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PIANO ARIA REGIONE SICILIA COPIATO DAL VENETO INTERROGAZIONI ASSEMBLEA REGIONALE

SICILIANA XVI Legislatura ARS

INTERROGAZIONE (risposta orale)


N. 1112 - Iniziative finalizzate alladozione del Piano regionale di risanamento della qualit
dellaria.
Al Presidente della Regione, allAssessore per il territorio e lambiente e per lAssessore
per la salute, premesso che con Decreto Assessoriale n. 176/GAB del 9/8/2007, la Regione
siciliana provvedeva ad adottare il Piano regionale di risanamento della qualit dellaria, in
attuazione del Programma di controllo e riduzione delle emissioni;
preso atto che:
il Piano de quo, qualche anno dopo, subiva la giusta e comprensibile bocciatura da parte della
Comunit Europea che ne faceva rilevare la quasi totale corrispondenza con il Piano della
Regione Veneto del 2000;
senza uno strumento di controllo e coordinamento della qualit dellaria a livello
regionale, difficile se non impossibile tenere sotto controllo le emissioni in atmosfera che
giungono principalmente dal comparto energetico, dai trasporti e, soprattutto, dalle raffinerie
in favore di Siracusa;
accertato che:
i dati dellultimo monitoraggio Arpa, pubblicati a met maggio, dimostrano come
laria sia particolarmente insalubre a causa di numerose malattie, per lo pi mortali;
dai dati diffusi, risultano essere molti i centri urbani dellIsola in cui laria
fortemente inquinata e al di l di ogni limite consentito dalla legge;
considerato che a causa di una gestione finanziaria poco oculata delle risorse
disponibili, il sistema di monitoraggio siciliano non sempre si sviluppa in maniera omogenea su
tutto il territorio, tralasciando spesso aree urbane a ridosso degli insediamenti industriali come
Gela e Caltanissetta per le quali non stato fornito, ad oggi, alcun dato;
tenuto conto che gi nel 2009, il Ministro dellAmbiente faceva pervenire al Presidente
della Regione siciliana le procedure dinfrazione avviate dallUE perch in alcune zone industriali
dei Comuni di Palermo, Catania, Messina e Siracusa, tra il 2005 e il 2006, erano state riscontrate
concentrazioni di sostanze nocive notevolmente superiori a quelle indicate dalla normativa in
vigore;
per sapere se:
siano a conoscenza di quanto sopra denunciato;
non ritengano urgente, necessario ed indispensabile predisporre e adottare un Piano
regionale di risanamento della qualit dellaria in linea con le direttive dellUnione Europea in
modo da monitorare qualitativamente i livelli di inquinamento del territorio siciliano ed
intervenire, con la tempestivit dovuta, per riportare le emissioni sotto la soglia prevista
dalla legge, in modo da non arrecare danno alla salute dei cittadini.
(Gli interroganti chiedono lo svolgimento con urgenza) (17 luglio 2013)
VINCIULLO ZAFARANA CIACCIO
http://www.ars.sicilia.it/icaro/default.jsp?icaAction=showDoc&id=46
08 ago 2013

Comunicazione Aula Seduta n. 68 AULA

10 set 2013 Trasmissione governo Storico 17 lug 2013 Presentazione


06 ago 2013 Annuncio Aula Seduta n. 66 AULA

XVI Legislatura ARS


INTERROGAZIONE

(risposta orale)

N. 123 - Azioni a tutela della qualit dellaria in Sicilia (V.nota) con particolare riferimento
al polo industriale della provincia di Siracusa.
Al Presidente della Regione e allAssessore per il territorio e lambiente, premesso che la Sicilia,
in presenza dei numerosi impianti petrolchimici e termoelettrici attivi nel proprio territorio, si
piazza ai primissimi posti nella poco onorevole classifica delle emissioni pi ingenti e
inquinanti di PM10 e di idrocarburi non metanici e che in alcune zone, come quelle del
siracusano, riscontra un conclamato aumento delle patologie tumorali e delle ipospadie;
rilevato che:
limpianto cloro-soda di Priolo stato chiuso solo alla fine del 2005 e che in questi giorni si
sta celebrando il processo giudiziario per i danni sanitari subiti dai relativi lavoratori;
per
il polo di Gela, la Commissione per lAutorizzazione Integrata Ambientale (AIA) ha
concluso i lavori a met dicembre e si ancora in attesa del provvedimento definitivo che, entro
24 mesi, dovrebbe ridurre le emissioni di SO2 dagli attuali 900 mg/mc a 400 mg/mc;
le navi che approdano nei porti industriali hanno lobbligo di cambiare lalimentazione di motori e
apparati ausiliari solo allinterno delle rade e in prossimit dellormeggio ai pontili e che dunque il
contributo delle navi ai fini dellinquinamento notevole, nonostante gli stringenti vincoli
imposti dallUE allutilizzo di combustibili ad alto contenuto di zolfo allinterno dei porti,
nelle aree limitrofe e nelle zone speciali;
considerato che la qualit dellaria delle citt prossime alla zona industriale non migliorata e
che ripetuti blackout e il fermo di numerosi impianti industriali, soprattutto nellarea di
Siracusa, hanno iproposto la carenza di trasparenza e informazioni verso le amministrazioni
comunali e i cittadini oltre che luso mproprio delle torce come primo rimedio (e non come
estremo, quale dovrebbe essere) per fronteggiare lemergenza e smaltire i gas;
visto che la Regione non si ancora dotata del prescritto Piano di tutela dellAria, il polo
petrolchimico di Gela attende il provvedimento definitivo dellAIA mentre gli impianti
della Versalis di Priolo non sono ancora in possesso di tale autorizzazione;
per sapere:
se non ritengano opportuno procedere alla revisione dei provvedimenti AIA finora concessi
per verificare la prescrizione e la reale adozione delle migliori tecnologie disponibili (BAT),
anche in ordine alla realizzazione di sistemi tali da recuperare in tutto o in massima parte gli
off-gas per evitarne linvio alle torce, anche in ordine:
alladeguamento dellimpianto IAS di Priolo per azzerare le sue emissioni; al controllo e alla
revisione degli impianti di desolforazione, nonch al divieto di utilizzo della H2S nei forni, alla
verifica straordinaria di tutti i serbatoi e delle condutture al fine di evitare fughe di gas
incontrollate;
quali misure intendano adottare per rendere pi stringente il controllo sulle navi mercantili e sui
terminali petroliferi, in particolare dove sussistono, per di pi, aree di rispetto e tutela
ambientale o di particolare pregio archeologico;
nonch per censire le attivit di bonifica con azoto presso i depositi, gli impianti, le linee e le navi
gasiere e petroliere e per valutarne le emissioni e per garantire costantemente laccesso e la
diffusione delle informazioni alla popolazione relative alla qualit dellaria ambiente, cos

come previsto dal decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155, e pubblicando i report giornalieri
sui siti istituzionali dei comuni e dellArpa;
se non ritengano di dovere accelerare lapprontamento e il varo del Piano di Tutela della
Qualit dellAria per la Sicilia.
(Linterrogante chiede lo svolgimento con urgenza) (10 gennaio 2013)
CIRONE DI MARCO
Con nota prot. n. 15012/IN.16 del 21 marzo 2013 il Presidente della Regione ha delegato
lAssessore per il territorio.
Attuale
24 gen 2013 Trasmissione governo
Storico
10 gen 2013 Presentazione
16 gen 2013 Annuncio Aula Seduta n. 14 AULA
http://www.ars.sicilia.it/icaro/default.jsp?icaAction=showDoc&id=4
XVI Legislatura ARS
INTERROGAZIONE (risposta scritta)
N 51 - Iniziative per ladozione del Piano Regionale di coordinamento per la tutela della qualit
dellaria ambientale specificatamente predisposto per il territorio siciliano.
Al Presidente della Regione e all Assessore per il territorio e lambiente, visti:
la direttiva 1996/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualit dellaria ambiente;
le direttive 1999/30/CE, 2000/69/CE, 2002/3/CE, 2004/107/CE in materia di valori limite di
qualit dellaria per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto ed altri
agenti climalteranti, nonch la quantit di ozono presente nellaria;
la direttiva 2008/50/CE rubricata Qualit dellaria ambiente e per unaria pi pulita in
Europa;
il D.lgs. 155/2010 di attuazione della direttiva 2008/50/CE, il cui art. 3, comma secondo, dispone
a carico delle Regioni e delle Province autonome lobbligo di zonizzazione sulla base dei
criteri di cui allappendice I del decreto in parola;
il D.A. n. 176/Gab del 2007, cos come modificato dal D.A. nr. 43/Gab del 2008, di approvazione
del Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit dellaria ambiente;
considerato che:
il 21.11.2007, Legambiente Sicilia denunciava la palese identit documentale tra il Piano in parola
e quello approvato dalla Regione Veneto, verificabile tra laltro - dalle correzioni apportate
dal citato D.A. nr. 43/Gab del 2008;
sebbene lAssessore regionale - Avv. Rossana Interlandi - abbia nominato una
commissione dinchiesta per gli accertamenti del caso e delle responsabilit, la stessa non
ha prodotto alcun risultato o provvedimento in relazione alla vexata quaestio;
sottovalutando la valenza nazionale ed europea dello strumento programmatorio in parola, la
Regione siciliana ad oggi non ha ancora provveduto a sostituire detto Piano con uno
specificatamente realizzato per il territorio dellIsola;
alla luce dellattuale situazione stato avviato un procedimento penale per laccertamento di
eventuali responsabilit;

per sapere quali iniziative ritengano necessarie al fine di porre termine al quadro attuale che, allo

stato, risulta carente di un documento di programmazione di centrale importanza per


la salubrit dellambiente, del territorio e dei cittadini.
(Linterrogante chiede risposta scritta con urgenza)
(19 dicembre 2012)
LA ROCCA
14 gen 2013 Trasmissione governo
Storico
19 dic 2012 Presentazione
08 gen 2013 Annuncio Aula Seduta n. 10 AULA
http://www.ars.sicilia.it/deputati/scheda.jsp?idDeputato=844&idLegis=16
06 mag 2013 Trasmissione Governo Storico
15 apr 2013 Presentazione
24 apr 2013 Annuncio Aula Seduta n. 36 AULA
XVI Legislatura ARS
INTERPELLANZA

N. 40 - Chiarimenti sulle inadempienze riguardanti il piano (v. nota) regionale di risanamento


della qualit dellaria.
Al Presidente della Regione e allAssessore per il territorio e lambiente, rilevato che:

pi di 5 anni fa, il 21 novembre 2007, Legambiente Sicilia denunciava in una


conferenza stampa, che il Piano Regionale di coordinamento per la tutela della qualit dellaria
ambiente, approvato ed adottato con il D.A. n. 176/Gab del 9 agosto 2007 dallAssessore per il
territorio Rossana Interlandi, era un copiato dallomologo Piano della Regione Veneto di alcuni
anni addietro, nonch un collage di capitoli, paragrafi, ecc. integralmente trascritti da
pubblicazioni gi edite da altri Enti ed Amministrazioni;
gli autori, coordinati dal dirigente responsabile del Servizio 3 Tutela dallinquinamento atmosferico
del Dipartimento Ambiente, Salvatore Anz, non si erano neppure accorti che quel Piano del
Veneto, cui avevano attinto, era gi stato bocciato dalla Comunit europea parecchi anni
prima, n che nel copia e incolla si erano generate inedite comunanze e similitudini tra le
caratteristiche ambientali del Veneto e della Sicilia, tipo il sistema aerologico padano della
Regione siciliana, la limitazione delle ore di utilizzo del riscaldamento domestico a causa della
rigidit del clima, lincremento delle piste ciclabili lungo gli argini dei fiumi e dei canali
presenti nei centri storici dei Comuni siciliani al fine del miglioramento del traffico urbano, la
persistenza delle Comunit montane, ecc;
la vicenda suscitava, a causa dei suoi risvolti paradossali, notevole clamore e turbamento a livello
mediatico e nellopinione pubblica regionale e nazionale, attirando persino lattenzione

della trasmissione satirica Striscia la notizia che vi dedicava un esilarante servizio, nel corso
del quale il dirigente generale del Dipartimento Ambiente, Pietro Tolomeo, per giustificare
labnormit dei fatti, arrivava a definirli frutto di pochi refusi , tuttavia lasciandosi scappare che
nel copiare pu succedere;
lAssessore Interlandi nominava una commissione dinchiesta per gli accertamenti del caso e
delle responsabilit, ma la commissione, di fronte allimbarazzante situazione, si
trincerava dietro unenigmatica astensione dal rilasciare una qualsiasi relazione;
a distanza di circa 4 mesi lAssessore Interlandi, con il decreto n. 43/Gab del 12 marzo
2008, riteneva di sanare le abnormit con la semplice eliminazione dal testo del Piano

dei riferimenti pi spiccatamente padani, ma lasciando inalterate le altre parti interamente


copiate;
considerato che:
il c.d. Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualit dellaria ambiente della
Regione Siciliana, vale a dire un documento frutto di un mero assemblaggio, operato con il
metodo del copia ed incolla, di porzioni di documenti di varia estrazione e provenienza, alcuni

dei quali persino di scarsa attinenza e molti altri anche temporalmente superati (basti
considerare che il Piano della Regione Veneto risaliva allanno 2000 ed era stato bocciato dalla
Comunit europea), tutto pu definirsi fuorch un documento di programmazione e
pianificazione in materia di tutela e risanamento della qualit dellaria;
nessun provvedimento risulta essere stato intrapreso nei confronti dei
responsabili della redazione del Piano copiato;
detto Piano continua inspiegabilmente e poco decorosamente a risultare un documento
ufficiale della Regione siciliana e ad essere inserito nel sito istituzionale dellAssessorato
Territorio, senza che i vertici politici dellAssessorato, quelli burocratici del Dipartimento

Ambiente ed i responsabili dellufficio competente che si sono succeduti abbiano ritenuto di


intervenire al fine della sua revoca;
a fine gennaio di questanno il Tribunale di Palermo ha depositato le motivazioni della sentenza
n. 5455/2012, con la quale si sancisce che il c.d.
Piano regionale per la tutela della qualit dellaria contiene vistose copiature di un piano di
unaltra regione e si condanna ad 1 anno e 8 mesi di reclusione lallora responsabile del
Servizio 3 del Dipartimento Ambiente e coordinatore del Piano copiato dott. Salvatore
Anz, poich nellesercizio delle sue funzioni aveva redatto e inviato a diversi Enti pubblici,
regionali e ministeriali, una serie di note su carta intestata dellAssessorato Territorio dai

contenuti opinabili in danno di Legambiente e del suo Presidente Regionale arch.


Domenico Fontana per aver essi smascherato la copiatura del Piano;
lo scorso 13 marzo il GUP del Tribunale di Palermo ha rinviato a giudizio, proprio per non

avere mai adottato un vero Piano di risanamento della qualit dellaria, nonostante fossero
a conoscenza dei dati allarmanti sulla qualit dellaria, gli ex Presidenti della Regione,
Tot Cuffaro e Raffaele Lombardo, assieme agli assessori pro tempore dellAssessorato al
Territorio e Ambiente, Francesco Cascio, Rossana Interlandi, Giuseppe Sorbello e Roberto
Di Mauro, ed il processo si aprir il prossimo 3 giugno;
per conoscere:

quali iniziative ritengano di voler adottare, ed in che tempi (dopo quasi 6 anni) per la
revoca immediata del Piano copiato;

come intendano procedere per fare emergere le responsabilit degli autori e le coperture di
cui gli stessi hanno potuto godere nel corso di questi anni, anche come segnale forte di
abbandono di un deleterio modus operandi;
per quali motivi il Piano copiato abbia continuato fino ad ora a fare bella mostra sul sito
istituzionale dellAssessorato Territorio senza che nessuno sia intervenuto al riguardo
nonostante a conoscenza della copiatura e quindi della non conformit, il tutto ancor
pi aggravato dallintervenuta condanna penale a carico del responsabile della
redazione della copiatura del Piano;
per quali motivi siano rimaste senza risposta, a distanza di oltre 4 mesi, le richieste di ritiro
del Piano inoltrate allattuale assessore al territorio da parte di Legambiente e della
CGIL, ulteriormente sollecitate, anche con formale diffida, dalle associazioni Comitato
Cittadino Isola Pulita, AugustAmbiente, Italia Nostra, WWF Palermo, disattendendo le
norme sui procedimenti e sulla trasparenza amministrativa di cui alla L.R. 5/2011;
se siano stati intrapresi provvedimenti nei confronti del dott. Salvatore Anz a seguito
della sua condanna e se il Governo intenda costituirsi parte civile nel processo contro
gli ex Presidenti della Regione, Tot Cuffaro e Raffaele Lombardo, e gli ex Assessori
per il territorio, Francesco Cascio, Rossana Interlandi, Giuseppe Sorbello e Roberto
Di Mauro, che si aprir il 3 giugno prossimo presso il Tribunale di Palermo;

quando intendano adottare un vero Piano regionale di risanamento della qualit


dellaria.

(Gli interpellanti chiedono lo svolgimento con urgenza)


(15 aprile 2013)
ZITO - CANCELLERI - CAPPELLO - CIACCIO - CIANCIO FERRERI - FOTI - LA ROCCA - MANGIACAVALLO PALMERI SIRAGUSA - TRIZZINO - VENTURINO - ZAFARANA

**** - Con nota prot. n. 27896/INTERP.16 del 4 giugno 2013, il Presidente della Regione ha
delegato lAssessore per il territorio e lambiente.
http://www.ars.sicilia.it/icaro/default.jsp?icaAction=showDoc&id=13

A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA DI ISOLA DELLE FEMMINE


http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2015/02/blog-post.html

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