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Deliberazione n.

64/2015/PRSP
REPUBBLICA ITALIANA
La Corte dei conti
Sezione di controllo per la Regione siciliana
nelladunanza del 2 dicembre 2014, composta dai seguenti magistrati:
Stefano Siragusa

- Presidente

Licia Centro

- Consigliere

Francesco Albo

- Primo referendario - relatore


******

Visto il R.D. 12 luglio 1934, n. 1214 e successive modificazioni;


vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni;
visto l'art. 2 del decreto legislativo 6 maggio 1948, n. 655, nel testo sostituito dal
decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200;
visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni;
visto lart. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria
2006);
visto, in particolare, lart. 1, comma 610, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge
finanziaria 2006), il quale espressamente prevede che le disposizioni della predetta legge
sono applicabili nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di
Bolzano compatibilmente con le norme dei rispettivi statuti;
visto lart. 148 bis del D. Lgs. n. 267/2000, introdotto dallart. 3 del D.L. 10 ottobre
2012, n. 174, convertito dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213;
vista deliberazione di questa sezione di controllo n. 196/2013/INPR avente ad oggetto:
Linee guida cui devono attenersi, ai sensi dellart.1, commi 166 e 167, della legge 23
dicembre 2005, n.266 gli organi di revisione economico-finanziaria degli enti locali aventi
sede in Sicilia nella predisposizione della relazione sul rendiconto di gestione 2012;
vista la nota del Presidente della Sezione di controllo per la Regione siciliana del 19
agosto 2013, con la quale stata inoltrata al Sindaco e al Presidente del Collegio dei revisori
la predetta deliberazione di questa Sezione di controllo, nonch i relativi questionari ai fini
della

loro

ritrasmissione

entro

trenta

giorni

dalla

ricezione

del

questionario,

dallapprovazione del rendiconto, se successiva;


esaminata la relazione sul rendiconto 2012, compilata dallOrgano di revisione contabile
del comune di Villabate (PA), e la successiva documentazione istruttoria;
vista l'ordinanza del Presidente della Sezione di controllo n. 349/2014/CONTR del 21
novembre 2014 con la quale la Sezione del controllo stata convocata per gli adempimenti
di cui al menzionato art. 148 bis del D. Lgs. n. 267/2000;
viste le controdeduzioni dellente;

udito il relatore, Primo referendario dott. Francesco Albo;


uditi, in rappresentanza dellente, il segretario generale, d.ssa Divono Giovanna ed il
responsabile del settore economico finanziario, dott. Tabone Ignazio;
******
Lart. 1, commi 166 e 167, della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria per lanno
2006) ha previsto, ai fini della tutela dellunit economica della Repubblica e del
coordinamento della finanza pubblica, lobbligo, a carico degli Organi di revisione degli enti
locali, di trasmettere alla Corte dei conti una relazione sul bilancio di previsione dellesercizio
di competenza e sul rendiconto dellesercizio medesimo, formulata sulla base dei criteri e
delle linee guida definite dalla Corte.
Al riguardo occorre evidenziare la peculiare natura di tale forma di controllo, volto a
rappresentare agli organi elettivi, nellinteresse del singolo ente e della comunit nazionale,
la reale situazione finanziaria emersa allesito del procedimento di verifica effettuato sulla
base delle relazioni inviate dallOrgano di revisione affinch gli stessi possano attivare le
necessarie misure correttive. Esso si colloca nellambito materiale del coordinamento della
finanza pubblica, in riferimento agli articoli 97, primo comma, 28, 81 e 119 della
Costituzione, che la Corte dei Conti contribuisce ad assicurare

quale organo terzo ed

imparziale di garanzia dellequilibrio economico-finanziario del settore pubblico e della


