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INDICE
TITOLO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI........................................................ 5
Art. 1 - Ambito di applicazione .............................................................................................................................. 5
Art. 2 Sede, ufficio di segreteria e autonomia funzionale e organizzativa del Consiglio Comunale ................... 5
Art. 3 - Entrata in carica dei Consiglieri ................................................................................................................. 5
Sezione X - Partecipazione del Segretario Generale, dei Dirigenti e dei Revisori dei Conti.................................. 31
Art. 84 - Partecipazione del Segretario Generale.................................................................................................. 31
Art. 85 - Esercizio delle funzioni di Segretario..................................................................................................... 31
Art. 86 - Compiti del Segretario ........................................................................................................................... 31
Art. 87 - Partecipazione dei Dirigenti ................................................................................................................... 32
Art. 88 - Partecipazione dei Revisori dei Conti .................................................................................................... 32
Sezione XI - Verbalizzazione ................................................................................................................................. 32
Art. 89 - Processo verbale delle sedute ................................................................................................................. 32
Art. 90 - Contenuto del verbale............................................................................................................................. 32
Art. 91 - Firma dei verbali .................................................................................................................................... 33
Art. 92 - Approvazione dei verbali ....................................................................................................................... 33
Nella prima seduta il Sindaco presta giuramento avanti il Consiglio a termini di legge.
quanti sono i gruppi consiliari costituiti, cui compete la designazione e la revoca del proprio
commissario.
2. La comunicazione del nominativo inoltrata al Presidente del Consiglio Comunale entro 10
giorni dallistituzione delle Commissioni Consiliari.
3. Le Commissioni durano in carica quanto il Consiglio.
gruppo.
3. Alle sedute delle Commissioni si applicano, in quanto compatibili, i principi e le norme
attinenti il funzionamento del Consiglio Comunale, del quale dette Commissioni sono
articolazioni interne e strumenti operativi. consentito al Presidente, anche su richiesta di
singoli Commissari, invitare esperti o persone comunque qualificate per intervenire su specifici
temi, e previa enunciazione nellordine del giorno della presenza e sua motivazione.
4. Le sedute delle Commissioni si svolgono in appositi locali presso il Palazzo Comunale o
altre sedi dell'Amministrazione.
5. In relazione a quanto previsto dall'articolo 27, comma 3, dello Statuto le sedute delle
Commissioni sono pubbliche, tranne quando l'argomento in trattazione riguardi persone o
quando la pubblicit possa compromettere interessi patrimoniali del Comune; in tali casi la
Commissione delibera preventivamente che la trattazione avvenga in seduta segreta.
6. Ai Consiglieri Comunali nominati o delegati nelle Commissioni Consiliari, compete per
ciascuna seduta il gettone di presenza nella medesima misura fissata per il Consiglio Comunale.
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Art. 22 - Votazioni
1. A norma dell'articolo 27, comma 2, dello Statuto, ciascun Commissario esprime un numero
di voti pari a quello di cui dispone il gruppo consiliare che l'ha designato.
2. Le Commissioni esprimono i pareri e le proposte di competenza a maggioranza, con
riferimento al numero dei voti consiliari rappresentati nella seduta.
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2. La richiesta delle copie di cui al precedente comma inoltrata dal consigliere allufficio
costituito ai sensi dellarticolo 2, in forma scritta o in formato elettronico, con lindicazione di
ogni riferimento utile per lindividuazione della specifica deliberazione, determinazione, atti,
documenti e provvedimenti.
3. Il rilascio delle copie avviene entro i tre giorni lavorativi successivi a quello della richiesta.
Se la richiesta ha ad oggetto atti particolarmente complessi o voluminosi, entro il termine di cui
sopra comunque precisata, se posteriore, la data del rilascio.
4. Le copie rilasciate ai sensi del presente articolo non sono assoggettabili allimposta di bollo
e ai diritti di segreteria.
5. I Consiglieri comunali possono richiedere copia delle registrazioni delle sedute dei Consigli
Comunali e Circoscrizionali, fornendo idoneo supporto magnetico o rimborsandone il costo.
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Art. 29 - Interrogazioni
1. L'interrogazione consiste nella domanda rivolta al Sindaco, a un singolo Assessore o alla
Giunta per conoscere:
a) se un determinato fatto sia vero;
b) se dello stesso fatto sia pervenuta qualche informazione e se, nel caso in cui essa sia risultata
fondata, siano stati adottati o stiano per essere adottati provvedimenti in proposito;
c) quali siano i motivi dell'operato dell'Amministrazione o i suoi intendimenti su un
determinato argomento.
