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POR PUGLIA 2000-2006: ASSE III mis. 3.

14 azione b
D.D. 761 del 3/07/2007 Burp Puglia n. 106 del
25/07/2007 cod. progetto POR060314B0121

CORSO DI FORMAZIONE

CHECK LIST DIMPRESA


(diario di bordo del corsista)

*****************************

SEZIONE INTRODUTTIVA
1

1.1 Denominazione progetto dimpresa:


Solidariet, animazione e lavoro nei Quartieri Settecenteschi
1.2

Forma giuridica prevista: Cooperativa sociale di tipo A

1.3

Denominazione sociale ditta: Cooperativa Scurpiddu

1.4

Ubicazione attivit (via e n civ.): via Meridiana n 58

1.5

Descrivete come e perch nasce la vostra idea/progetto


Esperienze di impegno lavorativo e/o sociale pregresso:

Lidea proposta dalla nascente cooperativa Scurpiddu nasce in seno alle


iniziative promosse e realizzate dal movimento associazionistico volontario
G.a.a.s., gruppo di azione e animazione sociale, formatosi nel marzo 2007
mediante un accordo informale stipulato tra quattro persone determinate ad
associare le proprie forze, le proprie volont e le proprie competenze, e a
cooperare alla elaborazione di progetti e strategie comuni di intervento
sociale nei Quartieri Settecenteschi, individuati come zone caratterizzate
da un disagio diffuso allarmante e da un elevato rischio di devianza minorile.
Il primo atto concreto del gruppo in fusione sigillato dalla stesura del
progetto Operazione Scurpiddu, presentato al concorso Giovani idee
cambiano lItalia, indetto nellaprile 2007 dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministri, Dipartimento per le politiche giovanili e le attivit sportive. Il
concorso prevedeva finanziamenti per la costituzione di associazioni e/o
cooperative sulla base di progetti elaborati da gruppi informali nellambito
delleconomia sociale. Il G.a.a.s., venuto a conoscenza in ritardo del bando,
si raccolse e nellarco di mezza giornata stil una bozza di progetto, ispirato
alle idee che
aveva appena elaborato. Il progetto fu simbolicamente
intitolato Operazione Scurpiddu e giunse a destinazione il giorno stesso
della scadenza.
Prevedendo che lobiettivo (ricevere il finanziamento) sarebbe stato
mancato, a causa della precipitazione nella stesura del progetto, piuttosto
che attendere gli esiti del concorso (la commissione, valutati i progetti,
avrebbe in seguito fornito indicazioni sulla forma giuridica da adottare per
realizzarli), il G.a.a.s. si messo subito a lavorare alla realizzazione dei
propositi gi annunciati e condivisi, sostenendosi con le proprie risorse
materiali e morali. Il progetto Operazione Scurpiddu, in cui sono contenuti
in embrione elementi fondamentali del progetto dimpresa qui presentato,
considerato come un atto simbolico significativo per il gruppo. Lesperienza
serv ai membri del G.a.a.s. per rafforzarsi nellidea di poter coagire e
cooperare orientati da motivazioni e scopi simili. Dopo i primi due mesi di
attivit e programmazione, si sono uniti al gruppo altre due unit.
In coerenza con le linee fondamentali del progetto, il G. A.A.S. ha prima di
tutto provveduto alla stesura di un questionario rivolto alla popolazione
adulta del territorio di riferimento con uno o pi minori a carico e finalizzato
al rilevamento del disagio giovanile. Dopo aver chiesto allufficio Statistiche
del Comune di Foggia il numero delle famiglie presenti in 52 vie, si
calcolato il numero complessivo delle famiglie (1655). In un secondo
momento sono state individuate n. 22 vie secondo il livello di degrado

osservabile ad occhio nudo e la densit abitativa (891 famiglie). Sulla base


del numero dei componenti delle singole famiglie, si dedotto un numero di
famiglie con figli a carico (434), da cui si infine estrapolato un numero
ipotetico di famiglie con figli minori a carico (200). Tra queste, sono stati
distribuiti 200 questionari e ne sono tornati indietro 103. Sulla base dei dati
rilevati con questa prima raccolta, si deciso di semplificare la struttura del
questionario in alcuni suoi punti, senza alterarne i contenuti, e di partire con
una nuova distribuzione rivolta ad unaltra fetta della popolazione. Questa
seconda fase ancora in corso.
Lobiettivo del questionario non riguardava soltanto il dato statistico che
dalla sua somministrazione si potuto rilevare. Il questionario era utilizzato
per entrare in contatto con la gente, aveva lo scopo di provocare con il
vecchio sistema del porta a porta una situazione interattiva, di generare
nelle persone delle aspettative, legate ai loro bisogni pi urgenti, miranti a
contrastare il disagio diffuso nel territorio di riferimento, in specie il disagio
minorile. Un primo semplice risultato emerso che met della popolazione
monitorata, sebbene nel rapporto dal vivo ha ritirato il questionario
mostrando interesse ed entusiasmo per lidea, non lha tuttavia
riconsegnato; questo un primo dato rivelativo di aspetti critici della
situazione territoriale: dilagante diffidenza e sconcertante mancanza di
aspettative da parte delle persone verso nuove iniziative miranti alla loro
partecipazione attiva, un dato questo che motiva ulteriormente il gruppo che
le propone.
In sintesi, si pensato di monitorare la realt sociale di un territorio e quindi
i disagi che pi esplicitamente esso manifesta, attraverso il coinvolgimento
diretto dei cittadini residenti nella compilazione del questionario. I dati
raccolti hanno dato obiettivit ed attendibilit ai proponimenti e alle
sensazioni del gruppo. Nel territorio di riferimento mancano realt
associative operanti nei segmenti sociali individuati e che le uniche realt
istituzionali (circoscrizione e parrocchie) non riescono con le loro sole forze a
soddisfare tutte le esigenze dei singoli e delle famiglie residenti.
Contemporaneamente alla distribuzione del questionario e dopo una prima
osservazione delle dinamiche dei minori del quartiere, in particolare di quelli
che frequentano quotidianamente lo spiazzale antistante l ex GIL, ubicata
tra via G. Matteotti e Via E. Pestalozzi, il G.A.A.S. ha organizzato, una prima
Giornata di strada proprio in quello spiazzale, con lausilio di diverse
figure del mondo dellarte e dellartigianato che, entusiaste dellidea, vi
hanno presso parte volontariamente senza chiedere compensi. Per evitare di
condizionare la spontaneit e per osservare lintensit del desiderio di
creativit di quei ragazzi che passano gran parte del loro tempo libero per
strada, la giornata non stata pubblicizzata. Gli operatori si sono presentati
con i loro mezzi e hanno dato vita a una variegata animazione, alla quale
molti ragazzi e ragazze hanno partecipato spontaneamente, rivelando un
notevole interesse verso i laboratori artistici, ludici e culturali proposti.
Lobiettivo era quello di verificare se quei ragazzi che di solito sono
considerati come teppisti e bulli, sono in grado di valorizzare esperienze
alternative a quelle usuali. Lobiettivo stato evidentemente raggiunto. Per
cui, alla prima giornata di strada, ne sono seguita altre tre,
intenzionalmente dilazionate del tempo, per accrescere nei giovani coinvolti
e nella popolazione adulta le aspettative e la disposizione a pensare a
progetti di ampio respiro che necessitano di tempi lunghi.
L Operazione Scurpiddu prevedeva anche la realizzazione di un filmdocumentario, ispirato alla vita quotidiana dei ragazzi nel quartiere, di cui il
G.A.A.S. ha gi provveduto a stendere la sceneggiatura e realizzato le prime