corretta gestione delle risorse collettive, in quanto al servizio dello Stato-ordinamento,
vieppi a seguito del novellato quadro scaturito dalle legge costituzionale n.1/2012 e dalla
legge c.d. rinforzata n. 213/2012.
La giurisprudenza costituzionale ha precisato contenuti e fondamento di tale peculiare
forma di controllo anche a seguito dei successivi interventi legislativi (cfr. da ultimo la
sentenza n. 39/2014 che richiama altres le sentenze n. 60 del 2013, n. 198 del 2012, n. 179
del 2007), affermando che il controllo finanziario attribuito alla Corte dei conti e, in
particolare, quello che questa chiamata a svolgere sui bilanci preventivi e sui rendiconti
consuntivi degli enti locali e degli enti del Servizio sanitario nazionale, va ascritto alla
categoria del sindacato di legalit e di regolarit da intendere come verifica della
conformit delle (complessive) gestioni di detti enti alle regole contabili e finanziarie e ha lo
scopo, in una prospettiva non pi statica (comera il tradizionale controllo di legalitregolarit), ma dinamica, di finalizzare il confronto tra fattispecie e parametro normativo
alladozione di effettive misure correttive, funzionali a garantire lequilibrio del bilancio e il
rispetto delle regole contabili e finanziarie.
Da ultimo, lart. 148 bis del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 (TUEL), introdotto dallart. 3,
comma 1, lettera e) del decreto legge 10 ottobre 2012 n. 174, convertito nella legge
213/2012 (recante il rafforzamento del quadro dei controlli sulla gestione finanziaria degli
enti) prevede che in caso di accertamento, da parte della Sezione, di squilibri economicofinanziari, della mancata copertura di spese, della violazione di norme finalizzate a garantire
la regolarit della gestione finanziaria o del mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto

di stabilit interno, fatto obbligo agli enti destinatari di adottare, entro 60 giorni dalla
comunicazione del deposito della pronuncia di accertamento, i provvedimenti idonei a
rimuovere le irregolarit ed a ripristinare gli equilibri di bilancio, da trasmettere alla Sezione
per le verifiche di competenza. Quanto al contenuto del controllo , peraltro, espressamente
stabilito che ai fini della suddetta verifica le Sezioni della Corte dei conti accertano altres che
i rendiconti degli enti locali tengano conto anche delle partecipazioni in societ controllate e
alle quali affidata la gestione di servizi pubblici per la collettivit locale e di servizi
strumentali all'ente.
Nei casi pi gravi, linosservanza del citato obbligo di conformazione, per la mancata
trasmissione dei provvedimenti correttivi o per la inadeguatezza degli stessi, ha leffetto di
precludere allente inadempiente lattuazione dei programmi di spesa per i quali stata
accertata la mancata copertura o linsussistenza della relativa sostenibilit finanziaria.
Si tratta di effetti attribuiti [] alle pronunce di accertamento della Corte dei conti
chiaramente cogenti e, nel caso di inosservanza degli obblighi a questi imposti, inibitori, pro
parte, dellefficacia dei bilanci da essi approvati (cfr. Corte costituzionale, sentenza n.
39/2014) la cui attribuzione ad un organo magistratuale terzo e indipendente si giustifica in
ragione dei caratteri di neutralit e indipendenza del controllo di legittimit della Corte dei
conti (sentenza n. 226 del 1976) onde prevenire o contrastare gestioni contabili non
corrette, suscettibili di alterare lequilibrio del bilancio (art. 81 Cost.) e di riverberare tali
disfunzioni

sul

conto

consolidato

delle

pubbliche

amministrazioni,

vanificando

conseguentemente la funzione di coordinamento dello Stato finalizzata al rispetto degli


obblighi comunitari (cfr. Corte Costituzionale n. 40/2014).
Nel caso in cui, invece, sussistano squilibri meno rilevanti o irregolarit non cos gravi
da richiedere ladozione della pronuncia di accertamento ex art. 148 bis TUEL, lesito del
controllo demandato alla Corte pu, comunque, comportare eventuali segnalazioni, in chiave
collaborativa, come previsto dallarticolo 7, comma 7 della legge 131/2003, pur sempre volte
a favorire la riconduzione delle criticit emerse entro i parametri della sana e corretta
gestione finanziaria al fine di salvaguardare, anche per gli esercizi successivi, il rispetto dei
necessari equilibri di bilancio e dei principali vincoli posti a salvaguardia delle esigenze di
coordinamento della finanza pubblica. Anche in tal caso lente interessato tenuto a valutare
le segnalazioni ricevute ed a porre in essere interventi idonei per evitare linsorgenza di
situazioni di deficitariet e di squilibrio ovvero per addivenire al superamento delle stesse.
******
Dallesame della predetta relazione, redatta dallorgano di revisione del Comune

di

Villabate (PA), e dalla successiva istruttoria, sono emerse le seguenti criticit:


1. tardiva approvazione del rendiconto 2012 (29.08.2013) rispetto ai termini previsti
dallart. 227 del TUEL;
2. gravi irregolarit nel processo di stabilizzazione di 10 unit di personale precario,
come rilevato dal Collegio dei revisori con verbali n. 17 del 06.06.2012-n. 35 del

