Anno 1 - numero 1
Un consorzio
e tante sfide
Veneto pi sicuro:
c tanto da fare
Pedemontana
i cantieri avanzano
Il contratto
del Piave
Lidrovora
di Portesine
ACQUA DI VALORE
COLOPHON
In copertina
disegno tratto da Dissegno generale
di tutta la Brentella di Angelo Prati, 1776
Il dissegno, commissionato dallUfficio alle Acque
del Comune di Treviso al pubblico perito Angelo
Prati, raccoglie un insieme di 57 mappe del territorio
in-teressato al corso del canale Brentella delle sue
diramazioni.
Come scrive esattamente il Serena ( ), il rilievo
doveva servire a rappresentare le 57 ville della
Trevigiana alle quali il canale doveva dar acqua e che
nelle condizioni pietose in cui si trovava non riusciva
a dare.Lopera fu realizzata in-teramente dal Prati
nel 1763. Alcuni aggiornamenti furono compilati dal
figlio dellautore, Antonio. Nel 1823 furono unite
due carte sciolte ad opera del Pubblico Perito Andrea
Zambon.
Il registro, rilegato in pelle con borchie ed angoli in
ottone ed incisioni in oro, custodito dal Consorzio
di bonifica Piave, e rappresenta lopera
pi importante dellarchivio.
EDITORIALE
IL PIAVE
SI RACCONTA
I report degli ultimi mesi raccontano di un territorio messo a
dura prova da unondata eccezionale di maltempo. In sofferenza
il sistema urbano, limpresa, ma soprattutto lagricoltura: come
nel novembre di quattro anni fa, la nostra gente stata chiamata
ad un nuovo sforzo per fronteggiare lemergenza.
Una circostanza che ha visto impegnato in prima linea anche
il personale del Consorzio, ventiquattrore su ventiquattro, nei
punti chiave della provincia. E proprio dalle colonne del Giornalino, che torna nelle nostre case e uffici con una veste grafica
e contenuti rinnovati, vi raccontiamo il nostro impegno nellar-
ACQUA DI VALORE
EDITORIALE
di chi utilizza lacqua in grandi quantit per irrigare i campi o approvvigionare gli allevamenti. Perch il Consorzio non si occupa
solo di irrigazione.
Bonifica significa infatti gestione e manutenzione delle reti
idrauliche minori ma anche opere di difesa idraulica contro allagamenti ed alluvioni.
Il nostro territorio ha conosciuto nei decenni scorsi una cementificazione selvaggia. Poco o nulla si fatto per affiancare lo sviluppo urbanistico dei centri a corrette politiche di salvaguardia
idraulica degli stessi.
A volte basta un semplice acquazzone per far finire sottacqua i
nostri paesi. Altre volte i danni sono stati maggiori come lalluvione del novembre di quattro anni fa, o quella dei mesi scorsi.
Crescita e sviluppo del territorio significa anche ripensare le politiche abitative e costruttive ed i consorzi sono uno degli attori
di questa rinascita. Acqua di valore vuole essere uno strumento per raccontare questa rinascita i cui protagonisti sono tutti:
amministratori, tecnici, associazioni e cittadini. Ecco perch
importante ridurre le distanze tra i vari soggetti.
La legge che ha riformato i consorzi prevede una massiccia
partecipazione dei sindaci alle attivit consortili. LAssemblea
composta dai consorziati eletti ma anche da tre primi cittadini
(uno dei quali presente in consiglio di amministrazione). Anche
questo stato fondamentale per instaurare un nuovo rapporto
con i cittadini, di cui i sindaci sono rappresentanti.
I sindaci hanno compreso il ruolo fondamentale che il Consorzio
ha per progettare e gestire questo nuovo sviluppo del territorio, e sempre di pi chiedono la collaborazione per interventi in
situazioni critiche o perch sollecitati, come tramite, dai propri
concittadini.
Sono numerose le iniziative di coinvolgimento di scuole e associazioni varie e molte le presentazioni pubbliche della nostra
attivit, anche questa rivista, realizzata con costi ridotti, vuole
essere un contributo per ridurre la distanza dai cittadini, il tutto
allinsegna della professionalit e della trasparenza.