prove. Lidea del film non nasce, come si potrebbe pensare, dal semplice
desiderio di denunciare una condizione di disagio, la quale fin troppo
palese a tutti, ma dal proposito di coinvolgere i ragazzi, attraverso luso di
strumenti tecnici ed artistici, in situazioni nuove, organizzate appositamente
con lo scopo di rendere pi motivanti i loro vissuti quotidiani ed esistenziali.
La realizzazione del film sar preceduta da un laboratorio teatrale che il
G.a.a.s. sta programmando con la collaborazione del Teatro dei Limoni,
lunica significativa realt culturale presente sul territorio.
Tutte le iniziative finora proposte dal G.A.A.S. mirano a valorizzare quelle
capacit e potenzialit dei ragazzi, impossibilitate ad emergere a causa delle
dinamiche del quartiere, che non di rado li vedono protagonisti di episodi
spiacevoli, in cui il mondo adulto legge magari solo latto vandalico e non il
desiderio inconscio di manifestare se stessi.
La prima verit emersa in modo inconfutabile, dallinsieme delle iniziative
promosse, che il territorio di riferimento, bench provvisto di un Centro
polivalente per anziani, di recentissima istituzione, risulta assolutamente
privo di spazi aggregativi per giovani e adulti, e che nei confronti della
realt minorile non sembra siano operanti iniziative di particolare rilevanza.
Il G.A.A.S. ha potuto constatare il bisogno e il desiderio, da parte delle
famiglie del quartiere, di uno spazio adeguato alle necessit dei minori. Ha
individuato dei beni immobili, ubicati nel territorio preso in considerazione,
in assoluto stato dabbandono, tra cui la palestra ex GIL, allinterno della
quale troverebbero logica sistemazione le attivit e i propositi del gruppo.
E nata cos lidea di proporre alle istituzioni di trasformare lex GIL in un
Centro Sociale Polivalente, in una struttura cio che possa rappresentare un
costante punto di riferimento per i giovani, le famiglie e le stesse istituzioni.
Quasi tutte le famiglie che hanno riconsegnato il questionario, concordano
nel ritenere la Giovent Italiana lo spazio ideale per i loro figli e per una pi
dignitosa vita sociale partecipata del quartiere. Ad esse si aggiungono le
oltre 600 persone che hanno avuto modo di sottoscrivere lidea del G.a.a.s.
durante le giornate di strada o presso i punti di raccolta firme distribuiti sul
territorio.
Lidea di Centro Sociale Polivalente che il G. A.A.S. propone sispira alle
diverse esperienze presenti su territorio nazionale ma anche al modello
francese, in cui il motivo centrale di polivalenza si lega a una caratteristica
capacit di adattare gli spazi disponibili allevoluzione stessa dei bisogni
delle famiglie e delle istituzioni. Un Centro Sociale Polivalente comprende
almeno una biblioteca per adulti e una per bambini, un punto informativo
per la ricerca del lavoro, un consultorio familiare, uno sportello per gli
immigrati, un servizio attivo di sostegno scolastico, e diverse attivit di
natura ludico-culturale, corsi, atelier, laboratori, attivit incentrate sulla
promozione e la manipolazione delle nuove scoperte scientifiche e culturali,
nonch uno spazio specifico di assistenza per famiglie con minori a rischio.
Esso prevede anche unimpianto a energia pulita, e farebbe da serbatoio di
risorse umane con lorganizzazione di attivit formative, ci che lo
renderebbe ancora pi innovativo, un vero e proprio esempio di economia
sociale, per altri quartieri e citt.
La Giovent Italiana, sia per la sua strategica ubicazione nel quartiere, sia
per i suoi ampi spazi interni ed esterni, si presta perfettamente alla
realizzazione di un Centro Sociale Polivalente cos inteso, alla stesura del cui
progetto il G.A.A.S. sta gi lavorando, con il proposito di farlo pervenire
quanto prima agli organi istituzionali competenti (cfr. documenti in allegato).

