che resta crocevia di importanti direttrici di trasporto, non ultima quella
dellAlta Capacit ferroviaria.
A scala pi ridotta, il PRT promuove, inoltre, la nascita dei Centri di Distribuzione Urbana (i CDU), piattaforme logistiche prossime alle aree urbane in grado di accentrare il flusso in ingresso delle merci e di assicurarne la distribuzione attraverso un efficiente sistema di mezzi a basso o nullo impatto ambientale. Un indirizzo che si propone come una straordinaria opportunit di innovare la filiera produttiva e distributiva, coinvolgendo migliaia di operatori grandi, medi, piccoli e piccolissimi. Sono opzioni da organizzare, nellambito
del PUG, e che, oltre a diminuire linquinamento, contribuiscono a determinare un fattore di grande rilevanza nella competitivit dei sistemi socio-economici locali.
2. La pianificazione regionale paesaggistica e il Piano Comunale dei Tratturi, oltre ad aprire e chiudere questioni tecnico-giuridiche ancora discusse, senza dubbio propone temi non solo di vincolistica ma anche di
potenzialit di "sfruttamento" della risorsa paesaggio in senso lato ai fini turistici e ai fini dellindotto che
pu fiorirvi intorno. La gestione di questo patrimonio non pu essere solo musealizzata perch, cos,
avrebbe costi insostenibili per la collettivit rischiando di trasformare in petizione di principio l'apparato che
mette in rapporto gli obiettivi strategici e i vincoli.
3. Allo stesso modo, il piano delle scelte da affinare in materia di verde agricolo, spazio e borgate rurali deve essere particolarmente valorizzato nellambito del PUG.
L'occasione del censimento nazionale dell'agricoltura va colta per precisare il tema della salvaguardia del
territorio agricolo.
La riforma della Politica Agricola Comunitaria post 2013 - oltre a impegnare sul fronte dei cambiamenti climatici, delle energie rinnovabili, delle risorse idriche e della salvaguardia delle biodiversit - suggerisce di
contribuire, attraverso il PUG e i suoi dispositivi normativi, a governare un passaggio storico che l'agricoltura, intesa come settore produttivo diffuso nello spazio rurale, attraversa e attraverser.
Come indica la "Carta di Matera" e il relativo protocollo con la Confederazione Italiana Agricoltori sottoscritto il 29 aprile 2011 anche dal Comune di Foggia, nell'ambito di una pi ampia intesa con l'Associazione Nazionale Comuni Italiani, al governo locale spetta dedicare un'attenzione particolare per l'erogazione di servizi alle persone e alle imprese, attraverso il rafforzamento delle infrastrutture civili, sociali e di servizi alle
imprese per favorire un equilibrato sviluppo delle aree rurali: welfare locale, servizi civili e sanitari, infrastrutture di comunicazione informatica e per la mobilit delle merci e delle persone.
Per un territorio come quello della provincia di Foggia, del Tavoliere e dello stesso Comune di Foggia (l'ottavo in Italia, per estensione territoriale) , questo, un tema centrale in rapporto alla salvaguardia del suolo e
dellambiente e alla valorizzazione del rapporto tra cibo e territorio.
Ci sono prospettive, come quella promosse da Confagricoltura per "Foggia capitale europea del grano",
che guidano un generale processo di riavvicinamento alla vocazione agricola e a un'opzione qualificante
nella pianificazione della relazione citt-campagna. Il primo banco di prova la soluzione delle criticit che
si sono prodotte con la citt sparsa che si formata nella zona del Salice, il cui Piano di recupero stato
ripensato e riarticolato assumendo a guida gli indirizzi del PPTR, del PTCP e del DPP 2006, come pure la
valorizzazione delle aree agricole afferenti a Masseria Giardino nel contesto del Corridoio Ecologico del
Cervaro.
documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
4. Nel periodo 2006-2011 i progressi sul piano amministrativo e sul piano della discussione pubblica sono
stati tanto notevoli da consentire di ritenere completo il sistema delle conoscenze e degli strumenti utili alla
definizione degli indirizzi relativi alla parte strutturale del PUG. Sinteticamente, la progressione stata la seguente.
Attivit con diretti riflessi sul PUG. Il DPP 2006 enunciava chiaramente una serie di attivit giudicate necessarie per acquisire supporti conoscitivi e interpretativi utili allelaborazione del PUG.
Adeguamento cartografico e delle NTE alle prescrizioni regionali al PRG
27 novembre 2007. Consegna e collaudo della nuova aerofotogrammetria dellarea edificata
della citt, elemento di base per il percorso connesso alladeguamento del PRG.
2 ottobre 2008. Approvazione da parte del Consiglio comunale dellattualizzazione del PRG
con il riferimento organico agli elementi normativi e cartografici frutto dellintegrazione del PRG
1992 con le osservazioni e prescrizioni regionali.
10 febbraio 2009. La Giunta regionale prende atto delladeguamento del PRG approvato.
Aree per insediamenti produttivi
13 dicembre 2007. Il Consiglio comunale approva il DoSAP (Documento Strategico Aree Produttive) e Documento di Valutazione del Commercio. Il DoSAP stato elaborato in una fase intermedia tra il DPP al PUG e il Piano Strategico di Area Vasta Capitanata 2020 Innovare e
Connettere e, aldil dellattivit ricognitiva, stato proiettato nella prospettiva della nuova
pianificazione ricevendo e determinando influenza rispetto alla discussione generale sulle aree
produttive del capoluogo, in rapporto alle infrastrutture per la logistica e la mobilit.
20 aprile 2009. Il Consiglio comunale approva:
- Documento preliminare programmatico per le attivit produttive;
- Variante per lo sviluppo e modernizzazione della rete commerciale cittadina in ambito urbano ed extraurbano;
- (adotta) Variante di ampliamento dellagglomerato industriale ASI Foggia-Incoronata.
18 gennaio 2011. Durante la prima riunione della Conferenza di copianificazione del PUG si fa
espresso riferimento allidea di concepire uno strumento-piano di settore in variante al PRG ma
anche anticipatore del PUG.
28 giugno 2011. Votando un emendamento a tre deliberazioni che autorizzano il Sindaco a
promuovere accordi di programma per interventi complessi che includono realizzazioni con
funzioni commerciali e produttive, il Consiglio comunale ha espressamente richiesto la armonizzazione della proposta al Piano di settore delle Attivit Produttive in corso di componimento, Piano rappresentante risoluzione delle criticit e prescrizioni sollevate dalla Regione Puglia
in sede di approvazione definitiva del Piano Regolatore Generale vigente, oltre che parte integrante e anticipazione del redigendo Piano Urbanistico Generale.
30 aprile 2012. La Giunta comunale approva l'Atto di indirizzo sulle aree produttive e commerciali, attivando una consultazione pubblica prevalentemente con associazioni di categoria e
associazioni di consumatori.
Dal 31 ottobre 2007 al 23 aprile 2009 si svolge il processo di pianificazione strategica di area
vasta Capitanata 2020 Innovare e Connettere, con Foggia capofila.
Nel Piano strategico Capitanata 2020 elaborato il salto di analisi complessiva urbana e ter-
documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
ritoriale, richiesto come obiettivo strategico dal DPP. Non a caso influenza ed influenzato dal
DoSAP e dal PTCP. Genera il Piano Urbano della Mobilit di Area Vasta, che stabilisce un nuovo modo di affrontare il tema della mobilit nella citt e nel territorio, elevandolo rispetto al tradizionale aspetto specifico e settoriale, per qualificarlo come elemento urbanistico strategico a
tutti gli effetti.
Conferenza di copianificazione del PUG 18 gennaio 2011 (prima riunione)
Le tavole della copianificazione, esposte nella prima riunione in un allestimento portato successivamente nelle Circoscrizioni e nelle scuole, erano in tutto 50, corrispondenti ad altrettante
questioni da tenere presente per completare, integrare e aggiornare il DPP 2006. Sono la sintesi, i pezzi ordinati sul tavolo di lavoro del PUG:
Inquadramento territoriale
01 Foggia nella provincia
02 Foggia e i Comuni viciniori
Pianificazione preordinata e programmazione dello sviluppo
03 PUTT/P Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il Paesaggio - Ambiti distinti
04 PUTT/P Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il Paesaggio - Ambiti distinti estesi
05 Piano Paesaggistico Territoriale Regionale - Patto citt-campagna - Carta di sintesi scenari strategici
06a Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - Assetto territoriale
06b Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - Sistema insediativo e della mobilit
06c Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - Sistema della qualit
07 Piano di Assetto Idrogeologico
08a Piano strategico di area vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere" - Ambiente e
spazio rurale - Focus Foggia
08b Piano strategico di area vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere" - Citt e Solidariet - Focus Foggia
08c Piano strategico di area vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere" - Produzione
e Servizi - Focus Foggia
08d Piano strategico di area vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere" - Reti e Mobilit - Focus Foggia
09a Piano Regionale dei Trasporti - Gerarchia delle strade - Rete stradale di progetto
09b Piano Regionale dei Trasporti - Trasporto ferroviario
09c Piano Regionale dei Trasporti - Trasporto aeroportuale - Trasporto marittimo
10a Piano Urbano della Mobilit di Area Vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere" Quadro sinottico progettuale - Focus Foggia
10b Piano Urbano della Mobilit di Area Vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere" Interventi di potenziamento della viabilit principale - Focus Foggia
10c Piano Urbano della Mobilit di Area Vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere" Rete urbana treno-tram - Focus Foggia
10d Piano Urbano della Mobilit di Area Vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere" Rete urbana treno-tram: approfondimenti - Focus Foggia
10c Piano Urbano della Mobilit di Area Vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere" Rete urbana treno-tram - Opzione alternativa prevista dal PUMAV per l'ingresso della linea
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
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Alla prima riunione della Conferenza hanno partecipato 48 soggetti. Nel sito urbanisticafoggia.org sono state messi a disposizione tutti i documenti: dal documento di scoping e il relativo questionario, alle Tavole,
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
dal verbale audio-video della Conferenza, alle note e i pareri che sono state e sono di volta in volta trasmessi e depositati. Finora, tali note e pareri sono stati 31. Alcuni come quelli di RFI e dellEsercito hanno una diretta inferenza col PUG perch ribadiscono, rispettivamente, la scelta di un nodo ferroviario AV/AC
e perch preannunciano un programma di rilevante ampliamento delle infrastrutture militari.
Incontri e focus specifici ci sono stati con il CONI per le infrastrutture sportive e con Universit degli Studi,
Politecnico e Ufficio Scolastico Provinciale per la dotazione scolastica.
Deliberazioni ad hoc sono state approvate nei tre Consigli Circoscrizionali.
Il 17 marzo 2011 un workshop con lassociazionismo sociale, ambientale e culturale, stato centrato in un
laboratorio che aveva lo scopo di selezionare le opere e i servizi pubblici di quartiere funzionali ai bisogni
emergenti, focalizzato sui programmi di housing sociale ma sperimentato in chiave di elaborazione PUG.
Da tali attivit sono scaturiti indirizzi che hanno portato a riformulare il Documento programmatico per la rigenerazione urbana, poi approvato dal Consiglio comunale il 15 giugno 2011.
Il 4 aprile 2011 si svolto un Consiglio comunale monotematico sul PUG con Comunicazioni del Servizio
Urbanistica in merito al procedimento di copianificazione finalizzato alla predisposizione del PUG,
nellambito delle quali illustrato lo stato del processo avviato con la Conferenza di copianificazione del 18
gennaio 2011 e anticipato che il DPP aggiornato e integrato torner alladozione dellAula prima della prosecuzione a Bari della Conferenza di copianificazione PUG.
Pi recentemente - in particolare nell'ambito della discussione sulle "Linee programmatiche per il rilancio
dello sviluppo e della coesione sociale" attivatasi a gennaio 2012 - il percorso stato modificato per accelerare l'adozione del PUG entro la fine del 2012. Di concerto con la Regione Puglia, l'Amministrazione ha assunto la decisione, comunicandola in sede politica nel confronto con i Gruppi consiliari, nel senso che la Nota aggiuntiva al DPP 2006, approvata con Delibera giuntale, sia arricchita con i quadri conoscitivi, i quadri
delle invarianti e i quadri della programmazione in atto di modo da fare da base per la seconda riunione della
Prima Conferenza di copianificazione del PUG. Gli esiti di quest'ultima si candidano a essere la base del
PUG che il Consiglio comunale chiamato ad adottare.
15 giugno 2011. Il Consiglio comunale ha approvato il Documento programmatico della rigenerazione urbana e il Piano Comunale Tratturi (che oltre a risolvere questioni annose della citt, assunto come elemento
direttore-guida per riordinare il periurbano e rigenerare il centro urbano consolidato).
24 giugno 2011. Il Consiglio comunale ha approvato l'atto ricognitivo e di assestamento urbanistico della
167 finalizzato all'attualizzazione del Documento programmatico preliminare al PUG. Il DPP 2006 indicava
sin dalle premesse la necessit di una fase transitoria precedente lelaborazione del PUG e includeva anche
lassegnazione delle aree residue del Piano di Zona 167 nonch una ricognizione delle aree a standard tra
le attivit da completare in tale fase transitoria.
15 novembre 2011. Siglata la Convenzione tra il Servizio Urbanistica del Comune di Foggia e il Dipartimento
di Scienze Umane dellUniversit degli Studi di Foggia per lelaborazione di una Carta dei Beni Culturali,
sulla falsariga della Carta gi elaborata e collegata al Piano paesaggistico regionale, che entri nel PUG in
corso di elaborazione.
27 ottobre - 2 dicembre 2011. L'Amministrazione ha promosso un dibattito pubblico on-line, denominato
La citt del futuro, 5 spazi / 5 idee per il PUG di Foggia, per selezionare - con l'assistenza dell'Ordine degli Architetti, dell'Ordine degli Ingegneri e del Collegio dei Geometri - cinque idee per altrettanti spazi urbani, da inserire tra gli elaborati del DPP al PUG. Una modalit di cooperazione allargata al PUG, finalizzata
alla promozione di percorsi per la concreta realizzazione attraverso concorsi di idee. Lo scopo indicato era
raccogliere indicazioni su spazi del territorio comunale di Foggia ove possibile ipotizzare funzioni integrate
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
Progettato anche linserimento di elementi simbolici ed evocativi, volti a richiamare la tradizione del cavallo
legata al culto antico di Diomede, e la predisposizione di spazi adeguati per lapproccio fisico con i cavalli sia
attraverso losservazione e il contatto, sia attraverso lintegrazione delle fabbriche per lincremento equino
nel contesto del Parco. Nel suo complesso - si legge nella relazione illustrativa di "Contesti" - larea pensata come elemento baricentrico di raccordo delle differenti realt presenti nel contesto urbano limitrofo.
Nel quadrante est del Parco, in particolare, sul fronte opposto alla Motorizzazione, ricavata larea per
limpianto dellorto botanico con una polla centrale a semicerchio che raccoglie lacqua piovana e funge da
pozzo di irrigazione attraverso una canalizzazione che si snoda seguendo un circuito principale a filo di
Arianna con ramificazioni secondarie regolate in funzione delle essenze messe a dimora. Nel quadrante
sud, in prossimit di un rondeau spartitraffico, un inarcamento del suolo a quattro braccia scavalla Viale Fortore per congiungere in modo naturale il Parco alla Fiera. Analoga soluzione pensata per il lato di Via Galliani, dove altre due terminazioni del sistema a spalti sovrappassano la strada collegando il Parco direttamente alla Villa Comunale e al Teatro Mediterraneo. La previsione sommaria di spesa del progetto di 9 milioni e 931 mila euro, rispetto ai 10 milioni ipotizzati nel parco progetti del Piano strategico di area vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere".
18 febbraio 2012. Nell'ambito delle attivit di copianificazione del Piano Urbanistico Generale, Comune di
Foggia e Autorit di Bacino della Puglia aprono uno specifico tavolo tecnico finalizzato alla condivisione degli
elementi della Carta idrogeomorfologica quale parte integrante del quadro conoscitivo del nuovo Piano paesaggistico territoriale regionale e all'approfondimento delle criticit idrogeologiche del territorio comunale di
Foggia. Gi il 18 gennaio 2011, quando si apr la prima Conferenza di copianificazione, l'AdB aveva trasmesso una nota manifestando la sua disponibilit e l'opportunit di procedere all'apertura di un tavolo tecnico "ad hoc". Nelle valutazioni dell'Assessorato alla Qualit e all'Assetto del Territorio il tavolo giudicato un
passaggio molto importante nell'elaborazione del PUG, implicando indagini estese a tutto il territorio comunale prevalentemente da indirizzare alla ricognizione delle cavit e all'analisi dei rischi idraulici.
1 marzo 2012. Conferenza di servizi sul Piano di adeguamento e di ampliamento agglomerato ASI Foggia
Incoronata (Variante generale di adeguamento e ampliamento dellagglomerato ASI Incoronata ai sensi
dellart. 5, comma 1, della Legge regionale n.2/2007, adottata dal Consiglio comunale di Foggia con Deliberazione n. 39 del 20 aprile 2009) con Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale di Foggia, Assessore alle
Attivit produttive e SUAP del Comune di Foggia, Assessore alla Qualit e all'Assetto del Territorio del Comune di Foggia, Dirigente e Funzionari del Servizio Urbanistica della Regione Puglia, Dirigente del Servizio
Urbanistica del Comune di Foggia e Funzionario SUAP del Comune di Foggia. La Conferenza si conclude
con le seguenti determinazioni:
- il Servizio SUAP del Comune di Foggia si impegna a effettuare la ricognizione documentale di tutto il materiale afferente il Progetto del nuovo svincolo e stazione autostradale di Foggia Incoronata sull'Autostrada
A14 Bologna-Bari-Taranto e altri interventi collegati;
- il Servizio Urbanistica del Comune di Foggia si impegna a proseguire l'esame del Piano di ampliamento
nell'ambito del tavolo tecnico sul PUG istituito con l'Autorit di Bacino della Puglia e a darne comunicazione
al SUAP;
- il Servizio Urbanistica del Comune di Foggia e il Consorzio ASI di Foggia si impegnano a definire il documento di scoping per l'avvio delle procedure per la verifica dell'assoggettabilit a VAS, e a darne comunicazione al SUAP;
- Regione Puglia e Comune di Foggia concordano con fare confluire gli esiti della ricognizione svolta dal
SUAP e le successive valutazioni in ordine alla vincolistica, all'interno delle documentazioni adottate con
D.C.C. n. 39/2009 in particolare provvedendo alle eventuali modifiche delle tavole di progetto.
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12 marzo 2012. Protocollo d'intesa tra Servizio Urbanistica del Comune di Foggia e Ufficio del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Foggia, allo scopo di organizzare incontri tecnici, di
formalizzare lo scambio di dati e di istituire un laboratorio virtuale di formazione e aggiornamento nell'ambito
delle attivit di copianificazione del Piano Urbanistico Generale di Foggia. Gli obiettivi del protocollo sono la
sperimentazione delle modalit di attuazione degli indirizzi del Documento Regionale di Assetto Generale,
mettendo in comune quadri conoscitivi e banche dati nella disponibilit degli Enti partecipanti. In particolare,
il laboratorio virtuale di formazione e aggiornamento, in co-gestione, sar il luogo dove convogliare informazioni, dati e documenti utili alla formazione del PUG.
Nella stessa data pubblicato l'Avviso del Comune di Foggia che riapre i termini dellavviso pubblicato il 7
aprile 2008, per la formazione di elenchi di professionisti cui conferire incarichi professionali per laffidamento
di servizi relativi ai servizi Pianificazione e Urbanistica.
15 marzo 2012. Sottoscritto un protocollo d'intesa tra Assessorato alla Qualit e all'Assetto del Territorio e
Consorzio "Gi la testa", in continuit e in aggiunta a quello che gi lega Comune di Foggia, Universit degli
Studi di Foggia, SIT Consulting s.r.l e Accademia di Belle Arti di Foggia per la costituzione di un tavolo finalizzato alla predisposizione ed attivazione di un progetto integrato di tutela e valorizzazione degli Ipogei urbani di Foggia, approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 149 del 31 luglio 2008.
L'intesa mira specificatamente a innescare attivit integrate di promozione turistica e culturale sugli ipogei
del centro urbano, come misura che integra le azioni previste nel Documento Programmatico della Rigenerazione Urbana.
28 marzo 2012. Riunione politica con i Gruppi consiliari di maggioranza per illustrare alcune importanti novit
inerenti il processo di elaborazione e di copianificazione del Piano Urbanistico Generale, considerate influenti sull'agenda di Giunta e Consiglio comunale. Nell'incontro illustrati i diversi passaggi che hanno comportato
la ricognizione e il reperimento di risorse economiche per le attivit tecnico-amministrative, tre incontri con
l'Assessorato regionale alla Qualit del Territorio, due incontri con il professor Francesco Karrer, l'avviso
pubblico del precedente 12 marzo per la riapertura dell'elenco degli incarichi professionali, le due riunioni del
tavolo tecnico istituito con l'Autorit di Bacino della Puglia, l'operativit del protocollo d'intesa con l'Ufficio
PTCP, una valutazione dei possibili piani per valorizzare le borgate, una riunione sulla Carta dei Beni Culturali e Archeologici, l'elaborazione di molte tavole sui quadri conoscitivi.
Il percorso ipotizza sia la Giunta a procedere all'aggiornamento del Documento Programmatico Preliminare
al PUG, completo dei quadri conoscitivi che anticipino la parte strutturale del PUG. All'esito del confronto con
gli uffici regionali e con i molti altri soggetti che hanno pianificazioni influenti sul PUG di Foggia, che deve avvenire nella seconda riunione della Prima Conferenza di copianificazione, il Consiglio comunale dovr discutere il DPP aggiornato con i quadri conoscitivi e le regole anticipatorie del PUG su aree produttive e commercio, citt-campagna e borgate, indirizzi regolatori della transizione che diverranno operativi con le norme
di salvaguardia che si attivano a PUG adottato.