LINTERVISTA
INTERVISTA A
GIUSEPPE ROMANO,
PRESIDENTE
DEL CONSORZIO PIAVE
UN CONSORZIO
E TANTE SFIDE
Le risorse per la sicurezza del
territorio ci sono, basta poterle usare.
Un euro investito oggi significa cinque
euro risparmiati domani.
Un comprensorio che comprende 93
comuni e che si estende dalla Pedemontana alla bassa pianura trevigiana. Dieci
milioni di risorse proprie investiti in manutenzione straordinaria (canalette, frane e pulizia di fossi e canali) e la doppia
sfida di rendere la Marca pi sicura da frane e allagamenti e razionalizzare lacqua
del Piave utilizzata per irrigare i campi.
Giuseppe Romano guida dal 2010 il Piave, uno dei pi importanti consorzi del
Veneto. Dal 2011 anche a capo dellUnione Veneta Bonifiche, la realt che raggruppa tutti i consorzi della Regione.
Parole come fusione e spending review sono ora allordine del giorno.
Voi avete anticipato tutti fondendo
tre consorzi (Brentella, Destra e Sinistra Piave) in uno. Sono stati maggiori i benefici o i problemi?
Non stato semplice e non nascondo
che abbiamo avuto diversi problemi a
mettere assieme tre realt cos diverse,
ma i benefici sono stati superiori alle criticit. Il mio timore pi grande era che un
unico Consorzio provocasse una sorta di
centralizzazione e cos ci trovassimo
nellimpossibilit di essere presenti in
modo efficace sul territorio: basti pensare che solo lattivit irrigua strutturata
interessa 48 mila ettari in destra Piave e
circa 8.500 in sinistra Piave, si aggiunga
lirrigazione di soccorso che interessa oltre 5.000 ettari in area bonifica e un migliaio di ettari in area irrigua. Ma ce labbiamo fatta, seppur con notevoli sforzi e
impegno. Uno dei risultati pi importanti
stato lapprovazione dei Regolamenti Irrigui, di bonifica e delle concessioni
precarie: mettere insieme tre tipologie
di regolamenti diversi stato importante perch abbiamo garantito uniformit
ACQUA DI VALORE
LINTERVISTA
nelle prescrizioni tecniche a utenti e professionisti per gli interventi fatti da privato e pubblico sul territorio e sulle nostre opere:
una chiarezza che era necessaria soprattutto al fine di garantire
la sicurezza idraulica del territorio.
Come stata riorganizzata lattivit del Piave?
Abbiamo individuato due aree operative: quella irrigua, sopra la
fascia delle risorgive in destra del fiume Piave e quella di bonifica, interessante il territorio in sinistra Piave e quella tra il Piave e Sile a sud della linea delle risorgive. La sede centrale a
Montebelluna, essendo anche la struttura pi ampia in grado di
accogliere i lavoratori, abbiamo mantenuto le due unit periferiche di Oderzo e Treviso. Qui oltre al front office che garantisce
ogni giorno lapertura al pubblico, c il settore Manutenzione
per larea della bonifica e a Treviso il settore Catasto. In tutta la
provincia, siamo poi coperti con i nostri cantieri dove operano
gli operai della Squadra Lavori sempre presenti sul territorio.
Abbiamo anche provveduto ad assumere guardiani di zona per
larea di bonifica che ne era sguarnita. Ho citato solo alcuni degli
LINTERVISTA
sulla rete idraulica minore, che costituisce ben l85% dellidrografia di pianura e collina. Le grandi opere sono importanti ma da
sole non bastano. Per questo necessario fare molta prevenzione. Per troppi anni abbiamo sviluppato la nostra provincia esclusivamente dal punto di vista economico e produttivo a discapito
del territorio e della sua sicurezza. Ora arrivato il momento di
pensare a opere per la prevenzione del rischio idraulico e di anteporle a strade e urbanizzazioni, sia civili che industriali. Ogni
euro che oggi investiamo in prevenzione sono cinque euro risparmiati nel futuro.
Le risorse che Stato e Regione assegnano alla messa in
sicurezza del territorio bastano?
