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PUBBLICAZIONE
Bollettino n. 48/2009
Testo Provvedimento
VISTO il Titolo III del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206, recante “Codice del
Consumo”, come modificato dal Decreto Legislativo 2 agosto 2007, n. 146 (di seguito, Codice
del Consumo);
VISTO il proprio provvedimento del 29 luglio 2009, con il quale è stata deliberata l’ adozione
della misura cautelare, ai sensi dell’articolo 27, comma 3, del Codice del Consumo e
dell’articolo 9, comma 1, del Regolamento;
I. LA PARTE
1. Gruppo Gea S.p.A. (di seguito, Gruppo Gea) in qualità di professionista, società operante
nella produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica e gas. La società ha fatturato nel
2008 circa 6 milioni di euro con un utile di circa 3.000 euro.
1) Il procedimento istruttorio
7. Sulla base della segnalazione, in data 26 giugno 2009 è stato comunicato a Gruppo Gea
l’avvio del procedimento istruttorio ai sensi dell’articolo 12, comma 1 del Regolamento in
relazione alla possibile violazione degli artt. 20, 21, comma 1, lettera d), e 22 del Codice del
Consumo.
8. Contestualmente alla comunicazione di avvio del procedimento, il professionista è stato
invitato, ai sensi ai sensi dell’articolo 27, comma 3, del Codice del Consumo, nonché ai sensi
dell’articolo 9 del Regolamento, a presentare memorie scritte e documenti, al fine della
valutazione dei presupposti per la sospensione provvisoria del messaggio pubblicitario.
9. In data 29 luglio 2009, sulla base degli elementi acquisiti, l’Autorità deliberava l’adozione
della misura cautelare, ai sensi dell’articolo 27, comma 3, del Codice del Consumo. Dall’esame
degli atti del procedimento emergevano elementi tali da avvalorare la necessità di provvedere
con particolare urgenza alla sospensione della pratica, al fine di impedire che la diffusione ai
consumatori di informazioni inesatte e incomplete circa le caratteristiche e le eventuali
limitazioni e condizioni a cui sono soggette le promozioni potesse continuare nelle more del
procedimento di merito.
10. In data 7 luglio e 22 ottobre 2009, la società Gruppo Gea ha presentato memorie
difensive.
11. In data 12 ottobre 2009, è stata comunicata alle parti la data di conclusione della fase
istruttoria ai sensi dell’articolo 16, comma 1, del Regolamento.
2) Le informazioni acquisite
12. La società ha accluso alle memorie la seguente documentazione :
1. Volantino pubblicitario oggetto della campagna promozionale (pubblicato nella stessa
formulazione anche sul sito internet www.gruppogeaspa.it). La società non ha precisato il
periodo di diffusione del volantino, dagli elementi disponibili in atti, si ritiene sia stato diffuso
nel periodo da gennaio 2009 (data della segnalazione) al settembre 2009 ( data della
sospensione della stampa del volantino)
2. Copia del contratto di fornitura di Energia Elettrica e di Gas Naturale, attualmente in vigore;
3. Modulo di “Condizioni speciali di prezzo” (allegato che forma parte integrante del contratto )
4. Moduli di “Condizioni speciali di prezzo” (allegato che forma parte integrante del contratto )
in tre formulazioni grafiche diverse ed utilizzati (Modulo B) tra ottobre 2008 e marzo 2009,
(Modulo C) tra marzo 2009 e luglio 2009, (Modulo D) da luglio 2009 a tutt’oggi.
13. Inoltre il professionista ha precisato che:
– nessuna ulteriore campagna pubblicitaria è in programmazione;
– i contratti conclusi relativamente all’offerta Casaintelligente riferiti all’anno 2008 sono 1.731,
mentre quelli relativi ai primi cinque mesi del 2009 sono 994;
i) Il volantino pubblicitario
14. Il volantino pubblicitario prodotto dalla parte, pur utilizzando immagini grafiche diverse da
quelle riprodotte nel volantino acquisito dall’Autorità prima dell’avvio al procedimento ricalca le
medesime modalità comunicative prospettando la particolare convenienza dell’offerta
Casaintelligente per la fornitura di energia elettrica e gas e presentando come gratuita una
serie di servizi inclusi nelle offerte.
15. Il contratto presenta nella pagina iniziale, nella riga sottostante il logo della società, il
nome dell’offerta Casaintelligente relativa a un contratto destinato ad uso domestico per la
fornitura di energia elettrica e di gas a clienti idonei. Nel modulo contrattuale viene offerta al
contraente, la possibilità di scegliere tra due opzioni “Light” (senza manutenzioni/riparazioni) e
“All inclusive” (con manutenzioni/riparazioni incluse).