L'Assessore alla Qualit e all'Assetto del Territorio comunica un'intesa, raggiunta con il Segretario del Senato della Repubblica, per la possibile destinazione del "Fondo per gli interventi urgenti finalizzati al riequilibrio
socio-economico, allo sviluppo dei territori e al finanziamento delle attivit sportive, culturali e sociali" a un
Laboratorio di progettazione urbanistica e ambientale partecipata, da collocare negli immobili comunali di
Borgo Incoronata dando cos concretezza tecnica e sociale all'obiettivo strategico della citt policentrica, della valorizzazione delle borgate e della "riappropriazione" da parte della citt del grande patrimonio costituito
dal Parco regionale dell'Incoronata.
Nel corso della riunione sono focalizzate tutte le tematiche che occorre siano stabilizzate con l'intervento
consiliare. A cominciare dal Piano Urbano della Mobilit su cui, in cooperazione con l'Assessorato a Mobilit
e Protezione civile, l'Assessorato alla Qualit e Assetto del Territorio sta procedendo ad aggiornare il tracciato
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dell'orbitale in funzione dei diversi programmi intervenuti negli ultimi tre anni: dal nuovo casello Foggia Sud
Incoronata, al progetto di bretella di collegamento tra il nuovo casello e via Trinitapoli, fino alla riorganizzazione del disegno urbanistico che stata imposta ai programmi di Housing Sociale. Sulla mobilit, sono stati
anche avviati i contatti con i referenti regionali del Progetto M.U.S.A., promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica con lintento di favorire e coinvolgere le Pubbliche Amministrazioni nella pianificazione di efficaci e innovative politiche per la gestione della mobilit urbana e degli attrattori culturali.
Illustrati i primi esiti delle analisi, svolte in collaborazione con gli Assessorati al SUAP e allo Sviluppo economico, sulla pianificazione delle aree produttive e commerciali e sul piano di ampliamento dell'agglomerato
industriale ASI Foggia Incoronata.
Evidenziata una scansione di impegni consiliari con riguardo all'istituzione della Commissione Paesaggio, la
definizione degli interventi nelle Zone F, la rimodulazione del Piano del Salice in relazione al tema Borgate e
Citt-campagna, i PIRP "A" e "B" e il programma di iniziativa pubblica sull'Housing Sociale.
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
le possibili criticit della gestione del verde attrezzato. Con la cooperazione dei progettisti delle imprese
aggiudicatarie, il Programma stato finalizzato a realizzare quel riammagliamento tante volte evocato, inverando un ordine insperato per il periurbano che si mantiene comunque allinterno dellellissi con cui il
DPP 2006 circoscriveva lambito dellespansione prevedibile a breve.
Ex PRUSST. Il quadro di indirizzi del DPP 2006 stato usato nellapprovare, il 14-18 gennaio 2010 e il 14
aprile 2011, nove accordi di programma derivanti dalle prescrizioni TAR sui PRUSST.
Urbanistica negoziata. Il 28 giugno 2011, il Consiglio comunale ha approvato lattivazione delle procedure
per laccordo di programma ai sensi dellarticolo 34 del Testo Unico degli Enti Locali, per quattro interventi
proposti da soggetti privati:
- una riguarda la realizzazione, su via San Severo, di un nodo specializzato afferente alla ricreazione ad elevata partecipazione di pubblico, con strutture per manifestazioni sportive e spettacoli;
- una riguarda la realizzazione, nell'area di Incoronata, di uno nodo specializzato afferente al sistema della
produzione e al commercio;
- una, in via Fuiani in testa a via Arpi, afferisce a una rigenerazione urbana;
- una, su via Manfredonia, afferisce la rigenerazione urbana di aree produttive e industriali dismesse.
Grandi progetti. Nel mese di gennaio 2012 sono arrivate a snodi operativi alcune grandi progettualit con
effetti diretti sulle scelte di pianificazione urbanistica generale:
I) Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 304 del 31.12.2011 stata pubblicata la
Deliberazione 3 agosto 2011 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica
"Individuazione ed assegnazione di risorse ad interventi di rilievo nazionale ed interregionale e
di rilevanza strategica regionale per lattuazione del piano nazionale per il Sud (Deliberazione n.
62/2011)". Nell'ambito delle infrastrutture strategiche del Piano Nazionale per il Sud e, in particolare, delle infrastrutture strategiche nazionali, il provvedimento del CIPE individua il potenziamento infrastrutturale della Direttrice ferroviaria Napoli-Bari-Lecce-Taranto e, pi specificatamente, il Ripristino itinerario merci Napoli-Bari (a Foggia).
Fra le infrastrutture strategiche interregionali e regionali del Piano Nazionale per il Sud, il CIPE
ha assegnato risorse a:
- la realizzazione di fascio, presa e consegna nella stazione di Incoronata ed interconnessione
con binari ASI;
- SS.16. Tangenziale Est di San Severo Lotto 1 (rilevante sia per la rete della mobilit e della rete delle aree produttive di area vasta, sia per la prossimit dell'intervento al sito di Rignano
Scalo che rientra nel territorio comunale di Foggia e inquadrato nel DPP 2006);
- SP.75 e viabilit di servizio alla zona industriale. Potenziamento in sede della SP.75, Recupero funzionale dello svincolo di connessione con la zona idustriale e completamento della viabilit per l'interconnessione al nuovo casello di Foggia Sud Incoronata;
- interventi sulla rete di accessibilit regionale secondaria. Primo stralcio interventi di potenziamento e messa in sicurezza degli assi di penetrazione previsti dal nuovo tracciato della SR1
(rilevante, ai fini del PUG di Foggia, nel contesto della mobilit di relazione con Lucera, Ascoli
Satriano e l'area dei Monti Dauni);
- prolungamento della pista (Aeroporto di Foggia);
- realizzazione dellorbitale urbana della citt di Foggia I lotto (di previsione PUMAV).
II) il 31 gennaio sono stati aggiudicati i lavori per la realizzazione del Terminal intermodale Fog-
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gia Stazione sull'area di 14 mila metri quadrati dell'ex Scalo Merci: il terminal funzionale
all'interscambio con tutte le modalit di trasporto (treno, bus extraurbani ed urbani, taxi, carsharing, bike-sharing) e a migliorare la diffusione dei flussi pedonali dei passeggeri provenienti
dall'insieme dei servizi extraurbani verso la citt, rafforzando il ruolo della stazione di Foggia
per la distribuzione dei flussi tra Gargano, Monti Dauni e dorsale adriatica. L'intervento prevede
quattro realizzazioni: la sede tranviaria dal binario della Lucera-Foggia fino a Piazzale Vittorio
Veneto e la relativa fermata con marciapiedi e pensilina; il terminal per i bus extraurbani comprendente la rotatoria di interconnessione con la viabilit principale, la viabilit di servizio, le
banchine e le pensiline di fermata; le aree di sosta attrezzate per taxi e auto elettriche e un'area
di servizi ai viaggiatori.
Nel Protocollo d'Intesa tra Comune di Foggia, Ferrovie dello Stato Italiane SpA, Rete Ferroviaria Italiana SpA, FS Sistemi Urbani Srl e Regione Puglia, l'11 ottobre 2011, l'intervento
inquadrato:
- nell'ambito del processo di pianificazione strategica regionale;
- nell'ambito della pianificazione strategica di area vasta "Capitanata 2020 - Innovare e
Connettere" e nella connessa pianificazione urbana della mobilit di area vasta sviluppata
dal Comune di Foggia;
- nell'ambito delle previsioni della Legge regionale n. 16 del 23.06.2008 Principi, indirizzi e
linee di intervento in materia di Piano Regionale dei Trasporti, articolo 19 Azioni del piano
in materia di trasporto ferroviario per la mobilit delle persone, lettera h, che stabiliscono
di promuovere soluzioni di integrazione tra sistemi Light rapid transit (LRT) e sistemi ferroviari tradizionali che prevedono luso promiscuo dellinfrastruttura da parte di materiale ferroviario e veicoli di tipo tranviario (es. tecnologia treno-tram), da applicare sia in ambito urbano sia in ambiti a particolare valenza ambientale e/o da valorizzare sotto il profilo turistico. Il PRT stabilisce che la progettazione di tali sistemi, che deve essere oggetto di approfondimento attraverso specifici studi di fattibilit, sia sviluppata e recepita, per le rispettive
competenze, negli strumenti di programmazione gerarchicamente sottordinati al PRT relativi al livello territoriale interessato (piani provinciali di bacino, PUM, PGTU);
- nell'ambito della programmazione pluriennale dell'Asse V P.O. FESR 2007-2013, Linea di
intervento 5.2 Adeguamento e potenziamento dei sistemi di trasporto in ambito urbano,
Azione 5.2.1 Attivazione di linee metropolitane leggere, treno-tram, con riqualificazione dei
nodi di trasporto;
- nell'ambito delle previsioni della D.G.R. n. 814 del 23.03.2010 L.R. n. 18 del 31 ottobre
2002 . Testo Unico sulla disciplina del Trasporto Pubblico Locale art. 7 comma 5 - Piano
Operativo Attuativo 2009-2013 Piano Regionale Trasporti. Approvazione, che confermavano lintroduzione della tecnologia Treno-Tram sulla direttrice Lucera-Foggia-Manfredonia;
- nell'ambito delle attivit che il Comune di Foggia ha integrato con le analisi sul sistema
della mobilit e della loro funzionalizzazione rispetto alle scelte del Piano Territoriale di
Coordinamento Provinciale, approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale di Foggia n. 84 del 21 dicembre 2009;
- nell'ambito dell'azione promossa dal Sindaco di Foggia, a far data dal 23.12.2009, con cui
era manifestato al Gruppo Ferrovie dello Stato linteresse per un esame dei problemi e delle
opportunit di sviluppo della rete ferroviaria, a partire dalla centralit del nodo ferroviario di
piazza Vittorio Veneto nellambito del potenziamento delle infrastrutture per lAlta Velocit e
Alta Capacit Bari-Foggia-Napoli, in coordinamento con le attivit riguardanti il Piano Urbanistico Generale, il Piano Urbano della Mobilit, il Piano Regionale dei Trasporti, il Piano
strategico di area vasta Capitanata 2020 Innovare e connettere, il Piano Integrato di Riqualificazione delle Periferie Ambito B e altri piani e programmi in essere, e delle successive discussioni emerse in data 02.02.2010 nel corso della riunione, nellAula del Consiglio comunale di Foggia, della Cabina di Regia Regionale per gli Interventi Infrastrutturali
Ferroviari, con allordine del giorno lesame delle problematiche inerenti i servizi ferroviari
in atto presso il nodo di Foggia e il loro sviluppo, il potenziamento delle infrastrutture AV
e AC e la valorizzazione delle aree residue.
- nell'ambito del processo di riorganizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare
del Gruppo FS, avviato con la costituzione della Societ FS Sistemi Urbani, attraverso la
definizione di una visione unitaria in termini di gestione integrata e sviluppo del patrimonio
non funzionale allesercizio ferroviario.
Fra gli allegati al Protocollo d'intesa, gli esiti della Conferenza di Servizi del 27 ottobre 2010
in cui si registrava il nulla osta tecnico su una tavola di sviluppo di tutto il nodo della Stazione di Foggia, ivi compreso il fascio di binari parallelo al viale Fortore (corrispondente alla
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Tavola 10c Piano Urbano della Mobilit di Area Vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere" - Rete urbana treno-tram - Opzione alternativa prevista dal PUMAV per l'ingresso
della linea Manfredonia-Foggia nella stazione di Foggia e riorganizzazione dell'intermodalit
- Focus Foggia conferita nella Conferenza di copianificazione del PUG).
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VI) L'Assessorato alla Mobilit e alla Protezione civile ha manifestato all'Istituto Superiore di
Formazione e Ricerca per i Trasporti, in data 17 aprile 2012, linteresse del Comune di Foggia
all'inclusione nel nucleo di aree-pilota che stanno sperimentando il modello di intervento del
Progetto MUSA. Gli obiettivi e le linee di attivit previste dal Progetto, in particolare con riferimento a quanto il Raggruppamento Temporaneo di Imprese che realizza il progetto sta mettendo in campo nelle 8 aree-pilota, paiono rispondere pienamente allesigenza dell'Amministrazione di rafforzare gli strumenti di gestione della mobilit urbana, promuovendo politiche integrate
e condivise di mobilit sostenibile. Fra gli elementi rassegnati alla base della manifestazione
d'interesse:
a) il fatto che sia in corso di riadozione il Piano Urbano di Mobilit di Area Vasta;
b) gli sviluppi del Progetto Pilota Innovativo Treno Tram, che coinvolge tutta la provincia
(la prima direttrice di sviluppo la Lucera-Foggia-Manfredonia), nel cui ambito il Comune
di Foggia sta realizzando il Terminal intermodale nelle aree ferroviarie dell'ex Scalo Merci
di Foggia oggi dismesso, il Comune di Manfredonia e il Comune di Lucera stanno procedendo con interventi simili atti a garantire la penetrazione urbana e funzioni di scambio intermodale, la Provincia di Foggia ha completato le conferenze di servizi sulla trasformazione in modalit ferro-tramviaria della Lucera-Foggia, l'Unione dei Cinque Reali Siti
(comprendente i Comuni di Carapelle, Ordona, Orta Nova, Stornara e Stornarella) ha
chiesto l'avanzamento del progetto treno-tram anche con riguardo ai rami ferroviari ricadenti nel territorio di sua competenza;
c) il Regolamento della sosta a pagamento (D.C.C. n. 43 del 14.06.2011), che ha definito
la Zona di Particolare Rilevanza Urbanistica (ZPRU) dove non sono previste aree a sosta
gratuita (escluse le previsioni di legge: disabili, carico e scarico merci, ecc.); una zona A1
dove non vi sono aree di sosta a pagamento con l'esclusione di alcune strade specificatamente indicate; una zona A2 dove, in considerazione della particolare valenza storica,
non vi sono aree a sosta a pagamento con l'esclusione di via Arpi (da via Fuiani a largo
Civitella), di largo Civitella, di via Mele e di piazza Martiri Triestini; la zona di perimetrazione delle aree interessate dalla regolamentazione della sosta a pagamento (in quanto
area individuata come idonea a far conseguire obiettivi di riduzione del livello di congestionamento urbano, di disincentivazione dell'uso del mezzo privato e di incremento della
modalit di trasporto pubblico quali presupposti per il miglioramento della qualit della vita urbana) comprenda, oltre alla ZPRU, anche le aree prossime al Palazzo di Giustizia, al
Policlinico, al Santuario dell'Incoronata, al Cimitero, al quartiere fieristico nei periodi di fiera.
d) il Documento programmatico della rigenerazione urbana, che ha perimetrato un ambito
articolato in diversi quadranti, i principali concentrati nel centro urbano, e ipotizzato una
serie di azioni centrate sul tema della mobilit sostenibile. In particolare, il Piano integrato
di rigenerazione urbana, denominato "Rigenerare lungo la memoria", a iniziativa pubblica
comunale, prevede la realizzazione di una pista ciclo-pedonale lungo una sede tratturale.
e) il Piano Comunale dei Tratturi che prevede interventi di mobilit sostenibile come elementi della valorizzazione delle antiche sedi tratturali. A questo riguardo, si rilevava che
Foggia attualmente dotata di:
- km. 11,330 di piste ciclabili;
- km. 11,550 di una pista ciclo-pedonale lungo il Tratturello Foggia-Ordona-Lavello e Tratturello Troia-Incoronata;
20
documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
- km. 2,139 di pista ciclo-pedonale di previsione nell'ambito del predetto Piano integrato
di rigenerazione urbana "Rigenerare lungo la memoria";
- km. 8,523 di piste ciclabili di previsione, a completamento del circuito urbano.
f) l'attuazione di due progetti di bike-sharing: uno, gestito dall'Amministrazione provinciale
e finanziato dalla Regione Puglia, si articola in 12 stazioni con 100 biciclette complessivamente e ulteriori 20 postazioni per lo stazionamento delle bici, collocate soprattutto nel
centro della citt, per un totale di 200 posti disponibili; un altro, denominato "Cicloattivi
universit", gestito dall'Universit degli Studi di Foggia e finanziato dalla Regione Puglia,
mette a disposizione degli studenti 143 biciclette e altre 25 servono allo spostamento del
personale dell'Ateneo tra le varie sedi universitarie cittadine.
V) In data 30 aprile con Deliberazione n.34, la Giunta comunale ha approvato l'Atto di indirizzo
sulle aree produttive e commerciali e, in data 17 maggio, avviato le consultazioni pubbliche on
line, indirizzate prevalentemente alle associazioni di categorie produttive e alle associazioni di
consumatori, con la libera disponibilit dei materiali approvati nel sito urbanisticafoggia.org. Per
i risvolti focalizzati nel corso delle riunioni intercorse sul percorso PUG, l'Atto di indirizzo si conclude testualmente:
Gli indirizzi enunciati sulle aree produttive e commerciali della Citt di Foggia:
a) definiscono gli obiettivi settoriali del PUG in elaborazione;
b) integrano e armonizzano gli obiettivi di pianificazione e programmazione gi inquadrati nelle Deliberazioni del Consiglio comunale nn. 132 e 133 del 13 dicembre
2007 (DoSAP - Documento Strategico sulle Attivit Produttive e Documento di Valutazione del Commercio) e nelle D.C.C. nn. 40 e 41 del 20 aprile 2009 ("Variante
per lo sviluppo e modernizzazione della rete commerciale cittadina in ambito urbano ed extraurbano" e Documento preliminare programmatico per le attivit produttive);
c) caducano i processi amministrativi tesi alla definizione della Variante organica di
cui allart. 2 del DPR n.447/98 e allart.36 della legge n. 22 del 2006 (Procedimento
di approvazione dei piani per insediamenti produttivi in variante agli strumenti urbanistici vigenti), che rinvia al procedimento disciplinato dai commi da 4 a 14
dellarticolo 11 della Legge Regionale n. 20/2001;
d) pongono in essere precisi orientamenti pianificatori rispetto ai quali si dovranno
valutare la tenuta delle varie proposte eventualmente in essere o a pervenire ai
sensi dell'art. 5 DPR n.477/98 sino alla definitiva approvazione dei piani specifici di
settore;
e) si inseriscono, unitamente alle tavole allegate, fra gli elementi di valutazione di
conformit alle normative urbanistiche, per gli adempimenti amministrativi di competenza comunale legati alle scadenze per l'annualit 2012, previste dal Regolamento regionale 22 dicembre 2011, n. 27 "Obiettivi di presenza e di sviluppo per le
grandi strutture di vendita. Regolamento attuativo della L.R. 1 agosto 2003 n. 11
art. 2 comma 1 lettera b)";
f) sono la base su cui attivare le iniziative per assicurare la partecipazione e il coinvolgimento di enti, forze sociali, economiche e culturali allelaborazione della pianificazione settoriale e all'attuazione delle programmazioni; procedere alla consultazione delle organizzazioni dei consumatori, delle imprese del commercio maggiormente rappresentative a livello regionale e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori; in generale come contributo dell'Amministrazione per innescare i processi di
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
2
Tale impostazione si richiama alla definizione di partnership, elaborata dal Copenhagen Centre e dal CSR Europee, che indica persone e organizzazioni provenienti in modo combinato dal pubblico, dalle aziende, dalla societ civile che stabiliscono volontarie, mutualistiche e innovative relazioni per raggiungere obiettivi sociali comuni attraverso la combinazione delle loro risorse e competenze.
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Rapporto economico 2011-2012 dell'Osservatorio Economico della Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato della
Provincia di Foggia, Maggio 2012.
4
Banca dItalia Eurosistema, L'andamento del mercato immobiliare italiano e i riflessi sul sistema finanziario, Questioni di Economia e
Finanza (Occasional papers), Numero 59 Dicembre 2009.
5
Dopo l'apertura ufficiale della Conferenza di copianificazione del PUG, il Servizio Urbanistica e l'Assessorato oggi denominato alla
Qualit e all'Assetto del Territorio del Comune di Foggia, ha avviato la pubblicazione, nel sito web urbanisticafoggia.org, dei dati trasmessi all'ISTAT sull'andamento dei permessi a costruire. Aldil del riflesso economico e sociale, Lo scopo enunciato di tale rilevamento semestrale di consentire, mentre ferve il dibattito sul PUG, il controllo pubblico delle nuove abitazioni che stanno per essere immesse sul mercato. I dat sono diffusi con l'avvertenza che non sempre il numero dei permessi a costruire coincide temporalmente con il
numero di nuove abitazioni dato che, in determinate condizioni della domanda, i costruttori possono posticipare la conclusione dei lavori
per alleggerire gli oneri che derivano dallallungamento dei tempi di vendita. I dati hanno, comunque, un livello di dettaglio che consente
anche di indurre come e quanto si trasformano i comparti e i quartieri della citt.
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politiche pi restrittive operate dal sistema bancario e, non ultimo, un aumento della tassazione, rendono gli
operatori del mercato poco fiduciosi circa una possibile ripresa del mercato immobiliare, per il quale si prevede un incremento sul versante dellofferta.
Compravendite complessive di immobili residenziali
Variazioni annuali (%) 2011/2010
Fonte:
Elaborazione
del Servizio
statistico distinte
CCIAA per
di Foggia
su dati OMI.
Compravendite
di immobili
residenziali
tipologie
Rapporto
economico
2011-2012
Variazioni
annuali (%)
2011/2010
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
Quanto alla citata massima forma possibile di sistema e sinergia con le politiche settoriali di livello regionale, le Linee guida rimarcano settori strategici di intervento previsti per la pianificazione strategica, che
gi da tempo sono oggetto di importante attivit di pianificazione/programmazione e progettazione a regia
regionale (ad es. la Societ dellInformazione, le politiche sociali, lurbanistica/trasporti/territorio etc.). Anche
a livello finanziario, le strategie regionali di intervento in tali settori sono coperte sia dalle risorse comunitarie
(fondi strutturali ed iniziative comunitarie), sia nazionali (ordinarie ed aggiuntive/FAS).