Il progetto richiede ovviamente, lintervento delle istituzioni relativamente


alla possibilit di restauro del bene immobile, di propriet della Regione
Puglia.
Considerate le difficolt oggettive, fondamentalmente i lunghi tempi
prevedibili perch una tale idea si concretizzi in realt, il G.a.a.s.,
costituitosi nel frattempo in associazione di volontariato nel gennaio 2008,
ha ridimensionato le sue aspirazioni, proiettato il progetto del Centro
Sociale Polivalente in un avvenire pi remoto e ha provveduto intanto ad
allestire la propria sede, ubicata nella zona prescelta, in funzione di Centro
di integrazione socio-istituzionale, ovvero C.I.S.I, per dare concretezza a
un obiettivo fondamentale: quello di riavvicinare le persone alle istituzioni e
di creare le condizioni necessarie per una pi serena convivenza e una pi
attiva partecipazione degli abitanti alla vita sociale locale e globale in tutti i
suoi aspetti.
In linea con i propri propositi, il gruppo ha intrecciato una rete di relazioni
con i diversi enti istituzionali operanti sul territorio foggiano. Il GAAS ha
contattato il Demanio Regionale, gli assessorati alle Politiche Sociali del
Comune e della Provincia, lassessorato comunale ai Lavori Pubblici,
lassessorato regionale alla Solidariet. Ha inoltre preso contatti con
Questura, comando Carabinieri, Garante provinciale dei diritti dellinfanzia,
Tribunale dei minori, scuole e parrocchie.
Nel dicembre del 2007, in occasione di unassemblea cittadina pubblica in
cui si presentava il progetto di Riqualificazione dei Quartieri
Settecenteschi, a cura dellassessorato all Urbanistica e dellufficio
Pianificazione e Governance di Foggia, Il G.a.a.s. si presentato ed
intervenuto durante il dibattito illustrando ai presenti i propri programmi e il
proprio punto di vista sulloggetto in questione. Si sono creati cos i primi
legami con gli enti suddetti, che in un secondo momento ci hanno proposto
una collaborazione nellambito del loro programma.
La collaborazione, tuttora in corso, da parte del G.a.a.s si espleta sotto
diversi aspetti. In particolare stato chiesto al GAAS di elaborare con loro
un questionario, di fornire suggerimenti circa la strategie di distribuzione, di
provvedere a sensibilizzare la gente sulla pianificazione in atto e ad animare
le zone interessate attraverso una delle nostre giornate di strada. Laspetto
particolarmente innovativo di questa collaborazione va letto nellincarico
affidato al GAAS di suggerire indicazioni circa lelemento sociale del
questionario, di curare in definitiva laspetto sociale che la pianificazione
urbanistica sembra necessariamente implicare.
In due settimane il G.a.a.s. ha distribuito circa 500 questionari per un totale
di 600 famiglie. Al momento sono stati ritirati oltre 120 questionari.
I primi risultati di tale collaborazione si possono chiaramente evincere dal
successo ottenuto con la giornata di Animazione dei Quartieri
Settecenteschi promossa dallassessorato allUrbanistica in collaborazione
con il G.a.a.s. il 24 febbraio 2008 (cfr. documenti in allegato).
Oltre ai risultati condivisi con lassessorato partner, la collaborazione ha
prodotto risultati notevoli specifici per il G.a.a.s. Ha permesso ad esempio al
G.a.a.s. di venire a contatto con un territorio, che era stato escluso dal
primo monitoraggio per motivi strategici, e di raccogliere ulteriori dati
relativi ai disagi di unaltra popolazione. Il G.a.a.s. ha potuto inoltre
confrontare la nuova esperienza con lesperienza precedente: questionari
diversi, contenuti e obiettivi diversi, persone diverse, territori sotto alcuni
aspetti diversi, ma disagi prevalentemente simili.
In definitiva, dallinsieme delle esperienze del gruppo, durante le varie fasi
di programmazione e realizzazione delle sue iniziative, nei diversi momenti

di confronto tra gli associati, in cui sono emerse le caratteristiche e le


competenze di tutti, si consolidato il proposito presupposto allinizio di
creare unimpresa cooperativa e dunque si passati alla formulazione
dettagliata dei servizi che essa eventualmente sarebbe capace di produrre e
lanciare nel mercato delleconomia sociale.

1.6

Definite, se possibile, le finalit etico/sociali del vostro progetto:

In linea con i propositi e gli scopi perseguiti dai soci durante lesperienza
associativa pregressa, si pu dire che la finalit generale del progetto
promosso dalla cooperativa nascente Scurpiddu coincide con la
solidariet, lassistenza sociale, la promozione sociale, il sostegno
psicologico e morale, e la tutela dei diritti civili delle persone, soprattutto di
quelle svantaggiate.
Le finalit etiche e sociali emergono nei particolari sia dallesperienza
pregressa dei soci, sia dalle tipologie di servizi che la cooperativa nascente
intende offrire. Il progetto, nel suo insieme, suggerisce una distinzione
formale tra una finalit etica ideale, ispirata ai principi della democrazia,
espressi anche nella costituzione italiana, e una finalit etica coincidente
con la produttivit materiale, pratica, in una parola, il lavoro. Produrre
lavoro, in fin dei conti, produrre sostegno morale e psicologico,
incoraggiamento, incitamento, incentivo non solo economico ma anche etico,
morale. Produrre e sperimentare nuove formule di economia sociale, specie
nei contesti ai limiti del soddisfacimento dei bisogni elementari, significa
produrre nuovi costumi, nuovi comportamenti, nuove abitudini pratiche e
mentali.
La nascente cooperativa Scurpiddu mira alla creazione di un contenitore
sociale, dove fare confluire le istanze e le esigenze delle istituzioni, delle
famiglie, dei gruppi e dei singoli cittadini, nellaspettativa di una loro pi
intensa interazione. I singoli componenti del gruppo in fusione esprimono
nel loro operare una nuova modalit di approccio alle persone, alle
istituzioni, alle dinamiche sociali in generale. La mediazione tra le istituzioni
e le persone rappresenta listanza sociale fondamentale implicita nelle
motivazioni stesse dei soci, e diventa lobiettivo principale intorno a cui si
forma unetica di gruppo nuova, sperimentale, che considera il bisogno di
comunicazione come condizione di possibili forme di dialogo e di intervento
sociale.
La persona, in qualunque condizione si trovi, considerata come fine.
Referente principale delle campagne di promozione dei servizi proposti, la
persona, nel suo contesto antropologico, nella sua condizione economica e
sociale, concepita come il centro che fornisce senso e realt alle iniziative
delle istituzioni, che spesso registrano difficolt rilevanti per raggiungere le
persone, perdendo di credibilit in rapporto alle loro aspettative. I nostri
servizi mirano, attraverso una metodologia di mediazione elaborata
appositamente per il territorio di riferimento, a incentivare la
comunicazione, il dialogo, la partecipazione attiva dei cittadini alle
problematiche sociali e alle iniziative istituzionali. La valorizzazione della
persona, nella sua umanit, va di pari passo con la valorizzazione delle
istituzioni, nei loro tentativi di raggiungerla. Cercare di mediare il rapporto
tra le persone e le istituzioni significa tentare di introdurre nel tessuto
sociale di riferimento una nuova mentalit, un nuovo costume, un nuova
coscienza partecipativa, un nuovo senso di appartenenza.
Altro elemento costitutivo delle finalit etiche del progetto lattenzione nei
confronti dei giovani, ai quali sono rivolti servizi di formazione, educazione,
ricreazione, di sostegno psicologico e morale. I giovani sono lo specchio

degli adulti, le loro problematiche riflettono le problematiche degli adulti.


Letica di salvaguardare il processo di crescita dei giovani, il proposito di
promuovere iniziative verso i giovani agisce, come per contaminazione, da
vettore di commozioni psico-sociali (ched?) verso gli adulti. Anche la
decisione di denominare la cooperativa Scurpiddu indicativo di un solido
proposito etico. Il pifferaio orfano della favola di Capuana rappresenta,
infatti, il simbolo di un riferimento etico universale, quello costituito dal
rapporto tra genitori e figli.
Il progetto rivela, in definitiva, aspetti etici e sociali innovativi, in quanto
favorisce e promuove mentalit e costumi diversi e nuovi per il territorio di
riferimento.

