Le riforme
Come approvate dal Senato con le modifiche fino ad oggi votate alla Camera (in corsivo)
630
100
approvano
le leggi ordinarie
il Senato pu chiedere modifiche entro 30 giorni,
ma il voto definitivo resta ai deputati
(a maggioranza assoluta su materie Stato-Regioni,
su leggi di Bilancio e Rendiconto)
95
territoriali
(21 sindaci e
74 consiglieri regionali
eletti dai Consigli Regionali
con metodo proporzionale)
nazionali
(ex capi di Stato
e altri nominati
per 7 anni,
non rinnovabili)
BICAMERALISMO PERFETTO
Revisione della Costituzione, leggi costituzionali, leggi sul referendum popolare; altre leggi su: trattati
con la Ue, Comuni e Citt Metropolitane, sistemi elettorali delle Regioni, temi eticamente sensibili
ELEZIONE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Sar fatta da deputati e senatori in seduta comune: 730 grandi elettori.
Quorum: 2/3 dei voti nei primi 3 scrutini, 3/5 dal quarto al sesto, 3/5 dei votanti dal settimo scrutinio in poi
SITUAZIONI STRAORDINARIE
Il Presidente della Repubblica pu sciogliere la Camera, non pi il Senato.
Capo dello Stato supplente sar il Presidente della Camera, non pi quello del Senato.
Il Parlamento in seduta comune presieduto dal Presidente del Senato, non da quello della Camera
confermata in toto
riconosciuta in toto
IMMUNIT DEI PARLAMENTARI
confermata in toto
INDENNIT AI PARLAMENTARI
negata
ANSA
Sopra il ministro Andrea Orlando; nella foto grande la rissa alla Camera
Lavoro
partecipazione pubblica, anche ai casi di condanna alla reclusione non inferiore a due anni e non pi, come oggi, a tre
anni, per i delitti di peculato,
concussione, corruzione.
Il quinto punto introduce
una specifica circostanza attenuante (da un terzo alla met
della pena da irrogare) in favore
degli imputati di delitti di corruzione che collaborino efficacemente con lautorit giudiziaria. La fattispecie di concussione - sesto punto - viene estesa
oltre che al pubblico ufficiale,
allincaricato di pubblico servizio.
I condannati per i delitti di
peculato, concussione e corru-
lemendamento forzista ma la
partita non si chiusa la scorsa
notte. Il dibattito su una riorganizzazione che coinvolga anche
le regioni rimane attuale spiega il deputato del Pd, Ettore Rosato e lipotesi di accorpamenti potr essere discussa in futuro. Ma abbiamo valutato che,
nel contesto di riforme gi molto corpose, limpatto di unoperazione di questo genere sarebbe stato troppo pesante. Ma la
questione di uno Stato pi snello rimane.
Soddisfatto Gian Luigi Gigli
(PerlItaliaCentro Democratico): Siamo convinti che il tema
delleventuale accorpamento
delle regioni sia un tema certamente molto serio, ma siamo altrettanto convinti che esso non
possa essere affrontato inserendolo quasi di striscio allinterno di un tema quale la riforma
costituzionale. Esso, infatti, come stato gi richiamato da alcuni interventi che mi hanno
preceduto, un tema che richiederebbe certamente una discussione molto pi ampia, una discussione che coinvolga le popolazioni, i comuni, le regioni. In
ogni caso - insiste Gigli - il discorso sulle macroregioni certamente non potr interessare le
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