A met giugno 2008, stata varata una nuova strategia nazionale che congelava gran parte del QSN per
alimentare un fondo presso il Ministero dellEconomia per il finanziamento, in via prioritaria, di interventi
finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale e regionale. Sono ridefinite le programmazioni gi predisposte con i P.O.N. e i P.O.R. e revocate le assegnazioni operate dal CIPE con delibere adottate fino al 30 aprile 2008 in favore di amministrazioni centrali, Regioni e Province autonome, che
non erano state ancora impegnate o almeno inserite in Accordi di programma quadro.
Tale dinamica ha avuto un pesante contraccolpo sul processo di pianificazione strategica di area vasta pugliese. Tanto che, a oggi, le proposte dei dieci Piani strategici di area vasta pugliesi restano ancora
allesame del Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici della Regione Puglia, pur essendo
stati approvati Programmi Stralcio di Area Vasta con Deliberazione di Giunta Regionale del 28 dicembre
2009, n. 2684, che hanno accentuato il carattere meramente finanziario degli esiti progettuali sviluppati nella cornice concertata tra attori istituzionali ed economico-sociali delle aree vaste.
2.1.1 Impatto sul PUG della pianificazione strategica di area vasta
Il Comune di Foggia Amministrazione capofila dellaggregazione di area vasta che ha progettato il Piano
strategico Capitanata 2020 - Innovare e Connettere che associa i Comuni di Apricena, Cagnano Varano,
Carapelle, Carpino, Cerignola, Chieuti, Foggia, Ischitella, Isole Tremiti, Lesina, Manfredonia, Mattinata,
Monte SantAngelo, Ordona, Orta Nova, Peschici, Poggio Imperiale, Rignano Garganico, Rodi Garganico,
San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, San Paolo di Civitate, San Severo,
Serracapriola, Stornara, Stornarella, Torremaggiore, Vico del Gargano, Vieste e Zapponeta; lEnte Parco
Nazionale del Gargano; la Comunit montana del Gargano; la Provincia di Foggia 6.
6
Laggregazione lesito di un processo di convergenza intorno a ununica pianificazione strategica, sollecitato dalla Determinazione
del Dirigente settore Programmazione della Regione Puglia n.199 del 30 giugno 2006, avente ad oggetto lapprovazione delle proposte
ammesse a finanziamento ai sensi della deliberazione di Giunta Regionale n. 262 del 07 marzo 2005 e successiva n. 685 del 09 maggio 2005, nella quale la Commissione di Valutazione raccomanda al Comune di Foggia, ammesso a finanziamento, la necessit di ricomprendere, in sede di stesura del Piano strategico e del Piano Urbano della Mobilit, i territori ricadenti nelle proposte presentate
dalle Amministrazioni capofila di Cerignola, Manfredonia, San Severo ed Ente Parco Nazionale del Gargano.
I Comuni di Foggia, Cerignola, Manfredonia, San Severo, lEnte Parco Nazionale del Gargano e la Provincia di Foggia approvarono un
protocollo dintesa in data 20 giugno 2006.
In data 19 novembre 2007, stata approvata una Convenzione ai sensi dellarticolo 30 Testo Unico Enti Locali, D.Lgs. 20 agosto 2000,
n.267, tra i Comuni e gli Enti ricadenti nellArea Vasta afferente il Piano Strategico, come di seguito elencati: Comuni di Apricena, Cagnano Varano, Carapelle, Carpino, Cerignola, Chieuti, Foggia, Ischitella, Isole Tremiti, Lesina, Manfredonia, Mattinata, Monte
SantAngelo, Ordona, Orta Nova, Peschici, Poggio Imperiale, Rignano Garganico, Rodi Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco
In Lamis, San Nicandro Garganico San Paolo di Civitate, San Severo, Serracapriola, Stornara, Stornarella, Torremaggiore, Vico del
Gargano, Vieste e Zapponeta, Provincia di Foggia e Ente Parco Nazionale del Gargano.
Tale Convenzione, ratificata dai Consigli comunali e dal Consiglio provinciale, costituisce la forma associativa e allart. 3, lettera a), individua fra le finalit di stabilire il coordinamento ed attuazione delle attivit previste dal percorso di Pianificazione Strategica, anche
in relazione a quanto indicato nelle Linee Guida per la Pianificazione Strategica territoriale di Area Vasta.
In data 10 novembre 2008, il sindaco di Foggia trasmetteva alla Regione Puglia la documentazione relativa al completamento del secondo sottoprocesso di pianificazione strategica, comprendente:
- Analisi di contesto;
- Relazione generale descrittiva del Piano Strategico;
- Quadro Analitico degli Interventi;
- N.5 Quadri sinottici degli interventi;
- N.5 Tavole sulla Mappatura degli interventi;
- Descrizione del modello di governance del Piano strategico
- Monitoraggio del Piano Strategico e del relativo Parco Progetti;
- N.17 DVD riportanti le riprese integrali delle sedute del Consiglio delle Istituzioni, dellAssemblea del Partenariato e dei momenti di
partecipazione/concertazione del Piano Strategico;
- Piano Urbano della Mobilit;
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Lo sforzo di coesione politico-istituzionale, associato alle elaborazioni delle principali espressioni del mondo produttivo e del lavoro, ha prodotto un Parco progetti molto articolato, fondato su un assunto risalente
alla Piattaforma per loccupazione e la sostenibilit sociale, lo sviluppo e la competitivit del Sistema Capitanata presentata il 15 dicembre 2003 dai sindacati CGIL, CISL e UIL e successivamente assorbito
nellIntesa istituzionale tra Provincia di Foggia e Regione Puglia sottoscritta in data 28 dicembre 2006, di cui
la Giunta regionale ha preso atto con Deliberazione del 21 maggio 2007, n.600. Fra i temi focalizzati da tali
documenti si indica:
Alle citt maggiori della provincia (Foggia, Cerignola, Lucera, Manfredonia e San Severo) spettano
ruoli decisamente pi incisivi rispetto a quelli assolti finora. In particolare la citt capoluogo deve
rappresentare il motore di una azione di cambiamento finalizzata a rendere, nella proiezione di sistema integrato, pi qualificato e pi vivibile il modello economico, produttivo e sociale dellintero
territorio provinciale.
Dal processo di pianificazione strategica scaturito un Parco progetti, articolato in obiettivi strategici generali, obiettivi specifici, programmi e interventi.
Quelli con un maggiore impatto sulla pianificazione territoriale comunale, perch attinenti alla struttura urbana, alla mobilit, allintercettazione dei flussi dallesterno allinterno e viceversa, alla fruizione dei beni culturali, alluso del suolo, alle risorse naturali, al ciclo dei rifiuti, al paesaggio o alla dislocazione dei servizi urbani su tutto il territorio comunale compreso lo spazio rurale, sono sintetizzabili come segue.
2.1.1.1 Obiettivo strategico generale Reti e Mobilit
Obiettivo generale: Contribuire allo sviluppo socio-economico e territoriale della Capitanata potenziando la
sua accessibilit interna e la sua integrazione nello spazio euro-mediterraneo
Obiettivo specifico: Creare un sistema integrato e coordinato del trasporto pubblico e privato di persone e
merci che garantisca le esigenze di mobilit interna in un ottica di sostenibilit ambientale e a sostegno della coesione sociale in Area Vasta
Programma: Rifunzionalizzazione e potenziamento del porto industriale di Manfredonia e specializzazione
per le Autostrade del Mare e il trasporto combinato
Interventi:
- Connessione ferroviaria Polo Incoronata Stazione FS Frattarolo in Comune di Manfredonia
( 22.449.377,50 Localizzazione: ASI)
- Ripristino scalo ferroviario Frattarolo Porto Alti Fondali MF-MSA - In continuit con il sistema di Connessione ferroviaria Polo Incoronata (FG) Polo porto
( 12.540.000,00 Localizzazione: ASI)
Programma: Adeguamento, potenziamento ed eventuale prolungamento della linea ferroviaria LuceraFoggia-Manfredonia, con sperimentazione di sistemi di trasporto innovativi (tecnologia TRENO-TRAM)
Intervento: Progetto Pilota Innovativo di Treno-Tram ( 250.000.000,00 - Localizzione: Area Vasta)
Stralci funzionali progetto Treno-Tram:
- Riqualificazione e rifunzionalizzazione area stazione ferroviaria
( 10.000.000,00 Localizzazione: Foggia)
- Sottopasso Rione Diaz
( 5.000.000,00 Localizzazione: Foggia)
- N. 4 Tavole di inquadramento del PUM
In data 29 aprile 2009, il sindaco di Foggia trasmetteva alla Regione Puglia il Quadro Logico del Parco progetti del Piano, riorganizzato
rispetto a quanto trasmesso il 10 novembre 2008. Il lavoro di riorganizzazione ha comportato una drastica semplificazione delle progettualit: dai 450 progetti complessivi, presentati nel Metaplan di novembre 2008, si passati a 182, dando seguito alle indicazioni
della Cabina di Regia di concentrare e qualificare gli interventi.
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Obiettivo specifico: Promuovere la partecipazione attiva e responsabile della cittadinanza e degli stakeholders nei processi di Pianificazione e nella relativa implementazione
Intervento: Portale di Area Vasta con consultazione on-line dello stato di avanzamento di progetti/programmi/processi
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
- Pianificazione e attuazione del sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti prodotti nel Comune di Foggia
( 16.000.000,00 Localizzazione: Foggia)
Programma: Sviluppo e sostegno della rete ecologica di scala vasta (APE, Parco Nazionale del Gargano,
aree ZPS, aree SIC) attraverso la realizzazione di ununica struttura logica gestita dal Parco Nazionale del
Gargano, che consenta di organizzare servizi di raccolta dati, monitoraggio e controllo tra larea Parco ed il
resto del territorio di Area Vasta.
Intervento: Studio di fattibilit della rete ecologica di Area Vasta ( 4.000.000,00 Localizzazione: Provincia
di Foggia)
Programma: Tutelare le formazioni boschive ed arbustive e riqualificazione del paesaggio attraverso un sistema integrato di monitoraggio del territorio
Interventi:
- Parco Incoronata. Difesa incendi boschivi
( 5.000.000,00 - Localizzazione: Foggia)
- Azioni di sicurezza Ambientale in Aree Rurali Sistemazione, manutenzione, promozione, salvaguardia del
territorio agrario e forestale
( 4.000.000,00 Localizzazione: Coldiretti Foggia)
- Strutture e Sala Operativa di Protezione Civile Provinciale
( 5.000.000,00 Localizzazione: Provincia di Foggia)
- Sala operativa Protezione civile
( 1.500.000,00 Localizzazione: Foggia)
Programma: Definizione di un piano comune per la tutela delle spiagge e delle coste (con particolare enfasi
per azioni mirate ad arginare il fenomeno dellerosione costiera) e dellambiente marino Idrogeologia
Intervento: Interventi per la riduzione e/o lannullamento del rischio idraulico con contestuale messa in sicurezza dellAgglomerato Ind.le ASI Incoronata di Foggia ( 3.452.133,00 Localizzazione: ASI)
Programma: Progetti Integrati per la riqualificazione e rifunzionalizzazione delle borgate
Interventi:
- Sistema Integrato di Riqualificazione delle Borgate. Borgo Segezia
( 8.000.000,00 Localizzazione: Foggia)
- Sistema Integrato di Riqualificazione delle Borgate. Borgo Incoronata
( 3.500.000,00 Localizzazione: Foggia)
- Sistema Integrato di Riqualificazione delle Borgate. Borgo Mezzanone
( 10.000.000,00 - Localizzazione: Manfredonia)
- Sistema Integrato di Riqualificazione delle Borgate. Borgo Tavernola
( 2.500.000,00 - Localizzazione: Foggia)
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
Programma: Ridurre il digital divide in Area Vasta favorendo lo sviluppo di competenze locali in ambito ICT
e garantendo laccesso alle reti a banda larga a tutti i cittadini di Area Vasta.
Intervento: Completamento copertura WI MAX ( 9.844.278,00 Localizzazione: Area Vasta)
Programma: Sviluppare e promuovere di servizi di assistenza sanitaria di prossimit anche attraverso
lutilizzo di innovative tecnologie
Interventi:
- Progetto Salute Assistita
( 9.500.000,00 Localizzazione: Area Vasta)
- Centro Unico di Prenotazione
( 180.000,00 Localizzazione: Area Vasta)
Programma: Sostenere le iniziative (pubbliche o private) volte al riutilizzo del patrimonio storico-culturale
per finalit pubbliche o di interesse collettivo
Interventi:
- Sistema di Fruizione dellArcheologia e del patrimonio connesso ( 51.174.572,55)
- Parco urbano e archeologico Campi Diomedei
( 10.000.000,00 Localizzazione: Foggia)
- Piano per completamento e realizzazione della rete dei beni culturali ( 51.400.000,00)
- Completamento restauro e adeguamento funzionale della Basilica Cattedrale di Foggia
( 12.900.000,00 Localizzazione: Foggia)
- Atlante dei Paesaggi Agrari e Censimento delle Masserie di Area Vasta ( 2.000.000,00 Localizzazione:
Area Vasta)
- Incentivazione al recupero prospetti nei dei centri storici ( 6.000.000,00)
- Rivitalizzazione dei centri storici: ( 68.769.128,05)
- Restauro conservativo, riqualificazione della Chiesa delle Croci e valorizzazione del centro storico della
citt di Foggia attraverso itinerari turistico-culturali legati alle sue tradizioni
( 6.500.000,00 Localizzazione: Foggia, FAI Fondo Ambiente Italiano)
- Infrastrutturazione con cunicoli/cavidotti di zone urbane soggette a riqualificazione
( 1.350.000,00 Localizzazione: Foggia)
- Sistema integrato direzionale di servizi a valenza provinciale (Campus Via Napoli/Segezia)
( 15.000.000,00 Localizzazione: Foggia)
Programma: Adottare iniziative volte a promuovere lo sviluppo dellEconomia creativa (cultura, comunicazione, ICT)
Intervento: Rete dei Sistemi delle Biblioteche e dei Musei ( 5.000.000,00 Localizzazione: Area Vasta).
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
Adeguamento strada laterale di Agglomerato ASI Incoronata - Funzione retro-casello Autostrada A14
Completamento Tangenziale
Realizzazione di un sistema integrato per la logistica leggera e pesante
(Poli di Incoronata, San Severo, Cerignola, Manfredonia)
Studio di fattibilit del sistema di collegamento tramite vettore aereo degli gli attrattori di Area Vasta
Costituzione dellOrganismo Intermedio (Localizzazione: Area Vasta)
Sistema per lInnovazione Strategica del Territorio
GOVERNANCE
E PROCESSI
PRODUZIONE
E SERVIZI
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Completamento
ciclo integrato
rifiuti urbani
Progetto per la costruzione di una Piattaforma per il trattamento ed il recupero di inerti e R.a.e.e. e lo smaltimento di rifiuti solidi,
pericolosi e non, e di rifiuti urbani
Realizzazione Stazione di trasferimento rifiuti rivenienti dalle raccolte cittadine Comuni ATO FG3
Bonifica delle discariche di Rifiuti Solidi Urbani esaurite di Amica SPA ubicate alla loc. Passo Breccioso Agro di Foggia, utilizzate
nei seguenti periodi: ott.1988 - apr. 1993 e apr. 1993 - ott.2000
Pianificazione e attuazione sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti prodotti nel Comune di Foggia
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CITT E
SOLIDARIET
Sistema di Fruizione
dellArcheologia
e del patrimonio connesso
Restauro conservativo, riqualificazione della Chiesa delle Croci e valo-rizzazione del centro storico della citt di Foggia attraverso itinerari turi-stico-culturali legati alle sue tradizioni
Infrastrutturazione con cunicoli/cavidotti di zone urbane soggette a riqua-lificazione
2.1.2 Impatto sul PUG del Piano Urbano della Mobilit (di Area Vasta)
Il DPP 2006, relativamente al settore della mobilit, introduceva due esigenze fondamentali:
1. la realizzazione di una viabilit principale denominata Nuova Orbitale con il duplice obiettivo di riammagliare il sistema delle radiali scaricando il loro tratto terminale e di costituire un segno di transizione tra il
campo urbano e lambito extraurbano;
2. lo sfruttamento della rete ferroviaria per collegare la citt con il territorio di riferimento.
Tali previsioni sono state pienamente accolte e declinate sotto il profilo progettuale nel PUMAV, i cui principali obiettivi sono:
- collegare la citt di Foggia con lintero territorio provinciale declinando e dilatando lobiettivo gi posto dal
DPP 2006 di rinnovato impulso allapertura allesterno della citt;
- garantire, nel comune capoluogo, adeguati standard di accessibilit alla rete multimodale di lunga percorrenza a favore dellintera comunit provinciale;
- realizzare una rete portante di trasporto pubblico urbano fondata su una piena integrazione con la rete del
TPL extraurbano sfruttando il capitale infrastrutturale ed impiantistico del sistema ferroviario convergente
sulla citt di Foggia;
- individuare un assetto della rete stradale urbana principale in grado di migliorare laccessibilit ai principali
poli di rango sovracomunale esistenti, di ordinare lo sviluppo urbanistico futuro e di integrarsi con la rete di
trasporto pubblico locale sia migliorando laccesso ai nodi scambio intermodale sia offrendo capacit sostitutiva rispetto ad assi impegnati dal trasporto pubblico;
- realizzare un sistema di parcheggi in grado di migliorare la qualit urbana ed ambientale nelle aree centrali
e in corrispondenza delle polarit principali, con tipologie di soluzione calibrate rispetto alle differenti componenti di domanda da serivire: parcheggi di interscambio per sosta lunga, di relazione per sosta breve,
pertinenziali per residenti;
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- promuovere la logistica e lintermodalit nella distribuzione delle merci nellarea centrale della citt nel
quadro del complessivo scenario della dorsale strategica sulla logistica in Capitanata;
- elaborare un progetto sviluppabile per fasi funzionalmente compiute.
In linea generale il PUMAV punta infine a configurare una rete del sistema della mobilit in grado di costituire lelemento ordinatore dello sviluppo urbano dei prossimi decenni istituendo il virtuoso meccanismo di
sussidiariet degli insediamenti rispetto alle infrastrutture e ai servizi di trasporto.
Il PUMAV ha fissato una serie di criteri sulla base dei quali stabilire l'appartenenza di un intervento allo scenario progettuale. Un intervento di adeguamento, potenziamento o nuova realizzazione di viabilit stato
inserito nello scenario PUMAV al verificarsi di una o pi delle seguenti condizioni:
1. lintervento proposto riguarda tratti di viabilit utilizzati prevalentemente da componenti di traffico di area
vasta;
2. lintervento proposto migliora laccesso a poli attrattori o nodi del sistema dei trasporti a valenza territoriale;
3. lintervento proposto agevola laccesso a parcheggi di interscambio con la rete portante di trasporto
pubblico urbano;
4. lintervento proposto costituisce una compensazione di capacit rispetto ad assi urbani impegnati dalla
rete urbana di Treno-Tram.
Sulla base dei criteri suesposti il PUMAV ha individuato gli interventi di potenziamento della viabilit da includere nello scenario di progetto che riguardano:
1. La nuova orbitale rimodulata;
2. ladeguamento di alcune radiali;
3. il collegamento con la stazione centrale.
Il PUMAV, prendendo le mosse dalla previsione di nuova orbitale contenuta nel DPP 2006 e dalla sua ulteriore evoluzione facente parte degli interventi strategici accompagnatori del Piano Generale del Traffico
Urbano approvato nel 2007, ha effettuato un approfondimento per giungere ad una proposta che tenesse
conto delle previsioni urbanistiche nel frattempo consolidate e di specifiche esigenze progettuali dello scenario di piano. Lapproccio progettuale alla definizione di proposta di tracciato e delle sue caratteristiche si
basa sulle seguenti considerazioni:
1. la nuova infrastruttura non deve in alcun modo costituire una duplicazione funzionale della tangenziale
extraurbana di cui previsto ladeguamento da parte dellANAS. A questo proposito vale la pena osservare
che la tangenziale verr adeguata a rango di viabilit extraurbana principale (Tipo B) che, ai sensi della
normativa vigente, presenta un distanziamento tra le intersezioni pari a 1000 m; ci comporta, in alcuni casi, una rarefazione dei punti di innesto con il sistema delle radiali e la creazione di complanari per assicurare
laccessibilit ai frontisti. La nuova orbitale, il cui asse in alcuni tratti corre a circa un chilometro dalla tangenziale, secondo il PUMAV deve avere caratteristiche di viabilit di scorrimento in modo da non duplicare
le funzioni gi garantite dalla tangenziale e permettere invece una completa riammagliatura del sistema delle radiali e la distribuzione dei flussi di traffico trai quartieri e verso i poli attrattori principali della citt.
2. La nuova orbitale deve poter essere realizzabile per stralci funzionalmente compiuti (per esempio da radiale a radiale).
3. La nuova orbitale deve costituire elemento di transizione tra lambito urbano e i sistema rurale.
4. La nuova orbitale deve essere accompagnata da un corridoio di ambientazione lato citt con funzioni di
filtro/barriera soprattutto nei casi in cui linfrastruttura si avvicina ad aree residenziali.
Sulla base delle considerazioni su esposte il PUMAV ha individuato un assetto della nuova orbitale che, nel
tratto compreso tra le intersezioni con via Manfredonia, via San Severo, via Lucera e via Napoli fino alla
quella con la SS655 e viale degli Aviatori, presenta omogeneit di caratteristiche e ricalca il corridoio proposto dal DPP 2006 e dal PGTU 2007 salvo alcuni adeguamenti resi necessari per evitare di interferire con
nuove previsioni insediative.