1.7

Dati ed informazioni del/i proponente/i liniziativa


PROPONENTE
1) Cognome e nome Grillo Benvenuto , titolo di studio Maturit
Scientifica con le seguenti esperienze formative pregresse attinenti:
-diversi corsi di formazione nellambito delle strategie di intervento
educativo sui minori a rischio e sulla mediazione familiare durante le
esperienze lavorative
-collaborazione e progettazione nellambito del Servizio Civile
Nazionale per lAssociazione Vittime Civili di Guerra
-collaborazione nella programmazione di eventi sportivi per
lAssociazione ACSI di Foggia
-addetto al sostegno psicologico e allenatore per il settore giovanile
della Societ Arpifoggia (calcio) 2005/2006
-Presidente e giocatore di una squadra di calcio amatoriale

nonch le seguenti esperienze lavorative pregresse:


-Educatore con contratto di collaborazione coordinata e continuativa
presso la comunit Ex Enaoli, struttura residenziale per minori a
rischio del Comune di Foggia dal 1996 al 2005. Nello specifico addetto
ai rapporti con Istituzioni e famiglie dei minori in affido
-operatore addetto al doposcuola presso il Centro Sociale San
Gaspare, per la prevenzione delle devianze minorili, convenzionato
con il Comune di Foggia dal 1994 al 1995
-esperienze di addetto segreteria presso studio legale nel 1991
-diverse esperienze di assistenza e sostegno anziani disabili
-esperienza pregressa di socio amministratore di due cooperative
sociali

SOCI
2) Cognome e nome Fiscarelli Antonio titolo di studio Laurea in
filosofia con indirizzo socio-antropologico
con le seguenti esperienze formative pregresse attinenti
nonch le seguenti esperienze lavorative pregresse:
3) Cognome e nome
la Cecilia Anna , titolo di studio
Laurea I
Livello in Scienze della Formazione Continua con le seguenti esperienze
formative pregresse attinenti: Corso Europeo in Operatore Assistenza
allinfanzia durata 90 ore
-Corso di tecniche della Comunicazione presso Istituto Superiore di
Ricerche Grafologiche e Tecniche di Comunicazione Angelo Nazzaro,
durata 45 ore

-Tirocinio Universitario presso il Centro di Medicina sociale durata 125


ore
-Stage di formazione su Globalizzazione, mutamento antropologico e
disagio diffuso presso lUniversit degli studi di Urbino, Facolt di
Sociologia, durata 200 ore
-Attestato di qualifica professionale in Assistente di Atelier creativo
per bambini durata 800 ore presso Assori
-Corso di formazione in Mediazione familiare sistemica presso
lIstituto di Medicina e Psicologia sistemica di Napoli, durata 320 ore
-Patente Europea presso il Centro Studi Levante
-Master I livello in Nuovi Media e formazione presso lUniversit di
Lecce-Foggia
-Insegnante di sostegno in formazione presso Assori
-Tirocinio presso la Biblioteca interfacolt dellUniversit degli studi di
Foggia, durata 300 ore ,servizio di reference e ricerche bibliografiche
-Tirocinio presso la ASL di Ortanova durata 60 ore in qualit di
mediatrice

nonch le seguenti esperienze lavorative pregresse:


-lavoro volontario presso il Centro Interculturale Baobab come
insegnante di lingua italiana a stranieri
- lavoro volontario presso lAssociazione Genoveffa de Troia come
insegnante di doposcuola
- Assistenza privata anziani
- insegnante di sostegno presso Assori
- baby sitter

3) Cognome e nome Sorino Giovanna titolo di studio Diploma di


Ragioneria e Perito commerciale
con le seguenti esperienze formative pregresse attinenti
nonch le seguenti esperienze lavorative pregresse:

4) Cognome e nome Dedda Antonia titolo di studio Laurea triennale


in Scienze della Formazione Continua , laureanda in Progettista e
Dirigente dei
Servizi Educativi e Formativi
con le seguenti esperienze formative pregresse attinenti:
In corso
IMePS Istituto di Medicina e Psicologia Sistemica Napoli
Mediatore familiare (in corso)

Laurea Specialistica c/o Facolt di Lettere e Filosofia di Foggia


Laurea Magistrale in Progettista e Dirigente dei Servizi
educativi e formativi (in corso)

2006
Universit di Lettere e Filosofia di Foggia
Laurea di primo livello in Scienze della Formazione Continua con

indirizzo Operatore socio- culturale

2006
IMePS Istituto di Medicina e Psicologia Sistemica
Seminari di studio in Lintelligenza del cuore. Un alfabeto per
le emozioni, Lintervista generazionale: gli scenari di origine e
il patto di coppia,
Creativit ed improvvisazione in
psicoterapia, Convocazione diretta dei familiari significativi
durante la Psicoterapia individuale di un adulto
Attestati di partecipazione per un totale di trentasei ore
2005
Azienda Ospedaliero - Universitaria OO.RR.di Foggia
Tirocinio sul Metodo alla Salute, 125 ore
2004/2005
Universit degli Studi di Urbino Facolt di Sociologia
Stage in Globalizzazione, Mutamento Antropologico e
Disagio Diffuso. Nuove prospettive di teoria-prassi per un
totale di 200 ore (50 ore di teoria e 150 di prassi-metodo)
2004
Fondazione Adolescere Ente accreditato per la formazione del
personale della scuola
Corso di formazione in Tecniche per la conduzione di un
gruppo", 30 ore
2004
Istituto Superiore di Ricerche Grafologiche e Tecniche di
Comunicazione Angelo Nazzaro
Tecniche di comunicazione
Attestato di partecipazione per un totale di quarantacinque
ore

nonch le seguenti esperienze lavorative pregresse:


Febbraio/maggio 2007
X Circolo Didattico Vittorino da Feltre via V. Alfieri, 19 - 71100
Foggia
Scuola elementare
Tutoraggio
Assistenza e animazione ai figli minori dei genitori partecipanti ad
un Progetto per la dispersione scolastica

Gennaio/giugno 2004
Paids Via G. Bruno, 3 71036 Lucera (Fg)
Cooperativa sociale a.r.l. Onlus
Mentore
Affiancamento di bambini con difficolt nellapprendimento,
durante le ore scolastiche ed extrascolastiche, intermediazione tra
scuola e famiglia

Dicembre 1996/Agosto 2000

Fontana srl, Via Trinitapoli,4 71100 Foggia


Commercializzazione di gas tecnici, medicali e relativi materiali ed
apparecchiature di utilizzo
Segretaria
Lavoro di segreteria e vendita