Assolutamente no. Ma la cosa pi importante sarebbe poter
spendere quelle che ci sono. Molto si potrebbe fare se queste
risorse fossero escluse dal patto di stabilit. Negli ultimi anni, per
effetto di questo vincolo, i tempi di pagamento sulle opere realizzate in concessione dalla Regione hanno generato notevoli
difficolt finanziarie anche ai consorzi, che anticipano i pagamenti alle imprese. Inoltre si registra il quasi totale azzeramento
dei capitoli di spesa il che comporta limpossibilit di realizzare
anche una minima parte dei tanti progetti realizzati per mettere
in sicurezza il territorio.
Pi volte lei ha lanciato un appello ai sindaci per la pulizia di fossi e canali, per evitare che un semplice acquazzone possa causare allagamenti. Che risposte ha avuto?
Anche su questo aspetto importantissima la quotidiana collaborazione con i comuni ma anche con gli stessi professionisti.
Attraverso prescrizioni su pareri e autorizzazioni ma soprattutto
attraverso il contributo che viene dato per la stesura, per esempio, dei Piani Comunali delle acque, attraverso anche gli innumerevoli incontri pubblici che abbiamo organizzato o dove siamo
stati chiamati ad intervenire dai comuni stessi. Sicuramente, su
ci ha fatto chiarezza ed stata importantissima lapprovazione
dei Regolamenti consorziali.
Lacqua del Piave diventata sempre pi preziosa (soprattutto nei periodi di siccit) ed anche motivo di contesa tra comuni montani e rivieraschi. Chi ha piu ragione o diritto di reclamarla?
giunto il tempo che tutti facciano un passo indietro per poter
fare un grande passo in avanti ed avere una visione ampia e lungimirante, non rinchiusa in logiche localistiche o di interesse di
pochi. Nel concreto dico che arrivato il momento di confrontarci con tutti e realizzare il contratto di fiume, si tratta di uno
strumento di programmazione negoziata con processi di pianificazione strategica per la riqualificazione dei bacini fluviali; un
percorso di copianificazione in cui la metodologia e il percorso
stesso sono condivisi in itinere con tutti gli attori.
Ci permetterebbe di realizzare degli scenari di sviluppo durevole dei bacini elaborati in modo partecipato, affinch siano am-
ACQUA DI VALORE
LINTERVISTA
LINTERVENTO
INTERVENTO DI
LUCA ZAIA,
PRESIDENTE
DELLA REGIONE DEL VENETO
VENETO
PI SICURO: C
TANTO DA FARE
In tre anni stanziati 11 milioni solo
nella Marca. Per avere un territorio
sicuro bisogna dire basta alla
cementificazione selvaggia.
Abbiamo fatto tanto, ma il lavoro da fare
per mettere definitivamente in sicurezza il nostro territorio daI punto di vista
idrogeologico ancora molto. Si tratta
di una assoluta priorit per questa amministrazione regionale, un punto di riferimento costante della nostra azione
di governo. In questi tre anni abbiamo
finanziato opere ed interventi per circa
392 milioni di euro.
Per quel che riguarda la provincia di Treviso sono stati stanziati 11 milioni di euro.
una cifra importante, ma il tema di
primaria importanza per i cittadini. Per
questo il nostro impegno non finisce qui,
ma abbiamo trasferito anche circa 73 milioni di euro ai Comuni della Marca per
poter svolgere e finanziare lavori di primaria importanza.
Dopo la grande alluvione del 2010 che
ha lacerato il Veneto, larrivo della pioggia crea preoccupazione ogni qualvolta
le previsioni meteo annunciano possibili
piogge intense. Quelli dei cittadini e degli amministratori sono timori legittimi
perch la concentrazione delle precipitazioni nel tempo e nei luoghi, verificatasi
specialmente negli ultimi anni, evidenzia linsufficienza del sistema di difesa
idraulica del territorio regionale di fronte
a possibili eventi estremi. In soli 3 anni
sono stati realizzati 925 interventi pun-
tuali da parte di 365 imprese in 233 comuni del Veneto e 44 sono in provincia
di Treviso. Siamo in procinto di realizzare
bacini di laminazione capaci di contenere 33 milioni di metri cubi dacqua su 810
ettari per una spesa di 131 milioni di euro
e ne sono in programma altri per 27 milioni di metri cubi.