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Il completamento dellanello a est invece affidato ad un sistema meno omogeneo ma che si giustifica per
quattro motivi:
1. certamente pi rispondente alle specifiche criticit da risolvere, coniugandosi con alcuni interventi previsti sulle radiali (allargamento del cavalcaferrovia su Corso del Mezzogiorno);
2. pi adeguato alla tipologia della domanda da servire, sfruttando tratti di viabilit non troppo congestionati (ad esempio penetrazione da via del Mare e via Trinitapoli);
3. costituisce un elemento di margine rispetto al Villaggio Artigiani ben definito e facilmente attuabile nel
breve periodo e con risorse contenute, risolvendo problemi di accessibilit e circolazione in unarea che sta
acquistando un peso sempre maggiore, la cui viabilit interna fortemente compromessa per la sua disomogeneit;
4. non condizionato dal quadro ancora incerto circa la localizzazione della nuova bretella ferroviaria tra la
linea Adriatica e la Foggia-Caserta, lasciando aperta il tema di unulteriore viabilit a servizio di uneventuale
nuova stazione.
La sezione tipo adottata quella di una strada di scorrimento a due corsie per senso di marcia di modulo
3,25 m con uno spartitraffico centrale pi ampio in modo da poter ospitare una fascia di verde. Le intersezioni con le radiali sono in gran parte a raso a rotatoria salvo quelle con la SS655, che prevede un grande
anello che funziona per tronchi di scambio, quella con Corso del Mezzogiorno, che a livelli sfalsati coerentemente con una previsione di PUG, quella con via del Mare/via Trinitapoli, che ad anello con tronchi di
scambio e quella con viale Manfredonia, che di tipo misto, prevedendo unintersezione a rotatoria sormontata da un cavalcavia a servizio dei flussi sullorbitale.
In base ai criteri di inclusione nello scenario di PUMAV, le radiali di cui si prevede ladeguamento
nellambito del piano sono quelle interessate da flussi ingenti e prevalenti componenti di traffico di scambio
con larea vasta. Gli interventi proposti riguardano ladeguamento e la messa in sicurezza di tutte le radiali
nel tratto compreso tra la tangenziale extraurbana e la nuova orbitale e anche di tratti pi interni nel caso in
cui su tali radiali si verifichi una delle seguenti condizioni:
1. previsto il transito del Treno-Tram (via Lucera);
2. il tratto terminale della radiale costituisce il percorso obbligato per raggiungere parcheggi di interscambio
on la rete urbana Treno-Tram.
La proposta di PUMAV relativamente al trasporto collettivo imperniata attorno alla previsione di realizzazione di una rete Treno-Tram i cui servizi, provenendo dalle principali dorsali provinciali, si immettono su
una rete urbana con caratteristiche tranviarie in modo da cogliere molteplici benefici:
- ridurre il numero di bus extraurbani in penetrazione su Foggia e le sovrapposizioni tra servizi ferroviari ed
automobilistici con conseguente recupero delle percorrenze da reimpiegare in parte in aree pi svantaggiate e meno accessibili del territorio provinciale;
- introdurre economie di scala attraverso una gestione integrata dei servizi ferroviari di carattere locale e di
quelli della nuova rete urbana in sede propria;
- realizzare un sistema di trasporto altamente compatibile sotto il profilo ambientale;
- contribuire alla coesione territoriale e alla valorizzazione dellintero territorio ed in particolare del centro
storico di Foggia e delle altre citt della Capitanata;
- sfruttare il grande patrimonio di infrastrutture ed impianti ferroviari presenti a Foggia, primo tra tutti quello
delle Officine Mezzi Leggeri che potrebbero ospitare il nuovo deposito-officina con importanti ricadute sotto
il profilo occupazionale e del mantenimento di professionalit specializzate nel settore delle costruzioni/manutenzioni di materiale rotabile ferroviario.
Nelle realt europee in cui questo sistema stato adottato, il Treno-Tram si rivelato un servizio di trasporto competitivo ed efficiente. I veicoli del sistema Treno-Tram hanno infatti un accesso al centro citt senza
rottura di carico e garantiscono un servizio ad alta frequenza (non solo durante le ore di punta), con tempi di
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
viaggio ridotti (e competitivi rispetto al mezzo individuale), dovuti anche alle minori necessit di interscambio tra treno e mezzo pubblico urbano.
A questi aspetti generali si aggiungono ulteriori vantaggi di seguito descritti.
- Lutilizzo di veicoli con prestazioni in accelerazione e frenatura equiparabili a quelle dei moderni sistemi
tranviari consente di aumentare il numero di stazioni lungo la linea ferroviaria senza aggravio per i tempi di
percorrenza.
- La struttura dei veicoli consente un migliore incarrozzamento dei viaggiatori dovuto al maggior numero di
porte per fiancata e al piano ribassato.
- In conseguenza del punto precedente, ladozione di un sistema di trasporto Treno-Tram garantisce una
maggiore puntualit del servizio rispetto ai sistemi ferroviari tradizionali, con riduzione dei tempi di attesa
alla fermata.
- I veicoli dei sistemi Treno-Tram sono caratterizzati da unelevata flessibilit ed adattabilit: possono infatti
circolare nelle zone pedonali, coesistendo con il traffico pedonale e riuscendo facilmente a superare curve
strette, per poi proseguire su linee ferroviarie o su tracciati urbani in sede protetta.
- La tariffazione integrata abbinata al sistema interoperabile urbano ne rende lutilizzo semplificato ed elimina tempi di attesa e di accesso.
- La possibilit di utilizzare linfrastruttura ferroviaria esistente consente di superare le difficolt
nellindividuazione delle sedi appropriate, e di ridurre i tempi di realizzazione per un impianto costruito ex
novo, e soprattutto, di contenere notevolmente i costi di investimento.
- I costi di esercizio risultano pi contenuti rispetto ai veicoli ferroviari, poich necessario un solo operatore a bordo ed inoltre la composizione dei convogli pi agevole e flessibile rispetto alle esigenze di traffico
(i veicoli di tipo Treno-Tram possono essere dotati di sistemi ad aggancio automatico).
Lapplicazione di Treno-Tram che il PUMAV prevede nellambito urbano di Foggia risponde allesigenza
primaria di distribuire i flussi di pendolari, ma anche di utenti non sistematici, provenienti dallarea vasta e
diretti al capoluogo allinterno della citt, il pi vicino possibile alle loro destinazioni finali.
Lobiettivo , nella prospettiva delineata dal PTCP, rendere pi appetibile il Servizio Ferroviario Territoriale e
sfruttare appieno le potenzialit che la rete che converge su Foggia offre allintera area vasta, cos da rendere il treno pi competitivo sia nei confronti del trasporto pubblico extraurbano su gomma, i cui servizi sono attualmente sovrapposti a quelli ferroviari proprio per servire la domanda di distribuzione interna alla citt, sia al trasporto privato su auto.
Il PUMAV, coerentemente allapproccio progettuale complessivo, affronta il tema della penetrazione urbana
del Treno-Tram nella citt dettagliandone le caratteristiche della rete proposta e il suo sviluppo per fasi, in
sintonia con il PTCP e il Piano strategico di area vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere".
La prima applicazione proposta riguarda la trasversale Lucera-Foggia-Manfredonia che presenta una serie
di prerequisiti fondamentali e particolarmente favorevoli allapplicazione del sistema. In primo luogo costituita da due rami secondari su cui la circolazione tendenzialmente omotachica: ci rende particolarmente
semplice limplementazione della prima fase del progetto permettendo di testare lesercizio e tutte le problematiche connesse.
In secondo luogo realizza un collegamento di grande interesse sotto il profilo socioeconomico per lintera
provincia, collegando attraverso il capoluogo uno dei centri di riferimento dei Monti Dauni con una delle
principali porte di accesso allarea garganica. Ci permette di testare anche il modello generale di rete multimodale proposta dal PTCP e fondata sulla piena integrazione funzionale e tariffaria di tutte le modalit di
trasporto: autobus urbani ed extraurbani, Treno-Tram - servizi ferroviari e, non ultimo, il metr marittimo di
Manfredonia e del Gargano.
Lattuazione della rete Treno-Tram prevede diverse fasi di attuazione sia in campo extraurbano che in campo urbano. A livello extraurbano, dopo un necessario periodo di test sulla trasversale, sfruttando la principale caratteristica del sistema, se ne pu prevedere lestensione alle altre radiali convergenti su Foggia, se-
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
condo quanto previsto dal PTCP. Lapplicazione tra Ischitella e Calenella, con prosecuzione verso Peschici
e Vieste, potrebbe procedere in parallelo rispetto allapplicazione su Foggia essendo in un contesto totalmente diverso, senza particolari vincoli di esercizio.
A livello urbano, il PUMAV ha delineato la struttura di una rete che potrebbe essere sviluppata per fasi e
che, in alcuni punti particolari, ad esempio la stazione di Foggia, presenta delle alternative in funzione di alcune questioni aperte.
La rete urbana costituita da una linea base, che cinge larea centrale della citt avvicinandosi ad essa in
due punti e garantendo laccessibilit a molti dei principali poli attrattori a valenza sovracomunale presenti a
Foggia. In aggiunta, nellottica di uno sviluppo per fasi, il PUMAV ha individuato tre possibili estensioni della
rete, che consentono dapprima di completare lanello centrale della rete (estensione 1) e poi di estenderla
verso aree oggetto popolose e future espansioni urbanistiche (estensione 2 e 3).
Gli elementi strategici nel funzionamento della rete sono le connessioni di transizione tra rete ferroviaria e
rete urbana che, con la loro collocazione, condizionano il modello di esercizio. A Foggia sono previsti due
elementi di transizione esterni e uno alla stazione centrale che vengono descritti in via preliminare per garantire una migliore comprensione del funzionamento della rete.
Il PUMAV assegna un ruolo strategico alla stazione ferroviaria di Foggia. Qualunque sar la soluzione finale
dellassetto infrastrutturale e la conseguente riorganizzazione dellattestamento e del transito dei treni di
lunga percorrenza, merci e passeggeri, legato alla realizzazione della linea Alta Capacit Bari-FoggiaNapoli, la stazione centrale di Foggia destinata a mantenere un ruolo strategico nella rete del trasporto
provinciale.
In essa convergono tutte le linee su cui si prevede di organizzare il servizio regionale, quello territoriale, e
linterscambio con i servizi di TPL su gomma extraurbani e della rete urbana. La riorganizzazione e il potenziamento della stazione ferroviaria debbono daltro canto tener conto di una serie di istanze e di opportunit
che riguardano lo sviluppo della citt. Le due questioni principali sono, da un lato la mitigazione delleffetto
barriera costituito dallinfrastruttura ferroviaria e, dallaltro, la volont e le conseguenti opportunit di una
riqualificazione/valorizzazione di alcune aree ferroviarie dismesse o fortemente sottoutilizzate.
Il PUMAV ha adottato un approccio flessibile e quindi cautelativo ma allo stesso tempo aperto alle possibili
evoluzioni dello scenario di trasformazione urbana. Le previsioni di trasformazione urbana contenute nel
PIRP e negli altri strumenti di programmazione urbanistica sono state assunte come un elemento rispetto al
quale, definito un assetto base infrastrutturale e funzionale, sviluppare alternative riguardo alcuni elementi
progettuali appartenenti alle ultime fasi attuative del PUMAV.
Ci consente di prefigurare lo scenario base, di garantirne un corretto funzionamento e di indirizzare il confronto con enti e portatori di interesse riguardo le alternative progettuali che sono indissolubilmente legate
ad ipotesi di trasformazione urbana e valorizzazione di alcune aree.
Il PUMAV si pone lobiettivo di sostenere e accompagnare il processo di riqualificazione del centro storico
di Foggia. La riqualificazione urbana dei quartieri settecenteschi uno degli obiettivi prioritari del PUG
nellintento di contrastare il degrado e rilanciare il centro della citt, non soltanto come luogo di rappresentanza per sedi di amministrazioni pubbliche, ma anche e soprattutto come centro commerciale naturale
aperto alla fruizione di cittadini e visitatori.
Tale obiettivo totalmente in linea con lapproccio progettuale del PUMAV, che dettaglia a livello della citt
di Foggia una strategia che riguarda lintera Area Vasta attraverso il piano strategico, e la provincia in generale attraverso il PTCP, impegnati a proporre un sistema di trasporto che oltre ad assicurare adeguati livelli
di mobilit si propone come volano di riqualificazione urbana di siti o aree a valenza strategica sotto il profilo monumentale e ambientale.
Il centro storico di Foggia in questottica si configura come lelemento forse pi rappresentativo di una rete
di citt reciprocamente connesse e rese accessibili da un sistema di trasporto collettivo innovativo e altamente sostenibile sotto il profilo ambientale.
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
Le linee di intervento da prevedere per accompagnare la riqualificazione delle aree centrali riguardano:
1) la riorganizzazione ed il potenziamento dellofferta di parcheggio a favore delle diverse componenti di
domanda che non possono essere servite dal trasporto pubblico, o che occorre tutelare a motivo della riserva dello spazio stradale a favore del trasporto pubblico o del miglioramento dellarredo urbano (sosta di
residenti e visitatori di breve durata);
2) la riorganizzazione e la regolamentazione della circolazione attraverso la selezione dei flussi da mantenere allinterno dellarea e da riindirizzare su viabilit esterne;
3) il potenziamento dellaccessibilit mediante trasporto pubblico e intermodalit;
4) la riorganizzazione e la distribuzione delle merci nellarea centrale.
Il PUMAV per sua natura, fermo restando lo scenario complessivo, si limita a portare avanti quegli interventi
che sono prettamente legati allattuazione delle previsioni in esso contenute rinviando tutti gli altri interventi
ad una pianificazione di scala strettamente urbana, che preso a riferimento il disegno del PUMAV dovr
completarlo per le parti di competenza.
Il punto di partenza nella definizione degli interventi previsti dal PUMAV per larea centrale di Foggia la
previsione di transito in questarea del sistema Treno-Tram. Il passaggio della linea di trasporto collettivo in
sede propria integrato in un progetto complessivo di ridisegno dello spazio stradale costituisce un elemento
di valorizzazione dellarea centrale grazie allaccessibilit che la linea di TPL garantisce non solo rispetto alla citt, ma attraverso la particolare tecnologia scelta, a una parte considerevole del territorio provinciale.
Gli altri interventi previsti dal PUMAV nelle aree centrali sono complementari e una diretta conseguenza di
questa scelta:
1) realizzazione di parcheggi pertinenziali a servizio della domanda di sosta dei residenti lungo la fascia di
influenza del Treno-Tram;
2) realizzazione di parcheggi operativi a servizio della domanda di sosta breve di fruitori occasionali e sistematici del centro storico;
3) realizzazione di un centro di distribuzione urbano delle merci attraverso cui gestire in maniera razionale i
flussi di raccolta e distribuzione senza recare intralcio alla circolazione o eccessivi impatti sulla fruibilit pedonale delle aree di maggior valore.
Al Treno-Tram e in generale al servizio di trasporto pubblico affidato il compito di garantire accessibilit a
queste aree attraverso:
1) un servizio porta a porta offerto agli utenti che ricadono nellarea di influenza della rete;
2) un servizio indiretto tramite intermodalit con lauto privata per tutti coloro che provengono da direttrici
non coperte dalla rete di TPL.
A questo scopo il PUMAV ha previsto cinque parcheggi di interscambio in corrispondenza di alcuni punti
della rete urbana Treno-Tram particolarmente accessibili dalla viabilit principale di penetrazione nella citt
dallesterno.
Il tema della sosta a scala urbana in tutti i suoi aspetti, oggetto del PGTU e del Piano Urbano dei Parcheggi (PUP), mentre per le sue caratteristiche, il PUMAV si limita ad affrontare a livello macro la gestione
della sosta in campo urbano con particolare riferimento allaccessibilit ai grandi attrattori presenti in citt e
al funzionamento complessivo del sistema multimodale di Area Vasta allinterno della citt. Secondo tale
logica, pertanto, il Piano rimanda ai due strumenti suddetti il tema della sosta a livello urbano, ma intende
pur tuttavia precisare alcune questioni di rilievo.
Lintroduzione della nuova tranvia richiede, lungo gli assi stradali attraversati (specie nellarea centrale della
citt), la modifica delle sezioni stradali, e in particolare la riduzione delle aree destinate alla sosta su strada.
Tale provvedimento, considerato che in prossimit delle arterie interessate, soprattutto nellarea pi centrale, si concentrano alcuni tra i pi importanti attrattori cittadini, pu comportare una certa riduzione
dellofferta disponibile sia in chiave operativa che pertinenziale. A tale scopo, il PUMAV introduce la previ-
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
sione di nuovi parcheggi (in struttura) a servizio dellarea centrale, come compensazione dellofferta su
strada eliminata lungo il percorso della tranvia.
Questi parcheggi concentrati individuati dal Piano sono di tipo pertinenziale (dedicati ai residenti, tendenzialmente per la sosta lunga), operativo (di relazione, ovvero per i visitatori in sosta tendenzialmente breve)
o pertinenziale/operativo (entrambe le funzioni) e si concentrano ai margini dellarea centrale. Obiettivo non
secondario garantire adeguata offerta a beneficio dei visitatori non abilitati allingresso in ZTL. A seguire
vengono sinteticamente descritti i diversi parcheggi di interesse ai fini del PUMAV.
Parcheggi operativi presso la Stazione Centrale. Si tratta dei due parcheggi, gi previsti dal PGTU, localizzati presso gli spazi di risulta adiacenti la Stazione, uno a Ovest e laltro a Est, da 500 p.a. circa ciascuno.
Lofferta di sosta dedicata prevalentemente a funzioni operative, legate allarea adiacente la stazione e
allarea centrale, mentre per la sosta di scambio con la ferrovia previsto un parcheggio di interscambio sul
fronte nord. Come previsto dal PGTU, la prescrizione che laccesso a tali strutture per la sosta sia da itinerari laterali che non interferiscono con viale XXIV Maggio.
Parcheggio operativo via Borrelli/Fania. La struttura dovrebbe sorgere su unarea attualmente destinata a
campo sportivo oratoriale, con una capacit attesa di circa 250 posti auto. La struttura interrata consentir
il totale ripristino e la piena funzionalit del campo da calcio. Laccesso privilegiato al parcheggio, per non
interessare la viabilit pi interna, dovrebbe avvenire da via Ofanto o da via Borrelli.
Parcheggio pertinenziale/operativo del quartiere settecentesco. Sullarea del quartiere settecentesco compreso tra via Garibaldi, via Crispi e via Homs prevista la realizzazione di un Piano di riqualificazione,
nellambito del quale si ipotizza la creazione di una nuova piazza. Sotto alla nuova piazza dovrebbe essere
ospitato un nuovo parcheggio, da destinare sia alla operativa (considerata lassoluta centralit) che a sosta
pertinenziale per i residenti dellarea. Litinerario di accesso al parcheggio non dovrebbe coinvolgere corso
Garibaldi, e pertanto dovr svolgersi da sud, lungo via Crispi.
Parcheggio pertinenziale/operativo Piazza Aldo Moro. La riqualificazione di piazza Aldo Moro consentir
linserimento (gi previsto dal PGTU) di un parcheggio interrato di circa 330 posti auto. La posizione del
parcheggio adiacente allarea centrale (oltre che a ridosso dellUniversit) e pertanto la destinazione mista operativo/pertinenziale. I Il Parcheggio sostituir la sosta su strada eliminata sul perimetro del giardino a
motivo del passaggio della tranvia.
Parcheggio pertinenziale/operativo vico Saraceni. Il parcheggio dovrebbe sorgere sotto il giardino intercluso
tra vico Saraceni, via Tenente Mavaldi e via Benvenuto. La superficie minima dellintervento, gi previsto dal
PGTU, consente di ricavare circa 80 posti auto. Laccesso privilegiato dovrebbe avvenire da via Manzoni.
Parcheggio pertinenziale/operativo Teatro (via Altamura). Il nuovo parcheggio, che si colloca in una posizione assolutamente centrale, dovrebbe sorgere sotto lattuale area parcheggio di via Altamura/Vico Teatro,
per complessivi 110 posti auto circa (previsione del PGTU). Il parcheggio sar a destinazione combinata, al
fine di destinare una quota di sosta a beneficio dei residenti ed unaltra (tendenzialmente quella a quota zero) per chi destinato nelle vicinanze. Laccesso dovrebbe avvenire da nord (viale Repubblica) tramite via
Altamura.
Sosta pertinenziale aggiuntiva in via Ginnetto. Lintervento prevede la riconversione in sosta pertinenziale di
una quota significativa dei posti auto disponibili nellautosilo di via Ginnetto (attualmente fortemente sottoutilizzato), da destinare, tramite opportune convenzioni, alla sosta dei residenti, alla sosta lunga dei dipendenti che effettuano car pooling e ai veicoli del car sharing.
Una delle principali criticit emerse nel corso della ricostruzione del quadro programmatico progettuale e
dello stato del funzionamento attuale del sistema dei trasporti riguarda lassenza di un disegno ordinatore
forte capace di indirizzare gli interventi pubblici e, soprattutto, privati, primi tra tutti gli oneri di urbanizzazione, nella realizzazione di uno scenario di infrastrutture per la mobilit urbana. La citt di Foggia costellata
di realizzazioni che scontano questa lacuna, determinando, solo per citare il caso pi eclatante, numerose
situazioni di discontinuit nelle caratteristiche geometriche e funzionali della rete stradale con una duplice
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
diseconomia: uno spreco di risorse in fase di investimento e riflessi negativi in termini di congestione del
traffico nella gestione ordinaria.
Il PUMAV propone che, una volta condiviso e approvato lo scenario di piano, tutti gli interventi di trasformazione urbanistica che, ricadendo nella fascia di potenziale influenza della rete proposta beneficiano
dellaccessibilit che essa garantir, contribuiscano alla realizzazione degli interventi che compongono tale
rete, secondo un programma di attuazione da definire una volta consolidato il quadro delle risorse pubbliche e lattuazione per stralci funzionali dello scenario di progetto.
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
menti produttivi lungo i corridoi infrastrutturali debba essere considerata una risorsa significativa, sebbene
n la dotazione di servizi e attrezzature, n lo stato di manutenzione, n la vitalit delle aree produttive siano
tali da assicurare un buon livello di efficienza complessiva.
Lo scarto fra grandi dimensioni e scarsa efficienza delle aree produttive costituisce, per il PTCP, il fattore
chiave sul quale intervenire affinch linsieme di queste aree si trasformi in un vero e proprio "sistema" produttivo, capace di fornire il necessario supporto alle attivit industriali esistenti e future. Solamente una decisa riqualificazione di questi insediamenti (sotto il profilo logistico, ambientale, urbanistico) pu fare s che
le aree produttive costituiscano uneffettiva risorsa territoriale.