Nell’articolo 10.1 del Contratto, si precisa che Gruppo Gea si impegna, come stabilito nelle
“Condizioni Speciali di Prezzo”, a prestare i servizi di manodopera senza oneri e costi aggiuntivi
da parte del cliente. Dalla lettura dei servizi prestati, elencati dal punto a) al punto n)
dell’articolo 10.1 del contratto, si evince che:
1) le riparazioni vengono effettuate per le parti di impianto idrotermosanitario a vista e non
sottotraccia; 2) la sostituzione gratuita viene effettuata solo per alcuni accessori; 3) la
riparazione dell’impianto elettrico è gratuita solo per le parti di impianto a vista e vengono
sostituiti gratuitamente solamente alcuni accessori: interruttori e prese; 4) l’utilizzo gratuito
del numero verde è da considerarsi solo nei giorni feriali e in determinati orari.
i) Il Contratto di fornitura
16. Agli artt. 1 e 2 del Contratto di Fornitura di Energia Elettrica e di Gas Naturale vengono
definiti, rispettivamente, il prezzo dell’energia elettrica e del gas metano, precisando che il
valore €/Kwh ed €/mc è comunicato nelle “Condizioni Speciali di Prezzo” che devono essere
sottoscritte in allegato al contratto di fornitura formando, in tal modo, parte integrante del
contratto stesso. Inoltre, nell’articolo 3.1 si precisa che il prezzo fisso dell’Energia elettrica e
del Gas metano è bloccato per dodici mesi a partire dalla data di avvio delle rispettive
forniture.
18. Nelle memorie presentate, Gruppo Gea, nel definirsi una società di recente costituzione
(2003) ribadisce che, grazie all’abbinamento della fornitura di energia elettrica e gas con i
servizi di manutenzione, sta superando con tenacia non poche difficoltà, continuando a
crescere costantemente.
Inoltre, la società ha precisato che l’aggiunta, nel modulo contrattuale della frase “prezzo fisso
e bloccato per dodici mesi”, ha rappresentato un modo per essere quanto mai trasparenti nei
confronti dei consumatori.
La campagna pubblicitaria promossa dalla società Gruppo Gea, è stata realizzata attraverso un
volantino diffuso ai consumatori, riprodotto anche nella home page del sito web della società
(www.gruppogeaspa.it), per cui l’unica campagna “attiva” è da riferirsi al volantino stesso;
attualmente nessun reclamo è stato proposto allo scopo di denunciare la mancata informazione
relativamente alle condizioni economiche dell’offerta.
La società non ha prodotto ulteriori argomentazioni.
19. Poiché la pratica commerciale oggetto del presente provvedimento è stata diffusa
attraverso l’utilizzo del sito internet (www.gruppogeaspa.it) e di un volantino propagandistico,
in data 23 ottobre 2009 è stato richiesto il parere all’Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni, ai sensi dell’articolo 27, comma 6, del Codice del Consumo.
Con parere pervenuto in data 18 novembre 2009, la suddetta Autorità ha ritenuto che la
pratica commerciale in esame risulta scorretta ai sensi degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del
Consumo, sulla base delle seguenti considerazioni:
– il messaggio, diffuso a mezzo internet, concretizzandosi nella promozione dei servizi di
fornitura di energia elettrica e gas, è sottoposto a stringenti vincoli di natura normativa, nel
caso di specie esso risulta idoneo ad indurre in errore i consumatori, relativamente alle
condizioni economiche di riferimento dell’offerta pubblicizzata in quanto non consente agli
stessi di avere immediata contezza della eventuale convenienza, in termini di risparmio,
associabile al cambio di fornitore dell’energia elettrica e del gas. Le informazioni desumibili dal
messaggio, infatti, si incentrano esclusivamente sull’idea di risparmio, ma non forniscono alcun
elemento, anche esemplificativo, delle modalità di ottenimento di tale risparmio. Dunque il
messaggio risulta non idoneo a garantire al cliente finale le tutele regolamentari stabilite
dall’AEEG e riconducibili alla divulgazione di informazione corretta e trasparente relativamente
alle offerte attinenti alle forniture energetiche;
– le informazioni veicolate dal messaggio, sulla presunta gratuità di alcuni servizi accessori,
gratuità invero subordinata ad una serie di vincoli, hanno, sul consumatore un effetto
ingannevole in ordine al preciso costo dell’offerta. Per il destinatario, infatti, il costo percepito
viene identificato solo in quello posto in evidenza ovvero pari a zero. Nel mercato energetico,
caratterizzato da condizioni pressoché omogenee per quel che attiene al costo dell’energia, la
competizione tra concorrenti si gioca sull’offerta dei servizi accessori, i quali rappresentano
pertanto una delle variabili più rilevanti ai fini della valutazione della reale convenienza
economica;
– pertanto si ritiene che le omissioni informative e le informazioni incomplete sono, nel caso di
specie rilevanti, in quanto riferite ad essenziali condizioni di fruibilità dell’offerta, quali il
periodo di applicabilità ed il reale prezzo della fornitura.
V. VALUTAZIONI CONCLUSIVE
27. Ai sensi dell’articolo 27, comma 9, del Codice del Consumo, con il provvedimento che vieta
la pratica commerciale scorretta, l’Autorità dispone l’applicazione di una sanzione
amministrativa pecuniaria da 5.000 a 500.000 euro, tenuto conto della gravità e della durata
della violazione.