3) Cognome e nome Sorino Giovanna titolo di studio Diploma di


Ragioneria e Perito commerciale
con le seguenti esperienze formative pregresse attinenti:
- Corso per Operatore socio-sanitario (1000), Smile Puglia, P.O.R 20002006, tirocinio formativo (450 ore) presso I.I.R.C.C.S.S. Casa Sollievo della
Sofferenza, S.G. Rotondo
- Corso per Operatore di assistenza allInfanzia (90 ore), P.O.N. 2004
- Corso Problematiche infantili analizzate con la scrittura, corso Capire il
bambino attraverso il colore, scuola di Grafologia Moretti, Foggia, 1999
- Sostegno scolastico, volontariato, presso Istituto Figliolie, Foggia, 2006, e
presso Associazione Genoveffa de Troia, Foggia, 2002-2003
- Corso per Operatore per la sanificazione e igiene ambientale, En.A.I.P. di
Foggia, 1999
- Corso con borsa di studio Training on the job, manutenzione urbana e
gestione dei beni turistici e culturali, 800 ore di cui 688 di esercitazioni
pratiche, En.A.I.P. di Foggia, 2000
- Conoscenza lingue : inglese (medio)
nonch le seguenti esperienze lavorative pregresse:
- Sostegno scolastico, contratto di lavoro a progetto, Ente Casa delle Figlie
della Carit canossiane, Foggia, 2006-2008
- Assistenza anziani, coop. Serena, Foggia, 1996-1997;
- Assistenza anziani, presso privati, Foggia 2000-2003;

Cognome e nome Papa Giuseppe titolo di studio Laurea in Psicologia


Clinica
con le seguenti esperienze formative pregresse attinenti
partecipazione convegni su tematiche psicologiche,
corso di formazione sulle competenze relazionali
scuola di Informatica Know K., patente europea
nonch le seguenti esperienze lavorative pregresse:
Tirocinio presso, S.P.D.C., Foggia
Tirocinio presso Ser. T., Foggia
Servizio civile presso Centro 2 you, Foggia

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2 IDEA PROGETTO: OBIETTIVI E CONTENUTI


2.1

Descrivete il vostro prodotto/servizio:

Bisogna dire, in prima analisi, che il servizio proposto dalla Cooperativa


Scurpiddu vuole presentarsi come il prototipo di una futura struttura
operativa polifunzionale che troverebbe la sua piena espressione nella forma
di un Centro Sociale Polivalente da realizzarsi in un immobile unico,
analogo a quello individuato dal monitoraggio realizzato dal G.a.a.s. sul
territorio di riferimento. Al suo nascere il servizio risente dei limiti
rappresentati da tale presupposto; per cui si espleter entro i confini
oggettivi prevedibili nella ricerca della sede ad esso pi attinente.
Il servizio in realt costituito da un insieme articolato di servizi che
costituiranno loperativit del Centro di integrazione socio-istituzionale
(ovvero C.I.S.I.), una formula creata appositamente per fornire al progetto
dimpresa sociale qui proposto limpronta delle idee innovative che vuole
introdurre nel mercato delleconomia sociale, nellaspettativa di trovare un
collegamento con gli obiettivi enunciati nel Documento Strategico della
Regione Puglia 2007-2013, in specie i punti relativi alle politiche di
inclusione sociale, (Asse III dei Programmi operativi FESR e FSE 20072013), ai principi della nuova governance (Asse IX del Programma
operativo FESR 2007-2013) e alle priorit del capitale umano (Asse IV del
Programma operativo FSE 2007-2013). Dai suddetti punti si evincono
chiaramente gli orientamenti delleconomia sociale pugliese dei prossimi
anni, incentrati prevalentemente sulla coesione sociale, la partecipazione,
lintegrazione, linformazione, la comunicazione, la formazione, la
produzione di lavoro sociale, fino alla generazione di nuove figure
professionali e di interventi strategici che favoriscono linserimento dei
giovani e dei soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro.
I servizi della cooperativa Scurpiddu si possono raggruppare secondo tre
segmenti operativi: segmento a) Ascolto, Sostegno, Assistenza; segmento b)
Informazione, Comunicazione, Monitoraggio, Programmazione; segmento c)
Formazione, Animazione, Partecipazione, Inclusione Sociale.

Segmento a) ASCOLTO, SOSTEGNO, ASSISTENZA


Questo segmento prevede oltre alla costituzione di un Centro dascolto
permanente per le famiglie e per i singoli, comprensivo di un servizio per gli
stranieri, anche lattivazione di un servizio di Sostegno scolastico e uno
per minori a rischio.
Il centro dascolto a disposizione di chiunque avverta problemi, di
qualunque tipo, e risenta il bisogno di un sostegno, morale, psicologico e
sociale. Gli operatori cercano di convogliare le problematiche e le
motivazioni delle persone verso le istituzioni competenti, fornendo loro
suggerimenti e incoraggiamento sotto tutti gli aspetti, garantendo la
continuit del legame e della mediazione con loro e le istituzioni attraverso
strategie elaborate in rapporto al problema rilevato. Unattenzione
particolare rivolta ai minori a rischio e agli stranieri, per cui il centro
dascolto istaura e mantiene legami con il Garante provinciale dei diritti