Per dimensioni e caratteristiche sia la viabilit stradale, sia la rete ferroviaria, costituiscono una "dotazione"
di grande consistenza, nonostante i rilevanti problemi di manutenzione, gestione e utilizzo appropriato, cos
come emerge dalle analisi trasportistiche.Nel PTCP gli interventi relativi alla rete dei trasporti sono ipotizzati, innanzitutto, come sostegno per le proposte relative al sistema insediativo; costituiscono infatti lossatura
portante che pu agevolare la messa a sistema dellinsieme di nodi specializzati per la produzione e per
lerogazione di servizi presenti sul territorio provinciale.
Fra le criticit del sistema ambientale e con particolare riguardo all'area del capoluogo, il PTCP rileva la criticit del sistema insediativo, con l'aumento del territorio urbanizzato in rapporto alla variazione di popolazione. Mentre, per le aree produttive, le criticit derivano alla mancanza di intermodalit.
Tra i punti di forza della provincia, sono segnalati:
- vitalit del settore turistico e buona propensione alla imprenditorialit in questo settore da potenziare soprattutto sotto il profilo qualitativo;
- disponibilit di risorse naturali di rilevanza strategica, ad elevato valore naturalistico, nonch di risorse
storiche e architettoniche;
- diffusa presenza di aree rurali con forte produzione agricola e progressiva diffusione di produzioni ecocompatibili;
- estesa presenza di aree rurali con un patrimonio di tradizioni e di cultura locale che, opportunamente valorizzato, pu facilitare lo sviluppo di questi territori.
La prima delle principali opzioni del PTCP prende le mosse dalla ricchezza e variet dei paesaggi della provincia), nel quale convivono elementi di qualit appartenenti a diversi sistemi: qualit espresse nel pregio
naturalistico, diversamente presente nelle diverse aree; nella presenza diffusa di beni culturali, rilevanti sia
per le caratteristiche di ciascuno di essi, sia per la potenziale rete che essi costituiscono; nellesistenza di
aree urbane di diversa rilevanza, ma tutte capaci di mettere a disposizione servizi ed utilit fruibili in modo
generalizzato. Lobiettivo del progetto che il PTCP definisce sistema delle qualit del territorio quello di
considerare i singoli elementi e i diversi sistemi in cui possono essere organizzati nella loro integrazione. Il
sistema dei beni naturali, quello dei beni culturali, quello del beni e dei servizi sociali possono essere visti e
organizzati nella loro integrazione, come elementi costitutivi di un sistema delle qualit naturali, culturali,
sociali.
La costituzione di un siffatto sistema possiede una straordinaria utilit sotto diversi profili:
- ambientale, perch prefigura la costituzione di una rete ecologica;
- culturale, perch restituisce al patrimonio culturale e paesaggistico della provincia un ruolo (e un uso)
coerenti con il suo valore;
- urbanistico in senso stretto, perch pu orientare le iniziative di trasformazione delle aree urbane verso il
recupero e la fruizione collettiva di spazi oggi ritenuti marginali;
- sociale, poich la vivibilit delle citt strettamente legata alla sistemazione degli spazi pubblici, alla facilit degli spostamenti verso i luoghi di incontro;
- economico, perch prefigura una riorganizzazione e uno sviluppo dellofferta turistica che superi lattuale
polarizzazione e banalizzazione verso il turismo balneare.
Il PTCP persegue la finalit di eliminare, o ridurre, il rischio naturale negli insediamenti antropici esistenti,
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
assumendo il principio di indirizzare le nuove trasformazioni o le utilizzazioni verso aree che comportino la
diminuzione o meglio leliminazione dei rischi relativi alla tutela dellintegrit fisica. Il PTCP, sulla base del
proprio quadro conoscitivo, integra le disposizioni dei PAI evidenziando le ulteriori aree caratterizzate da
fenomeni di dissesto idrogeologico, di instabilit geologica potenziale e pericolosit idraulica. In tali aree, le
trasformazioni e le utilizzazioni del territorio devono essere sottoposte a limiti e condizioni che derivano:
- dalle esigenze della difesa del suolo e dalla tutela della integrit fisica del territorio;
- dalle caratteristiche morfologiche e geologiche dei terreni, che rendono incompatibile il processo di trasformazione;
- dalle caratteristiche della rete idrografica, delle sue relative pertinenze e condizioni di sicurezza idraulica;
- dalla presenza di fattori di rischio ambientale e idrogeologico per le attivit e le opere della sfera antropica.
Ai Comuni, qualora propongano trasformazioni urbanistiche che riguardano le aree indicate dal PTCP, indicato il dovere di effettuare opportune indagini al fine di valutare la sostenibilit delle previsioni di piano, e
devono definire di conseguenza le condizioni, i limiti e le opere di mitigazione relative alle trasformazioni fisiche e funzionali ritenute ammissibili.
Nelle aree ad elevata e significativa vulnerabilit intrinseca delle acque sotterranee, gli strumenti urbanistici
comunali devono valutare i rischi di inquinamento derivanti dalle attivit insediate e insediabili, indicando le
eventuali mitigazioni necessarie a escludere o ridurne gli impatti critici.
Il PTCP persegue la finalit di assicurare la tutela dei beni ambientali e paesaggistici di matrice naturale e
antropica presenti sul territorio provinciale, recependo e integrando la disciplina del vigente Piano paesaggistico regionale (PUTT/P). Questultimo individua gli elementi paesaggistici e le relative aree annesse (assimilabili a fasce e ambiti di rispetto) per i quali stabilisce specifiche norme di tutela e assegna ai Comuni il
compito di verificare lindividuazione dei beni compiuta alla scala regionale.
Il PTCP, sulla base del proprio quadro conoscitivo, arricchisce e specifica i contenuti del PUTT/P, sia precisando lindividuazione dei beni, sia individuando ulteriori categorie di elementi che caratterizzano il paesaggio provinciale. I Comuni:
- possono utilizzare gli elementi ricognitivi e interpretativi contenuti nel PTCP, e in particolare le indicazioni
delle tavole contrassegnate con la lettera B, assumendoli come riferimento per effettuare le verifiche richieste dal PUTT/P;
- devono assumere le indicazioni relative agli ulteriori beni individuati dal piano provinciale come "invarianti" da sottoporre a tutela nella componente strutturale dei PUG. Gli strumenti urbanistici comunali possono
a loro volta integrare la disciplina del PTCP, proponendo precisazioni, correzioni e integrazioni agli elenchi
dei beni e alle relative perimetrazioni, attraverso una ricognizione pi approfondita sul territorio di competenza. Tali proposte sono oggetto di valutazione in sede di conferenza di pianificazione.
Secondo gli indirizzi del PTCP, la pianificazione comunale deve assumere come "invarianti" altri elementi
territoriali che, per caratteri e funzione, hanno una rilevanza sovracomunale. Tali elementi, indicati dal PTCP
nelle tavole contrassegnate dalla lettera C, sono riconducibili a tre grandi categorie:
- poli e nodi specializzati;
- attrezzature e spazi collettivi di interesse sovracomunale (dotazioni territoriali);
- infrastrutture di trasporto.
I poli e nodi specializzati sono le parti del territorio ad elevata specializzazione funzionale nelle quali sono
concentrate funzioni strategiche o servizi caratterizzati da forte attrattivit di perone e merci e da un bacino
di utenza di carattere sovracomunale, tali da comportare un impatto significativo sui sistemi della mobilit e
conseguentemente ambientale e insediativo a scala territoriale di rilevanza sovracomunale.
Fra i poli specializzati rilevanti per Foggia, il PTCP riconosce gli insediamenti produttivi di livello sovracomunale (le ASI, in base alla Legge regionale n. 2/2007), nonch ulteriori insediamenti produttivi aventi analoghe caratteristiche di estensione, collocazione e rilevanza per la produzione.
Mentre, fra i nodi specializzati:
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maggiore rilevanza, quali rilocalizzazioni, ampliamenti e nuove localizzazioni, devono invece richiedere
lintesa preventiva con la Provincia di Foggia, in coerenza con le scelte del PTCP.
Nella Tavola S2 sono sintetizzate le linee di intervento relative al sistema della Mobilit e sue principali connessioni con il Sistema insediativo.
Il PTCP individua i luoghi della provincia nei quali intervenire mediante un complesso di iniziative che richiedono, per la loro definizione e attuazione, il concorso e lazione coordinata della Provincia, di uno o pi
Comuni, e di altri enti pubblici. La trasformazione di queste aree il PTCP reputa investa alcune tra le questioni decisive per realizzare gli obiettivi posti dal PTCP stesso e imprimere un diverso orientamento allo
sviluppo socio-economico della provincia. In tale perimetro rientra la riqualificazione e lo sviluppo delle
principali aree produttive, al fine di assicurare adeguate connessioni e accessibilit alle grandi reti di trasporto, presenza di servizi (in particolare della logistica e del terziario), qualit ambientale.
Per assicurare la necessaria integrazione delle iniziative, il PTCP ha previsto la formazione di uno strumento
ad hoc - il Piano Operativo Integrato (POI) che ipotizza da definirsi con il concorso di pi soggetti e approvare con un apposito accordo di programma. Per ciascun POI, sono indicati gli obiettivi e i contenuti di
larga massima, rimandando le necessarie specificazioni e verifiche al confronto con tutti i soggetti coinvolti.
Ancorch si propongano come strumenti per specificare gli indirizzi generali del PTCP, questa novazione
dei POI realizzatasi nel PTCP stata oggetto di analisi critica durante la prima riunione della Conferenza di
copianificazione del PUG di Foggia: le successive riunioni devono essere sede per una verifica della compatibilit ed efficace integrazione tra le prerogative comunali di pianificazione urbanistica generale e tale strumento assurto a competenza provinciale.
Il Piano territoriale di coordinamento provinciale ha natura di atto di coordinamento e di indirizzo tipico della
programmazione intermedia. Non si tratta di un atto sovraordinato al Piano urbanistico comunale, non ponendosi il rapporto tra la pianificazione provinciale e quella comunale in termini di gerarchia.
In un contesto ordinamentale in cui il principio di sussidiariet, da un lato, e le prerogative del Comune inerenti tutte le funzioni amministrative che riguardano il territorio comunale, dall'altro, orientano i vari livelli di
pianificazione urbanistica secondo il criterio della competenza, il ruolo del Comune mantiene un'assoluta
centralit, pur essendo inserito nel quadro adottato dall'ente titolare di poteri di coordinamento.
La pianificazione territoriale-urbanistica su pi livelli salvaguarda quindi il ruolo decisivo del Comune quale
ente di riferimento degli interessi della comunit di base, escludendo che si possano ipotizzare prescrizioni e
vincoli che non trovino la loro ragion d'essere in una specifica causale legislativa. In definitiva, il piano provinciale non pu imporre soluzioni in ambiti di esclusiva spettanza comunale o sostituire con scelte della
Provincia determinazioni e valutazioni proprie del livello comunale, imponendo decisioni o prescrizioni che
non siano riconducibili ad uno specifico interesse pubblico riservato allente provinciale.
alla luce di tali principi che la stessa Regione Puglia, con la Deliberazione di Giunta Regionale 3 novembre
2009, n. 2080, in sede di verifica di compatibilit del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della
Provincia di Foggia, ai sensi dellart. 7 della Legge regionale n. 20/2001, ha disposto, tra laltro, quanto segue: In ordine allefficacia delle disposizioni normative del PTCP, e in relazione al ruolo di raccordo e di
coordinamento che la pianificazione provinciale deve mantenere, pare infine opportuno che in sede di definitiva approvazione del Piano venga espressamente chiarito che, nellopportuna articolazione delle disposizioni normative in prescrizioni, direttive ed indirizzi, lefficacia prescrittivi delle stesse deve esclusivamente riguardare le materie di competenza della Provincia, rimanendo inteso che, per quanto attiene a materie di
competenza di altri Enti, gli obblighi e i divieti eventualmente previsti debbano assumere il valore di indirizzi;
parimenti chiaro deve risultare che nellattuazione dei POI devono essere coinvolti i Comuni, in coerenza con
il principio di sussidiariet ed in applicazione del metodo della copianificazione, secondo quanto previsto
dallart. 2, primo comma, lettera a), della legge regionale 20/2001.
La Provincia di Foggia, in sede di approvazione definitiva del PTCP, adeguandosi alle prescrizioni e alle raccomandazioni della D.G.R. n. 2080/2009, ha deliberato, sul punto, quanto segue: In ordine allefficacia delle
disposizioni normative del PTCP, e in relazione al ruolo di raccordo e di coordinamento che la pianificazione
provinciale deve mantenere, in accoglimento della prescrizione regionale di cui al punto 3 della Relazione, si
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
chiarisce che, nellopportuna articolazione delle disposizioni normative in prescrizioni, direttive ed indirizzi,
lefficacia prescrittiva delle stesse riguarda esclusivamente le materie di competenza della Provincia, rimanendo inteso che, per quanto attiene a materie di competenza di altri Enti, gli obblighi e i divieti eventualmente previsti assumono il valore di indirizzi; si stabilisce inoltre che nellattuazione dei POI saranno coinvolti
i Comuni, in coerenza con il principio di sussidiariet ed in applicazione del metodo della copianificazione,
secondo quanto previsto dallart. 2, primo comma, lettera a), della legge regionale 20/2001. Le indicazioni
contenute nel precedente punto portano a ritenere utili le seguenti modifiche alle Norme del PTCP adottato:PARTE IV - Attuazione del presente piano Capo II Art.IV.3 - al comma 4 dopo le parole La provincia assicura il coinvolgimento si aggiunge la dicitura dei Comuni.
In tale quadro amministrativo, precisato dalle deliberazioni regionali e provinciali, appare fuori di dubbio che
il rapporto tra i due Enti non possa che svolgersi in coerenza con il sistema giuridico-urbanistico vigente,
che, da un lato, impedisce in radice indebite invasioni di campo e, dallaltro, imperniato su norme che
vanno interpretate alla luce del fondamentale principio di leale collaborazione tra Enti.
Anche la specifica tematica del POI va ricondotta a tale logica sistemica, atteso che (anche in questo caso)
il ruolo del Comune non pu in alcun modo essere confinato ad una specificazione di scelte o iniziative compiute a monte dalla Provincia. Il coinvolgimento del Comune, laddove siano coinvolti ambiti di competenza
propri del potere urbanistico comunale, pertanto da intendersi non solo obbligatorio sotto il profilo procedurale, ma assolutamente decisivo rispetto alla fattibilit e ai contenuti dello specifico strumento di pianificazione.
Tali coordinate sono state verificate e apprezzate nella Deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 30
aprile 2012, che ha preso atto dello "Schema di Piano Operativo Integrato. Riqualificazione degli spazi rurali
periurbani e Borgate della Citt di Foggia art. IV.3, C.1 delle norme del PTCP" con i relativi elaborati che sono stati assunti quali quadri conoscitivi e linee di indirizzo nellambito dell'attualizzazione del DPP al PUG di
Foggia.
La verifica stata svolta evidenziando, nella narrativa del deliberato della D.G.C. n.34/2012, che le opzioni
elaborate dall'Ufficio PTCP, erano state sviluppare in coerenza con:
1. le previsioni del DPP 2006 che pone, tra gli obiettivi strategici del "Progetto di Territorio":
a) la realizzazione di un sistema urbano policentrico, (il capoluogo, i poli/borgate di Arpi, Incoronata, Cervaro, Rignano, Segezia, Tavernola dotati di attrezzature ed attivit produttive) recuperando l'impianto originario storico polarizzato, ma aperto al territorio vasto di cui i tratturi sono la testimonianza, poi arricchito dai
poli minori rappresentati dalle borgate;
b) la valorizzazione degli spazi della natura, costituiti dai due corridoi naturalistici, del Torrente Salsola e del
Torrente Celone, e dal sistema formato dal corridoio del Torrente Cervaro e dal Bosco dellincoronata;
2. i contenuti del Metaplan del Piano strategico di area vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere" (II
Sottoprocesso di pianificazione strategica territoriale di Area Vasta Regione Puglia), trasmesso dal Comune
di Foggia, in qualit di Amministrazione capofila, alla Regione Puglia, in data 07.11.2008, relativamente ai
Progetti Integrati per la riqualificazione e rifunzionalizzazione delle borgate, codice D8.I.1 e seguenti, nell'obiettivo di indirizzo strategico "Ambiente e Spazio rurale";
3. la gerarchizzazione stessa delle priorit del Metaplan del Piano strategico di area vasta "Capitanata 2020
- Innovare e Connettere", approvata dagli organi del Piano strategico medesimo, che colloca:
a) al 31 posto "Sistema Integrato di Riqualificazione delle Borgate. Borgo Incoronata" (cod. D8.I.2);
b) al 48 posto "Sistema Integrato di Riqualificazione delle Borgate. Borgo Segezia" (cod. D8.I.1);
c) al 50 posto "Sistema Integrato di Riqualificazione delle Borgate. Borgo Tavernola" (cod. D8.I.4).
4. le azioni strategiche del PTCP, tra le quali la riqualificazione degli spazi periurbani delle citt caratterizzati
da bassi valori di qualit ambientale, nonch il recupero e la valorizzazione di elementi del patrimonio culturale sparso di matrice antropica;
L'apprezzamento del rapporto PTCP-PUG stato svolto:
1. assorbendo, nel testo della D.G.C. n.34/2012, le prescrizioni della D.G.R. n. 2080/2009, approvata in sede
di verifica di compatibilit del PTCP della Provincia di Foggia, ai sensi dellart. 7 della L.R. 20/2001, e l'ade-
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
guamento a tali prescrizioni, sopra richiamate puntualmene, deliberate dal Consiglio provinciale, in sede di
approvazione definitiva del PTCP.
2. rilevando che la trasmissione dello "Schema di Piano Operativo Integrato. Riqualificazione degli spazi rurali periurbani e borgate della Citt di Foggia. art. IV.3, C. 1 delle norme del PTCP" e dei relativi elaborati,
era avvenuta nell'ambito delle attivit susseguenti alla Conferenza di copianificazione del PUG di Foggia,
apertasi il 18 gennaio 2011.
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
b) gli indirizzi, i criteri e gli orientamenti per la formazione, il dimensionamento e il contenuto degli strumenti di pianificazione provinciale e comunale, nonch i criteri per la formazione e la localizzazione dei Piani Urbanistici Esecutivi (PUE);
c) lo schema dei servizi infrastrutturali di interesse generale.
Il DRAG (art. 4, secondo comma) si occupa pertanto di definire le linee generali dellassetto del territorio
regionale, attraverso strumenti di pianificazione che:
1. essendo finalizzati alla tutela e conservazione dei valori ambientali e dellidentit sociale e culturale della
regione, assumono, nel caso della precedente lettera a), i caratteri di vero e proprio Piano Territoriale, ai
sensi del D.Lgs. 42/2004, alle cui disposizioni occorre predisporre un sollecito adeguamento;
2. essendo finalizzati a fornire gli indirizzi, i criteri e gli orientamenti per la formazione, il dimensionamento
e il contenuto degli strumenti di pianificazione provinciale e comunale, assumono, nel caso della precedente lettera b), i caratteri di Linee Guida per la elaborazione ed il perfezionamento amministrativo di questi
strumenti;
3. essendo finalizzati a fornire uno schema dei servizi infrastrutturali di interesse generale, assumono, nel
caso della precedente lettera c), i caratteri di quadro territoriale di riferimento per le pianificazioni di settore
competenti alla definizione:
- delle principali infrastrutture della mobilit e dei trasporti;
- delle principali infrastrutture predisposte per lapprovvigionamento idrico ed energetico;
- delle principali infrastrutture predisposte per lo smaltimento e la depurazione delle acque e della raccolta e
smaltimento di rifiuti urbani e speciali;
- delle infrastrutture di livello regionale predisposte per listruzione e la cura della salute;
- delle infrastrutture di livello regionale predisposte per la distribuzione commerciale e il tempo libero.
2.3.1.2 IL DRAG / Strumenti
A seguito delle disposizioni dellart. 38 della legge regionale 22/2006, che ha integrato e modificato la
20/2001, il processo di formazione del DRAG pu essere articolato in funzione delle materie organiche
individuate alle precedenti lettere a), b) e c), definendo programmi e tempi di formazione specifici e differenziati, anche se organicamente connessi.
Conseguentemente, lattivit di elaborazione del DRAG si articola nelle seguenti cinque Aree tematiche,
corrispondenti agli obiettivi formulati in precedenza:
1. la pianificazione paesaggistica, ex lettera a) del terzo comma dellart. 4
2. lindirizzo alla pianificazione comunale, ex lettera b) del terzo comma dellart. 4
3. lindirizzo alla pianificazione provinciale, ex lettera b) del terzo comma dellart. 4
4. la pianificazione infrastrutturale, ex lettera c) del terzo comma dellart. 4
5. lintegrazione della pianificazione settoriale e della programmazione, di cui al secondo comma dellart. 4.
Per organizzare i lavori di redazione del DRAG relativi alle cinque aree tematiche descritte, la Giunta, con
Delibera 690, del 30 maggio 2006, in seguito integrata dalla Delibera 1702, del 21 novembre 2006, dalla Delibera 357, del 27 marzo 2007 e dalla Determina dirigenziale n.42/2007, del 29 ottobre 2007, ha costituito
una Segreteria Tecnica Operativa (STO), coordinata dal Dirigente del Settore Assetto del Territorio, i cui
membri sono specificamente dedicati alla cura delle descritte aree tematiche, costitutive del DRAG.
In stretta connessione con i descritti lavori, la Giunta regionale, con la Delibera 1108, del 26 luglio 2005 ha
promosso la costruzione del Sistema Informativo Territoriale Regionale, dando attuazione al Progetto SIT
nellambito della Misura 6.3 del POR 2000/2006 e dellAccordo di Programma Quadro (APQ) in materia di egovernment e Societ dellInformazione, sottoscritto con il Ministero dellInnovazione e delle Tecnologie in
data 28 luglio 2005.