2. La risposta scritta all'interrogazione deve essere data dal Sindaco o dall'Assessore delegato
alla specifica materia entro 30 giorni dalla presentazione. In difetto il Presidente del Consiglio,
su richiesta del consigliere interessato e sentita la Conferenza dei Capigruppo, pronuncia, senza
indugio, censura nei confronti del Sindaco o dellAssessore di riferimento.
Art. 30 - Mozioni
1. La mozione consiste in una concreta proposta di deliberazione oppure in una proposta di
voto diretta a promuovere od impegnare, secondo un determinato orientamento, l'attivit
dell'Amministrazione Comunale in ordine ad uno specifico argomento.
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legale in tutte le sedi competenti per far valere il loro diritto di intrasferibilit durante l'esercizio
del mandato consiliare, come previsto dall'articolo 78, comma 6, del D. Lgs. n. 267/2000.
2. L'Amministrazione assicura ai Consiglieri militari di leva o richiamati alle armi l'assistenza
necessaria per ottenere dalla competente autorit militare la loro destinazione ad una sede che
consenta l'espletamento delle funzioni consiliari e la disponibilit del tempo a ci necessario,
come previsto dalla predetta norma.
CAPO II - Doveri
Sezione I - Segreto - Astensione
Art. 34 - Obbligo del segreto
1. I Consiglieri sono tenuti al segreto nei casi specificatamente determinati dalla legge.
2. Il segreto va in ogni caso mantenuto sugli argomenti trattati nelle sedute consiliari e di
commissione non pubbliche.
Art. 35 - Astensione
1. Oltre ai casi di astensione di cui al successivo articolo 74 del presente Regolamento, i
Consiglieri devono astenersi dal partecipare a sedute di organi collegiali quando versino nelle
condizioni di cui all'articolo 51 del codice di procedura civile.
- copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche.
b) entro un mese dalla scadenza del termine utile per la dichiarazione dei redditi soggetti
all'imposta sui redditi delle persone fisiche, depositare un'attestazione concernente le
variazioni della situazione patrimoniale di cui alla precedente lett. a), intervenute nell'anno
precedente, nonch copia della dichiarazione dei redditi;
c) entro tre mesi successivi alla cessazione dall'ufficio, depositare una dichiarazione
concernente le variazioni della situazione patrimoniale di cui alla lett. a), intervenute dopo
l'ultima attestazione, nonch, entro un mese successivo alla scadenza del relativo termine,
una copia della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche.
2. In caso di inadempimento degli obblighi di cui alle lett. a) e b), il Presidente del Consiglio
diffida l'inadempiente a provvedere entro il termine di quindici giorni.
3. Nel caso di inosservanza della diffida, il Presidente del Consiglio ne d notizia
allassemblea consiliare.
4. La pubblicit delle dichiarazioni va attuata mediante affissione all'Albo pretorio in via
riassuntiva, mentre le schede individuali sono tenute a disposizione dei cittadini presso gli uffici
comunali.
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a)
il giorno, l'ora ed il luogo della convocazione, con la precisazione del tipo di adunanza
(ordinaria o durgenza);
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a) quando il Consiglio stesso, con motivata deliberazione adottata a maggioranza assoluta dei
Consiglieri assegnati, stabilisce che la seduta debba essere segreta;
b) quando si tratti di deliberare su questioni concernenti persone;
c) quando la segretezza della seduta richiesta dalla legge;
d) quando la trattazione palese possa essere pregiudizievole agli interessi del Comune.
2. Gli Assessori partecipano alle sedute pubbliche e, qualora espressamente richiesto dalla
Conferenza dei Capigruppo, anche a quelle segrete.
2. Prima dellinizio della discussione di ogni argomento iscritto allordine del giorno, ciascun
Consigliere pu chiedere che il Presidente proceda alla verifica del numero legale.
3. Nel caso di cui al comma precedente, la verifica eseguita immediatamente dal Presidente
coadiuvato dal Segretario, mediante nuovo appello nominale.
4. Qualora sia accertato che venuto a mancare il numero legale, il Presidente dichiara rinviati
i lavori fissando la nuova seduta a norma dellarticolo 44.
Art. 58 - Pareri
1. Il Segretario Generale, responsabile dellistruttoria delle deliberazioni, provvede che alle
proposte di deliberazione siano allegati i pareri prescritti da qualsiasi norma avente forza di
legge ai fini della programmazione ed esecuzione di opere pubbliche o di altre attivit del
Comune.
