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MARTEDÌ 26 GENNAIO 2010 17

il Cittadino
Sudmilano
IL PROGETTO DI PALAZZO MARINO FA DISCUTERE: LA GALLERIA INIZIERÀ A PESCHIERA E TERMINERÀ IN FIERA PASSANDO SOTTO IL CAPOLUOGO

Maxi tunnel a Milano, un mare di dubbi


Da Peschiera a Paullo perplessità sull’opera faraonica da 2 miliardi
n Un tunnel che attraversa Milano
da un capo all’altro. Con le auto, ot­
tomila al giorno, che entrano alla
nuova metropolitana di Linate ed
escono, lasciandosi tutta la città so­
pra la testa, a Rho di fronte ai padi­
glioni dell’Expo 2015. Un film di
fantascienza o il biglietto da visita
per l’Expo, lontana meno di cinque
anni? Palazzo Marino ci crede e
mantiene dentro il Piano di gover­
no del territorio in via di approva­
zione l’idea del “sottopasso”, per il
quale ci vogliono 2 miliardi di eu­
ro. Il Sudmilano, che d’ora innanzi
forse dovrà confrontarsi anche con
questa nuova opera (che si aggan­ Sopra,
cia a tangenziale est esterna e rad­ da sinistra,
doppio della Paullese), è più cauto. l’ex assessore
I dirimpettai di Peschiera, che
avrebbero “in casa” una delle en­
trate della galleria, confessano di
Claudio Mazzola provinciale
Mezzi
e il consigliere
provinciale
saperne poco. Il centrosinistra da
San Donato in giù, sia pure sotto
diverse sfumature politiche, oscilla
boccia il progetto, di opposizione
Gatti; a destra
fra il mettere in ridicolo l’idea e il una scena di
contestarne gli effetti deleteri. E la
provincia di Milano sta alla fine­
l’assessore De Nicola traffico
congestionato
stra: idea affascinante ma difficile a Milano,
da realizzare se si ragiona sui quat­
trini. Questa la scacchiera delle po­
riflette invece sui costi problema
ormai perenne
sizioni in merito alla nuova grande
infrastruttura. le ai trasporti: «Perplessità ne ho
L’idea non è nuova, arriva da ipote­ parecchie ­ dice ­ l’idea è avveniri­
si già prospettate alla fine degli an­ stica, ma credo che non sia il mo­
ni Ottanta e si condensa in questo: mento giusto. Primo per la con­
15 chilometri di galleria con inizio giuntura economica; secondo per­
a Linate e fine a Rho­Pero. Quaran­ ché Milano non ha tanto bisogno di
ta metri di profondità e almeno ot­ un centro da decongestionare,
tomila auto che andranno avanti e quanto di più efficaci collegamenti
indietro ­ a pedaggio, si ipotizza un tra centro e periferia». Demolisce
euro a chilometro ­ sotto la metro­ il progetto invece Massimo Gatti,
poli, con sbocchi secondari negli consigliere provinciale di opposi­
nodi strategici di Milano. La giun­ zione ed ex sindaco di Paullo: «È il
ta Moratti è già in possesso di uno contrario di ciò che serve a Milano
studio di fattibilità che parla di 2 ­ tuona ­, siamo agli antipodi: por­
miliardi di euro da reperire, 1,2 tiamo ancora più auto in città, con
privati e 800 pubblici. Inizio scavi? più emissioni e più tumori». Anche
Si è parlato del 2011, per arrivare in Claudio Mazzola, primo cittadino
tempo con l’Expo. E il Sudmilano paullese, boccia l’idea: «Sarebbe
come la vede? A Peschiera l’asses­ pazzesco, anche perché la mobilità
sore all’urbanistica Adriano De Rho­Linate durerebbe solo sei me­
Micheli scandisce con che «la que­ si, il tempo dell’Expo». Si scosta di
stione riguarda l’amministrazione poco Pietro Mezzi, ex assessore al
milanese e il suo Pgt, che ha sedi territorio della Provincia: «Di fron­
adatte per essere dibattuto. Non è te a cose simili si ha l’idea di un bi­
territorio nostro, quindi non espri­ vio. O ci mettiamo su questa stra­
miamo valutazioni». Fra l’affasci­ da, o ripensiamo davvero la cultu­
nato e lo scettico è invece Giovan­ ra dell’auto sempre e comunque».
ni De Nicola, assessore provincia­ Emanuele Dolcini

