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SCIENTIFICO
dei
IMPARIAMO
A
NUOTARE
Il
nostro
pianeta
costituito
per
71%
dall'acqua,
ricco
quindi
di
Mari,
Oceani,
laghi
e
fiumi.
Proprio
per
questo
sarebbe
molto
utile
imparare
a
nuotare.
Siamo
rimasti
molto
colpiti
constatando
il
numero
di
morti
annuali
per
annegamento.
Abbiamo
dunque
analizzato
i
seguenti
dati:
Dal
1988
al
settembre
2014
si
stima
che
siano
annegate
25.000
persone
solo
nel
Mediterraneo.
Solamente
tra
il
1
Gennaio
al
15
settembre
2014
sono
annegate
oltre
2500
persone
e
quasi
il
2%
delle
persone
che
hanno
intrapreso
un
viaggio
nel
Mediterraneo
sono
annegate.
Rivela
"Fatal
Journey":
Secondo
il
rapporto
dall'inizio
del
secolo
sono
state
almeno
40.000
le
persone
morte
nel
mondo
che
tentavano
di
migrare,
ma
l'OIM
ammonisce
che
il
loro
numero
pi
alto,
poich
molti
decessi
non
sono
stati
registrati.
Alcuni
esperti
affermano
che
per
ogni
corpo
scoperto
ce
ne
sono
almeno
due
dispersi.
Una
curiosit:
L'Europa
la
destinazione
pi
pericolosa
al
mondo
da
raggiungere!
Da
Gennaio
2014
a
Settembre
sono
morti:
Nel
Mediterraneo
3.072
In
Africa
251
Tra
Messico
e
Africa
230
Fino
a
questo
punto
abbiamo
solo
esposto
i
dati
di
persone
morte
per
annegamento
ma
ora
ma
ora
analizziamo
per
quali
motivi
accade.
Pu
accadere
principalmente
per
due
motivi:
1)
Mancanza
di
ossigeno
sott'acqua:
causa
svenimento
e
poi
morte
2)
Tentando
si
respirare
sott'acqua
si
assume
una
grande
quantit
d'acqua
che
penetra
nei
polmoni
e
nelle
vie
aeree
bloccando
il
passaggio
dell'ossigeno.
Abbiamo
studiato
diversi
aspetti
del
nuoto,
tra
cui
la
storia,
gli
stili
e
le
varie
problematiche
fisiche
e
psicologiche
che
si
incontrano
durante
il
suo
apprendimento.
Le
nostre
fonti
sono
state
:
Internet
(
p.e.
http://www.educanuotando.it/
-
Libri
Ricordi
personali
Televisione
(TG
e
video)
Siti
dove
insegnano
online
a
nuotare
(p.e.
http://www.learn-to-swim.com-
http://www.ntswim.org
-
https://www.goswim.tv/
-
ecc)
Equipe
di
istruttori
del
centro
sportivo
Millenium-
Brescia
Neuropsichiatra
ed
istruttore
di
istruttori
di
nuoto,
Dott.
Camillo
Carlucci
Le
prime
testimonianze
di
una
disciplina
antenata
del
nuoto
risalgono
al
periodo
preistorico.
Nella
caverna
dei
Nuotatori,
sull'altopiano
del
Gilf
Kebir,
sono
state
rinvenute
delle
pitture
rupestri
rappresentanti
uomini
eseguire
movimenti
simili
a
quelli
degli
attuali
stili
del
nuoto.
La
capacit
di
nuotare
o
comunque
di
tenersi
a
galla
stata
probabilmente
una
qualit
sviluppata
dagli
antichi
cacciatori,
successivamente
stata
il
mezzo
per
spostare
eserciti
e
armate
anche
di
grandi
dimensioni.
In
un
primo
tempo
i
soldati
attraversarono
fiumi
e
corsi
dacqua
rimanendo
sulle
loro
cavalcature,
ma
in
seguito
lo
fecero
nuotando
essi
stessi.
Un
papirio
egizio
risalente
al
3000
a.C.
contiene
i
primi
geroglifici
con
accenni
al
nuoto
in
forma
ideografica.
Inoltre
in
alcuni
bassorilievi
pi
recenti
si
possono
vedere
nuotatori
disposti
orizzontalmente
con
un
braccio
avanti
e
laltro
indietro,
il
che
signifca
che
gi
in
quellepoca
luomo
avanzava
in
acqua
con
movimenti
alternati.