Sono queste le cifre che delineano il qua-
10
ACQUA DI VALORE
LINTERVENTO
La Regione continuer
il suo impegno su questa
strada, consapevole come lo
dimostrano i numeri e i fatti,
che la sicurezza idrogeologica
del territorio un aspetto
imprescindibile per i cittadini
e per il futuro del Veneto e
dei veneti, sapendo di poter
contare su un ente virtuoso,
competente ed efficiente come
il Consorzio di Bonifica
Piave.
GRANDI OPERE
11
PEDEMONTANA
I CANTIERI
AVANZANO
Quattro i ricorsi finora vinti davanti
a Tar e Consiglio di Stato. A ottobre
cantieri in provincia di Treviso.
Importante limpatto sulle reti
idriche e sulle opere del Consorzio.
ve, che comprende al suo interno lintero
tratto Superstrada in provincia di Treviso,
pi precisamente nei comuni di Altivole,
Castelfranco Veneto, Castello di Godego,
Giavera del Montello, Loria, Montebelluna,
Povegliano, Riese Pio X, San Zenone degli
Ezzelini, Spresiano, Trevignano, Vedelago,
Villorba, Volpago del Montello.
Attraversando il territorio dellalta pianura
in senso trasversale, est-ovest, la Pedemonatana interseca trasversalmente tutte le
reti irrigue e di scolo in gestione al Consorzio, che si sviluppano per loro natura
nel senso nord-sud. Nel corso degli ultimi
mesi sono infatti state analizzate e progettate, congiuntamente ai tecnici della
Superstrada, quasi quattrocento intersezioni con reti a pelo libero o in pressione
in gestione al Consorzio, come tubazioni
a pressione (fino a diametri di 120 centimetri), canali irrigui (dal canale Brentella,
al canale di Ponente alle loro diramazioni),
torrenti di scolo (Muson, Avenale, Brenton
Giavera ed altri).
Da quando i lavori interesseranno la provincia di Treviso (secondo gli addetti a
ottobre 2014) e fino allultimazione dellopera, i cantieri interferiranno in modo pesante con lesercizio della rete consorziale,
con lattivit irrigua e con lutenza stessa.
Data limportanza che lopera avr per il
futuro sullassetto territoriale e sullattivit
del Consorzio, la struttura tecnica consorziale sar chiamata a fare ogni possibile
sforzo al fine di limitare i disagi conseguenti ai lavori e a verificare la corretta
esecuzione delle opere idrauliche e delle
modifiche alle reti irrigue che si renderanno via via necessarie.
Ing. Paolo Battagion
12
ACQUA DI VALORE
I NUMERI
BONIFICA E
IRRIGAZIONE.
GLI INTERVENTI
DEL PIAVE
stato un mandato ricco di interventi
con la realizzazione e la consegna dei
lavori di alcune casse di espansione.
Sul fronte irrigazione si fatto un
passo in avanti per nuovi impianti
pluvirrigui.
I NUMERI DEL CONSORZIO PIAVE
Dalle Prealpi alla Laguna. Dalle aree collinari dellAsolano al Quartier del Piave.
Centonovanduemila ettari percorsi da
Sile, Muson, Monticano e Livenza e divisi in due dal Piave, per tutti pi semplicemente il fiume. Eccoli i numeri del
Consorzio Piave. Nato dalla fusione dei
tre precedenti consorzi, si estende su 93
comuni (novanta in provincia di Treviso e
tre in quella di Venezia).
La morfologia del territorio comprende
tutti i tratti tipici della pianura veneta:
dalle aree pi depresse a sud, appartenenti al classico paesaggio della bonifica,
a quelle centrali e pi prossime alla linea
delle risorgive, ricche di acque superficiali e di terreni di media tessitura, fino allalta pianura, tipicamente contraddistinta
da terreni ghiaiosi a media ed elevata
pendenza, contornata a nord dalle colline e dai primi rilievi delle prealpi.