IL PRIMO CITTADINO ANDENA CONTRO GLI EX ASSESSORI

Mediglia, crisi aperta:


ora il sindaco attacca
MEDIGLIA «È venuto meno il rapporto so e ridicolo. Informo che nel primo
di fiducia con la giunta». Così il 22 consiglio comunale sarà mia cura ri­
gennaio il sindaco di Mediglia, Carla chiedere agli ex assessori di rendere
Andena, ha ritirato le deleghe ai edotti i nostri cittadini sui risultati
suoi assessori. Una questione mora­ raggiunti in ogni assessorato a loro
le secondo il primo cittadino, che assegnato negli anni in cui hanno
senza mezzi termini si riferisce al operato. Informo che il consigliere
tentativo (fallito) di Bianchi ed altri compo­
metterla in minoranza nenti della giunta han­
nella coalizione di go­ no fatto un “pellegri­
verno portandola alle naggio”, porta a porta,
dimissioni. «Il rispetto dai consiglieri di mag­
verso gli altri ­ dichiara gioranza e di minoran­
­ dovrebbe essere la ba­ za al fine di arrivare a
se di ogni azione politi­ ottenere le dimissioni
ca e i rapporti tra le contemporanee di 11
persone dovrebbero es­ consiglieri comunali
sere improntati alla entro la data del 21 gen­
massima lealtà per il naio scorso con l’obiet­
raggiungimento degli tivo di far decadere il
obiettivi. Un non bene consiglio comunale e
identificato gruppo di Il sindaco di Mediglia andare ad elezioni, con­
10 consiglieri del vinti di vincere,
Pdl palesavano la il 28 marzo pros­
loro intenzione di simo, contempo­
farmi dimettere a raneamente alle
causa del mio
“immobilismo”; La Andena: elezioni regiona­
li. Non essendoci
se immobilismo riusciti ­ precisa
c’è stato, certa­
mente non è im­
putabile alla mia
«È mancata il primo cittadino
­ hanno richiesto
le mie dimissio­
volontà, ma alla ni. Ritengo che il
mancanza di ca­
pacità decisiona­
la lealtà» mio dovere sia
quello di mante­
le di alcuni com­ nere fede al patto
ponenti della giunta. Ricordo agli ex con gli elettori stipulato nel 2006.
assessori che il sindaco di un comu­ Certo è che, alla luce degli ultimi av­
ne, pur essendo investito dalla legi­ venimenti, mi pongo una domanda:
slazione vigente di grandi poteri e di perché questo improvviso desiderio
grandi responsabilità e doveri, non è di farmi uscire di scena? Posso solo
un dittatore; l’organismo decisiona­ immaginarlo. Una cosa è certa: se
le è la giunta che, nel caso di Medi­ riuscirò a continuare il mio manda­
glia, era composta oltre che dal sin­ to, impedirò che decisioni, magari
daco, da ben cinque assessori». cadute dall’alto, su progetti usciti
Gli assessori erano il vice Paolo dalla porta, domani possano rientra­
Bianchi, Nunzio Coscia, Pasquale re dalla finestra». Il sindaco non lo
Porcelli, Antonio Arrigoni, Giacomo dice, ma il riferimento è al gassifica­
Lusso. «Da parte loro ­ aggiunge il tore che, in ogni caso, il gruppo del
sindaco ­ far ricadere su di me la re­ Pdl ha già detto di non volere.
sponsabilità dell’immobilismo è fal­ Emiliano Cuti

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