Qualche
forma
di
nuoto
era
praticata
anche
dai
Greci,
dai
nativi
delle
isole
dei
Mari
del
Sud,
dagli
Indiani
dAmerica
e
dai
Cafri
del
Sud
Africa.
Una
delle
pi
antiche
testimonianze
che
non
lascia
dubbi
sulla
capacit
natatorie
delluomo
sicuramente
il
bassorilievo
di
Ninive
(880
a.C.),
proveniente
da
un
palazzo
assiro.
Le
notizie
scritte
risalgono
fino
al
II
millennio
a.C.,
e
comprendono
il
Gilgamesh,
l'Iliade,
l'Odissea,
la
Bibbia,
Beowulf,
e
altre
saghe.
Sport
acquatico
dalla
storia
ultramillenaria,
viene
inserito
nel
programma
olimpico
fin
dai
giochi
della
prima
Olimpiade.
Il
nuoto
pu
essere
praticato
a
livello
agonistico,
e
comporta
molti
sacrifici.
Essendo
uno
sport
per
lo
pi
aerobico,
il
nuoto
aiuta
a
bruciare
grassi
e
calorie
e
a
rafforzare
lapparato
cardio-respiratorio.
Inoltre,
essendo
uno
sport
simmetrico,
favorisce
uno
sviluppo
armonioso
della
muscolatura,
tonificando
braccia,
spalle,
cosce,
glutei
e
addominali.
Nuotare
significa
coinvolgere
contemporaneamente
un
gran
numero
di
muscoli:
in
questo
modo
lallenamento
distribuito
su
varie
fasce
muscolari
e
produce
una
tonificazione
equilibrata
ed
uniforme
del
corpo.
Lambiente
acquatico
inoltre
permette
di
praticare
questo
sport
evitando
sollecitazioni
eccessive
alle
articolazioni,
rendendo
il
nuoto
unattivit
adatta
anche
a
chi
soffre
di
patologie
articolari.
Il
delfino
uno
dei
quattro
stili
ufficiali
del
nuoto
e
fa
parte
dello
stile
misto.
Considerato
da
molti
lo
stile
pi
spettacolare,
ma
allo
stesso
tempo
il
pi
faticoso
e
difficile,
richiede
un
notevole
sforzo
fisico
e
una
perfetta
coordinazione
sia
di
gambe
che
di
braccia.
Lo
stile
deve
il
suo
nome
al
tipico
movimento
ondulatorio
delle
gambe
che
ricorda
i
movimenti
della
nuotata
dei
delfini.
Lo
stile
libero
uno
dei
quattro
stili
ufficiali
del
nuoto
e
fa
parte
dello
stile
misto.
Il
nuotatore
pu
nuotare
in
qualsiasi
stile,
usando
teoricamente
anche
uno
stile
personale.
Le
uniche
limitazioni
sono
l'impossibilit,
durante
i
misti,
di
nuotare
la
frazione
dello
stile
libero
mediante
uno
degli
stili
gi
usati
in
precedenza
e
la
necessit
durante
tutta
la
durata
della
gara
di
"rompere
la
superficie
dell'acqua"
ovvero
una
parte
del
corpo
del
nuotatore
deve
sempre
emergere.
La
rana
uno
dei
quattro
stili
ufficiali
del
nuoto
e
fa
parte
dello
stile
misto.
Considerato
uno
stile
molto
faticoso
e
complesso
ma
non
quanto
il
delfino.
tra
i
quattro
stili
del
nuoto
il
pi
lento.
Lo
stile,
di
origine
orientale,
fa
la
sua
comparsa
in
Europa
nel
1844
a
Londra.
Il
dorso,
pi
raramente
crawl
sul
dorso
fa
parte
dello
stile
misto;
uno
dei
quattro
stili
ufficiali
del
nuoto
e
l'unico
dove
il
volto
dell'atleta
non
rivolto
verso
il
fondo
della
piscina
ma
verso
il
soffitto.
Lo
stile
fa
la
sua
prima
apparizione
in
modo
non
ufficiale
nel
1896,
ai
Giochi
olimpici
di
Atene.