01.10.2012-n. 40 dell 08.11.2012. Alle irregolarit nel processo di stabilizzazione si


aggiunge anche il superamento del limite di incidenza percentuale di cui allart. 76,
comma 7, del d.l. 112/2008, da cui stata indebitamente sterilizzata la
componente del personale di riferimento delle societ partecipate (percentuale
effettiva 53%);
3. gravi irregolarit nella contrattazione integrativa come rilevato dallOrgano di
revisione con verbale n. 19 del 14.05.2013;
4. omissione delle verifiche di cassa ordinarie trimestrali inerenti la gestione del
Tesoriere e verifiche presso gli Agenti contabili interni incomplete;
5. il superamento dei valori limite di quattro parametri di deficitariet strutturale:

volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di


competenza e relative ai titoli I e III, del 71,52% rispetto agli accertamenti
delle entrate medesime (soglia 42%);

ammontare dei residui attivi di cui al titolo I e III, provenienti dalla gestione
dei residui attivi, pari al 79,23% rispetto agli accertamenti delle entrate dei
medesimi titoli (soglia 65%);

volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I pari al 65,58%
degli impegni della medesima spesa corrente (soglia 40%);

esistenza al 31 dicembre di anticipazioni di tesoreria non rimborsate pari al


15,78% (2.141.001,92/13.566.261,26) delle entrate correnti (soglia 5%);

6. bassa capacit di riscossione delle entrate derivanti da sanzioni per violazione


codice della strada (26,34% degli accertamenti 2012) e delle entrate relative al
recupero evasione tributaria (0,66% degli accertamenti ICI/IMU e 11,35% degli
accertamenti TARSU);
7. il perdurare di una situazione di grave carenza di liquidit, che d luogo ad
anticipazioni di tesoreria non rimborsate a fine esercizio per 2.141.001,92, che
rappresentano il 15,78% dei primi tre titoli delle entrate;
8. debiti fuori bilancio formalmente non riconosciuti dal Consiglio comunale per
220.342,07;
9. mancato allineamento contabile, ex art. 6, comma 4, del d.l. n. 95/2012, convertito
in legge n. 135/2012, delle posizioni di debito/credito con le societ partecipate e
presenza di passivit potenziali, nei termini seguenti:

la Societ consortile Metropoli est vanta un credito di 7.268,05 a fronte del


quale non esistono impegni di spesa nella contabilit dell Ente;

il COINRES vanta un maggiore credito rispetto a quanto contabilizzato


dallEnte. Tale differenza pari a 1.373.037,86, potrebbe, tra laltro, subire
ulteriori scostamenti in esito alla risoluzione di ricorsi intrapresi dal Comune
di Villabate nei confronti del COINRES ;

10. errata allocazione contabile delle entrate da contributi per permessi di costruire e da
sanatorie per 389.787,59, con alterazione di tutti gli indicatori riferiti alle entrate
correnti e con probabile influenza decisiva sul rispetto del Patto di stabilit interno
2012, formalmente raggiunto con un margine di 299.000,00;
11. irregolare utilizzo dei capitoli afferenti ai servizi c/terzi con particolare riferimento
all imputazione delle seguenti voci:

attivit estive per minori 49.248,65;

liquidazione fattura TECNOFAR per loculi a muro 39.874,34;

impegno spesa liquidazione fatture alla ditta Scianna per custodia cautelare
veicoli sequestrati 1.005,00;

12.

mancato aggiornamento dellinventario al 31.12.2012.


*******

In rappresentanza dellAmministrazione, che ha fatto pervenire le proprie controdeduzioni


solo in data 1 dicembre (prot. Cdc n. 9906), erano presenti in adunanza il segretario generale
ed il responsabile del servizio economico finanziario, delegati dal Commissario straordinario.
1.

Con riferimento al primo punto, lente motiva il ritardo nellapprovazione del rendiconto

con la carenza di personale.


La Sezione, nel prendere atto, invita il comune ad adottare tutte le soluzioni organizzative
necessarie per garantire il rispetto dei termini perentori previsti per legge, dalla cui
inosservanza pu peraltro scaturire un maggiore esborso per oneri commissariali, ove si
verifichino i presupposti previsti dallart. 24 della legge regionale n. 44/91.
2.