2. Qualora i pareri di cui al comma precedente non siano espressi nel termine di novanta giorni
dalla richiesta o nel termine minore stabilito dalla legge o dal regolamento o in quello prorogato
per un tempo pari a quello del termine originario, il Segretario allega alla proposta di
deliberazione la documentazione che comprovi linfruttuosa decorrenza del termine originario o
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prorogato: in tal caso il Consiglio assume la deliberazione dando atto di prescindere dal parere ai
sensi dellarticolo 16, comma 2, della legge n. 241/1990.
Gli argomenti vengono trattati secondo la priorit prevista nell'ordine del giorno.
2. Tuttavia il Presidente, il Sindaco o ciascun Consigliere pu proporre che l'ordine sia mutato,
indicandone i motivi. Se nessuno si oppone, la proposta si ritiene accettata; diversamente essa
votata, dopo che abbiano parlato non pi di un Consigliere a favore, oltre il proponente, e due
contro.
3. Quando almeno un quinto dei Consiglieri presenti lo richieda, la trattazione di argomenti
iscritti all'ordine del giorno con la procedura d'urgenza di cui al comma 4 del precedente articolo
42, differita al giorno seguente, o ad altro stabilito dal Consiglio.
4.
a) relazione illustrativa;
b) discussione con interventi dei Consiglieri;
c) replica del relatore;
d) chiusura della discussione;
e) dichiarazioni di voto;
f) votazione delle proposte;
g) proclamazione dell'esito delle votazioni.
Sezione V - Discussione
Art. 60 - Apertura della discussione
1. La discussione su ciascun argomento preceduta dallenunciazione delloggetto della
proposta da parte del Presidente.
2. La relazione illustrativa di ciascun argomento da trattare svolta dal Sindaco o
dall'Assessore competente. Per esigenze di ordine tecnico o giuridico, la relazione pu essere
svolta dal Segretario Generale o da altro Dirigente del Comune o da un consulente esterno.
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Sezione VI - Votazione
Art. 69 - Dichiarazioni di voto
1. Chiusa la discussione non consentito alcun altro intervento sul merito della proposta.
2. Pu prendere la parola per dichiarazione di voto un solo Consigliere in rappresentanza del
gruppo.
3. consentito agli altri Consiglieri di prendere la parola soltanto per dissociarsi dalla
dichiarazione di voto del gruppo di appartenenza, indicandone i motivi.
4. Le dichiarazioni di voto devono essere espresse nel tempo massimo di un minuto.
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Sezione X - Partecipazione del Segretario Generale, dei Dirigenti e dei Revisori dei Conti
Art. 84 - Partecipazione del Segretario Generale
1. Il Segretario Generale del Comune, ai sensi dell'art. 97, comma 4, del D. Lgs. 18 agosto
2000, n. 267, partecipa alle riunioni del Consiglio.
2. In caso di vacanza, assenza o impedimento, lo sostituisce il Vicesegretario secondo le norme
di legge e dello Statuto.
3. Qualora si verifichi contemporaneamente lassenza o limpedimento del Segretario e del
Vicesegretario, pu essere nominato a svolgere le funzioni di verbalizzazione un Consigliere
comunale.
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Sezione XI - Verbalizzazione
Art. 89 - Processo verbale delle sedute
1. Il Segretario, coadiuvato dal personale della Segreteria, redige il processo verbale della
seduta.
2. I verbali vengono annualmente raccolti in apposito registro.
3. Alle deliberazioni dato un numero progressivo che si rinnova annualmente.
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Il sottoscritto Segretario Generale del Comune di Varese certifica che il presente Regolamento
stato approvato dal Consiglio Comunale con deliberazioni n. 127 del 26.6.1995 e n. 169 del
25.9.1995, pubblicate allalbo pretorio rispettivamente dal 14.7.1995 al 28.7.1995 e dal 29.9.1995 al
13.10.1995 senza opposizioni ed esaminate senza rilievi dal Comitato Regionale di Controllo nella
seduta del 17.10.1995 ai progressivi nn. 50512 e 50511.
Certifica altres che il Regolamento stato ripubblicato allalbo pretorio dal 24.10.1995 al
7.11.1995 ed entrato in vigore l8.11.1995.
Le nuove modifiche, approvate con deliberazione consiliare n. 3 del 14.1.2002 sono state pubblicate
allalbo pretorio dal 18.1.2002 al 1.2.2002 ed il Regolamento entrato in vigore il 17.2.2002.
Ulteriori modifiche, approvate con deliberazione consiliare n. 17 del 31.3.2010 sono state
pubblicate allalbo pretorio dal 7.4.2010 al 21.4.2010 ed il Regolamento entrato in vigore il
22.4.2010.
IL SEGRETARIO GENERALE
Avv. Filippo Ciminelli
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