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Letture di Riflessione

Conferenza di Rinnovamento
La Nuova Arca, Maggio 2011

Lillusione della dialettica, da LUomo Nuovo


di Jan van Rijckenborgh

Come ben sapete, lillusione prende spesso ai nostri occhi lapparenza di gioia,
di bellezza, di delizie. Lillusione di questo mondo offre numerose prospettive,
sotto certi aspetti nobili e rispettabili, prospettive suggeriteci da certe forze che,
con tutto il loro potere, si applicano a fare di questo mondo un ordine
accettabile dalla Gnosi e in armonia con essa. Se trovate queste suggestioni,
sotto un certo punto di vista, nobili e rispettabili, potete trascorrere degli anni e
delle vite dedicandovi a questo nobile lavoro. Potete riempire le vostre giornate
di sforzi altruistici ripetuti, carichi di occupazioni sotto ogni aspetto
umanitarie. Potete voler migliorare e risanare lumanit, inseguendo una serie
di ideali pratici ed esultando a ogni tappa.
Limpronta di questi tentativi altruistici, di questi sforzi, di queste lotte, sincide
nelle vostre personalit. I vostri occhi parlano delle prospettive che essi
scorgono, di tutta la certezza futura di cui vi illudete, ma lillusione follia
demenza! Osservando bene, vediamo questa demenza rilucere, come un fuoco,
dietro lo specchio degli occhi. Questo fuoco dellillusione arde intensamente nel
mondo, si rivela nellarte, nella scienza e nella religione naturale, divampa
nelloccultismo naturale e nellumanitarismo. Questo mare di fiamme, questo
fuoco ardente, non attizzato da una malignit cosciente o voluta; no, queste
lingue rosse salgono verso il cielo come un tentativo immenso e continuo di
rendere accettabile questordine del mondo e asservire al suo piano le forze
divine. La pi grande fraternit occulta naturale di tutti i tempi lavora, bench
senza successo, allesecuzione di questo piano. Per raggiungere il suo obiettivo
essa ha percorso ogni via e, per quanto la sua intenzione fosse, allinizio e da un
certo punto di vista, nobile e altruistica, essa cominci, fin dal lontano passato,
a esercitare una costrizione, al fine di realizzare i suoi scopi a qualunque costo.
Ora, chi dice costrizione dice potere, e per far valere questo potere si deve
ricorrere a dei mezzi. Scorgete la tragedia di questa fraternit, linevitabile
risultato della follia? Essa si precipitata in un abisso senza fondo. Per
eliminare quanto si rivoltava contro di lei, stabil il so diritto, ebbe la sua

giurisprudenza e decret le sue sentenze. Ora se si vuole che una sentenza sia
eseguita, bisogna averne i mezzi. Essa fece dunque nascere questi mezzi. Cos,
apparvero le prigioni e le camere di tortura, lassassinio e lomicidio. Vi fu e v
ancora un imprigionamento quasi totale dellintera umanit. Se siamo
prigionieri di questa natura a causa del nostro stato naturale, lo siamo anche
per la magia di questa fraternit. In ogni quartiere delle nostre citt, in ogni
villaggio o borgata in vastissime parti del mondo sinnalzano edifici dove la
magia che rende permanente questo imprigionamento esercitata con intenti
tali che milioni di esseri sono legati corpo e anima e altri milioni profondamente
impediti nella loro libert di movimento. Con vecchi metodi provenienti
dallAtlantide, delle preparazioni di eteri nocivi sono irradiate di ora in ora
nellatmosfera. Numerose sottocorrenti di magia nera sono cos nate
dallillusione fondamentale della dialettica e sono divenute la scorta inevitabile
del nobile fine originale. E la fraternit in questione, come ha sotto il suo
dominio questa sfera della materia, ha anche stabilito solidamente il suo potere
nella sfera riflettrice. Anche l essa regna con le sue orde mediante la magia.
Forse potete, dopo questa spiegazione, immaginare cosa significhi lanatema
lanciato contro un uomo da questi occultisti naturali. Egli colpito, tanto
quaggi che nella sfera riflettrice, da una radiazione diretta sulla sua persona e
contraria alla sua vibrazione vitale. Potete immaginarvi cosa ci rappresenti per
chi non sa nulla della vita liberatrice! Quando questa persona muore,
immediatamente incalzata nellaldil da una forza violenta che genera
linquietudine, il che ha per effetto di spingerla, rapidamente e assolutamente, al
di fuori di essa verso una determinata incarnazione.
Vi mettiamo a confronto un istante con questa realt che ci minaccia tutti per
farvi vedere dove conduce lillusione. Si comincia con lessere Giuda, luomo
nobile, il grande idealista, colui che vuole ripescare e salvare gli uomini. Poi
Giuda chiamato come discepolo e riceve, in questa qualit, la gestione di beni
di eccezionale valore. Ma quando il cammino di Cristo devi da questa natura e
la voce dice Il mio regno non di questo mondo, se Giuda non possiede la
conoscenza della natura, se non ne ha smascherato lillusione e non pu n vuole
quindi percorrere il cammino, cercher dapprima, da buon stratega, un
compromesso e finir con il tradimento e lomicidio. Ma la malignit nata dalla
bont di questo mondo prodotto dellineluttabile legge dialettica che fa
mutare il bene in male non pu afferrare nessun figlio della Gnosi! Nel
momento stesso in cui, a oriente, lorizzonte si colorer dei fuochi purpurei del
mattino della risurrezione, il risultato degli sforzi del mondo, di tutta la
dialettica organizzata, sar, come la fine di Giuda, un suicidio. Per cui, se volete
porre il piede sul cammino, la nozione persistente del vuoto e dellinutilit di
tutti i fenomeni e tentativi dialettici devessere cosciente nella vostra anima.
Dovete comprendere che anche il pi nobile e altruistico tentativo, iniziato e
proseguito nellillusione, deve finire presto o tardi con un crimine contro la
Luce Universale. Senza questa comprensione e senza aver raggiunto questo
stato preparatorio alla liberazione, nessuno percorrer il cammino n
II