Ad ampie distese ancora prevalente-
I NUMERI
Lavori bonifica
13
Comune
Anno ultimazione
Importo
Fontanelle
in fase di
approvazione
130.000,00
lavori in corso
500.000,00
Mansu
lavori in corso
360.000,00
Motta di Livenza
2013
700.000,00
Oderzo
2013
1.420.000,00
Potenziamento idrovora
S. Giovanni da 6 a 9 mc/s
14
ACQUA DI VALORE
I NUMERI
Impianto pluvirriguo
La bonifica comprende
lattivit di gestione e
manutenzione delle reti
idrauliche minori che, nel
territorio del Consorzio
Piave, coincidono con lintera
rete di scolo al di fuori dei
fiumi Piave, Sile, Muson,
Monticano e Livenza.
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Cassa Salvatronda
Castelfranco
50.000 mc
in fase di
approvazione
1.700.000,00
Sernaglia
60.000 mc
lavori in corso
1.000.000,00
Preganziol
50.000 mc
lavori in corso
2.100.000,00
S. Zenone
degli Ezzellini
12.000 mc
2014
Fontanelle
15.000 mc
in fase di
approvazione
470.000,00
Mansu e
Portobuffol
16.000.000 mc
in fase di
approvazione
39.000.000,00
Cava Riese
Cassa Sernaglia
Cassa Dosson
Cassa Capovilla
Cassa Trattor
Tab. 2 - E
lenco delle casse di espansione realizzate negli
ultimi anni o in fase di approvazione/realizzazione.
Importo
80.000,00
(in area comunale)
LE CASSE DI ESPANSIONE.
Lattivit del settore progettazione
nellambito delle casse di espansione
in continua evoluzione:
Nel 2012 terminata la realizzazione
di un serbatoio da 1.000.000 mc utilizzando una cava di ghiaia dismessa in
comune di Colle Umberto (cava Merotto).
A novembre 2013 si ultimata la cassa despansione di 50.000 metri cubi
posta lungo un insidioso affluente del
fiume Zero in localit Salvarosa di Castelfranco Veneto.
Unaltra cassa despansione da 50.000
metri cubi, ora in fase di approvazione
regionale, prevista in localit Salvatronda di Castelfranco Veneto.
Nello scorso dicembre 2013 sono stati
consegnati i lavori per la realizzazione di una nuova cassa di espansione
da circa 60.000 metri cubi a Sernaglia
della Battaglia, lungo il torrente Patean,
ben noto per i disagi frequenti che ha
causato.
Entro i primi mesi del 2014 avranno inizio i lavori di sistemazione del Rio Dosson in comune di Preganziol, Treviso,
Zero Branco e Quinto, nellambito dei
quali verranno realizzate alti due invasi
di laminazione per un totale di 50.000
metri cubi.
in fase di screening regionale il pro-
20
ACQUA DI VALORE
I NUMERI
Sotto:
Sistemazione torrente Albinella in comune di Godega S. Urbano
Sopra:
Condotta adduttrice di Loria
I NUMERI
21
Superficie
Anno ultimazione
Importo
820 ha
2010
2.800.000,00
570 ha
2013
2.600.000,00
1370 ha
2013
10.250.000,00
Nervesa
(loc. Sovilla e Bavaria)
180 ha
2014
1.000.000,00
400 ha
2014
3.500.000,00
250 ha
2014
800.000,00
Mareno, Cimadolmo e
S. Lucia di Piave (loc. Mandre)
970 ha
2015
7.667.000,00
Sopra:
Cassa di espansione - Riese - In fase di ultimazione
Sotto:
Cassa di espansione - Riese - In funzione
LATTUALIT
23
IL CONTRATTO
DEL PIAVE
Il Consorzio si fa promotore del
Contratto di fiume. Un accordo tra
enti di governo e categorie per una
corretta gestione del Piave. La regia
ed il coordinamento potrebbero
essere affidati alla Regione.
Un accordo
che individui
tutte le attivit
operative utili
alla salvaguardia
ed alla corretta
gestione dei fiumi
e delle attivit
(economiche e
sociali) ad essi
connesse.
24
ACQUA DI VALORE
LATTUALIT
IDROVORA DI
PORTESINE:
QUATTRO
SECOLI DI
STORIA
Nel 2013 partito un progetto che
mira a valorizzare il manufatto.