28. In ordine alla quantificazione della sanzione deve tenersi conto, in quanto applicabili, dei
criteri individuati dall’articolo 11 della legge n. 689/81, in virtù del richiamo previsto all’articolo
27, comma 13, del Codice del Consumo: in particolare, della gravità della violazione, dell’opera
svolta dall’impresa per eliminare o attenuare l’infrazione, della personalità dell’agente, nonché
delle condizioni economiche dell’impresa stessa.
29. Ai fini di garantire l’effettiva efficacia deterrente della sanzione pecuniaria, si deve
prendere in considerazione la dimensione economica del professionista. Sotto tale profilo,
pertanto, nel caso di specie, si considera che Gruppo Gea è una società costituita fin dall’anno
2003, con un bacino di utenza di 6 regioni (Abruzzo, Piemonte, Lombardia, Toscana, Umbria,
Puglia ), con la prospettiva di operare in altre 3 regioni (Campania, Marche, Sicilia) e, che
nell’anno 2008 ha realizzato un fatturato di circa 6 milioni di euro.
30. Per quanto concerne la gravità della pratica contestata, si devono considerare l’ampiezza e
la capacità di penetrazione dei messaggi che, in ragione delle modalità di diffusione utilizzate,
ovvero attraverso un volantino distribuito ai potenziali utenti di sei Regioni, e a mezzo internet,
potenzialmente rivolto a tutti i consumatori residenti nel territorio nazionale, sono suscettibili
di aver raggiunto un significativo numero di utenti.
31. Per quanto riguarda poi la durata della violazione, dagli elementi disponibili in atti, la
pratica commerciale relativa alla diffusione del volantino pubblicato anche sul sito internet
della società (www.gruppogeaspa.it) risulta essere stata attuata dal 16 gennaio al 2 settembre
2009, data in cui la società ha provveduto ad oscurare sul sito l’immagine del volantino ed a
cessarne la diffusione a seguito del provvedimento cautelare assunto dall’Autorità.
Per quanto riguarda invece l’utilizzo di documenti contrattuali ingannevoli, dagli elementi
istruttori in atti risulta che essi sono stati utilizzati già a decorrere dall’ottobre 2008 e risultano
ancora adottati.
32. Considerati tali elementi, si ritiene congruo irrogare nei confronti di Gruppo Gea una
sanzione pecuniaria di 75.000 € (settantacinquemila euro).
RITENUTO che, ai sensi dell’articolo 20, comma 2, del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n.
206/05, la pratica commerciale in esame è scorretta in quanto contraria alla diligenza
professionale e idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del
consumatore medio che essa raggiunge;
DELIBERA
a) che la pratica commerciale descritta al punto II del presente provvedimento, posta in essere
dalla società Gruppo Gea S.p.A., costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in motivazione,
una pratica commerciale scorretta ai sensi degli artt. 20, 21, comma 1, lettera d), e 22 del
Codice del Consumo, e ne vieta l’ulteriore diffusione;
b) che alla società Gruppo Gea S.p.A. sia irrogata una sanzione amministrativa pecuniaria di
75.000 € (settantacinquemila euro).
La sanzione amministrativa di cui alla precedente lettera b) deve essere pagata entro il
termine di trenta giorni dalla notificazione del presente provvedimento, con versamento diretto
al concessionario del servizio della riscossione oppure mediante delega alla banca o alle Poste
Italiane, presentando il modello allegato al presente provvedimento, così come previsto dal
Decreto Legislativo 9 luglio 1997, n. 237.
Decorso il predetto termine, per il periodo di ritardo inferiore a un semestre, devono essere
corrisposti gli interessi di mora nella misura del tasso legale a decorrere dal giorno successivo
alla scadenza del termine del pagamento e sino alla data del pagamento. In caso di ulteriore
ritardo nell’adempimento, ai sensi dell’articolo 27, comma 6, della legge n. 689/81, la somma
dovuta per la sanzione irrogata è maggiorata di un decimo per ogni semestre a decorrere dal
giorno successivo alla scadenza del termine del pagamento e sino a quello in cui il ruolo è
trasmesso al concessionario per la riscossione; in tal caso la maggiorazione assorbe gli
interessi di mora maturati nel medesimo periodo.
Dell’avvenuto pagamento deve essere data immediata comunicazione all’Autorità attraverso
l’invio di copia del modello attestante il versamento effettuato.
Ai sensi dell’articolo 27, comma 12, del Codice del Consumo, in caso di inottemperanza alla
presente delibera l'Autorità applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 150.000
euro. Nei casi di reiterata inottemperanza l'Autorità può disporre la sospensione dell'attività di
impresa per un periodo non superiore a trenta giorni.
Avverso il presente provvedimento può essere presentato ricorso al TAR del Lazio, ai sensi
dell’articolo 27, comma 13, del Codice del Consumo, entro sessanta giorni dalla data di
notificazione del provvedimento stesso, ovvero può essere proposto ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica ai sensi dell’articolo 8, comma 2, del Decreto del Presidente della
Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, entro il termine di centoventi giorni dalla data di
notificazione del provvedimento stesso.