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1A
Questo tema percorrer variano con levolversi delle societ arabe tutta
la letteratura in lingua araba per lo meno sino allepoca premoderna.
Dopo un momento di stallo, dovuto a un ripensamento del concetto
stesso di letteratura in seguito allo smembramento dellimpero arabo
musulmano come entit unica e alla formazione degli stati nazione, in
epoca contemporanea lisola delle donne e lisola di wq wq subiranno
diverse rivisitazioni,10 fra queste Mar wq wq, Laereoporto di wq
wq, di Days al-Amr.11 Nel racconto di al-Amr, lisola viene sostituita da
un aereoporto, pi aderente al contemporaneo, che tuttavia mantiene
arcipelago o pi genericamente terra, sono molto numerosi. Per un elenco esaustivo si veda
Hanna Kritz Hedqvist, At the border of knowledge in classical Arabic literature, MA Thesis,
Stockholm University, 2008). I testi la collocano ora nel mar della Cina (A esempio az-Zabd,
T al-ars, Dr a-dir, Bayrt 1966, p. 91), ora in Africa (Muqaddimat Ibn aldn, Dr alqalam, Bayrt 1996, p. 37 e 45; al-Idrs, Kitb nuzhat al-mutq f itirq al-fq, lim alkutub, Bayrt 1989, p. 78.) o, ancora, nelloceano Indiano. (A esempio al-Yaqb, Tr ibn
Wdi, Dr a-dir, Bayrt 1960, vol. I, p. 182). In ogni caso una terra che si trova in un
mare lontano, alla fine del mondo (Ibn aldn in op. cit., p. 37 afferma che al di l di essa non
ci sono altro che vaste zone vuote). I testi ci parlano anche del popolo che la abita, delle sue
caratteristiche fisiche e del tipo di governo che vige sullisola; labbondanza doro, di frutti
succulenti e materiali preziosi come lavorio viene spesso ricordata.Per quanto riguarda la
presenza dellalbero di wq wq, essa viene ricordata da quasi tutti gli autori consultati, e quasi
sempre negli stessi termini; nelle descrizioni si precisa che lalbero da frutti che sono come le
teste di gente che piange (Al-Brn, F taqq m li-l-hind min maqlihi maqblihi f-l-aql aw
marzlihi, Malis dirat al-marif al-mniyya, aydarabd 1958, p. 169). Gli elementi chiave
dellisola sono, secondo quanto citato, il fatto che sul suo territorio non vi siano uomini, che le
donne vengono fecondate da una pianta e che partoriscano solo donne. Altro elemento
caratterizzante limpossibilit di raggiungere scientemente lisola. A essa si arriva per caso,
perch sospinti dai venti o in seguito a un naufragio, ma, se si decide di recarvisi di proposito
essa presenta tutte le caratteristiche dellisola che non c. Sul tema si veda Jolanda Guardi,
Lisola che non c, Komunikatija i kultura,
quellaspetto fluttuante proprio dellisola, che galleggia sul mare. AlAmr utilizza wq wq per collocare lazione del racconto al di fuori dello
spazio in un luogo che non esiste e che potrebbe essere qualunque
luogo ma anche al di fuori del tempo, utilizzando la dislocazione spazio
temporale per superare da un lato la censura, 12 dallaltro per usarlo come
locus dove accadono cose strane, fuori dallordinario.
Nella prefazione alla versione inglese della raccolta Al liat al-intir,
al-Amr afferma che questa rappresenta la lotta fra il tentativo di
dimenticare e quello di riacclimatarsi alla propria patria, accanto al quello
di riconciliare il senso di s passato con quello presente, sperduto e
abbandonato.13 Il rapporto con lisola delle donne si fa qui pi stringente:
donne immaginate, lasciate nellattesa in un limbo che non c. Mi sono
persa nei labirinti dellemozione e dellintelletto e prego per cercare un
equilibrio che mi salvi dallalineazione. Sono una persona e uno
strumento allo stesso tempo. Dove sono ora in rapporto a tutto ci che
conosco e che ho scoperto?14
Ma il tema dellisola entra in modo preponderante in tutta la letteratua
araba soprattutto nel romanzo moderno econtemporaneo: a partire da
Taha Husayen e Mahmud Taymur che narrano dellisola di Capri, al pi
recente romanzo La nave di Giabra Ibrahim Giabra (Baghdad 1969, Roma
1994), nel quale la nave di cui si parla, sbarca fra gli altri luoghi a Capri,
isola alla quale nel romanzo viene dedicato ampio spazio come luogo
della memoria stimolata proprio dal fatto che, come accennato per il
racconto precedente lisola considerata un non luogo. E quale miglior
non luogo atto a stimolare la memoria di un paese che sin dal suo nome
incarna questo suo essere fluttuante? Il nome dellAlgeria, infatti, algiazair, le isole. Nome che le deriva da yksm, fenicio, nel significato di
isola dei gufi o meglio isola dei gabbiani. Il termine fenicio Ikosim,
come sappiamo dal ritrovamento di alcuni pezzi numismatici, ed
composto da due parole: i, che in fenicio significa isola e kosim, gufif o
gabbiani. Anche la storia di Algeri, come capita per molte citt, avvolta
nel racconto leggendario. Si narra, infatti, secondo qua to riporta un
grammatico della seconda met del III secolo, Solin: Ercole, passando
per questo luogo, venne abbandonato da venti uomini del suo seguito
che decisero di fondare cost una citt cinta da mura e, affinch nessuno
di loro potesse gloriarsi di aver scelto il nome della citt, la chiamarono in
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