Fonti dinformazione
Oltre
ad
esserci
documentati
sulla
storia
e
gli
stile
del
nuoto,
abbiamo
voluto
incontrare
alcuni
esperti,
che
ci
hanno
spiegato
le
varie
problematiche
che
insorgono
durante
il
suo
apprendi-
mento
e
i
vari
tecniche
per
superarle.
Un
equipe
di
istruttrici
di
nuoto
(della
piscina
Millenium
di
Brescia)
ci
ha
fatto
notare:
1. Molte
persone
hanno
paura
dellacqua,
poich
un
ambiente
completamente
diverso
da
quello
aeriforme
in
cui
viviamo,
lacqua
pi
densa
e
ci
pu
dare
un
senso
di
oppressione.
2. I
movimenti
sono
molto
pi
rallentati
e
si
fatica
molto
di
pi
a
spostarsi.
bene
infatti
non
farsi
prendere
dal
panico
ma
stare
altrimenti
ci
si
pu
stancare
e
pu
capitare
che
si
affoghi
per
svenimento,
oppure
si
ingoi
acqua
nei
polmoni
e
si
soffochi.
3. Tanti
hanno
paura
dellacqua
alta,
perch
vi
linconsapevolezza
di
ci
che
sta
sul
fondale
e
perch
crea
una
sensazione
di
vuoto
sotto
i
piedi.
4. Si
tende
a
chiudersi,
cio
chiudere
occhi/tappare
naso
e
questo
porta
un
senso
di
claustrofobia,
quindi
ansia.
5. Quando
si
entra
in
acqua
necessario
stare
rilassati
e
non
agitarsi
troppo,
questo
perch
altrimenti
ci
si
pu
stancare
e
pu
capitare
che
si
affoghi
per
svenimento,
oppure
si
ingoi
acqua
nei
polmoni
e
si
soffochi.
A
loro
la
ns
soluzione
iniziale,
cio
la
maschera
a
visione
totale,
piaciuta
molto,
in
quanto
gli
consentiva
di
concentrarsi
su
pi
studenti
contemporaneamente
e
,
invece
di
dedicare
in
una
lezione
in
media
8/10
minuti
a
studente,
gli
avrebbe
consentito
di
fare
a
tutti
40
minuti
di
lezione.
Poi
abbiamo
pensato
insieme
come
proseguire.
Abbiamo
anche
incontrato
il
neuropsichiatra
Dott.Camillo
Carlucci,
il
quale
invece
ci
ha
illustrato
alcuni
metodi
per
aiutarci
durante
lapprendimento
del
nuoto.
1.
molto
importante
avere
una
buona
visuale
di
ci
che
ci
sta
intorno
e
di
ci
che
sta
sul
fondo.
2. Per
riuscire
a
nuotare
meglio
utile
riuscire
a
tenere
la
mano
perpendicolare
al
fondo,
in
quanto
consente
il
massimo
spostamento
di
acqua.
3.
utile
stare
rilassati
in
acqua
e
tenere
la
maggior
parte
del
corpo
sotto
il
suo
livello,
in
modo
tale
da
avere
una
spinta
maggiore
(grazie
alla
legge
di
Archimede)
verso
lalto
riuscendo
a
galleggiare
pi
facilmente.
Per
istinto
si
tende
tornare
a
far
fuoriuscie
dallacqua
le
spalle
ed
anche
pi
ma
questo
diminuisce
la
spinta
che
si
riceve
dal
basso
e
porta
allo
sprofondamento
del
corpo
e
successiva
paura.
4. Ascoltare
una
musica
rilassante
la
sera
prima
e
rifarla
sentire
mentre
si
entra
in
acqua
e
durante
la
lezione,
crea
una
sensazione
rassicurante
e
combatte
lansia.
5. Prima
di
iniziare
a
nuotare
insegnare
il
gallegiamento
facendo
notare
che
le
gambe
sono
la
parte
pi
pesante
del
corpo
mentre
il
busto
rimane
a
galla
grazie
allaria
contenuta
nei
polmoni.
Questo
dimostrabile
assumendo
varie
posizioni
ed
osservando
il
comportamento
del
proprio
corpo.