11

dellinfanzia e ladolescenza, il tribunale dei minori e lHelp Center, lo


sportello per gli stranieri attivo alla stazione ferroviaria.
La sua sede potrebbe essere costituita da uno spazio interno ai locali della
II Circoscrizione, ovvero dai locali della sede legale della cooperativa, o da
altri locali da rinvenire.
Il centro dascolto effettua anche un servizio itinerante di rilevamento dei
disagi delle persone, inviando saltuariamente operatori sul territorio di
riferimento, con lo scopo di venire incontro anche agli inconvenienti e agli
ostacoli che si registrano nei collegamenti tra le persone e le istituzioni
competenti. risaputo che la diffidenza, la paura, lo scoraggiamento
producono una percezione sfavorevole dellassistente sociale, in casi estremi
visto pi come un nemico che come un amico. Il centro dascolto nelle sue
diverse funzioni vuole essere da ausilio anche a questa figura professionale,
che considera di fondamentale importanza nellambito delle funzioni dei
Servizi Sociali territoriali.
Al centro dascolto si affianca un servizio di Sostegno scolastico, rivolto
non esclusivamente ai ragazzi in difficolt con le materie scolastiche, ma
anche ai genitori che, per motivi di qualunque natura, trovano ostacoli nel
seguire i propri figli nel percorso scolastico. Il sostegno scolastico non
implica necessariamente lerogazione del classico servizio di doposcuolache comunque non esclude -, ma un affiancamento e un accompagnamento
del giovane e delladulto, nel riconoscimento dei disagi avvertiti nel loro
rapporto con la scuola e nel sostegno alla ricerca delle soluzioni pi efficaci.
Lidea del sostegno scolastico nasce dalla consapevolezza che in certi casi
le difficolt del percorso scolastico sono condizionate non solo dalle abilit
effettive del figlio o dei figli, ma anche dalla inesperienza e comunque da
fattori riguardanti lo stato psicologico, il livello di istruzione e la condizione
sociale dei genitori e dellintero nucleo familiare. Si registrano con una
frequenza sempre pi elevata casi di genitori che hanno perso contatto con i
progressi della scuola e credono di non essere in grado di aiutare i propri
figli, di genitori che mandano i figli al doposcuola sin dal primo giorno di
scuola. Questo fenomeno chiaramente connesso al fenomeno sempre pi
diffuso dell illetteratismo, la tendenza di certe fasce della popolazione dai
sedici in su che, anche se hanno passato la scuola dellobbligo, vanno
gradualmente perdendo le capacit linguistiche, nel parlato e nello scritto, e
avvertono seri impedimenti nella comunicazione dei propri vissuti
intellettuali.
Il sostegno scolastico del C.I.S.I. agisce in questo ambito attraverso
strategie di empowerment miranti a valorizzare e potenziare le risorse vive,
gli aspetti positivi, riconoscibili tanto nei genitori quanto nei figli, fornendo
ai genitori in difficolt consigli e suggerimenti su come rapportarsi
alluniverso variegato della scuola.
Il sostegno scolastico si esplica formalmente attraverso due tappe:
a) Dopo il riconoscimento e lanalisi del caso, si valuta e si realizza la
possibilit di accompagnare i genitori disponibili in un percorso di
aggiornamento e di incoraggiamento, a restare quanto pi possibile
presenti durante il processo di crescita dei figli nella scuola. Si
forniscono chiarimenti sui rapporti con gli insegnanti, sui programmi
scolastici, ed eventualmente si offre, a chi ne risenta il bisogno, la
possibilit di sottoporsi a vere e proprie lezioni di nozioni base di
grammatica, matematica e altro. I suggerimenti vertono anche su
come intervenire da soli su casi di figli con problemi particolari di
espressione orale e il servizio, nel suo insieme, promuove e incentiva
la cultura della lettura, la riproposizione della lettura con i figli.

12

b) Se la fase a non produce risultati positivi, si interviene proponendo


un sostegno scolastico attivo. Si considera prima la possibilit di
inviare operatori nelle case stesse delle persone, e l dove non
possibile e se i figli pur usufruendo del doposcuola della scuola che
frequentano non riescono a progredire, si propone di mandare i figli
presso i locali del C.I.S.I. o presso le case degli operatori o presso altri
enti che effettuano servizio di doposcuola e con cui si sono stipulati
accordi e protocolli dintesa
Anche per quel che concerne il servizio rivolto ai minori a rischio vale il
principio dellassistenza e del sostegno a domicilio. Si esamina il caso e si
propongono
ai
genitori
soluzioni
alternative
a
quella
classica
dellaffidamento a strutture educative. Si prova a incentivare il
coinvolgimento del minore a rischio nelle iniziative formativo-creative e nelle
giornate di azione e animazione sociale programmate e realizzate con
lausilio del G.a.a.s.
Segmento b) INFORMAZIONE, COMUNICAZIONE, MONITORAGGIO
Linformazione e la comunicazione risultano aspetti importanti della vita
sociale delle persone. Non a caso la Regione Puglia finanzia, nellambito del
volontariato, progetti di campagne informative e di nuove tecniche di
comunicazione riguardanti loperativit del mondo associazionistico
pugliese. Evidentemente esistono diversi livelli di informazione e
comunicazione. Da una parte il livello tecnico-informatico (internet,
massmedia), dallaltra il livello del contatto umano, che si espleta nella
forma della comunicazione telefonica e nella forma nel dialogo
interpersonale dal vivo. Qualunque sia il livello di comunicazione,
importante stimare limpatto nei confronti delle persone, le cui differenze
emergono anche l dove sembra che non ve ne siano, dove pare che un
disagio collettivo soffochi tutti e tutto, omologando le singole coscienze
entro codici comunicativi uguali per tutti. Spesso informazioni importanti
non arrivano alle persone che magari avrebbero pi bisogno di conoscerle e i
pochi punti informativi della citt non sono alla portata di tutti.
Il C.I.S.I., dunque, intende programmare e promuovere nuove forme di
informazione e comunicazione su tutti i livelli, facendo leva su contenuti
preferenziali, quelli impliciti nelle finalit stesse della compagine operativa e
del progetto nel suo insieme.
Il C.I.S.I., provveder ad allestire presso la propria sede legale o presso
unaltra sede un unico punto informativo dove si smisteranno sottoforma
cartacea informazioni su diverse aree tematiche: ricerca lavoro, ricerca della
casa, diritti, sociale, volontariato, ecc. Si prevede la creazione di un
notiziario e di un monitor programmato per far scorrere le pagine della
Gazzetta Ufficiale e del Bollettino Ufficiale della Regione.
Il servizio di informazione, soprattutto quello concernente larea dei diritti e
del sociale, vuole servire anche da mezzo di integrazione delle persone, in
termini di aggiornamento e di incoraggiamento nella ricerca di informazioni
utili alla vita comunitaria del proprio territorio. Ci avverr sempre
attraverso strategie di comunicazione che prediligono il contatto umano.
Dove non arriva il volantino, la locandina, il comunicato telematico, l
agiscono gli operatori del C.I.S.I., che trasmettono linformazione di persona,
creando con le persone una situazione dialogica motivante, finalizzata a
incoraggiare le loro potenziali esigenze di comunicazione e informazione.
Il C.I.S.I. proporr tra i suoi servizi, studi, rilievi e monitoraggi di settore per
enti pubblici e privati. Tali servizi saranno contraddistinti dalla medesima
impronta di valorizzazione del contatto umano.

