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La farmacopea un codice farmaceutico contenente tutta una serie di disposizioni tecnicoamministrative riguardanti le caratteristiche, i requisiti ed i metodi di analisi e controllo dei
farmaci e delle forme farmaceutiche.
E inoltre il testo di riferimento per le denominazioni, il dosaggio e la conservazione dei
farmaci e medicamenti. Contiene infine una serie di norme e obblighi riguardanti sia i
farmacisti (tabelle) che le aziende produttrici di materie prime e forme farmaceutiche
(norme di buona fabbricazione).
Levoluzione del mercato e delle tecnologie farmaceutiche nonch della legislazione vigente
nei vari paesi fa si che le varie farmacopee siano soggette di una costante revisione, con
conseguente pubblicazione di supplementi aggiuntivi e periodicamente ripubblicazione di una
nuova edizione (FU XII indica la dodicesima edizione della farmacopea italiana).
La farmacopea italiana (FU) redatta e revisionata dalla Commissione Permanente per la
Revisione e Pubblicazione della Farmacopea Ufficiale (nominata dal Ministero della
Sanit).
Secondo larticolo 124 del T.U.LL.SS (Testo Unico Leggi Sanitarie) del 1935, la revisione e
pubblicazione deve avvenire ogni 5 anni. In realt questa norma non stata mai rispettata.
Nel tentativo di uniformare le norme sui medicinali ed i criteri di controllo e qualit, sotto la
spinta dell organizzazione mondiale delle sanit (OMS o WHO), nel 1951 stata pubblicata a
Ginevra la prima edizione della Farmacopea Internazionale.
La farmacopea internazionale non rappresenta ufficialmente i paesi di appartenenza, per cui le
norme in essa contenute non hanno valore legale. Tuttavia essa fornisce:
Dei criteri generali (dettati dallOMS) per lo sviluppo delle farmacopee dei vari paesi (ad
esempio le GMP sono apparse per la prima volta nella farmacopea internazionale 1971)
I criteri di base per la stesura delle farmacopee nazionali in paesi ancora sprovvisti.
Anche la farmacopea europea (PE) nasce con lobiettivo di armonizzare le norme sui
medicinali e favorire la libera circolazione degli stessi, tuttavia, a differenze della farmacopea
internazionale, un testo ufficiale con valore legale.
La farmacopea europea non elimina le farmacopea nazionali, ma le obbliga ad uniformarsi ad
essa per tutte le sezioni contenute in entrambe (se un farmaco non contenuto nella
farmacopea europea, ogni paese fa riferimento alla propria farmacopea).
La farmacopea europea deriva dagli obblighi assunti a Strasburgo nel 1964 dai membri del
consiglio dEuropa ed redatta dalla Commissione Europea Della Farmacopea. La PE sia
in lingua inglese che francese.
FARMACOPEA:
CAPITOLI GENERALI: 1. PRESCRIZIONI GENERALI
Tra le prescrizioni generali ci sono indicazioni su abbreviazioni, simboli ed sul significato di vari
denominazioni che verranno usate in seguito. Ad esempio vengono specificate alcune denominazioni
relative a:
Temperatura
temperatura ambiente : 15-25C
In luogo fresco: 18-15C
In frigorifero: 2-8C
In congelatore: -15C
Solubilit
I termini di solubilit fanno riferimento al volume approssimato in ml necessario a sciogliere
un gr di sostanza, in un intervallo di temperatura di 15-25C
Solubilissimo: meno di 1 (un gr di sostanza si scioglie in meno di 1 ml di solvente)
Molto solubile: da 1 a 10
Solubile: da 10 a 30
Moderatamente solubile: da 30 a 100
Poco solubile: da 100 a 1000
Molto poco solubile: da 1000 a 10000
Praticamente insolubile: pi di 10000
FARMACOPEA:
CAPITOLI GENERALI: 2. METODI DI ANALISI
Comprende una serie di capitoli in cui vengono descritte le apparecchiature ed i saggi cui
devono essere sottoposti i farmaci e le forme farmaceutiche. Tra i vari capitoli quello che
pi importante nella preparazione delle forme farmaceutiche il 2.9 Saggi e Procedimenti
Tecnologici. Questo capitolo, composto da 43 sottocapitoli descrive i requisiti (e relativi
saggi) che devono possedere le varie forme farmaceutiche, nonch tutta una serie di tecniche
di caratterizzazione dei prodotti in bulk e delle forme finali.
FARMACOPEA:
MONOGRAFIE
Le monografie sono una serie di schede relative a prodotti compresi in 5 macrocategorie:
Monografie generali
Le monografie generali si riferiscono a classi di prodotti (droghe vegetali, piante per tisane, sostanze per uso
farmaceutico). Il contenuto di queste monografie generali si applica a tutti i prodotti che fanno parte di una data
classe o, in alcuni casi, ad ogni prodotto di una data classe per il quale e' presente, nella Farmacopea, una
specifica monografia.
Forme farmaceutiche
Vengono riportate tutte le forme farmaceutiche, con una breve descrizione del metodo di preparazione, dei
saggi che devono essere seguiti, delle norme di conservazione, letichettatura, ecc.
Materie prime
Contiene una serie di schede relative a principi attivi, eccipienti, estratti vari, vaccini, ecc. che riportano le
caratteristiche chimico-fisiche, le reazioni di identificazione, saggi specifici, il metodo di determinazione
quantitativa, le modalit di conservazione ecc. Rispetto alle precedenti edizioni sono riportati un numero limitato
di prodotti, che deve essere integrato con lanalogo capitolo della farmacopea europea.
Preparazioni omeopatiche
Contiene una serie di schede relative alle materie prime ed alla preparazione finale (diluizioni) degli omeopatici.
Esempio di una
monografia generale
Nel capitolo monografie non sono compresi tutti i farmaci e diagnostici disponibili sul
mercato, ma solamente quelli il cui uso stato convalidato da una esperienza clinica diffusa
che ne abbia evidenziato i vantaggi e le cautele duso. In generale tutte le monografie della
farmacopea sono riferite a prodotti per i quali sono garantiti i requisiti di:
Efficacia
Qualit
Sicurezza
Questo per non significa che tutti i prodotti che non hanno una monografia siano sprovvisti
di tali requisiti.
FARMACOPEA:
TABELLE
Le norme contenute nel T.U.LL.SS (Testo Unico Leggi Sanitarie) del 1934 e nel Regolamento del
Servizio Farmaceutico del 1938 attribuiscono alla farmacopea il compito di regolare le attivit
della farmacia. Tale compito assolto da vari capitoli e soprattutto dalle tabelle.
Tabella 1: Masse atomiche relative.
Tabella 2: Sostanze medicinali di cui le farmacie debbono essere provviste obbligatoriamente.
Tabella 3: Sostanze, le cui monografie sono iscritte nella FU, da tenere in armadio chiuso a
chiave (ossia i veleni).
Tabella 4: Elenco dei prodotti che il farmacista non pu vendere se non in seguito a
presentazione di ricetta medica.
Tabella 5: Elenco dei prodotti la cui vendita subordinata alla presentazione di ricetta medica da
rinnovare volta per volta e da ritirarsi dal farmacista.
Tabella 6: Apparecchi ed utensili obbligatori in farmacia.
Tabella 7: Elenco delle sostanze, loro sali e preparazioni ad azione stupefacente e psicotropa.
Tabella 8: Dosi dei medicinali per ladulto, oltre le quali il farmacista non pu fare la spedizione,
salvo il caso di dichiarazione speciale del medico.
FARMACOPEA:
NORME DI BUONA PREPARAZIONE DEI MEDICINALI IN FARMACIA (NBP)
Questo capitolo contiene 13 sottocapitoli in cui vengono descritti in dettaglio tutti gli
aspetti e le procedure necessarie a garantire la qualit dei medicinali preparati in
farmacia.
1. Generalit
2. Gestione della qualit in farmacia
3. Personale
4. Laboratorio e attrezzature
5. Documentazione in farmacia
6. Materie prime
7. Operazioni di preparazione
8. Controllo di qualit del preparato
9. Confezionamento ed etichettatura
10. Stabilit del preparato
11. Aspetti microbiologici del preparato
12. Contratti esterni
13. Glossario
Generico branded
Generico semi-branded
Una ricetta, per essere classificata come tale, deve sempre riportare:
Data di rilascio.
Specialit etiche.
La loro vendita assolutamente subordinata alla presentazione di ricetta medica.
Possono essere incluse nel Prontuario Terapeutico del Servizio Sanitario
Nazionale (S.S.N.). Non possono essere pubblicizzate.
1)Sono soggetti a prescrizione in quanto:
a)Possono presentare un pericolo, anche in condizioni normali di utilizzazione, se
usati senza controllo medico.
b)Possono essere utilizzati spesso, e in larga misura, in condizioni anormali di
utilizzazione,
con conseguenti rischi per la salute.
c)Contengono sostanze di cui non siano stati ancora approfonditi attivit o effetti
secondari.
d) Possono essere destinati alluso parenterale.
2)Devono recare sullimballaggio o sul recipiente la scritta da vendersi dietro presentazione
di ricetta medica.
3)Il farmacista che vende questi medicinali senza presentazione di ricetta medica soggetto a
sanzione amministrativa.
4)Il farmacista che non appone il timbro sulla ricetta spedita, soggetto a sanzione
amministrativa.
N.B. Dal 2006 i medicinali S.P. e O.T.C. sono vendibili anche al di fuori delle farmacia nella
logica dello sviluppo di un mercato concorrenziale.
La vendita negli esercizi commerciale subordinata a:
-Comunicazione al ministero della sanit ed alla regione;
-Allestimento di un apposito reparto allinterno dellattivit commerciale;
-Presenza di uno o pi farmacisti abilitati ed iscritti allordine.
Sono, inoltre vietati i concorsi, le operazioni a premio e le vendite sotto costo aventi ad oggetto
farmaci.
Farmaci di Classe A
Comprende tutti i farmaci essenziali e per malattie croniche, che sono gratuiti per il
cittadino. Sono farmaci per i quali esiste una soddisfacente ed accreditata efficacia,
valutata in termini di:
Aumento dellaspettativa di vita;
Riduzione delle complicanze invalidanti indotte da malattia;
Miglioramento della qualit della vita;
Oltre a questi parametri, criteri aggiuntivi affinch un farmaco sia inserito in fascia A
sono:
Minore incidenza di effetti tossici a parit di efficacia;
Costo inferiore a parit di efficacia e tossicit;
Su questi farmaci le regioni sono comunque libere di applicare eventualmente un
ticket, (in genere una quota fissa per confezione o per ricetta) individuando
eventualmente le categorie esenti.
I farmaci in classe A con nota limitativa sono erogabili a totale carico del SSN solo
per alcune delle indicazioni riportate in RCP (Riassunto delle Caratteristiche del
Prodotto), mentre per le rimanenti sono a totale carico del cittadino.
Le Note limitative, fissate dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), sono uno
strumento normativo volto a definire gli ambiti di rimborsabilit di alcuni
medicinali.
Per i farmaci in classe A con nota limitativa e' responsabilit del medico stabilire se il
paziente abbia o meno diritto ad ottenere il farmaco in regime assistenziale. Quando
utilizza il ricettario del SSN deve trascrivere e indicare sulla ricetta, controfirmandola, la nota
di riferimento. In assenza di tali indicazioni il farmaco con nota anche se prescritto su ricettario
mutualistico dispensato a totale carico dell'assistito.
Per tutti farmaci equivalenti (originale e generici) della classe A , inseriti nelle liste di
trasparenza dellAIFA, stato definito un prezzo massimo di rimborso.
Nel caso in cui un medico prescriva un farmaco equivalente a prezzo superiore al
prezzo di rimborso e indichi sulla ricetta la non sostituibilit o il paziente non accetti la
sostituzione proposta dal farmacista, la differenza di prezzo tra il farmaco
prescritto e quello massimo di rimborso a carico dellassistito.
Farmaci di Classe C
Comprende tutti i farmaci che non rientrano nella categoria A e sono quindi a totale
carico del cittadino.
Nella classe C sono compresi farmaci che:
Farmaci di Classe B
Classe soppressa nel 2000. Comprendeva i farmaci ritenuti utili ma non essenziali,
per i quali le Regioni potevano applicare un ticket variabile. Una parte dei farmaci
della fascia B confluita nella A (soggetti a note limitative) ed un'altra parte nella C.
AUTORIZZAZZIONE ALLIMMISSIONE IN
COMMERCIO (AIC)
Non vi sono differenze significative nei vari paesi della CE circa i requisiti e le
procedure richieste per la registrazione dei Medicinali: obbligo di ottenere, per
ogni medicinale, l'AIC rilasciata da autorit sanitarie locali, quali lAIFA
(agenzia italiana del farmaco) o comunitarie quale ad es. lEMEA (agenzia europea
per i medicinali).
L'unica deroga a questo principio fondamentale costituita dall "uso
compassionevole di farmaci" dove, per patologie gravi per le quali non esiste
alternativa terapeutica, consentito, su singoli pazienti, l'uso di medicinali registrati
solo all'estero, oppure in fase di sperimentazione clinica avanzata (fase III o, in casi
eccezionali, fase II terminata).
Una volta rilasciata lAIC il titolare ha lobbligo di informare lAIFA/EMEA di ogni dato
che possa implicare modifiche dei documenti presentati.
LAIC inizialmente valida per 5 anni, e pu essere rinnovata solo dopo una
accurata valutazione del rapporto rischio beneficio da parte dellAIFA/EMEA sulla
base di un dossier aggiornato presentato dal titolare dellAIC 6 mesi prima della
scadenza. Il rinnovo ha una scadenza illimitata salvo diversa indicazione
dellAIFA/EMEA.
Procedura centralizzata
Gestita dallEMEA.
Istituita nel 1993 ed attualmente regolata dal regolamento CE 726/04
Permette di ottenere un'AIC valida immediatamente in tutti i paesi CE, tramite
ununica valutazione scientifica.
.
Attualmente questa procedura obbligatoria per:
Medicinali biotecnologici (es. DNA ricombinante).
Medicinali veterinari volti allo stimolo della crescita e della produttivit degli animali.
Medicinali ad uso umano non ancora autorizzati alla data di entrata in vigore del
regolamento comunitario (20/05/2004) volti al trattamento di:
Sindrome da immodeficienza acquisita.
Tumori.
Diabete.
Malattie autoimmuni (dal 20/05/08).
Malattie virali (dal 20/05/08).
Farmaci designati come orfani ai sensi del regolamento CE 141/2000.
La procedura facoltativa per medicinali contenenti nuovi attivi e per quelli che
costituiscono una significativa innovazione terapeutica, scientifica e tecnica. Pu
essere utilizzati anche per generici qualora il medicinale di riferimento sia stato
precedentemente autorizzato tramite procedura centralizzata.
In alcuni casi particolari si ha la necessit di ottenere LAIC in tempi molto rapidi, prima
che gli studi clinici necessari siano terminati, come nel caso di farmaci orfani o farmaci
destinati al trattamento di malattie gravemente invalidanti o per patologie che
rappresentano una minaccia immediata per la salute pubblica (riconosciute come
tali dallOMS).
In questi casi possibile ottenere una AIC attraverso la Procedura centralizzata
condizionata.
Le condizioni per accedervi sono:
Rapporto rischio/beneficio positivo.
I dati clinici completi devono essere forniti successivamente.
Il medicinale deve rispondere ad esigenze mediche insoddisfatte.
I benefici per la salute pubblica superano il rischio dovuto alla mancanza di dati clinici completi.
La domanda per lAIC pu essere di parte o dufficio, inoltre, ogni qual volta viene richiesta una
domanda per lAIC lEMEA tenuta ad informare il richiedente sulla possibilit di poter ricorrere
allAIC condizionata.
LAIC condizionata ha durata annuale, rinnovabile annualmente se le necessit che ne hanno
determinato la richiesta permangono. Il richiedente ha lobbligo di completare gli studi clinici
avviando la normale procedura centralizzata.
E inoltre possibile richiedere una valutazione accelerata (Procedura centralizzata accelerata),
che riduce i tempi di approvazione da 210 a 150 gg. Tale procedura deve essere domandata dal
richiedente ed accolta dal CHMP ( in genere accettata se il medicinale di elevato interesse
per la salute pubblica).
la CE ha messo in vigore nel gennaio 2007 il regolamento relativo ai medicinali per uso
pediatrico. Come incentivo a un maggior investimento nello sviluppo di medicinali per
uso pediatrico, la CE ha previsto una AIC per uso pediatrico che prevede come
premio una proroga di 6 mesi dei certificati protettivi complementari del
brevetto. Questa estensione vincolata alla presentazione di studi effettuati
conformemente ad un piano di indagine pediatrica approvato.
Tale autorizzazione valida per medicinali ad uso umano (titolari di AIC che ancora
non prevedono uso pediatrico) che possono beneficiare di un certificato protettivo
complementare.
Procedura Nazionale
Domanda semplificata
Non prevede linserimento degli studi clinici e preclinici e si applica nei seguenti casi:
Generici
Il richiedente deve dimostrare solamente la bioequivalenza con un medicinale gi approvato.
Attivi con impiego medico ben consolidato
il prodotto contiene P.A. di uso consolidato nella CE (da almeno 10 anni) e con un riconosciuto profilo di
efficacia e sicurezza (sulla base delle informazioni desumibili dai dati della letteratura).
Co-marketing
Il titolare dellAIC consente lutilizzo a terzi dellintera documentazione per la presentazione di una
domanda relativa ad altri medicinali di identica composizione quali-quantitativa di PA e stessa forma
farmaceutica.
Medicinali omeopatici
Solamente se il farmaco ritenuto poco pericoloso, come nel caso di somministrazione orale o esterna,
non ha specifiche indicazioni terapeutiche sulletichetta, ha una diluizione tale da garantire sicurezza,
contengono sostanze che nellallopatia non comportano lobbligo di ricetta medica.
Medicinali vegetali tradizionali
Se possiedono le seguenti caratteristiche:
Sono concepiti per lautomedicazione.
Preparazione ad uso orale, esterna o inalatoria.
Sono utilizzati per impieghi tradizionali da almeno 30 anni (di cui almeno 15 nella CE).
Sono disponibili dati farmacologici e tossicologici sufficienti.
IL BREVETTO FARMACEUTICO
Il brevetto costituisce il riconoscimento giuridico (da alcuni stato definito come
una sorta di contratto tra linventore e il resto della comunit) che viene concesso e
tutelato dalla legge in via esclusiva all'inventore di procedimento o di prodotti
idonei ad avere un'applicazione industriale.
Il deposito di un brevetto non rappresenta lautorizzazione ad attuare
uninvenzione, ma conferisce un monopolio per lo sfruttamento industriale di
una invenzione ed condizione prima per avviare il processo di sviluppo di un
nuovo farmaco. In questo ambito, infatti, al titolare di brevetto consentito, dopo
ottenimento dellAIC, non solo di vendere il prodotto, ma anche di vietare a chiunque altro di
farlo senza aver ottenuto la sua autorizzazione (ad esempio attraverso lottenimento di una
licenza).
di procedimento
ad es. un metodo per rilevare dati da un campione, un metodo per preparare un certo prodotto.
di procedimento e di prodotto
di uso
ad es. nuovi metodi per utilizzare (o usi) un prodotto conosciuto
In ambito farmaceutico, il pi diffuso tipo di brevetto quello di prodotto (entit chimica e
possibili impieghi). Il brevetto di procedimento ha minore efficacia protettiva perch pi
facilmente aggirabile. Il brevetto d'uso ammesso solo da alcuni paesi e pu essere utilizzato
solo in casi particolari, come ad esempio nuove indicazioni terapeutiche per un farmaco noto.
Non necessariamente il brevetto implica lo sfruttamento dello stesso. Spesso, esso viene
utilizzato come strumento di competizione poich, pur non sussistendo una effettiva volont di
sfruttamento, pu servire a sbarrare la strada alla concorrenza che potrebbe arrivare alla stessa
scoperta.
delle
La materia della Propriet Industriale regolata in Italia dal Codice della Propriet
Industriale (Codice P.I) ed in gran parte armonizzata con le normative europee e
internazionali. Nonostante le procedure di armonizzazione, il brevetto:
E sempre un titolo nazionale: le leggi e i tribunali che giudicano in materia di
contraffazione sono i tribunali nazionali.
IL BREVETTO FARMACEUTICO:
BREVETTO NAZIONALE
La domanda di brevetto pu essere depositata allUfficio Italiano Brevetti e Marchi
oppure alla Camera di Commercio, previo pagamento di una tassa di deposito.
Anche lo stesso inventore pu in teoria depositare una domanda di brevetto relativa
alla sua invenzione. Tuttavia, poich il brevetto un testo con valore legale, sempre
meglio avvalersi di consulenti in Propriet Industriale nel settore dei Brevetti.
La domanda di brevetto viene esaminata e concessa solo dopo avere verificato che
sussistano i requisiti di brevettabilit.
Alternativamente alla procedura nazionale si pu richiedere anche quella Europea,
procedura unica di esame del titolo brevettuale che dopo concessione, potr essere
validamente esteso in tutti gli Stati contraenti.
IL BREVETTO FARMACEUTICO:
BREVETTO EUROPEO e BREVETTO COMUNITARIO
Con la convenzione di Monaco, sottoscritta nel 1937 ed entrata in vigore nel 1977, i
paesi comunitari pi Austria, Svezia, Svizzera, Principato di Monaco e Liechtenstein
istituiscono il brevetto europeo. Esso rende possibile una sola procedura di
domanda di brevetto. II suo rilascio conferisce al titolare, in ogni paese aderente alla
convenzione, gli stessi diritti che produce un brevetto nazionale e lascia al richiedente
la libert di scegliere in quali paesi si intende richiedere la protezione.
La procedura europea si attiva depositando una domanda di brevetto conformemente
agli standard formali e qualitativi definiti dalla Convenzione Europea dei Brevetti, nelle
Linee guida per lesame presso lEuropean Patent Office e richiedendo un esame di
merito dellinvenzione.
Sebbene si parli di brevetto europeo come se fosse un titolo unitario, in effetti non
cos: con l'istituzione dellEuropean Patent Office si uniformata la procedura di
valutazione delle domande di brevetto in Europa, ma il titolo, una volta rilasciato,
diventa una collezione di brevetti nazionali e conferisce al titolare gli stessi diritti
che gli verrebbero conferiti dai vari brevetti nazionali degli stati designati.
Come abbiamo visto, il brevetto europeo non un titolo unitario valido in tutti gli stati
ma una raccolta di brevetti nazionali dei singoli stati ottenuti tramite un procedura
comune.
Negli anni 70, con la Convenzione di Lussemburgo, sottoscritta 15/12/1975 (da tutti
quelli che allora erano gli stati membri C.E.), si cercato di superare questo problema
tramite listituzione del Brevetto Comunitario Europeo (C.B.C.).
Il C.B.C. sarebbe dovuto essere un titolo brevettuale unitario valevole per l'intero
territorio della Comunit Europea. Nonostante la sottoscrizione della convenzione del
75 e successivamente di quella dell88, tali sottoscrizioni non sono state mai
ratificate ed il CBC non mai entrato in vigore, per le resistenze di determinati
Paesi (Danimarca ed Irlanda su tutti).
IL BREVETTO FARMACEUTICO:
BREVETTO INTERNAZIONALE
Il PCT (Trattato di Cooperazione in materia di Brevetti) un trattato gestito
dalla Organizzazione mondiale per la propriet intellettuale ( World Intellectual
Property Organization, WIPO) con lo scopo di offrire una procedura unica per
depositare una domanda di brevetto simultaneamente in un grande numero di paesi.
Come per il brevetto europeo, in realt non esiste un "brevetto internazionale",
poich la concessione definitiva prerogativa dei vari Stati aderenti al Trattato.
La procedura PCT ha gli stessi effetti di una serie di domande nazionali nei singoli
Stati designati. Il PCT non elimina quindi la necessit di proseguire la procedura di
rilascio in ogni singolo stato, ma ne facilita la messa in opera, a mezzo di una
domanda unica.
IL BREVETTO FARMACEUTICO:
CRITERI DI BREVETTABILITA
la novit
Lattivit inventiva
la riproducibilit.
Lapplicazione industriale
Tali principi sono sempre validi tenendo per conto del principio di ovviet.
Novit
Per ottenere la brevettazione di un'invenzione necessario che questa rappresenti
una novit assoluta, che cio non sia stata precedentemente oggetto di
pubblicazione o di divulgazione orale o scritta tale da renderla di pubblica notoriet. E'
necessario inoltre che i procedimenti e le tecnologie necessarie per realizzare
l'invenzione siano corrispondenti ai livelli attuali di sviluppo tecnologico.
In campo farmaceutico vi uneccezione al requisito della novit assoluta, infatti un
composto gi noto e descritto in un campo diverso da quello medico, pu essere
considerato brevettabile come prodotto per uso farmaceutico quando ne viene
descritta per la prima volta unattivit biologica e un possibile utilizzo terapeutico.
Attivit inventiva
E inventivo uninvenzione che non suggerita in modo evidente dallo stato della
tecnica. Al contrario della valutazione di novit, relativamente semplice, la valutazione
dellattivit inventiva meno oggettiva, e quindi pi difficile, poich necessario
prendere in esame sia lo stato della tecnica, che il livello di conoscenza medio
dellesperto del ramo e quali e se vi fossero o meno motivazioni e incentivi per
muoversi nella direzione dellinvenzione.
Riproducibilit
E' necessario che la semplice lettura del testo del brevetto da parte di qualsiasi
esperto del settore sia sufficiente a metterlo in condizione di riprodurre l'invenzione.
Per i brevetti in campo microbiologico o biotecnologico basati sullutilizzo di colture
cellulari o di microorganismi, spesso richiesto anche il deposito del microorganismo
presso Enti aderenti al Trattato di Budapest.
Applicabilit industriale
Linvenzione deve essere utile nellindustria, dove per industria si intende anche quella
agricola ed comunque molto ampio, per cui questo requisito coincide molto spesso
con il semplice concetto di utilit.
Principio di ovviet
In campo brevettuale, un concetto molto importante anche quello di ovviet in base
al quale non possibile brevettare un'invenzione derivata per analogia da
un'altra. Ad esempio non possibile sostituire con un etile un metile di un farmaco
noto e chiedere il brevetto della nuova struttura chimica perch, se la molecola
capostipite possiede una determinata attivit farmacologica, "ovvio" che anche i
suoi omologhi possano avere caratteristiche simili.
Il principio di ovviet non applicabile quando modificazioni strutturali, anche
modeste di un farmaco noto ne modificano sostanzialmente l'attivit.
In alcuni casi possibile ottenere brevetti in deroga al principio di ovviet soprattutto
quando esso non invocabile con sufficiente chiarezza. In tali casi vengono concessi
"brevetti dipendenti" i cui titolari debbono corrispondere una royalty ai detentori del
brevetto primario.
IL BREVETTO FARMACEUTICO:
COME E FATTO UN BREVETTO
un brevetto composto da:
un titolo;
un breve riassunto (abstract);
una
descrizione
dettagliata
una
o
(claims).
pi
rivendicazioni
IL BREVETTO FARMACEUTICO:
CERTIFICATO COMPLEMENTARE DI PROTEZIONE
La maggior parte dei principi attivi pi noti ha ormai perduto la protezione brevettuale
ed commercializzata da pi produttori.
Nell'ultimo decennio il brevetto farmaceutico entrato in crisi a motivo dei tempi
sempre pi lunghi che intercorrono tra la richiesta di brevetto, avanzata subito dopo
la scoperta del nuovo farmaco, e l'autorizzazione alla immissione in commercio dello
stesso (A.I.C.).
Infatti, poich i tempi medi per lo
sviluppo di un farmaco sono 12
anni e la copertura brevettuale
media di 17 anni, il tempo
medio di sfruttamento si
ridotto a 5 anni. Ci provoca
gravi conseguenze economiche
alle imprese, compromettendo
la possibilit di ritorno dei
capitali investiti in R&D (ricerca
e
sviluppo)
e
di
autofinanziamento.