Capitolo
3:
Analisi
del
problema
e
proposte
di
soluzione
Abbiamo
dunque
pensato
ad
un
progetto
robotico
che
possa
riuscire
a
tener
in
considerazione
tutti
i
consigli
e
le
dritte
ricevute
dagli
incontri
che
abbiamo
fatto.
Il
ns
progetto
prevede
una
maschera
collegata
con
una
tuta
dotata
di
sensori
MASCHERA:
! Copre
tutto
il
viso
e
permette
una
visuale
a
180
con
snorkel
incorporato.
! Studio
sul
ricircolo
dellaria
della
respirazione
per
non
creare
condensa
allinterno
della
maschera
!
Ha
un
display
che
comunica
informazioni
(
vedi
dopo
funzioni)
! Collegata
al
costume
con
un
pezzo
di
collare
nello
stesso
tessuto
del
costume
! Collegamento
audio
con
auricolari
per
consentire
ascolto
musica
rilassante/voce
istruttore
! Possibilit
di
posizionare
microfono
per
consentire
comunicazione
con
istruttore
! Vano
alimentazione
per
batterie
TUTA/COSTUME
! Tuta/costume
fatta
in
materiale
plastico
a
due
strati
impermeabile
per
consentire
lalloggiamento
di
sensori
e
collegamenti
! Si
pu
avere
in
diverse
fogge
e
colori
(tuta
lunga/corta)
! Vano
zainetto
per
cuscinetto
aria
con
la
possibilit
di
rilasciare
laria
contenuta
gradualmente
(questo
dettaglio
fornisce
un
piccolo
aiuto
nel
galleggiamento
ma
non
ha
funzione
di
salvagente
in
quanto
laria
viene
dosata
in
base
al
peso
ma
da
comunque
un
senso
di
sicurezza)
! Tuta
semplice:
possono
venire
caricati
diversi
programmi
da
pc
in
una
memoria
posizionata
nella
maschera
! Tuta
completa
con
pad
da
polso,
contenente
la
centralina
di
comando,
che
consente
direttamente
di
impostare
programmi/tolleranze/velocit/ecc.
fatta
per
nuotatori
esperti
FUNZIONI
DISPLAY
! In
un
angolo
vengono
visionate
le
immagini
del
proprio
corpo
sovrapposte
allimmagine
ideale
in
colore
contrastante.
In
base
al
grado
di
apprendimento
viene
concessa
una
certa
tolleranza
di
errore,
si
pu
impostare,
che
non
viene
segnalata,
per
non
angosciare
! Possono
venire
vista
temperatura
acqua
e
altre
info
! Sarebbe
bello
incorporare
macchina
fotografica
SENSORI
PRESENTI
NELLA
TUTA
! Giroscopio
:
posizionato
vicino
allo
zainetto.
Segnale
di
allarme
sul
visore
quando
lo
spostamento
del
bacino
dalla
posizione
iniziale
di
oltre
45
! 11
Sensori
di
giroscopi
posizionati
polpacci/cosce/braccio/avanbraccio/fianchi/testa.
Questi
sensori
mandano
info
sul
posizionamento
dei
singoli
arti
ed
il
programma
li
collega
virtualmente
inviando
un
immagine
del
corpo
al
visore
In
questo
progetto
abbiamo
dovuto
affrontare
problemi
molto
diversi
tra
loro:
1. psicologico
2. fisico
3. tecnico
4. acqua
Ci
siamo
occupati
molto
degli
aspetti
1.,2.,
e
4.
Laspetto
tecnico
quello
che
dovremo
ancora
approfondire
meglio
per
scoprire
tutti
i
sensori
esistenti
e
capirne,
non
solo
leggere
,
le
loro
funzioni.
Sotto
trovate
allegato
unimmagine
di
come
abbiamo
pensato
la
maschera.
Nella
speranza
di
avere
pensato
a
qualcosa
di
utile
e
di
avere
in
futuro
solo
persone
a
contatto
con
lacqua
come
questa
bimba
:
Solo
dopo
averla
pensata
abbiamo
scoperto
che
stanno
in
commercio
esistono
gi
delle
maschere.
Vi
alleghiamo
inoltre
foto
di
uno
zainetto
ad
oggi
in
commercio
per
spiegare
il
funzionamento
del
mecanismo.
Intanto
vi
alleghiamo
la
foto
di
come
labbiamo
pensata
noi: