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direzioni, viaggiando a velocit prossime a quella della luce. Includono diversi nuclei di
atomi, a partire da nuclei di idrogeno (protoni) e di elio (particelle ) fino a nuclei pi
pesanti come ferro e uranio, ma anche piccole percentuali di elettroni e altre particelle
subatomiche.
Poich la quasi totalit dei raggi cosmici possiede una carica elettrica, essi vengono deviati
dalla presenza di campi magnetici galattici e da quello terrestre; anche per questo motivo
risulta molto difficile riuscirne a ricostruire la traccia e, conseguentemente, lorigine.
I raggi cosmici sono suddivisi in due gruppi: raggi primari e secondari. Sono definiti
raggi primari, i cosmici provenienti dallo spazio interstellare (La loro origine si deve a
corpi celesti estremamente attivi, come stelle, supernovae, centri di galassie, buchi neri,
quasar o galassie attive.). Una volta giunti in atmosfera, interagiscono con le molecole e gli
atomi presenti tramite reazioni nucleari che producono uno sciame di raggi cosmici
secondari, la maggior parte dei quali raggiunge la superficie terrestre.
I raggi cosmici primari includono quasi tutti gli elementi della tavola periodica, come
carbone, ossigeno, magnesio, silicio, ferro, uranio ma ci sono differenze importanti nelle
componenti isotopiche. Ad esempio, vi una significativa sovrabbondanza di elementi rari
come litio, berillio, boro, prodotti quando raggi cosmici pi pesanti come carbone, azoto ed
ossigeno si sono frammentati in nuclei pi leggeri a causa di collisioni con il gas
interstellare. La componente primaria dei raggi cosmici ha energie che varia in un intervallo
molto ampio, tra i 108 ev ed i 1020 ev
Per quanto riguarda i raggi cosmici con energie fino a circa 1015 ev, si pensa che essi
vengano accelerati da onde durto conseguenti ad esplosioni di supernovae.
Per quanto riguarda, invece, i raggi cosmici ad energie estreme, a causa delle interazioni con
la radiazione cosmica di fondo, uno studio condotto nel 1966 da Greisen, Zatsepin e
Kuz'min dimostr che l'universo non trasparente a protoni con energia superiore a 5 x 10 19
ev, pertanto le sorgenti di cosmici a tali energie non potrebbero trovarsi a distanze
cosmologiche da noi.
Quando un protone altamente energetico interagisce con i nuclei di azoto e di ossigeno che
compongono latmosfera, genera particelle secondarie (soprattutto protoni, neutroni, pioni,
kaoni) che a loro volta interagiscono o decadono generando ulteriori particelle (muoni,
elettroni, neutrini). Molte di esse arrivano a raggiungere la superficie terrestre e sono detti
raggi cosmici secondari proprio per distinguerli da quelli primari.
La rivelazione della componente secondaria della radiazione cosmica di fondamentale
importanza, in quanto rappresenta l'unico modo di ottenere informazioni sulle propriet dei
cosmici primari di elevatissima energia. Nello studio degli sciami atmosferici estesi
particolare importanza rivestono la distribuzione longitudinale e trasversale, entrambe
dipendenti dall'energia del raggio cosmico primario. La distribuzione longitudinale
rappresenta il numero totale di particelle che compongono lo sciame ad una data profondit
atmosferica. La distribuzione laterale rappresenta la densit di particelle rilevate a terra in
funzione della distanza dal centro dello sciame. La dimensione degli sciami dipende
notevolmente dall'energia del primario che li ha prodotti: cosmici di elevata energia
producono sciami molto estesi, le dimensioni laterali raggiunte da uno sciame atmosferico
esteso possono variare da 3km (con energia 1013 ev)fino a distanze superiori a 12km (con
energia 1019).
Uno studio accurato della distribuzione laterale di uno sciame atmosferico esteso richiede
l'installazione di array di rivelatori che ricoprano superfici pi o meno grandi. Un singolo