Per quanto concerne le procedure di stabilizzazione di personale precario, che

interessano complessivamente 22 unit assunte part - time a tempo indeterminato, gli


elementi di giudizio forniti dallente non sono

stati in grado di superare le perplessit

espresse in sede di deferimento, che rinviano ai verbali dellorgano di revisione n. 17 del 6


giugno 2012, n. 35 dell1 ottobre 2012 e n. 40 dell8 novembre 2012.
Lente, a giustificazione del proprio operato, ha allegato in sede di controdeduzioni le delibere
GC n. 93 del 14 settembre 2012, n. 140 del 23 novembre 2012 e n. 38 del 25 marzo 2013,
nelle quali dimostra il rispetto del limite massimo dincidenza percentuale di cui allart. 76,
comma 7, del DL n. 112/2008, attraverso unartificiosa rettifica extracontabile che riduce la
spesa del personale delle societ (da aggregare a quella dellente in virt dellart. 20, comma
9, del DL n. 98/2011, pro tempore vigente), e, al contempo, aumenta le spese correnti per
733.259,32, in quanto voci di spesa erroneamente contabilizzate ai servizi per conto terzi
(che, tuttavia, lente, in sede di controdeduzioni, continua a ritenere imputabili alla partite di
giro; cfr. punto 11).
Grazie a questa rettifica, la percentuale scende dal 53% al 49,9%, appena al di sotto della
soglia limite.

Condivisibili, a riguardo, appaiono le perplessit dellorgano di revisione nel verbale n.


40/2012, ribadite nei successivi verbali, cui si rinvia.
In ogni caso, a prescindere dalloperativit o meno dellart. 9 della L.R. n. 24/2010,
lamministrazione, come condivisibilmente osservato dal Collegio dei revisori (verbale n. 40,
cit.) non sembra tener conto dei limiti assunzionali previsti dal citato art. 76, comma 7,
secondo periodo, in funzione della spesa del personale cessato nell'anno precedente.
Tali limiti, come noto, secondo consolidato orientamento (cfr., a riguardo, Sezioni Riunite per
la Regione Siciliana in sede consultiva, delibere n. 8/2012/SSRR/Par del 16 gennaio 2012 e n.
13/2012/SSRR/Par del 26 gennaio 2012) sono applicabili anche alle stabilizzazioni di
personale precario.
A riguardo, la Giunta comunale, nella delibera n. 93 del 14 settembre 2012, sembra
consapevole di derogare ai limiti del turn over, invocando, addirittura, una situazione di
dissesto funzionale dellente, in grado di compromettere lo svolgimento di servizi infungibili
ed essenziali.
Nel delineato contesto, la situazione risulta ancora pi preoccupante, ove si consideri il rischio
di dissesto finanziario espressamente paventato dallo stesso responsabile del servizio
finanziario nelle controdeduzioni depositate1. Una situazione che, certamente, mal si concilia,
gi sul piano logico prima ancora che giuridico, con le operazioni poste in essere.
Ulteriori motivi di perplessit derivano dalla stabilizzazione di cinque unit di personale di cat.
C da destinare ai profili professionali demandati alla scelta discrezionale dellorgano di
governo (delibera Giunta comunale n. 93 del 14 settembre 2012), che sembra evidenziare,
nella sostanza, una programmazione dei fabbisogni di personale scarsamente rispondente alle
effettive ed impellenti esigenze funzionali dellamministrazione.
3.

Con riferimento alle contestate irregolarit nella contrattazione decentrata, rilevate

dallOrgano di revisione con verbale n. 19 del 14 maggio 2013, lente, a chiarimento del
proprio operato, ha prodotto una relazione a firma del responsabile per il personale.
Tale documento, tuttavia, non riesce a superare le perplessit espresse in sede di
deferimento, con riferimento sia alle tempistiche di programmazione degli obiettivi, sia,
soprattutto, alla presenza di trattamenti incentivanti per lo svolgimento di servizi a carattere
commerciale e non istituzionale.
E il caso, ad esempio, dellistituzione di un fondo cinema per finanziare il trattamento
accessorio di dipendenti comunali che svolgono servizio di biglietteria e proiezione
cinematografica presso il cinema Ambassador, di cui ha lente ha la disponibilit dei locali.
A riguardo, al di l della dubbia applicabilit, nella fattispecie, dellart. 43 della legge n.
449/97, si demanda allente ogni opportuna valutazione sul mantenimento della gestione di
un

servizio di natura squisitamente commerciale, e dunque chiaramente estraneo alle

In tale documento si afferma, testualmente, che la gravit della situazione di liquidit stata pi volte evidenziata in
diverse sedi ed, in ultimo, nella relazione della giunta al consuntivo 2012 e 2013; ed tale, in assenza di validi ed
1

funzioni istituzionali, alla luce anche dei pi recenti interventi legislativi, volti alla
liberalizzazione dei mercati.
4.