Esempio unico di archeologia
industriale.
conoscere da vicino un esempio di archeologia industriale legato alla bonifica
idraulica delle terre.
Il percorso di visita allidrovora di Portesine e al parco annesso orientato a far
conoscere e divulgare le pagine di storia che ruotano attorno a questo luogo:
le bonifiche che lo hanno trasformato
da pal improduttivo e malsano, a
LATTUALIT
25
ENERGIA
IDROELETTRICA:
LA SCOMMESSA
DEL FUTURO
Sfruttare lacqua che scorre nei
canali per produrre energia significa
abbattere i costi. Nel 2014 lavvio della
costruzione della centrale di Nervesa.
Produrre energia sfruttando lacqua che
scorre nei canali. Ecco unaltra attivit del
Consorzio. Non solo irrigazione e bonifica, quindi, ma anche costruzione e gestioni di impianti idroelettrici in grado di
contenere i costi dellirrigazione.
Il futuro infatti un graduale passaggio
dal sistema a scorrimento a quello pluvirriguo.
Lacqua prima di finire sui campi deve
per essere sollevata e questo significa un aumento dei costi energetici per
il sollevamento. Con la produzione di
energia possibile ridurre tali costi. Attualmente il Consorzio ha in funzione
nove impianti propri, altri sono in fase di
progettazione (Nervesa, Palazzon e San
Vito). La produzione energetica annua
con questi impianti a regime, sar dellordine di sedici milioni di kWh. Molto di pi
dellenergia consumata.
La voce positiva in bilancio potr essere
incrementata realizzando impianti pluvirrigui a basso consumo di energia (ove
possibile impianti a gravit) e utilizzando
nuove condotte adduttrici.
Nellambito della redazione del P.G.B.T.T.
prevista la completa verifica delle potenzialit energetiche delle reti in parti-
Sopra:
Centrale idroelettrica di Fener
Potenza
nominale media
Producibilit
media annua
Entrata
in esercizio
Piavesella II salto
200 kW
1.300.000 kWh
1999
250 kW
1.800.000 kWh
1995
Venegazzu
90 kW
400.000 kWh
31 maggio 2008
Fener
785 kW
5.500.000 kWh
8 aprile 2011
Campigo
400 kW
2.000.000 kWh
20 luglio 2011
280 kW
1.500.000 kWh
19 dicembre 2012
Nervesa
500 kW
3.540.000 kWh
Inizio 2016
Palazzon
260 kW
1.840.000 kWh
in progetto
S.Vito di Altivole
100 kW
410.000 kWh
in progetto
Nome centrale
26
ACQUA DI VALORE
LATTUALT
IRRIGAZIONE:
IL CONSORZIO
VIENE IN
SOCCORSO
Lirrigazione di soccorso interessa
duemila ettari. Per implementarli
serve una programmazione regionale.
oltre duemila ettari, ma si potranno raggiungere risultati molto pi consistenti
se agli sforzi del Consorzio si affiancheranno un piano irriguo regionale e aiuti
alle aziende che investono in apparati
irrigui moderni.
Un ulteriore e importante passo avanti si
otterr inoltre quando la Regione affider
lintera gestione dei corsi dacqua minori, di interesse della bonifica, ai consorzi,
cio se al Consorzio sar affidato anche
il rilascio delle concessioni di prelievo
occasionale, che vanno regolamentate e
seguite per poter soddisfare i bisogni.
Ing. Antonio Zannin
LATTUALIT
27
CONSORZIO
PIAVE
CAMBIO AL
VERTICE
Sopra:
Ing. Paolo Battagion - Nuovo Direttore
A lato:
Ing. Antonio Zannin
A lato:
Geom. Massimo Patella
28
ACQUA DI VALORE
COMUNICAZIONE
SERVIZIO DI
RISCOSSIONE
VOLONTARIA
Gli avvisi di pagamento
saranno recapitati da
Poste Italiane Spa.
Da questanno il Consorzio di Bonifica
Piave gestisce il servizio di riscossione
volontaria in proprio e non pi tramite
Equitalia.