oltrepasser la prima porta dei misteri. Ma se siete arrivati a questo stato di


coscienza, vi trovate davanti alla porta del cammino. Solo allora lascerete la
polverosa strada maestra delle rotazioni della ruota per salire la montagna del
tempio, irrevocabilmente decisi a sfuggire alla schiavit della vita nella sfera
della materia e nella sfera riflettrice, per conquistare la libert sulla vetta della
montagna della realizzazione. Percorrere il cammino non significa non significa
ancora aver raggiunto la grande meta, ma semplicemente avanzare sulla via che
vi conduce. Una via sulla quale tutto ci che di questa natura, nella misura in
cui si introdotto nel microcosmo e vi aderisce, tutto ci che in esso
fondamentalmente degenerato deve scomparire, affinch, passo passo, siano
create tutte le condizioni perch lintero essere trasfiguri in una nuova luce e in
una nuova forza. Vi sono degli allievi che hanno fatto il primo passo, vacillante
sul cammino. Essi possono riscaldarsi nella grazia dellaurora nascente.
Ci sentiamo ora obbligati a lanciare con insistenza, a favore di questi ultimi, un
serio avvertimento, perch sul cammino della trasmutazione e della
trasfigurazione essi sono minacciati da gravi pericoli, uno dei quali di natura
particolarmente rimarchevole. Se ne siete vittime, comincerete a dubitare della
realt del cammino trasfiguristico; poi negherete tale cammino e, infine, sarete
inevitabilmente spinti verso attivit dirette specificamente contro la Scuola
Spirituale; cercherete allora di uccidere la Scuola Spirituale.
Questo triplice contrassegno del tradimento dubbio, negazione e minaccia
talmente classico che potete rilevarlo ovunque nella storia del mondo e lo
trovate anche ai nostri giorni. Pensate allesempio di Agostino, lex allievo dei
Manichei, che fu pi tardi uno dei fondatori della suddetta fraternit.
Tutte le fraternit dialettiche di quaggi e dellaldil, con i loro ierofanti, i loro
adepti e i loro candidati, devono la loro apparizione e il loro perdurare a questo
pericolo iniziale sul vero cammino. Tutte le fraternit della dialettica furono
fondate da candidati falliti della Scuola Trasfiguristica, e oggi le loro file si
completano con quelli che, per lo stesso motivo, attraversano la stessa
esperienza. Il dubbio, la negazione e la minaccia non aggrediscono la Scuola
Spirituale dallesterno, essi hanno origine nel suo stesso atrio. Allinizio si
presenta il dubbio, stadio ancora negativo. Poi si sviluppa unattivit sempre
pi veemente: la negazione, confessata dapprima nel cuore, poi comunicata ad
altri. Riconosciuta allinizio solo nel segreto, si dichiara sempre pi apertamente
sotto una pressione interiore crescente. Poi la negazione prende corpo, si
organizza, diventa un piano. Questo piano immancabilmente scoperto, come
furono scoperti i suoi primi vaghi segni. E quando tutti, nella Scuola Spirituale,
si avvicinano alla tavola per essere nutriti del pane celeste, a quelli che portano
questo segno di Giuda consciamente teso il boccone, mentre sono emesse le
parole mantriche: Ci che vuoi fare, fallo presto. Giuda allora esce nella notte
del suo io, passa dalla negazione alla minaccia, e ci non pu avere che una fine,
una fine fatale. Qual dunque questo pericolo di cui tanti sono gi stati vittime
o lo diventeranno? E il pericolo delle due persone, delle due esistenze nel
microcosmo.
III

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