Di preoccupante gravit, inoltre, risulta lomissione delle verifiche di cassa con il

tesoriere, pur alla luce dei nebulosi chiarimenti forniti dallente, che ammette, comunque, un
ritardo nelle tempistiche.
Il Collegio, a riguardo, sollecita immediate misure correttive, ai fini del pieno rispetto degli
art. 223 e ss. del Tuel.
Con riferimento ai punti 5, 6 e 7, lente conferma il superamento dei valori limite di quattro
parametri di deficitariet strutturale, la bassa capacit di riscossione delle entrate e la
conseguente, progressiva, grave erosione della liquidit disponibile in tesoreria, che motiva
con la ridotta capacit di riscossione delle entrate comunali e segnatamente della TARSU.
La

gravissima

situazione

di

squilibrio

di

cassa

testimoniata

dallammontare

dellanticipazione di tesoreria non rimborsata (cd. scoperto di tesoreria), pari ad oltre il


triplo della soglia limite prevista dal parametro di deficitariet strutturale n. 9.
Tale situazione, come gi detto in precedenza, in assenza di efficaci misure correttive,
ritenuta dallo stesso ente suscettibile di degenerare in dissesto finanziario.
A prescindere dalle iniziative formali che lamministrazione intender assumere a riguardo,
risulta in ogni caso improcrastinabile una contabilizzazione delle poste attive maggiormente
ispirata a criteri prudenziali, nonch un ridimensionamento dei volumi di spesa entro le reali
capacit di bilancio.
8. Particolarmente grave risulta la situazione debitoria dellente, che ha subito pignoramenti e
che ha debiti fuori bilancio formalmente non riconosciuti dal Consiglio comunale per
220.342,07, come confermato dalla relazione del segretario generale e del responsabile dei
servizi finanziari.
Ancora pi grave appare lesposizione debitoria per la gestione del COINRES, per un importo
che, secondo le stime della ragioneria dellente, potrebbe vincolare il bilancio comunale per i
prossimi 10/20 anni con unesposizione di 1.100.000/ 550.000 euro annui.
Tale situazione, soprattutto in chiave prospettica (allo stato, risulta che gli ultimi bilanci del
consorzio, relativi agli anni 2007/2009, sono stati annullati dal Tribunale di Termini Imerese),
destinata a incidere molto negativamente sui futuri equilibri, anche se lamministrazione
confida in un alleggerimento, a decorrere dal 2016, dellesposizione debitoria per la scadenza
di alcuni mutui in ammortamento.
Un contesto cos critico, oltre a porre inevitabili interrogativi sui livelli di adeguatezza della
governance posta in essere negli anni nei confronti degli organismi di riferimento, anche
attraverso i poteri di scelta degli amministratori, di vigilanza e di impulso ai fini del
riequilibrio della gestione, tratteggia un quadro conoscitivo fortemente opaco, caratterizzato

efficaci strumenti alternativi di riscossione (invero ad oggi normativamente indisponibili) da poter condurre lente al
dissesto funzionale e finanziario

dalla presenza di ingenti passivit, anche se - allo stato - solo potenziali, e non quantificate
in modo definitivo.
Tale fattore, impedendo lallineamento contabile (punto 9) prescritto dallart. 6, comma 4, del
d.l. n. 95/2012, convertito in legge n. 135/2012, costituisce una rilevante incognita per gli
equilibri finanziari, anche futuri, dellente ed impone lurgente adozione di tutte le misure
prudenziali utili a mitigarne limpatto sul bilancio.
10. In relazione ai permessi di costruire ed ai proventi da sanzioni edilizie, lamministrazione
conferma lerronea contabilizzazione al titolo I, anzich al tit. IV delle entrate.
Evidente risulta il contrasto con le prescrizioni del decreto del Ministero dellEconomia e delle
Finanze n.135553 del 2006 che, nel definire la codificazione per lattuazione del SIOPE per gli
enti locali, ha espressamente previsto che i proventi per concessioni edilizie siano da
imputare al Titolo IV, categoria 5, come peraltro confermato anche dalla circolare del
Ministero dellinterno n. FL 05 dell8 marzo 2007.
Tale prassi contabile errata ha alterato tutti gli indicatori che fanno riferimento alle entrate
correnti.
Lamministrazione, tuttavia, ha escluso qualsiasi influenza ai fini dei saldi del patto di stabilit
interno 2012, documentando lallineamento temporale tra accertamenti e riscossioni.
11. Per quanto concerne lutilizzo dei servizi per conto terzi, il comune fornisce alcune
giustificazioni in ordine alla corretta contabilizzazione delle voci contestate, che, in riferimento
alla spesa dellanno precedente, aveva extra contabilmente imputato alla spesa corrente per
rientrare nel limite massimo dincidenza percentuale di cui allart. 76, comma 7, del DL n.
112/2008 (cfr. punto n. 2).
A tal proposito, giova ribadire che lutilizzo di tali capitoli al di fuori dei casi