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
Attraverso questo Accordo, in attuazione della Delibera CIPE 17/2003, il Progetto SIT si connette con
lAzione SJ005 Estensione dei servizi informativi integrati per la gestione del territorio del Programma per
lo sviluppo dei servizi a banda larga nelle Regioni del Mezzogiorno.
Le iniziative descritte sono finalizzate alla creazione di una base dati geografici di riferimento per i diversi
assessorati regionali e per gli enti locali, in grado di utilizzare la banda larga, costituita da:
- Database topografico a scala 1:5000
- DTM
- Ortofoto
- Carta delluso del suolo
- Database a scala 1:10000 e 1:25000, derivato dal 5000
- Archivio dati sui flussi di traffico.
2.3.2. Il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale
La Regione Puglia ha introdotto una serie di innovazioni nel proprio sistema della pianificazione, finalizzate
a passare dallintervento urbanistico settoriale e correttivo di modelli di sviluppo dati, nei quali territorio,
ambiente e paesaggio avevano un ruolo strumentale, allintervento di governo integrato per la promozione
di modelli di sviluppo sostenibile. Modelli che vedono nellinterpretazione strutturale del territorio e del paesaggio e nei loro valori patrimoniali gli elementi costituenti la qualit dello sviluppo stesso, nella direzione
indicata dalla Convenzione europea del paesaggio, ratificata dallo Stato italiano con la Legge 9 gennaio
2006, n. 14, e dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con D.lgs. 22 Gennaio 2004, n. 42,
successivamente modificato con i D.lgs 156 e 157 del 2006 e 97/2008.
Nel nuovo sistema di governo del territorio:
- stabilito dalla LR 20/2001 Norme generali di governo e uso del territorio
- articolato nel Documento Regionale di Assetto Generale (DRAG)
- configurato con la redazione di:
Indirizzi, criteri e orientamenti per la formazione, il dimensionamento e il contenuto dei Piani Urbanistici
Generali (PUG), approvati dalla Giunta regionale il 3 agosto 2007;
Indirizzi e criteri per i Piani territoriali di coordinamento provinciale, approvati dalla Giunta regionale il 29
settembre 2009;
Criteri per la formazione e localizzazione dei Piani Urbanistici Esecutivi (PUE) approvati con D.G.R. 22 dicembre 2009, n. 2589;
Schema dei servizi infrastrutturali di interesse regionale, approvato con D.G.R. n. 2271 del 24 novembre
2009
Il tema del paesaggio si caratterizza in particolare per:
- il passaggio da un sistema di pianificazione di tipo regolativo a uno di tipo strategico, ossia una visione
condivisa del futuro del territorio e una maggiore capacit di rendere praticabili le previsioni di piano;
- la contestuale introduzione di procedure valutative nei processi di pianificazione;
- lapplicazione del principio di sussidiariet mediante il metodo della copianificazione, puntando
allefficienza dellazione amministrativa attraverso la semplificazione dei procedimenti, alla trasparenza delle
scelte con la pi ampia partecipazione sociale, alla perequazione.
Se in altre regioni il Piano Paesaggistico Regionale spesso parte del Piano Territoriale (ad esempio in
Piemonte e Veneto, ma anche in Catalogna) o interno alla parte statutaria del medesimo (ad esempio in Toscana), in Puglia si invece scelto, essendo gi vigente un piano per il paesaggio e assente invece un piano
territoriale regionale, di redigere un nuovo Piano paesaggistico a valenza territoriale (PPTR).
La proposta di PPTR stata approvata dalla Giunta Regionale con l11 gennaio 2010.
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
Nella stessa data, con D.G.R. n. 8, stata approvata la prima ricognizione dei Comuni singoli e delle associazioni di Comuni aventi i requisiti di organizzazione e competenza tecnico-scientifica necessari per
lattribuzione della delega allautorizzazione paesaggistica. La delega stata attribuita ai Comuni che hanno
trasmesso la documentazione relativa alla istituzione della commissione locale per il paesaggio e alla differenziazioni delle funzioni autorizzatorie edilizie e paesaggistiche.
Nella provincia di Foggia, in particolare si tratta del solo Comune di San Severo, tra i Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti; dei Comuni di Rodi Garganico e Vico del Gargano, tra i Comuni con popolazione inferiore ai 15mila abitanti.
La Giunta Regionale si riservata di integrare detto elenco a mano a mano che i Comuni singoli o associati
trasmetteranno allAssessorato allAssetto del Territorio ulteriore documentazione degli adempimenti previsti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, come disciplinati dalla legge regionale n. 20/2009 e richiamati nella deliberazione G. R. n. 2273/2009. LAssessore regionale ha anche invitato la Provincia di Foggia,
dotata assieme alla Provincia di Lecce di Piano Territoriale di Coordinamento approvato, ad assumere un
ruolo attivo in materia di autorizzazione paesaggistica in questa fase di prima applicazione della norma a
regime del Codice, istituendo la Commissione locale per il paesaggio al fine di garantire il livello di competenze tecnico-scientifiche idoneo a garantire la valutazione della compatibilit paesaggistica degli interventi
edilizi.
La proposta di PPTR approvata dalla Giunta l11.1.2010 sostituisce lo Schema di PPTR adottato il 20 ottobre 2009. Essa completa di tutti gli elaborati necessari per conseguire lo specifico accordo con il Ministero per i beni paesaggistici di competenza statale e per garantire le forme di consultazione caratterizzate da
ampia pubblicit e partecipazione sociale previste dalle norme sulla Valutazione Ambientale Strategica.
Il PPTR fornisce indirizzi e direttive in campo ambientale, territoriale e paesaggistico ai piani di settore regionale, ai PTCP, ai PUG. Il piano interpreta in modo innovativo la funzione sovraordinata, attribuitagli sia
dal Codice che dalla valenza territoriale, attraverso lattivazione di un processo di co-pianificazione con tutti
i settori regionali che direttamente o indirettamente incidono sul governo del territorio e con le province e i
comuni.
Nel PPTR, il tematismo Tavoliere, specificatamente interessante la citt di Foggia, articolato in una
scheda di 45 pagine (Allegato xxxxx).
2.3.3. Il social housing
Consiste in un solo articolo, composto di 6 commi, la Legge Regionale 21 maggio 2008, n. 12 Norme urbanistiche finalizzate ad aumentare lofferta di edilizia residenziale sociale, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 82 del 23 maggio 2008, con cui si imposta il tema dellaumento dellofferta di
edilizia residenziale sociale o social housing in Puglia. Secondo la definizione del CECODHAS (Comite
Europeen de Coordination de lHabitat Social) lhousing sociale linsieme di alloggi e servizi, con forte
connotazione sociale, per coloro che non riescono a soddisfare il proprio bisogno abitativo sul mercato (per
ragioni economiche o per assenza di unofferta adeguata), cercando di rafforzare la loro condizione.
La Legge regionale 12/2008 rinvia alla possibilit di attivare programmi di housing sociale introdotta dalla
Legge Finanziaria 2008 (Legge 24 Dicembre 2007, n. 244, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2008) che prescrive che: Fino alla definizione della riforma organica del governo del territorio, in aggiunta alle aree necessarie per le superfici minime di spazi pubblici o riservati alle attivit collettive, a verde pubblico o a parcheggi di cui al decreto del Ministro dei lavori
pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, e alle relative leggi regionali, negli strumenti urbanistici sono definiti ambiti la
cui trasformazione subordinata alla cessione gratuita da parte dei proprietari, singoli o in forma consortile,
di aree o immobili da destinare a edilizia residenziale sociale, in rapporto al fabbisogno locale e in relazione
allentit e al valore della trasformazione. In tali ambiti possibile prevedere, inoltre, leventuale fornitura di
alloggi a canone calmierato, concordato e sociale (Articolo 1, comma 258). Ai fini dellattuazione di inter-
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
venti finalizzati alla realizzazione di edilizia residenziale sociale, di rinnovo urbanistico ed edilizio, di riqualificazione e miglioramento della qualit ambientale degli insediamenti, il comune pu, nellambito delle previsioni degli strumenti urbanistici, consentire un aumento di volumetria premiale nei limiti di incremento massimi della capacit edificatoria prevista per gli ambiti di cui al comma 258 (Articolo 1, comma 259).
La Legge regionale richiede che i Comuni a elevata tensione abitativa di cui alla deliberazione del Comitato
interministeriale per la programmazione economica (CIPE) 13 novembre 2003, n. 87 (Aggiornamento
dellelenco dei comuni ad alta tensione abitativa - legge 9 dicembre 1998, n. 431, art. 8), pubblicata nella
Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana del 18 febbraio 2004, n. 40, svolgano obbligatoriamente una
previa valutazione dei fabbisogno di edilizia residenziale sociale e la trasmettano alla Regione entro centoottanta giorni dalla data di entrata in vigore Legge 12/2008 stessa.
unitamente allindicazione dei modi di soddisfacimento del fabbisogno stesso.
La normativa regionale prevede inoltre che per il soddisfacimento del fabbisogno di edilizia residenziale
sociale i comuni possono prevedere, previa valutazione della sostenibilit del maggiore carico insediativo e
della compatibilit con i caratteri culturali, ambientali e paesaggistici dei luoghi nonch nel rispetto delle
quantit complessive minime fissate dallarticolo 41 quinquies della legge 17 agosto 1942, n. 1150 (Legge
urbanistica) e successive modifiche e integrazioni, lutilizzazione di:
a) ambiti destinati a servizi che siano in esubero rispetto alla dotazione minima inderogabile di spazi pubblici o riservati alle attivit collettive, a verde pubblico o a parcheggi di cui al decreto interministeriale
1444/1968, assegnando a essi una previsione edificatoria secondo il metodo della perequazione urbanistica;
b) ambiti a prevalente destinazione residenziale consentendo un surplus di capacit edificatoria.
I comuni, per promuovere la realizzazione degli interventi di edilizia residenziale sociale nei modi previsti al
comma 3, quale concorso per la realizzazione dei medesimi interventi possono assegnare le aree ai proprietari e agli operatori pubblici e privati secondo criteri di concorrenzialit e trasparenza.
Per lapprovazione delle varianti agli strumenti urbanistici generali vigenti relative ai casi previsti dal comma
3, si applica il procedimento semplificato previsto dallarticolo 11, commi da 4 a 14, della legge regionale 27
luglio 2001, n. 20 (Norme generali di governo e uso del territorio).
I proprietari e i soggetti di cui al comma 1 ai quali sia affidata la realizzazione degli interventi di edilizia residenziale sociale devono, sulla base di apposita convenzione, impegnarsi a:
a) cedere gratuitamente al comune una quota minima del 10 per cento degli alloggi realizzati grazie al surplus di capacit edificatoria previsto dal comma 3;
b) garantire preferibilmente laffitto o laffitto con patto di futura vendita dei restanti alloggi di edilizia residenziale sociale a soggetti in possesso dei requisiti per laccesso a tale tipo di alloggi selezionati da una
graduatoria comunale.
2.3.4. I Piani Integrati di Riqualificazione delle Periferie (PIRP)
I Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie urbane sono strumenti programmatici finalizzati alla
rigenerazione di ambiti urbani degradati o resi marginali dai processi di sviluppo insediativi. Essi prevedono
un insieme di interventi finalizzato alla riorganizzazione dellassetto urbanistico attraverso il recupero e/o la
realizzazione di urbanizzazioni primarie e secondarie, il miglioramento della qualit ambientale, la promozione delloccupazione, il contrasto allesclusione sociale e promuovono la rigenerazione ecologica della
citt. Sono stati parzialmente finanziati con fondi stanziati dalla Regione e hanno inteso attivare la promozione delloccupazione, delliniziativa imprenditoriale locale e di azioni di contrasto allesclusione sociale.
Sono strumenti su cui la Regione Puglia, il 29 giugno 2006, ha emesso un bando aperto alla partecipazione
dei Comuni.
Il Consiglio comunale di Foggia ha approvato due proposte di PIRP (di ambito A e di ambito B) il 14
maggio 2007.
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Il bando di gara per laccesso ai finanziamenti per la riqualificazione delle periferie (PIRP) Deliberazione
della Giunta Regionale 19 giugno 2006, n. 870 Art. 11 legge regionale 30 dicembre 2005, n. 20 e deliberazione di Giunta Regionale n. 1585 del 15/11/2005 Bando di gara Programmi integrati di riqualificazione
delle periferie (PIRP), al punto 2.4 espressamente riportava:
I PIRP, in questa prima fase, devono essere compresi prioritariamente nei piani per ledilizia economica e
popolare di cui alla legge 18 aprile 1962 n. 167, aventi o meno il valore di piani di recupero ai sensi dell art.
34 della legge 5 agosto 1978, n. 457, o nei centri storici ove sussistono comparti di edifici particolarmente
degradati e carenza di infrastrutture e servizi, nonch in aree degradate che richiedono interventi di recupero a causa di eventi sismici o di pubblica calamit, ovvero in aree aventi analoghe caratteristiche.
Essi non costituiscono in s variante agli strumenti urbanistici vigenti, ma sono corredati da opportuna documentazione in materia di pianificazione urbanistica richiesta al punto f) dellart. 5.1 del Bando di gara per
laccesso ai finanziamenti per la riqualificazione delle periferie (PIRP) (D.G.R. n.870 del 19.06.2006 art.
11 delle L.R. n.20 del 30.12.2005 e D.G.R. n.1585 del 15.11.2005) Bando di gara Programmi integrati di
riqualificazione delle periferie (PIRP).
Allesito delle procedure, la Regione ha giudicato 127 proposte provenienti da 122 Amministrazioni municipali, quasi la met dei Comuni pugliesi. I capoluoghi di provincia come Foggia avevano la possibilit di presentare due programmi. Sono stati 31 i programmi presentati dai Comuni delle province di Bari e Foggia,
ben 40 quelli della provincia di Lecce, molti dei quali piccoli centri, 16 e 9 rispettivamente quelli proposti dai
Comuni taratini e brindisini. Le graduatorie per i Pirp sono state approvate il 14 ottobre 2008 dalla Giunta
regionale: 27 i Comuni ammessi al finanziamento su un fondo complessivo di 87 milioni di euro.
2.3.5. La rigenerazione urbana
La Regione Puglia si dotata di Norme per la rigenerazione urbana con la Legge regionale 29 luglio 2008,
n.21 che promuove la rigenerazione di parti di citt e sistemi urbani in coerenza con strategie comunali e
intercomunali finalizzate al miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative, socio-economiche, ambientali e culturali degli insediamenti umani e mediante strumenti di intervento elaborati con il coinvolgimento degli abitanti e di soggetti pubblici e privati interessati.
La rigenerazione urbana un metodo che intreccia processi di pianificazione con processi di comunicazione e partecipazione, allo scopo di attivare trasformazioni della citt sollecitate dai bisogni che emergono
dalla vita reale degli abitanti. un metodo che richiede, quindi, un approccio che integra diverse discipline:
pianificazione urbana, sociologia, antropologia, scienze della comunicazione, lavoro sociale, arte contemporanea, teatro, ecc.
2.4 Il Piano delle Aree di Sviluppo Industriale
La Legge regionale 8 marzo 2007, Ordinamento dei Consorzi per lo sviluppo industriale ha modificato le
procedure per lapprovazione dei Piani Regolatori dello sviluppo industriale dei Consorzi ASI e loro Varianti.
Sulla base di detta disposizione legislativa la nuova procedura prevede che il Consorzio ASI propone un
nuovo Piano di sviluppo industriale o sua Variante al Comune competente, che lo adotta nella forma degli
Strumenti urbanistici di pertinenza comunale, rimettendo lapprovazione definitiva alla Regione Puglia.
La proposta , dunque, rimessa, nella forma di Variante del vigente Piano Regolatore tematico/territoriale
ASI/Foggia, al provvedimento di adozione da parte del Consiglio comunale di Foggia.
Il Consorzio ASI Foggia si trova oggi nella condizione, definita urgente e necessaria, di dover riconsiderare la consistenza di tutti i propri agglomerati industriali attivi, in termini di adeguamento e soprattutto di ampliamento degli stessi, per poter far fronte alla esigenza imprescindibile di un adeguato equilibrio al rapporto della domanda/offerta insediativa, con concreta attenzione rispetto ai processi di sviluppo produttivoindustriale in atto e ragionevolmente prevedibili.
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Una particolare attenzione attribuita in tal senso alla revisione urbanistica (adeguamento ed ampliamento)
dellAgglomerato ASI Incoronata, considerato che detta area Attrezzata rappresenta il baricentro logico funzionale, quindi strategico, di un intero sistema di sviluppo produttivo-industriale di raggio provinciale, nei
confronti degli altri agglomerati satellitari (Cerignola, Ascoli Satriano, Bovino, Troia, Lucera, San Severo,
Amendola, Manfredonia Monte SantAngelo).
Tale prospettiva stata assunta tanto allinterno della Piano strategico di area vasta Capitanata 2020 Innovare e Connettere, quanto nel Documento Strategico per le Attivit Produttive approvato dal Consiglio
comunale di Foggia con Deliberazione del 13 dicembre 2007, n. 132.
Il metodo per la elaborazione della Proposta di Piano di Adeguamento ed Ampliamento della Zona industriale di Incoronata si sostanzia nello spirito sopra propugnato di un Piano urbanistico industriale innovativo, attraverso il metodo della flessibilit di Piano, quindi tendente ai grandi temi della qualit, della sostenibilit, della processualit e contemporaneit delle previsioni rispetto agli andamenti dello sviluppo socioeconomico particolare e generale in senso ampio.
La proposta stata trasfusa in una Variante generale di adeguamento e di ampliamento dellagglomerato
ASI Incoronata ai sensi dellarticolo 5, comma 1, Legge regionale n.2/2007, adottata dal Consiglio comunale con Deliberazione del 20 aprile 2009, n.39.
2.4.1 Lo strumento urbanistico tematico-territoriale ASI e le norme pertinenti al tema della pianificazione tematica-territoriale
Il Consorzio ASI di Foggia dotato di Piano Regolatore per lo sviluppo industriale di Area, approvato con
D.P.G.R. Regione Puglia n. 618/1976, comprendente lintera provincia di Foggia, e strutturato attraverso la
localizzazione strategica di nove Agglomerati industriali, che, anche se puntuali, delineano al tempo stesso
uno specifico assetto territoriale, che influenza lintera architettura territoriale provinciale.
Sulla base di tale principio di carattere generale il disegno dello sviluppo territoriale provinciale di P.R. ASI
si articola lungo un arco subappenninico (denominato Fascia di nuovo sviluppo urbano-industriale), che,
dalla zona di Margherita di Savoia-Trinitapoli, in aggancio alla linea dei Comuni costieri baresi, si sviluppa
trasversalmente rispetto allasse e alla direttrice storica provinciale longitudinale del massimo sviluppo San
Severo-Foggia-Cerignola, intendendo con questo estendere, anche trasversalmente gli effetti alle aree interne delle due Comunit Montane (Monti dauni meridionali - Monti Dauni settentrionali da una parte, e
Comprensorio del Gargano e Parco del Gargano dallaltra).
Il suddetto arco di sviluppo intero pedesubbapeninico supportato realmente dalla
direttrice della strada regionale n1 strada pedesubappeninica, che descrive un ampio arco a partire dal
territorio di Ascoli Satriano-Candela, fino al territorio dellAlto Tavoliere sopra San Severo, in territorio di
Apricena-Lesina.
Tale strada, sia pure iniziata, ancora lontana dallessere completata, per cui non ancora funzionale al
progetto di sviluppo territoriale, che il Piano Regolatore ASI prefigurava. Laggancio dello sviluppo pedesubappenninico avviene in territorio di San Severo ( presente un Agglomerato ASI di Bacino), dove si ricompone e si sostanzia lo sviluppo dorsale adriatico verso nord (Termoli-Vasto) e verso sud (Foggia, Cerignola,
Comuni costieri baresi, Bari).
Dalla zona di San Severo tale sviluppo trasversale a sua volta riprende percorrendo (per la verit in senso
astratto perch l asse viario di supporto alle pendici del Gargano meridionale di adeguate caratteristiche
rispetto ad uno sviluppo territoriale di questo genere), lintero arco garganico fino allAgglomerato industriale di Manfredonia Monte SantAngelo, allinterno del quale si trova da una parte una grande area industriale,
dove era insediata la ex-ENICHEM AGRICOLTURA Spa, oggi chiusa, dallaltra il Porto industriale Alti Fondali omonimo, importantissimo sbocco a mare dellintero sistema di sviluppo territoriale interno provinciale
sopra descritto ed oltre.
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Lungo larco subappenninico si situano i nove Agglomerati industriali ASI, con i rispettivi Bacini di pertinenza e le caratteristiche strategiche e dimensionali di cui appresso:
Agglomerato ASI Incoronata Agglomerato industriale centrale-baricentrale.
Agglomerato ASI San Severo Agglomerato industriale di aggancio alla dorsale settentrionale adriatica SS n16.
Agglomerato ASI Cerignola Agglomerato industriale di aggancio alla dorsale meridionale adriatica SS n16.
Agglomerato ASI Ascoli Satriano Agglomerato industriale sulla direttrice per la Basilicata.
Agglomerato ASI Bovino Agglomerato industriale sulla direttrice per la Campania AltaIrpinia.
Agglomerato ASI Troia Agglomerato industriale interno centro Subappennino dauno.
Agglomerato ASI Lucera Agglomerato industriale sulla direttrice per il Molise SS.n17.
Agglomerato ASI Amendola Agglomerato industriale di compensazione sulla direttrice Foggia Manfredonia.
Agglomerato ASI Manfredonia Monte SantAngelo Agglomerato industriale caratterizzato dalla presenza del Porto Alti
Fondali e Zona ex-ENICHEM, in parte indirizzata agli insediamenti del Contratto dArea di Manfredonia Monte
SantAngelo Mattinata.