Gli avvisi di pagamento sono, pertanto,
recapitati da Poste Italiane Spa. Tale scelta permette un risparmio economico per
il contribuente perch solo in caso di
mancato pagamento la riscossione sar
effettuata tramite Equitalia.
quindi conveniente provvedere al pa
gamento entro la scadenza indicata
nellavviso di pagamento.
Per il Consorzio i risparmi economici
derivanti da questa operazione consentono di contenere i contributi richiesti e
di investire sul territorio maggiori risorse;
contemporaneamente,
lintroduzione
del logo consortile, permette lidentificazione immediata del mittente.
Cos e chi paga il contributo consorziale?
Il contributo al Consorzio di Bonifica pagato dai consorziati proprietari dimmobili
(terreni e fabbricati) finalizzato al finanziamento delle attivit di manutenzione
ordinaria e gestione delle opere e degli impianti di bonifica in tutta la rete dei canali
di scolo e dirrigazione e di tutela del territorio della provincia di Treviso e di parte
dei comuni veneziani di Meolo, Fossalta di
Piave e Noventa di Piave.
cessivo e individua quindi, in funzione delle necessit tecnico programmatiche, le entrate per fare fronte a
tali spese, ovvero la quota complessiva dei contributi consortili a carico
dei consorziati per bacino idraulico e
tipo di attivit.
C) Si procede al piano di riparto annuale delle spese sostenute dal Consorzio per la suddivisione dei costi fra
tutti i proprietari di immobili e terreni, secondo il beneficio calcolato
sulla base del valore e degli indici
individuati nel Piano di Classifica.
Tutti gli atti sopraindicati sono sottoposti
al controllo degli uffici competenti della
Regione.
Nella redazione del Piano di Classifica si
tenuto conto del rapporto di beneficio, derivato dallattivit del Consorzio,
tra i vari immobili ubicati nel territorio
di competenza, stato studiato il diverso comportamento idraulico, lintensit
delle opere e dellattivit di manutenzione, la diversa entit del rischio cui sono
soggetti gli immobili a seconda delle
caratteristiche idrauliche intrinseche del
territorio e dei suoli e la diversa entit del
valore fondiario o del reddito che, a parit di rischio idraulico e di comportamento dei suoli, viene tutelato e valorizzato
dallattivit della bonifica.
COMUNICAZIONE
VIAGGIO
NELLA STORIA
Dal 2011 c un progetto
per il riordino dellarchivio storico.
Prosegue lattivit editoriale con la
pubblicazione di due nuovi volumi
dei Quaderni di Fra Giocondo.
LARCHIVIO STORICO
Aggregare, riordinare e divulgare larchivio storico del Consorzio. questo
lobiettivo di un progetto triennale nato
nel 2011 ed affidato agli archivisti Sandra
Lazzari e Francesco Antoniol.
Un immenso patrimonio di documenti,
testimonianze, cartografie che vanno indietro nei secoli. Il progetto ha gi visto
lintervento sui fondi storici e di deposito
Brentella e Destra Piave e si concluder
questanno con il riordino della documentazione relativa allex Consorzio Sinistra Piave.
Contemporaneamente alle operazioni relative ai fondi storici e di deposito,
compatibilmente con le esigenze amministrative e logistiche dellente, si sta
intervenendo su alcuni aspetti della gestione corrente del flusso documentario
per far si che loperativit allinterno del
Consorzio e il servizio allutente rispondano a criteri di qualit ed efficienza.
Ad oggi la documentazione ammonta a
1800 metri lineari per gli archivi Brentella
e Destra Piave a cui vanno ad aggiungersi circa 700 metri lineari relativi al Consorzio Sinistra Piave sulla quale lintervento
di riordino inizier nella seconda parte
del 2014.
