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Lazione di governo di Giolitti, presidente del consiglio dal 1903 al 1914, fu

caratterizzata da una profonda contraddizione. Il suo modo di far politica venne


definita del doppio volto:

un volto aperto e democratico nellaffrontare i problemi del nord

un volto senza scrupoli e corrotto nel trarre vantaggio dalla situazione del sud.
Giolitti govern in una Italia piena di contraddizioni e frantumata a met:

- il nord del paese conobbe il decollo industriale; grazie ai prestiti delle banche
nacquero nuove grandi aziende. Il protezionismo doganale, le commesse statali e il
controllo del mercato da parte di gruppi monopolistici favorirono lo sviluppo di
complessi industriali. I progressi pi evidenti si registrarono nellindustria elettrica,
siderurgica e meccanica presente soprattutto nel triangolo industriale formato da
Torino,Milano e Genova. Nel settore automobilistico si affermarono la Fiat, la Lancia e
lAlfa Romeo. Nel settore tessile grande sviluppo ebbe lindustria del cotone.
Lagricoltura si svilupp soprattutto nella Pianura Padana e vennero migliorate le
tecniche produttive. Nellet giolittiana la produzione industriale italiana raddoppi. I
segni pi evidenti di questo straordinario sviluppo si videro nelle citt: lilluminazione, i
trasporti urbani e i servizi pubblici mutarono il modo di vivere della gente .
La rivoluzione industriale signific grandi trasformazioni, ma comport anche grandi
problemi. Gli operai, che sempre pi numerosi venivano assunti nelle industrie,presero
a protestare:
perch il loro stipendio era
troppo basso;
per il modo di lavorare, molto spesso pericoloso;
per lorario di lavoro troppo lungo.
Per questo motivo un'ondata di scioperi senza precedenti nella storia del Paese si
diffuse nelle industrie e soprattutto nelle campagne della Pianura Padana.

il sud non conobbe nessuna rivoluzione industriale e fu lasciato immerso nella sua
arretrata struttura agraria di tipo feudale e vide anzi peggiorare la propria economia a
seguito del protezionismo doganale. Ad aggravare la situazione contribu anche il
dilagare della corruzione e del clientelismo.

Di fronte a questa situazione, Giolitti adott due diversi criteri di comportamento


politico nelle aree in via di modernizzazione e in quelle di cronica arretratezza : al nord,
avvalendosi del caposaldo del non intervento dello Stato nei conflitti di lavoro, diede
disposizioni precise ai prefetti di non intervenire in funzione repressiva nei confronti
delle proteste dei lavoratori e di agire anzi come mediatori tra le parti,miglior le
norme che regolavano il lavoro, ricostru la Cassa nazionale per linvalidit e la
vecchiaia dei lavoratori e tutel la maternit delle donne lavoratrici. Nel meridione per
risolvere questo problema di arretratezza non intervenne mai, non pianific un piano
di assistenza ma si limit solo ad interventi sporadici. A differenza del nord gli scioperi
agrari vennero spesso regressi nel sangue senza troppe concessioni al "nuovo corso"
di imparzialit tra proprietari e lavoratori che veniva applicato nelle campagne del
centro-Nord. Giolitti inoltre utilizz al Sud tecniche di intervento prefettizio
(dall'intimidazione all'impedimento dei comizi degli oppositori, all'arresto, fino al
ricorso ai brogli elettorali), e di accentuato clientelismo per assicurarsi, senza
concessioni politiche significative, una massa di parlamentari fidati, gli ascari, da
manovrare nelle sedute parlamentari.

Questa la chiara dimostrazione di come le doppie personalit emergano sempre

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