La logica localizzativa degli Agglomerati industriali di Bacino del vigente Piano regolatore ASI, mentre, da
una parte, risponde alla coerenza di un arco di sviluppo territoriale, contemporaneamente stata tesa a
localizzare gli stessi lungo specifiche direttrici radiali che, dalla citt capoluogo, si diramano nel territorio
provinciale a segnare e sottolineare larchitettura centrifuga, che una delle pi evidenti e storicamente importanti caratteristiche della provincia di Capitanata.
Foggia era ed ancora, storicamente e strutturalmente (geograficamente), un centro nodale radiale, da cui
apriva ed apre ancora oggi, verso un sistema tratturale a raggiera verso lintera pianura della Capitanata,
poi man mano trasformato in un sistema radiale di vie di grande comunicazione (interregionale-meridionale),
che pongono la provincia di Foggia in una particolare situazione di naturale nodo e centro di smistamento
dei percorsi nord-sud, quindi adriatico-tirrenico, quindi interno-sud attraverso la Basilicata.
I nove Agglomerati di Piano Regolatore sono posizionati proprio nei punti di incrocio dellarco subappenninico e alcune delle principali direttrici di irradiamento territoriale che possono essere sintetizzate nelle principali strade, statali e/o provinciali che collegano Foggia Al territorio circostante subappenninico e garganico:
Direttrice SS n 16 Agglomerati di San Severo, Incoronata, Cerignola
Direttrice SS. N 89 Garganica Agglomerati di Amendola e Manfredonia-Monte SantAngelo. Incrocio
con larco garganico.
Direttrice Strada provinciale Foggia - Ascoli Satriano-Candela, con Direttrice strada a scorrimento veloce
Foggia - Ascoli Satriano-Candela per Potenza. Agglomerato ASI Bacino di Ascoli Satriano. Incrocio
con larco subappeninico.
Direttrice Strada statale SS. N 90 per Napoli Agglomerato ASI Bacino di Bovino. Incrocio con larco
subappeninico.
Direttrice Strada statale SS. n 546 Foggia - Troia. Agglomerato ASI Bacino di Troia. Incrocio con
larco subappeninico.
Direttrice Strada statale SS. n 17 Foggia Lucera Campobasso Via Roma (interono) Agglomerato
ASI Bacino di Lucera. Incrocio con larco subappeninico Area subappenninica settentrionale.
Gli Agglomerati industriali ASI possiedono la configurazione ampia di BACINI dello sviluppo produttivoindustriale, nel senso che la loro influenza dello sviluppo si estende ad un gruppo di Comuni contermini, tra
loro legati da omogeneit territoriale. Si determina una visione di sviluppo di tipo intercomunale, a sua volta
immesso in un disegno territoriale pi ampio ed unico (P.R. ASI)
I Bacini dello sviluppo territoriale, cos dislocati, infatti, ricompongono una visione unitaria generale di Piano
Regolatore tematico territoriale, che per tale motivo assumono la configurazione di Piano di AREA.
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LAgglomerato ASI Incoronata lunico Agglomerato ASI che esce fuori dalla definizione di Agglomerato di
Bacino, dal momento che il suo riferimento direttamente e generalmente lintero territorio provinciale, e
quindi, il sistema degli altri otto Agglomerato satellitari di Direttrice, come sopra identificati.
In tal senso lAgglomerato ASI di Incoronata diventa il baricentro funzionale e strategico a scala vasta
dellintero territorio.
La vicinanza con la citt di Foggia una connotazione in pi, che deriva proprio dalla
specificit della funzione di Foggia citt capoluogo di provincia, quindi, con connotazioni urbane territoriali di ampio respiro.
2.4.2 I criteri generali e particolari della pianificazione
LAgglomerato ASI di Incoronata allo stato attuale si presenta quasi esaurito nelle sue
capacit di offerta di nuovi suoli produttivi, nei confronti di una nuova ed emergente domanda insediativa. Ci che rimane sono suoli/lotti produttivi di limitate dimensioni, dispersi a macchia di leopardo, rispetto ad un contesto frammentario, diversamente utilizzato (grandi e piccoli insediamenti produttivi), con tipologie produttive non organizzate in modo spaziale e funzionale.
Tutto ci frutto di un precedente atteggiamento del Consorzio essenzialmente teso a essere semplice Sportello insediativo, ma anche a causa della predetta carenza di disponibilit di adeguati stock di suoli/lotti
produttivi industriali, di adeguati tagli e vocazioni.
Da quanto sopra emerge la necessit di un intervento urbanistico di ricucitura della attuale struttura urbanistica, eliminando la frammentariet delle disponibilit, attraverso non soltanto attraverso il completamento
dei buchi rimasti ancora vuoti (per la verit esigui, in quanto la residua capacit si caratterizza soltanto
essenzialmente nei piccoli lotti), quanto grazie una serie di interventi di ristrutturazioni urbanistiche di ricucitura, degli spazi vuoti non produttivi (fasce di rispetto, suoli per verde generico e servizi di Area mai realizzati.
A fronte di tutto ci si determina soprattutto lassoluta necessit di un intervento di Ampliamento
dellAgglomerato esistente, in termini, cio di nuove aree, suoli lotti (nel caso specifico moduli insediativi),
per sopperire alle su-esposte carenze ormai sostanziali e strutturali (quantit/qualit) sotto vari aspetti, come in grandi linee evidenziato.
Un Ampliamento caratterizzato da possibilit insediative di diverso tipo e taglio, comparti grandi, differenziati e riaccorpabili, di grandi dimensioni, per possibilit insediative grandi, medie, piccole, nel tentativo di
individuare a posteriori la eventuale differenziazione settoriale, industriale-artigianale, evitando ogni conpartizzazione aprioristica (visione rigida del Piano).
Di qui la decisione del Consiglio di Amministrazione ASI di procedere ad una Variante Urbanistica generale, Adeguamento e Ampliamento come atto essenzialmente unitario, integrato, quindi per la ricucitura
dellesistente (non solo completamento) e per il reperimento di nuovi suoli/lotti produttivi-industriali in modo
sostanziale ma flessibile.
Quindi anche con il presupposto di recuperare lesistente assetto di degrado insediativo, infrastrutturale e
dei servizi generale della attuale Area Incoronata, con logiche di integrazione interno-esterno e viceversa.
Lintervento di Ampliamento dellAgglomerato esistente, pertanto, anche se determinato da una assoluta
esigenza di poter disporre di nuove aree produttive, comunque pensato come motivo di estroflessione
delle tendenze e strutture di sviluppo dallinterno verso lesterno, con la dovuta azione nuova di una Ampliamento che si caratterizzi per aspetti innovativi capace, cio, di influenzare i meccanismi di recupero/ristrutturazione e completamento degli interventi ancora possibili nel vecchio Agglomerato, alla fine conducendo ad una unit di risultato, verso un Agglomerato interamente considerabile innovativo, ovvero
nuovo nella sostanza.
Lintervento di Adeguamento dovrebbe in questo modo risultare consequenziale e motore di innesco del
tutto, in un circolo senza origine e fine, per condurre allunit prefigurata.
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
2.4.2.1 Lampliamento
Le zone di Ampliamento non intendono disegnare vere e proprie direttrici di sviluppo tali da interferire in
modo eclatante rispetto agli assetti complessivi di una citt capoluogo che sta disegnando il suo nuovo
PUG, ma anche e soprattutto nei confronti del territorio circostante, che sta vivendo una nuova era di attenzione rispetto ad eventi strategici di vasta dimensione, come il Piano Strategico di Area Vasta. Per tale
motivo lAmpliamento si caratterizza come una corona di contenute dimensioni ed influenza non invadente, sviluppata a nord e nord-ovest dellattuale Agglomerato Incoronata:
- lungo gli assi della Strada statale Foggia Trinitapoli e soprattutto della Autostrada A14 BOBA, a nord;
- quindi lungo il lato traversale nord-ovest dellattuale Agglomerato : si sviluppa dai suddetti assi stradali
nord e la SS. N16 Adriatica a sud.
LAmpliamento si distingue, cos, in tre Nuclei-Settori ben caratterizzati, la cui logica (per il summenzionato
motivo di non invadenza territoriale) determinata da alcuni motivi specifici, urbanistici e strategici, abbastanza forti:
NUCLEO-SETTORE n. 1 Tra la strada per Trinitapoli (e parte dellA14 - lato est) e lAsse attrezzato
dellattuale Agglomerato. Detto Asse viario principale di Agglomerato, nelle intenzioni originarie del P.R.
ASI, doveva assorbire e scaricare tutto il traffico industriale verso la Strada Foggia Trinitapoli, liberando, invece, la SS. n 16 Adriatica, appesantita dal traffico extraurbano di altra origine. E successo il contrario,
che lAsse principale interno ASI diventato secondario, lasciando attrarre lintero traffico industriale dalla
SS. n 16, oggi in sostanziale ristrutturazione ANAS (Allargamento a doppia corsia, con due svincoli dedicati, uno direttamente per e dallAgglomerato ASI Incoronata e laltro per la Zona del Bosco e Santuario Incoronata (comunque utile allo stesso Agglomerato ASI).
Il NUCLEO-SETTORE n. 1 occupa la fascia tra lAsse attrezzato interno ASI e gli assi viari immediatamente
esterni (strada per Trinitapoli e Autostrada A14) : risulta per questo un ovvio ampliamento per una fascia altrimenti non utilizzabile per altre destinazioni territoriali.
LAsse attrezzato interno ASI, con la previsione di ampliamento su questa fascia, recupera la sua originaria
importanza e funzione, diventando una spina essenziale, non tanto per dirottare altrove il traffico industriale
di Agglomerato quanto per riportare una centralit mai abbastanza definita e distinguibile nellambito
della logica di Piano del predente Agglomerato.
Il NUCLEO-SETTORE n. 1 diventa essenziale per la presenza del nuovo CASELLO autostradale A14 Foggia Zona industriale Incoronata -, di prossima attuazione. La sua connotazione diventa sostanzialmente funzionale rispetto alla nuova introduzione di un NODO territoriale, di massima importanza per lintero
assetto e sistema di sviluppo per lintero territorio.
NUCLEO-SETTORE n. 2 lAmpliamento previsto a ridosso del nuovo insediamento della Societ AR Industrie Alimentari Spa Trasformazione del Pomodoro. Come noto, lInsediamento AR avvenuto, a cavallo di una porzione minoritaria di Agglomerato ASI Incoronata, e di una porzione maggioritaria in Verde Agricolo di vigente PRG Comune di Foggia. La superficie complessiva dellinsediamento supera i 50 Ha, diventando uno degli stabilimenti pi importanti dellAgglomerato (gli altri sono : SOFIM, ALENIA, BARILLA,
ex.SFIR), e determinando, di conseguenza, uno sconvolgimento dellassetto originario. Linsediamento AR
stato assentito attraverso la procedura di una CONFERENZA DI SERVIZI e successiva adozione di CC-FG
della Variante di PRG, e successiva approvazione regionale. Per quanto attiene al riferimento di appartenenza linsediamento stato assimilato ad una Azienda di Agglomerato ASI Incoronata, ricompresso nelle
relative regolamentazioni gestionali.
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Quella decretazione, risalente a circa quindici anni fa, emanava un bando per la promozione di Programmi di riqualificazione urbana e
di sviluppo sostenibile del territorio (PRUSST). Con delibera di Giunta Comunale n. 916 del 26 agosto 1999 il Comune di Foggia, in
qualit di soggetto promotore, previo avviso pubblico finalizzato alla selezione di proposte da parte dei privati, approvava un proprio
programma di intervento. Al Programma avevano aderito, in qualit di soggetti proponenti, anche diversi soggetti privati conformemente a quanto previsto dallart. 5 del DM dell8 ottobre 1998 e dal bando della Amministrazione comunale. Lattivit dellepoca dispiegata dal Comune di Foggia si raccord a quella dei Comuni di Cerignola, San Severo e Orta Nova, prendendo il nome di PRUSST
Daunia 2000. Questa attivit si incorpor a quella promossa dalla Provincia di Foggia con il PRUSST San Michele che riguardava
gli altri 60 Comuni della Capitanata. Il 27 agosto 1999, il soggetto promotore Provincia di Foggia trasmetteva la proposta di Programma di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio denominato San Michele - Daunia 2000, protocollata in data 31
agosto 1999 al n. 1172. Con il DM del 17 maggio 2001, il PRUSST San Michele - Daunia 2000 veniva ammesso al finanziamento per
la progettazione delle opere pubbliche e lassistenza tecnica (come prevedeva lart. 6 del DM 8 ottobre 1998).
Il 27 novembre 2002 veniva sottoscritto il Protocollo dIntesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti previsto dallart. 8 del
DM 8 ottobre 1998. Il 30 maggio 2003, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si stipulava lAccordo Quadro del
PRUSST San Michele - Daunia 2000, che ha definito tempi e modalit delle procedure attuative del PRUSST. Il 26 ottobre 2005 con
deliberazione n. 121 il Consiglio Comunale approvava gli obiettivi e le strategie di intervento ed attuazione del PRUSST San Michele Daunia 2000, dando mandato al Dirigente dellallora Area Strategica Amministrativa Ambiente e Territorio di costituire e coordinare un
gruppo intersettoriale (Urbanistica, Lavori Pubblici, Programmazione, Sviluppo Economico e Bilancio), costituito da specifiche professionalit tecniche, nominate per verificare la persistenza della disponibilit dei soggetti proponenti alla realizzazione di quanto a suo
tempo proposto. un passaggio molto importante perch con questo pronunciamento dellorgano sovrano e competente sulla materia, il Consiglio comunale ha fatto propri merito ed effetti giuridici che si erano prodotti fino ad allora. In ossequio al principio generalissimo della conservazione degli effetti del provvedimento amministrativo, qualsiasi patologia della procedura svoltasi fino a quella data,
si deve considerare recuperata attraverso quella volont consiliare che ha dato un mandato preciso di approfondimento.
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Gli approfondimenti sono stati svolti nella sede e con le modalit che la nuova legislazione, nazionale e regionale, elegge come sede e modalit privilegiate specialmente per la programmazione urbanistica: la cooperazione interistituzionale e la co-pianificazione, la programmazione negoziata con il mezzo delle conferenze di servizi.
Le conferenze di servizi svoltesi presso il Settore Urbanistica della Regione Puglia sono state ben sette (21
ottobre 2008, 4 novembre 2008, 12 novembre 2008, 17 novembre 2008, 20 novembre 2008, 1 dicembre
2008, 30 marzo 2009).
Nella Conferenza di Servizi del 30 marzo 2009 il Comune di Foggia e lAssessorato allAssetto del Territorio
della Regione Puglia sono pervenuti a determinazioni conclusive tanto importanti che conviene riproporle
integralmente:
Il PRUSST, cos come rimodulato in relazione ai criteri propri delloriginario Decreto Ministeriale nonch in virt di una fisiologica attualizzazione degli importi, presenta requisiti di integrazione (pubblico/privato, funzioni residenziali/servizi, attrezzature ed infrastrutture pubbliche) e
di coerenza rispetto al perseguimento di obiettivi di rilevanza strategica e di interesse pubblico
per lAmministrazione Comunale (quali soluzioni per affrontare lemergenza abitativa, rimozione
di situazioni di degrado fisico e disagio socio economico, realizzazione di infrastrutture di carattere territoriale specie in corrispondenza di alcuni assi fondamentali di penetrazione urbana,
risposta alla domanda di servizi e attrezzature per luniversit, soluzioni realizzative di previsione di mobilit) certamente superiori rispetto al programma a suo tempo presentato.
Vi inoltre da evidenziare che, nonostante il venir meno del finanziamento pubblico, nella sua
rimodulazione attuale il PRUSST presenta un rapporto fra interventi privati e opere pubbliche
superiore a quello prefigurato dalloriginario programma attivato a suo tempo con laccordo
quadro.
La conferenza chiude i lavori ritenendo di aver pienamente corrisposto a quanto richiesto nella
nota sindacale prot. n. 0078347 del 2.10.2008.
Questo risultato testimonia che il merito delle proposte che si candidarono ai PRUSST stato valutato, dentro le
procedure dellart. 34 del TUEL, attraverso un esame di doppia coerenza.
Un primo esame di coerenza ha riguardato, appunto, il merito di quelle proposte, ponendosi dunque come
limite inferiore gli elementi sostanziali proposti allepoca della partecipazione al bando PRUSST.
Un secondo esame di coerenza ha riguardato, come limite superiore, la sufficienza e ladeguatezza
dellinteresse pubblico dei programmi.
Tale limite superiore, assunto per rimanere aderenti al dettato dellart.34, ha finito per aggravare il peso
del corrispettivo in favore del pubblico posto sulle spalle dei privati proponenti 8.
Tale risultato diventato loggetto di un nuovo pronunciamento del Consiglio Comunale di Foggia, avvenuto il 20 aprile 2010 con delibera n. 44 che, tra laltro, afferma:
a) come le finalit e gli obiettivi dellintervento, insiti nel complessivo programma urbanistico, legittimano
pienamente il ricorso allistituto dellaccordo di programma quale fattispecie di urbanistica negoziata e
strumento di semplificazione e di efficienza dellazione amministrativa.
b) a rafforzare ulteriormente il profilo dellinteresse pubblico, negli schemi di convenzione introdotto che
al fine della salvaguardia dellinteresse pubblico si conviene che lavanzamento dei lavori pubblici siano
contestuali allavanzamento dei lavori privati. Tale contestualit diventa il vero banco di prova su cui
limprenditoria privata e la pubblica amministrazione si giocano la rispettiva credibilit.
8
Si osservi che laccordo di programma in variante allo strumento urbanistico che si realizza attraverso il procedimento dellart.34
uno strumento che, secondo la normativa e la giurisprudenza pacifica, pu essere utilizzato a prescindere dallo specifico riferimento a
un qualsiasi programma puntuale (che fossero PRU, PRUSST o qualsivoglia altro). E che laccordo di programma pu essere stimolato
anche da un privato, basti pensare alle previsioni della legge regionale n.28/2001 che ha introdotto stabilmente gli strumenti della programmazione negoziata.
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Nome
alloggi
totali
alloggi da
cedere
Silvia Spa
584
38
6,51%
Caccavo Nunzio
0,00%
288
0,00%
La Fenice
357
69
19,33%
Costruzioni Robedil
Srl
280
32
11,43%
TOTALE
1509
139
37,26%
PRUSST
Foglio
Particelle
Superficie
146
664-672-676
205.000,00
144
1108-1109-1110-1111-1112-1113-1114270.000,00
1115-1116-1117-1520
148
2-122-123-124-125
240.556,00
49
339-340-410 (parte)
211.000,00
147
415-417-669-672-673-674-676-677678-679-680-681-682-683-684-685690-691
54.160,00
980.716,00
3.1.2 I PIRP
Loccasione fornita dal Bando Regionale afferente i Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie
(P.I.R.P.) ha rappresentato unopportunit per avviare a Foggia unestesa operazione di riabilitazione urbana delle aree pi degradate poste nei pressi delle principali Porte di accesso alla Citt.
A lungo si pensato, infatti, che il miglioramento degli ambiti urbani degradati fosse facilmente raggiungibile attraverso la realizzazione di opere edilizie e infrastrutturali.
Tale approccio si dimostrato del tutto insufficiente, sia per quanto attiene le aree degradate delle periferie
urbane, che per quanto riguarda le aree dei centri storici.
Invero il degrado delle aree periferiche delle citt non dovuto soltanto alla bassa qualit intrinseca degli
edifici, quanto e di pi, alla mancanza in tali brani di una qualunque idea di citt, intesa come capacit di
disegno e realizzazione di parti urbane dotate di quella complessit di relazioni tra aree edificate e spazi
collettivi, tra funzioni diverse, che rende ricco e piacevole il vivere in un luogo.
Spesso tali zone si slabbrano verso la campagna, senza alcuna mediazione, oppure contengono aree produttive, che sono state fagocitate negli spazi residenziali in maniera confusa, o, ancora, inglobano fasci in-
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
frastrutturali (elettrodotti, vie di grande comunicazione, reti ferroviarie, etc.). In tali aree periferiche trovano,
talvolta, accoglienza anche lavoratori extracomunitari, che occupano le zone abbandonate e pi degradate.
In tali condizioni di disagio, il vivere diviene, col passare degli anni, sempre pi gravoso, tanto da intaccare
fortemente quello che, in ogni comunit, il capitale pi importante: il capitale sociale, la capacit, cio, di
una comunit di sentirsi coesa, di maturare unidentit comune. Di talch, pensare che, per riqualificare
unarea di periferia, basti realizzare delle opere edilizie, siano esse di recupero o di nuova costruzione, di
fronte alla complessit dei temi, come sopra riassunti, appare del tutto fuorviante. Pi convincente apparsa, perci, lidea che il recupero potesse e dovesse passare attraverso operazioni di riabilitazione urbana,
comprendenti gli interventi edilizi residenziali e le infrastrutture, senza esaurirsi in essi. In tal senso lo stesso
Bando di Gara dei PIRP sosteneva:
I PIRP devono essere caratterizzati da unidea di rigenerazione del quartiere, in grado di legare tra di loro i
diversi interventi e di dare impulso ad altre iniziative future, che imprimano continuit ai processi innescati
dai PIRP anche al di l della durata dei Programmi. Tale idea deve essere esplicitata attraverso
lindividuazione di obiettivi generali e di obiettivi specifici a cui ricondurre tutte le iniziative comprese in ciascun PIRP.
Certo, appare limitativo parlare di quartiere, perch ci fa pensare ad unidea di definizione degli ambiti di
intervento legata allindividuazione fisica delle aree, mentre, nelle esperienze pi avanzate, lapproccio a tale individuazione di tipo sistemico, legato, cio, allo studio della qualit dei problemi da affrontare, delle
loro interconnessioni intrinseche, delle caratteristiche delle matrici legate allanalisi dei punti di forza e di
debolezza della situazione data ante e post intervento.
3.1.2.1 Struttura economica, finanziaria e organizzativa del processo PIRP
La valutazione economico-finanziaria del PIRP si svolta secondo due profili distinti, entrambi decisivi per
la qualit e le chance di successo del programma, entrambi importanti per la efficacia realizzativa e strategica del PIRP.