13

Segmento c) FORMAZIONE, ANIMAZIONE, PARTECIPAZIONE, INCLUSIONE SOCIALE


Questo segmento si caratterizza per la versatilit dei contenuti e lampia
dimensione programmatica che gli obiettivi consentono di abbracciare. Il
G.a.a.s. ha un ruolo fondamentale in questo segmento operativo. Esso
concepito come nucleo associativo, serbatoio di volont propositive e
programmatiche. I suoi progetti mirano a tradurre la formazione,
lanimazione e la partecipazione attiva in termini di integrazione e inclusione
sociale. Essendo unassociazione di volontariato si sensi della legge 266/91,
il G.a.a.s. pu usufruire dei fondi speciali della Regione, nonch usufruire di
qualunque forma di contributo proveniente da terzi, tenendo conto della
presenza su territorio provinciale del Ce.Se.Vo.Ca., Centro servizi di
volontariato di Capitana, a cui il G.a.a.s. ha richiesto ladesione. La carta da
giocarsi in questo segmento la capacit del G.a.a.s di elaborare, in rete e
in collaborazione con altre realt associative, progetti in rapporto alle
diverse situazioni sociali monitorate: educazione alla legalit e ai diritti
civili, formazione culturale, convegni, dibattiti, attivit ricreative e
quantaltro rivolte a giovani e adulti.
Tali proponimenti non devono essere considerati come atti di cultura
puramente formali. Essi devono generarsi e germogliare in seno alla
comunit stessa. Nessuna delle attivit diventa dunque proponibile se non
dopo lo studio accurato e il riconoscimento della realt dei bisogni del
bacino dutenza. Durante lesperienza pregressa, il G.a.a.s. ha potuto
verificare che i bisogni culturali e formativi di zone caratterizzate da forti
disagi sociali ed economici, non si avvertono se non sotto la pressione di
iniziative proposte da soggetti autonomi e volont disinteressate. Le attivit
di monitoraggio e di animazione quartierale, per esempio, oltre a
contrastare lo scoraggiamento diffuso e a infondere nuove aspettative nelle
persone coinvolte, rappresentano una fonte primaria di riconoscimento di
potenziali risorse umane a cui rivolgere progetti di diversa natura.
Al momento in corso la programmazione di un percorso formativo con i
ragazzi coinvolti durante le diverse giornate di strada realizzate dal G.a.a.s.
nellarco di circa un anno. Il progetto sar realizzato in collaborazione con il
Teatro dei Limoni (una delle poche realt positive scoperte durante il
monitoraggio nel territorio di riferimento) che ha gi mostrato la sua volont
di partecipazione presentandosi con i suoi attori alla IV Giornata di Strada,
organizzata dal G.a.a.s. nellambito del progetto di Riqualificazione dei
quartieri settecenteschi promosso dallAssessorato allUrbanistica del
Comune di Foggia. Il suddetto percorso formativo in fase di programmazione
con il Teatro dei Limoni prevede un laboratorio teatrale indirizzato a un certo
numero di minori e finalizzato alla produzione di un film concernente la vita
dei ragazzi del quartiere.Per la sua promozione e il suo finanziamento, la
cooperativa Scurpiddu prover a pianificare e realizzare, con lausilio del
G.a.a.s., una raccolta fondi, sfruttando tutte le tecniche di Found raising
possibili.
In generale, questo segmento intende produrre un contenitore di
progettualit alternative e associative, di partecipazione e partenariato,
orientate verso le persone a cui generalmente le tante proposte formative,
educative e sociali, non arrivano a causa dei gi menzionati limiti insiti nella
struttura stessa delle dinamiche comunicative e informative dominanti.
In definitiva, la nascente societ cooperativa Scurpiddu, generata dal
movimento volontario associazionistico G.A.A.S., si pone come finalit
primaria quella di riavvicinare le istituzioni, individuate come target della
societ cooperativa stessa, ai cittadini del territorio foggiano che
rappresenteranno la sua utenza principale. Tale proposito di ricucitura del

14

rapporto di reciproca collaborazione, ovvero di riavvicinamento delle parti,


renderebbe pi efficace ogni intervento funzionale al contrasto dei disagi
sociali. Gli obiettivi principali coincidono con il consolidamento della
compagine e dei servizi offerti nel territorio. Il G.a.a.s., sar il partner
preferenziale della cooperativa, fino a quando non subentreranno le
prerogative necessarie perch possa divenirvi parte integrante come
persona giuridica associata.

2.2

Descrivete lambito operativo di riferimento e il bacino dutenza dellidea


progetto

Tipologia di utenza/clientela e dimensionamento geografico (mercato


comunale, provinciale, regionale):

a) I target individuati nel segmento utenza/clientela sono:


- la cittadinanza
- istituzioni (comunali, provinciali, regionali, comunitarie)
- enti pubblici e privati
b) Considerata lindagine di mercato elaborata dal G.a.a.s., larea geografica
di
riferimento prescelta coincide inizialmente con quella comunale. Ma
evidente che la compagine sociale mira ad allargare gradualmente il raggio
geografico delle proprie azioni e progettualit.
Si precisa che nelle proprie esperienze il G.a.a.s. ha gi gestito un numero
consistente di casi di disagio tra i tanti rilevati e che attualmente in corso,
come gi menzionato, una collaborazione programmatica con lassessorato
allUrbanistica del Comune di Foggia nellambito del progetto di
Riqualificazione dei Quartieri Settecenteschi.

2.3

Quali bisogni soddisfa il vostro prodotto/servizio?

I bisogni che i nostri servizi soddisfano si possono distinguere in base ai


target dellutenza:
- nei confronti delle persone il sevizio soddisfa la vasta gamma dei
bisogni psicologici, morali e sociali: assistenza, sostegno, informazione,
formazione, orientamento, inclusione, partecipazione, stima in se stessi,
fiducia, animazione.
- nei confronti di istituzioni ed enti si va a soddisfare bisogni quali: a)
divulgazione di informazioni sulla programmazione istituzionale, per es.,
nuove disposizioni legislative in materia di politiche sociali, diritti civili,
fondi speciali, ecc. b) interazione con la cittadinanza; c) rilevamento dati
mediante azioni dirette di monitoraggio d) elaborazione di nuove forme di
comunicazione con le persone.

2.4

Quanti e quali sono i tuoi concorrenti?

Sulla base dei dati rilevati, sul territorio di riferimento non ci sono realt
sociali attualmente capaci di concorrere agli obiettivi di mercato individuati,
soprattutto alla luce di una ormai consolidata presenza del G.a.a.s. e di una
sua indiscutibile capacit di interagire con persone fisiche e/o giuridiche.

15

Le uniche due realt sociali presenti sul territorio sono rappresentate dal
Centro polivalente per gli Anziani N. Palmisano e dal Teatro dei Limoni,
che tuttavia non si considerano veri e propri concorrenti, ma potenziali
partner dei progetti previsti dalla cooperativa.

2.5

Per quale motivo i vostri potenziali utenti/clienti dovrebbero preferire il


vostro
prodotto/servizio
a
quello
di
altre
imprese
e/o
soggetti/organizzazioni di pubblica utilit che erogano prodotti/servizi
analoghi?