Per questi motivi, dapprima negli U.S.A. e dal 1992 anche nei paesi CEE, la
legislazione brevettuale cambiata, dando la possibilit di estendere la
protezione brevettuale con il certificato complementare di protezione
(Supplemetary Protection Certificate, SPC), quando vi siano stati ritardi nel
rilascio delle A.I.C.
Il certificato ha efficacia a decorrere dal termine legale del brevetto e la sua durata
massima di 5 anni. Comunque la protezione totale non potr superare 15 anni
di sfruttamento effettivo dell'invenzione.
IL BREVETTO FARMACEUTICO:
STRATEGIE DI ESTENSIONE DELLA COPERTURA BREVETTUALE
In relazione alla capacit di sviluppare o meno nuovi farmaci, le aziende
farmaceutiche possono essere classificate in:
Aziende farmaceutiche originator, attive nella ricerca, lo sviluppo, la
produzione e la fornitura di farmaci innovativi, tutelati da brevetti.
Produttori di farmaci generici, che arrivano sul mercato quando la protezione
brevettuale delloriginator viene a scadere.
Lingresso di un generico pu avere effetti economici molto rilevanti nel mercato
farmaceutico.
Ad es. gli introiti dovuti alla vendita dello Zantac, in USA, sono piombati da 146 a
25 milioni di $ nellanno successivo alla scadenza del brevetto, mentre nel caso
del Glucophage, in 6 mesi dallentrata nel mercato del generico, le sue prescrizioni
sono crollate del 90% [Pharmaceuticals Policy and Law 6 (2005) 109122 109] .
Cluster di brevetti;
Lancio sul mercato di prodotti di seconda generazione follow-on;
Lancio di prodotti con differente formulazione;
Lancio di prodotti con differente sistema di rilascio;
Impiego combinato di pi strumenti.
Cluster di brevetti
La presentazioni di un gran numero di brevetti per uno stesso prodotto
costituisce una delle pi efficaci strategie protettive. Cos, mentre il brevetto
principale copre la molecola, il suo uso, la sua formulazione ed il processo
produttivo, esiste tutta una serie di brevetti secondari che vanno a coprire altri
aspetti quali il confezionamento, il sistema di rilascio, i metodi di screening ecc.
Possono poi essere presentati brevetti successivi che riguardano eventuali
metaboliti attivi o forme polimorfiche dellattivo ecc..
In molti casi la strategie del Clastering rasentano un vero e proprio abuso ! Ad es.
lingresso del generico del thalomid, un farmaco antitumorale, stata ritardato a
causa della brevettazione di un software per la dispensazione del farmaco stesso.
IL BREVETTO FARMACEUTICO:
VARIE ED EVENTAULI
Alcuni paesi non consentono la protezione brevettuale di antibiotici derivanti da processi di
fermentazione con ceppi batterici di origine naturale perch questi ultimi sono ritenuti patrimonio
universale.
Problemi altrettanto complessi sorgono nel campo di farmaci biotecnologici. I principi attivi da
cui sono costituiti sono nella generalit dei casi copie di proteine naturali, e perci noti. In base
al principio di novit non potrebbero essere brevettati.
Questa problematica tuttora aperta ed in attesa di soluzioni definitive. Tuttavia, in questi ultimi
anni, sotto la spinta delle multinazionali passata, a livello internazionale, la linea della pi
ampia possibilit di brevettazione in ambito biotecnologico, suscitando anche notevoli
preoccupazioni ed interessanti dibattiti sulle conseguenze di queste scelte.
Il vincolo brevettuale pu essere aggirato in casi di emergenza nazionale, come la pandemia
AIDS nellAfrica sub-sahariana e in Tailandia. Queste situazioni hanno addirittura portato alla
ridefinizione del monopolio sui farmaci utilizzati per la terapia antivirale a tre componenti, con la
concessione di compulsory license, cio licenze obbligatorie (gratuite).
Lattivit di ricerca, intesa come sperimentazione innovativa, non soggetta a nessun vincolo
brevettuale e pu quindi essere attuata liberamente anche in vigenza del brevetto
corrispondente.