strettamente

previsti dallordinamento finanziario e contabile e allelencazione di cui al principio contabile


2.25, in cui lente agisce quale soggetto la cui attivit meramente strumentale per la
realizzazione di interessi di altro soggetto, riveste profili di grave criticit in quanto le partite
di giro non sono prese in considerazione dal legislatore ai fini del computo dei saldi rilevanti
per il patto di stabilit, proprio in ragione della loro neutralit e della propedeuticit rispetto
alla realizzazione di interessi istituzionali di terzi.
Lamministrazione, comunque, esclude qualsiasi possibile manovra elusiva ai fini del patto di
stabilit interno, dimostrando lintervenuta regolarizzazione contabile ai pertinenti capitoli di
bilancio entro la fine dellesercizio.
12. Il Collegio constata, infine, il mancato aggiornamento integrale dellinventario, tuttora
perdurante, che, oltre a violare lobbligo di cui allart. 230, comma 7, del Tuel, presenta
negative ripercussioni sulla veridicit delle rappresentazioni contabili, anche patrimoniali.
*********
In riferimento alle misure correttive medio tempore adottate, la Sezione osserva che molti dei
profili di criticit riscontrati sono stati oggetto di pronuncia di accertamento con la

deliberazione n. 342/2013/PRSP, a seguito della quale il Consiglio comunale di Villabate ha


adottato la deliberazione n. 11 del 22 gennaio 2014, avente ad oggetto: Misure correttive
ex art. 148 bis, comma 3 TUEL. Rendiconto 2011 e bilancio di Previsione 2012- Delibera
Sezione di controllo Corte dei Conti n. 342/2013 PRSP.
Poich da tale provvedimento, allo stato, non emergono misure sufficienti a superare
compiutamente le criticit rilevate, permangono i motivi di preoccupazione per gli equilibri di
bilancio gi riscontrati nel precedente ciclo di controllo.
Conclusivamente, sulla base delle gravi problematiche riscontrate e del preoccupante quadro
conoscitivo tratteggiato, il Collegio ritiene indispensabile un serio percorso di risanamento
finanziario da parte dellente, volto non tanto al superamento delle immediate contingenze,
bens alla definitiva eliminazione, in maniera organica e strutturale, delle problematiche
reiteratamente segnalate, nellambito di un pi generale disegno

programmatico. E ci,

anche al fine di evitare la compromissione non solo degli equilibri di bilancio, ma anche la
stessa resa continuativa dei servizi e delle funzioni fondamentali, come peraltro paventato
dallo stesso ente.
P. Q. M.
Allesito della verifica sul rendiconto 2012, accerta la presenza, nei termini evidenziati, dei
profili di criticit con riferimento ai punti da 1 ad 12, elencati in narrativa.
ORDINA
che, a cura del servizio di supporto della Sezione di controllo, copia della presente pronuncia
sia trasmessa al legale rappresentante, al Consiglio comunale e allOrgano di revisione del
comune di Villabate (PA), nonch alla Procura regionale della Corte dei conti per le valutazioni
di competenza.
DISPONE
che lente trasmetta a questa Sezione di controllo, entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento
della presente deliberazione, le misure correttive adottate dallorgano consiliare ai sensi
dellart. 148 bis, comma 3, del Tuel, ai fini della relativa verifica.
Cos deliberato in Palermo, nella camera di consiglio del 2 dicembre 2014.
L'ESTENSORE
Depositata

in

(Francesco Albo)
segreteria il 27 gennaio

IL PRESIDENTE
2015

(Stefano Siragusa)
IL FUNZIONARIO

(Boris Rasura)

A CURA DEL COMITATO Cittadino Isola Pulita di Isola delle Femmine


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/

RESPONSABILE

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