I potenziali utenti/clienti preferiscono il nostro servizio per attitudini,


competenze e passione dei soci, mancanza di concorrenza, obiettivit della
capacit di interazione in merito alla novit della strategia, basata sul
recupero del contatto umano diretto, possibilit di consistenti risparmi sui
costi di gestione da parte delle istituzioni locali rispetto allaffidamento a
terzi di servizi socio-assistenziali (i servizi che la cooperativa attuer si
esplicheranno prevalentemente al domicilio delle persone; ci non pu fare
altro che portare ad un risparmio sui costi di gestione di immobili quali,
istituti, comunit, case famiglia, ecc., costi spesso sostenuti dalle
istituzioni).

2.6

Quali iniziative promozionali pensi di attuare per la vendita del tuo


prodotto/servizio

Trattandosi non di un unico ma di diversi servizi, offerti a una tipologia


variegata di utenti/clienti, la promozione non pu che esplicarsi mediante
diverse strategie.
- Creazione di una o pi brochure dove vengono dettagliatamente
descritti i servizi offerti, i progetti in corso di attuazione, la storia del gruppo
e in particolare il rapporto di coordinazione tra cooperativa Scurpiddu e
associazione G.a.a.s.
- Creazione di un giornalino di divulgazione informativa sul quartiere
eventualmente coperto dagli spazi pubblicitari offerti a terzi.
- Fund raising periodico da programmarsi secondo la tipologia del/i
progetto/i per cui si chiede un contributo e delle differenti categorie di
persone ed enti a cui si richiede.
- In particolare si provveder a programmare iniziative di coinvolgimento
di altri enti quali Confcommercio e Confartigianato, tenendo conto dei
contatti e delle relazioni gi avviate con commercianti e artigiani del
territorio di riferimento.
Tra i diversi progetti per cui si attiveranno strategie di Fund raising, ve ne
uno in corso di programmazione, denominato Solidariet e lavoro, rivolto
a giovani che hanno abbandonato la scuola, che abbiano superato la soglia
det dinserimento nel mercato del lavoro, disoccupati con o senza titoli e
formazione, cetegorie deboli. Tale progetto prevede la costituzione di un
fondo sociale, mediante richiesta di contributi liberi e di versamento del
5x1000 a categorie specifiche, da investire nella produzione di formazionelavoro in due segmenti: a) sociale-culturale; b) artigianale-commerciale. Il
progetto
potrebbe
essere
proposto
nellambito
del
progetto
di
Riqualificazione dei Quartieri Settecenteschi promosso dallassessorato
allUrbanistica e lufficio di Pianificazione e Governance, come taglio sociale
della riqualificazione urbanistica. Anche in questo caso si far leva sulla
valorizzazione della persona, del contatto umano e degli elementi innovativi
della proposta. Per cui si tenter di costituire una sorta di comitato

16

quartierale, entro il quale discutere le linee principali, le modalit di


promozione e di attuazione del progetto.

2.7

Descrivete il soggetto proponente in termini di:


Esperienze e competenze presenti al suo interno:

Quanto alle esperienze ed alle competenze del proponente e dei suoi soci si
rimanda al punto 1.7.

Funzioni ricoperte dai componenti della compagine:

17

Funzioni, ruoli e mansioni dei soci, stabiliti sulla base delle dinamiche
evolutive e dei trascorsi del gruppo, si presentano assolutamente congruenti
rispetto allidea dimpresa qui proposta, ed eventualmente interscambiabili
nelle future fasi di riprogrammazione continua della cooperativa in merito al
suo scopo sociale.

Nominativo
Grillo
Benvenuto

Fiscarelli
Antonio

la Cecilia Anna

Dedda Antonia

Sorino
Giovanna

Papa Giuseppe

Competenze

Mansione

Capacit
relazionali
verso
soggetti
a
rischio
e
istituzioni,competenze acquisite
nellassistenza
ad
anziani
invalidi,
competenze
in
progettazione,
formazione
e
tutoraggio
nellambito
del
servizio
civile
nazionale,
competenze dirette in materia di
amministrazione di cooperative
e nellambito delle associazioni
sportive.
Capacit
relazionali
verso
soggetti a rischio e istituzioni,
competenze
acquisite
nellinsegnamento,
nella
cooperazione.
Capacit relazionali in ambito
socio-culturale,
competenze
nella
mediazione
familiare
sistemica,
nella
formazione,
competenze informatiche, nelle
tecniche della comunicazione,
nuovi
media
e
formazione,
competenze linguistiche.
Competenze
in
scienze
delleducazione, orientamento,
documentazione,
consulenza,
certificazione
dei
servizi
formativi, integrazione disabili,
prevenzione del disagio, della
marginalit
e
dellhandicap,
tecniche della conduzione di un
gruppo,
comunicazione,
competenze informatiche e in
ragioneria.
Capacit relazionali, competenze
socio sanitarie, in problematiche
e assistenza dellinfanzia e degli
anziani, in laboratori creativi per
bambini,
in
sanificazione
e
igiene ambientale.
Formazione
in
capacit
relazionali,
competenze
in
psicologia clinica e formazione,
competenze
informatiche
e
linguistiche

Educatore, coordinatore
nella programmazione ed
esecuzione dei progetti,
mediatore
sociale
e
istituzionale,
operatore
locale di progetto (OLP),
gestione risorse umane

Formatore,
operatore
socio-culturale,
educatore
mediale,
tecnico
della
comunicazione,
atelierista creativo per
bambini,
addetta
segreteria.
Formatore,
operatore
socio-culturale,
progettista e dirigente
dei servizi educativi e
formativi, animatore di
bambini.

operatore
sociosanitario, insegnante di
doposcuola,
animatore
per bambini.
Psicologo,
psicologico
affetti
da
patologiche,
materia di
psicologia.

sostegno
per utenti
dipendenze
formatore in
elementi di

18

2.8

Indicate quali sono le voci pi importanti di costo/investimento necessari


allavvio e realizzazione della vostra iniziativa ed eventualmente
lammontare approssimativo delle stesse (impianti, attrezzature,
costituzione, lancio commerciale, ecc.):

Voce di costo

Ammontare

Atto notarile per la costituzione


Iscrizione ai registri per le imprese
Acquisto e vidimazione libri sociali
Contratto di ubicazione
Spese di allacci telefonici e informatici
(attrezzature informatiche-Internet)
Promozione pubblicitaria dellimpresa

.
.
.
.
.
.
.
.
.

Fonti di copertura dellinvestimento da realizzare:


Finanziamento titolare e/o soci . 3.000,00

______________
Contributi progetto

. 8.164,00

______________
Finanziamenti ordinari

. ___________________

% ______________

Finanziamenti agevolati

. ___________________

% ______________

Valore complessivo dellinvestimento previsto:

. 11.164,00

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