I QUADERNI DI FRA GIOCONDO
La collana storica realizzata dal Consor-
29
30
ACQUA DI VALORE
COMUNICAZIONE
Sotto:
Presa di Nervesa
ZONA 1
CONTE GIOACCHINO
M. 335 7255071
Possagno
Cavaso del Tomba
Pederobba
Vidor
Valdobbiadene
Moriago della Battaglia
Sernaglia della Battaglia
Susegana
Farra di Soligo
Pieve di Soligo
ZONA 2
LAVEDER ENRICO
M. 335 7255074
Biadene
Ciano
Cornuda
Covolo
Crocetta del Montello
Impianti Mb
Onigo
Pederiva
ZONA 3
SCHIAVON PAOLO
M. 335 7255079
Caonada
Giavera
Guarda
Signoressa
Trevignano Impianto
Volpago
ZONA 4
GUERRA NICOLA
M. 335 7255075
Contea
Fossalunga
Montebelluna
San Gaetano
SantAndrea
Trevignano
ZONA 5
PORCELLATO ROBERTO
M. 335 7255073
Asolo
Fonte
Maser
Pedemontana
San Vito
San Zenone
ZONA 6
BARUFFA ROBERTO
M. 335 7255076
Busta
Caerano
Caselle Di Altivole
Fanzolo
San Floriano (Castelfranco)
Vall (Riese)
ZONA 7
BARICHELLO PAOLO
M. 335 7255077
Altivole
Bella Venezia (Castelfranco)
Castelfranco
Castello di Godego
Loria
Riese
Villarazzo (Castelfranco)
ZONA 8
PASTRO CRISTIAN
M. 335 7255078
Vedelago
Barcon (Vedelago)
Salvatronda (Castelfranco)
Resana
Salvarosa (Castelfranco)
Campigo (Castelfranco)
ZONA 9
MARCONATO DANILO
M. 348 3431201
Badoere
Istrana
Morgano
Ospedaletto
Padernello
Paese
Pezzan
Porcellengo
Quinto di Treviso
Sala
S. Vitale
S. Trovaso
Villanova
Trevignano
ZONA 10
CAMPION LUCA
M. 348 3431202
Castagnole
Merlengo
Monigo
Musano
Paderno
Pocellengo
Postioma
Ponzano Veneto
Signoressa
S. Bona
S. Pelajo
Volpago Sud
ZONA 11
POZZATELLO GIANCARLO
M. 348 3431203
Arcade
Bidasio
Camal
Cusignana
Fontane Est
Giavera
Nervesa
Povegliano
Sovilla
Villorba
Visnadello
ZONA 12
MAGATON MICHELE
M. 348 3431204
Carit
Catena
Fontane Ovest
Lancenigo
Lovadina
Maserada sul Piave
Spresiano
Pezzan
Saletto
Vacil
Vascon
ZONA 13
ZAN DORIS
M. 348 4410588
Cordignano
Orsago
Gaiarine
Codogn Nord
San Vendemiano
Vazzola Parte
Mareno Parte
Conegliano Sud Est
Godega
San Fior
Colle Umberto
Vittorio Veneto
ZONA 14
MODOLO CLAUDIO
M. 348 4410592
Santa Lucia di Piave
Susegana Sud
Mareno
Vazzola
San Polo di Piave Nord
Cimadolmo Nord
Fontanelle Ovest
ZONA 15
TERZARIOL GUIDO
M. 348 4410583
Codogn Sud
Vazzola Nord Est
Fontanelle Est
Portobuffol
Mansu
Meduna di Livenza
Motta di Livenza
Gorgo al Monticano
Oderzo
Ormelle
Ponte di Piave
Chiarano
Salgareda
ZONA 16
ARDIT DAVIDE
M. 348 3431205
Treviso Sud
Carbonera Sud
Breda di Piave
San Biagio di Callalta
Silea
Roncade
Monastier
Zenson di Piave
Meolo
Preganziol
Quinto Sud
Morgano Sud
Fossalta di Piave
Zero Brano
Casale sul Sile
GUARDIANI DI SOSTITUZIONE:
MICHIELIN MAURIZIO
M. 335 7255080
FRASSETTO FABRIZIO
M. 335 7255081
VINCENZI ANDREA
M. 335 1656543
PERUZZA VALTER
M. 348 4410586
M. 348 39 07 878
M. 345 22 75 335
SEDE MONTEBELLUNA:
Via Santa Maria in Colle, 2 - 31044 Montebelluna (TV)
Tel. 0423 29 17 - Fax. 0423 60 14 46
C.F.: 04355020266