Il primo il profilo economico finanziario in senso stretto del programma, inteso come la previsione, valutazione e valorizzazione delle risorse necessarie per la attuazione degli interventi e gli impieghi efficienti di tali
risorse nel realizzare le previsioni degli interventi di cui si compone il PIRP.
Questo profilo quello pi suscettibile di misurazione e determinazione parametrica, perlomeno per quanto
attiene alla dinamica finanziaria interna al programma.
Il secondo il profilo economico di impatto del programma, inteso come individuazione, valutazione e valorizzazione degli effetti di medio termine del PIRP, degli effetti indotti, del riposizionamento economico e
funzionale su scala urbana del territorio trasformato, delle economie che gli interventi sono in grado di attrarre attivare, delle dinamiche economiche interne chegli interventi attivano.
Queste ultime sono particolarmente importanti per la qualit sociale del PIRP perch le dinamiche attivate
coinvolgono direttamente gli abitanti dei territori interessati, aumentando le risorse sociali a disposizione e
le opportunit di lavoro e di riqualificazione economica della vita di quartiere/i. Questo secondo profilo
meno suscettibile di misurazione, e potr essere per lo pi oggetto di analisi di tipo qualitativo e di proiezioni a medio-lungo termine.
Con deliberazione n. 260 del 1 agosto 2006 la Giunta Comunale di Foggia individu, ai fini della partecipazione al Bando per i PIRP, due ambiti territoriali.
3.1.2.2 Il PIRP Ambito A
Tale ambito compreso tra via Lucera, piazza Villani, via Manzoni, via SantEligio, via San Severo, ferrovia
Foggia-Lucera, Ospedale Santa Maria Bambina, via Fuiani e piazza Aldo Moro. Analizzando nello specifico
lambito di intervento, esso coincide quasi per intero con la ex 6a Circoscrizione denominata Croci e
comprende una piccola parte della ex 5a Circoscrizione denominata Camporeale.
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
Si tratta di un ambito che parte dal centro della citt e si estende fino alla periferia nord-ovest, comprendendo come macro aree quella adiacente la Citt murata, il quartiere Borgo Croci a nord, larea Ospedaliera di Santa Maria Bambina e larea 167 del Comparto Biccari a sud di via Lucera, di pi recente realizzazione ma sprovvista degli standard urbanistici.
Asse centrale dellambito individuato quello di via Lucera, mentre via San Severo e la linea ferroviaria
Foggia-Lucera costituiscono la delimitazione dello stesso a nord-est. A sud, invece, lambito delimitato da
viale Giotto ed include quindi oltre alla stessa area del crollo, nel quale persero la vita numerose persone,
anche larea del crollo di via Delle Frasche.
Si tratta di un ambito caratterizzato quindi dalla presenza di zone di Edilizia Residenziale Pubblica e di parte
dei sobborghi antichi. Da tale ambito, emergono come situazioni di particolare degrado urbanistico, edilizio
e sociale due aree: la prima localizzata nel quartiere Borgo Croci Sud, nella zona tra via San Severo, viale
Candelaro e via Calvario; la seconda localizzata sulla fascia sinistra di via Lucera nel tratto tra via M. Altamura e via Valentini.
La prima delle due aree caratterizzata da abitazioni ad uno e due livelli di scarsa qualit alle quali nel tempo si sono aggiunte superfetazioni non regolarmente autorizzate, che hanno modificato e reso estremamente caotica la situazione edilizia di quella zona. Tale parte della citt, nonostante la sua centralit presenta
vaste aree sterrate e non definite e situazioni di abusivismo edilizio.
La seconda area, quella di via Lucera, anchessa caratterizzata da abitazioni di un certo valore estetico
(epoca fascista) a cui nel tempo sono state apportate diverse modifiche ed aggiunte che ne hanno di fatto
modificato laspetto. Tale ambito interessato dal Programma di Riqualificazione Urbana che prevede la
demolizione dei fabbricati esistenti e la realizzazione complessiva di 224 alloggi distribuiti in 5 comparti, di
aree a verde pubblico, parcheggi e attrezzature pubbliche.
Il comparto Biccari del Piano di Zona 167 di recente edificazione invece caratterizzato da una quasi totale
assenza di aree a standard attrezzate. Le aree infatti sono state completamente acquisite al patrimonio comunale (esproprio generalizzato) ma non sono state attrezzate per mancanza di fondi.
3.1.2.2.1 Obiettivi prioritari del PIRP Ambito A
Il P.I.R.P. ambito A si propone come obiettivi fondamentali quello di affrontare il problema dellemergenza
abitativa e della realizzazione dei servizi attualmente mancanti allinterno dellambito.
La carenza di alloggi di E.R.P. sia in propriet che in locazione, la forte tensione abitativa esistente e la difficolt di accesso ad un alloggio dignitoso da parte di fasce sociali sempre pi ampie, in un mercato immobiliare che negli ultimi anni ha subito inusitati incrementi di valore, costituiscono un problema da affrontare e
risolvere in parte con il P.I.R.P., attraverso la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, convenzionata ed agevolata da immettere sul mercato.
Il P.I.R.P. si propone pertanto di affrontare il problema casa soprattutto legato alle fasce sociali pi deboli,
ovvero gli anziani, le giovani coppie ed i diversamente abili. Il programma prevede anche la possibilit di
fornire un sostegno alle famiglie per il recupero della prima casa e per laffitto di abitazioni a canone concordato a soggetti che ne hanno i requisiti, di immobili ricadenti nella zona A dello strumento urbanistico
vigente per la parte ricompresa allinterno dellambito di intervento del P.I.R.P..
Altro obiettivo che il programma intende perseguire quello di dotare lambito di quelle attrezzature pubbliche e di uso pubblico e di quelle strutture a servizio della residenza della quale attualmente carente o del
tutto mancante.
Larea di Borgo Croci sud compresa tra via Candelaro e via San Severo costituisce sicuramente il cuore
dellintervento del P.I.R.P., infatti, tale ambito, molto centrale rispetto al resto della citt, necessita di interventi forti, capaci di restituire quella dinamicit sociale ed economica attualmente mancante a causa di
quella forte situazione di degrado sociale, edilizio ed urbanistico esistente.
Allinterno dellambito di intervento del P.I.R.P. sono state individuate le seguenti aree e gli interventi relativi:
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
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documento programmatico preliminare al piano urbanistico generale di foggia | nota aggiuntiva 2012
Nome
alloggi
totali
alloggi
da cedere
90
0,00%
30
30
100,00
%
221
0,00%
56
56
100,00
%
TOTALE
397
86
21,66%
P.I.R.P. A
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Daltra parte, ormai il confinante insediamento produttivo (Villaggio Artigiani), gravitante su Viale Fortore, da
cui, a mezzo di insufficiente viabilit si accede al detto quartiere rischia di soffocare ogni possibile soluzione
urbana di ricucitura e rigenerazione.
In tal senso si ritiene che il sistema urbano marginalizzato, costituito dai due detti quartieri, possa essere
oggetto di un piano di riqualificazione finalizzato sia alla definizione strutturale di una loro re-ciproca integrazione da ottenersi attraverso la definizione di una nuova trama delle infrastrutture, delle attrezzature
pubbliche e dei servizi, sia creazione di nuovi collegamenti tra il sistema urbano dei detti quartieri e la citt.
Potranno, a riguardo, trovare soluzione il problema della presenza del pas-saggio a livello, lipotesi sempre
affacciatasi nei dibattiti urbanistici della possibile connessione pe-donale con P.le Vittorio Veneto da potervi
ottenere, in accordo con FF.SS., mediante il prolungamen-to del sottovia della stazione ferroviaria fino al
Viale Fortore. In tale quadro, si potr tentare, con apposito accordo con le stesse FF.SS., di dare attuazione
alla previsione, gi inserita nel PRG Rutel-li, di utilizzazione dellarea di sedime di un binario ferroviario dismesso per la realizzazione di un tratto della tangente settentrionale, dal piazzale della stazione ferroviaria
fino al sottovia Scillitani, da connettere a viale Fortore.
3.1.2.3.1 Criticit, punti di forza e opportunit delle aree del PIRP Ambito B
Allo stato si evidenziano le seguenti criticit, tra di loro fortemente interdipendenti:
a) emarginazione dal tessuto urbano dei quartieri Diaz e Martucci;
b) pessima qualit edilizia degli edifici sorti nel dopoguerra a ridosso del quartiere Diaz e nel quartie-re Martucci;
c) presenza di una forte strozzatura dovuta ad un passaggio a livello sulla strada di connessione con il quartiere Diaz;
d) scarse o nulle relazione tra le parti di nuova edificazione (anni 80) dei quartieri Diaz e Martucci, con le
parti urbane precedenti;
e) scarsa manutenzione degli edifici depoca fascista, con abbandono al degrado della casa del Fascio, posta allingresso del quartiere Diaz;
f) poca presenza di servizi strettamente connessi con la residenza (negozi e artigianato di servizio)
allinterno del quartieri Diaz, Martucci e Scillitani;
g) traffico veicolare intenso in tutte le ore della giornata su Viale Fortore e nel sottopassaggio di via Scillitani, a causa della mancata realizzazione della connessione con la Stazione Ferroviaria e dellinsufficienza del
sottopassaggio;
h) pessima qualit delledificato lungo Viale Fortore;
i) degrado del Villaggio Artigiani con sostituzione delle originarie funzioni produttive.
A tali criticit fisiche vanno aggiunte quelle di carattere sociale:
l) forte presenza di persone anziane sia nel Quartiere Diaz, che nel quartiere di via Scillitani, con mancanza
di servizi a loro dedicati;
m) aree di nuova edificazione nei quartieri Diaz e Martucci occupate in prevalenza da condomini dormitori
per famiglie i cui componenti lavorano fuori dai quartieri stessi;
n) mancata caratterizzazione identitaria degli abitanti dei quartieri Diaz, Martucci;
o) presenza di extracomunitari non muniti di permesso di soggiorno, nel periodo estivo, nel quartiere Diaz e
durante tutto lanno nelle aree ferroviarie dismesse laterali al quartiere di via Scillitani;
A fronte di tali criticit possono evidenziarsi i seguenti elementi di forza:
aa) fatta eccezione in parte per i quartieri Diaz e Scillitani, si tratta di zone caratterizzate da una vita intensa
anche se caotica;
bb) vi una notevole presenza di aree di propriet pubblica sottoutilizzate;
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cc) viale Fortore rappresenta una delle porte prioritarie di accesso alla Citt, per la connessione con la Tangenziale e con il casello A14;
dd) si tratta di aree a ridosso del centro della Citt, con una forte potenzialit di sviluppo;
ee) vi una presenza discreta di aree ricadenti nel Piano di Zona 167 su cui possibile progettare interventi immediatamente esecutivi;
ff) vi una presenza di manufatti pubblici passibili di ristrutturazione funzionale.
Sulla base di quanto si qui svolto, emergono le seguenti considerazioni opportunit:
aaa) il Piano di Riqualificazione deve affrontare nel suo complesso le questioni esistenti, data la forte interrelazione esistente tra le stesse;
bbb) date le caratteristiche dei quartieri coinvolti nel PIRP, nuovi interventi di edilizia residenziale possono
essere progettati solo come risultato di operazioni di recupero urbanistico di brani del tes-suto degradato;
ccc) bisogna prioritariamente risolvere il collegamento viario e pedonale con il centro della Citt;
ddd) la regia dellintero programma, tenuto presente la preponderante componente pubblica nel pos-sesso
delle aree, deve essere pubblica;
eee) i fondi rivenienti dal finanziamento regionale, anche in relazione a quanto previsto al punto 2.4 del
Bando, devono interessare le aree incluse nel Piano di Zona 167 e nelle aree limotrofe dei Quar-tieri Martucci, Diaz e Scillitani;
fff) il PIRP per tutte le altre aree ricomprese deve puntare ad un suo autofinanziamento, che parta dalla forte
rivalutazione immobiliare delle aree di propriet pubblica;
ggg) attraverso il PIRP bisogna realizzare una complessiva trasformazione delle aree coinvolte, conducendole ad essere la Porta del 2000 della Citt, con la presenza di funzioni terziarie avanzate e innovative;
hhh) il PIRP deve esse ancorato alle previsioni del D.P.P. del P.U.G.;
iii) bisogna coinvolgere dallinizio tutti gli attori presenti nellarea, sia pubblici (Ferrovie, Poligrafico, IACP,
ATAF, CTP, Poste), che privati.
Nome
alloggi
totali
alloggi da
cedere
184
120
180
56
56
100,00
%
TOTALE
540
56
10,37
%
P.I.R.P. B
67
0,00%
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Il 2 ottobre 2008, il Consiglio comunale ha approvato un programma sulle Zone F, che attua la Legge regionale
21 maggio 2008, n. 12 Norme urbanistiche finalizzate ad aumentare lofferta edilizia residenziale sociale. Il PRG
vigente e le previsioni contenute nel DPP al PUG evidenziano un esubero di 1 milione e 300 mila metri quadrati di
zone F, vincolate cio alla realizzazione di verde attrezzato, parchi urbani, parcheggi, centri sociali, asili, attrezzature
scolastiche di livello superiore o attrezzature sanitarie e ospedaliere. Sono aree che, per mancanza di risorse pubbliche per gli espropri, sono oggi ridotte a spazi abbandonati a sterpaglie contribuendo a deprimere la qualit urbana della citt 9. Il P.R.G. vigente adottato con DCC del 06/11/1992 n. 64 ed approvato con DGR del 20/07/2001 n.
1005, comprende allinterno delle Zone F le seguenti destinazioni:
- Aree per attrezzature scolastiche di livello superiore;
- Aree per attrezzature sanitarie ed ospedaliere;
- Aree per parchi pubblici a scala urbana e territoriale;
- Aree per attrezzature di natura diversa, non rientranti nelle prime tre categorie.
Risulta pertanto, come riportato nel Documento Programmatico Preliminare 2006 (pag. 42) che:
Sulla base del principio dei 17,5 mq/ab (DI 1444/68) e in rapporto alla popolazione della citt, la struttura territoriale dovrebbe
avere un minimo di 2.708.650 mq da destinare a zona F. Si pu, pertanto, ritenere che le attrezzature di interesse generale della
citt siano sovradimensionate e che lo standard minimo non sia pi pari a 17,5 mq/ab ma molto pi alto, ovvero 26,5 mq/ab.
Deriva, infatti, che a fronte di una dotazione territoriale, tra aree per attrezzature di interesse generale, esistenti e di
progetto, pari a 4.108.110 mq, sia presente un esubero stimato in 1.399.460 mq circa di aree tipizzate F, in quanto
la dotazione secondo gli standards minimi in rapporto alla popolazione della citt risulta pari a 2.708.650 mq.
Sempre nel DPP 2006 risulta che il 38% complessivo della superficie totale destinata a zone F risulta non utilizzato,
e tale valore corrisponde ad una superficie pari a 1.561.081 mq. Da ci deriva la possibilit per il Comune di Foggia
di attivare le procedure previste dalla Legge Regionale n. 12 del 21/05/2008 Norme urbanistiche finalizzate ad aumentare lofferta di edilizia residenziale sociale su gran parte delle zone F non utilizzate.
Tali norme mirano ad incrementare la disponibilit di alloggi di edilizia residenziale pubblica da offrire in locazione,
nonch a migliorare la dotazione infrastrutturale dei quartieri caratterizzati da condizioni di forte disagio abitativo e
di marcato degrado fisico ed ambientale.
3.1.3.1 Procedure
La L.R. n.12/2008 ha stabilito procedure urbanistiche accelerate volte a superare le difficolt di realizzazione di alloggi di edilizia residenziale sociale a costi contenuti, soprattutto in affitto, destinati a soddisfare un fabbisogno crescente di alloggi a basso costo e prevede che debbano essere attivate ed espletate alcune attivit 10.
9
Gli standards cosituiscono lelemento fondativi del piano regolatore generale, introdotti dal D.M. 1444/68, 26 anni dopo la legge
1150/42. Tuttora vigenti, anche se superati nella loro concezione, determinano i rapporti minimi atti ad individuare gli spazi pubblici in
uno strumento urbanistico generale o attrattivo.
Per le diverse zone omogenee residenziali (A, B, C) si calcono in funzione degli abitanti; per le zone D nelle aree produttive attraverso
una percentuale predefinita, per gli edifici commerciali, direzionali e turistici in rapporto alle superfici lorde dei pavimenti.
Il D.M. 2 aprile 1968, n. 1444 prevede:
Art. 3. Rapporti massimi tra gli spazi destinati agli insediamenti residenziali e gli spazi pubblici o riservati alle attivit
collettive, a verde pubblico o a parcheggi. Per gli insediamenti residenziali, i rapporti massimi di cui allart. 17 penultimo comma della legge 765, sono fissati in misura tale da assicurare per ogni abitante insediato o da insediare la
dotazione minima, inderogabile, di 18 mq. Per spazi pubblici o riservati alle attivit collettive, a verde pubblico o a parcheggio, con esclusione degli spazi destinati alle sedi viarie.
L articolo poi si spinge ad una disaggregazione di tale indicazione.
Nel vigente PRG Benevolo le aree tipizzate quali F sono regolamentate dallart. 13 delle norme tecniche di attuazione, in tale articolo,
venendo definite quali Aree per le attrezzature pubbliche di interesse generale.
Lutilizzabilit delle aree con destinazione ad attrezzature di interesse generale non necessariamente rimessa allesclusiva titolarit
della Pubblica Amministrazione; pertanto vi rientrano anche quelle attrezzature affidate alla iniziativa di soggetti diversi
dallAmministrazione, ma egualmente idonee a soddisfare un bisogno della collettivit, e perci qualificabili come di interesse comune
(Consiglio di Stato sez. V, 23 marzo 1993, n. 405) .
10
Sinteticamente:
a) Valutazione obbligatoria preventiva del fabbisogno di edilizia residenziale sociale del Comune di Foggia (comune ad elevata tensione abitativa);
b) Trasmissione, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge (23/05/2008), alla Regione Puglia della valutazione del fabbisogno di edilizia residenziale sociale e dellindicazione dei modi di soddisfacimento del fabbisogno;
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Tale procedura prevista anche dallarticolo 1, commi 258 e 259, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244, che ha
consentito al Comune di Foggia di definire ambiti la cui trasformazione subordinata alla cessione gratuita da parte
dei proprietari, di aree o immobili da destinare a edilizia residenziale sociale, in aggiunta alla dotazione minima inderogabile di spazi pubblici o riservati alle attivit collettive, a verde pubblico o a parcheggi di cui al decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444.
3.1.3.2 Quantificazione degli interventi di ERS
Sulla parte delle zone F in esubero rispetto al minimo di legge, il Comune ha previsto in attuazione della L.R.
n.12/2008, di assegnare una previsione edificatoria secondo il metodo della perequazione urbanistica.
Oltre a quanto previsto dalla normativa urbanistica vigente, sar consentita, su tali aree, la realizzazione di edilizia
residenziale sociale (ERS) e relativi servizi alla residenza, destinando a tale scopo unarea non superiore al 30% della superficie del lotto tipizzato, nei limiti dei seguenti indici (a mero titolo esemplificativo):
- I.F.T. 1,5 mc/mq dellintero lotto tipizzato
- Rapporto di copertura 60% dellarea destinata ad ERS
- Altezza non superiore a quella degli edifici circostanti salvo il rispetto delle norme antisismiche
Il soggetto proponente, individuato a seguito di procedura di evidenza pubblica, al quale affidata la realizzazione
degli interventi di ERS, sulla base di apposita convenzione da stipulare con il Comune di Foggia, oltre al pagamento
degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria gi previsti per legge, dovr cedere gratuitamente al Comune:
- una quota minima del 10% degli alloggi realizzati corrispondente al 10% della volumetria realizzabile;
- la cessione gratuita di tutti i suoli destinati a standards urbanistici secondo il DM 1444/68, ovvero in funzione delle volumetrie
residenziali e dei relativi servizi alla residenza in rapporto a 18,0 mq/ab. per spazi pubblici o riservati alle attivit collettive, a verde
pubblico e parcheggi ed a 17,5 mq/ab. per attrezzature pubbliche di interesse generale;
I soggetti privati, partecipanti allavviso pubblico per la realizzazione di interventi di ERS, hanno altres potuto formulare le seguenti offerte aggiuntive rispetto a quanto indicato in precedenza:
- cessione gratuita di una volumetria maggiore del 10% di quella realizzabile;
- cessione gratuita di superfici a standards oltre ai minimi di legge per linsediamento previsto;
- oneri aggiuntivi rispetto agli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria gi dovuti;
impegnandosi, inoltre, a garantire preferibilmente laffitto o laffitto con patto di futura vendita dei restanti alloggi di ERS a soggetti
in possesso dei requisiti per laccesso a tale tipo di alloggi selezionati da una graduatoria comunale.
3.1.3.3 Iter procedurale
Il Comune di Foggia ha promosso un avviso pubblico per lindividuazione dei soggetti interessati alla realizzazione
di interventi di ERS ed in grado di dimostrare la disponibilit di aree (tipizzate quali F), allinterno delle zone perimetrate dal Comune di Foggia; ha selezionato le proposte ritenute ammissibili con un punteggio che privilegiava le offerte maggiormente migliorative per la pubblica amministrazione. Tale ipotesi di procedura ha consentito al Comune di Foggia, di adottare una Variante al PRG delle sole zone F su cui sono state avanzate le proposte dei soggetti
selezionati, lasciando inalterato il regime urbanistico delle zone F non oggetto di proposta.
in corso la predisposizione del piano particolareggiato per la Variante urbanistica al PRG delle zone F su cui sono
state ammesse le proposte di ERS. Per lapprovazione delle varianti agli strumenti urbanistici generali vigenti, si ap-
c) Valutazione della sostenibilit del maggiore carico insediativo e della compatibilit con i caratteri culturali, ambientali e paesaggistici
dei luoghi nonch nel rispetto delle quantit complessive minime fissate dallarticolo 41 quinquies della legge 17 agosto 1942, n. 1150;