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L'Assunta
1516-1518; olio su tavola; Venezia, Chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari
Riferimenti alla Trasfigurazione di Giorgione.
Uso di colori avvampanti, come il "rosso tiziano" delle vesti e dei capelli (col
ore dell'umanit) o l'oro solare della luce che avvolge la Madonna. La pennellata
massiccia (colore denso) e rende molto bene i dettagli (ciocche di capelli, spil
la preziosa, mantello). Si esprime la concezione artistica di Tiziano: connubio
tra luce, colore e movimento.
L'opera si suddivide in tre fasce:
coinvolgimento umano ad un evento miracoloso inspiegabile (reazioni moltepli
ci ed espressioni particolari dei volti),
Madonna con folto gruppo di angioletti, nuvole rette da serafini (separatric
i tra mondo umano e divino);
fortissimo scorcio di Dio Padre con angeli e semicorona di cherubini in fasc
ia dorata con luce diffusa.
Pala Pesaro
1519-1526; olio su tela; Venezia, Chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari
Opera celebrativa della vittoria nella battaglia di Santa Maria dei veneziani su
i turchi.
La Madonna, seduta in alto sul trono, in scorcio mentre Ges Bambino visto frontal
mente.
La famiglia Pesaro prevalentemente a DX, ma ci sono dei personaggi a SX che impu
gnano lo stendardo con lo stemma dei Pesaro-Borgia.
Sono presenti San Pietro (con le chiavi appoggiate ai piedi), San Francesco d'As
sisi (con le stimmate) e San Antonio da Padova. Francesco e Antonio erano due im
portanti santi francescani promotori del culto dell'Immacolata Concezione. Il Ba
mbino, protetto dal velo della madre, voltato verso Francesco e sembra osservarn
e le stimmate con interesse, come prefigurazione della Passione. I 2 angioletti
sulla nube plumbea sorreggono una croce, anch'esso simbolo della Passione.
Le possenti colonne di ordine gigante che oltrepassano lo spazio del dipinto sim
boleggiano:
la potenza della cristianit;
la potenza della famiglia Pesaro.
Il sottins conferisce alle persone, lievemente in movimento, ed alle parti archit
ettoniche maest e nasconde il paesaggio retrostante che si staglia su un cielo az
zurro reso pi luminoso dai cumuli bianchi che rifrangono la luce.
Venere di Urbino
1538; olio su tela; Firenze, Galleria degli Uffizi
Opera ispiratrice di Goya (Maya desnuda, Maya vestita) e Manet (Olympia).
Raffigura una donna distesa nuda sul letto, con un cagnolino ai piedi, mentre, s
ullo sfondo della stanza, 2 serve vicino ad una cassapanca istoriata l preparano
gli abiti.
Diversamente dalla Venere dormiente di Giorgione, ignara, questa donna consapevo
le della propria bellezza e , rivolgendo lo sguardo verso lo spettatore, propens
a a catturare la sua ammirazione.
Predominanza del "rosso tiziano" (rivestimento con fiorellini, fiori, veste di u
na serva) che, con il drappo verde retrostante la donna, il bianco del lenzuolo
e dei guanciali, contrasta con la carnagione rosea-aurata e i capelli biondo-ram
e della donna; uso del colore tonale.
Alla finestre c' una pianta proporzionata e si vede una colonna possente che conf
erisce stabilit e solidit all'opera.
Si dice che Guidobaldo da Montefeltro si sia innamorato della Venere.
Architettura manierista
Palazzo Farnese
1515++; Roma
Di ispirazione per successivi edifici cinquecenteschi, presenta una facciata lis
cia con bugnato angolare e animata da 3 ordini di finestre; all'interno c' un cor
tile quadrangolare (tipo Palazzo Medici). Il portale e il cornicione sono stati
realizzati da Michelangelo.
Giulio Romano
Palazzo Te
1525++; Mantova